Il mondo senza tempo.

L'arrivo nel Mondo senza Tempo fu istantaneo.
Il Genin di Suna non riuscì ad accorgersi del vortice che si era aperto sotto ai suoi piedi e che lo aveva trascinato verso il basso, all'interno di un altro luogo.
Dove sono?
Si trovava in uno spazio nero privo di suoni, avvolto in una nebbia verdastra senza odore. Non vi erano riferimenti per orientarsi né orizzonti in cui volgere lo sguardo.
Pensò seriamente di essere morto, ucciso da uno dei tre Cremisi, ma non era da solo in quello spazio fuori dal mondo reale: Daishin, Kato, Shin e altri ninja erano lì con lui e alcuni avevano la sua stessa espressione sorpresa.
Si guardò intorno, domandandosi se stesse respirando aria e se ciò che sentiva battere sul petto fosse il suo cuore.

Quando si accorse della presenza di due Kunihiro e di due Shin, Masayoshi si riempì il braccio di pizzicotti. Stava sognando perché tutto ciò che i suoi occhi vedevano non aveva alcun senso.
Un uomo dall'espressione glaciale li salutò, ma Masayoshi non lo degnò di attenzione. Non accade tutti i giorni, e spesso nell'intera vita, di trovarsi in un mondo verde e nero. Quando il Veterano ordinò al gruppo di consegnare Yobu, Masayoshi capì che la missione a Soyo non era ancora conclusa.
Spostò il suo sguardo verso i tre ninja con il coprifronte di Kiri, giunti lì da chissà dove.
È il Mizukage?! Chiese allo spadaccino Kenkichi, posizionato alla sua sinistra. Prima di quel giorno, Masayoshi non aveva mai incontrato un Kage. Fu quest'ultimo a spiegare la situazione a tutti gli accademici giunti lì da Soyo: erano in un mondo senza tempo controllato dal Veterano, nonché capo dei Cremisi, e il loro obiettivo era impedirlo...a qualsiasi costo.
Se le possenti mani del nemico fossero riuscite ad afferrare la pietra posseduta dall'uomo che Daishin aveva promesso di proteggere, nessuno sarebbe riuscito a fermarlo.
Sconvolto da tutte quelle informazioni, il futuro Jinchuuriki del Rokubi corse ad afferrare uno dei sigilli di Kunihiro. Il foglioso sembrava felice di trovarsi in quella situazione, ma la sua pazzia era ormai cosa nota a tutti.
E ora?
Combattere alla morte contro uno dei Cremisi. Si rispose da solo, con il cuore che martellava forte in gola.
Aveva poco tempo per pensare, per elaborare tutte le informazioni ricevute, perché a pochi metri la battaglia era già iniziata e alcuni dei Chunin, con i loro cloni, avevano già scelto il loro avversario.
Ne rimaneva uno, da condividere con il Kenkichi, un kiriano e Daishin.
Ho paura...ho paura...
Quale Genin non avrebbe avuto timore di affrontare quei ninja? Un Subisci e mena, un attacco sbagliato e la sua vita sarebbe terminata in quel mondo senza tempo, privo di sole e aria fresca che tanto amava. Nella sua sacca porta oggetti erano rimasti due shuriken.
Doveva avvicinarsi al suo avversario, diventare carne da macello per permettere ai suoi alleati di sferrare al momento giusto i loro attacchi più potenti. Doveva essere lui a svolgere quel ruolo scomodo. Era l'anello debole della catena, senza una tecnica in grado di ferire in modo grave un nemico.

Non può esserci coraggio senza paura.

Balzò in avanti dopo aver recitato una piccola preghiera per invocare l'aiuto del suo amato nonno.
Corse verso il suo nemico, disegnando un arco di circonferenza piuttosto ampio, così da prenderlo sulla sua sinistra e lasciare libero il lato destro ai suoi amici. [Slot Gratuito - Movimento 6 metri] Velocità: Rossa
A metà strada egli sguainò la sua scimitarra, facendola roteare tra le dita.
Giunto sotto alla guardia avversaria, Masayoshi appoggiò il piede sinistro a terra e con la scimitarra sul braccio destro, tenuta obliqua con la mano posizionata in modo che il polso fosse rivolto verso l'alto, il braccio tracciò una traiettoria obliqua dal basso verso l'alto e da destra verso sinistra, mirando alla spalla sinistra del ninja Cremisi.
A pochi centimetri dalla zona mirata, il futuro Jinchuuriki del Rokubi irrorò i muscoli dell'avambraccio,
Con una rotazione del polso di quasi 180°, egli cambiò di netto la traiettoria della sua lama. [Finta]Velocità: Rossa+3
Consumo: Basso
La spada si alzò e scese come un martello in direzione del lato destro del collo avversario.
Puntò tutto sulla velocità. Il compito dello Shokuto era tenerlo occupato, distrarlo senza farsi uccidere. [I Slot Azione]Velocità: Blu
2 Bassi -> -0,5 Vitalità Braccio DX
Forza: Rossa
Potenza 20

Il Genin non riuscì a trattenere un grido di dolore, ma continuò ad attaccare, senza fermarsi.
La sua mano sinistra aveva già estratto una Cartabomba, ma non aveva intenzione di utilizzarla, infatti, l'obiettivo dello Shokuto era spostare lo sguardo del nemico verso il basso, così da approfittare della sua probabile distrazione per eseguire un passo in avanti con il piede destro e sferrare un fendente orizzontale da sinistra verso destra, mirando nuovamente alla base del collo. Doveva stargli vicino come un ombra, così da coprirgli la visuale. [II Slot Azione]Velocità: Rossa+3
Forza: Rossa
Potenza 20
Terminò la successione di attacchi con un potente affondo, diretto verso il cuore del Cremisi. Avrebbe gioito dentro sé se fosse riuscito a tenerlo impegnato, anche senza ferirlo. [III Slot Azione]Velocità: Blu
2 Bassi -> -0,5 Vitalità Braccio DX
Forza: Rossa
Potenza 20

Terminata la sua offensiva, Masayoshi eseguì un piccolo passo indietro per due semplici motivi: lasciare il campo libero ai suoi alleati e coprirsi da eventuali contrattacchi con il Fuuton che aveva eseguito qualche ora prima, infatti, dalle sue labbra rosse, il Genin emise una potente folata di vento tagliente verso il busto del nemico. [Slot Tecnica]Consumo Medio -> 1,5ssi

La scimitarra scivolò a protezione del suo petto.