Il Portale per l'Aldilà

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  1. Waket
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    Nel mezzo del cammin di nostra vita

    II



    Youkai insistette fino all'esaurimento di quel poveraccio, costringendolo così a chiamare il capoclan in persona a presentarsi. E fu proprio lui ad aprirgli la porta, vedendo il ragazzetto che dal basso del suo metro e sessanta con un timido sorriso sul volto agitò la mano in cenno di saluto, chiedendo di Murasaki. Il rimprovero dello zio non tardò ad arrivare, forse intromessosi per evitare una sfuriata da parte di Genji. Rimprovero che non venne assimilato nel migliore dei modi. Il rosso si fece pensieroso, ragionando sulla sua richiesta mentre una mano andava a massaggiarsi il collo, leggermente a disagio.

    Okai. Ma non fate confusione? Siete tutti signori Hyuga qui dentro.

    Portò le braccia sui fianchi, chinandosi in avanti per un piccolo inchino, colpevole della sua mancata presentazione.

    Ah, giusto, scusate signori Hyuga! Sono Youkai Uzumaki.

    Forse doveva stare attento a rivelare il suo cognome con così tanta leggerezza. Non ricordava esattamente cosa gli avesse detto Raizen a riguardo, ma nel suo villaggio si sentiva al sicuro. Doveva pur essere un evento da festeggiare, forse il suo clan non era estinto come tutti pensavano!
    Murasaki non tardò ad arrivare, accolta con lo stesso saluto riservato in precedenza a Genji, seguita da un ragazzo con un vassoio como di tazze da the fumanti. Se ci fossero stati dei pasticcini, il ragazzetto avrebbe allungato una mano verso di loro, fermandosi poco prima di poterne acchiappare uno, posando lo sguardo verso la moglie di Genji, la persona che in quel momento temeva di meno.

    Uhm... Posso?

    Sarebbe stato il konohaniano più felice mai visto se gli fosse stato dato il permesso, mangiucchiando il dolcetto soddisfatto. Noncurante delle buone maniere, non per mancanza di rispetto ma semplicemente per una mancata istruzione a riguardo, si sarebbe rivolto con naturalezza verso Murasaki, ignaro che quel the fosse (più o meno) per lui.

    Puoi uscire? Volevo portarti in un posto!

    Forse la frase peggiore che gli poteva uscire in quel contesto.


    L'osservazione della Hyuga rese Youkai pensieroso, che annuì deciso, facendo retromarcia verso le mura: fortunatamente erano partiti da poco, e ritardarono il loro viaggio solo di una manciata di minuti. Accordandosi col guardiano, scrisse su un foglio la loro missione, chiedendo che questo venisse recapitato all'Hokage, così da renderlo partecipe dei loro spostamenti.

    CITAZIONE
    Murasaki ed io stiamo andando a cercare i miei antenati in quella porta che ho visto mentre tornavo nel mio corpo. Non posso darti la mia mappa perchè mi serve, provo a farti un disegno.

    Se ci servono dei rinforzi puoi venire?
    Youkai

    Insieme al messaggio disegnò una sua reinterpretazione della mappa, partendo dalle mura di Konoha e disegnando a modo suo i diversi punti più riconoscibili, scrivendone accanto il nome ed indicandoli con una freccia. Non sembrava molto portato per l'arte. A meno di modifiche da parte della ragazza, avrebbe fatto mandare quella lettera, che sarebbe arrivata in mano a Raizen chissà quando. E chissà se sarebbe riuscito a trovarli, in caso fossero serviti dei rinforzi. E chissà come gli avrebbero fatto sapere che servivano dei rinforzi.
    Ci volle diverso tempo per raggiungere la destinazione, piuttosto lontana dalle mura di Konoha, ma per la maggior parte del tempo quella si rivelò una tranquilla passeggiata nei boschi del Fuoco. Quando erano ormai piuttosto vicini alla loro meta, finirono col ritrovarsi davanti un'enorme tartaruga, con al suo fianco un ragazzetto, piuttosto povero visti gli stracci che indossava. Youkai alzò la testa dalla mappa per osservarli, salutandoli agitando la mano.

    Ciao, io sono Youkai. Lo imitò, involontariamente, presentandosi a sua volta. Alla sua domanda, chinò la testa per consultare la mappa, dubbioso.Hmmm... Suna, Suna... Credo che questa mappa sia troppo piccola per vedere dove sia. Borbottò confuso, mentre rigirava il foglio tra le mani. Strinse gli occhi quando la luce sembrò affievolirsi all'improvviso, non capendo perchè la mappa gli risultava stranamente più scura, alzando la testa con un sobbalzo solo quando sentì delle inquietanti risate in lontananza. Ridacchiò nervoso, chiudendosi la mappa e stringendosi a se, spostandosi istintivamente al centro del gruppetto, come ad invitare tutti a stringersi più vicini, guardandosi le spalle a vicenda. Youkai in particolare era perlopù coperto dalla grossa mappa che teneva con se, ma stavolta i suoi occhietti purpurei erano rivolti all'ambiente, alla ricerca della fonte di quel rumore. Un rapido sguardo alla loro meta, e il suo faccino si voltò in quella direzione, leggermente preoccupato.

    Ah... Forse... Forse Karikitori sta raccontando qualche battuta alle anime...

    Forse non doveva farsi scappare certe informazioni davanti ad uno sconosciuto.

     
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