La Via della Discordia

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  1. -RexDraco-
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    La Via della Discordia


    Secondo Post


    Parlato Kitori
    Pensato Kitori
    ##Anima Manaita##
    Narrato
    Parlato altri


    Il vecchio impose i suoi nomignoli al duo accademico e rispose abbastanza dettagliatamente alle domande del kiriano ribattezzato Koi. Quando i discorsi giunsero al termine il maggiordomo Hisaki accompagnò i ninja alle loro stanze. Stanze poste entrambe al secondo piano ma alle ali opposte della villa. Per ogni camera due guardie a proteggere l'identità degli shinobi o per i più sospettosi controllare i due. Comunque entrambi entrarono nelle camere. Il Kuro osservò l'ennesima finestra coperta: logico che fosse coperta ma lo era solo per proteggere la sua vera identità o per qualche altro motivo? Dubbio però piuttosto inconsistente o almeno non tanto da andare in giro a curiosare per la villa e così il ragazzo si rifocillò con il pasto che gli fosse stato servito e subito dopo si sarebbe messo a letto per riposare dormendo almeno un paio d'ore.

    L'indomani alle prime luci Koi per prima cosa indossò il suo abbigliamento da shinobi di Tani. E dopo una rapida colazione si diresse immediatamente al cancello d'ingresso del palazzo dove trovò una carrozza, bardata con le insegne di Tani e trainata da 4 imponenti cavalli neri.

    Stupendi animali!

    pensò il biondo senza prestare troppe attenzione alle parole del rappresentante del daymio. Un momento dopo la carrozza partì come un razzo lasciando i due accademici sul posto.

    Bastardo...Il solito riccone.

    Il ragazzo fu così costretto a correre dietro ai cavalli tanto per rendere il suo compito più "semplice". Il collega Masu creò tre suoi cloni, i quali sembrarono scomparire probabilmente mandati in avanscoperta. Un ottima strategia improvvisamente il modo di fare di quel ninja sembrò al Kenkichi familiare in qualche maniera; conosceva forse il tipo? Una domanda che però non era certamente prioritaria e in quella particolare occasione meglio non sapere la risposta. Fortunatamente l'inseguimento della carovana non si rivelò impresa complessa infatti il veicoli a biada si fermò varie volte per evidenti motivi fisiologici del vecchio. Alla prima sosta il compagno fece qualcosa di curioso: toccò la schiena del loro cliente. Un semplice gesto cortese o molto probabilmente l'attivazione di un qualche jutsu protettivo? Comunque la marcia riprese e proseguì tranquilla. Terza sosta vicino a una locanda, l'inizio della via della discordia ed ennesimo pipi-stop. Dalla carrozza spuntarono una bella coppia di donne tutte ben equipaggiate, al vecchio furbone piaceva la buona compagnia.

    Accompagnare loro in bagno no vero? Mi tocca il piscione?
    Mi segua signore...

    rispose precedendo il nobile in modo da controllare la sua incolumità.
    Prima di fare entrare l'uomo Koi si accomodò dentro il locale osservando la situazione: solo gente comune intenta a passare il tempo alla buona, nessuna minaccia evidente.

    Entri pure.

    Quando Mutou fu dentro la situazione del paese si rispecchiò nel locale: parte dei presenti riconobbe l'autorità del daymio chinando il capo mentre il resto ignorò il rappresentante. Il signore non dando peso alle reazioni ordinò da bere e si rinchiuse nel bagno. Con il suo difensore costretto a fare la guardia alla porta.
    Improvvisamente da fuori la locanda una voce affermò di essere Shinkichi il Pirata Nero, spiegò che quella era una rapina ed intimò a tutti di arrendersi. Parole che in pratica trascinarono fuori dal wc il rappresentante spaventandolo un bel po'.

    Stia calmo Mutou-sama per catturarla dovranno passare sul mio cadavere. Si fide delle sue guardie del corpo. Faccia come le dico e andrà tutto bene.

    cercò di tranquillizzare l'uomo con un tono di voce calmo e tranquillo.

    Servirebbe un diversivo magari un kunai bomba?!

    pensò quando un clone di Masu saltò fuori fortunatamente con un buon piano.

    Signore si prepari! D'ora in poi massimo silenzio non emetta un fiato.

    intimò con tono secco e perentorio, ora toccava al nobile obbedire. Poi il clone del compagno toccò le loro spalle e improvvisamente una sensazione ancora familiare: una tecnica di teletrasporto. Molto simile a quella usata dai Bakeneko, le sue care evocazioni. Anzi non vi era dubbio era la dislocazione istantanea; cloni più dislocazione il Kuro conosceva soltanto una persona usare quelle tecniche insieme possibile che Masu fosse proprio lui? Per un momento sotto la maschera di Koi si formò un sinistro sorriso. Alla ricomparsa in lungo più sicuro Kitori se necessario avrebbe sorretto Hisao e se esso avesse cercato di parlare o fare un fiato il ragazzo lo avrebbe bloccato e tappatogli bocca (ovviamente senza soffocarlo). Il teletrasporto può suscitare reazioni inconsulte specie la prima volta. Quando mister baffetto si fosse calmato sarebbe stato lasciato. Qualora il diversivo del collega avesse avuto successo Koi avrebbe letteralmente preso in spalla il rappresentante del daymio, sempre dopo essersi assicurato di non mettere l'uomo sotto bersaglio, fuggendo veloce [Velocità max 525] insieme ai vari Masu...
     
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