Sono il Numero SeiAdd. Demone Masayoshi Shokuto

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  1. Roroo 2.0
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    Ira millenaria pt. 2


    Villaggio di Suna - Chapter VI




    La forza di volontà di Masayoshi arrestò l'illusione del Rokubi. Le pareti della grotta ritornarono al loro posto, come se nulla fosse accaduto.
    Le gocce d'acqua ripresero a cadere sul suo capo.
    Le sue parole amichevoli non scalfirono la dura corazza d'odio del Bjuu. Lo sentì ridacchiare dalle profondità della grotta, deridendo le sue belle intenzioni. Per secoli aveva affrontato troppe catene, sbarre e ascoltato promesse tradite da infimi umani. Il fiato bollente del Bjuu scompigliò i capelli rossi e bianchi del Genin. Masayoshi non si intimorì, tutt'altro. Godette di quel soffio di aria infuocata che gli ricordava il deserto dell'Anarouch.
    Sebbene la voce del Bjuu sembrasse provenire da ogni direzione, alle domande del Rokubi Masayoshi si limitò a mantenere il suo sguardo in direzione della zona di pura oscurità davanti a sé.

    CITAZIONE

    LASCIA CHE TI APRA GLI OCCHI SU CIO’ CHE SARAI DA QUESTO MOMENTO IN AVANTI


    Tutto iniziò con un formicolio esteso a tutto il corpo.
    Dallo stomaco iniziò a percepire un forte calore, quasi doloroso.
    In un battibaleno, la sua figura venne avvolta da un manto rosso sangue,
    brulicante di potere ed energia. I suoi capelli divennero tutti rossastri e i suoi occhi verdi si colorarono di oro. L'adolescente si sentiva in grado di frantumare qualsiasi cosa tra le sue mani, persino una montagna.
    Cos'è tutto..Non riuscì a concludere la domanda. In un istante, l'odio prese possesso della sua mente.

    jpg



    Il demone sapeva di poter trovare all'interno di Masayoshi una rabbia smisurata. Doveva solo cercarla bene, negli angoli più nascosti del suo animo, dove il fanciullo l'aveva seppellita per voltare pagina e vivere una vita serena.
    Il Genin urlò con tutta la voce che aveva in corpo. Il suo grido fu qualcosa di non umano.

    Quando i suoi occhi animaleschi videro i Kijin e gli abitanti fuoriuscire come fantasmi dalle pareti umide della grotta, egli si fiondò contro di loro come un animale accecato dalla fame. In quella modalità Berserk non ebbe modo di udire gli insulti delle figure.
    Difficile riepilogare i colpi con cui smembrò e distrusse, seppur solo per qualche momento, ogni apparizione che osava "respirare" in sua presenza. Calci, pugni, gomitate e testate, semplici mosse non ragionate ma dettate dall'immensa ira del momento.
    I suoi colpi erano potenziati con il chakra e il potere del demone. Ogni qualvolta un Kijin si riformava davanti a sé, il piccolo Bjuu ringhiava, colpendolo senza alcuna tregua.
    Basta!
    Nel profondo, la volontà di Masayoshi era ancora integra e ben presente. Era una debole voce nel vortice di pensieri controllati dal demone.
    Bastaaa! Cercò con tutta la sua forza di volontà di riprendere il controllo della situazione.
    Il Bjuu stava esagerando. Gli aveva offerto la sua amicizia e in cambio il Rokubi si era approfittato di lui, per ben due volte.
    Il piccolo Genin era amichevole, calmo e tranquillo, ma se la situazione lo richiedeva non si sarebbe fatto scrupoli a imporsi con la forza e quel momento era giunto.
    BASTA!!!! LA DEVI SMETTERE!!!!
    Cercò di bloccare il suo corpo, di riprendere in mano il controllo delle sue azioni. Se avesse avuto uno spiraglio di manovra, Masayoshi avrebbe cercato di arrestare l'attività del suo Tantien, seppur solo con il pensiero.

    [...]



    Se tutto si fosse placato, con il fiatone e i muscoli a pezzi, Masayoshi avrebbe puntato il suo indice in direzione del demone, ancora nascosto forse nel fondo della grotta.
    Non sarò mai ciò che tu mi hai mostrato. Mai si sarebbe lasciato andare a quella violenza ingiustificata.
    Tu sei un essere leggendario, antico quanto il Continente, non puoi essere solo...odio e rabbia, come dicono il Kurogane e Pinku...In quel caso farebbero bene a tenerti in gabbia. Si mise a braccia conserte.
    E io sono convinto che tu sia molto altro...forse lo avrai dimenticato..non lo so. Una cosa è certa: non ci faremo trattare come armi. Saremo noi a tenere in mano il nostro destino....Si avvicinò al Bjuu di due passi.

    e spezzeremo chiunque oserà utilizzarci per i propri scopi. Te lo dimostrerò! Concluse, determinato a mantenere viva la sua promessa e a non tradire la fiducia del Bjuu, qualora quest'ultimo gliel'avesse concessa.








     
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