Destino Incerto

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Kairi Uchiha
        Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,932
    Reputation
    +18
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline

    Destino Incerto


    2° post



    Pensato
    Parlato


    Dopo l'attacco di Cantha la kunoichi sperava di potersi godere un po' di tranquillità sulle mura, ne aveva bisogno: le sue speranze però furono ben presto vanificate, quel giorno.
    Quando un'enorme lucertola infuocata si avvicinò di gran carriera alle mura proveniente da chissà dove la ragazza pensò davvero che fosse giunta la fine...avevano scampato l'attacco di Shiro e del suo serraglio ma non aveva idea di come potessero scampare ad una simile creatura. Era ancora debole, troppo debole, e le sembrava di non aver fatto ormai alcun progresso da mesi a quella parte, come poteva pensare di affrontare QUELLA COSA?
    Tutti a raccolta, chiamate i rinforzi! Non so come potremmo fermarla, ma è nostro dovere provarci! lei ed un paio di suoi colleghi si piazzarono sulla porta, armi impugnati e pronti al peggio, mentre diverse gocce di sudore imperlavano la fronte dell'Uchiha mentre valutava una possibile strategia. Colpirla agli occhi sarebbe servito almeno per rallentarla un minimo? Non ne aveva la più pallida idea, ma era la prima cosa che le era venuta in mente.

    Fu solo quando la bestia rallentò fino a fermarsi che Kairi riprese a respirare normalmente, non abbassando però la guardia: due figure scesero dal destriero ed alla ragazza non servirono che pochi istanti per riconoscerli, si trattava di Hebiko e dell'amministratore di Oto Febh Yakushi, che già una volta aveva accolto qualche mese prima al villaggio. Non c'era che dire, l'uomo sapeva farsi riconoscere ogni qual volta che arrivava al villaggio.
    Il suo approccio non fu di certo dei migliori, ma la ragazza aveva ben capito come anche volendo non avrebbe potuto avere alcuna possibilità di fermarlo: ricordava bene lo scontro fra quell'uomo e l'Hokage ed era convinta che l'otese potesse schiacciarle la testa con un solo pugno se solo avesse voluto. Tuttavia non riusciva di certo ad apprezzare i suoi modi di fare e seppure senza rispondere a parole i suoi occhi, incorniciati da pesanti occhiaie che ormai la accompagnavano ogni giorno dall'attacco di Cantha, lanciarono uno sguardo severo e di rimprovero all'uomo lasciando intendere quanto quel modo di fare non fosse gradito.
    Fu Hebiko ad intervenire calmando gli animi dell'amministratore ed osservandola lo sguardo dell'Uchiha si addolcì mentre sul suo viso si formava uno stanco sorriso Ciao Hebiko, è un piacere rivederti. Febh Yakushi, ben arrivato a quest'ultimo riservo un formale ed educato inchino per poi tornare sulla ragazza e prendere la lettera di convocazione, leggendola velocemente prima di rialzare lo sguardo su entrambi Vi stavo aspettando, ero stata avvisata del vostro arrivo continuò, indicando l'enorme lucertola alle loro spalle e fu ben lieta di non dover essere lei stessa a dover convincere l'uomo a doverla lasciare fuoriPotete passare, ma per prassi devo chiedervi di lasciare le vostre armi, sapete come funziona. Per favore lanciò uno sguardo preoccupato allo Yakushi nella speranza che si dimostrasse collaborativo: sapeva bene come anche a mani nude fosse in grado di compiere danni estremi ma le regole erano regole ed era suo compito farle rispettare. O almeno provarci Potrete trovare Raizen in ospedale, i medici sapranno indicarvi la stanza concluse, facendo un cenno agli uomini con lei di farli passare e spostandosi a sua volta di lato non appena fosse tutto sistemato.

    ---------------------------------------------------



    Vada per il tu allora accennò un sorriso per poi tornare seria quando l'uomo cominciò a spiegare l'accaduto. La sua intuizione era stata corretta, non che fosse difficile capirlo, Raizen aveva realmente liberato la potenza del Kyuubi per tentare di contrastare Shiro ma evidentemente non era stato abbastanza. Il successivo racconto non fu però particolarmente chiaro, capì come gli avversari che avevano affrontato fossero in realtà copie ma non per quale motivo l'Hokage si fosse ritrovato improvvisamente mutilato a Konoha Sacrificare UN te stesso? ripetè confusa Com'è possibile farlo? Per uscire dal rituale era necessario uccidere l'avversario, il tuo era il daymo? domando in maniera più retorica che altro, ascoltando la seconda parte del racconto e cominciando man mano a collegare: lo shinobi doveva aver in qualche modo cercato di uccidere in qualche modo a lei inspiegabile solo una parte di lui per non sacrificare il daymo, finendo però con lo scatenare una reazione totalmente diversa da quella che si aspettava. Era dunque quello il motivo della scritta che aveva visto non appena ritornata a Konoha quella notte.

    Rimase lunghi istanti in silenzio come faceva spesso dopo aver sentito il discorso riflettendo su quello che aveva appena sentito, osservandosi le mani che inconsciamente si stavano massaggiando appoggiate sulle gambe quasi tentasse di auto-confortarsi ed ignorando per il momento la domanda che la riguardava prima di tornare ad osservare gli occhi grigi dell'uomo Dunque il kyuubi è stato rapito da Shiro? E' un miracolo tu sia ancora vivo non sapeva come potesse essere successo ma gli occhi erano un chiaro segnale di come Raizen non fosse più un jinchuuriki ormai Hai fatto quello che ritenevi fosse meglio per il villaggio e per il continente del fuoco, ma non è andata come speravi. Errare è umano e noi lo siamo tutti, non penso sia diritto di nessuno crocefiggere qualcuno che ha sbagliato credendo che una sua azione fosse la soluzione più giusta per salvare tutti non sapeva se l'uomo stesse aspettando una sorta di giudizio da parte sua, ma espose ugualmente il suo pensiero a riguardo Ogni azione ha una conseguenza, e tu ne hai pagato pienamente il prezzo il suo sguardo passo velocemente sul braccio mozzato prima di tornare al viso Ma purtroppo ad averne pagate le conseguenze è stato anche Sho, e per questo è tuo dovere riprenderti per andare a salvarlo. E' dovere di tutti noi continuò seria: non aveva conosciuto il chunin prima della missione ma Shin le aveva spiegato come il rituale fosse stato spezzato solo grazie a lui, erano in molti a dovergli la vita. Ed anche se così non fosse stato, era loro indubbio compito salvare un compagno in difficoltà.Piangersi addosso non è mai la giusta soluzione, e lo dico da persona che lo ha fatto fin tropo spesso e continua a farlo quella frase non era rivolta solo all'hokage davanti a lei ma anche a se stessa: per quanto la ricomparsa improvvisa di sua madre l'avesse fatta crollare era consapevole che continuare a rimuginarci sopra senza agire l'avrebbe solo fatta affossare sempre di più e basta.

    Io? Non sto bene, questo mi pare ovvio. Credo di non essere mai stata così male in vita mia ammise rispondendo infine alla domanda senza vergognarsi di esprimere ciò che provava Rivedere mia madre viva è stato un duro colpo, ancora di più che sapere di essere sua figlia una settimana prima. Credo tu abbia letto dai rapporti come durante la missione con Jotaro sia andata proprio alla sua ricerca e come a Konoha fosse stato riportato il suo corpo, morto e senza occhi. Ciò che ho visto la scorsa notte va oltre mia umana comprensione... scosse la testa quasi stesse cercando di scacciare un pensiero che non voleva accettare.
    Ed è anche per questo che ho una richiesta...se dovesse esserci una missione di recupero di Sho a Cantha, vorrei partecipare domandò fissando l'uomo e lasciando intendere come fosse sicura di ciò che diceva e come ci avesse pensato a lungo Voglio aiutare il villaggio a recuperarlo e vorrei anche occuparmi di lei. Certo, ora sono ancora troppo debole... strinse i pugni ...ma pensò che la spedizione non partirà subito, dovrai riprenderti e così dovranno fare gli altri shinobi di Konoha, fino ad allora mi allenerò fino allo sfinimento per migliorare sempre di più. Quella donna è sangue del mio sangue ed è mia responsabilità occuparmi di lei dopo quello che ha fatto alla mia famiglia, al mio clan ed al mio villaggio. La missione doveva essere segreta, la sua stessa identità doveva rimanere segreta e non ne ho parlato con nessuno, ma purtroppo non sono proprio riuscita a trattenere le mie reazioni quando l'ho rivista e potrei aver fatto capire a Yato ed Oda più di quanto fosse necessario spostò lo sguardo verso la finestra della stanza, cercando di nascondere la vergogna che provava per l'essersi lasciata andare così tanto ai sentimenti davanti ai suoi compagni di battaglia. Una figura che non le rendeva di certo onore.
    Sospirò quasi a voler buttare fuori la sensazione prima di rivolgersi nuovamente a Raizen Vorrei anche conferma di ciò che è necessario fare alle mura. Ho letto l'avviso che è stato mandato, dunque dovrò ancora negare l'accesso a chiunque si presenti, shinobi o civile? Io...potrei aver bisogno di rinforzi allora ammise, abbassando il capo ed ingoiando ancora una volta l'orgoglio Sono appena una genin e per quanto io sia fra le più forti del mio grado difficilmente potrei competere con un chunin o con un jonin se qualcuno di loro volesse davvero entrare, e non vorrei che la mia debolezza fosse causa di guai per il villaggio... l'incontro con i ninja di Cantha le aveva fatto ben capire come fosse per lei impossibile contrastare qualcuno più forte di lei e realmente intenzionato ad entrare. E quella era una cosa con cui era sicura avrebbe dovuto fare i conti, prima o dopo.




     
    .
59 replies since 4/10/2017, 11:57   1378 views
  Share  
.