VI



Il petto gli doleva. Una mano sostava dove il pugno irrorato della ragazza lo aveva colpito. Non sarebbe sopravvissuto a quello scontro penso' mentre in un gesto di autoconservazione rotolava lateralmente a destra per schivare i kunai che altrimenti lo avrebbero inchiodato sul posto.[slotFor 100, Vel 100 dif I]
I suoi occhi scuri indagarono il suo avversario, le sue ferite ed il suo affaticamento. Forse avrebbe potuto condurre anche lei alla morte. Pensieri folli, di un bambino senza energie in corpo, disciplinato ad un mestiere da adulti. Se solo avesse avuto piu' ossigeno in corpo e fosse meno avventato di natura, probabilmente non avrebbe continuato ad attaccare. Impasto' il poco chakra che gli era rimasto, nella pretesa illogica di muoversi abbastanza velocemente da sorprendere il nemico, ignorando i crampi alle gambe ed il dolore che soffriva il resto del corpo. Nello scattare lancio' con la mano destra due kunai[slotFor 100, azione I], cercando di mirare al busto della ragazza e sia che il colpo fosse andato a segno che non, avrebbe coperto la distanza che gli separava, lanciandosi in una disperata ultima offensiva, cercando di colpirla al volto con un diretto destro[slotFor 100, Vel 150 azione II], concatenando l'attacco con un montante sinistro che avrebbe tentato di sorprenderla al mento.[slotFor 100, Vel 150 azione III]