Le Nuove GenerazioniCorso delle Basi Kadonomaru- Kato Yotsuki

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Kadonomaru
        Like  
     
    .

    User deleted





                                       

    i

    Per quanto Kadonomaru non si fosse mai pentito della propria scelta, e non avesse provato un briciolo di risentimento nel dileguarsi da Oto tempo addietro, da sempre c'era un senso di rognosa insoddisfazione ad accompagnarlo. Gli torceva lo stomaco, a volte, gli minava la lucidità, portandolo a dover ammettere a se stesso di non possedere la maturità e la completezza necessaria per addentare il mondo con veemenza, per farne brandelli come avrebbe voluto e segretamente sognava. Vivere da solo, lontano dai dettami, scagliarsi in un'insensata ricerca della forza senza fare affidamento su nessuno, era realisticamente un progetto suicida, destinato a distruggere ogni sua aspettativa prim'ancora di dargliene una misera parvenza di riscontro. 
    Nonostante Kadonomaru celasse una dose sorprendente di impulsività, e conservasse l'aggressività insita nelle bestie senza rinunciare a qualche sporadica dimostrazione di raziocinio, tutto quel presunto spessore caratteriale non sapeva ancora discostarsi da una consistenza informe, tantomeno da intermittenze troppo frequenti, che gli avevano di fatto impedito di crescere in maniera ligia e lineare. A conti fatti, giudicando inoltre la giovanissima età, quelli erano probabilmente soltanto segnali vaghi, tracce sparute di un potenziale acerbo ed inespresso, che pulsava da lontano, imprigionato in un epicentro di brutalità tutta da addestrare. 
    Era andato via per questioni personali, intenzionato a sfuggire al presentimento di non sapersi gestire ma, seppur per indole non conoscesse timore nè titubanza, essere un ragazzino faceva pesare tutta quella roba come un macigno. La sua non era stata fuga, ma urgenza di abbandonarsi alla sopravvivenza, come per mettersi alla prova, per sperimentare un primo contatto coi propri limiti. Rimettere piede al villaggio, invece, per lui significava rifiutare all'improvviso, una volta per tutte, il rischio concreto di dover recitare per sempre la parte dello sprovveduto smarrito; l'impronta insana del paese delle risaie, il brillìo sinistro che aleggiava su Oto, Kadonomaru li aveva infatti morbosamente conservati nella luce dei suoi occhi.
    Nessuno poteva dirsi davvero sordo al richiamo di casa, a maggior ragione chi, mosso dal bisogno ricorrente di spingersi oltre, cercava un'occasione di rivalsa nel cuore delle proprie radici. Lui era uno di quelli, l'anima del figliol prodigo a cui andava restituita un'appartenenza, con lo sguardo incattivito e manciate di foga bruciante nelle vene. Una voce secca, che calibrava sicurezza troppo collaudata perchè Kadonomaru potesse dubitare, lo stava per tirare fuori dal limbo della mediocrità; non sapeva chi fosse ad esserglisi palesato davanti, ma domandare gli pareva superfluo, ancor più che inopportuno. D'altronde, qualunque fosse l'identità della persona che lo fronteggiava, doveva per forza di cose conoscere, almeno in parte, i suoi trascorsi, ed il ragazzino aveva già aperto un'occhiata sghemba, che sfrigolava di muto rispetto, sulla mano altrui. Kadonomaru maneggiava la riconoscenza a modo suo, per l'occasione blaterando a testa bassa senza snaturare la nota ruvida della voce biascicata tra i denti. 


    mi serve un'opportunità, ho perso troppo tempo.


    Edited by Kadonomaru - 25/1/2018, 01:09
     
    .
17 replies since 24/1/2018, 16:58   385 views
  Share  
.