[MG] - Duello

Territorio: Oto

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  1. leopolis
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    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    Probabilmente Hohenheim mai e poi mai avrebbe pensato di fare, un giorno, il tipico ruolo di un padre di famiglia come in quel caso. Eppure la sua funzione anti-ubriachi era necessaria non solo a Oto, ma anche a Suna... E così nel mentre egli schivava quei spiedi, che avrebbero colpito un qualsiasi ninja di livello medio, ma sicuramente non un jonin nera, la gente comune in quel mercato restava a guardare. Esattamente come restava a guardare anche l'altra kunoichi, troppo timida e spaventata per fare qualcosa. Ella osservava solamente i rapidi movimenti del sunese che, nonostante fosse un combattente a distanza, riusciva a creare quella specie di alone grazioso che lei stessa, una Jonin, non riusciva a spiegarsi proprio. Gli spiedi non colpirono nessuno anche grazie a Hisae, che creò velocemente delle bolle protettive utili per difendere la gente intorno. Furono proprio queste bolle a salvare la vita a molte persone dopo la schivata di Hohenheim. Quest'ultimo, dal canto suo, procedette a quello che doveva fare per salvare Oto, diciamo. Estrasse l'argilla e la plasmò, facendo una copia sua, una copia gigantesca. Osservando quel gigante di argilla Jun si schiarì un secondo le idee, ricordandosi che nel suo villaggio natìo (Suna, appunto), vi doveva essere qualcuno in grado di fare quelle cose. Un manipolatore d'argilla... solo che non se ne ricordava il nome. - «Aspè... tu se...» – disse soltanto prima di ricevere un gancio molto veloce nella bocca dello stomaco. Non riuscì a far nulla per evitare quel colpo velocissimo, che non vide quasi. Si piegò soltanto dal dolore. [Danno al busto: 10+20+20, 5/12]
    Subito dopo arrivò, invece, il colpo diretto alla testa... Lo vide e riuscì comunque a impastare del chakra nella testa prima di cadere. [Danno alla testa: 10 + 20, 3/6]
    «Argh... che dolore... il sakè... argh...» – disse lei non ancora svenuta, ma comunque dolorante a terra. - «Tu sei il nostro Jonin... quello dell'argilla... ho sentito di te...» – disse infine la ragazza alzandosi dal terreno. Guardò la sua "nemica". - «MA QUELLA LA NON VUOLE ANDARE A PRENDERE ALTRO SAKE'» – urlò la ragazza, convinta di aver ragione.
     
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7 replies since 28/8/2018, 22:42   67 views
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