Il Portale per l'Aldilà

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    Verso la seconda tappa


    La mappa!



    Tong stanco!, loquace vero? Lo pensavo parecchio anch'io.
    Tong, avete presente? La tartaruga gigante che s'era mangiato, qualche mese fa, quel tizio mascherato... brrrr... ho ancora i brividi pensando a quel tipo assurdo.
    Ecco, Tong ho scoperto che posso evocarlo ed evocare tartarughe... è una figata pazzesca! Ho persino imparato (prima e probabilmente unica volta) i sigilli per la tecnica del richiamo e, voilà, ecco il mio gigantesco tartarugone, grande come quel tipo lì a natale, l'otese, sul cui guscio mi sono sdraiato una volta fuori da Konoha.

    Sì, giusto! Scusate, ho divagato e non vi ho spiegato i fatti!
    Allora, avete presente che ero andato a Konoha per apprendere qualche trucco per il combattimento corpo a corpo nel villaggio che, sembrerebbe, ne aveva i migliori esperti? Bé, lasciamo andare com'è andata la mia ricerca, ok?
    Fatto sta che avevo avvisato Meika-san che sarei stato fuori dall'ospedale per un mesetto o giù di lì, in cerca di un mio modo d'agire come ninja, così il mio primo passo era Konoha e delle nuove capacità nei taijutsu, il secondo passo, poi, era arrivare a Suna e lì chiedere a qualcuno di spiegarmi come produrre veleni, in fondo ne usavo tanti in mezzo ai capelli quando combattevo, perché non imparare a produrmeli da solo, o sbaglio?
    Comunque, quello sarebbe dovuto essere il punto d'arrivo, il problema era che, poco dopo aver evocato Tong ed avergli indicato una direzione, avevamo iniziato a camminare e camminare, e camminare, e tutto quel camminare sul guscio del tartarugone mi fece venire sonno, così mi appisolai.
    Mi svegliò un terremoto, o almeno pensavo fosse un terremoto!
    Pensai anche ad un attacco di qualcuno di quei diabolici gabbiani in cerca di cibo nei cassonetti delle strade di Kiri, ma appena aperti gli occhi, vidi gli alberi e mi ricordai di essere in viaggio.
    Poi vidi gli alberi ancora più da vicino, cadendo a terra dal guscio di Tong e dovendo sentire quel suo Tong stanco..
    Mi guardai attorno e non capii minimamente dov'ero.
    Da quel che avevo letto, andando verso Ovest, da Konoha si arrivava a Suna facilmente, no? Un paio di giorni di marcia e via, tanti saluti boschi, benvenuto deserto!
    Ora, dubitavo di aver viaggiato più di un giorno, ma non per quel motivo mi sembrava logica tutta quella vegetazione.
    Strano, pensai: ero diventato loquace quanto Tong nel rivolgermi a me stesso, eh?
    Tranquillo, ragazzone, ora guardo la mappa e vediamo quanto ci vuole per arrivare a Suna..., dissi, per rassicurare il grosso rettile.
    Così, eccomi lì, seduto per terra, con Tong seduto accanto a me, sul suo deretano (supponendo che le tartarughe ne avessero), che giocava a prendere una formica con la lingua estensibile, il ché era doppiamente grave, sia perché sbavava ridendo come un idiota nel farlo e perché non riusciva a prenderla!

    Concentrati, Fudoh!, mi dissi, guardando la mappa e cercando di capire qualcosa, ma non avevo mai saputo leggere una mappa e di certo non l'avrei fatto miracolosamente quella notte.
    Mi girai verso la tartaruga: Tong, sei andato ad Ovest, vero? gli chiesi cortese, quello mi guardò con la sua assente intelligenza, Tong andato., disse ed io pensai: Di testa, completamente, ma non volevo ferirgli i sentimenti.
    Mi sdraiai sulla schiena e poi nuovo terremoto: Tong fece altrettanto, iniziando ad agitare le zampe in aria, per cercare di rimettersi sulle stesse, Per tutti i gusci della Valle, ma chi me lo ha fatto fare di evocarlo?, pensai, quando sentii rumori di passi.
    Pochi secondi ed un buffo duo di ragazzi, più o meno della mia età, spuntò nel punto in cui ci trovavamo io e Tong ed era un buffo duo.
    C'era un ragazzetto dai capelli rossi (quanto e più dei miei, direi) ed una ragazza con gli occhi bianchi!
    Li guardai un attimo, in tutta la solennità dei miei stracci (e del coprifronte di Kiri legato al collo), mentre il tartarugone gigante si agitava zampe all'aria alle mie spalle.
    Ciao, io sono Fudoh. Per caso sapete la strada per Suna?, chiesi cordialmente al duo di sconosciuti.
    Tong aiuta, Tong aiuta..., il tono di voce era un pò agitato, lo devo ammettere, ma divenne ancora più agitato quando un ruggito echeggiò nel cielo.
    O, meglio, permettetemi di essere più melodrammatico: il sole era in pieno tramonto, stava perdendosi all'orizzonte, lasciando che le ombre di tutti e quattro noi in quello spiazzo fra gli alberi, si allungassero, un ruggito echeggiò intorno a noi e poi delle risate e delle urla, lugubri, lontane.
    Ecco, in mezzo a tutto questo, il mio grosso tartarugone compagno di viaggio, iniziò a blaterare.
    Come rovinare l'atmosfera, lo sapeva fare molto bene.

    Certo, io non lo sapevo, ma ero entrato in pieno territorio delle Cascate, oltre la città di Tsuya, verso l'entroterra (dove quei due erano effettivamente diretti).
     
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25 replies since 19/9/2018, 20:25   462 views
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