Inseguimento

Odiavo il Paese del Vento. Profondamente. Per una serie di ragioni infinita. La sabbia, il vento sabbioso. Il caldo. L’afa associata alla secchezza. La sete mista a quel sapore in bocca di asciutto. Odiavo il Paese del Vento perché era sempre uguale. Dune, sabbia, ancora dune e forse un’oasi che quasi sempre si limitava ad essere una mera allucinazione.

Eppure dovevo seguire gli ordini. Portare delle maledettissime lettere ad un signorotto locale. Nulla di trascendentale ma serviva qualcuno di decisamente affidabile. Da quanto avevo capito il contenuto di quelle lettere era estremamente confidenziale e di certo non poteva essere affidato ad uno qualunque. Ecco perché scomodare un Chunin e renderlo decisamente poco soddisfatto del proprio lavoro, per inciso.

La sorpresa tuttavia avvenne lungo il percorso. Per prima cosa l’udito richiamò la mia attenzione. Mi concentrai per un istante e voltai la sguardo verso la direzione dei rumori. Ruotai successivamente con il corpo fino a fronteggiare quella che poteva trattarsi di una minaccia. Due persone in quei luoghi dimenticati dai Kami non potevano essere una coincidenza.

Seguirono i miei occhi. Il dipanarsi di una donna, in forma, e incredibile a dirsi dal viso conosciuto! Non sarei mai stato in grado di ricordarmi il suo nome ma avrei messo la mano sul fuoco che si sarebbe trattata di un’Otese. Un Ninja del Suono! Ascoltai le sue parole, espresse con affanno. Nel suo viso infatti notavo una fatica non indifferente.

Rimasi in silenzio per un attimo. Non era un po’ troppo strano? Una Ninja di Oto, studente o genin per lo più, dispersa in quel posto che mi chiedeva aiuto. Suonava come una trappola. Una coincidenza fin troppo spinta. Di conseguenza mi sarei limitato ad una risposta netta, secca e precisa: - Ti ho già vista. Bene, fronteggeremo il tuo inseguitore, di certo io non scapperò. Dunque raccontami tutto, fin tanto che non arriverà questo fantomatico avversario. Ricordati che se non si presenterà nessuno ti riterrò ostile. –

Le avevo dato una possibilità. Un chance per superare il mio grado di paranoia.