Non chiamarmi maestroadd chakra distruttivo Harumi-Kitori

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    Non chiamarmi maestro


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    Devo proprio farlo io?

    Esclamò piccato il biondo mostrando una buona dose d'indolenza ma soprattutto una mancanza di voglia di fare, avrebbe preferito incontrare nuovamente quei draghi spaventosi, dentro quel vulcano bollente piuttosto che accettare quell'incarico che considerava barboso. La ragazza che lo stava ascoltando, una chunin "prestata" all'amministrazione seduta sulla sedia dalla parte opposta della scrivania, scosse infastidita il capo poi si piegò maliziosamente in avanti premendo i seni sul tavolo e mostrando per bene tutta la mercanzia ma mantenendo una diabolica espressione innocente



    Kitori-kun! Su dai accetta l'incarico! Se sarai gentile con me, poi io sarò gentile con te...Ti prometto che uscirò con te!
    Se la metti così Akeno come potrei rifiutare...Chi sarebbe la vit...cioé l'allievo?
    Sapevo di potere puntare su di te. Maestro Kuro Ihihih Devi insegnare il chakra distrutto a una giovane kunoichi di Oto, una certa Harumi Miyazaki.
    Una ninja di Oto?! Perché penso a un Kato con la gonna?! Che schifo!
    Non chiamarmi maestro! Sa di vecchio. Almeno è carina?
    Kitori-kun sei sempre il solito. Hai frequentato troppo lo "zio". Quel pervertito...
    Si è proprio lui...Ahahah
    Adesso prendi il fascicolo è vai. La missiva sarà già gunta a Oto.
    Akeno non scordare l'appuntamento!
    Ihihihih! Certo bel biondino!

    Qualcuno aveva ottenuto un appuntamento ma non era esattamente chiaro chi dei due avesse tale obiettivo, fatto sta che il Kuro ormai non poteva più tirarsi indietro. Ecco era al suo primo incarico da maestro o almeno così risultava all'accademia, nessuno sapeva che il giovane aveva già insegnato a qualcuno e si era particolarmente divertito con quella allieva anche se era una nukenin.

    Uffa! Non sarà come con lei! Isuke, spero tu sia viva! Vorrei proprio rivederla e magari divertirmi molto di più...Comunque dovrò usare quel coso per forza, mi serve del buon saké e qualche carota...Povera Harumi.
    Ahahahah!

    Il ragazzo senza quasi accorgersene aveva attirato molti sguardi su di se, ridendo da solo come un pazzo tra i corridoi dell'accademia.

    [...]


    Quasi contemporaneamente a Oto, tra le 9-9.30 del mattino. La solita missiva dell'accademia sarebbe arrivata alla casa della genin, aperta la busta una lettera con perentorie indicazioni:
    CITAZIONE

    Harumi Miyazaki:
    recarsi Accademia Ninja Arena A45
    esattamente tra 2 giorni
    ore 10.00 del mattino
    per addestramento sul chakra distruttivo.


    [...]


    Accademia Ninja Arena A45, ore 9.00. Era una mattina d'autunno particolarmente calda quasi come un giorno di primavera, il cielo azzurro solcato da solitarie nubi biancastre che sembravano zucchero filato, il sole splendeva quasi raggiante. Kitori raggiunse il luogo indicato trovandosi in un posto familiare: era già stato lì e vi aveva lottato. Conservando vari ricordi sul combattimento con il vecchio Kato.

    Ho lottato contro Kato qui! Non è cambiato nulla da quella volta?

    Effettivamente niente era cambiato: una piccola piana erbosa rettangolare ampia almeno 50 metri, vicino ad un piccolo e tranquillo fiume. Nel campo si trovavano disseminati tronchi e massi di varia misura qua e la, ed anche cespugli sparsi.



    Mi tocca aspettare!

    Quindi il genin si sedette sotto a un albero in riva al fiume in attesa. Ma ben presto il "maestro" si addormentò beatamente russando per fino. Quando l'allieva fosse giunta avrebbe prima sentito russare e poi avrebbe trovato un bel ragazzo biondo nel mondo dei sogni. Esso era vestito di nero con ben 2 spade e legato al braccio sinistro il coprifronte di Kiri...



    Edited by -RexDraco- - 29/10/2017, 19:10
     
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    Addestramento


    Post 1 ~ Convocazione

    Harumi scese le scale sbadigliando, ciondolando da un gradino all'altro. Erano ormai le dieci passate e la Villa sembrava deserta. L'operosità del gruppo eterogeneo che il padrone di casa, Diogene capoclan dei Mikawa, aveva raccolto intorno a sé era encomiabile, e alcune loro attività iniziavano addirittura prima dell'alba. Dal canto suo l'ospite aveva cercato di adattarsi a quel ritmo, ma c'erano giorni in cui la motivazione ad alzarsi dal letto era talmente flebile per cui la lotta contro le coperte la tratteneva fino a mattinata inoltrata nel loro caldo abbraccio. Rabbrividendo per uno spiffero inaspettato, la giovane si strinse nel suo pigiama di flanella rosa. Per acquistarlo aveva speso i primi soldi guadagnati dalle missioni, ma a tutt'ora la considerava la spesa migliore dell'ultimo trimestre. Quello che mancava in eleganza lo compensava in comodità, ed era perfetto per le notti otesi che si facevano sempre più umide e fresche. Raggiunta la sala da pranzo, trovò il lungo tavolo lindo, ad eccezione di un posto apparecchiato per colazione, quello dove di solito si sedeva lei da quando era stata accolta nella dimora. In effetti avrebbe anche potuto trovarsi un appartamentino in affitto, forse con il suo stipendio avrebbe potuto permettersi un monolocale a prezzo agevolato per i ninja del Suono. Tuttavia lì stava bene, aveva compagnia, persone che si occupavano e preoccupavano per lei, che le insegnavano quanto aveva bisogno di conoscere per diventare una buona kunoichi colmando le mancanze del suo addestramento lacunoso. Mentre sceglieva con un'attenzione eccessiva la marmellata da spalmare sul pane fresco di giornata, comparve al suo fianco dal nulla, o almeno così parve alla ragazza, il maggiordomo di Villa Mikawa. Anteras reggeva un bricco di tè da cui si levava un'esile lingua di vapore, indicando come fosse stato preparato appositamente per lei. Ben svegliata, Miss Harumi. Il suo solito té? La kunoichi ricambiò il saluto con un sorriso, lasciando che la servisse. Già, non si stava poi così male lì. E poi, tra una visita e un complotto, non ci si annoiava mai. Ah mi stavo dimenticando, hanno lasciato questa per lei. Sorpresa, la ragazza inclinò un poco il capo osservando l'uomo estrarre dalla tasca del gilè una busta chiusa con sopra scritto il suo nome. Senza porsi troppe domande, l'otesa l'aprì, leggendo a voce alta il breve testo. Una convocazione...per un addestramento? Perplessa, valutò che probabilmente si trattava di una procedura standard seguita dal Villaggio per incrementare il valore bellico del proprio esercito, di cui anche Harumi faceva parte. Sigh, sembra che non potrò poltrire nei prossimi giorni... La giovane ebbe l'impressione che una lieve risatina giungesse dalla direzione in cui era sparito il maggiordomo.
    Schermandosi gli occhi con le dita, Harumi alzò lo sguardo verso il cielo azzurro completamente terso, ove campeggiava luminoso il sole. Aveva attraversato il Paese del Fuoco per arrivare nelle terre amministrate dall'Accademia, e aveva constatato come la temperatura fosse notevolmente più piacevole man mano che scendeva a sud. Trovare il campo d'addestramento non fu difficile, alla genin bastò chiedere indicazioni per poi seguire le indicazioni. Trovò il cancello aperto, ma la giovane rimase un poco a gironzolare intorno all'entrata, domandandosi se non fosse troppo in anticipo, avendo l'orologio appena scoccato le nove e mezza. Mmm... Dopo aver riletto per la seconda volta tutti i vari cartelli appesi alla recinzione esterna, Harumi decise che poteva senza problemi aspettare il sensei all'interno dello spiazzo, senza apparire scortese, approfittandone per dare nel mentre uno sguardo in giro. Con le mani dietro la schiena, sgambettando, esplorò il posto, venendo infine attratta dal torrente che lo attraversava. Immerse la punta delle dita nell'acqua, ma la temperatura estremamente bassa le provocò un brivido che risalì lungo il braccio e la fece ritrarre in modo scomposto. Nel tentativo di rimettersi ben diritta si voltò, e fu allora che nel suo campo visivo entrò quello che doveva essere il suo maestro per quel giorno. Si trattava di un ragazzo dai capelli biondi, di Kiri a giudicare dal suo coprifronte. La cosa più sorprendente però era come stesse ronfando beato sotto un albero. La situazione strappò un sorriso alla giovane, piuttosto restia all'idea di svegliarlo. D'altro canto era arrivata lei in anticipo. Poggiando con attenzione i piccoli piedi sull'erba tenera, si sistemò poco oltre lo shinobi, sedendosi a gambe incrociate in modo da poterlo tenere sott'occhio senza apparire indiscreta. Tirò fuori dal suo zainetto un libro che aveva preso in prestito dalla sconfinata raccolta di Villa Mikawa e riprese a leggerlo da dove si era fermata, spostando il segnalibro sull'ultima di copertina. Sarebbero rimasti quindi così fino a che il giovane non si fosse risvegliato. A quel punto Harumi avrebbe chiuso il tomo, appoggiandolo di fianco a sé, per poi sollevare una mano in segno di saluto. Buongiorno!

    tr9hOG3


     
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    Non chiamarmi maestro


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    Kitori era profondamente stretto nell'abbraccio soporifero del buon Morfeo, sognando come suo solito un armeria ben rifornita di katane e spade di ogni tipo. Quando un cielo rosso cremisi invase tutto ed una donna sconosciuta comparve.


    Era veramente bella, con lunghi capelli neri, splendidi occhi rossi ed elegante come una principessa, che brandiva 2 spade insanguinate. Somigliava a Manaita ma al contempo era totalmente diversa, chi era e cosa voleva era un mistero.
    D'un tratto il Kuro percepì una presenza vicino a se e spalancati gli occhi si mise seduto sbadigliando. Lì vicino vide una ragazza abbastanza graziosa, subito riconosciuta grazie alle informazioni che aveva ricevuto prima. Era Harumi, l'allieva temporanea. Allora il genin sorrise con dolcezza

    Buongiorno a te! Sai che sei proprio carina Harumi! Ecco io sono Kitori Kuro Kenkichi genin di Kiri. Devo insegnarti l'uso del chakra distruttivo. Prima cosa non chiamarmi maestro. Cominciamo subito.

    disse alzandosi e porgendo la mano alla giovane per aiutarla ad alzarsi qualora lei avesse voluto, mostrando una certa cavalleria. Dopo il ragazzo fece segno alla giovane di seguirlo verso la zona nord
    del campo d'allenamento: in prossimità di una recinzione metallica a circa 50 metri di distanza. Giunti al punto corretto si sarebbero potuti notare una lunga serie di ceppi di legno alti circa mezzo metro. I legni erano disposti perfettamente in ordine: su una doppia fila composta ognuna di una decina di elementi distanziati, gli uni dagli altri, da almeno un metro. Sembrava che un boscaiolo maniaco dell'ordine si fosse divertito parecchio, nel mondo ninja si verificavano spesso eventi piuttosto curiosi.

    Allora Harumi cominciamo: il chakra distruttivo è abbastanza semplice d'apprendere specie conoscendo già il chakra adesivo. Dunque per usare il distruttivo bisogna concentrare il chakra su un pugno o piede, molto similmente al chakra adesivo poi scagliare un colpo verso un oggetto ma prima di impattare rilasciare il chakra tutto d'un colpo come in una esplosione. Il "difficile" è capire la giusta quantità di chakra da usare e soprattutto scegliere il momento perfetto per il rilascio. Ora guarda bene!

    intimò il biondo alla ragazza avvicinandosi sicuro a un pezzo di legno. Poi sollevò il braccio sinistro in aria concentrando il chakra nel pugno, scagliando un potente gancio, dall'alto verso il basso, diretto contro il ceppo. Ma un momento prima dell'impatto rilasciò tutto insieme il chakra accumulato, riducendo il legno in piccoli pezzetti che volarono qua e la. [Abilità] Tocco Distruttivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari. (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza
    [Consumo massimo: 2 Bassi])

    [Da genin in su]

    Consumo: 0.5 bassi - Potenza 10+10;
    Un risultato che poteva essere praticamente identico alla deflagrazione di una carta bomba.

    Hai visto come si fa!? Ora tocca a te. Mostrami cosa sai fare bambina!

    disse indicando gli altri tronchi e spostandosi di almeno 5 metri restando ad osservare la ragazza in silenzio...
    Se e quando la kunoichi fosse riuscita a distinguere due tronchi, il "maestro" le avrebbe sorriso dolcemente dicendole:

    Benissimo così! Brava bambina. Riposati 5 minuti!

    facendole poi l'occhiolino.

    Improvvisamente si sarebbe udita una vocina stridula canticchiare allegramente una specie di strana canzoncina, una ripetitiva litania, quasi un mantra privo di alcun senso:

    Moko-Moko-Moko! Moko-Moko-Moko!

    Sentendo quel vociare il kiriano sembrò diventare piuttosto serio. Chi o Cosa stava arrivando? Evidentemente il biondo lo sapeva perfettamente ma l'Otese non poteva fare altro se non interrogarsi ed attendere...

    Ecco cominciamo subito!
    Devi distruggere due ceppi. Non considerare slot azioni ma conteggia il chakra.
    Vorrei che descrivessi almeno 3 tentativi falliti, 2 successi parziali e 2 buoni risultati.
    Buon lavoro :)




    Edited by -RexDraco- - 15/11/2017, 16:57
     
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    Addestramento


    Post 2 ~ Esercizio

    La fanciulla, a causa del particolare stato di discriminazione, paragonabile a una sorta di segregazione in cui aveva vissuto per la maggior parte della sua tenera età, oltre che alle particolari vicende che l'avevano condotta alla sua attuale situazione, non sapeva molto sull'universo maschile. Quel poco che aveva imparato, lo aveva tratto dai libri della sua infanzia, e più di recente dai racconti delle altre ospiti, benché in ruolo di servitrici, di Villa Mikawa. Inutile soffermarsi sulla difformità delle opinioni che ne aveva tratto, tale da dubitare a volta che stessero parlando dello stesso argomento. In ogni caso, al complimento piuttosto spontaneo dello shinobi di Kiri, Harumi abbozzò un sorrisetto imbarazzato, accompagnato da una tenue nota di colore sulle guance. Nessuna sorpresa dunque se la già timida ragazza si trovò in difficoltà con l'esuberante maestro, lasciandolo trasparire dalla sua caratteristica voce incerta. A...ah...la ringrazio, sense...No, ecco, come potrei chiamarla allora...Ecco! La ringrazio, Kenkichi-senpai. Rialzatasi non appena l'altro aveva iniziato a parlare, con un piccolo inchino completò le presentazioni. Sono pronta. Mi affido a lei. Seguì il giovane, che stimò non essere molto più vecchio di lei, senza aggiungere altro, fino a quando raggiunsero una serie di ben ordinati di sezioni di tronco d'albero. Tuttavia l'otese non sarebbe rimasta a lungo ad osservare perplessa la scena, richiamata dalla voce di Kitori. Annuì delicatamente durante la spiegazione, per altro non particolarmente approfondita, dell'abilità che era chiamata ad apprendere. La dimostrazione pratica, però, valse più di tante parole. Un flebile oh di sorpresa mista ad ammirazione le sfuggì di labbra, e arrivò perfino a fare un plauso al ninja della Nebbia unendo tra di loro le mani con un colpo secco. Fantastico Però...ecco...Avrei sedici anni ormai... Harumi non poté che inclinare leggermente il capo, ridacchiando imbarazzata per l'essere stata definita una bambina. Per quanto potesse apparire piccola, e alle volte lievemente infantile, il suo corpo abbastanza sviluppato l'avrebbe tradita ad un'attenta analisi nonostante i vestiti per nulla attillati. Ella stessa aveva smesso di considerarsi una bambina già da un bel po', anche a causa dei suoi pesanti trascorsi. Se poi il kiriano intendeva qualcos'altro, la kunoichi non lo aveva compreso. La ragazzina si preparò comunque a mettere in pratica quanto il giovane le aveva illustrato, desiderosa di dimostrare il suo impegno. La kunoichi ritrasse il braccio destro, lasciando al contempo scorrere il chakra sulla superficie della pelle facendolo confluire sulle dita chiuse a pugno, pugno che scaricò con modesta forza contro il pezzo di legno. La scena che seguì, a posteriori, fu piuttosto divertente. All'apparenza l'attacco non aveva provocato nessun danno, e già quello doveva insospettire l'inesperto genin. Tuttavia, capì di aver completamente sbagliato approccio solo quando cercò di richiamare l'arto. Questo rimase dispettosamente aderente al bersaglio fino a quando Harumi non si rese conto di star ancora lasciando fluire la propria energia verso di esso. Per i dieci secondi successivi rimase immobile, nonostante l'effetto ventosa fosse terminato, sopraffatta dall'imbarazzo. Aveva decisamente preso troppo alla lettera le parole di Kitori: pensando che fosse simile al chakra adesivo, aveva finito per riprodurne l'effetto! Io...ecco...niente, ora ci riprovo... Riuscì a fatica a mormorare qualcosa e, se fosse stata un gatto, in quel momento avrebbe avuto probabilmente le orecchie abbassate. La giovane ispirò ed espirò profondamente un paio di volte prima di compiere un altro tentativo. A quel punto pensava di aver afferrato il concetto, ma metterlo in pratica era tutto un altro paio di maniche. Un altro pugno solcò l'aria, con un impercettibile accumulo di chakra sulla sua superficie. Nel momento dell'impatto le nocche batterono contro la superficie rigida, ma la kunoichi rilasciò l'energia convogliata nell'estremità in palese ritardo, disperdendone gli effetti. A conti fatti si era trattenuta sia per quantità che per tempistiche, ammaccando a malapena il tronchetto. Senza dire nulla si preparò nuovamente ad un altro tentativo, sicura di essere lì lì per ottenere i primi risultati. Contrariamente alle sue aspettative, però, il fallimento successivo fu se possibile ancora più ilare del primo. Eccedendo questa volta in entrambi i sensi, Harumi liberò troppo chakra prima che il colpo raggiungesse il bersaglio, subendo di fatto un contraccolpo che la fece cadere all'indietro, appoggiando pesantemente in modo per nulla femminile, ma comunque piuttosto divertente, il fondo schiena sull'erba. La ragazza si rialzò immediatamente, massaggiandosi il coccige, e tenendo gli occhi bassi per la vergogna. Diversamente da prima non aprì bocca, anzi serrò le sue labbra con cipiglio deciso, e ricominciò a provarci. Prese accuratamente la mira, cercando di bilanciare il chakra tra i due estremi appena testati. Questa volta l'attacco diede i suoi frutti, creando nel legno delle crepe decisamente superiori a quelle possibili con la sua semplice forza fisica attuale. Le aperture seguivano le venature della pianta e non erano gran cosa, ma quel successo parziale rincuorò la ragazza, che rilassò un poco i lineamenti del volto. Cambiando braccio sferrò un altro assalto, un montante simile a quello eseguito dal kiriano, alla parte bassa del tronchetto, quella ricoperta di corteccia. Questa esplose in numerosi frammenti, disperdendosi tutt'intorno, ma la struttura principale era ancora integra. Con il respiro appena accelerato per lo sforzo fisico, la kunoichi di Oto si asciugò un piccolo rivolo di sudore che le scendeva dalla guancia. Faceva decisamente più caldo in quel luogo rispetto al Villaggio, per lo meno con il sole alto in cielo. Abbastanza sicura di sé, decise di verificare un'idea che le era appena sorta. Alzando in alto la mano aperta, la calò con impeto contro la sommità piana del tronchetto. All'impatto quello si squarciò decisamente in due, sancendo la sua padronanza dell'abilità. La neo genin annuì tra sé e sé, muovendo appena la testa. Più piccola era la superficie di pelle coinvolta, maggiore era il controllo che poteva esercitare. Per essere certa di aver capito il trucco, non rimaneva ora che la prova del nove. Si spostò di pochi passi, raggiungendo il bersaglio successivo, poi sferrò un calcio obliquo dal basso verso l'alto, ricoprendo l'arto di chakra distruttivo. Il timing e l'esecuzione furono impeccabili, e pezzi di legno volarono all'intorno, con il povero tronchetto praticamente decapitato.

    Kenkichi-sens...pai, penso di avercela fatta. La ragazza non aveva il suo solito tono esultante, soprattutto considerando la brutte figure che aveva rimediato, ma era comunque soddisfatta. Contrasse un angolo della bocca in un sorrisetto sghembo all'occhiolino del maestro, ma non ci fece più di tanto caso. Nonostante certi suoi atteggiamenti lo shinobi sembrava una brava persona. Anche per quel motivo, rimase perplessa nel vedere il suo atteggiamento mutare quando una strana voce li raggiunse. Moko? Moko...moku...legno? Harumi rimase in guardia, scrutando i dintorni nella speranza di individuare l'origine della strana voce che sembrava aumentare di tono e volume, come se qualcuno, o qualcosa, si stesse avvicinando. Kenkichi-senpai?

     
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    Con qualche difficoltà e con alcuni incidenti piuttosto comici l'accademica riuscì nel compito che gli era stato affidato.

    Kenkichi-sens...pai, penso di avercela fatta.
    Bene, brava ragazza. Perfetto così!

    si complimentò abbastanza soddisfatto il "maestro". Poi la sua espressione era seria mentre lo strano canto era sempre più vicino, un fruscio tra dei cespugli e poi silenzio

    Arriva! E' lui...


    [...]


    Poco dopo ecco spuntare una strana creatura che saltellando allegramente si avvicinò ai due shinobi

    con ogni probabilità la giovane sarebbe stata molto sorpresa, quasi sicuramente non aveva mai visto qualcosa del genere. Ma quello era veramente un coniglio nero? Una tenera palla di pelo alta circa mezzo metro, con due lunghe orecchie di cui la destra munita di orecchino, una curiosa gemma blu sulla fronte.

    Mokona! Eccoti finalmente! Sempre in ritardo. Hai svuotato l'ennesima taverna scommetto!

    sgridò la creatura il kiriano. L'essere ignorandolo completamente si concentrò sulla kunoichu: osservandola fin troppo attentamente e soffermandosi anche sulle zone strategiche, girando perfino intorno alla mal capitata per avere una visuale completa. Mettendo in grosso imbarazzo il sempai ma prima che egli potesse intervenire:

    Sei carina! Mi piaci! Sono Mokona. Ti piacciono i conigli? C'è l'hai il ragazzo? come si chiama? Moko-Moko

    per poi rivolgersi al Kuro

    Watanuki. Lei, la portiamo a casa! Gli darò da mangiare, la porterò a spasso e pulirò dove sporca! La voglio! Moko-Moko

    Mentre l'espressione del biondo divenne indefinibile: un misto di sorpresa, imbarazzo, incertezza e rabbia.



    Ma che cavolo dici! Bestia! E non chiamarmi Watanuki!
    Stupido. Lei è una shinobi di Oto! Non cucciolo abbandonato che puoi portare a casa! Anche se tanto carina. Scusami Harumi lui è fatto così! E' fuori di testa!

    cercando di scusarsi con l'allieva.

    E tu parli con le spade! Moko-Moko


    I due cominciarono a discutere per una decina di minuti, senza tregua, dando una spettacolo surreale ed esilarante. Finché lo spadaccino tirò fuori una carota dal portakunai, appena l'animale vide l'ortaggio dapprima si bloccò inorridito per poi cercare riparo tra le braccia (petto) dell'Otese. Un animale senza dubbio particolare.

    Ti prego quella...cosa orribile noooo!!! Moko-Moko

    Un coniglio parlante che odia le carote?

    Ora basta! Obbedisci o la sgranocchio! E smettila di fare come lo zio! Sai cosa fare.
    Fai sparire quella però! Moko-Moko


    Kitori ripose la sua arma ed attese che l'essere facesse quello che doveva.
    Il coniglio compose 3 sigilli: Cane, Gallo, Topo; per poi colpire il terreno con la zampa inferiore destra generando: una piccola scossa sismica e successivamente si sollevarono dal suolo ben 3 muri di roccia disposti in serie e distanti l'uno dall'altro 1 metro. [Tecnica A]Tripla barriera terrena
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Cane, Gallo, Topo (3)
    L'utilizzatore colpendo il suolo può creare 3 muri di roccia disposti in successione lungo una linea retta. La resistenza di ogni muro sarà pari a 20. È possibile mantenerlo un round.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Consumo: Alto)
    [Da chunin in su]
    Soddisfatto l'animale si sedette a godersi lo "spettacolo" tirando fuori, non si sa bene da dove, una bottiglia di saké e cominciando a trangugiarne avidamente il liquido alcolico.


    Fermandosi un momento guardò la ragazza e disse:

    Harumi ne vuoi? E' buono! Moko-Moko

    attirando una risposta repentina e seccata del Kuro

    Non cercare di corrompere la mia allieva! Peluche vizioso!

    ottenendo come risposta una linguaccia da parte della "bestia" seguita da un rutto ben poco elegante

    Watanuki come sei noioso! Moko-Moko
    Ora fai silenzio!

    una scenetta degna di una commedia demenziale di quarto ordine. Ripreso più o meno il controllo della situazione il kenkichi si avvinò al primo muro e in maniera simile a quanto fatto con i ceppi, si preparò a colpire. Caricò una buona quantità di chakra nel ginocchio sinistro e con forza scagliò una ginocchiata, rilasciando l'energia accumulata prima dell'impatto, colpendo la parete. La potenza del chakra distruttivo si sarebbe propagata per un po' sulla roccia causando il crollo di schianto della barriera ed alzando un polverone. [Abilità]Distruzione ad Area (Base)
    Arte: L'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà per alcuni centimetri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto, aumentando la possibilità di distruggere strutture solide, ma senza effetti notevoli contro avversari.
    (Mantenimento: ¼ Basso a colpo)
    [Da genin in su]

    Harumi tutto come prima: concentra la giusta quantità di chakra nella mano o dove preferisci, colpisci rilasciando il chakra prima dell'impatto. Piuttosto facile ma serve soprattutto tanta pratica. Ora abbatti il resto dei muri!

    spiegò spostandosi di lato...

    Si continua. Come prima conteggia il chakra e non gli slot.
    Distruggi i muri: descrivi 2 tentativi falliti, 1 successo parziale e poi il successo.


     
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    Post 3 ~ Coniglio

    La giovane kunoichi di Oto, sgranò gli occhi non appena il nuovo venuto fece la sua comparsa. Un... coniglio...? Ancora una volta, il mondo in cui era stata catapultata non si smentiva, riservandole l'ennesima sorpresa. La creatura, il cui nome era Mokona, ignorò bellamente lo shinobi, preferendo dedicare la sua massima attenzione alla ragazza, la quale, sentendosi leggermente a disagio, sorrise debolmente, finendo per rispondergli balbettando in preda all'imbarazzo. Eh..ehm...gr-grazie? Troppo sorpresa dall'espansività del bizzarro roditore da aggiungere altro, assistette allo scambio di battute successivo cercando di farsi piccola piccola. Con le guance arrossate per la profusione di complimenti, alzò le mani come per frapporsi tra i due, ma più la discussione si faceva accesa, più lei arretrava spaventata, rinunciando presto al suo buon proposito. Quando, senza preavviso, il Kenkichi estrasse un carota dalla tasca porta kunai, ed Harumi si domandò perché ne tenesse una lì, la bestiolina fu presa da un apparentemente ingiustificato panico, al punto da spiccare un balzo per cercare riparo tra il seno della fanciulla. La quale, per puro istinto, gettò un gridolino spaventato ed intercettò l'animale con una mano aperta in una sorta di ceffone che scagliò Mokona diversi metri più in là. Osservare la palla di pelo nero rotolare sull'erba, arrestarsi ed estrarre nuovamente le orecchie tornando alla sua forma fece in qualche modo tornare la tranquillità, e anche il coniglio si mostrò ammansito per merito dell'ortaggio, ascoltando finalmente le richieste del kiriano. Con un'inaspettata potenza, la creaturina fece emergere dal suolo tre robusti muri di roccia, per poi adagiarsi tranquillo e riprendere quello che, a detta del ninja della Nebbia, aveva fatto fino a poco prima, ossia bere. Ehm...ti ringrazio, ma non posso...non ho ancora l'età per bere! Dopo aver declinato nel modo più corte possibile, nella speranza di farsi perdonare la reazione sproporzionata avuta in precedenza, studiò con attenzione le movenze del sensei. In apparenza le sembrava che stesse manipolando il chakra in modo simile a quanto fatto in precedenza, tuttavia l'effetto sulla struttura era diverso, non ricordava un'esplosione quanto piuttosto un intervento chirurgico. O-ok! Ci provo subito, Kenkichi-senpai! Non appena lo shinobi si fece da parte, la ragazza si posizionò di fronte al secondo paramento, ispirò profondamente, poi rilasciò l'aria accumulata nei polmoni durante l'esecuzione di un diretto devastante. A contatto con la superficie rigida, infatti, Harumi espulse una gran quantità di energia, come aveva appena imparato a fare, creando nella struttura un profondo cratere. Tuttavia, il muro era ancora in piedi! ...come immaginavo. La voce, poco più di un sussurro tra sé e sé, scomparve in un refolo di vento che fece rabbrividire la giovane. Con cipiglio deciso l'otese fissò la lastra davanti a lei. Doveva concentrarsi maggiormente sul flusso di chakra per tentare di riprodurre l'attacco del Kenchiki. Provando con il collo del piede, sferrò un calcio all'ostacolo, diminuendo l'area di rilascio ed immaginando di affilarlo. Il risultato fu piuttosto deludente, e mancò poco che la kunoichi perdesse l'equilibrio. Si riprese fortunatamente in tempo, con un piccolo saltello sul posto. Indispettita, ma convinta di essere sulla strada giusta, divaricò un poco le gambe, flettendo appena le ginocchia, e sferrò prima un pugno con la destra, poi uno con la sinistra, e continuò così alternando mano per un poco. Stava facendo convogliare nelle estremità una quantità minimale di chakra, nel tentativo di trovare la quadratura del cerchio. Poco a poco il suo respiro si fece più affannoso, ed il collo le si imperlò di sudore, ma la ragazzina non desistette. I piccoli solchi provocati dal chakra compresso fino ad esplodere si fecero sempre più sottili, fino a trasformarsi in crepe lungo la superficie solida. All'ennesimo colpo, il paramento martoriato si frantumò. Harumi si fermò un momento, appoggiando le mani sulle ginocchia per riprendere fiato, ma si riscosse poco dopo. Non voleva fermarsi, non quando era così vicina dall'obiettivo! Con tutta la foga che aveva in corpo, si scagliò contro l'ultimo muro innalzato dal coniglio parlante, aprendovi al primo tentativo una lunga crepa trasversale. Ce l'aveva fatta, o quasi. Controllando ormai quasi del tutto quell'abilità, capì che era essenziale anche considerare contro cosa si stava combattendo. Alzò di nuovo il braccio ritraendo la spalla, ma non sferrò un attacco alla cieca come aveva fatto fino ad allora, bensì mirò ad una nervatura dal colore leggermente più chiaro, probabilmente un punto di saldatura tra due strati diversi. L'energia rilasciata puntuale infranse la coesione della struttura, che crollò come un castello di sabbia. Con il respiro affannato, Harumi alzò una mano tremolante verso il sensei, facendo il gesto della vittoria ed alzando un angolo della bocca in un affaticato sorriso.



     
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    Il Kenkichi non trattenne una fragorosa risata soddisfatta vedendo Mokona, colpito da uno schiaffo, rotolare come una palla da bowling. Ripreso un atteggiamento professionale lo shinobi osservò con attenzione la ragazza, restando abbastanza colpito dalla sua determinazione, aspetto che anche lui possedeva e che evidentemente poteva avvicinarli.
    Quando finalmente Harumi riuscì nel suo scopo, lo spadaccino le si avvinò accarezzandole la testa con la mano sinistra, scompigliandole i capelli.

    Bene. Bravissima, mezz'ora di pausa.

    Detto ciò il nebbioso si sedette su un ceppo vicino, tirando fuori 2 barrette al cioccolato e cereali con poche calorie, passandone una alla "studentessa" sempre se avesse accettato.

    Dunque sei di Oto!
    Magari conosci un certo Kato? Yotsuki?

    se la risposta fosse stata positiva:

    Il vecchio Kato è un amico. Abbiamo rischiato un paio di volte e grosso. Ahahah.
    Ma dimmi come mai una dolce ragazza come te ha scelto di essere una kunoichi?

    chiese cercando di conversare. Nel mentre la creatura nera continuava a bere imperterrita.

    Trascorso il tempo il ragazzo si alzò invitando la giovane e l'assistente peloso a ricominciare.

    Uff...Che noia. Moko-moko.


    L'animale utilizzò nuovamente le sue particolari competenze legate alle doton. Con estrema naturalezza Mokona affondò la zampa inferiore sinistra nel terreno sollevando dopo qualche istante una grossa zolla di terreno, che successivamente scagliò con forza e rapidità, sicuramente imprevedibile per l'allieva, contro il Kenkichi. [Tecnica A]Distruzione Terrena
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (3)
    L'utilizzatore può immergere le mani o i piedi nella roccia, estraendo proiettili di terra. Ogni roccia ha un diametro pari a 1,5 metri. La potenza offensiva di ogni proiettile è pari a 25; causa Dolore (DnT Leggero). La Velocità del proiettile è pari alla Forza dell'utilizzatore. È richiesto uno slot azione o tecnica per scagliare ogni masso oltre il primo.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Consumo: Medio ogni roccia)
    [Rocce Massime: 1 per Grado]
    [Da genin in su]
    [Forza 575]

    Senza scomporsi più di tanto il genin accumulò il chakra distruttivo nella mano destra, attendendo il momento perfetto per reagire. Così quando il masso giunse, il maestro si difese: con precisione scagliò un rapido pugno diretto destro contro quel proiettile mostrando una velocità certamente oltre le attuali capacità dell'Otese. La roccia colpita esplose in una miriade di pezzi ormai inoffensivi. [Impasto] [Slot Difesa I] [Abilità]Tocco Distruttivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari.
    (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza
    [Consumo massimo: 2 Bassi])
    [Da genin in su]
    1 basso--->20 potenza+10=30 Potenza;

    Fatto ciò il senpai si spostò di lato dicendo:

    Harumi adesso dovrai difenderti! Tutto come prima solo in movimento. Mi raccomando usa il chakra distruttivo.

    facendo un segno con la mano alla creatura che subito passò all'offensiva. La palla di pelo immerse le tozze estremità nel terreno, creando dei proiettili che lanciò verso la giovane. Un primo masso sarebbe volato verso il fianco sinistro della kunoichi a livello dell'anca. [Slot azione I - Forza 475] Successivamente un altra pietra avrebbe viaggiato verso la spalla destra della giovane. [Slot azione II - Forza 450] Ed infine una contro le ginocchia. [Slot azione III - Forza 475]

     
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    Post 4 ~ Schiva...cioè colpisci!

    Sebbene avesse l'impressione che gli occhi del senpai la vedessero come qualcosa di più, a conti fatti il Kenkichi sembrava continuare a trattarla come una bambina. Harumi lasciò che il ragazzo le scompigliasse i capelli, provando per un motivo non troppo difficile da intuire, ma fortunatamente semplice da trattenere, l'istinto di fare le fusa. Accettò quindi ben volentieri la barretta energetica che il maestro le porgeva, scartandola dopo essersi sciacquata mani e volto al vicino torrente. Mentre consumava la razione con dei morsetti beneducati ascoltò le domande del kiriano, annuendo con il capo. Kato Yotsuki-san...sì, mi hanno mandato ad aiutarlo con l'armeria una volta... Apprendendo che fossero amici sorrise lievemente al giovane, proseguendo. Non che lo conosca bene, ma mi è sembrato uno shinobi...determinato. La ragazzina aveva esitato un attimo prima di trovare quel termine diplomatico con cui concludere la descrizione del ninja del Suono. Lo Yotsuki aveva sì un carattere forte quasi quanto il suo fisico, ma i suoi modi di fare erano altrettanto bruschi e nel fondo del suo animo la kunoichi aveva intravisto qualcosa di violento ed oscuro, da cui era stata turbata. Il cambio improvviso di argomento lasciò alcuni istanti spaesata l'otese, la quale batte più volte le palpebre per assorbire l'ennesimo complimento che rischiava di farla avvampare. Ehm...io...ecco... Prese un lungo respiro per calmarsi e quando riaprì bocca la sua voce erano più sicura, sebbene il tono si fosse abbassato quasi a sottolineare la gravità delle sue parole. Io...non ho avuto un'infanzia facile. Ma poi ho incontrato delle persone che mi insegnato a credere in me stessa. Quelle splendide kunoichi di Konoha mi hanno mostrato una strada da percorrere, perché anche una persona inutile come me possa sperare di fare qualcosa di buono nella sua vita. E' una scusa stupida, non è vero? Abbandonata per la prima volta l'espressione allegra tenuta fino a quel momento, Harumi inclinò un poco la testa di lato nel porre la domanda al suo interlocutore, mostrando un sorriso triste.

    dh2zJwe


    Ad interrompere quel momento di serietà pensò la creaturina pelosa che coadiuvava il ninja della Nebbia nell'addestramento della neo genin. Se Kitori si fosse voltato ad osservare il volto di Harumi vi avrebbe ritrovato la felice spensieratezza tenuta fino a poc'anzi, facendogli forse addirittura dubitare di essersi immaginato quello sguardo rassegnato. La kunoichi prestò attenzione al susseguirsi di azioni del coniglietto e del ragazzo sempre colpita dalla loro abilità, sebbene non più stupita essendo svanito l'effetto sorpresa. Annuì anche all'ordine impartitogli dal sensei, allargando un poco le ginocchia e piantando bene i piedi, pronta a ricevere i vari lanci. Se non che, nell'avvicinarsi della prima pietra, presa dall'istinto di conservazione la kunoichi si gettò di lato [Slot Difesa I][Schivata] Rif. 475
    Basso +3 Rif.
    , schivando il colpo, ma fallendo nel suo obiettivo! Eh eh eh...ehm...la forza dell'abitudine... Con un'adorabile risatina imbarazzata, la ragazzina si rimise in piedi, scrollandosi di torno la polvere. M-mi dispiace, ora sono pronta! Il secondo tiro fu leggermente più lento, forse per accondiscendenza di Mokona verso quell'inesperta e carina kunoichi, permettendo ad Harumi di raccogliere il pugno, effettuare una torsione del dorso per caricare il colpo, ed infine scaricarlo in un montante in diagonale, che intercettò la pietra poco prima che impattasse contro la spalla riducendola in innocui frammenti [Slot Difesa II][Parata] Rif. 475
    Basso +3 Rif.

    [Abilità] Tocco Distruttivo (base)
    Basso +20 Pot.
    . Il tentativo successivo fu più rapido, probabilmente il coniglietto voleva metterla alla prova ora che sembrava ingranare, e troppo angolato perché la giovane potesse arrivarci con le braccia in tempo utile. Fortunatamente in precedenza l'otese si era concentrata anche sugli arti inferiori. Similmente, Harumi fece fluire un'abbondante quantità di chakra nella gamba, emettendolo poi dagli tsubo presenti sul collo del piede nell'istante in cui il suo calcio frontale intercettò il sasso che volava contro di lei [Slot Difesa III][Parata] Rif. 475
    Basso +3 Rif.

    [Abilità] Tocco Distruttivo (base)
    Basso +20 Pot.
    . Investita da una nuvola di polvere e schegge, la ragazza si riparò il viso con le braccia, socchiudendo gli occhi, ma nel farlo perse l'equilibrio precario sull'unico piede che poggiava a terra. Eh?! Si rese conto che aveva sollevato eccessivamente la gamba con cui aveva portato l'attacco a causa di un'errata valutazione della forza concentrata nell'arto. Ritrovandosi squilibrata, finì quindi per cadere all'indietro. Per l'ennesima volta. Fortunatamente l'erba morbida attutì il colpo, e la kunoichi si ritrovò a sorridere imbarazzata e stanca. Senpai, sembra proprio che oggi non riesca a stare in piedi eh?

     
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    Conosceva Kato, aveva avuto un infanzia difficile e qualcuno le aveva mostrato una strada

    Scusa stupida...No, avere uno scopo, un obiettivo è fondamentale...

    La giovane per un istante sembrò profondamente triste, anche Kitori aveva sofferto poteva capirla, almeno un po'.

    Harumi non ostante qualche esitazione riuscì nuovamente, anche se finì ancora per cadere goffamente.

    Già! Ahahah La cosa ti rende ancora più carina...

    disse facendole un sorrisino malizioso. Per poi fare un segnale con la mano al coniglio...
    Mokona sta volta compose rapidoAzione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.
    [Da genin in su]
    una lunga serie di sigilli. [Tecnica A]Golem furente
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Tigre, Coniglio, Topo, Cinghiale, Toro, Cavallo, Uccello, Gallo, Serpente, Coniglio (10)
    L'utilizzatore può evocare un golem di terra di dimensioni massime pari a 10 Unità. La creatura utilizzerà gli stot dell'utilizzatore per attaccare, difendersi e muoversi. Ogni suo attacco ha potenza 30 e statistiche primarie decise dall'utilizzatore massimo parienergia Concentrazione. Il costrutto sparirà se subite 6 leggere di danno. Il mantenimento richiede slot tecnica avanzato.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Consumo: Alto / Mantenimento: Medio )


    Forza: 400; Resistenza: 450; Riflessi: 475; Velocità: 475;
    Dal terreno, lentamente, emerse un essere antropomorfo, alto 2 metri.

    Sembrava una scultura d'arte moderna, infatti senza dubbio un bambino di 4 anni avrebbe fatto meglio, anche ad occhi chiusi. Il golem avrebbe subito mosso i primi passi verso la ragazza

    Bene Harumi! Ormai siamo alla fine. Con quello che hai imparato fino ad ora devi distruggere Lem! Cioè questo mostro. Mi raccomando niente jutsu e armi solo distruttivo. Vai!

    disse Kitori spostandosi e rimanendo ad osservare.
    Quando Lem fu abbastanza vicino cercò immediatamente di sferrare un pugno con la mano destra al centro del corpo della kunoichi. [S.Azione 1 - Forza: 400; Velocità: 475; Potenza 30] Successivamente portò una gomitata mancina che si fermò a pochi centimetri dal bersaglio: era una finta. [Azione gratuita] Il vero attacco era un calcio laterale di destro, in direzione del fianco della nemica. In fine un pugno a martello, portato con il sinistro dall'alto verso il basso contro la testa di Harumi. [S.Azione 2 & 3 - Forza: 400; Velocità: 475; Potenza 30]


     
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    Post 5 ~ Abbatti il golem!

    Le guance della ragazzina si imporporano all'ennesimo complimento del giovane ed abbassò lo guardo, schermandosi il viso con una mano. Senpai, scommetto che lo dice a tutte le ragazze che incontra. Dal tono il Kenkichi avrebbe compreso che si trattava di una battutina e non di un vero rimprovero. Il momento imbarazzante fu comunque interrotto dall'emergere di una creatura dal terreno. A quanto pareva il costrutto era opera dell'incredibile coniglietto, ed era formato della stessa materia da cui era sorto. Il fantoccio, dalle forme vagamente umanoidi, superava di quasi mezzo metro Harumi in altezza, oltre ad apparire piuttosto massiccio, incutendole una comprensibile soggezione. Così questo è Lem eh? Non è molto educato chiamarlo mostro, visto che lo ha fatto Mokona-san. Anzi, secondo me è carino! La spontaneità del sorriso sul volto della giovane avrebbe difficilmente fatto dubitare della bontà del suo apprezzamento, ma in fondo alla sua mente era passato fugace un vecchio ricordo. Anche lei era stata chiamata oni, demone, mostro. Ma quello faceva parte di una vita precedente. Ora era solo un'apprendista kunoichi del Villaggio del Suono, una ragazza come tante. O per lo meno, così voleva credere.

    Come il maestro si fu fatto da parte, la giovane si mise in guardia in direzione del gigante di roccia. Mi dispiace Lem, ma a quanto pare ti dovrò fare un po' male. La sicurezza dell'otese era piuttosto insolita, ma forse a ben vedere proveniva dal sollievo di non dover affrontare un essere vivente con il rischio di fargli del male, oltre alla convinzione di aver ormai padroneggiato la tecnica. Il golem tuttavia non sarebbe stato a guardare senza reagire, ma avrebbe anzi preso l'iniziativa. Mentre l'avversario avanzava, il sorriso sul volto di Harumi si fece più flebile, fino a scomparire. Senpai, stia indietro per favore. Ed anche lei Mokona-san, potrebbe essere pericoloso. Quella poteva essere un'ottima occasione per testare il suo potere, combinandolo con i rudimenti sul controllo del chakra che aveva appena appreso. Nella Villa aveva ripetuto fino alla nausea gli esercizi per rilasciare solo una parte del chakra del due code senza caderne schiava. Solitamente, al termine dei suoi allenamenti vaste porzioni del prato avevano bisogno di una messa a nuovo, con buona pace del paziente giardiniere, ma solo di rado i sottoposti del Mikawa erano dovuti intervenire per bloccarla prima che superasse il limite. Quel giorno però Harumi si sentiva particolarmente motivata. Poteva farcela, ne era sicura. Dalla profondità della sua carne un impetuoso flusso di chakra iniziò a mescolarsi con il suo, fluendo presto attraverso il suo sistema circolatorio energetico fino a raggiungere ogni angolo del suo corpo [Tecnica]

    Chakra del Demone
    Jinchuriki di Tutti i Villaggi

    Ad Attivazione
    La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione. L'attivazione richiede un consumo Medio di chakra. Puo' mantenere la tecnica attiva per 3 round ogni livello dispari nella tecnica speciale posseduto.
    [L'attivazione richiede slot tecnica]


    Caratteristica dei Portatori: Chakra Aumento (+3 Tacche)


    Possessione Demoniaca: L'utilizzatore, mantenendo la tecnica speciale, sarà maggiormente aggressivo e portato all'offensiva, incapace di controllare i propri istinti: tale condizione si affievolisce con l'aumentare del controllo sul demone. Alla disattivazione, deve aspettare almeno 1 round prima di riattivare la tecnica speciale. La rigenerazione naturale di chakra, vitalità e ferite è raddoppiata. Tutti i jutsu medici e oggetti medici migliorano (x1.5) la capacità di guarigione delle ferite. Questi bonus sono sempre attivi.
    Controllo Demoniaco: L'utilizzatore in Possessione Demoniaca ottiene un miglioramento in due statistiche primarie scelte. Ogni round può assegnare tacche extra di vantaggio alle statistiche primarie o secondarie, bilanciando con un equivalente malus ad una statistica primaria. Il vantaggio e svantaggio massimo è pari a 1 ogni livello dispari di tecnica speciale.
    Furia Demoniaca: L'utilizzatore ottiene +2 tacche per uno slot azione/tecnica ogni ¼ Basso utilizzato da distribuire in Forza o Velocità in attacco, Resistenza o Riflessi in difesa. Non sono considerati impasti di chakra.
    Vincolo Demoniaco: L'utilizzatore ottiene 2 tacche da distribuire al CAP delle statistiche scelte per ogni round in cui rispettati i vincoli. Non colpire un avversario per 2 round o non rispettare un vincolo imposto annullano Vincolo Demoniaco. I vincoli sono: non può utilizzare tecniche ad eccezione delle tecniche derivate; non può utilizzare armi ad eccezione di Potenziamenti già indossati; non può essere furtivo; non collaborare con terzi; non può fare ragionamenti complessi. Ad ogni livello dispari può rinunciare ad 1 vincolo. I vincoli sono decisi all'attivazione della tecnica.


    Livello I (Genin Verde)
    • La Forza o Velocità aumenta di 1 tacca.
    • La Resistenza o Riflessi aumenta di 1 tacca.
    • Furia Demoniaca ha bonus massimo pari a 2 tacche.
    • Vincolo Demoniaco ha bonus massimo pari a 2 tacche.
    • L'utilizzatore guadagna 3 bassi temporanei di chakra.
    . L'unico cambiamento tangibile nell'aspetto della ragazzina, oltre all'aura che emanava, erano le pupille, che si erano fatte simili a quelle di una gatto. Trattenendo consciamente parte del potenziale del nekomata ospitato dentro di lei sicuramente non ne stava sfruttando a pieno le capacità, ma per lo meno riusciva a rimanere cosciente delle sue azioni, per quanto le pulsasse nel cuore un'ingiustificata rabbia [Nota]. Il pugno del costrutto la raggiunse non appena terminata la preparazione, ma la kunoichi l'evitò con una facilità disarmante con un balzo laterale [Slot Difesa I][Schivata] Rif. 500

    [Controllo Demoniaco] +1 Rif.
    [Furia Demoniaca] 1/4 Basso +2 Rif.
    [Impasto] 1/4 Basso +1 Rif.
    . La ragazza venne però ingannata dalla finta, subendo in pieno il successivo calcio. Tuttavia, probabilmente diversamente dalle aspettative, non arretrò che di un passo. I muscoli contratti irrorati di chakra e il corpetto indossato sotto i vestiti assorbirono completamente l'urto, contribuendo tuttalpiù ad irritare la giovane non completamente in sé [Slot Difesa II][Parata] Res. 500

    [Equipaggiamento] Corpetto in cuoio Pot. 25
    [Furia Demoniaca] 1/4 Basso +2 Res.
    [Impasto] 1/2 Basso +2 Res.
    . Dannato pupazzo! Nonostante l'apparenza ancora grazioso della kunoichi, il suo modo di porsi, soprattutto nel parlare, si era fatto decisamente più ruvido, eppure i suoi movimenti apparivano decisamente eleganti, simili a quelli di un gatto. L'ultimo assalto della creatura calò dall'alto, ma in questo caso la differenza di statura tra i due giocava a vantaggio della minuta ragazzina, che aveva più tempo per scansarsi. Nel farlo, si portò al contempo perpendicolarmente al golem, penetrando nella sua guardia che faceva acqua da tutte le parti e lasciando sfilare il pugno davanti a sé, a pochi centimetri dal suo corpo [Slot Difesa III][Schivata] Rif. 500

    [Controllo Demoniaco] +1 Rif.
    [Furia Demoniaca] 1/4 Basso +2 Rif.
    [Impasto] 1/4 Basso +1 Rif.
    . Patetico! Ora è il mio turno! Trovandosi già nella posizione perfetta, alzando quel tanto che bastava il ginocchio, una Harumi decisamente fuori dall'ordinario vibrò un potente calcio laterale in direzione del ginocchio del fantoccio d'argilla [Slot Azione I][Mischia] For. 450, Vel. 500

    [Controllo Demoniaco] +1 For.
    [Furia Demoniaca] 1/4 Basso +2 Vel.
    [Impasto] Basso +1 For., +2 Vel.

    [Abilità] Tocco Distruttivo (base)
    2 Bassi +40 Pot.
    . Se il colpo fosse andato a segno, il gigante si sarebbe ritrovato sbilanciato, in difficoltà ad evitare successivi attacchi. In ogni caso la giovane non si tirò indietro, aggredendo con furia quello che ormai percepiva come un nemico. Spiccando un balzo sul posto, avrebbe raggiunto facilmente l'altezza della testa della creatura, rilasciando nel salto un potente calcio frontale irrorato di chakra distruttivo proprio contro il massiccio mento di pietra [Slot Azione II][Mischia] For. 450, Vel. 500

    [Controllo Demoniaco] +1 For.
    [Furia Demoniaca] 1/4 Basso +2 Vel.
    [Impasto] Basso +1 For., +2 Vel.

    [Abilità] Tocco Distruttivo (base)
    2 Bassi +40 Pot.
    . La figura della fanciulla volteggiò in aria per un breve istante, atterrando con grazia felina poco distante da dove era partita, ma nuovamente si gettò in avanti, portando entrambi i pugni ai fianchi, carichi di foga e di energia, raggiungendo rapidamente il petto del golem con un rapido scatto e dandosi la spinta con i piedi sul terreno [Slot Gratuito][Istantaneo] Movimento. L'attacco doppio avrebbe mirato impietoso contro il centro del busto, in corrispondenza di quello che sarebbe dovuto essere l'ombelico, ma che per ovvie ragioni fisiologiche la creatura non poteva possedere [Slot Azione III][Mischia/Attacco Doppio] For. 450, Vel. 500

    [Controllo Demoniaco] +1 For.
    [Furia Demoniaca] 1/4 Basso +2 Vel.
    [Impasto] Basso +1 For., +2 Vel.

    [Abilità] Tocco Distruttivo (base)
    2 Bassi +40 Pot.
    . Riprendendo la distanza, la giovane con il fiato grosso avrebbe squadrato l'avversario con occhio di sfida. Allora, ne hai abbastanza bestione? Eh? La parte più razionale di Harumi sentiva il corpo intorpidirsi, sotto l'effetto mascherante dell'adrenalina. Aveva usato fino a quel momento un'elevata quantità di chakra, che solo in parte l'afflusso che era riuscita ad ottenere dal nibi riusciva a compensare. Se la minaccia fosse terminata, la ragazza avrebbe chiuso gli occhi, ispirando ed espirando velocemente, cercando di svuotare la mente, ricacciando la rabbia che la dominava ed interrompendo il flusso che la teneva avvinta a quella brama di combattere. Poco alla volta, il chakra demoniaco scemò, lasciando la fanciulla tremante e segnata da un accenno di occhiaie. Con un sorriso tenue, Harumi si voltò infine verso il maestro e il suo aiutante, eseguendo un inchino. Sc-scusatemi se ho...se mi sono...ecco...lasciata andare... La piccola otese sembrava essere tornata quella di prima, con il suo incespicare sulle parole e lo sguardo incerto. Sembrava vergognarsi di aver offerto al senpai quell'impietoso spettacolo, ma al contempo era felice di essere riuscita finalmente a testare in una battaglia, per quanto simulata, i limiti del suo potere e la sua capacità di controllo. Finché riusciva a rimanere abbastanza lucida, poteva sfruttare almeno una parte dell'energia del bakeneko per fare del bene. Rialzandosi, portò le braccia dietro la schiena congiungendo le mani, e muovendo il piede preoccupata. Spero...che il senpai ora non pensi che sono strana...

     
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    La ragazza si preparò ad affrontare il grosso avversario roccioso ma non prima di avere invitato il suo maestro e il coniglio ad allontanarsi. Subito dopo una strana aurea avvolse la giovane: era qualcosa di negativo? Oltre a ciò fu particolarmente evidente al Kenkichi il mutamento negli occhi della kunoichi. Erano proprio uguali agli occhi felini dei bakeneko che ormai Kitori conosceva molto bene, essendo le creature a cui si era legato. Ma cosa significava quella mutazione? Non molti genin probabilmente avrebbero potuto capire cosa stava accadendo ma non quel genin, lui aveva già visto una trasformazione simile anzi aveva visto qualcosa di più avanzato dal proprio capo villaggio. Un demone era rinchiuso in quella che era poco più di una bambina? L'improvviso vibrare della lama di clan, in un modo pressoché identico a quanto fatto durante l'incontro con il kage sembrò una conferma più che sufficiente. Il kiriano non mostrò alcuna reazione alla scoperta appena fatta o almeno in lui non vi fu né paura, né ribrezzo. Anzi provò un senso di rispetto e simpatia, lei aveva sopportato e sopportava un profondo dolore, il disprezzo della gente, cosa che anche il biondo aveva dovuto vivere.

    Come il kage?! Posso capire il vostro dolore...

    Sul suo volto ecco formarsi un sincero sorriso carico di dolcezza. Effettivamente per qualche istante sarebbe sembrato il ghigno di un pervertito.
    Il primo attacco del golem Lem non si fece attendere e si abbatté verso Harumi, che con apparente facilità evitò tale offensiva. Ma così non fu per il colpo seguente: dopo una finta l'Otese venne colpita dal possente calcione. Fortunatamente la ragazza non sembrò riportate alcun danno, con sollievo del sempai, ma semplicemente si irritò abbastanza da mostrare una certa furia battagliera. Nuovamente con facilità la giovane scansò l'ultimo attacco della creatura artificiale. In quel momento fu palese che il mostro non aveva alcuna possibilità di vittoria ma ovviamente non era certamente quello lo scopo di quell'ultima prova. Il contro attacco della gattina ormai furiosa, carico di chakra distruttivo, penetrò la guardia del golem e danneggiò ampiamente il corpo dell'essere. Praticamente già al secondo colpo Lem era sconfitto...
    Quando Harumi ritornò in sé il Kuro con tranquillità disse:

    Non scusarti! Sciocchina. Ottimo lavoro. Con questo abbiamo finito, ti ho insegnato le basi del chakra distruttivo ora sta a te. Continua ad allenarti e a fare pratica così potrai migliorare la tua abilità e capacità. Mi raccomando...

    Non riuscì a non scoppiare in una fragorosa risata quando lei disse di non considerarla strana.

    Strana? Tu?...Vado in giro a litigare con un coniglio.

    Con un rapido movimento del braccio destro estrasse completamente la spada dal suo fodero, la lama nera brillava ricoperta da una sinistra aurea oscura brutalmente assetata di sangue.

    Lei è Manaita la mia spada, sanguinaria compagna. Parte della mia anima. Demone maledetto. Io sono strano quasi quanto te...Secondo me non hai niente che non va. Anzi sei davvero speciale.

    Disse riponendo la spada. Mokona saltò sulla spalla del Kuro ridacchiando allegro e sorridente.

    Ah già non posso lasciarti andare Harumi! Ordine dell'accademia! Devo offrirti un the o una cioccolata calda è obbligatorio! Devo pure accompagnarti in città. Sono costretto a vigilare su di te...

    Concluse ridendo di gusto.


     
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    Post 6 ~ Latte

    Per fortuna, Harumi era concentrata su tutt'altro mentre il ragazzo dietro di lei sorrideva, in un modo più simile a quello di un maniaco che di un amico purtroppo, anche se le intenzioni erano, per una volta, le più nobili. Lottando al contempo contro la furia che tentava di possederla e contro un essere antropomorfo alto più di due metri, la giovane kunoichi dimostrò a se stessa e al senpai di possedere un notevole potenziale pronto a sbocciare, che attendeva solo l'arrivo di un maestro capace di valorizzarlo a dovere.

    Il golem non ebbe lunga vita, crollando a pezzi dopo due miseri colpi, polvere alla polvere. La ragazzina, con il fiatone, rimase ferma dove si trovava, socchiudendo appena gli occhi. Il kiriano l'avrebbe vista chiudere ed aprire i pugni un paio di volte, impegnata a ricacciare indietro il chakra demoniaco che la pervadeva simile ad una marea. Lentamente, il suo respiro si regolarizzò, e Harumi tornò a percepire il mondo intorno a sé. Il Kenkichi avrebbe scorto il suo flebile corpo tremolare mentre eseguiva un cortese inchino, nonostante la fanciulla facesse del suo meglio per nasconderlo. Sarebbe stato chiaro che non era abituata a gestire tutto quel potere, non ancora almeno. Il senpai l'accolse comunque con un sorriso, donandole un poco di fiducia e serenità, finendo perfino per scoppiare a ridere fragorosamente. Sulle prime, l'otese si finse imbronciata, gonfiando le guance in modo infantile, ma incredibilmente carino, per poi unirsi a sua volta al riso.Senpai...non è molto educato ridere di una innocente fanciulla! Già, in effetti ognuno era strano a modo suo. Questa era stata un'altra grande lezione che aveva potuto imparare solamente abbandonando i ristretti orizzonti dove era cresciuta, iniziando finalmente a conoscere il mondo. Ciò che lo rendeva un posto tanto interessante erano le persone che lo abitavano, così diverse tra di loro. Molte buone, alcune cattive, la maggior parte semplicemente desiderose di vivere una vita normale. E poi c'era lei...

    Gli occhi di Harumi si spalancarono non appena si soffermarono sulla spada che il ragazzo aveva estratto di fronte a lei, distraendola dai suoi pensieri. Il filo appariva incredibilmente affilato e la lama sembrava rifulgere di luce propria tanto era lucida. Allungando una mano verso il nero metallo, attratta inconsapevolmente dall'aura che la katana emanava, la kunoichi di Oto superò la sua timidezza, rivolgendosi al kiriano con deferenza. Manaita... Senpai... posso... toccarla? A quel punto sarebbe arrossita terribilmente, coprendosi il volto con entrambe le mani. La spada, intendevo la spada! Avrebbe voluto seppellirsi, ma ormai il danno era fatto. Evitò accuratamente di incrociare gli occhi con quelli del giovane, onde non leggervi alcun doppio senso non voluto. Se tuttavia avesse ricevuto il permesso, non si sarebbe indietro, arrivando perfino ad afferrare l'elsa della katana. E' pesante...e la lama è tiepida... Che fosse veramente così, oppure solo un'impressione della ragazza, il Kenkichi, se attento, avrebbe scorto il metallo fremere così impercettibilmente, che la kunoichi pur avendovi gli occhi posati sopra non se ne sarebbe resa conto. Speciale, dici? Sospirando piano, abbassò lo sguardo. Non c'è niente di bello nell'essere speciale. Detto ciò avrebbe restituito la spada al suo legittimo proprietario, con un sorriso appena accennato sul viso. Sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, nell'ascoltare la proposta del maestro gli angoli delle sue labbra si alzarono ancora una volta, manifestando la sua approvazione. Se non possiamo fare altrimenti... Avrebbe preso bonariamente in giro il ragazzo, con cui iniziava ad avere una certa confidenza. D'accordo! Allora prenderò... Un bicchiere del latte! Da un po' stranamente ho scoperto che mi piace il latte... Invisibile, come una macchia scura su sfondo nero, una coda avrebbe guizzato per un istante nell'ombra della fanciulla.


     
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