Ritorno dagli Inferi

Quest B

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  1. Boreanz
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    Il ragazzo in stato semi-cadaverico sembrava rispondere bene al trattamento del Fauno. La tecnica delle false mani curative fu una buona idea: gli permise di scivolare, dopo tantissimo tempo, in un pacifico sonno senza sogni. L'intubazione e la successiva analisi non fornirono risultati immediati, ma il Fauno già lo sapeva. Data la storia pregressa del paziente, non molti avrebbero pensato che ci fosse uno stretto bisogno per un catetere; eppure, il corpo di Jin Tsuji, riportato alla vita dalla terribile arte di Saigokage (Ultima Ombra), uno dei Cinque Avatar del Re dell'inferno, stava rispondendo bene alla terapia davvero ben pensata del giovane Fauno. Il processo proseguì per circa dieci ore, in un notevole misto tra arti ninja e pura scienza medica, ivi comprese inizioni di adrenalina e sapiente utilizzo di anestetici e liquidi caldi.

    « Te la cavi per essere un principiante. »

    Yato non aveva sentito la voce dell'uomo che lo aveva quasi annichilito ore prima, ma quando il silenzio fu rotto egli poté percepire con chiarezza lo stesso spirito omicida pervadere di nuovo la stanza, anche se non sorretto dal chakra questa volta. Nessun rumore, suono o odore aveva anticipato la sua venuta. Che non se ne fosse mai andato?

    « Guardarti all'opera è come rileggere due o tre manuali di teoria e pratica medicinale. All'apparenza impeccabile, ma se continui su questa strada sarai condannato alla mediocrità. Gihih. Quello che ti manca è... inventiva, suppongo. O il coraggio di applicare quella che hai. »

    L'uomo indossava un camice bianco occidentale ed eleganti scarpe in pelle. I suoi occhi, color nocciola, sembravano quelli di un animale: crudeli, percettivi, disinibiti; un totale contrasto con il suo aspetto altrimenti molto civile e raffinato, con capelli corvini tagliati alla perfezione e occhiali di fattura pregiata ad incorniciare il volto.

    Computer Hope

    « Pensa a cosa avresi ottenuto stimolando i centri di dolore nei suoi testicoli invece di iniettargli quell'adrenalina in corpo. Il medesimo risultato, ma più in fretta e risparmiando ad un corpo così indebolito lo stress derivante dallo smaltimento di una sostanza esterna. »

    L'uomo non sembrava nemmeno concepire il concetto di giusto o sbagliato.

    « E che dire del tanto vituperato teorema dell'intercambiabilità degli oragani interni? Se provass- »

    « Basta così, Saigokage. »

    Quella voce rimbombò nella testa di Yato dal nulla (ed evidentemente anche nella testa dell'uomo in camice, dato che era stato interrotto proprio nel momento in cui era apparso). Era una voce strana: appena dopo averla sentita, se l'era già dimenticata. Non lasciava traccia di sé, ma solo del messaggio.

    « Ebbene? »

    Saigokage, l'uomo in camice, lanciò un ultimo sguardo affamato verso il corpo del ragazzo di cui il Fauno si era preso cura.

    « Il ragazzo è stabile. Le abilità mediche del Fauno sono sufficienti al tuo scopo, Visigoto. »

    L'atmosfera sembrò farsi carica di fame.

    « Eccellente. »

    Tuonò la voce, per sparire poi del tutto. Un attimo dopo la porta metallica da cui il Fauno era entrato ore prima si riaprì, e l'uomo che l'aveva pagato e gli aveva imposto un sigillo sulla mano riapparve. Gettò uno sguardo guardingo a Saigokage, poi gesticolò verso Yato e gli fece cenno di uscire.

    « Yo. Muoviti, da questa parte. »

    [...]

    Dutch-Black-Lagoon

    « Detesto quel tizio. Mai incontrato qualcuno che mi mettesse i brividi così. », disse l'uomo non appena furono abbastanza lontani. Saigokage non aveva detto una parola quando i due si erano allontanati; a dire la verità, l'istante in cui la non-voce era sparita il medico era tornato a concentrarsi sul ragazzino. Quando la porta metallica si era chiusa alle sue spalle, Yato aveva potuto percepire un ulteriore bagliore violastro.

    « Tch, che ci vuoi fare. Il nome è Sanzo Meirei, Fauno. Fante dei Quadri. » Ora che poteva osservarlo, Yato avrebbe notato che il suo interlocutore aveva la tipica pelle scura delle popolazioni di Kumo. Era rasato a zero e indossava occhiali scuri, e il giubbotto da chunin che indossava e il suo fisico atletico non facevano mistero del suo passato da ninja. « Ora che ci siamo assicurati che la raccomandazione delle Picche non fosse fuorviante, posso mostrarti il tuo vero incarico. »

    Camminarono per circa una ventina di minuti tra i passaggi sotterranei di Ame, che l'uomo sembrava conoscere a menadito. Sanzo rimasei in silenzio per tutto il percorso, fumando con noncuranza la propria sigaretta ed accendendone una dopo l'altra, ma non si sarebbe sottratto al confronto se il Fauno avesse voluto fargli qualche domanda. Il cammino si interruppe davanti ad un'altra porta in metallo, che Sanzo aprì con una delle varie chiavi che aveva nelle sue tasche, conducendo poi il Fauno all'interno. Dopo alcune rampe di scale pure metalliche e tre altre pesanti porte, i due si trovarono in un altro enorme laboratorio di forma rettangolare. Pareti bianche, ambienti di vetro e attrezzature tecnologiche avanzate corredavano l'ambiente, che pareva poter competere con qualsiasi clinica privata dell'Accademia.

    Su uno dei lettini giaceva un bimbo di circa otto anni. Non era particolarmente pasciuto, ma a parte questo sembrava star bene: aveva capelli neri a caschetto e una carnagione rosea che denotava il suo ottimo stato di salute. Sembrava addormentato, e il suo respiro era regolare.

    « Ecco il tuo lavoro. » Sanzo si accese un'altra sigaretta, e assunse un'espressione annoiata. « Per qualche motivo non riusciamo a svegliarlo. Tra due giorni partiremo per un viaggio al di fuori dei confini della Pioggia. Come ti ho detto "dovrai riportare in salute una nostra risorsa e assicurarti che sopravviva a ciò che lo aspetta, anche a costo di fargli soffrire le pene dell'inferno." » L'uomo raggiunse un angolo della sala, dove si trovavano alcune brandine, una delle quali con degli effetti personali che gli dovevano appartenere. Raccattò da terra una bottiglia e si sedette su una scrivania, aprendola con i denti. « Ora, non mi importa come, ma quando il viaggio sarà terminato il ragazzo dovrà essere bello vispo e in salute. Per questo verrai con noi e ti assicurerai che le sue condizioni rimangano ottimali fino ad allora. »

    Una vera e propria missione di accompagnamento, all'apparenza semplice ma date le circostanze chi poteva sapere cosa ci fosse sotto. Forse non esattamente quanto Yato si era aspettato, accettando l'incarico, ma il suo interlocutore non sembrava granchè disposto a discutere la cosa.

    « Fa' del tuo meglio. Se ti servono analisi, qua c'è parecchia attrezzatura avanzata. Sospetto però che il lavoro richieda più un intervento tramite il chakra. Abbiamo anche letti e cibo, quindi non preoccuparti di niente. Nulla ci disturberà finché non partiremo. E per allora sarà meglio che il ragazzo stia bene. », chiosò duramente, prendendo due sorsi dalla bottiglia che aveva in mano.

    OFF GAME

    Per il momento il recupero di Jin Tsuji è in pausa (Saigokage interviene prima che lui si svegli); vedremo di riprenderlo se ritornerà. Il suo PG rimane nelle mani del Visigoto, in cura a Saigokage.

    Quanto a Yato, considera la giocata come trasportata al presente (in particolare, al tempo di una certa altra giocata...). Puoi pertanto usare l'ultima scheda disponibile. Andiamo avanti e occhio a ogni dettaglio: Yato vuole migliorare come medico, ma gli servirà fare passi avanti anche come ninja per uscire da questa situazione al meglio!

     
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