La ChiamataRiunione Segreta dei Kage

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  1. Jotaro Jaku
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    Riunione dei Kage [2]



    Lentamente, ma con una certa dose di sorpresa da parte dell'organizzatore, tutti i kage avrebbero riposto alla chiamata. Avere quelle personalità tutte in una singola stanza era già di per sè un'impresa complicata, riuscire a farli stare calmi evitando discussioni che si sarebbero trasformate in rappresaglie, lo sarebbe stato ancora di più, ma valeva la pena tentare. I primi ad arrivare furono i ninja della Foglia. L'Hokage era stato accompagnato dal fratello di Sho, con il quale Jotaro non aveva mai avuto molto a che fare, ma del quale conosceva molto, grazie ai racconti del jinchuuriki, che aveva trascorso molto tempo con il ronin. Jotaro rimuginò su quella scelta: in una situazione di sfoggio di potere, Raizen aveva scelto un altro ninja rispetto a Sho, probabilmente il ragazzo non si era ripreso dall'ultima volta, un peccato. I due si sistemarono sotto all'emblema della Foglia e restarono in attesa, senza dire una parola. Successivamente fece la sua entrata la coppia di Suna. Vedendo non altri che Hohenheim in possesso del copricapo del Vento, il ronin non potè che sentirsi per un attimo orgoglioso di quella vista, proprio lui tra tutti era divenuto il capovillaggio della sabbia; da qualche parte del cuore rancido del clone, era rimasto un posto speciale, riservato alla Sabbia e a quel ragazzo che a causa sua aveva sofferto grandemente, e ora proprio lui si stagliava sopra le dune. Fantastico.
    Assieme al Kazekage c'era un altro ninja che Jotaro non aveva mai visto; la Sabbia era senza dubbio il villaggio dove aveva trascorso meno tempo negli ultimi decenni, e nel quale non aveva alcuna spia, gli fu quindi impossibile anche provare a indovinare chi fosse quell'individuo al seguito di Hohe.
    Quindi fu la volta del gruppo della Nebbia. A meno che Diogene non lo avesse evocato come cadavere davanti a Itai, il ronin non aveva ricordo di aver mai più incontrato quello che un tempo era la guardia del corpo di Shiltar, dopo quel piccolo malinteso che per poco non rischiò di causare un vero macello diplomatico, molti anni prima. Il giovane ninja che aveva portato via un orecchio a Jotaro era decisamente cambiato per il meglio, e non solo per l'età, sembrava decisamente più sicuro di sè. Ad accompagnarlo, quello che sembrava uno scaldabagno, almeno a giudicare dal suono di ferraglia che si portava dietro. Un set up estremamente singolare, che Jotaro non aveva mai visto, ma che attirò la sua curiosità; non immaginava che simili equipaggiamenti fossero presenti in seno a Kiri. Entrambi, entrando, vibrarono attenzioni ostili verso chi era presente accanto a me, così evidenti da poter essere percepite da chiunque. Poi, però, si accomodarono al loro posto.
    Quindi fu la volta dell'ultimo gruppo, che per un momento rischiò di far preoccupare l'organizzatore, dal momento che proprio il neoeletto Kage di Oto aveva richiesto la riunione. Quando entrarono, l'aria nella sala sembrò gelarsi. Non tanto per Febh, tutti amavano l'amministratore di Oto, assieme a covare per lui una giusta paura, quanto piuttosto per chi lo precedeva. Seppur contenendo la sua solita presenza di spirito, il Mikawa era stavolta forte di un titolo che gli dava il diritto di parlare per Oto. Cosa che prima, seppur pochi erano stati in grado di comprendere, era uno dei pochi collari che ancora trattenevano Diogenes.
    Quando furono sulla porta, Jotaro sembrò per un momento cadere dalle nuvole, e, raggiunto dal messo accademico, il ronin sussurrò alcune parole all'indirizzo del personaggio vestito di bianco, il quale, componendo alcuni sigilli di Terra, fece sgretolare i due simboli della Nuvola e della Roccia, generando al posto di quest'ultima, il simbolo del Paese del Riso.
    Trasformando la sala a 5 posti, in una rinnovata sala a 4 posti. Rimuovendo l'unica sedia rimasta vacante. A quel punto, il Kage del Suono avrebbe potuto sedere al suo posto.


    Questo posto ha visto giorni migliori

    Quando tutti fossero stati al loro posto, coi copricapi sul tavolo, Jotaro si sarebbe alzato in piedi, inchinandosi ai presenti e dando il benvenuto a tutti. Che mondo strano, quello in cui quello che un tempo era il ribelle più ricercato, ora accoglieva le colonne portanti del mondo.

    Benvenuti tutti, grazie di aver risposto a una chiamata così particolare in così poco tempo. Sono sicuro che le presentazioni tra di voi non siano, purtroppo, necessarie, ma vi chiederei unicamente di abbandonare i vostri sentimenti verso chi vi siede accanto, fuori da questa sala, per quanto possibile.

    Voleva evitare le chiacchiere inutili, quell'incontro era molto più propenso a scatenare un parapiglia che a generare una vera alleanza, quindi era meglio gestire subito gli elefanti nella stanza, per evitare che screzi appena accennati iniziassero a uscire fuori controllo. Mentre era ancora in piedi, Jotaro aggiunse.

    Dal momento che io sono solo un rappresentante di qualcosa che so bene molti di voi non apprezzano, non starò a chiedervi di fare qualcosa in nome dell'Accademia, questo incontro ha lo scopo di mettervi tutti sullo stesso piano e condividere le informazioni di cui siamo in possesso perchè siate a conoscenza della situazione.

    Quindi si sedette rivolgendosi nuovamente ai presenti.

    Non vi mentirò, i funzionari, o meglio, i pigri panzoni che risiedono in Accademia hanno pausa di un nuovo incidente come quello che anni fa portò alla distruzione di quell'edificio, e alla morte di molti di loro. Temono che i villaggi siano così astiosi tra loro da non passarsi nemmeno le informazioni sulle minacce che incontrano. Sebbene io ritenga ridicolo preoccuparsi solo quando i nemici sono alle porte, non può essere una cattiva idea aggiornarsi su quelli che sono i principali nemici che attendono alle vostre porte. Inizierò io per dare il buon esempio e passare poi a voi la discussione, sono qui solo come moderatore, e non per rubarvi informazioni, dirvi come gestire i vostri villaggi, non avendone alcun diritto, o criticarvi facendovi notare che arrivare a una riunione segreta a cavallo di bestie giganti, non sia un ottimo inizio per evitare di essere bombardati dai nostri nemici.

    Quindi Jotaro pose la mano destra sospesa verso il messo accademico, che tirò fuori dal bianco mantello un rotolo di pergamena, che Jotaro distese sul tavolo davanti a sè. Era una grossa mappa del mondo conosciuto, compresa la terra Canthiana a sud-est. Quindi estraendo alcuni oggetti simili ai pezzi degli scacchi, ma terminanti in ideogrammi invece che nei classici simboli, il ronin pose una figura in piedi su ognuno dei grandi villaggi accademici, rappresentati quel giorno, per poi posizionare una figurina su Cantha.

    Uno di questi è l'Imperatore di Giada, autoproclamatosi tale, Shiro Tagachi. Sono state le sue forze ad invadere Kiri ed assassinare il Daimyo del Fuoco. Le informazioni in possesso dell'Accademia sono relativamente esili, dal momento che le comunicazioni con l'isola sono interrotte, e dopo gli attacchi vostri villaggi, poco è diventato di dominio pubblico. Sappiamo che hanno un esercito regolare sconfinato, ma formato da fanti privi di arti ninja, rendendo di fatto temibili solo i generali di spalla a Shiro.

    Quindi posizionò un'ulteriore figurina di legno con l'ideogramma del Fulmine, sulle terre della Nuvola.

    Quando ero bambino, Kumo sedeva in questa stanza. Oggi chi vive là sembra interessato ad altro.

    Un pezzo venne poggiato sulle terre di Iwa. Qualcosa è in agguato a Iwa. Ho girato molti paesi, ma non vi ho mai messo piede, a differenza di molti di voi. Alcune delle fazioni che osteggiano questa alleanza hanno dimora nella Terra.

    Quindi un ultimo pezzo venne posizionato quasi al centro del continente, sulle terre della Pioggia.

    Era un tempo tradizione di questo evento, il condividere a vicenda le maggiori taglie presenti nei villaggi, per far coincidere gli sforzi di tutti per dare la caccia non agli stranieri, ma a coloro dei villaggi che hanno scelto una strada diversa. Una strada che intende minare la certezza rappresentata da questa stanza.

    Alla fine il ronin tornò a sedersi, per concludere il suo intervento.

    Abbiamo una grande fortuna a differenza dei nostri predecessori. Molti di voi hanno avuto a che fare con questi nemici. Alcuni di voi sono persino stati a Cantha, anni fa, alcuni hanno incontrato Shiro, altri conosco i Cremisi, altri la Zanna. Vi prego, non come accademico, ma come vecchio maestro di alcuni tra voi, e come amico di altri, create un ponte, o non rimarrà nulla.


    [ In Precedenza ]

    Senza dubbio fu strano per Akira scoprire chi lo aveva invitato alla festa.

    Ti assicuro che era quello che pensavo anche io. A quanto pare ho incontrato un inatteso alleato la sera prima di quell'inferno. Uno strano individuo deve avermi passato non solo informazioni ma anche dei sigilli. Quando ho ripreso coscienza erano passate settimane e io mi trovavo sotto terra, sotto molta terra, in una sacca tra le macerie, senza un graffio. Non so spiegarti nemmeno io che arte fosse, ma mi ha salvato la pelle. Ne riparleremo comunque, sistemati e riscaldati, tra poco inizieranno ad arrivare, fatti trovare decente per quando inizieranno a guardarti storto per aver lasciato il villaggio.

    [ Il giorno dopo]

    La riunione stava per iniziare, e Akira si era posizionato vicino al ronin in attesa dell'inizio di quell'incontro.

    Credimi, se li conoscessi come li conosco io, saresti venuto imbottito di gomma. Mi preoccupa più averli riuniti tutti in una stanza che avere una divinità drago impazzita sopra la testa...Noto che hai messo una tunica neutra. Ci sarà sempre posto per te in accademia, ma temo che le tue qualità andrebbero sprecate dietro una scrivania.

    Quindi il ronin fissò per un momento la tunica di Akira, in prossimità del bacino. Prima di voltarsi verso la porta, attirato dal suono di alcuni passi.

    Sono contento che tu abbia portato quella, dal villaggio del Gelo, sarà utile durante la spiegazione. Non immagini neanche cosa hai portato via da quell'inferno.

    Offgame
    CITAZIONE
    Lo scopo principale come avete intuito, è quello di rendere più semplice la diffusione delle conoscenze in-game dei vostri pg su nemici o ambientazioni che altrimenti sarebbero ancora ignote. Per rendere più semplice lo svolgimento della giocata, daremo per appurato il termine delle elezioni a Oto e a Suna, così da non perdere troppo tempo. Per risolvere la questione di "che fine ha fatto sho pg", dal momento che Gene lo ha fatto imprigionare, si determina che il personaggio, privo del 5 code è tornato alla foglia, e da lì ha svolto in seguito la giocata con me a Cantha, fornendo di fatto la Bussola di Giada al villaggio della Foglia.
    Altre eventuali incongruenze di timeline faranno puff :rew:



    Limite al prossimo giro: 20/12
     
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