Lo shinobi di Konoha, immerso fino alla vita nell'acquitrino, non poté trattenersi dallo domandarsi, per fortuna tra sé e sé, come fosse finito in quella situazione. Quando gli avevano chiesto se poteva offrire supporto ad alcuni colleghi accademici inesperti della zona si aspettava tutt'altro genere di incarico. Invece era finito per dare la caccia ad un animale, come il più inesperto dei novellini. Beh, questo mi rimanda indietro con la memoria... Era uno studente alle prime armi, ma se lo ricordava perfettamente. Ci aveva messo tre giorni, tra inseguimenti e appostamenti, per catturare quel dannato gatto. Ne era uscito coperto di graffi, e non aveva ricevuto neppure un grazie in cambio. Sospirando, spostò lo sguardo sulle due donne che discutevano animatamente tra di loro.
In effetti il Kinryu trovava quanto meno divertente che una kunoichi di Kiri odiasse tanto l'acqua, per quanto quella non fosse esattamente limpida quanto quella dell'oceano che circondava il Paese dell'Acqua. Accortosi di essersi soffermato forse alcuni secondi più del necessario, Shin distolse lo sguardo dalla graziosa figura, cercando di non arrossire, inquadrando invece la terza componente del gruppo raffazzonato. Matura, ma tonica, al giovane era stato immediatamente chiaro che doveva avere una qualche sorta di fetish per gli uccelli. Anche ora, mentre lentamente stringevano il cerchio intorno la loro preda, aveva l'impressione che si trattenesse a stento dall'ansimare al pensiero di mettere le mani addosso ad un esemplare tanto raro.
Ehm... Sachi-san, ha già pensato come dovremmo catturare l'ibis? Ha delle reti, o magari delle bolas? Il foglioso aveva parlato a voce bassissima, più per non essere sgridato a sua volta che per il timore di far realmente scappare il volatile. Fosse stato per lui l'avrebbe colpito con uno dei suoi rapidissimi fulmini, ma non voleva ritrovarsi tra le mani un uccello arrostito. Anche se magari gli ibis erano buoni da mangiare...
