[MG] - InfiltrazioneTerritorio: Suiminami

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  1. Munisai
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    Infiltrazione


    Suiminami • Capitolo II

    Quando il duo fece capolino nella locanda, Juzo si rivolse alla ragazza dai capelli verdi forse in maniera fin troppo diretta, dimostrando una conoscenza dell'interlocutrice che difficilmente uno straniero avrebbe potuto avere. Per fortuna degli otesi Junko era abbastanza ciucca da non notarlo. O forse pensava che gli sconosciuti avessero chiesto indicazioni in loco, dopotutto molti elementi di Umiuso, e specialmente quelli di rango più basso, erano ben noti alla comunità del luogo, e per i criminali non era un problema. Questi, infatti, avevano l'isola occidentale e quella meridionale di Suiminami in pugno, e nessuno osava opporsi alla loro autorità. O quasi.
    Criminale lo dici a tua sorella, bifolco ribatté lei seccata alla definizione data al proprio gruppo, pronta a intimare agli scocciatori di smammare e lasciarla bere in santa pace.
    Tuttavia quando le furono offerte ben due pinte di birra i suoi occhi si illuminarono ed un sorriso radioso le si stampò sul grazioso viso. Il tono inizialmente scontroso si addolcì notevolmente.
    A quanto pare ci sono ancora degli uomini decenti in giro, per tutti i Kami...hic!
    Grazie...ehm, come avete detto che vi chiamate?
    domandò infine, con aria confusa.
    Prese il primo bicchierone e se lo scolò d'un sol fiato, sospirando poi inebriata prima di mollare un molto signorile rutto.
    Probabilmente i due accademici non avrebbero neanche avuto il tempo di gustare la propria bevanda, ma la donna non era un tipo dai modi spicci. Agguantato il secondo boccale, fece cenno ai benefattori di seguirla.
    Non voglio parlare d'affari in questa baracca, prendiamo una boccata d'aria.
    Un attimo di pausa, mentre apriva la porta e usciva all'aria pungente della sera.
    Hic! Ah pagatemi il conto, già che ci siete.
    Ed era chiaro che non fosse una richiesta ma un obbligo se volevano che la conversazione proseguisse.

    Junko si fermò giusto una ventina di metri più in là, in una stradina deserta del villaggio, dove orecchie indiscrete non avrebbero potuto ascoltare.
    E così vorresti unirti a noi, eh? si rivolse subito a Juzo, facendo poi scivolare dubbiosa lo sguardo su Kasai.
    Tu invece non ho capito che cazzo vuoi fare. Se parlassi magari...
    Cos'è? Il gatto gli ha man--...hic!...mangiato la lingua?
    ridacchiò sguaiatamente, emettendo anche un piccolo grugnito.
    Comunque si fece più seria, fissando l'aspirante infiltrato, non so per chi accidenti ci hai presi, ma noi non arruoliamo il primo coglione che passa. E soprattutto, stiamo bene attenti a non tirarci in casa quei topi di fogna dell'Accademia
    Lo sguardo si fece più penetrante, come se cercasse un qualsiasi indizio della falsità dei suoi interlocutori. Buttò giù un bel sorso di birra.
    Junko era sicuramente una alcolizzata, su questo non c'erano dubbi, ma purtroppo per i ninja del Suono, era una alcolizzata che, avvezza com'era a bere, manteneva una considerevole efficienza anche quando era oltremodo alticcia.
    E soprattutto non era una scema.
    La nostra organizzazione è piccola ma ha il potenziale per una espansione aggressiva. Dobbiamo stare attenti a chi scegliamo di accogliere nel nostro progetto però, sono certa che...hic!...comprenderete.
    Tuttavia, visto che mi stai simpatico...
    ma sarebbe stato più corretto dire "Visto che mi hai offerto da bere", ...voglio darti la possibilità di guadagnarti il tuo posticino in Umiuso.
    C'è giusto un lavoretto che mi era stato assegnato dai boss. Te ne occuperai tu al mio posto, e se farai un buon lavoro metterò una buona parola coi piani alti.
    Mi sembra onesto, no?


    Se Juzo avesse detto che ci stava, la ragazza avrebbe spiegato di cosa si trattava.
    Vedi quella casupola...hic!...laggiù?
    Indicò una piccola abitazione in legno vicinissima alla costa, probabilmente la casa di un pescatore.
    Lì ci vive un certo Takeshi, un pescatore così pazzo da credere di poterci mettere i bastoni tra le ruote. Non solo ritarda ogni santa volta sul pagamento del contributo a Umiuso leggasi pizzo, ma siamo venuti pure a sapere che il povero fesso tiene delle riunioni segrete sobillando gli altri isolani contro di noi!
    Ti rendi conto l'arroganza?!

    E giù altra birra.
    Ora, giustamente, i boss si sono rotti il cazzo e vogliono dare a questo tizio una lezione esemplare, così che né a lui né a nessun altro possa più passare per la testa di contrastarci.
    Bada bene, non lo sfioreremo con un dito. In questo momento dovrebbe trovarsi ancora in mare, quindi fuori dai piedi.
    Il tuo compito è semplicissimo. Dovrai introdurti nella casa che ti ho indicato e togliere di mezzo sua moglie e la loro figlia di quattro anni.

    Fece una pausa, continuando ad osservare ogni reazione dell'interlocutore alle sue parole.
    Voglio la loro testa. E parlo in senso letterale, devi portarmi qui le loro teste mozzate.
    Fa' questo per me, e sarai dentro.
    Ti concedo quindici minuti di tempo, senza creare trambusto o casini, intesi?

    Si rivolse poi a Kasai.
    Tu allora che vuoi fare? Che un lavoretto anche per te lo trovo facile facile...Hic! sorrise inquietante.

    La donna non avrebbe sentito ragioni in caso di rifiuto, né avrebbe accettato controproposte. La trattativa, semplicemente, si sarebbe chiusa lì.

    Se Juzo, invece, avesse accettato l'incarico, tutto sarebbe andato come previsto. L'otese sarebbe riuscito a introdursi facilmente nella casupola e non avrebbe trovato ostacoli nell'uccidere la famiglia del temerario pescatore, a parte le strazianti suppliche della madre di risparmiare la vita almeno alla sua bambina.


    La situazione non era delle migliori.
    I due accademici erano stati incauti ad avvicinare la Nukenin senza uno straccio di piano, senza pensare a uno stratagemma o a una messinscena per dare credibilità alla richiesta d'ammissione del Genin da infiltrare. E così, la donna dai capelli verdi aveva preso in mano la situazione, e ora menava lei le danze.
    Con la sua richiesta avrebbe ottenuto più risposte in un colpo solo riguardo a chi aspirava ad entrare nelle file di Umiuso, testandone l'indole, la determinazione e la capacità di obbedire agli ordini fedelmente, senza se e senza ma, per quanto spietati potessero essere.
    I due del Suono avrebbero potuto benissimo mandarla al diavolo e insieme probabilmente non avrebbero avuto troppe difficoltà a sopraffarla e, eventualmente, catturarla o ucciderla. Ma questo avrebbe significato mandare in malora la missione.
    D'altro canto, uccidere una donna e una bambina indifese sarebbe stato così facile! Fatto quello, penetrare nell'organizzazione criminale come spia sarebbe stata cosa fatta.
    Ma Juzo avrebbe avuto abbastanza pelo sullo stomaco per eseguire un ordine del genere? E, cosa più importante, Kasai, col suo agire o non agire, si sarebbe reso complice dell'assassinio di due povere innocenti pur di vedere la missione affidatagli portata a termine?

    Era tempo di prendere una decisione.
    Spicciatevi, il mio bicchiere...hic!...è quasi vuoto, qui.



     
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