Un fabbro che batteva forte

Atto III
Errori e Rimedi †

Quando sentii quell'urlo capii immediatamente che le precauzioni prese non erano state affatto troppe, anzi. Le mani si congiunsero immediatamente al petto componendo i sigilli del Topo, del Gallo e della Lepre. Da un piccolo mulinello accanto alla donna ed al figlio del mastro affilatore comparve un nuovo Kensei, del tutto identico al primo: era Coscienza, il clone che aveva salvato l'Inquisitore di Kiri durante l'assalto dei Pirati prima della Riunione. [Tecnica]Tecnica della Moltiplicazione Acquatica - Mizu Bus
Villaggio: Kiri
Posizioni Magiche: Topo, Gallo, Lepre (3)
L'utilizzatore può creare cloni di sé sfruttando almeno 3 unità d'acqua ogni copia. Le copie possono essere create ad una distanza di 1,5 metri dall'utilizzatore o da un clone e possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 30 metri, superata questa distanza si dissolvono riversando acqua nell'arena. Si possono muovere contemporaneamente o 1 clone o l'utilizzatore. Le loro statistiche sono pari energia l'utilizzatore. Hanno 100 crediti equipaggiamento dell'utilizzatore; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. La vitalità è pari a ½ leggera ogni grado ninja. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore.Tipo: Ninjutsu - Suiton
(Consumo: Basso)
[Cloni Massimi: 1 ogni grado ninja]
[Da studente in su] L'urlo veniva da una zona lì vicina, ci misi un secondo a raggiungerla a corsa data la mia velocità: a terra c'era il cadavere del proprietario dell'albergo che avevo incontrato il giorno prima e che adesso doveva essere nella stanza insieme al cliente ed al Mercante di Suna. Dannazione. Grugnii a denti stretti, mentre mi rilanciavo ad altissima velocità verso la hall.

Hisae e Kyofu all'interno della stanza dovevano controllare eventuali comportamenti sospetti o problematici: quando il proprietario dell'albergo mostrò stizza verso l'affilatore kiriano, Kyofu intese immediatamente che c'era qualcosa che non andava. Lo stesso, tuttavia, non si poteva dire della studentessa della Nebbia che, per via forse della nottata in bianco, riusciva a stento a tenere gli occhi aperti. Il Pipistrello albino si voltò verso la giovane e, vedendola in quelle condizioni, ritardò il suo intervento di un istante: istante che permise all'impostore di agire. Un grande bagliore accecò tutti i presenti, Kyofu ed Hisae compresi: l'Albino provò comunque a volare in direzione del mastro affilatore ma l'unico esito che ebbe quella sua azione fu quello di schiantarsi contro il tavolo allestito lì davanti, generando un grande rumore. Non vedo niente, aiuto! Aiuto! Gridava Hisae mentre cercava di scappare ai lati della stanza, trovando però solo il muro.

Coscienza era specializzato in situazioni come quella: sapeva agire con o senza il mio benestare. Dopotutto, si trattava sempre di me ed ero convinto che quel tipo di sviluppo in quel clone era dovuto ad una mia particolare applicazione subcoscienziale della mia volontà. Non a caso, un istante prima che apparissi nella Hall lui si era già rivolto verso la porta della stanza. È lui Kensei! Fermalo! Gridò Kyufo mentre la porta si spalancava. Coscienza rimase a proteggere la moglie ed il bambino del mastro affilatore mentre io stavo gettando il mio sguardo verso il luogo del delitto. Il Mastro affilatore giaceva a terra con la lama del Dadao conficcata nella testa. Una occhiata rapida nella stanza mi permise di notare l'assenza del proprietario dell'albergo e, contemporaneamente, la presenza di un bambino urlante. Ma prima, nella stanza, avevamo lasciato entrare soltanto il sunese e le sue guardie, Kyofu, Hisae ed il mastro affilatore.
Mi lanciai su di lui tentando di afferrarlo per la gola col braccio sinistro. [Slot Azione I]Velocità: 600 Lo avrei letteralmente sollevato da terra se la presa fosse andata a buon fine e lo avrei portato al mio volto. Chi sei? Avrei semplicemente aggiunto mentre la mano destra cercava di afferrare uno dei suoi due arti, di modo da evitare che potesse comporre sigilli di qualsiasi tipo. [Slot Azione II]Velocità: 600 Parla adesso o morirai. Avrei detto, mentre la mano destra iniziava a stringersi sempre più intorno alla gola del bambino.
Ero in una missione accademica: dovevo sapere chi fosse quell'uomo e, dato che sicuramente era trasformato, poteva essere un ninja e quindi dovevo ricavare ulteriori informazioni; mandante in primo luogo, provenienza in secondo.
Se non avesse parlato in quel momento, quindi, non avrei potuto ucciderlo: lo avrei portato a fare una giratina nelle segrete di Kiri e solo dopo aver ottenuto le informazioni che volevo avrei posto fine alla sua vita.
Se quindi si fosse rifiutato di collaborare immediatamente, avrei stretto la presa al collo fino a farlo svenire. Poi, con l'aiuto di Kyofu e Hisae, che tuttavia non sarebbe uscita indenne da questa missione - avrei fatto rapporto sul suo comportamento infantile ed inadatto alla vita ninja -, avrei legato la minaccia e l'arei resa inoffensiva.

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