Dopo il TramontoQuest B

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    Dopo il Tramonto


    Epilogo dell'attacco a Kiri



    Era passato ormai molto tempo dall'attacco suicida a Kiri da parte di Shiro e del suo piccolo drappello di uomini; uomini che l'Oni non aveva esitato a sacrificare per guadagnare un minuscolo diversivo, e per dare dimostrazione della sua risolutezza. A seguito di quell'attacco, orchestrato per entrare in possesso di un solo, singolo oggetto, Kiri era stata in parte ricostruita. Le esplosioni generate dalla datonazione dei soldati, assieme alle cannonate delle navi da guerra avevano assestato un colpo durissimo al villaggio, forse tra i più devastanti dalla fondazione del villaggio stesso. L'ospedale, l'amministrazione, buona parte dei quartieri abitativi e dei vari clan erano stati completamente spazzati via. I corpi erano sparsi un po' ovunque; la popolazione del villaggio, già provata da una misteriosa epidemia, venne ridotta all'osso. In quel momento, dopo la ritirata di Shiro, conquistare Kiri sarebbe stato un gioco da ragazzi, con un Kage assente e uno ucciso dagli stessi Kiriani non appena nominato; situazione peggiore forse non si era mai vista nel continente dai tempi della grande guerra dei ninja. Grazie agli sforzi congiunti di tutti i sopravvissuti, le condizioni del villaggio restarono occultate per alcuni giorni, prima che la Zanna, tradita da Shiro, per cercare di vendicarsi di quanto aveva perso durante l'attacco, non mise in giro tutte le informazioni riguardo quello che era successo. Chiunque avesse voluto assaltare la Nebbia, l'avrebbe trovata pronta su un piatto, ma questo non avvenne mai.

    I mesi successivi furono dedicati non solo alla ricostruzione, ma anche all'analisi di quello che era accaduto; sebbene Shiro non fosse un bersaglio facilmente raggiungibile, il villaggio era stato indebolito anche dall'interno, e quella era un'altra storia. Il Daimyo, spalleggiato da una donna che ne controllava le scelte, aveva nominato immediatamente un nuovo Mizukage, durante l'assenza di Itai, senza aspettare minimamente i termini di attesa, e senza avere alcuna notizia relativa alle condizioni del Kage in carica, scegliendo, oltretutto, come nuovo capovillaggio, un individuo particolari, poco amato da gran parte della forza militare di base, detestato dai suoi vertici. Questo frammentò le difese del villaggio e portò a uno scontro, proprio durante l'attacco di Shiro, un perfetto diversivo, generato dai Kiriani stessi, senza che si rendessero conto di quanto stava accadendo nelle loro acque. Il Daimyo aveva poi incontrato il suo fato durante l'attacco stesso, ma della sua "compagna" non sembravano esserci tracce da nessuna parte, e la situazione non sembrò cambiare per settimane, mesi. Le forze della Nebbia si avvalsero di tutti gli agenti sotto copertura che possedevano, ingaggiarono informatori, inviarono messaggeri, ma nessuno sembrava aver mai visto la persona in questione, o non ne ricordava minimamente i dettagli. Se nessuna strada "ordinaria" aveva portato a un successo, Itai avrebbe dovuto convocare i suoi migliori guerrieri per prepararli a quella che sarebbe potuta essere la missione più complessa della loro vita, e rivolgersi al suo asso nella manica finale, l'unica "risorsa" nelle mani della Nebbia, in grado di esulare dai metodi normali, e per buona ragione. Sanjuro.

    OT
    Benvenuti a quella che potrebbe per alcuni di voi essere la prima, o la seconda, quest Jonin. Il preambolo è semplice ma di effetto. Dovete trovare una persona così abile da poter controllare il capo di una intera nazione, e non potete farlo coi metodi tradizionali, vi serve un professionista. Dal momento della partenza,
    tenete sempre traccia del vostro status, io cercherò di segnalare lo scorrere del tempo relativo al recupero di chakra e salute. Qualora ci fossero delle mancanze, avvisatemi che le correggerò. La missione è aperta ai chunin Meika,
    Akira e Kensei.
     
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    Dopo il Tramonto


    I


    Erano passati ormai mesi dall'attacco di Cantha, dall'epidemia, dal risveglio di Meika.
    Kiri era stata sull'orlo del baratro, pronta a cadere, ma non era successo.
    il sacrificio dei ninja della Nebbia aveva permesso a questa non solo di non cadere, ma di rinascere, più forte.
    Le fiamme e la devastazione di Cantha aveva di fatto risvegliato il silente orgoglio di tutti, segnati nel profondo da tanto dolore e morte.
    Ma quella storia non sarebbe mai finita in quel modo. Cantha e il suo demonico leader erano, a conti fatti, del tutto inarrivabili per una singola forma militare. Nessun villaggio ninja avrebbe potuto mai competere con quel paese, non da solo, almeno.
    Ma se c'era un complice di quegli sfortunati eventi, era sicuramente la Zanna.
    I ninja reietti, che si muovevano nascosti agli occhi del mondo per colpire il mondo accademico, si erano infiltrati fino all'apice della struttura politica e militare di Kiri. La moglie dell'ormai ex daymio si era fatta portavoce sibillina di complotti ed orrori, entrando nelle membra dell'uomo fino a manipolarlo completamente.
    Come onda dopo onda una roccia veniva plasmata dal mare, così le sue parole e le sue misteriosi arti avevano fatto breccia nella mente dell'uomo che più di tutti doveva proteggere non solo Kiri, ma tutto il Paese dell'Acqua.

    Cantha doveva pagare, ma anche quella donna non poteva restare impunita.
    Inutili furono gli sforzi delle squadre speciali e dei mercenari al soldo di Kiri, la donna era scomparsa. Un vero e proprio fantasma.
    Nessuna traccia in nessun luogo del Paese dell'Acqua, e neanche in quelli confinanti.
    Quali erano le sue doti erano sconosciute, ma l'inganno doveva ovviamente essere quella da lei prediletta... E laddove le forze terrene non potevano arrivare... L'unica speranza era il misticismo.

    Forse era il destino, o addirittura era proprio lo sciamanesimo a condurre le mie gesta, ma fatto sta che quando Meika e Kensei sarebbero giunti nell'ufficio di Itai, all'ultimo piano dell'Amministrazione, io sarei stato già lì ad aspettarli.
    Entrate... Veloci! Il Mizukage sarà probabilmente qui a momenti... Spero che abbiate tutto quello che vi serve, Sanjuro tra poco ci indicherà... La via!
    L'ufficio di Itai era stato messo sotto sopra.
    Sedie, divani, scrivanie, tappeti e soprammobili, tutto quello che si trovava nella stanza, era stato spintonato verso le pareti, così da lasciare quanto più spazio possibile al centro. Sul pavimento della stanza, però, qualcosa era stato disegnato con una qualche sostanza melmosa e di un color verde marcio dalla composizione sconosciuta. Se qualcuno avesse chiesto cos'era mi sarei limitato a dire. L'ho trovata in un cassonetto dietro la tenda di Sanjuro. Si, esatto, quello vicino al bagno chimico per la capra.

    Agli occhi più attenti non sarebbe di certo sfuggito che ciò che era stato disegnato aveva un senso compiuto, in qualche modo. [Immagine di riferimento]59ec3f039ce429f7942a756e9ec7c53f
    Un'enorme figura geometrica.
    Avrei anticipato ogni domanda. Gli spiriti dei miei antenati me l'hanno mostrata in sogno... La verità era che la sera prima avevo visto tutta d'un fiato una nuova serie tv su dei ninja vampiri praticanti la magia e la necromanzia che mi era piaciuta un sacco e avevo passato tutta la notte a sognare di essere un vampiro magico.

    Sapete tutti perché siete qui... Oggi abbiamo una missione... Ma l'uomo è nulla senza una guida... E dove non arrivano gli uomini, Sanjuro può mostrarci il sentiero... Una donna è sfuggita alle nostre reti, nascondendosi chissà dove... E oggi noi la troveremo. Guardai tutti i presenti negli occhi. A lungo mi sono chiesto perché questa donna fosse sparita senza lasciare traccia... "Dove si è nascosta?"... Dove... Ma forse non è questo l'errore... E se non fosse tanto il luogo il problema... E se fosse sbagliata la domanda? Avrei cominciato a camminare lungo il cerchio mistico nella stanza, con le braccia dietro la schiena. ... Mi sarei piantato sul posto. La domanda non è dove... Ma quando.
    Rullo di tamburi. Colpo di scena.

    Nah, sto scherzando. Sanjuro, come cazzo la troviamo?


    Chakra: 80/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Katana × 1
    • Cartabomba II × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Calzari Rinforzati × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Sameha × 1
    • Pelle di Squalo - Samehada × 1
    • Rombosogliola - Hiramekarei × 1
    • Marchio del Vuoto - Māku no Shinkū × 1

    Note
    Retar:
    Vitalità 9/9
    Chakra: 12/12
     
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    Dopo il Tramonto


    Prologo


    Atto I
    Convocazione †



    Tutto mi era credibile tranne quello che mi era stato detto. Non a caso me la stavo rifacendo con i messi amministrativi. Non prendetemi in giro! Gridai. Dovete smetterla di assecondare Akira con questi stupidi scherzi! La mano sinistra si scaraventò verso la scrivania del mio ufficio, spezzandola in due parti. Seguì un poderoso calcio che scaraventò una delle due metà verso il muro, mandandola in frantumi. Adesso uscite di qui. IMMEDIATAMENTE! I due ragazzi, forse due genin alle prime armi, avevano un'espressione terrorizzata. Di fatto, a loro che uscivano sopraggiunse una sedia, facendo velocizzare la loro manovra di sgombero dalla stanza.
    Non potevo credere, insomma, che Itai mi avesse convocato per una seduta spiritica con Sanjuro quello stesso pomeriggio. Se nel corso del tempo avevo imparato a fidarmi dell'ex-Nara, era proprio perché quell'uomo aveva dimostrato un po' di senno ad avvedutezza nonostante l'estrema cautela ed i modi di fare monacali. Perché, insomma, prendermi in giro con un incontro farlocco di quel tipo?
    La frustrazione dovuta alla mancanza di immediata risposta da parte di Kiri all'assalto canthiano era per me più che per chiunque altro incredibilmente pressante. Ero quello che aveva perso di più e non c'era motivo di ribadirlo. Le informazioni ricavate a Nebbia ricostruita puntavano tutte il dito verso una figura fino a quel momento quasi minimamente toccata dai sospetti: la moglie del Daimyio dell'Acqua, l'uomo trovato appeso ad una picca poco dopo l'attacco suicida dell'Esercito dell'Oni. Di lei, però, non vi era più traccia. Anche i sottoposti delle squadre speciali mandati in ricognizione non avevano trovato un briciolo di prova sui suoi spostamenti; neanche un singolo indizio. Tuttavia era indubbiamente immaginabile: una donna che era riuscita a tirare i fili per una cosa così grande per tutto quel tempo e senza essere vista doveva essere incredibilmente abile nell'occultare i suoi passi.
    Pochi minuti dopo che i due messaggeri erano usciti dalla stanza, anche io feci lo steso, ancora visibilmente alterato. Che quando torno ci sia una nuova scrivania ed una nuova sedia nel mio ufficio. Dissi al ninja che sostava fuori alla mia porta. Il ragazzo mi guardò che due occhi enormi per un istante prima di correre via.

    [...]

    Quando giunsi davanti alla porta del Mizukage, prima ancora che riuscissi a bussare, Akira mi accolse aprendo dapprima soltanto un piccolo spiraglio della porta. In quel momento mi accorsi che Meika era pochi passi dietro di me. Buongiorno, Meika., dissi, mentre Akira ci rivolse parola. Entrate... Veloci! Il Mizukage sarà probabilmente qui a momenti... Spero che abbiate tutto quello che vi serve, Sanjuro tra poco ci indicherà... La via! Portai una mano sull'elmo in segno di disperazione. E non avevo ancora visto in che condizioni avevano messo l'ufficio di Itai! Per tutti i Kami. Dissi entrando nella stanza illuminata adesso soltanto da piccole luci provenienti da candele, con le finestre letteralmente inchiodate e chiuse con delle travi di legno, e maleodorante come il lurido buco del culo della capra che il vecchio di Genosha si portava dietro. In terra c'era un pentacolo. Era davvero una seduta spiritica. Non voglio crederci ... bisbigliai mentre Akira partiva, come sempre, per la tangente. L'influenza dello sciamano di Kiri rendeva il capo delle squadre speciali ancora più idiota di quanto non fosse normalmente. Ci fu un siparietto piuttosto triste del ragazzo coi capelli azzurri mentre io e Meika stavamo vicini all'ingresso ad osservare la scena. Akira poi si risolse a Sanjuro che io fino a quel momento non riuscivo a vedere né a capire dove fosse. Sanjuro, come cazzo la troviamo? Sospirai, aspettando una risposta di Sanjuro. È necessario tutto questo? Non puoi dircelo qui fuori? Santo cielo qui dentro c'è un tanfo terrificante, lascia per lo meno che apra la porta! Avrei fatto di tutto per uscire il prima possibile da lì dentro o per rendere, per lo meno, quell'ambiente vagamente vivibile.

    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 750
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Dopo il Tramonto


    I

    Credo che, in definitiva, la cosa migliorare sarebbe stato infilare un coltello nel petto di Akira e Sanjuro, scappare e far finta di non aver visto nulla. Solo che, con ogni probabilità, un coltello si sarebbe eroso a contatto con la pelle dello sciamano e una lama non faceva assolutamente niente ad Akira.
    Ciò non attenuava i miei istinti omicidi. Ma proprio per niente.
    Rivolsi un cenno di saluto rigido a Kensei, sia perché non ero di buon umore vista l'assurda situazione, sia perché quell'uomo mi inquietava. Avevo sperimentato sulla sua pelle una orrenda sensazione provenire da lui e no, non l'avevo apprezzata minimamente. Il che, probabilmente, andava tutto a suo favore.

    Tornando alla seduta spiritica/ricerca, comprendevo che fosse necessario cercare, trovare e mettere dietro le sbarre (o su una picca) la donna che, assieme all'Oni di Shulva aveva causato problemi notevoli a Kiri. Certo, ero stata io a portare la malattia che aveva dato inizio a tutto e quel senso di colpa, ormai attenuato, non mi avrebbe lasciata per il resto della mia vita... ma non era più una debolezza. Nel vedere Kensei rialzarsi avevo compreso molte cose, una di queste era la necessità di abbracciare l'oscurità che tenevo segregata da me, con tutto ciò che ne comportava.


    Vi prego. Basta. Cosa possiamo fare? Come può funzionare questa... cosa? Del resto lei era decisamente molto, molto meno connessa di Akira al misticismo (leggi, non lo trovava affascinante e/o divertente in nessuna misura). E tu, mi rivolsi ad Akira, puntandogli un dito contro. Perché continui a fomentare... questo?! C'era una nota di sincera disperazione nella mia voce. Sospirai.
    Voi siete delle Squadre Speciali, trovare persone è compito vostro. Io vi rimetto in piedi nel mentre. Mi è parso di capire che siamo alla frutta e non abbiamo idea di che pesci prendere, o sbaglio? Sanjuro? Tu che dici?
    Ah sì. Il nostro saggio Consigliere.
    Sanjuro.
    Evviva Kiri!


     
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    Dopo il tramonto


    [2]



    Quando Sanjuro entrò nella stanza, erano già tutti lì, ad eccezione di Itai. Meika scuoteva la testa e Kensei si lamentava. Quanto ad Akira...stava blaterando mentre si muoveva da un lato all'altro della stanza, in preda ai fumi del misticismo, lui...

    Akira-san. Sei stato tu a organizzare questo rituale? Hai raccolto tu quelle feci palustri da dietro la mia casa, e sei stato sempre tu a tracciare questo simbolo complesso sul pavimento dell'ufficio di Itai?

    Sanjuro si avvicinò, gobbo, al ragazzo, poggiandogli una mano sulla fronte. Sotto la maschera da "riunione improvvisa nell'ufficio di Itai" era celato un volto sciamanico molto preoccupato per la salute mentale dell'amico ninja.

    Per tutti i Kami, cosa affligge la tua mente ragazzo mio, hai chiaramente bisogno di una vacanza. Tagliò corto Sanjuro, facendo comprendere ad Akira, che il misticismo era una cosa molto più seria e profonda di quanto la sua mente avesse cercato di comprendere. Forse un giorno sarebbe divenuto uno sciamano, ma non era ancora il momento. A quel punto lo sciamano, sconsolato, aprì le tende e lasciò che la luce entrasse nell'ufficio, prima di trascinare nuovamente al suo posto la scrivania, guardando di tanto in tanto Akira, sempre sospirando. Il ragazzo era sicuramente stressato chissà per quale ragione, e stava lavorando troppo.
    Intento a rimettere al suo posto l'ufficio, e ignorando bellamente le parole dei presenti, sempre intento a cercare di capire che problema passasse in testa ad Akira, ebbe una improvvisa intuizione, e passò una mano sulla pancia di Meika, sospirando.


    Uhmmmmmmmm

    Prima di tornare al centro della stanza, e sedersi a terra davanti alla scrivania. Ovviamente aveva capito tutto, anche se non aveva risposto a nessuno.

    Una ricerca...si, si il Misticismo può aiutarci, ma non può farci sapere tutto, sta a noi comprendere quello che le antiche energie spirituali vogliono farci sapere. Tutto è comunque inutile però senza un mezzo di trasporto. Non stava parlando della capra. Se è la consorte di un uomo che state cercando...servirà raccogliere in un rotolo, la cui carta dovrà essere stata ricavata dalla pelle di un oni ultimo della sua specie, l'anima del maritato in questione, quindi dopo aver esposto il rotolo a 52 lune piene il nome della sua compagna apparirà sul rotolo, nella lingua degli Oni, e solo allora sarà possibile varcare la dodicesima porta degli inferi per cercare il mietitore di sogni a cui tentare di rubare il SHIGNABARMGRONUNGHHH, unico tomo in grado di tradurre tale lingua.

    Quindi, lo sciamano, conscio del livello medio di appartenenza al Misticismo presente nella stanza, al limite dell'insulto, sospirò.

    Ungghhhhh, oppure portatemi un osso del Daimyo, al resto penso io.

    [Se i personaggi riescono a localizzare un Oni ultimo della sua specie, sconfiggerlo, ricavarne la pelle, dalla quale generare la carta per un rotolo leggendario; aspettando quindi 52 lune piene per far apparire il nome della moglie dell'uomo, dopo aver celebrato il rituale per intrappolare l'anima del Daimyo nel rotolo stesso]

    Molto bene, attendo seduto qui da non meno di 4 anni, sono lieto che il compito assegnatovi sia andato a buon fine, dal momento che avevo un discreto bisogno di andare al bagno. Procederei ad aprire un varco per l'inferno dei mille Oni alla ricerca del Mietitore di Sogni, ma purtroppo un anno dopo la vostra partenza, Shiro ha invaso nuovamente Kiri, uccidendo tutti e radendo al suolo la città, lasciando qui solo me dal momento che i suoi uomini avevano disgusto nel toccarmi.

    La vostra avventura finisce tristemente qui

    [Nel caso i personaggi scelgano, con decisamente meno originalità ed essendo assai prevedibili, di scavare e recuperare un osso del Daimyo dalle fosse]

    Oh eccovi di ritorno, date qua, avete fatto presto, per un attimo ho temuto che non vi avrei rivisto per almeno 4 anni....

    Sanjuro afferrò l'osso, e rapidamente venne circondato da chakra molto particolari, non malvagi, ma antichi, e molto, molto antichi, tanto da sembrare antichi. Lo sciamano, il cui bastone a questo punto stava in piedi da solo, senza alcun ausilio, non emetteva alcun suono, se escludiamo le grida di terrore di Toru il gabbiano, e i mugolii gutturali generati dallo stomaco vuoto di Sanjuro che non aveva avuto tempo di fare colazione, dato che dei suoni molestiEra Akira che raccoglieva le feci palustri lo avevano attirato fuori dalla sua dimora in anticipo. Quindi parlò.

    Unnnghhmmmm UUhhhnnnnnnnnggggghhh Una donna....una donna voi dite.....uhhhghghgngnnn siiiiii...qualcuno seguiva quest'uomo....spesso....uhggngngngnnnn....si era seguito spesso, ma non una donna...un uomo!

    Lo sciamano stava per perdere ciò che restava del collegamento mistico ancestrale antico con le antiche energie antiche, quando nuovamente espulse parole.

    Vedo.....uhhgngnn vedo..... vedo qualcosa... Sabbia... tantissima sabbia, una cascata di sabbia senza fine... in una scatola.... vedo... una recinzione infinita attorno a questa scatola... una recinzione fatta di nubi temporalesche...Al centro di questa recinzione, un'ombra oscura tiene in mano questa scatola contenente la sabbia infinita... e vedo dei lunghi...

    A quel punto una esplosione da capodanno cinese causata da una combustione spontanea di Sanjuro, sparò lo sciamano, completamente abbrustolito, dall'altra parte della stanza, facendolo infrangere contro la vetrata e finire in strada. I Kiriani furono attirati dalla vista, l'ennesima, dello sciamano in fiamme in caduta libera, con il gabbiano sulla testa che emetteva urla sommesse. Nel botto, Gassan venne traslato di posizione, finendo sulla scrivania di Itai, seppur ancora in piedi, per qualche secondo, finchè non cadde con la testa esattamente sopra alla cartina dei paesi che Itai teneva per tradizione.
    Il chakra di Sanjuro...o di Gassan? Congelò tutta la cartina come se venisse rapidamente coperta di brina, lasciando scoperto solo il punto dove aveva impattato, e ora si trovava. Un'isoletta nella Baia di Gaikotsu.


    Kumo



    OT
    Scusate.
    Vediamo di tenere un ritmo di giro di 2 settimane massimo ?

     
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    Dopo il Tramonto


    II


    Feci palustri? Ma non era melma naturale sciamanica? Insomma, quella che mi hai detto che utilizzi quotidianamente per oliare e lubrificare le giunture metalliche di Kensei! Mi hai detto che potevo prenderla liberamente! Cercai di rispondere, giustificandomi nei confronti dello sciamano. Comunque apprezzo che sei l'unico che si è accorto che lavoro troppo! Vedi, Meika? Uno che riconosce tutti i miei sforzi per il villaggio... Era ora!
    Soddisfatto e rinvigorito dalle parole di stima di Sanjuro, mi andai a sedere su una delle poche poltrone rimaste intoccate dalle feci caprine. Allora con questo misticismo? Che facciamo? Mezzo di trasporto? La tua capra conta come tale? Chiesi ingenuamente, mentre sbattevo i piedi con i calzari sporchi sopra un tavolino da tè.
    z6ooNnk
    Ascoltai con attenzione le indicazioni dello sciamano di Kiri.
    Le proposte erano due, ed entrambe molto complesse nel loro insieme.
    Una cosa era certa, quella donna andava trovata, ovunque essa si fosse nascosta.
    Aveva causato innumerevoli sofferenze a Kiri e alla sua popolazione, e un comportamento del genere non poteva essere perdonato ne lasciato impunito.
    La sua sola presenza al mondo era un pericolo costante per Kiri.
    Incrociai le braccia al petto.
    Comprendo Sanjuro... Le scelte presentano entrambe delle complicazioni di natura logistico-strutturale. Dobbiamo ponderare bene su quale scelta far ricadere la nostra attenzione... Uhm... La mano destra andò al mento, mentre pensavo ai pro e ai contro. Ho valutato entrambe le possibilità e direi che... Dobbiamo metterci alla ricerca di questo Oni ultimo della sua generazione. Vi immaginate che schifo a toccare con le mani un osso di un uomo morto da settimane? Bleahhhh. Un'espressione disgustata apparve sul mio viso... Finché lo sguardo non si spostò verso Kensei.
    Altrimenti... Fiero combattendo d'alluminio, perché non vai a prendere questo osso? A te non può fare senso, d'altronde non hai le mani! Ahahahah! Che spasso! Incominciai a ridere da solo, salvo poi fermarmi. Noi intanto ti aspettiamo qui, mettiamo un po' d'ordine tutto questo casino che mi hai fatto combinare... Sei sempre il solito menefreghista...

    [...]

    Come dici? E' tutto come prima? Ma guarda che ho raccolto quella grossa sedia eh! Era un sacco pesante! Comunque bravo, hai recuperato l'osso, consegnalo pure a Sanjuro, non abbiamo altro tempo da perdere qui assecondando i tuoi giochetti da uomo di latta! Presi l'osso dalle mani di Kensei, tirandolo allo sciamano che, una volta afferrato, incominciò ad essere pervaso dalle forze mistiche.
    Waaargh! Il mietitore dei sogni è quiiiii! Gridai, spaventato, abbracciandomi come un bambino a Kensei fino a fargli sentire la mia protuberanza del cavallo sulla schiena.

    Lo sciamano, in preda alle forze naturali, sostenuto a mezz'aria da una potente energia, incominciò a comunicarci ciò che gli spiriti gli stavano comunicando.
    Visioni di passato, del presente o del futuro? Difficile a dirsi. Parole di ardua comprensione e di difficile interpretazione. Oscure figure, scatole di sabbia e nubi temporalesche... Tutto questo finché Sanjuro non esplose come un petardo.
    Lo sciamano cannone venne letteralmente sparato via dalla finestra, quasi in fiamme, mentre Gassan andava a fermarsi sulla scrivania di Itai.
    Che dite? Si sarà fatto male? Chiesi a Meika e a Kensei, mentre con la testa fuori dalla finestra cercavo di rilevare la presenza di Sanjuro su qualche tetto o per strada.
    Ma il rituale non era terminato senza alcun esito. Ma che diavolo? La mappa del continente era stata congelata da Gassan. Tutta.
    Tutta, tranne un punto. Uhm...? Sollevai Gassan, adagiandolo contro il muro, indicando con il dito una piccola isola dal lato opposto del Paese del Fulmine rispetto a quello vicino a Kiri. Uno sputo di terra nella baia di Gaikotsu.
    Benissimo! Sbattei il pugno sul tavolo. Finalmente abbiamo una direzione. Kensei, fai preparare una nave; che sia piccola e veloce. I mari del nord non sono facili da affrontare, inoltre non possiamo permetterci di farci notare. Meika, prepara il tuo equipaggiamento. Si parte tra un'ora!
    Ghignando, avrei alzato il pugno verso il cielo.

    E se qualcuno avesse tentato di fermare il mio entusiasmo con qualche osservazione tipo "veramente stiamo andando a cercare una donna scomparsa da settimane su un'isola dall'altra parte del mondo appartenente al territorio di un paese nemico dell'Accademia solo perché un bastone sbalzato via da del chakra l'ha indicata su una mappa". la mia risposta sarebbe stata semplice e coincisa. Hai per caso un'idea migliore e più eccitante?

    No? Bene, si parte!



    Chakra: 80/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Katana × 1
    • Cartabomba II × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Calzari Rinforzati × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Sameha × 1
    • Pelle di Squalo - Samehada × 1
    • Rombosogliola - Hiramekarei × 1
    • Marchio del Vuoto - Māku no Shinkū × 1

    Note
    Retar:
    Vitalità 9/9
    Chakra: 12/12
     
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    Dopo il Tramonto


    [4]



    COL CAVOLO !!

    Alla porta appena spalancata del Mizukage, era presente, più o meno in piedi, un molto abbrustolito sciamano, che si arreggeva agli stipiti verticali della porta dell'ufficio, cercando di non capitolare a terra. Come fosse atterrato e tornato in cima al palazzo in una manciata di secondi, era quantomeno un mistero, e il giorno in cui tutti i misteri di Sanjuro sarebbero stati rivelati sarebbe giunto; ma sicuramente non era quello il giorno.
    Lo sciamano deambulò fino al proprio bastone, e dopo averlo raccolto, tornò nuovamente verso la porta ma non prima di aver scosso via un po' di cenere dai suoi abiti; quindi, occupando l'uscita col suo corpo raggobbito, si rivolse ai tre ninja presenti, con delle parole che forse nessuno dei presenti si sarebbe aspettato.

    Il Misticismo vi ha forse mostrato la via, ma io non vi ho chiamati qui per questo. La voce di Sanjuro era stranamente bassa rispetto al solito, e meno sciamanica. Si schiarì la gola e riprese a parlare.

    Voi tre siete i difensori della Nebbia. Sarei un folle ad assegnarvi tutti e tre ad una missione di infiltrazione nel mezzo del territorio nemico, senza sapere a cosa andate incontro. Dopo la morte di Itai-San, è mio compito assicurare la vostra sopravvivenza. E' doveroso ricordare appunto, che per Sanjuro il Mizukage era morto, sepolto, e infestava il villaggio in qualità di fantasma; secondo lo sciamano, questa presenza non avrebbe abbandonato Kiri fino a che lui non fosse riuscito a crescere la nuova generazione di Ninja, per ripagare il debito che aveva contratto verso il villaggio e il suo defunto capo.

    Per questo motivo siete tutti e 3 informati della situazione, in qualità di rappresentanti di varie organizzazioni, e come i più forti del villaggio. Ma solo uno di voi, assieme ad un rinforzo, partirà dal villaggio. Akira.

    Quindi Sanjuro avrebbe abbandonato la stanza lasciando tutti i presenti sul posto, come dei poveri fessi. Un comportamento decisamente non da Sanjuro, almeno non da quello che loro 3 conoscevano. Cosa c'era sotto ?
    Per quanto Akira lo avesse cercato, lo sciamano non si sarebbe fatto trovare per almeno 48 ore. Niente di mistico, semplicemente Sanjuro stava cercando Fudoh in ogni barile del villaggio e persino nei cassonetti ma non era in grado di trovarlo; alla fine, dopo non poca difficoltà, ebbe successo guardando sul retro di un ristorante di pesce. La presenza lì del ragazzo della profezia, era nota solo a quest'ultimo.

    Fudoh-san. E' tempo. Seguimi.

    Che nella lingua degli sciamani era un modo per farsi seguire. Oppure si sarebbe stati legati mani e piedi, e immersi in un barile di salamoia.

    [Il giorno seguente, 48 ore dopo la convocazione]



    Akira si sarebbe svegliato improvvisamente, scosso dal movimento dolce delle onde e dalla durezza del legno contro la faccia. Quando avesse preso coscienza di sè, si sarebbe accorto di trovarsi dentro ad un barile di quelli usati al porto di Kiri, con tanto di coperchio chiuso, ma non inchiodato. Uscendone, si sarebbe accorto di essere legato mani e piedi, dentro un barile di legno, su una barca a vela piuttosto piccola. Davanti a sè, seduto sull'imbarcazione, un ragazzino che forse non aveva mai visto, o forse sì. Oltre il giovane, Sanjuro era seduto sulla prua della barca, con le gambe che ciondolavano fuori. Il vero incubo. Il vero dramma, la vera sopresa, era chi si trovava dietro di lui. Al timone.

    Samoru.

    Ben svegliato Akira-San, dal momento che non potevamo rischiare che le informazioni su questa missione super segreta finissero nelle mani di qualche manigoldo a causa del tuo radicato problema di frequentazioni serali, ho ritenuto saggio imbarcarti personalmente, ovviamente con l'aiuto del mio fido apprendista Fudoh.

    Da qualche parte nei recessi della sua mente, Akira avrebbe potuto ricordare di un bicchiere di aranciata bevuto il giorno precedente con uno strano retrogusto, una successiva botta di sonno improvviso, e voci sommesse di uno sciamano che stava bastonando un ragazzino mentre quest'ultimo cercava di legare qualcosa...O forse, era stato tutto un sogno...
    A differenza della penisola del Fulmine, che si stagliava davanti a loro.


     
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    Dopo il Tramonto


    III


    EVVVVVVAAAAAAI! Esultati, saltellando sul posto e tirando verso l'alto entrambi i pugni.
    Sembravo aver appena vinto alla lotteria 1 Milione di ryo.
    Vado io e tu noo, vado io e tu noo! Canzonai l'uomo meccanico, mentre facevo finta di camminare come un robot. G u a r d a t e m i , S o n o - K e i j i -. Tzzz! Vatti a lubrificare le giunture mentre io sono in missione! Il comportamento di un vero leader delle squadre speciali.
    Passai quindi a Meika, dietro la quale mi fermai. Posai le mie mani sulle sue spalle, stringendole, e chinandomi a baciarla sulla guancia. Tesoro, ci vediamo presto. Starò attento. Forse. Vediamo. Ci penso però! Promesso! Un altro bacio all'altra guancia.
    Ok Sanjuro, quindi quando partiamo? Mi voltai. Sanjuro? Lo sciamano era scomparso.
    O mio dio. Già è partito! Devo sbrigarmi! Aspettamiiii!

    [...]

    DOVE DIAVOLO SI E' FICCATOOOOO!
    Erano passati quasi due giorni.
    Nessuna traccia alla palude.
    Nessuna traccia in Amministrazione.
    E neanche al Porto.
    In ospedale non ne parliamo.
    Non era persino nella discarica naturale dove faceva rifornimento di prodotti per produrre olio lubrificante per Keiji.
    Dannato sciamano! Stiamo perdendo tempo prezioso! ARGHHHH! Urlai, mentre passavo indisturbato lungo la via commerciale di Kiri. Alle tre di notte. Quando tutto era chiuso.
    Appena lo becco giuro che lo distruggo e lo strozzo e lo... Oh! Aranciata! Un bicchiere di aranciata, poggiato su un tavolino qualsiasi di un bar. Chiuso.
    Non di certo una fortuna di tutti i giorni... Qualcuno si era scordato quel bicchiere proprio lì! Proprio per me che passavo!
    Lo buttai giù.
    Ahhhh... Buono. Allora, dove cavolo posso cercar-.
    Mi gelai.
    Poi l'unico rumore che si sentì fu quello della mia faccia sul marciapiede.

    [...]

    I PONY NO PER FAVORE NO!
    Scoppiai, facendo volare una specie di tavola rotonda di legno, sebbene molto più piccola leggera. Anff... I pony no... Anff... Anff... Ero sudato, stordito, spaesato.
    Ed ero su una nave.
    LA nave.
    Mi girai, lentamente, come se dietro di me ad attendermi ci fosse il diavolo in persona.
    Samoru. Al timone.
    PEr tutti i kami... NOOOOOOO! Urlai, disperato. Cosa mi hai fatto?! Dove sono?! Mi girai di scatto, ammirando lo sciamano di Kiri seduto con le gambe a penzolone verso prua... Poco distante di lui un ragazzino dall'aria trasandata.
    Hai anche un apprendista!? Ma questa è una... Disgrazia! Esclamai, mentre balzai fuori dal barile. Ma perché ero dentro ad un fottuto barile?! Lo calciai con tutta la mia forza verso la faccia di Samoru. [Forza 675]
    AAAARGHHHH! Mi accartocciai su me stesse, mettendomi le mani tra i capelli. Lasciamo stare. LASCIAMO. STARE. Ricominciamo. Guardai verso l'orizzonte.
    La costa scogliosa e impervia della Nuvola si stagliava dinanzi a noi.
    Almeno mi sono risparmiato il viaggio... E ora? Che dobbiamo fare? E perché sono qui? E chi cavolo è questo qui? E perché proprio Samoru?!
    Tutte domande lecite, soprattutto se dietro le linee nemiche.
     
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    S come Sfiga


    O come Sanjuro



    Tong piace bidone!, bella frase con cui iniziare una storia, eh?
    Erano state giornate tranquille, da qualche tempo a questa parte: lavoravo in ospedale (avevo visto Meika-san un pò impegnata), lavoravo in pasticceria, dormiva un pò da una parte, un pò d'altra, un pò per strada, come piaceva a me.
    Insomma, ero la definizione di un senzatetto con un pò di responsabilità ed avevo anche avuto modo di allenarmi nel frattempo!
    Voi direte: "Ed allora che stai qui a raccontarci, Fudoh?", perché ho detto che "erano state" giornate tranquille, non che lo erano ancora.
    E così ero lì, sul retro di un ristorante, cercando di spiegare a Tong, la mia tartaruga gigante e parlante, che non doveva mangiare i bidoni della spazzatura, ma prendere solo la lattuga e qualche altro vegetale, ma niente alluminio, che l'alluminio faceva male alla sua digestione, oltre che gli restava tutto sul guscio (non so se è vero, ma ho sentito gente dire cose del genere dei dolci, in pasticceria, per far fermare altri dal mangiare, magari ci riuscivo con Tong).

    Guscio pulito!, fu la valida obiezione, Non sul guscio! Dentro il guscio, non va fuori poi!, cercai di spiegargli, ma temevo che la discussione sarebbe finita verso il ciclo digestivo delle tartarughe e l'ultima volta Tong s'era fatto evocare con una manciata di *pupù* sulle zampe, quindi avrei preferito evitare.
    In effetti lo evitai, perché mentre parlavo, spuntò da dietro l'angolo, indovinate? Sanjuro-san, Sciamano e Consigliere di Kiri.
    Disse poche parole e mi gelarono il sangue, lo ammetto: Tempo? Ma ho il turno in ospedale... o in pasticceria... sicuro che non vuole Tong, Sciamano-sama?, ma il successivo colpo di bastone che per poco non mi prese ad una spalla, mi lasciò intuire che voleva me.
    Tong segue pure!, esordì il tartarugone, Tong va a casa, dì ciao, Tong., replicai, sciogliendo il legame con la tartaruga sul suo Dì cia...

    E così seguii Sanjuro-sama.
    Dove andiamo stavolta? Devo morire di nuovo? Perché al momento non ho problemi di digestione ed il mio legame con il chakra naturale penso si possa sviluppare anche più tranquillamente..., cercavo di insinuare il dubbio sulla mia utilità, ma non sembrava attecchire.
    Lo so che pensate che sto esagerando, ma la prima volta che lo sciamano mi ha detto che era "tempo" avevo avuto un minaccioso incontro con il demone che si teneva sulla testa, poi avevo visto un uomo nudo mascherato che Tong s'era mangiato (motivo per cui mi faceva tanta simpatia quella tartaruga se mangiava gli uomini nudi attorno a me, sapevo di avere una guardia del corpo, dovevo giusto addestrarlo anche su mostri pennuti...).
    Certo, mi direte, avevo appreso il controllo del chakra naturale che spingeva avanti ed indietro oggetti e piccole persone, ma valeva la pena di vedere un individuo nudo per tutto ciò? Non ne sono ancora sicuro.
    Ad ogni modo, non era, per fortuna, tempo di sperimentare quanto sperimentato nella Valle del Guscio, bensì di lasciare una bevanda su un tavolo in mezzo al nulla.
    Voglio essere sincero: io avrei bevuto quella bevanda, ma io sono un barbone, ho vissuto per otto anni raccattando cibo per strada, una persona normale probabilmente avrebbe evitato, invece il tipo con il ciuffo bianco che si avvicinò al bicchiere? Se lo bevve tutto e ci cadde dritto per terra.
    Sciamano-sama è un modo per dimostrarmi che non devo bere e mangiare ciò che trovo per strada, o c'è un motivo se ha avvelenato questo tipo?, fu la mia domanda, mentre Sanjuro mi costringeva, previa bastonata in testa, a sollevare il suddetto geniaccio e portarlo fino ad un barile nella zona portuale di Kiri e chiuderlo lì dentro!
    Da piccolo mi hanno chiuso più volte dentro dei cassonetti e non è bello, questo coso lo sarà di meno, non pensa?, secondo colpo di bastone in testa, Ahi! Ho capito, va bene!, avrei acconsentito a chiudere il tipo nel barile e poi condurlo fin su una nave, dove Sanjuro m'avrebbe fatto salire, salendoci poi lui stesso.
    In quattro, in mare, contando anche il tizio al timone.

    Ammetto di essermi un pò appisolato, finché non sentii un urlo ed un botto: il geniaccio nel barile s'era svegliato e non l'aveva presa bene, ma soprattutto tutto il discorso non fu preso bene da me.
    Sanjuro-sama parlò di "missione super segreta..." e mi definì apprendista, prima di fare tutta una serie di domande che, in effetti, nell'ansia dell'arrivo di Sanjuro, e dei suoi colpi di bastone, non avevo fatto neanch'io.
    In effetti, sciamano-sama che dobbiamo fare? E dov'è QUI? Dove siamo? , chiesi al consigliere di Kiri, quindi mi voltai verso il geniaccio, Io sono Fudoh, con l'H finale. Genin di Kiri e NON apprendista dello Sciamano-sama qui. Tu sei?, era giusto presentarsi prima di tutto, no? Almeno sapevo con chi stavo viaggiando, seppur non verso dove.
     
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    Dopo il Tramonto


    [5]



    Sanjuro stava semplicemente annuendo, pur continuando a dare le spalle ai presenti, concentrato com'era sulla via che si stagliava davanti a loro sull'acqua; fino alla domanda di Fudoh, dopo la quale si voltò.

    Siamo quasi arrivati, ancora poco e saremo in terra di Kumo.

    Quel "poco" sarebbe però presto divenuto molto, dato che Akira aveva appena frombolato la propria prigione di legno e metallo in faccia al povero Samoru, che come sempre, non aveva colpa di nulla se non di essere amico di lungo corso di Sanjuro, il quale, svenne. Svenendo cadde sul timone, che girò rapidamente facendo eseguire una svolta improvvisa alla piccola imbarcazione, che già estremamente vicina alla costa, non potè evitare di schiantarsi contro la parete di roccia che delimitava il lato sinistro dei passeggeri. Lo scontro fece finire lo sciamano in mare, e in pezzi la barchetta che accompagnava le spie di Kiri in uno dei territori più pericolosi del continente.

    Il luogo dello schianto



    Non appena tutti i presenti fossero arrivati a riva, o meglio, al piccolo anfratto tra le rocce dove il tempo aveva eroso un piccolo sentiero, Sanjuro li avrebbe guidati nell'interno, per circa 200 metri, in mezzo a una piccola foresta di sempreverdi, che caratterizzavano quella zona. Quando tutti e 4 più Gassan e il gabbiano mezzo morto fossero stati riuniti, Sanjuro prese nuovamente la parola.

    Il misticismo mi ha mostrato la via per trovare la traditrice che ha portato il dissenso nel nostro villaggio. A mezza giornata verso sud, arriverete ad una zona termale tra le rocce, un posto poco ospitale, ma con scarsa presenza di ninja della Nuvola, da lì, procedendo verso la costa, troverete un piccolo villaggio di pescatori a cui chiedere un mezzo per raggiungere quella.

    Disse lo sciamano indicando un punto imprecisato nel grande mare. Aguzzando lo sguardo, era possibile notare tre isole, la prima di media grandezza, la seconda, più lontana e molto più piccola, e appena l'inizio di una terza. Sanjuro spiegò, a modo suo, ad Akira e Fudoh, che l'accompagnatrice che il vecchio Daimyo portava sempre con sè, si trovava nell'isola di mezzo, la più piccola. Quel luogo era molto vicino a Kumo, e probabilmente una delle zone marittime più presidiate dalla Nuvola, proprio per la sua importanza geografica. Trovare qualcuno lì poteva essere molto pericoloso...

    ...motivo per il quale siete soltanto in due.

    Aggiunse semplicemente lo sciamano, prima che Samoru, ancora intontito, completasse alcuni sigilli che trasformarono lui e lo sciamano in una pozza d'acqua. Probabilmente una sorta di teletrasporto per tornare a Kiri, di cui Sanjuro aveva dimenticato di notificare l'esistenza. Fatto sta che ora, i due alleati più improbabili, si trovavano in uno dei posti più pericolosi della terra, alla ricerca di una persona sconosciuta in un luogo mai visto. Da soli.


     
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    Dopo il Tramonto


    II


    Io? Io chi sono?! IO DICI?! Esclamai furibondo verso il giovane genin di Kiri dall'odore indiscutibilmente Otese. Io sono il magnifico Akira Hozuki! E, con quel magnifico, mi apprestai ad uscire dal barile in cui ero stato gettato per più di 24 ore.
    E dopo essere stato drogato.
    Di nuovo.
    Ma questo non era importante. Come non era importante che quell'idiota di Samoru fosse di nuovo al timone.
    O di come quest'ultimo svenne dopo essere stato colpito in pieno capo dal barile che gli avevo lanciato contro.
    Un classico. Esclamai, ormai completamente privo di fiducia e speranza verso il mondo, mentre la barca veniva inghiottita dalle correnti per scontrarsi definitivamente contro la costa rocciosa.
    L'ennesimo naufragio a cui partecipava Akira, sebbene nettamente migliore rispetto al primo incontro con Samoru, dove quasi ero annegato nel pieno oceano.

    Dopo il violento scontro tra la barca e la roccia, e dopo aver raccolto lo sciamano dal mare e il vecchio ubriacone dalla poppa, balzai a terra, seguendo il giovane genin con l'H finale. Allora, FudoConL'HaccaFinale, ovviamente mi starai per dire che non siamo realmente a Kumo, vero?! Chiesi, mentre gettai a terra Samoru. Vero, Sanjuro? Bello scherzo, devo dire...
    L'aspro sentiero si chiuse con una piccola foresta composta da qualche decina di arbusti. Da quella posizione era possibile la Baia di Gaikotsu, e le tre isole della Penisola del Fulmine che la caratterizzavano. Ok... Siamo a Kumo... Cercai di mantenere la compostezza per essere appena stato gettato dietro le linee della nazione ninja militarmente più sviluppata e avversa all'Accademia.
    Da drogato.
    Ma anche questo non era importante.
    Il misticismo, però, intervenne in nostro aiuto, con delle indicazioni pronte per raggiungere l'obiettivo di quella missione. La moglie dell'ex daimyo è quindi nascosta qui a Kumo? Ed è la Nuvola ad offrirgli protezione? Come è possibile... La Zanna e la Nuvola non dovrebbero essere alleati! Ragionai a voce alta, sebbene Sanjuro non avesse molto altro da aggiungere.
    Ed, in effetti, nel tipico stile dello sciamanesimo, l'Amministratore di Kiri si dissolse in una pozza d'acqua unitamente al vecchio Samoru.
    Perfetto. Quindi siamo qui alla ricerca di una donna della Zanna, dell'estrema pericolosità, in territori nemici... Ora, mettiamo caso che riuscissimo a trovarla ed eliminarla... Come ce ne andiamo? Domandai al genin, che probabilmente sarebbe stato ancor più confuso di me.
    Feci spallucce. Ci penseremo più tardi. Stile Akira Hozuki. Ok, mettiamoci in marcia. Esclamai, come se nulla fosse successo.
    Allora, per adesso manteniamoci sul piano... Cioè, le indicazioni di Sanjuro. Poi improvviseremo, nel caso. Ho delle conoscenze ninja che ci permetterebbero di attraversare questo pezzo di mare, ma potremmo attirare l'attenzione di eventuali osservatori. Se rimediamo una barca potremmo travestirci da pescatori. Speriamo che daremo meno nell'occhio.
    Braccia conserte dietro il capo. Allora... Domande importanti per il proseguo della missione... Da quanto tempo non ti fai una doccia? Domanda meno importante... Che sai fare?
     
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    Gita inaspettata


    Naufragio ancora meno...



    Nei territori di chi stiamo andando?, esclamai all risposta di Sanjuro, dopo la presentazione di Akira, prima di voltarmi verso lo sciamano stesso: Kumo? Il villaggio ninja? Quello nemico dell'Accademia?, domandai ancora, quantomai stupito e confuso.
    Ok, Sanjuro mi aveva fatto "morire" però era stata una morte metaforica, questa sembrava prospettarsi come l'opportunità per una morte meno metaforica.
    Opportunità che parve, per di più presentarsi subito: Akira distrusse il barile in cui era stato depositato ed alcune schegge, per fortuna senza prendermi, volarono addosso al timoniere amico dello sciamano-san, facendolo svenire sul timone stesso... risultato, finimmo per schiantarci con la barchetta addosso alla riva.
    Altro che missione... non sopravviverò al viaggio!, fu il mio primo e più onesto pensiero in quel momento, ma per fortuna (non ne ero sicuro che lo fosse), sopravvissi.
    Certo, sopravvissi facendo quasi un volo contro la parete di roccia cui andammo a schiantarci, solo il fatto che indossavo la mia cotta maglia della salute, mi permise d'ammortizzare l'impatto e finire giusto carponi su quello che restava della barca, seguendo poi Akira, che portava a riva lo sciamano ed il barcaiolo.
    Quando l'altro kiriano mi chiese se eravamo a Kumo, lo guardai perplesso: E che ne so io? Lo sciamano-sama qui mica m'aveva detto che dovevamo andare a Kumo! Mi sembrava che stessi in mare da tanto, ma non pensavo così tanto!, ammisi un pò perplesso, per quanto la geografia non è che fosse mai stata il mio forte, ma d'altronde, a vivere per strada sai giusto i vicoli migliori dove dormire, non le distanze fra i villaggi ninja.

    Dopo quella poco allegra parentesi, ci dirigemmo nell'entroterra tutti assieme, poco appassionatamente, fino a vedere una baia da cui, aguzzando un pò gli occhi, potevo notare due, forse tre, isole.
    E lì, lo sciamano diede tutta una serie di informazioni di cui capii pochissimo, ancor meno quando Akira replicò con altre notizie a me del tutto escluse.
    Traditrice? Zanna? Moglie dell'ex daimyo?
    E' sempre bello quando succedono le cose e non capisci di cosa si parla, eh?
    Sanjuro, intanto, dopo alcune indicazioni di un centro termale e poi di un villaggio di pescatori, pensò bene di andarsene, lasciando lì da soli me e quel Akira.
    Ed il ninja mio compaesano prese la gestione della situazione, il ché ammetto che non mi dispiacque più di tanto, in fondo anche l'osservazione su come poi ce ne saremmo andati non era sbagliata, né l'idea di rimediare una barca, come aveva più o meno suggerito Sanjuro.
    Poi fu il momento delle domande.
    Bé, sono un ninja medico, me la cavo abbastanza bene con il corpo a corpo, conosco qualche altro jutsu, ma niente di esorbitante.
    E sono bravo con l'arte naturale gravitazionale!
    , dissi, indicando poi un sasso lì vicino, che volò verso la mia mano, Visto che bravo?, continuai, prima di pensare all'altra sua domanda.
    Riguardo la doccia... mi sa che l'ho fatta prima del mio turno in ospedale, quindi tre giorni fa? O erano 4? Uhm... non saprei... Meika-sama è fissata che devo essere presentabile quando mi occupo dei pazienti., dissi cercando di ricordare che giorno fosse, ma con scarso successo.
    Io però avrei delle domande, Akira-san:, esordii, una volta rinunciato a capire che giorno fosse, Il piano mi piace, andare in nave ci potrebbe permettere di arrivare lì senza farci ammazzare almeno in acqua, anche perché non ho suiton con cui difendermi eventualmente.
    Ma la mia domanda è: cos'è la Zanna? E chi è questa traditrice o moglie del daimyo o ninja della Zanna che stiamo cercando? E perché la dovremmo ammazzare chi ha tradito?


    Domande più che valide, se volete il mio modesto parere.
     
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