Ad Umbra Veritas

- Un dono di buono auspicio? – fu il mio commento secco, diretto – Il mio dono invece sarà esattamente quello stesso pugno con il quale ti misi a terra un po’ di giorni fa. – Mi avvicinai verso la sua posizione, di qualche passo, fermandomi giusto a qualche metro di distanza – Ma ti lascerò il tempo di questa missione per pensarci e per decidere. Quando vorrai potrai dirmi che cosa hai veramente impresso sulla mia mano. Questo sarà il mio unico avvertimento. –

Kunihiro-san era un tipo eccentrico, singolare e decisamente imprevedibile. Ma pur sempre un Ninja, e di Konoha. Non lo conoscevo abbastanza per fidarmi di lui e di conseguenza era naturale pormi qualche questione su funjustu. Lui però era sicuro di una cosa: raramente scherzavo.

Comunque conclusa quella piccola recita mi focalizzai sulle parole successive dello Shinobi e ascoltai attentamente. In sintesi il foglioso mi stava chiedendo una mano, un aiuto per estirpare definitivamente la minaccia di Hastu e chiudere così la sua parabola criminale. Annuii, in segno di comprensione. Tuttavia alcune cose non mi tornavano, o meglio alcuni aspetti.

- Accetto. Hastu la deve chiaramente pagare per quello che ci ha fatto a me e a te. Ma… perché sei qui Kairi? Non capisco la connessione e non credo sia una banale coincidenza, no? Poi ultima domanda… perché agire ora? Sei riuscito ad ottenere qualche informazione? Dritta? Spiegatemi cosa avete in mente. –

Erano domande lecite, le quali meritavano ovviamente una risposta altrettanto esplicativa.