Una questione di cibo

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  1. OldCannella
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    Parte II - In giro per Oto


    Questa non me la aspettavo. Con in bocca il sapore acido del vomito, guardo quel mostro, che si è appena rialzato dal cadavere. Cerco di non guardare dietro di lui. Non voglio sapere. Sospetto già abbastanza.
    Quello che non mi aspettavo è l'aspetto di questo tizio. Immaginate, se ci riuscite, un uomo adulto, muscoloso, nudo, eccetto un grazioso paio mutandine da donna nere, orecchie da coniglio e papillon. Condite il tutto con una bella spruzzata di sangue, pezzi di visceri sparsi e uno sguardo folle, e vi avvicinerete alla creatura inquietantemente ridicola che mi trovo davanti adesso. Oh, e puzza anche, di interiora, carne cruda, morte.
    BLEARGH!!!
    Mh, lo stomaco non era ancora del tutto vuoto. Che gioia. Ora sì.

    Prima che possa rendermene conto, mi ritrovo quel mostro accanto. Mi poggia una mano viscida sulla spalla, lasciandovi un'impronta disgustosa. Poi inizia a parlare, ridendo come il folle che è. Non sembra curarsi molto di quello che ha fatto. Vuole solo fare amicizia, povero. Anche io voglio essere tuo amico, coniglietto pazzo, esattamente come voglio essere amico del batterio della peste.
    Al quadretto di follia completa mancavano giusto le voci nella testa e strani dei sconosciuti. Ora tutto ha decisamente più senso, no? Quante sono le possibilità, nella vita di una persona, di incappare in piena notte in un cannibale adoratore di un dio oscuro intento a divorare un...qualcuno...vestito come una coniglietta dei locali zozzi? Quante, dannatissimo Fato?

    Ma ora sono qui, e devo fare buon viso a cattivo gioco. Questo è palesemente in grado di farmi fuori, e non ci tengo a diventare la cena di qualcuno, almeno non nel prossimo futuro. Forse devo fare come si fa normalmente coi matti: assecondarlo. Pregando dentro di me di non peggiorare la mia situazione (cosa che, come sempre, temo profondamente), gli rispondo, con la voce più stabile che riesco a tirare fuori dagli abissi del panico.

    Ah-ah, certo, certo che voglio essere tuo amico, Minoru-san! Io sono Reiji, comunque. Molto lieto. Ehm...eh-eh...dovevi avere fame, eh? Ci credo che ora ti è venuta sete! Ma sì, sì, andiamo a bere qualcosa, perché no. Niente sangue per me, né di bambini né di bambine. I bambini mi piacciono vivi, nei prati, a distanza di sicurezza dalle loro manine appiccicose. Però un po' d'acqua mi aiuterebbe, sì, a mandar via questo saporaccio in bocca...

    Questo è completamente fuori. Ovviamente non c'è una guardia in giro quando serve. Anche la brutta faccia con ciuffo annesso del mio amico Kato sarebbe una vista gradita in questo momento. Ma in giro non c'è nessuno. Non che mi aspettassi altro. Questo è il modo carino dell'universo per dirmi che mi odia.

    Allora, sai già dove andare? Io starei in zona, eh, che tra poco devo andare via dal Villaggio per una missione!

    Con ripulsa, afferro la mano, viscida di sangue e brandelli di carne che Minoru mi sta tendendo, e mi tiro su.
    Pessima idea.
    Toh, pensavo fossi vuoto, stomaco.
    BLORCH!!!
    Spero di non avergli vomitato sui piedi. O che non se la prenda se l'ho fatto.
    Con un filo di voce cerco di scusarmi.

    Perdonami, non sto tanto bene.
     
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7 replies since 7/2/2018, 00:25   88 views
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