Lo Spirito del Mondo[Setta degli Artisti del Sangue]

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  1. Kairi Uchiha
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    Lo Spirito del Mondo


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    La prima cosa che percepì la kunoichi fu il freddo, una gelida sensazione che arrivò ben presto fino alle ossa. Per scaldarsi portò le braccia davanti al petto chiuse nel tentativo di coprirsi almeno in parte, i vestiti autunnali della mite Konoha non erano di certo adatti per quell'ambiente. Cercò di non farsi prendere dal panico vista la situazione, fortunatamente non era spaventata dal buio che spesso aveva usato anzi come suo alleato in più di un'occasione e, decisa ad allontanarsi il prima possibile, fece un passo in avanti: prima ancora che potesse muoversi il suo piede andò però a sbattere contro la nuda parete rocciosa ed allungando le braccia per tastare la zona attorno a lei si accorse ben presto di essere intrappolata in quello che sembrava in tutto e per tutto un pozzo.
    Perfetto... fu allora che sentì un melodioso canto, talmente forte ed intenso da sovrastare ogni suo pensiero, provenire da dietro di lei. Eppure dietro di lei vi era solo

    roccia...alzò la testa alla ricerca di una via di uscita, notando effettivamente una fonte di luce a diversi metri da lei.
    Abbassandosi sulle ginocchia ed impastando chakra nei muscoli e nelle articolazioni avrebbe quindi spiccato un balzoSalto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto.
    (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]

    9 metri totali
    verso l'alto, appoggiandosi poi sulle pareti poco prima che iniziasse la fase discendente della sua spinta e condensando il chakra adesivo sui palmi delle mani ed i palmi dei piedi in maniera tale da rimanere senza problemi appesaChakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali.
    (Mantenimento: ¼ Basso )
    [Da genin in su]
    alla gelida parete. Sentì un brivido freddo percorrerle entrambe le braccia quando le mani toccarono la roccia umida ma, ricacciando l'istinto di staccarle per scaldarle, continuò a salire bruciando in quel modo i pochi metri che ancora la separavano dalla luce. Dopo la curva a 90° si trovò infine in un'enorme arena, anch'essa scavata nella roccia, davanti a lei una figura completamente vestita di nero e dal sorriso che fece gelare ancora di più il sangue nelle sue vene.
    Quando le sue scritte comparvero al centro della stanza scosse la testa, incredula per ciò che stava accadendo. Tutta quella situazione non aveva il minimo senso...si guardò attorno alla ricerca di una via di uscita, non riuscendo però a trovarla Posso solo continuare questo gioco. Probabilmente sto sognando tentò di risvegliarsi, spesso riusciva a farlo durante gli incubi che ultimamente tanto spesso la tormentavano, ma fu tutto vano. In quel momento non aveva alternative se non quelle di proseguire.
    Avvicinandosi all'altare osservò il calice ed i copri fronti, mentre un pessimo presentimento si infiltrava nella sua mente: tutta quella situazione era ricollegata a Keiji, e ricordava come l'odioso kiriano amasse il sangue e lo utilizzasse per ottenere informazioni, anche se non aveva la più pallida idea di come potesse farlo. Afferrando il calice con la mano sinistra si voltò verso la figura ammantata in nero, cercando di ignorare l'inquietante sorriso ed avvicinandosi a piccoli passi, pronta a reagire a qualsiasi suo movimento.
    Non so perché, ma credo che questa sia l'unica soluzione... parlò con tono tranquillo rivolta alla figura, in attesa di un qualsiasi cenno di vita. Nel caso in cui non vi fossero stati segnali di aggressività avrebbe continuato ad avvicinarsi fino a raggiungerla Non intendo farti del male...mi serve solo qualche goccia... prendendo un kunai con enorme calma, quasi si trovasse di fronte ad un animale spaventato, avrebbe infine avvicinato l'arma alla mano della figura, tentando di pungere il dito indice della stessa in maniera tale da poter prelevare qualche goccia del suo sangue all'interno del calice.
    Se tutto fosse andato come sperava sarebbe poi tornata, senza mai voltare le spalle a quello strano individuo, verso l'altare, appoggiando il calice nuovamente sopra di esso e quasi aspettando che succedesse qualcosa.
    Se nulla fosse successo avrebbe fatto cadere, sempre utilizzando la punta del kunai, una goccia su entrambi i copri fronte, come se si aspettasse che qualcosa comparisse sopra di essi. Non sapeva se stava o meno facendo la cosa giusta, come ogni volta in cui si trovava in una situazione di cui non conosceva la soluzione stava andando a tentativi, cercando di capire a piccoli passi come risolverla.

    Se invece la figura si fosse dimostrata aggressiva, non le sarebbe rimasto da fare altro che combatterla.




    Edited by Kairi Uchiha - 31/10/2017, 10:20
     
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