Ultimo Atto.

Sapeva che non poteva esserci idea peggiore che affrontare quel tizio nel corpo a corpo, ma non aveva scelta, perciò, richiamando a sé tutto il suo coraggio, Masayoshi si gettò contro di lui con l'intento di utilizzare la sua combo preferita.
Le speranze di colpirlo, o almeno distrarlo, si sgretolarono come terra quando l'uomo si mosse molto prima che le rocce sulle sue nocche esplosero verso di lui.
Si era spostato come un fulmine, per nulla intimorito dal sunese e dal kiriano in avvicinamento con le due katane.

Con il secondo fendente, la sua scimitarra aveva colpito in pieno il nemico, ma la lama non era riuscita a scalfire il suo parabraccio in acciaio. Non si diede per vinto e continuò ad attaccare, ma senza alcun risultato.
L'affondo al cuore andò a segno, ma come era accaduto un attimo prima, le protezioni in acciaio lo protesse, impedendogli persino di provare dolore.
Coprire il suo movimento con il Fuuton fu una buona idea, sia per Masayoshi sia per Kitori, in arrivo con le sue lame, ma anche gli attacchi dello spadaccino vennero neutralizzati con facilità.
Io qui ci muoio. Non avevano speranze, lui per primo se uno dei nemici avesse deciso di attaccarlo. Desiderò scomparire, diventare invisibile e sottrarsi a un destino già segnato.
Quando lo sguardo del nemico si posò su di lui, Masayoshi invocò l'intervento di Daishin, ma un altro ninja corse in suo aiuto.
Uno shinobi inaspettato, il cui arrivo fu annunciato da un calore tremendo.

Il Kurotempi avanzò, immerso nelle fiamme. Come un sole in miniatura, una sfera incandescente aleggiava dietro di lui. Masayoshi si allontanò dalla scena, pensando a come poter aiutare quel ninja che l'Accademia considerava un nemico. Non aveva jutsu dalla lunga distanza e avvicinarsi ai due era fuori discussione, sopratutto ora che il Kurotempi sembrava avere intenzione di incenerire il Cremisi.

Pregò che E fosse morto ustionato, ma così non fu: il ninja Cremisi emerse dalle fiamme, ferito ma non sconfitto. Qualcosa brillava nella sua mano, ma Masayoshi non perse tempo su quel dettaglio.
La sua attenzione si era spostata altrove.
Poco distante dal Genin, il Veterano aveva creato un centro di gravità. Masayoshi non ne percepì la forza, ma poté notare gli effetti sui suoi alleati.
Se persino il Mizukage ne era stato succube e aveva avuto difficoltà a resistergli, il futuro Jinchuuriki avrebbe avuto poche speranze di uscirne intero.


Gli ordini del Mizukage accesero il suo spirito combattivo. Forse la sua forza e la sua determinazione non gli avrebbero permesso di far ritorno a Suna sano e salvo, ma poteva essere d'aiuto ai suoi compagni.
Decise di occuparsi del ninja con gli occhiali, l'uomo che aveva schivato i suoi fendenti con facilità disarmante.
Portò la sua piccola mano sinistra all'interno della Sacca Porta Oggetti.
Non ho più niente, diamine. Scacciò la disperazione che iniziava a scalpitare dentro sé.
Due shuriken e un... Una lampadina si accese nella sua mente.
Forse...ma non posso avvertire Kunihiro o Kitori... Aveva il nemico di fronte a sé e la comunicazione mentale obbligava il sunese a muovere le labbra.
Si affidò alla fortuna.

Il sunese emise un sospiro appena accennato. L'aria contenuta nei suoi polmoni si sarebbe riempita di chakra in un attimo e all'esterno avrebbe assunto la forma di un cilindro di aria tagliente. [Slot Tecnica]
Contemporaneamente al jutsu, con le mani dietro la schiena, Masayoshi applicò il sigillo di Kunihiro poco sopra l'elsa [Abilità] e senza fermarsi afferrò con la mano sinistra i due shuriken, tenendoli stretti tra le sue dita. Li scagliò contro E, uno alla volta e con due movimenti distinti del braccio, imprimendo ad essi la maggior velocità possibile. [I e II Slot Azione]
Se il primo mirava al collo, il secondo puntava al lato destro del suo torso. Agli occhi del nemico, le due stelle taglienti erano meno minacciosi di uno stuzzicadenti lanciato da un bambino.
Osservando la reazione del nemico, con il braccio destro posizionato dietro la schiena, Masayoshi lanciò la scimitarra appena sopra la testa del nemico, pregando che il Cremisi lo sottovalutasse, incalzato dagli attacchi di Kitori e degli alleati, che probabilmente lo avrebbero bersagliato con qualche attacco a distanza. L'arma sarebbe avanzata verticalmente, ruotando in senso orario, a una velocità ben superiore a quella dei shuriken. Uno tsunami di chakra aveva irrorato i muscoli del braccio destro, spingendoli molto sopra al loro limite. Quasi tutte le fibre muscolari avevano ceduto per lo sforzo. Masayoshi riuscì a trattenere a stento un grido di dolore. [III Slot Azione]


Sicuro che nessun attacco contro E sarebbe stato una minaccia per il foglioso, appena la scimitarra si fosse trovata a distanza da corpo a corpo con il nemico, Masayoshi avrebbe avvertito Kunihiro!
ORAAA KUNIHIROOOO!
Quel foglioso avrebbe dovuto avere buoni riflessi per reagire al segnale, ma confidava in lui, nella sua velocità di dislocazione...e nelle sue katane!

Indipendentemente dall'esito della loro offensiva, Masayoshi non aveva speranze di sopravvivenza. La sua riserva di chakra era agli sgoccioli e il suo arto destro non rispondeva ai suoi comandi.