Ritorno dagli Inferi

Quest B

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  1. Boreanz
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    Nonostante lo spiraglio di speranza intraveduto da Yato nella morte, percepita come liberazione dalla Missione, il giovane Foglioso si rifiutò di cedere a quella situazione disperata. Mitarai, l'aspirante Fante di Quadri, gli venne in aiuto - per quanto in modo del tutto brusco - ma di nuovo il Fauno diede prova della propria dedizione alla missione (in quanto funzione del proprio successo rispetto alla Missione) e salvò ancora una volta Jushiro grazie alla tecnica segreta che un tempo era stata il segno distintivo del Primo Hokage. Il bimbo rotolò a terra, confuso e impolverato ma altrimenti illeso. Ma il Fauno non ebbe tempo di fare alcunché, perché il campo di battaglia si riempì di esplosioni e una kunoichi della Nebbia dal carattere ferreo gli si presentò davanti, interrompendo il contatto visivo con Jushiro.

    Nel frattempo la situazione si faceva sempre più disperata: il limite delle forze del Fauno, che non era un guerriero o almeno in quella veste non poteva spacciarsi per tale senza rischiare di far saltare la propria copertura, si stava avvicinando. Gli occhi rossi di Kokei seguirono alla perfezione i movimenti di Yato, leggendone la stanchezza ed al contempo un'attitudine al ragionamento. Gli fu subito evidente che quell'individuo di cui aveva già visto il chakra fosse una persona prona al ragionamento. Ma allora che ci faceva in una situazione come quella, con i nukenin di Ame? Domande senza risposta in quel momento, poiché Hisae pretendeva una risposta. Il Fauno gliela diede. Gli occhi di lei lo osservarono tramite le lenti dell'esperienza quando questi, senza mentire ma tralasciando parte della verità, le comunicò che il suo interesse fosse solo la salute del bimbo. Nel frattempo, l'espressione di Kokei era corrucciata come non mai: nonostante le sue abilità innate, probabilmente era un pessimo giocatore di poker. Tuttavia, almeno per il momento il messaggio silenzioso che Yato gli aveva mandato sembrò funzionate, poiché egli non disse più nulla.

    « Frequentazioni discutibili? » La voce della kunoichi di Kiri era tagliente. « Non sembri un affiliato e non idea di dove tu abbia appreso le arti mediche, ma spero che tu ti renda conto che stai usando le tue abilità per facilitare le turpi macchinazioni dei nukenin di Ame. Hasami sarà anche irruento, ma l'Accademia agisce per il bene. Preservare la vita di un innocente per scopi malvagi non è qualcosa che posso perdonare, soprattutto sul campo di battaglia. » La mano che aveva opposto a Yato si sollevò di un paio di centimetri, e un piccolo globo traslucido sembrò generarsi dal nulla. Sembrava una normalissima bolla di sapone, ma la gestualità della donna lasciava intendere altrimenti.

    « Hisae, forse dovremmo dargli un'opportunità. », intervenne Kokei, rialzandosi e avvicinandosi al ragazzo. « Lo ha protetto dalla caduta dopo l'esplosione e finora si è solo difeso. I calci di quella maledetta nukenin che hai fatto saltare per aria avevano tutto un altro sapore. », fisse, sputando sangue e annuendo in maniera impercettibile in direzione di Yato.

    « ... »

    La bolla di sapone cessò di crescere, e gli occhi gelidi della donna furono attraversati da un attimo di indecisione.

    « Dici che ne va della tua incolumità. Forse questo ti manterrà onesto. » Gli fece un cenno con il capo, permettendogli di avvicinarsi al bimbo per controllarne le stato di salute. « Ouchie. Bokushin, mi fa male qui. », disse Jushiro, indicandosi un ginocchio dove aveva riportato una lieve sbucciatura. Quando poi Yato domandò cosa volessero fare del ragazzo, la risposta di Hisae fu se possibile ancora più gelida. « Siamo qui per salvare una vita innocente. », tagliò corto, voltandosi di spalle verso i luoghi delle due esplosioni che avevano coinvolto Nakano e Mitarai. « Ti suggerirei di limitare il numero di domande, compare. Se fossi nella tua situazione... », iniziò Kokei, con il suo solito fare da maestrino, mentre il Soshi si avvicinava a sua volta con fare guardingo tenendosi una mano stretta al petto, che continuava a perdere sangue in modo copioso. « ... »

    Fu in quel momento che accadde.

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    Accompagnato - e non anticipato, tale era la sua velocità - da un suono di aria tagliata, un oggetto simile ad un chakram ma di foggia decisamente esotica comparve dal nulla dalla direzione opposta alle spalle del Soshi [VEL:900]. L'uomo non ebbe nemmeno il tempo di accorgersi di cosa fosse accaduto. Si udì un tonfo secco ed un enorme schizzo di sangue si abbattè su Kokei, Yato e in parte Jushiro, mentre l'enorme coda da scorpione di Hasami cadeva a terra, recisa di netto.

    « ...UWAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!!! »

    Il chunin della Sabbia cadde in ginocchio, come colpito nel profondo dell'anima oltre che nel fisico, e il suo urlo di dolore fu quasi tangibile.

    « Che suono magnifico. », risuonò una voce maschile nell'ambiente, mentre una fitta nebbiaVelo di Nebbia - Kirigakure no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Scimmia (1)
    L'utilizzatore può ricoprire una vasta area da una fitta nebbia. Chiunque all'interno della nebbia sarà considerato "occultato" e potrà essere visto solo entro 1,5 metri. La tecnica del velo di nebbia annulla e viene annullata dalla calura naturale o dalla tecnica Afa Terrestre nelle aree in cui sovrapposta, da tecniche potenza pari o superiore a 30 oppure da tecniche o tecniche speciali che generino un forte vento o calura con con un consumo pari a quello di attivazione della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Basso ogni 9 metri / Mantenimento: ¼ Basso ogni 9 metri)
    [Raggio Massimo: 9 metri a grado]
    [Da studente in su]

    Controllo della Foschia
    Arte: l'utilizzatore può modificare la forma dell'area ricoperta dal Velo di Nebbia a piacere, nel limite delle dimensioni della tecnica. Il mantenimento della tecnica richiede un consumo ¼ Basso aggiuntivo ogni 9 metri.
    [Da Genin in su]
    si sollevava rapidamente fino a circondare tutto il campo di battaglia, lasciando a Yato un visibilità di circa venti metri di raggio attorno a Jushiro (che in quel momento era al centro di un perimetro composto dal Fauno, Kokei, Hasami e Hisae). « Sin da bambino ho sempre amato torturare ogni tipo di insetto. », disse l'uomo, con evidente sadismo nella voce.

    « Serratevi attorno al ragazzo! », fu l'ordine immediato di Hisae. « Kokei, vedi qualcos- » « Oh, lo Sharingan non vi aiuterà, cagna di Kiri. », la schernì l'uomo, alla cui voce fece subito eco un'altra che forse Yato - pur con incredulità estrema - avrebbe potuto riconoscere. « Yahahahah! », la risata sguaiata della donna - non localizzabile nella nebbia - fu accompagnata da un grigno da parte del chunin degli Uchiha, che si portò una mano alla tempia e chiuse un occhio con espressione dolente, pur mettendosi in guardia ed estraendo una wakizashi con l'altra mano. « Uh... è nella mia testa. Non è un'arte illusoria, altrimenti riuscirei a liberarmene... non riesco a vedere il chakra in queste condizioni, Hisae. »

    « Ochiyo. », fu la risposta della jonin seconda in comando, toccando una radio che aveva nell'orecchio mentre ulteriori bolle di sapone apparivano attorno a lei. « Abbiamo compagnia. Almeno due ostili. Hasami è ferito profondamente. Puoi aiutarci? » La radio gracchiò per un istante e poi una voce anziana rispose. « Non proprio, tesoro. Questo giovanotto mi sta dando più problemi del previsto. Mi affido al tuo giudizio. »

    « AHAHAHA, Sanzo squarterà quella vecchia baldracca nei prossimi cinque minuti! » Mitarai riemerse al limite della nebbia, madido di sudore e senza un orecchio. Era completamente nudo e sembrava in stato semisolido. Tra le braccia teneva una donna dalla carnagione scura, che sembrava priva di sensi, anche se da quella distanza Yato non avrebbe potuto discernerne le condizioni. « Ce ne avete messo di tempo, razza di bastardi! » Maestra, il suo tono non mi piace. Posso tagliargli la gola? , risuonò una seconda voce femminile, più giovane della prima, e molto vicino a Mitarai, che sobbalzò. « No, Yume, ti ho già spiegato che per questa volta abbiamo una parte precisa da giocare. », le risposte una terza voce femminile, più liquida e calma di entrambe le due, e senza dubbio appartenente a qualcuno di pericoloso. « Tsk, razza di fenomeni da baraccone... »

    Certamente, Yato non avrebbe avuto bisogno di fare calcoli complicati per comprendere la gravità della situazione in cui si trovava. Era riuscito ad evitare lo scontro con gli accademici e - forse - ne aveva persino guadagnato la fiducia, ma ora i rinforzi per i Quadri sembravano essere arrivati nella forma di un team di almeno quattro individui non identificati, cui si aggiungeva Mitarai (mentre Nakano pareva fuori combattimento). Impossibile pronunciarsi sul combattimento tra Sanzo e la caposquadra accademica che stava avendo luogo da qualche parte non lontano, per quanto ogni tanto si udissero dei botti notevoli.

    « Fate silenzio. »

    La voce maschile azzittì tutti quanti, e Hisae si irrigidì. Piccole gocce di sudore presero a colarle dalla fronte, mentre evidentemente tentava di escogitare un modo per uscire da quella situazione così sfavorevole. Poi una figura uscì dalla nebbia, e l'uomo divenne visibile.

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    Era di statura alta e corporatura media. Camminava senza fretta ed indossava una tunica da mercenario, con due grossi anelli attorno al collo. Il fatto curioso, tuttavia, era che stesse camminando con la testa completamente in avanti, così che i suoi lineamenti erano nascosti dalla sua chioma color rame.

    « Sono miei, Akaishi (Pietra Rossa). Se ti metti in mezzo è la volta buona che ti ammazzo. »

    La terza voce femminile che era comparsa impiegò un attimo a rispondere.

    « Puoi provarci, Shinteji (Prestigiatore Cremisi)... ma non ha senso negare che sei arrivato prima di me. »

    A quelle parole, l'uomo sembrò attraversato da un perverso senso di eccitazione. Non serviva essere un sensitivo per percepire l'enorme quantità di chakra che egli stesse impastando in quel momento, come uno squalo che si prepare a pasteggiare a base di un succulento ammasso di carne sanguinante. Quando l'uomo sollevò il capo, lo spettacolo che offrì ai presenti non fu rassicurante.

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    « Ben detto. »

    Sorrise, e gli innumerevoli piercing con cui si era martoriato la lingua tintinnarono in modo inquietante. Poi sollevò una mano e la puntò verso il centro del perimetro - proprio dove si trovava Jushiro. « Guarda quanti giocattoli accademici da rompere. » Improvvisamente, Yato avrebbe avvertito su di sé una pressione schiacciante, tale da minacciare di farlo cadere al suolo. La medesima cosa accadde agli altri tre ninja, che grugnirono di fatica per rimanere in piedi. L'unica eccezione fu il Soshi, che dalla posizione inginocchiata in cui era cadde direttamente a terra in un mare di sangue, mentre il moncone della coda recisa si muoveva grottescamente sopra l'attaccatura della schiena [Dai Undō ShōgaiDai Undō Shōgai - Movimento Debilitato Superiore
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Caricamento (6)
    L'utilizzatore punta la mano a braccio teso verso il terreno entro 9 metri per livello di TS. Caricherà di Interferenza Gravitazionale un'area di 6 metri di raggio per livello dispari di TS. Per 2 round qualunque cosa entri nell'area di effetto avrà un malus a Velocità e Riflessi di 6 tacche finchè si trova all'interno. Armi da lancio o emissioni nell'area mantengono il malus anche dopo essere usciti dall'area.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Altissimo)
    [Richiede Shinra Tensei III]
    [Da Chunin in su]
    ]
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    Jushiro sarebbe stato ridotto in poltiglia da una pressione simile, ma a quanto pareva l'uomo era in grado di controllare i suoi poteri con un alto grado di precisione. « H-Hisae, che facciamo? » La voce di Kokei era nervosa. Stava ancora evidentemente combattendo contro l'invasione mentale di cui aveva fatto menzione prima, e faticava a parlare. « Non posso usare le mie illusioni in queste circostanze. » Per tutta risposta, un'intera bolla di sapone circondò l'intero corpo della kunoichi della Nebbia. La donna sembrava furente. « Al mio segnale, scappate. Quell'uomo è un traditore di Kiri, uno degli ultimi a propugnare il ritorno della Nebbia di Sangue. Sta persino usando le arti perdute del Rinnegan riscoperte dai nostri antenati. Non posso lasciare che viva, ma credo che sia più potente di me e forse anche di Ochiyo. Vi fornirò copertura solo per un attimo. » Si voltò poi verso Yato. « Mantieni il ragazzo in vita e obbedisci agli ordini dei miei compagni di squadra, medico ronin. Se lo farai potremmo dimenticarci di fare rapporto sulle tue frequentazioni, evitandoti di diventare un ricercato almeno di classe B. » Jushiro era immobile e si aggrappava alla veste di Yato, guardandosi attorno ancora confuso. « Hasami, riesci a muoverti? »

    Per tutta risposta, la voce del guerriero dei Soshi si levò poderosa una seconda volta sul campo di battaglia. Ma questa volta non si trattava di un grido di dolore. Era un grido di guerra. L'uomo si alzò a fatica, grondando di sudore. Il sangue dal buco nel petto non accennava a diminuire e le sue gambe erano del tutto tinte di rosso a causa della mutilazione alla coda, che pure sanguinava copiosamente. Era possibile che non ci fosse molto da fare per il guerriero di Suna. Eppure, nei suoi occhi non c'era la morte, ma il fuoco sacro di un animo guerriero.

    « NUKENIN! », urlò, mettendosi in mezzo tra Shinteji e il gruppo accademico. « Hai insultato il mio clan con le tue parole e le tue azioni. SUL MIO ONORE DI SOSHI, TI UCCIDERÒ! » Prese tra le mani la propria coda, sollevandola al cielo con le sue braccia muscolose. Senza voltarsi poi bisbigliò qualcosa ai suoi compagni di missione. « Siete testimoni della gloria di Suna. Ora fuggite. » « Ehi, ma che diavoli combin- », iniziò Kokei, ma una bolla di sapone si chiuse attorno a lui, azzittendolo, mentre Hisae iniziava a levitare.

    A quel punto si udì un rumore di chitina spezzata: il Soshi aveva spezzato in due la propria coda, usando poi il pungiglione per perforarsi l'addome.

    « VIENI A ME, GRANDE PADRE SCORPIONE! »

    Ci fu un'enorme esplosione - che tuttavia fu concentrata solo in avanti, non coinvolgendo dunque il gruppo accademico - e una gigantesca nube di fumo apparve per un istante. Quando svanì, al suo posto si trovava una visione proveniente cantata nelle leggende della Sabbia, quando alcuni clan guerrieri di quelle terre erano primordiali nello stile di vita e nel rapporto con gli animali da cui traevano il loro potere.



    Un enorme60 Slot Dimensionali. scorpione del tutto nero urlò al cielo la propria furia, facendo schioccare le sue gigantesche chele e il pungiglione velenoso. Era grande quasi quanto un Cercotero e riuscire ad evocarlo era un'impresa persino nel clan Soshi [Bushido no SasorizaBushido no Sasoriza - Via del Guerriero Scorpione
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Caricamento (3)
    L'utilizzatore, previa una situazione dove l'orgoglio dei Soshi è in discussione (a giudizio del QM), può sacrificare parte del proprio sangue Soshi per evocare uno Scorpione Imperatore. Lo Scorpione Imperatore ha Energia Nera, statistiche pari ad un Boss di contratto e permane fino a 5 round. Non è sotto il controllo diretto dell'utilizzatore, che può tuttavia trasmettergli telepaticamente - al momento dell'evocazione - il motivo del proprio sdegno e il proprio desiderio di vendetta. Quando lo Scorpione Imperatore appare, l'utilizzatore perde l'accesso al livello massimo della propria TS per un mese.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Evocazione
    (Consumo: Altissimo)
    [Richiede Soshi III]
    [Da Chunin in su]
    ]
    ! In una frazione di secondo accaddero molte cose: Yato poté scorgere Hasami cadere di nuovo in ginocchio, esausto, ma il suo sorriso era selvaggio e fiero. Al contempo, la bestia si scagliò in avanti, assetata di sangue, e entrambe le sue chele si abbatterono sulla figura del Prestigiatore Cremisi, mentre Mitarai imprecava ad alta voce.

    Poi una voce telepatica gli trapanò le cervella: Il Visigoto ci ha avvisato di te. Prendi il ragazzo e corri alla tua sinistra, senza fermarti o guardarti indietro. Penseremo noi agli Accademici. Yato non avrebbe avuto tempo di riflettere, perchè Hisae - già a due metri da terra, con Kokei che iniziava a sua volta a sollevarsi - gli parlò. « Rimani immobile, ronin. Non è semplice con così tante persone ma vi sto per avvolgere in una delle mie bolle - presto lasceremo il campo di battaglia. E niente sorprese, o la tua bolla esploderà. » In quel momento, la pressione su Yato scomparve, lasciandolo libero di muoversi ancora una volta.

    La situazione era critica. Considerate tutte le informazioni che aveva raccolto, i suoi obiettivi e ciò che era in gioco, che percorso avrebbe scelto il Fauno?

    OFF GAME

    Voglio un post in cui Yato analizza bene le varie informazioni che riesce a captare dai dialoghi e dalle azioni qui descritte. Considera che a seconda della scelta che farai in questo post la missione per te prenderà una piega molto differente!

     
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15 replies since 13/11/2018, 14:19   462 views
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