Lo Spirito del Mondo[Setta degli Artisti del Sangue]

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Lo Spirito del Mondo

    Capitolo Uno

    Atto II
    Senza Incisioni



    Una goccia d'acqua cadde sul mio elmo, rimbombando sotto lo spesso metallo e svegliandomi. Mi sembrava d'aver dormito una eternità e nonostante questo mi sentivo stanco e spossato, come se avesse camminato per ore. Prima di addormentarmi mi ero appoggiato al Messaggero della grotta del Silenzio ed in quel momento, al mio risveglio, mi resi conto di essere appoggiato ad uno spigoloso muro. Gli occhi si riaprirono lentamente, dapprima cercando di mettere a fuoco il terreno su cui mi trovavo. Un finissimo velo d'acqua era presente su tutto il pavimento. Alzai la testa e mi guardai intorno vedendo nient'altro che roccia brulla, scavata circolarmente ed in modo spartano. Il muro su cui ero appoggiato chiudeva la zona in cui mi trovavo. Portai gli occhi al soffitto per capire se fossi caduto dall'alto o, comunque, per cercare dove avessi potuto accedere a quel luogo: nessuno spiraglio. C'è da dire che quella specie di spelonca risultava poco più alta del sottoscritto, quindi piuttosto angusta. Mi aiutai ad alzarmi con la mano sinistra, producendo un lieve suono metallico appoggiandola a terra. In fondo al corridoio scavato nella pietra, una flebile luce: era la mia unica pista, dovevo seguirla. Le gocce d'umidità di quella caverna cadevano dal soffitto sporadicamente, producendo un eco quasi melodico. Ma non era l'unica cosa melodica che sentivo in quella situazione. Una lieve, dolcissima, cantilena sembrava provenire da ogni direzione quasi oscurando e coprendo ogni altro suono nell'ambiente. I miei arti inferiori artificiali sembravano non cozzare più colla dura roccia, l'acqua non sembrava più cadere dal soffitto. C'era solo questa melodia e nient'altro. La voglia di seguirla era tantissima, davvero troppo forte per resisterle, qualcosa che non avevo mai provato prima. Sembrava una chiamata. Mi diressi verso la luce per ritrovarmi ad un angolo dietro il quale non riuscivo a scorgere. Mi mossi ancora con cautela, pur non riuscendo ad udire il suono dei miei passi. Dinnanzi a me si stagliava una stanza gigantesca, piena di immagini semplici, dure, scarne, ma chiare nel loro criptico significato. Enormi blocchi di pietra risultavano l'unica decorazione di quel posto. Intorno ad un masso stretto e lungo, apparentemente un tavolo, si stagliavano cinque figure avvolte in un lungo mantello nero. Di loro non si scorgeva niente che potesse definirle persone. Il nostro tempo è giunto. Disse una prima voce. Tu sei il più anziano, spetta a te riunirli. Aggiunse una seconda. E nel loro sangue indirizzarli. concluse la terza. La quarta iniziò quello che parve un motto, dato che, dopo la prima frase, tutti lo intonarono all'unisono. Nella guerra e nella vittoria. Un cono di luce proruppe sul tavolo-altare, investendo le cinque sagome. Nella pace e nella vigilanza. Piccole venature nere iniziavano a levarsi dai lunghi mantelli che avevano avvolto quegli uomini, dirigendosi verso le pareti della stanza. Nella morte e nel sacrificio. Un istante di silenzio e quelle sagome scomparvero, lasciando a terra, per un secondo soltanto, quattro coprifronti, tutti senza il simbolo del loro villaggio. Un momento dopo scomparvero anch'essi. Non avevo idea di cosa avrei dovuto fare in quel posto né cosa potevano significare le parole appena udite.

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    [- Kitori]

    Il Kenkichi ebbe l'intuizione giusta ma la sua foga, forse, gli rese tutto più complicato. Il salto che decise di intraprendere in quella pozza lo portò a precipitare ad una velocità incredibile per qualche istante, meno di una manciata di secondi, per poi ritrovarsi, senza essere mai caduto, al buio, in piedi. Non c'erano luci né torce appese alle mura che, da qualche parte, dovevano cingerlo. C'era solo la più totale delle oscurità ed un suono, leggero, ritmico, di acqua che cadeva. Ma non sarebbe stato quello il suono che l'avrebbe distratto: dopo pochi istanti passati all'interno di quella oscurità, un canto potente e vittorioso iniziò a suonargli in testa. Sembrava provenire da un punto preciso di quel luogo anonimo in cui si trovava, anche se aveva come l'impressione di sentirlo dentro le sue stesse orecchie. Se avesse potuto scorgere qualcosa in quella oscurità, avrebbe visto come si trovava anche lui in una sorta di grotta scavata circolarmente, rettilinea, piuttosto lunga, che faceva una curva a novanta gradi al termine della sua corsa, non lasciando possibilità di osservare cosa c'era dall'altra parte. Se invece non avesse avuto modo di vedere quanto aveva davanti, avrebbe dovuto procedere a tentativi, lentamente, fino alla fine del corridoio. Infatti, al termine di questo, la curva sulla destra dava ad una enorme arena. Scavata nella pietra della spelonca in cui si trovavano, un'arena simile ad una scacchiera si stagliava al termine di una decina di gradoni. Sembrava di trovarsi in un teatro o qualcosa di simile. Alla sua sinistra vi era un altare in pietra con una coppa incisa, piuttosto suggestiva, ai piedi della quale giacevano due coprifronte, entrambi senza l'incisione del villaggio d'appartenenza. Poco dopo di lui, esattamente dirimpetto a dove si trovava, sarebbe sopraggiunta un'altra persona: era completamente avvolta in un lungo mantello nero e portava una maschera da lupo. Di lei si distinguevano soltanto gli occhi. Quando entrambi si notarono dalla cima delle due gradinate, una scritta insanguinata apparve sul pavimento dell'arena. Dal suo Sangue saprai dove proviene. Un istante dopo la scritta scomparve, lasciando il posto ad un'altra. Dal suo sangue saprai dove andare.

    [- Ryoshi]

    Il duro contenitore di roccia e sangue che aveva contenuto il sabbioso si frantumò, lasciandolo al centro di una stanza completamente ricoperta del liquido ematico in cui tanto gli piaceva fare il bagno. Qua e là apparivano, in rilievo, strane figure, scarne, stilizzate, dure.

    Scroll04


    Sembrava di trovarsi al centro di qualcosa di antico ma molto avanti tecnologicamente. La stanza era illuminata da una serie di sigilli posto in alto, tutti raffiguranti il kanji del Sangue, 血 . All'improvviso, davanti al ninja di Suna, dal sangue di cui era ricoperta la stanza, comparve un piedistallo sul quale giacevano una coppa e due coprifronte, entrambi senza il simbolo del villaggio. Poco dopo, dietro il piedistallo, come una goccia informe di sangue, una bolla da terra parve gonfiarsi fino all'inverosimile per poi scoppiare, emettendo un fragoroso suono stridulo. Una figura ammantata di nero, con due lunghe corna avvolticciolate ed un rombo giallo sulla fronte emerse dalla bolla di sangue. Del viso non si riuscivano a scorgere i lineamenti, se non quanto già detto. Sembrava un'ombra in un mantello.
    Alle spalle della nuova figura, dal sangue che ricopriva le pareti, emersero chiare due frasi, una sopra l'altra. Dal suo Sangue saprai dove proviene. Dal suo sangue saprai dove andare.

    [- Kairi]

    Un passo e l'Uchiha si ritrovò in una fredda grotta. Se c'era qualcosa che avrebbe potuto percepire benissimo era la temperatura estremamente bassa dell'ambiente. Bhè, in realtà anche come fosse circondata da quattro mura. Mura che non avrebbe potuto vedere perché si trovava al buio. Al buio più completo.
    Avrebbe avuto lo spazio giusto per fare mezzo passo in ogni direzione, dopo di che avrebbe trovato nient'altro che dura roccia umida. Il silenzio di quella situazione sarebbe poi stato interrotto piuttosto bruscamente da un canto melenso che le inondava la testa. Nient'altro sarebbe potuto divenire udibile, neanche i suoi stessi pensieri. Quel canto sembrava provenire da dietro di lei. Se alzato la testa nel buio, la ragazza si sarebbe accorta di trovarsi in una specie di buca piuttosto profonda, forse una decina di metri, sopra la quale una flebile luce illuminava qualcosa. Se fosse riuscita a salire fino alla cima di quella trappola mortale, avrebbe trovato una curva a novanta gradi alla sua sinistra che portava ad un'area gigantesca. Una arena, scavata nella roccia. La prima cosa che avrebbe visto, uscendo, sarebbe stata una figura ammantata di nero, con una bellissima spada ricamata al fianco destro ed un sorriso piuttosto inquietante. Del volto, escluso quanto detto, niente era distinguibile. Alla sua destra vi era una sorta di altare con un calice al centro e subito sotto di questo due coprifronti, entrambi mancanti dell'incisione del villaggio di appartenenza. Una scritta col sangue apparve al centro della stanza e subito dopo scomparve per lasciare il posto ad un'altra. Dal suo Sangue saprai dove proviene. Dal suo sangue saprai dove andare.

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    [-Asami]

    Un forte rumore, come uno scoppio, e la giovane Asami si sarebbe ritrovata in una stanza luminosissima ma del colore del sangue che poco prima l'aveva inghiottita come per ucciderla. Era viva, e già questo era sufficiente a farle tirare un sospiro di sollievo ma forse l'atmosfera del luogo dove era capitata l'avrebbe rattristata non poco. Il Kanji del Sangue illuminava la stanza dal soffitto, seppur in modo innaturale, con una luce bluastra. Davanti a lei un piccolo piedistallo sul quale era presente una coppa e due coprifronte: nessuno dei due aveva il simbolo del villaggio. Dietro di questi, una figura ammantata, oscura, si stagliava davanti a lei. Alle sue spalle una giara gigantesca sembrava contenere qualcosa; probabilmente sabbia, a giudicare dai frammenti fini ma densi che vorticavano intorno all'individuo. Del volto non si riusciva a scorgere nessun particolare se non delle crepe, come delle spaccature, sulla pelle. All'improvviso, dietro il suo avversario, comparvero, come in rilievo, due frasi. Dal suo Sangue saprai dove proviene. Dal suo sangue saprai dove andare.

    altare






    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale:30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 750
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Note
     
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26 replies since 5/10/2017, 12:45   482 views
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