Guardò la donna collassare, per poi mostrare la sua vera figura. Una volta che la nebbia si fu diradata, la giovane di Konoha si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo quando vide l'impostore svenuto a terra, di fronte a lei. Si chinò, afferrando il polso della donna e cercandovi il battito. Dopo qualche secondo avvertì le pulsazioni che, seppur flebili, erano comunque presenti.
A una prima analisi sembra che il colpo subito non sia stato indifferente. Probabilmente rimarrà incosciente per le prossime ore...
Si guardò intorno, cercando di analizzare la situazione. Mancava circa mezz'ora di viaggio per raggiungere il palazzo del Daimyo. Portare la merce e la donna contemporaneamente non era una soluzione praticabile, avrebbe dunque dovuto prendere una decisione. Frugò nella borsa, estraendo una robusta corda con cui procedette a legare la donna. Dopo averle legato insieme mani e piedi, se la caricò sulle spalle, partendo alla ricerca di una grotta. Dopo circa cinque minuti di cammino parve aver trovato un luogo ottimale: una piccola cavità nella roccia porosa poteva accomodare il corpo della svenuta, celandola al resto del mondo. Raccolse qualche ramo e foglia dalle vicinanze, accumulandole all'ingresso della stretta grotta. Controllò accuratamente i dintorni, assicurandosi di non essere stata seguita da nessun complice. Poi, si diresse nuovamente verso la merce, recuperandola e ripartendo verso il palazzo del Daimyo.
Lì venne accolta da un servitore scorbutico, che le intimò di consegnargli rapidamente la merce, rimandandola quasi subito al mittente con la lista per la consegna della settimana successiva. Una volta terminata con successo la consegna, si sarebbe diretta nuovamente verso Konoha.
Passando per il luogo dove aveva nascosto la donna svenuta, avrebbe per prima cosa controllato lo stato della sua "prigioniera". Dubitava che sarebbe riuscita a liberarsi, ma in tal caso avrebbe fatto rapporto ai suoi superiori, indicando con precisione le generalità della fuggitiva, ripromettendosi prima o poi di riuscire a catturarla.
Se invece essa fosse stata ancora lì l'avrebbe recuperata, caricandosela in spalle qualora fosse ancora svenuta, altrimenti l'avrebbe fatta camminare davanti a sé, mantenendole le mani legate e le braccia strette al corpo dalla corda. Una volta arrivata a Konoha l'avrebbe consegnata nelle mani degli attendenti delle prigioni, che avrebbero deciso il da farsi. Una cosa era certa, dopo un soggiorno nelle prigioni la donna non avrebbe più osato intromettersi negli affari della Foglia.