Acciaio di ContrabbandoYato e Munisai

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  1. Munisai
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    La Grande Fuga


    Acciaio di Contrabbando • Capitolo VI

    Il Jonin chiarì il metodo attraverso il quale era riuscito ad accorgersi della presenza del subdolo meccanismo di sicurezza all'interno delle manette che gli cingevano i polsi. Una sorta di sonar che sfruttava il metallo come medium, magari una tecnica che si avvaleva delle vibrazioni trasmesse attraverso la sostanza per ricevere indietro un'immagine dettagliata della sua conformazione, e magari anche di ciò che vi fosse adiacente o prossimo.
    Di certo non qualcosa che fosse alla portata di Munisai, e anche se lo fosse stato non c'era più tempo per farsi insegnare nuovi trucchi dal superiore. Forgiare una chiave attraverso quella nuova arte di cui il rosso si stava impadronendo, che combaciasse e facesse scattare la serratura in questione, era l'unica strada che valeva la pena percorrere. Impresa che fu portata a termine con successo, pur dopo svariati tentativi e con non indifferente impegno, anche per la natura quasi microscopica del lavoro, dovendo agire di precisione per plasmare accuratamente un oggetto così piccolo.

    Proprio mentre il ragazzone proclamava la sua riuscita, Tamao mise in guardia la squadra sul rumore di passi che preludeva all'arrivo di qualcuno. Il loro aguzzino probabilmente era di ritorno, e Munisai sperò solo che non si fosse portato dietro un drappello di sgherri stavolta. Non c'era tempo di esitare o di mettere in dubbio la qualità dell'opera di chicchessia.
    Il rosso subito si coordinò col ninja della Foglia, agendo tempestivamente. Un conto alla rovescia e la chiave lignea come la chiave metallica girarono nelle rispettive serrature in perfetto sincrono, liberando finalmente Tenma dalla sua prigionia.
    Giusto in tempo, perché la parete a cui il musicista aveva fatto la guardia fino a quel momento, e dal quale ora prudentemente si allontanava, si deformò fino a guadagnare un varco ampio abbastanza da permettere il passaggio a una persona. Da qui fece capolino la figura del traditore, in maniera del tutto analoga a quanto era già successo in precedenza. Ma stavolta il sorriso beffardo e trionfante si spense rapidamente sul volto del farabutto, non appena gli si parò davanti la scena dei suoi preziosi prigionieri ormai liberi dalle catene.
    Kenzo non gli diede neanche il tempo di reagire, bloccandolo e appendendolo subito con dei fili d'acciaio dall'aria parecchio affilata.
    Era Asami a trovarsi appeso come una scrofa sanguinante, stavolta. Quest'ultimo tentò anche di parlare, ma con impressionante rapidità e freddezza il loro caposquadra lo zittì, forse definitivamente, squarciandogli il collo con altri dei suoi fidati fili.

    Il suo allievo guardò la scena ammirato, realizzando con quanta facilità il Jonin fosse riuscito a mettere fuori gioco un nemico di quel calibro, pur col notevole vantaggio del fattore sorpresa. Neanche a dirlo, ne sarebbe dovuta passare di acqua sotto ai ponti prima che il ragazzo potesse raggiungere il livello dell'uomo, e ne era consapevole.
    In qualche modo, però, il giovane si sentiva privilegiato nell'esser stato iniziato a quell'arte così rara e particolare da un individuo del genere. Già, in fondo era stata una fortuna finire in quella situazione di merda e rischiare la pelle per fare suo quel potere in una frazione della frazione del tempo che sarebbe stato necessario altrimenti.
    Non fa una piega, no?

    Le cose finalmente cominciavano a prendere una buona piega, non fosse che il capogruppo fu preso da un improvviso e veemente senso d'urgenza, invitando i suoi sottoposti a disinteressarsi del nemico ormai inerme e fuggire. A quanto sembrava Toppu, l'ignoto alleato che li aspettava all'esterno, era arrivato e non c'era più un minuto da perdere.
    Certo, che una persona pacata e impassibile come Tenma manifestasse d'un tratto una tale insofferenza, quasi un'inquietudine, neanche quel luogo dovesse saltare in aria da un momento all'altro, dava da pensare. Eppure al rosso non andava giù.
    Giacché il suo team era stato messo nel sacco e sequestrato come un branco di idioti, aveva nutrito il desiderio di potersi riscattare tornando a Oto sventolando la testa dello Shimasu disertore. Ma ora che le circostanze e le direttive del superiore ostacolavano quell'esito che sarebbe stato così gradito dal ragazzone, questi fu costretto ad abbassare il tiro e le pretese, ma voleva ancora dire la sua.
    Al diavolo i soldi della taglia e la gloria della cattura, lui voleva quell'uomo morto.
    Già una volta il sedicente Formicaleone si era rifugiato ad Ame dopo aver fatto credere a tutti di esser stato ucciso. Il giovane voleva assolutamente evitare che la canaglia ripetesse la prodezza. La ferita inferta da Kenzo sembrava letale e il tipo in breve si sarebbe dissanguato, salvo capacità rigenerative non meglio precisate, ma bastavano due o tre miseri secondi per lasciare quella prigione con qualcosa di molto simile ad una certezza.

    Mentre gli altri stabilivano la non necessità di recuperare i rispettivi equipaggiamenti, il ragazzo si voltò verso il nemico appeso e immobilizzato in preda all'emorragia.
    Almeno assicuriamoci che crepi.

    SeLa metto come azione ipotetica. Munisai vuole assicurarsi che il nemico muoia assestando un colpo mortale, ma se Tenma lo ferma fisicamente o con un ordine diretto, lui desiste e l'attacco non avviene non fosse stato fermato con qualcosa di più di una esortazione, avrebbe fatto un ampio movimento diagonale e ascendente col braccio destro. Dal pavimento d'acciaio se ne sarebbe staccato un pezzo lungo circa un metro e piatto, a forma di mezza luna. Una lamaConsumo: Basso
    Unità: 2 /Pot: 20 /Vel: 325
    ricurva di metallo estremamente affilato che sarebbe volata verso la gola già tagliata di Asami cercando di falciare via la testa o quantomeno di aggravare ancor più lo squarcio già presente, al fine di uccidere il bersaglio.

    Comunque andasse, Munisai avrebbe imprecato a mezza voce mentre imboccava assieme agli altri il passaggio aperto dall'aguzzino.
    Un lungo tunnel gli si presentava davanti, poco illuminato e abbastanza angusto. I quattro corsero per qualche minuto per attraversarlo e, possibilmente, sbucare in superficie.

    La luce in fondo al corridoio che preannunciava l'arrivo e la salvezza era ormai vicina, ma il rosso quasi arrancava ormai. Stava avvertendo una fatica ben maggiore di quella che sarebbe stato lecito aspettarsi come conseguenza di una corsa di pochi minuti, anche se a velocità sostenuta. Il suo viso era pallido e imperlato di sudore, aveva fiato corto e sentiva il muscolo cardiaco battere violentemente contro il costato.
    Strinse una mano al petto, boccheggiando e sgranando gli occhi. Proprio come aveva paventato, il cuore gli stava dando dei problemi nel momento in cui era stato messo sotto sforzo, seppur non di chissà quale entità. Inevitabilmente perse terreno, ma si costrinse a continuare e, laddove qualcuno si fosse accorto della sua difficoltà, avrebbe assicurato di potercela fare tranquillamente. Era troppo vicino alla meta per lasciare che il suo stupido corpo gli mettesse i bastoni tra le ruote, quindi strinse i denti e continuò a correre.

    Sboccarono in un fabbricato non molto grande, fatto perlopiù di lamiere e molto alla buona. Che si trattasse della baracca che avevano preso di mira all'inizio di quella vicenda non era un'ipotesi così campata in aria, ma questo non era così rilevante. Ciò che lo era, piuttosto, era la dozzina di energumeni armati lì presenti, sicuramentre poco inclini a farli uscire vivi da quella topaia.
    Il Jonin subito si gettò nella mischia, sempre più impaziente di ricongiungersi al misterioso alleato. Prese in carico da solo la metà degli avversari, mentre i Genin si spartirono equamente i restanti.
    Io prendo quei due disse il rosso puntando gli occhi sui tirapiedi più vicini a lui e anche tra loro.
    Era un grosso azzardo combattere in quello stato, ma di certo non poteva fuggire e nascondersi. Sperò che il cuore gli reggesse per un ultimo exploit nel quale avrebbe cercato di sopraffare i nemici rapidamente e con tutta la sua forza, con l'aiuto di un po' del metallo accatastato lì a fianco.
    Non osare abbandonarmi sul più bello mormorò tra sé e sé il giovane, prima di lanciarsi contro i due sgherri.

    Li raggiunse in un batter d'occhio, estraendo il Kunai affidatogli dal caposquadra solo quando fu a due metri da loro e levandolo alto sopra la testa con impugnatura rovesciata, come a voler caricare una vigorosa pugnalata. Ma era solo fumo negli occhi, aveva reso se stesso e il suo gesto di minaccia un mero diversivo per attrarre l'attenzione dei marrani.
    Infatti, appena azzerata la distanza tra lui e i tirapiedi e mentre stava vibrando la sua coltellata verso uno dei due salvo poi bloccarsi, dal cumulo d'acciaio accatastato lì accanto sarebbero partiti due costrutti di metallo dalla forma di massicce punte di lancia, chiaramente molto acuminati, che avrebbero cercato di trafiggere ognuno il cranio di uno degli avversari, possibilmente dopo averli colti di sorpresa.[ST1,ST2]Consumo: Basso x2
    Unità: 2 e 2 /Pot: 20 e 20 /Vel: 325

    A prescindere dall'esito dei singoli attacchi, il metallo appena manipolato si sarebbe a quel punto avvicinato a Munisai perdendo la propria forma e assumendo quella rudimentale ma assolutamente efficace di due Wakizashi, che il giovane avrebbe afferrato al volo, una per mano, dopo aver lasciato cadere il non più necessario Kunai.[SA1]Consumo: 1/2Basso
    Unità: 2 /Creazione: Wakizashi x2



    Creazione: L'utilizzatore può creare equipaggiamento di metallo dandogli qualsiasi forma tramite uno slot azione/tecnica: un'Unità permette di creare fino a 60 crediti equipaggiamento. Il mantenimento non richiede chakra o unità da manipolare. L'utilizzatore può modellare gli oggetti metallici toccati, aumentandone o diminuendo la potenzialità. Modellare richiede 1 Unità ogni variazione di 5 di potenza; la variazione massima è pari alla metà della potenza massima. Ogni azione richiede un consumo ¼ Basso ogni Unità impiegata.

    Con un unico movimento fluido l'otese fece calare le lame diagonalmente da sinistra verso destra, parallele tra loro, sull'avversario alla sua sinistra, tentando di tranciargli mezza testa con una spada e la base destra del collo con l'altra.[SA2]Attacco Doppio
    Impasto: Basso
    For: 350 /Vel: 400 /Pot (Wakizashi): 20+20

    Con le due lame ora all'altezza del proprio fianco destro, il rosso avrebbe deviato la sua attenzione sul tizio alla sua destra, subito accanto all'altro. Incalzando col piede destro in avanti e ponendovi sopra il grosso del suo peso, il ragazzo si sarebbe proteso verso il nuovo bersaglio facendo scattare come molle le braccia verso di lui, esibendosi in un doppio affondo parallelo e contemporaneo che avrebbe cercato di trapassare sia il pettorale sinistro che la gola del malcapitato.[SA3]Attacco Doppio
    Impasto: Basso
    For: 350 /Vel: 400 /Pot (Wakizashi): 20+20


    Il ragazzone sentì un paio di gocce di sudore tuffarsi giù dal viso mentre il respiro si faceva sempre più affannoso. Poteva cadere vittima di un capogiro da un momento all'altro, per non parlare del possibile contrattacco a opera dei nemici, in caso la sua offensiva non si fosse rivelata abbastanza incisiva da chiudere subito la partita. Forse i suoi compagni sarebbero dovuti persino intervenire per aiutarlo, in quella eventualità, ma una cosa sarebbe apparsa cristallina a chiunque in quel momento stesse guardando i suoi occhi e la guardia alta e serrata, solida malgrado tutto.
    Ci voleva ben altro che un cuore malandato e un paio di stronzi per fermarlo.





    Chakra: 9,5/30 15
    Vitalità: 6/12 6
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità: 375
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Creazione
    2: Attacco doppio
    3: Attacco doppio
    Slot Tecnica
    1: Att Costrutto
    2: Att Costrutto
    Equipaggiamento
    • Kunai × 1
    • Occhiali × 1
    • Fuuma Kunai × 1
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Cartabomba I Distruttiva × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1

    Note
    Status: Affaticato


     
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