Il giovane Hirotsugu si era avventurato in quei canali sotterranei.
Sapeva che i suoi inseguitori non avrebbero demorso dall'inseguimento tanto facilmente, soprattutto perché erano delle cocciutissime donne, per lo più religiose, sperava soltanto che il suo trabocchetto potesse essere servito per guadagnare qualche minuto.
Se anche non avesse guadagnato nulla in termini di tempo, la sua mossa era stata sicuramente la migliore possibile.
Dividi et impera, giusto? Non poteva soggiogare entrambe contemporaneamente, ma forse una per volta si.
Non sarebbe stato così ottimista se avesse conosciuto prima il livello di Meika Akuma, una adorabile ragazzina minuta a vedersi.
E anche la fortuna, o il destino, non lo aiutarono.
Entrambe scesero immediatamente nel pozzo, ma lui aveva già scelto la sua strada...
Aveva, infatti, svoltato a sinistra.
Venti, forse trenta metri, lentamente e silenziosamente, prima di sentire le voci delle sue inseguitrici.
Non gli restava altro che attendere nell'ombra.
E attaccare.
Si raggomitolò in un piccolo anfratto, una specie di conca nel muro, in prossimità della parete circolare, pronto a scontrarsi contro il suo aggressore.
Appena avrebbe percepito il rumore dei suoi passi, sarebbe sbucato dal muro, estraendo in maniera fulminea il suo nunchaku per cercare di colpire una delle due donne in volto. Il movimento sarebbe stato circolare, dalla destra verso la sinistra. [STA - Estrazione Mortale - Forza/Velocità 175 - Potenza 10]
Quindi non si sarebbe fermato, scagliando ancora il suo nunchaku verso la kunoichi, in tre attacchi consecutivi.
Un colpo circolare ma opposto al primo, quindi, con un movimento di polso e avambraccio, un attacco discendente, diretto verso la nuca e, ancora, roteando il corpo all'unisono, un ulteriore colpo circolare, questa volta diretto verso il plesso solare. [SA I-II-III - Forza 100 - Velocità 150 (Impasto 1/2 Basso ogni slot]
Anche nel mettere k.o. un avversario, un ninja che si rispetti doveva lavorare con perfezione e simmetria. Il suo nunchaku era il suo pennello.
Il corpo del nemico la tavola bianca su cui dipingere.
Schiatta, puttana. Gelido.
C'era solo un problema in tutto quello: non sapeva a cosa stava andando incontro.
