Acciaio di Contrabbando

Yato e Munisai

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  1. Yato Senju
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    Una rapida ispezione del corpo di Munisai escluse ferite esterne significative, ma il polso era più debole del previsto e verosimilmente il cuore non era in buono stato. Le metodiche otesi erano crudeli e lesive per il corpo, mi trovai a chiedermi se il potere che si guadagnava valesse un simile prezzo...ma fu questione di un solo istante: per compiere la mia Missione avrei felicemente rinunciato a entrambe le braccia e a un polmone. Si...non c'è molto di più che io possa fare, hai ragione. Concessi, rivolgendomi quindi al Kunai e alla spalla ferita, per sistemarli mentre con Kenzo stabilivamo il da farsi. Ho la capacità di trasmettere vibrazioni al metallo per ottenere informazioni...una sorta di sonar, se hai conoscenza delle capacità di delfini e pipistrelli. Quindi so che ci sono dei meccanismi e degli aghi all'interno, e una specie di magnete che si muove in sincrono con le altre manette, ma non sono un esperto e non saprei come disinnescarla senza usare la Manipolazione del Metallo, nè potrei spiegarvela...e servono capacità superiori alle basi che hai appena preso in mano per poterla usare a tua volta. Spiegò il caposquadra, mentre ci preparavamo per liberarlo. Cogliere anche quell'evento in cui la tensione era al massimo per allenare un suo sottoposto...a Konoha non avevamo persone così...era anche per quel motivo che avevo cercato altrove un Sensei.

    I minuti passavano mentre il ninja di Oto si concentrava per controllare il metallo e manipolare la sua chiave, con uno sforzo che, per un secondo, mi fece pensare al suo cuore malandato con un breve moto di preoccupazione. Lo scacciai rapidamente: spegnere le emozioni doveva diventare facile come respirare, ma avevo ancora molta strada da fare. Con notevole tempismo, la chiave fu pronta proprio quando lo Shimasu vicino al muro ci avvisò che qualcuno o qualcosa si stava avvicinando, e viste le sue doti musicali c'era decisamente da fidarsi del suo udito. Allora speriamo che funzioni.

    La chiave girò e Tenma fu nuovamente libero proprio mentre il nostro rapitore entrava con un ghigno soddisfatto. Ghigno che si tramutò presto in un'espressione sorpresa e che immediatamente dopo divenne dolore mentre le catene che avevano legato me e Tamao diventavano innumerevoli fili d'acciaio che avvolsero il nemico in una stretta fatale. Non fece nemmeno in tempo a parlare che già si trovava appeso con le carni sanguinanti, tagliate in più punti. Kenzo Tenma non era uomo da sottovalutare. Ken... Un cenno della mano e il collo del sedicente Formicaleone venne squarciato dall'acciaio. Non abbiamo tempo per lui. Usciamo. Ma la sua testa...c'è sicuramente una taglia! Lo Shimasu protestò, certo guidato anche dalla fatica e dalla tensione. No, dobbiamo muoversi, Toppu è sopra di noi. Toppu? L'amico di cui vi dicevo...abbiamo un legame...particolare. Se siamo separati troppo a lungo...beh, non sarebbe una cosa piacevole. Andiamo. E le nostre armi? Avevate qualcosa di insostituibile? Beh...no, in effetti no. Nemmeno io. Concessi, un pò colpito e forse preoccupato dall'urgenza che il caposquadra stava dimostrando. Allora forza.

    Ci aspettava un lungo corridoio scavato nella roccia, apparentemente senza guardie. Io avevo generato un flauto di legno per lo Shimasu con il Mokuton (niente di che, e il suono era pessimo, ma disse che poteva bastargli) mentre Kenzo cedette il kunai con cui era stato ferito a Munisai, casomai ci fossero guardie all'esterno. Lui tenne per sè alcuni fili d'acciaio.
    Il percorso sotterraneo era stretto e corremmo per non meno di cinque o sei minuti, con una luce lontana che si faceva sempre più marcata. Avanti! Ancora quel sospetto senso di urgenza nell'altrimento pacato caposquadra. Sbucammo all'esterno solo per trovarci nel capannone che avremmo dovuto assaltare secondo il piano originale, pieno di metallo e acciaio stoccato un pò alla rinfusa e con non meno di dodici balordi armati pesantemente con grosse spade e fuuma kunai pronti a fermarci. Posso prenderne almeno sei. Annunciò Tenma, partendo all'attacco senza attendere o pianificare. Io Due. Disse Tamao, evocando due dei suoi Oni. Io fissai Munisai, che in quell'ambiente aveva tutto l'acciaio che voleva a disposizione per mettere in pratica le sue abilità in un vero scontro, quindi annuii. Anche io due. Buona fortuna. Dobbiamo arrivare all'esterno e poi potremo scappare. Forza! Con un pò di Mokuton e un'illusione come diversivo avrei facilmente messo fuori gioco i miei avversari, mentre Munisai aveva i nemici a circa sei metri, e dell'acciaio più o meno alla stessa distanza sulla sinistra.

    CITAZIONE
    Ultimo post prima della conclusione, combatti pure come se avessi il Metallo livello 1. Sei Affaticato per questo scontro, con solo metà della riserva di chakra e


    Edited by Febh - 5/4/2019, 19:32
     
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13 replies since 6/11/2018, 20:30   278 views
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