La Leggenda Smarrita

Paese delle Cascate

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  1. F e n i x
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    Primo Nukenin a Destra


    E poi dritto fino ad Ame
    - I -




    Il mattino successivo alla scomparsa di Meku, Raizen, si ritrovava con un pugno di mosche in mano e soltanto con supposizioni riguardo l’individuo che aveva rapito il fabbro.
    Supposizioni che tra l’altro con il trascorrere del tempo avevano sempre meno senso, pessima cosa avere il tempo di soffermarsi a riflettere.
    Mandò quindi a chiamare Kunihiro, aspettandolo nell’ufficio e riempiendo il tempo con cartaccia di poco conto che prima o poi avrebbe comunque richiesto la sua attenzione.
    Quando il giovane chunin arrivò gli indicò una sedia davanti alla scrivania.

    Siediti pure.

    Ripose rapidamente la penna che aveva in mano e alzò lo sguardo su di lui.

    Non abbiamo un fico secco riguardo quel tizio.
    La maggior parte delle informazioni pare siano proprio in mano nostra, quantomeno questo è quanto emerge da una prima ricerca, prima di scavare tra gli archivi ed aspettare una risposta più completa, che potrebbe essere comunque un fallimento, dovremmo aspettare chissà quanti giorni.
    Ergo…


    Si alzò, mostrando che era vestito di tutto punto per partire in missione.

    ...dovremmo fare a modo mio.
    Se vuoi sapere di un cattivone, vai dove ce ne sono tanti.
    Andremmo ad Ame, ho un contatto li, e credo che sia… professionalmente interessato alla questione.


    Fece strada lui stesso fuori dall’ufficio e poi dritto verso Ame, attivando la trasformazione ben prima di arrivare in vista del gate.

    Purtroppo non è un posto in cui un kage possa farsi vedere liberamente.

    Quando si approcciarono alle mura ed ai suoi guardiani Raizen fu stranamente calmo, dopotutto per quante rogne quel cumulo di illegalità potesse causare all’accademia in quel momento non era di certo li per quello.

    Buongiorno, cerco l’Asso di Picche, ditegli pure che a chiamarlo è un amico dei Draghi, capirà sicuramente.
    Non mi occorre entrare ammenochè non lo desideri lui, posso aspettare tranquillamente qui.


    Qualsiasi tipo di reticenza, se scortese, avrebbe però modificato il modo di porsi di Raizen.

    Senti cocco, io voglio restare ben poco in questa fogna puzzolente, non costringermi a fare da solo quello che potresti fare tu, le ossa del tuo braccio credo sarebbero un buon grimaldello per la serratura di quel grosso portone, ma snudarle non penso sarebbe piacevole per te.
    E fattelo dire, qui in mezzo penso che tu sia l’ultimo pezzo di sterco incastrato tra le tacche di un vecchio stivale, non so quanto di convenga far perdere tempo al nostro comune amico.


    Se invece il guardiano si fosse dimostrato ostile, ma logico Raizen avrebbe interagito serenamente.

    Ufff, e va bene, non conosco le regole di questo posto, che devo fare?

    Era evidente che volesse passare rapidamente oltre, e se ci fosse riuscito, anche con Feng avrebbe accorciato i tempi.

    Feng.

    Salutò senza un tono particolare, forse per via dell’ambiguità del rapporto che lo legava a quell’individuo.

    Verrò subito al sodo, un personaggio non poco importante del villaggio è stato rapito, porgimi la mano e vedrò di condividere più rapidamente le informazioni.

    Attivò quindi l’interrogazione mentale, porgendo una semplice e lunga domanda, composta dalla descrizione sommaria dei poteri mostrati da Ryo, che Raizen supponeva appartenessero in realtà al vero rapitore, seguita dal vero quesito.

    Lo conosci?
    Quantomeno qualcuno interessato ad un fabbro leggendario con simili abilità.


    Ed attese quindi risposta.



    Edited by F e n i x - 24/7/2018, 09:51
     
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