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Alkaid69.
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La donna, prima di essere colpita, diventò letteralmente acqua, spargendo i propri vestiti intorno. Aveva già visto un avversario utilizzare dei bunshin d'acqua, che fossero quelli? No, i vestiti non sarebbero rimasti, e anche la liquefazione era arrivata prima del colpo. Quella era una sorta di tecnica difensiva. Kunihiro si mise in posizione difensiva, aspettandosi un contrattacco, nel momento in cui l'acqua riprese vita (e forma) tornando alle fattezze originarie.
Tuttavia quella non contrattaccò, e Kunihiro capì che si trattava di una di quelle tecniche che rendono troppo affaticati per poter attaccare nuovamente a pochi secondi di distanza. Sorrise. Era un po' come quando lui stesso non prestava molta attenzione e sbagliava il tempismo della dislocazione, dovendo prendersi qualche istante per ristabilirsi.
Il ragazzino riprese dunque l'attacco, attaccando ancora e ancora, in combinazioni da tre attacchi simili a quelli precedenti, con la lama di chakra. Per ogni volta che quella avesse liquefatto il proprio corpo e fosse tornata allo stadio originario, Kunihiro avrebbe poi attaccato nuovamente.
Nel frattempo, gli altri cloni si sarebbero avvicinati, accerchiandola pian piano.
Kunihiro poteva continuare ad agitare la lama in quel modo per tutto il giorno, ma per quanto tempo lei poteva continuare a liquefarsi?
Spesso Kunihiro attaccava la testa della ragazza, per capire se anche quella diveniva invulnerabile e, al contrario, quanto danno riusciva a provocare colpendola.
Quando quella fosse stata troppo stanca per liquefarsi, Kunihiro avrebbe subito cominciato a tranciarle gli arti, per vedere come reagivano. Probabilmente avrebbe notato che gli arti si ristabilivano, già dopo il primo e secondo colpo. Al terzo, tuttavia, avrebbe provato ad attaccarle la testa, per capire quale fosse la reazione del suo corpo a un colpo di quell'entità.
Se fosse riuscito nel suo intento, avrebbe recuperato la carcassa, o quello che ne rimaneva, fosse stato liquido o solido, e l'avrebbe portata via con sé, per poi risvegliare il suo compagno con un sorriso..