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Alkaid69.
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-NYAHAHAHAHAAA immagino tu ti senta soddisfatto, giusto?? MI HAI COSTRETTA A INSEGUIRTI FINO A QUESTA TERRA DIMENTICATA DA DIO. Io, ECCO, io AvrEi vogLia di faRTI in tanti peZzettiNi, MA! C'è sempre un MA!
La bufera di neve impazzava sempre più, la gelida notte di Genosha non perdona chi è tanto stupido da avventurarcisi, specie nei mesi più freddi dell'anno. Il vento riempiva le orecchie di tutti i presenti eppure la voce stridula di Ise, detta la psicopatica (e a buon ragione), si sentiva comunque chiara e forte. -MA ! Mi hanno incaricata di portarti ad Ame. TRANquiLLO bel fustO-fustoNE! Ti faremo un bel lavaggio del cervello PRIMA di sFruttarTI a dovere HYAHAHAHAHA
Katsuyoshi, che fino a quel punto era rimasto impassibile di fronte alle "avances" della psicopatica, dovette finalmente ammettere di essere arrivato al limite: -E va bene! Ho capito! Sei una pazza scatenata e per di più perseverante! OK, ricevuto, forte e chiaro. Adesso credo però sia arrivato il momento di dirtelo, sei probabilmente tra le persone che più ODIO a questo mondo. Preferisco gettarmi dalle scogliere di Genosha piuttosto che passare anche solo un altro minuto in tua presenza! Lei, sì, lei laggiù, lo sa che l'ultima volta che ho incontrato questa donna, ha provato a cuocermi...? Sì, a CUOCERMI !!
L'uomo si era rivolta all'ultimo importante personaggio presente in quella scena: Kitori Kuro Kenkichi, spadaccino della Nebbia e abile amatore, che tuttavia, seguendo le tracce dei due nukekin, era finito preda di un'orrida trappola della bella Ise. Delle corde spuntate all'improvviso dalla neve gli avevano legato l'intera parte superiore del corpo, rendendola simile a un insaccato con delle gambe.
-Lascia peRdere il biondinO smUnto, Katsu-caro-chan! Non può faRe nuLla per aiutarti. SiaMo soli soletti soleTTini! Mi hanno deTTo che devo ripoRRtarti ad AME, ma non quanti arti devo lasciare QUA! Hiiihihihi
Katsu-caro-chan sentì un brivido percorrergli la schiena, e non era dovuto al freddo di Genosha -Ok, ok, ferma, parliamone. Scherzava, Isettina mia, certo che vengo con te!
I due cominciarono a toccarsi prima il volto, poi a baciarsi con sempre più foga, in mezzo al ghiaccio. Era chiaro che entrambi non avevano tutte le rotelle a posto....