La Famiglia Igashi

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    ~ The Red Capes are coming!

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    La Famiglia Igashi


    - I -

    Ci sono cose che non sono di dominio pubblico pur essendo sotto gli occhi di tutti. Avete presente quando arriva quel momento in cui avete bisogno di quel qualcuno in grado di farvi un piccolo sconticino per un favore, che sia una imbiancatura in casa, una aggiustatina alla carovana della propria attività o anche una semplice estrazione di un dente malato e provate a chiedere a chiunque conosciate se sono in contatto o hanno mai parlato con questo qualcuno ma tutti fanno orecchi da mercante? Se la risposta è affermativa allora saprete anche che, se presi singolarmente in disparte, i vostri amici, familiari, parenti sapranno indicarvi il medico che vi fa pagare la sua visita senza che versiate i contributi al Villaggio o il proprietario di locanda che vi vende il ramen senza battervi scontrino. Tutti sanno chi è che fa cosa ma nessuno parla mai - se teme di essere ascoltato, per lo meno.

    Nessuno avrebbe potuto udire il povero Dorian quel giorno. Nessuno. Sia perché la sua voce difficilmente sarebbe riuscita ad uscire dalla sue corde vocali sia perché nessuno avrebbe osato parlare di lui. Eppure tutti, o quasi, prima o poi vi erano entrati in contatto, direttamente o indirettamente.
    Era una notte di tempesta ad Oto e lo shinobi più bello, elegante e edotto del continente versava a terra incosciente, martoriato nel corpo e nell'anima per una missione fallita ed una amica lasciata, probabilmente, per sempre storpia e deturpata nella sua bellezza. Nessuno di questi pensieri però turbava la mente dello Shinobi perché ... era svenuto, dovrei averlo scritto poco sopra.
    Un fulmine per illuminò il cielo: chiunque si fosse trovato vicino all'Est Gate di Oto avrebbe probabilmente perso la vista per un istante. Un uomo vestito con abiti occidentali ed una dubbia quanto inutile mascherina sul volto era comparso dal nulla davanti al corpo immobile del Sarto di Oto. Si avvicinò con calma, si chinò e lo sollevò con estrema facilità, tenendolo davanti al petto. Un secondo fulmine avrebbe abbagliato la vista dei presenti e di Teschio, l'orribile uomo appena descritto, non c'era più traccia.

    Neanche a Konoha se la passavano bene. Non che se la fossero mai passata bene a livello stilistico con quelle orribili facce scolpite sulla montagna e la loro smodata passione per le tonalità di rosso e verde. Bleah.
    Ma al di là di questo, la stessa notte della scomparsa ad Oto di Dojin Riku Anaga, un gran numero di persone venne rapito. Apparentemente non sembrava esserci niente che le collegasse se non la giovane età. Circa quindici persone tra uomini e donne scomparve nel nulla. O meglio, scomparve lasciando un gran numero di tracce. Non volevo dire nel nulla ma l'atmosfera era quella e quindi ho soltanto seguito il filo del discorso ed ho sbagliato, scusate. Tutte si mossero come marcia verso l'ingresso delle mura di Konoha e, una volta distanti abbastanza dalla vista delle guardie, iniziarono a salire su una sorta di ponte, una struttura apparentemente fatta di qualcosa di simile al fumo, e, semplicemente, sparirono tra le nuvole. Pochi minuti dopo furono ben visibili al di là delle mura. Non tutte le disgrazie, però, vengono per nuocere. Quella notte tutte le vie di Konoha furono inondate da un piacevole odore di vaniglia.

    A Kiri faceva freddo. L'avreste mai detto? Eppure faceva davvero freddo. E pioveva! Questa introduzione sembra un almanacco per i cliché ma tant'è - pepperepeppepè, olè.
    Vicino alla costiera, su di una rupe dove giaceva una piccola pietra tombale senza nome, è stato ucciso un giovane ragazzo. Si è scoperto facesse parte del Clan Terumi. Il suo petto era divelto ed il suo cuore era stato strappato e ... mangiato, il parte, poi lasciato a qualche centimetro di distanza dal corpo. Era stato anche acceso un fuoco lì vicino. Quando il cadavere fu ritrovato, i tizzoni erano ancora caldi. Il Clan con evidenti problemi di reflussi gastrici richiedeva giustizia. Kiri non sarebbe stata sorda a tali grida. Anche perché le piste da seguire erano molte. Una su tutte la scia di sangue che arrivava diretta diretta alle mura del villaggio. Bhè, una lunga corsa, nonostante tutto.

    Nessuno di loro poteva saperlo ma ognuno di quegli eventi era un pezzo di un puzzle assai interessante e ben ricamato. Erano segnali che due grandi fazioni si inviavano l'un l'altra. Erano i segni di una lotta intestina antica - ma non troppo - che non aveva mai avuto modo di concludersi e che vedeva nell'effemminatissimo ninja di Oto il fulcro più importante.
    La Famiglia Igashi era tornata.



    OT | Diamo il via alle danze. Decidete pure come venite a sapere uno degli eventi descritti. Va bene tutto: vedere coi propri occhi, missiva del villaggio, visioni profetiche, antichi pruriti vaginali. Il primo giro è per scaldarsi, dal secondo si entra nel vivo. Fatemi il favore di postare la vostra scheda nelle note del post. Dico già da adesso che sarò restio a cambi di energie/grado durante la quest, anche se non aveste mai combattuto prima. Competenze ed equip debbono passare il mio vaglio ma non sono troppo problematici. Detto questo, buon posting!
     
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    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    Alcuni giorni dell'anno a Oto pioveva come se fosse Ame; ad Ame c'era il sole come se fosse Suna e in quest'ultimo villaggio c'era un clima più o meno sopportabile per tutti coloro che non erano degli scorpioni del deserto. Probabilmente era proprio quello il giorno, perché la tempestava che infuriava al di fuori della Villa di Diogene era tale che nessun sunese vi si sarebbe trovato a suo agio. Io, però, di sicuro non ero un sunese (o almeno così credevo) e non avevo la minima voglia di trascorrere altro tempo nella biblioteca di quella Villa. Non che non mi piacesse studiare, leggendo moltissime cose interessanti su tutto ciò che riguarda tecniche, il chakra, i clan di Oto e la storia di quel villaggio. E' che mentre tutto il villaggio dormiva, io non volevo farlo. Così spensi la candela ocn un unico forte soffio e mentre un leggero alone di fumo si alzava dalla stessa, una folata di vento aprì la finestra della casa lasciandoci entrare delle gocce d'acqua e tanto, tanto freddo. - "Diamine, che tempo..." - pensai prendendo uno di quei mantelli caldi la cui funzione era propria quella di proteggermi da quel freddo così a prima vista insopportabile. Uscii di casa che era notte profonda: non vedevo nulla per via dell'oscurità che regnava in quasi tutta l'Oto (l'unica eccezione era, per l'appunto, il quartiere in cui vivevo), ma la mia percezione, decisamente più ampia che di un qualsiasi altro ninja, mi permetteva di orientarmi abbastanza bene per quelle strade che di giorno erano popolate dalla feccia di tutte le età e generi. Feccia, che avrei dovuto eliminare, prima o poi, in modo da rendere quel villaggio decisamente più sicuro per coloro che ci vivevano. Quella, però, non era la mia preoccupazione per quella sera: camminando in quella che sembrava la tempesta più forte degli ultimi tempi, volevo solo godermi la bellezza di quel meteo che intonava così bene con i miei sentimenti interni. Alla fine dei conti, troppe cose erano successe nell'ultimo periodo: una vera e propria Tempesta, che mi aveva portato tra le mura di quel villaggio.

    Per fortuna non incontrai nessuno in quel tempo: il mio percorso tra le strade di Oto era libero e svogliato. Mi aveva presto portato verso l'oriente o meglio verso l'East Gate di Oto, uno di quelli dove la guardia era costante e l'attenzione persino troppa. Quella notte non era da meno e quando un fulmine squarciò il cielo non fui solo io a perdere la vista, ma probabilmente tutti quelli che erano vicino all'East Gate di Oto. Quel fulmine, però, mi sembrò così innaturale e "sintetico" che non appena riacquisii il Dono della Vista, mi portai in meno di un istante in cima alle mura per osservare quello che succedeva sotto. Probabilmente fu per quella mia posizione che riuscii a intravedere qualcosa di strano nel buio vicino alle mura, poco prima che un altro fulmine squarciò il cielo e venni abbagliato di nuovo poco più che per un istante. Quando riuscii a vedere di nuovo, però, di tutto ciò che speravo di vedere non c'era più nemmeno l'ombra: nessun uomo, nessun corpo... niente di niente. Per qualche attimo aguzzai la vista guardando le guardie dell'East Gate: se avevano visto ciò che avevo visto io, probabilmente mi avrebbero confermato che vi era stato un uomo lì per qualche istante. Un uomo quasi subito scomparso.

    wpJP_S9E_400x400



    Guardando nell'oscurità, colpito da quel strano evento, avevo dei strani presentimenti nel corpo. Quasi come se due fulmini apparsi dal nulla, in mezzo a una tempesta, dovevano rappresenta l'inizio di un qualcosa di molto più grande. Attesi, cercando di capire cos'è che avevo visto e chi altri lo aveva visto. Attesi anche per capire se, forse, non era il caso di fare rapporto a Febh seduta stante.
    Attesi.





    Vitalità: 14 leggere
    Chakra: 60 bassi

    Chakra temporaneo: ///
    Equip.: Katana: 2/2 (nei foderi)
    Tonico di Recupero Medio: 2/2
    Tonico di Ripristino Medio: 2/2
    Shuriken Gigante: 1/1 (dietro la schiena)
    Veleno debilitante B2: 2 dosi su una katana, 2 sull'altra katana e 1 sul shuriken

    Status: ///

    Attese:

    Slot Azione:
    I – ///
    II – ///
    III – ///
    IV (Bonus Agilità) – ///

    Slot Difesa:
    I - ///
    II - ///
    III - ///

    Slot Tecnica:
    I – ///
    II – ///
    III (Bonus Intuito) – ///



    Slot Gratuito: ///


     
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    La famiglia Igashi


    I



    Quando venni chiamato a rapporto nell'ufficio del mio superiore, mi trovavo nella palestra della base della Mano Nera, in compagnia di altri miei colleghi con cui mi stavo allenando nel combattimento corpo a corpo. Mi preparai di tutto punto, armandomi e avvelenando i miei spiedi, in ufficio venni informato di ciò che era successo poco prima: un omicidio efferato sulla costa dell'isola, la vittima era stata identificata come appartenente al clan Terumi che, venuti a sapere dell'accaduto, avevano alzato la voce alle autorità per chiedere che venisse trovato l'assassino rapidamente e riportata giustizia. Dovrai scoprire chi è stato e per quale motivo, non abbiamo altri dettagli dell'accaduto se non la presenza di numerose tracce di sangue. Sarà importante scovarle prima che questa maledetta pioggia le cancelli, quindi muoversi. Domande? Mi chiese con voce calma, la questione mi era piuttosto chiara, mi alzai dalla sedia e chiesi Due, signore: è previsto un supporto della Mano Bianca per studiare il corpo, signore? Poter studiare il cadavere con maggiore cognizione di causa, avrebbe potuto darci qualche indizio in più sulla sua morte E poi, è stata individuata la famiglia della vittima? Potrebbe essere utile porgli qualche domanda, signore Avrei ascoltato attentamente le parole del mio superiore, se mi avesse risposto, altrimenti avrei fatto un breve ma sentito inchino e mi sarei diretto rapidamente verso il luogo dell'accaduto.
    La sciarpa scura, tenuta alta sul naso, mi proteggeva da quel freddo pungente, la scena del crimine era non poco lontana dalle mura ed una lunga scia di sangue le collegava. Osservavo la scena con il mio unico occhio buono, il vuoto lasciato dall'altro era nascosto dal coprifronte, mentre mi avvicinavo alla vittima controllai di non pestare nessuna prova che non fosse già stata contaminata. Una volta avvicinatomi, dedicai subito la mia attenzione alla vittima. Il petto era stato aperto ed il cuore rimosso, ad un primo sguardo sembrava essere stato preso a morsi e poi lasciato per terra lì affianco. Quindi, nella speranza che arrivasse qualcuno più ferrato di me in materia, ricorsi alla mie conoscenzeConoscenza Medica (Base) [1]
    Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare gli Status Leggeri; richiedono 3 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di ½ leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa.
    [Da genin in su]
    di base per cercare di capire quale fosse stata la causa del decesso. Non mi sentivo di escludere che quel lavoretto intorno al cuore potesse essere stato fatto post mortem, per questo motivo avrei controllato il resto del suo corpo cercando, magari, segni di colluttazione. Poi mi sarei concentrato sulla ferita al petto, per cercare qualche indizio o individuare il modo in cui era stato estratto il cuore.
    Poi la tomba catturò la mia attenzione, non molto tempo prima infatti, in compagnia di un ninja di Oto, avevo visitato una tomba non molto differente da quella. Era la tomba di Asmodai, o meglio, Senji Akuma, in quella però era stato inciso il suo pseudonimo ma erano molto simili. Forse era anche quella la tomba di un traditore o di un furfante? Provai a controllare se avessi trovato qualcosa di interessante su di essa, dopo di che, avrei iniziato a correre seguendo la scia di sangue che andava verso le porte del villaggio. Non volevo che la pioggia potesse cancellarle completamente.
    Le prime idee e ipotesi stavano, lentamente, affiorando nella mia mente: l'assassino voleva che quel cadavere venisse trovato, è evidente che non abbia cercato di nascondere le tracce dell'accaduto. Esclusi subito l'ipotesi di un omicidio passionale così come quella che riguardasse unicamente la vittima ed il suo assassino, quello aveva tutto la faccia di essere un ammonimento o messaggio per qualcuno. Senza parlarne con la famiglia, però, non potevo dedurre che cosa riguardasse.


     
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    Falce dei Kaguya


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    Strane sparizioni


    Ed un buon odore di vaniglia!



    Vi ricordate ancora della piccola Ryugi? La nostra piccola genin di Suna che, ammettiamolo, non ha avuto molta fortuna nella sua breve carriera.
    Con il Kazekage aveva fatto una pessima figura, nel mercato con quel vecchietto? Peggio che peggio.
    Poi le missioni, piccole missioni, alcune andate bene, fino alla fuga di quel prigioniero: lì la carriera della nostra piccola amica ha avuto un breve crollo, dovuto se volete ad una depressione, ad uno smarrimento, chissà a cosa, ma di fatto Ryugi aveva smesso di impegnarsi in missioni rilevanti, aveva fatto solo piccole cose, principalmente scorte ai mercanti (qui aveva dato un aiuto il fatto che la madre fosse anche una mercante, se vi ricordate, ed il padre comunque uno shinobi di rilievo nel clan dei Nekki).
    Ed anche quella notte era di scorta ad un piccolo gruppo di mercanti, una scorta che l'aveva portata dall'arida Suna fino a Konoha, ben più rigogliosa e florida.

    Quella notte, in particolare, la nostra piccola amica fu svegliata da un piacevole odore che sentì arrivarle dalla finestra aperta.
    Piccola premessa: Ryugi, forse per abitudine (a Suna fa caldo), forse per essere più sicura di poter essere pronta nel caso, improbabile, in cui potesse succedere qualcosa alla carovana che stava scortando, dormiva sempre con la finestra aperta. E quella notte non fu da meno, solo che, stavolta, la finestra aperta fece giungere fino a lei un piacevole odore di vaniglia, che stuzzicò il suo naso, e poi un evidente suono di passi.
    Avvicinatasi alla finestra, la piccola Nekki vide un gruppo di persone in movimento.
    Strano..., un pensiero semplice il suo, ma che provocò in lei della curiosità non da poco, portandola a saltare in strada e seguire, in modo il più circospetto possibile, quelle persone, che si unirono ad altre, superando persino la dozzina.
    Superfluo dirvi che quando la nostra piccola amica li vide muoversi per allontanarsi dal punto di guardia alle Mura e poi superare le stesse su una sorta di ponte di fumo, lei corse a chiamare le suddette guardie.

    A... ai... ai... agh...aahhh..., ve lo ricordate sì che Ryugi balbetta?
    Aiii Aiu... AIUTO!!!! Ci ci ci ci ci , si fermò un attimo per riprendere fiato, non tanto perché stava urlando, quanto per cercare di trovare le dovute parole, Ci s... so... sono d.. d... d... d... d... persone ch... ch... fuori da...d... Mura! CI SONO PERSONE FUORI LE MURA!!! SCAPPANO!!!, non il più articolato dei messaggi, ma sappiamo bene dei suoi problemi ad esprimersi, inoltre la piccola Nekki era anche curiosa di capire da dove provenisse quel forte profumo di vaniglia.


     
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    Magistra Vitae

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    La famiglia Igashi


    Capitolo 1

    La pioggia non aveva smesso di cadere neppure per un momento in quella fredda giornata e ormai le strade che conducevano al cancello est del Suono si erano trasformate in un pantano a stento transitabile. Il manto lastricato, da lungo tempo trascurato, lasciava infatti in più punti apparire la terra battuta sottostante, formando ampie pozzanghere di fango che rischiavano di cogliere in fallo i distratti. Fortunatamente per l'ora tarda e il tempo da da lupi le vie erano pressoché deserte, ad eccezione di chi era costretto a pattugliarle rinunciando al tepore del focolare e di pochi altri coraggiosi. Anche le sentinelle, però, dove potevano cercavano rifugio, sotto le tettoie dell'imponente torre di guardia ad esempio o dell'enorme cancello sottostante. Forse fu proprio per questo che nessuno di loro notò l'ombra che si muoveva furtiva tra i tetti, saltando da una casa all'altra. La figura non procedeva eretta, bensì a quattro zampe con movenze feline, ma dalle dimensioni di un essere umano. Ogni tanto si fermava, ruotando le orecchie da gatto per captare i suoni più flebili nel frastuono della tempesta. Nell'oscurità quasi totale visto l'assenza di stelle coperte dalle nubi anche fissandolo direttamente tutto ciò che si sarebbe potuto vedere sarebbero stati i due occhi gialli brillare nel buio per un istante, e poi sparire.

    Nel suo vagabondare notturno giunse in prossimità della porta orientale, non troppo distante da dove giaceva Dorian, riverso a terra e privo di sensi. Intuendo la presenza di qualcuno con i suoi sensi felini, si avvicinò mantenendosi al riparo, mossa dalla caratteristica peculiare dei gatti: la curiosità. Rimase a scrutarlo dal suo nascondiglio per alcuni istanti, costatando che l'uomo respirava ancora a giudicare dall'oscillazione degli strani baffetti, ma non reagiva alla pioggia gelata che continuava impietosa a colpirlo. Fece per fare un passo verso di lui quando un fulmine non propriamente a ciel sereno, ma per lo meno inaspettato, rischiarò la scena al punto da renderla completamente bianca per i suoi occhi sensibili. Aguzzando l'udito percepì i passi di una seconda persona che si chinò a raccogliere lo sconosciuto. Riuscì a dargli solamente un'occhiata appena riacquisita la vista perché un secondo lampo di luce la accecò nuovamente, strappandole un basso miagolio indispettito. Spariti entrambi, quando reputò di essere al sicuro si avvicinò al punto dove si trovavano i due, annusò l'aria intorno e ne memorizzò gli odori. Con un balzo fu dunque nuovamente sui tetti, e da lì scomparve nella notte.

    La mattina dopo il cielo sopra Oto era completamente terso e l'azzurro era tanto brillante da dover distogliere lo sguardo dopo poco. Le temperature avevano subito una drastica picchiata e le tracce della tempesta erano onnipresenti, rami abbattuti, cartelloni divelti e canali trasbordati, ma almeno splendeva il sole. Nella camera al primo piano di Villa Mikawa la giovane kunoichi allungò la mano fuori dal futon per spegnere la sveglia, rabbrividendo al contatto della pelle esposta con l'aria. La ragazza batte le palpebre un paio di volte fissando il braccio scoperto poi, colta da una subitanea rivelazione, controllò il resto del corpo sotto le coperte. Sospirando, si distese il più possibile senza abbandonare il proprio riparo e raggiunse un pile da una fila di vestiti accanto all'armadio. Più o meno coperta, con la felpa che raggiungeva quasi metà coscia, raccolse il pezzi di pigiama sparsi per i tatami constatando che erano zuppi d'acqua. Un asciugamano sporco di fango giaceva abbandonato di traverso ad una sedia e lei lo piegò inconsciamente prima di gettarlo insieme al resto nel cesto dei panni sporchi. Beh dai almeno sta migliorando un pochino...

    Durante la strada verso il palazzo dell'amministrazione Harumi cercò di richiamare alla mente gli eventi della notte passata, ma i brevi flash che le sovvenivano riguardavano per lo più la pioggia torrenziale e poteva trattarsi di falsi ricordi costruiti dal suo inconscio, sapendo che aveva diluviato fino a mattina. La questione cadde comunque presto nel dimenticatoio, la ragazza aveva ben altro a cui pensare. Erano passate poche settimane dalla sua nomina a segretaria del nuovo consigliere del Villaggio e doveva ancora finire di sistemare i faldoni accumulatosi nel frattempo. Lasciò spaziare uno sguardo sconsolato sull'ufficio che le era stato assegnato, proprio a fianco di quello del suo superiore con cui comunicava con una porta al momento chiusa. Solo per ripulirlo ci aveva perso due giornate, ma almeno ora era più o meno vivibile, se si chiudeva un occhio sulle pile di scatoloni addossati alle pareti. E proprio nel tentativo di esaurire uno di questi stava finendo di controllare una cartella contenente i fogli matricolari di alcuni ninja del Villaggio. Man mano che li riordinava, verificando che le informazioni contenute fossero corrette e all'occorrenza incollando le fototessere per lo più tenute ferme da graffette arrugginite, li inseriva nell'apposito schedario in ordine alfabetico. Non prima di averli però fotocopiati per riempire un altro raccoglitore, quest'ultimo in ordine di grado, precedentemente assente. Il lavoro già ingente di suo era stato rallentato dalla scarsità di cancelleria, per la quale aveva fatto una ramanzina, ad onor del vero piuttosto timida, agli impiegati, ripromettendosi di rivedere anche i contratti di fornitura. Mentre i suoi pensieri spaziavano su tutt'altri argomenti durante quelle operazioni ripetitive, si trovò a fissare la persona riprodotta su una di quelle schede. Era sicura di averla già vista da qualche parte, ma non riusciva proprio a farsi venire in mente dove. Beh, pazienza. La ripose al suo posto, proseguendo con il suo lavoro. Di certo con dei baffi del genere le sarebbe rimasta impressa.

     
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    La Famiglia Igashi


    Primo Post


    Era una splendida notte stellata, la luna piena bianca e candida illuminava le tenebre cinta da alcune nubi sottili.

    Nella sua stanza al piano terra, il padre riposava tranquillamente dopo una dura giocata di lavoro. L'uomo spezzato in maniera incurabile nel corpo era finalmente rinato nell'animo, non più ninja ma semplice maestro di scuola. Un incarico forse altrettanto duro. Curioso come il fato si diverta a cambiare le carte in tavola forse senza la minima logica, un semplice caso, pura crudeltà, o per deviato piacere? Insondabile mistero il destino.

    Abbandonato a simili vane elucubrazioni il giovane Satoru sdraiato sul vertice del tetto, come un noto cane dei fumetti. Il ragazzo fissava feroce il satellite nel cielo, forse in attesa di una risposta? Un tipo abbastanza profondo: diversamente da un certo ninja biondo che certamente avrebbe fissato la splendida vicina solita lasciare le tendine aperte. - Non che Satoru voltasse schifato lo sguardo - Senza dilungarsi era un momento di riflessione e meditazione.

    Dannata vicina esibizionista


    Meditare con certe distrazioni non è certo facile. Ed ecco un altra distrazione questa volta olfattiva: Un forte e curioso odore di vaniglia. Una reazione naturale mettersi seduto ad osservare le strade e notare un gruppo di persone radunarsi e dirigersi alle mura. Un ninja come Satoru scattò immediatamente nella sua camera e preparò come solito per una missione, meglio essere pronti e previdenti. Velocemente corse verso le mura in tempo per le persone appena fuori le mura.

    Il ragazzo prima di agire in qualsiasi modo si concentròPercezione 9+3=12 ed osservò attentamente la zona per poi guardare in direzione dei fuggiti.




    Chakra: 40/40
    Vitalità: 13/13
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 350
    Riflessi: 450
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 475
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba I × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Wakizashi × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5
    • Fasce da Combattimento (2 x gamba) × 4
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Fumogeno × 1

    Note
    ///



    Partecipo senza usare la ts ;)
    Scheda
     
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    Famiglia Igashi


    Villaggio di Amegakure - Chapter I



    Il suo respiro affannoso era l'unico rumore udibile nello spiazzo antistante una manciata di case situate al Primo Livello di Oto, dove vivevano i disgraziati della Pioggia.
    Sbirciando sulla piccola piazza, chiunque avrebbe potuto scorgere un uomo alto circa due metri, con occhi neri come la notte e capelli disordinati.
    Era agitato, teso come una corda di violino. Incurante della pioggia torrenziale che si abbatteva sulle sue spalle, l’uomo sembrava cercasse qualcosa o qualcuno che un attimo prima era lì, a portata di mano. Dal suo volto trapelavano sconforto, rabbia e dolore.
    Si guardava intorno, incredulo, urlando con insistenza un nome inconsueto e poco conosciuto.
    Hounkou!!! HOUNKOU!!! Dove sei?
    Non aveva mai immaginato di sentirsi così …. male.
    Ricordava di essersi steso sul divano, di aver chiuso le palpebre per riposare gli occhi e di essersi svegliato con l’urlo disperato di Hounkou, la bambina che aveva adottato la notte in cui era entrato a far parte della schiera di Lord Goemon. Aperti gli occhi, l’Oleandro aveva intravisto un uomo dietro di lei. L'abito e un lungo cappuccio celavano il suo volto. Senza alcun simbolo particolare in mostra, lo sconosciuto si limitò a uscire dalla sua casa portandosi via il bottino, senza attaccarlo o dire alcunché.

    Seppur stordito dalla dopamina che aveva auto-generato grazie alla sua tecnica speciale, il Fiore era balzato in piedi in un istante, con il Tantien "in fiamme". Non pensava di avere muscoli in grado di assorbire così tanto chakra.
    Con una valanga di adrenalina in circolo, Namae si era gettato contro l'intruso, colui che stava tentando di sequestrare l'unica persona che fosse riuscita a far breccia nel suo cuore.
    Lo avrebbe ucciso nel peggiore dei modi, come solo i Fiori di Ame sapevano fare.

    Fallì.
    Prima che potesse raggiungerli, con un balzo simile a quello di un felino, i due uscirono dalla porta principale, girarono l'angolo e scomparvero nel nulla.
    In preda alla disperazione, con il cuore che batteva forte in gola, Namae aveva perlustrato la via e l'intera zona, in cerca di simboli o testimoni, ma non aveva trovato niente. Con un peso nel cuore che avrebbe steso anche il più duro dei ninja, Namae era ancora lì, in bella vista al centro della piazza.

    Ad un tratto, rientrò nella sua dimora, chiudendo la porta alle sue spalle. Avrebbe fatto di tutto per riavere sua figlia. Qualsiasi cosa, anche a costo di rovinare la vita che era stato in grado di costruire dopo la sua amnesia.
    Afferrò l'equipaggiamento.
    Sapeva già a chi estorcere qualche informazione.



    Chakra: 75/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Antidoto Base (Veleno C1) × 1
    • Kunai × 5
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1

    Note
    ///


     
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    La Famiglia Igashi


    Post Primo - GOMBLOTTO



    Come sarebbe a dire che non possiamo uscire dalla città?

    Mi dispiace signori ma fino a quando non ne sapremo di più nessuno entra e nessuno esce da Kiri. Ordini.

    Inaudito! replicò Ryouma, il mentore di Jack, colui che lo aveva introdotto nelle file del clan degli scorpioni di Sunagakure. Scommetto che se a morire non fosse stato un membro del clan Terumi ci avreste lasciate andare, vero?

    Cosa?

    Già rispose Jack dal basso dei suoi tredici anni Fosse stato uno di noi due, o quel signore che fa la carità davanti al tempio non ve ne sarebbe fregato nulla! Il ragazzo dai capelli verdi si stava agitando nonostante tenesse un tono educato e rispettoso. Si scambiò un'occhiata d'intesa con Ryouma, più alto e muscoloso di lui, il prototipo dell'immaginario di un ninja dei Soshi (anche se era stato introdotto da poco nel clan, e ancora doveva diventare un genin, già ci si aspettava molto da Ryouma)

    Non è assolutamente vero! gli rispose la guardia

    Ah, quindi state dicendo che questa è prassi? Rinchiudere due ninja di Suna, perlopiù venuti a visitare Kiri in vista del programma di scambio Shinobi dell'Accademia, è prassi? disse Ryouma indicando la guardia, quasi torreggiandolo nonostante la giovane età

    Mi dica signora, è forse normale? Ogni volta che muore qualcuno Kiri chiude le porte ai propri alleati? Jack si rivolse ad una anziana signora, e poi si voltò per entrare in conversazione anche con qualche altro Kiriano

    Mi avevano parlato bene di questo vostro paese, ma vedo che anche qui l'unica cosa che conta è nascere nella famiglia giusta! Se sei un Terumi, uno Hyuga o un Kurogane ti si aprono tutte le porte. Scommetto che se mi fossi chiamato Ryozo Kurogane invece di Soshi a quest'ora sarei già a metà strada per Suna, vero?

    Mano a mano che la situazione continuava Jack si scaldava sempre più. Odiava le ingiustizie e aveva sempre visto come all'accademia, o nella vita, i suoi compagni avevano sempre una marcia in più perché erano nel clan giusto, o avevano il cugino o l'amico che gli aveva insegnato qualche tecnica o il fratello più grande che era amico del sensei. E la cosa lo faceva infuriare.

    Che cosa gliene fregava a lui se uno stronzo del clan Terumi era andato a farsi accoppare in cima ad una rupe? Ben gli stava, anzi, uno schifoso di un "nobile clan" in meno. Fosse dipeso da lui e Ryouma li avrebbero messi tutti al muro! Come si permettevano di impedire alle due future stelle del clan Soshi e del villaggio di Suna di restare chiusi dentro li?

    Sentite, ragazzi, io sto solo cercando di fare il mio lavoro...

    Sentilo, lo strumento dell'oppressione

    Lo sai vero che mentre tu sei qui a tenere P-R-I-G-I-O-N-I-E-R-I due ninja alleati il tuo collega del clan vattelapesca si sta facendo bello coi tuoi superiori? Che tra l'altro sono probabilmente tutti parenti? Dimmi un po' quanti Kage conosci che non fanno parte di un clan nobile? Eh? E quanti capi-guardia o capi delle forze speciali?

    Si, beh, in effetti...

    Vedi? E' tutta una cospirazione! I grandi clan stanno manipolando i piccoli ninja come noi e come te! Vogliono farci fare tutto il lavoro sporco mentre loro se ne stanno nei loro uffici a bere e prendersi gioco di noi!

    Amen, fratello! Guarda un po' cosa sta succedendo qui! Tu, un giovane nel pieno delle proprie forze costretto a tenere R-I-N-C-H-I-U-S-I due ninja A-L-L-E-A-T-I qui a Kiri sotto espresso I-N-V-I-T-O della segreteria accademica mentre il tuo collega Terumi sta risolvendo il caso sfruttandolo per fare carriera. Perché scommetto che i Terumi hanno chiesto a uno di loro di risolvere il tutto vero? O magari a qualcun'altro dei "nobili clan" per non dare nell'occhio. 

    In effetti non saprei, non sono autorizzato...

    La gerarchia è lo strumento più vecchio del mondo! Ti dico un fatto: lo sapevi che il 75% dei ninja è in qualche modo affiliato ai grandi clan? Jack fece un gesto eloquente, per farsi sentire dalla guardia e dalla folla che si stava radunando E lo sapevi che Ryugi Sugimura ha dimostrato che le cosiddette "Kekkei Genkai" non esistono? Sono tutte scuse per giustificare una origine "nobile" ma in realtà sono tutti jutsu tenuti segreti

    Per non parlare dei Jinchuuriki

    Non farmi inziare a parlare dei Jinchuriki, fratello.

    Ragazzi, basta! Sentite io non ho tempo da perdere! Ho ricevuto ordini precisi, nessun ninja entra e nessun ninja esce finché non abbiamo chiarito cosa è successo!

    Non far parte del complotto fratello!

    Fight the Power!

    Uno vale Uno!

    Poco alla volta, esaurita la novità, la folla si era dispersa e con essa tutto il "potere" e la "soggezione" che i due giovani Sunesi avevano sulla guardia. Alla fine tornarono verso la piazza principale del villaggio di Kiri.

    Ma non esce mai il sole in questo posto di merda?

    Voglio tornare a casa, uffa.

    Eh, l'hai sentito il tipo: noi poveri sfigati senza clan siamo rinchiusi qui dentro finché i grandi e saggi clan nobili non avranno deciso che farsene di noi.

    Ehi Ryouma, ho avuto un'idea.

    Che idea?

    So che sembra folle ma... troviamo l'assassino. Noi due. Pensaci: potremo tornare a casa disse Jack alzando il pollice

    Si, ma pensi che riusciremo a trovarlo un assassino? Non conosciamo nessuno qui a Kiri

    Appunto, potremo indagare meglio senza nessun pregiudizio. E poi... pensa alla ricompensa. Magari ci fanno genin!

    Ma, non credo che all'accademia gli freghi qualcosa di noi due. Cioé, fossimo di un clan...

    Appunto, pensa alla fregatura totale. Due studenti, sunesi, per giunta non affiliati a nessun clan che risolvono l'efferato omicidio di un membro del clan Terumi mentre i clan e i loro demoni da guardia stanno a guardare. Sarebbe il modo perfetto per metterglielo in quel posto. Alzò entrambe le mani evidenziando i due medi mentre sorrideva.

    Nah, per me straparli. Io preferisco godermi qualche giorno di libertà. Le Kiriane non sono così male se ignori la pelle da malata...

    E la puzza di pesce. Come vuoi fratello... se ci ripensi per te la porta è sempre aperta

    I due si divisero dopo esserti salutati con la loro stretta di mano segreta

    Peccato, speravo di convincerlo. Anche se è uno stronzo di un grande clan un po' mi dispiace che questo poveraccio sia morto così... col cuore strappato e mezzo mangiato dicevano quei tizi alla locanda. Nemmeno uno di un clan dovrebbe crepare così. Ti vendicherò sconosciuto Terumi. La giustizia di Jack Soshi si abbatterà su questo nefando criminale!

    Iniziò quindi a correre senza meta, desideroso di sfogare quel desiderio di giustizia sociale mista a pietà.




     
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    La famiglia Igashi


    Post primo - Perché te lo dico io




    No.... Sussurrò il ninja cremisi. In quella notte buia e tempestosa il riposo del folle era disturbato da incubi inimmaginabili. No... Continuò, muovendosi incessantemente nel letto, coprendosi e scoprendosi ripetutamente, incapace di trovare una posizione che gli concedesse tranquillità. NO! Urlò più deciso, con un tono che sembrava unire l'arrabbiato e lo spaventato. No Raizen! Non mettere il reddito di cittadinanza a Konoha! Non vedi che rovini l'economia così? Nooooooooooo! Si svegliò dunque il folle mettendosi a sedere sul letto di scatto; il tanga impregnato di sudore si infilava fastidiosamente tra le sue chiappe sode. Chi cazzo è Raizen? Sussurrò a bassa voce tra sé e sé mentre si alzava. Devo smettere di mangiare la peperonata subito prima di andare a letto... Hai finito? PORCOD...Urlò Kuso, portandosi la mano destra al petto come a tentare di trattenere il cuore dall'uscire dal petto. Per un secondo mi ero scordato di te... pensavo di essere diventato pazzo! Scoppiò quindi in una fragorosa risata. Sì, già, sarebbe decisamente strano... Comunque, ti devi muovere. Come muovere? Siamo nel mezzo della notte e fuori piove di brutto. Devi andare all'East gate di Oto, e veloce. Ma come all'East gate? Ma perché? Perché te lo dico io santiddio, tutte le volte con ste storie. Dobbiamo iniziare una news del cazzo e non ho lo sbatti di inventare un motivo per cui ti trovi lì per caso perciò vestiti, vacci e aspetta. Ma aspetta cos... MUOVITI. Ok, madonna, non c'è bisogno che ti arrabbi così.
    Come guidato da una misteriosa forza, il folle si diresse verso il baule nel cui teneva l'equipaggiamento e si vestì. N.d.r Vestirsi, per Kuso, vuol dire mettersi un paio di mutande, visto il clima il ninja ha scelto, per questa occasione, un paio di boxer rossi.
    Scese quindi le scale che conducevano nel salone principale dell'AnalGore per trovare al suo interno le solite donne a lavoro ed un paio di dipendenti che gli chiesero il perché stesse uscendo a quell'ora della notte completamente equipaggiato. NON LO SO , OK? Rispose il folle con le lacrime agli occhi prima di correre fuori dall'edificio.

    Il viaggio fu breve, ed in poco tempo il ninja fu nel luogo dove voleva essere. Io volevo essere a letto. Tuttavia non sembrava che ci fosse motivo per essere lì, il luogo era completamente vuoto. Insomma, quanto devo aspettare? Allora vediamo, se quello è l'est gate, la luna è crescente ed il vento viaggia una velocità di circa sei chilometri orari, direi ventiquattro ore perché ho sbagliato giorno. Cosa?! Sì, è domani, errore mio. Mi hai fatto alzare a caso e prendere l'acqua per nessun motivo?! Non ti preoccupare, ci penso io con un bello skip temporale. NO! Lo sai che mi fanno venire la na...

    [L'indomani stessa ora]

    Un'altra notte buia e tempestosa vedeva il folle riverso sul terreno a vomitare copiosamente nelle vicinanze dell'east gate di Oto. Ti odio da morire. Pensò, probabilmente riferendosi al destino, il folle rialzandosi a fatica e trattenendo un ulteriore conato di vomito.
    A differente della notte precedente, però, questa volta non era da solo: a circa un centinaio di metri da lui si trovava, riversa a terra, una figura familiare al ninja cremisi. Dorian? Sussurrò aguzzando la vista. Fu allora che un fulmine squarciò il cielo abbagliandolo completamente. I MIEI OCCHI! I MIEI BELLISSIMI OCCHI! Urlò il folle portandosi entrambe le mani a coprire i bulbi oculari; fortunatamente per lui la cecità che era derivata da quell'evento era temporanea ed in pochi attimi recuperò la vista. Adesso accanto a Dorian adesso si trovava una seconda figura ammantata. Mmmm, ammantata vuol dire cattiva di solito... lascia che aguzzi ancora una volta la vista per vedere bene di chi si tratt.. Un secondo lampo squarciò il cielo. AAAAAAH! PERCHE'? Non prendertela con me, non l'ho deciso io.
    Quando Kuso riuscì, una seconda volta, a recuperare la vista, si rese conto che sia la figura ammantata che Dorian erano scomparsi senza lasciare traccia. Oh... beh è andato, si torna a casa. No! Questa è la news che ti dicevo. Ma è scomparso nel nulla, che cazzo ci devo fare io? Senti non so altro, adesso dobbiamo aspettare di vedere cosa succede. Ma io voglio andare a casa. Sta zitto.


    La scheda è nel ritratto
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    La Famiglia Igashi


    - II -



    [Kiri]

    Il Tokugawa arrivò con netto anticipo sulla scena del delitto e si mise a cercare qualcosa, senza ben avere in mente cosa. Il suo superiore gli aveva negato sia le informazioni derivanti dalla famiglia, sia il supporto della Mano bianca per quella operazione: i Terumi si erano chiusi nel lutto e non volevano nessun tipo di inferenza. Necessitavano del loro spazio per piangere la vittima. Inoltre il ragazzo era orfano e viveva col cugino il quale, al momento, era fuori dal villaggio, in Missione alla ricerca di Itai. Per quanto riguarda la mano Bianca, l'ospedale era ancora in subbuglio per via dell'elezione del nuovo Kage ed i cambiamenti interni che questa aveva portato; c'erano ancora molte cose da fare e l'efferatezza dell'omicidio, dopotutto, parlava da sola e non aveva certo bisogno di molte presentazioni, neanche mediche. Youshi aveva tutti gli strumenti per risolvere le domande che si era posto: sulla nuca era presente un trauma piuttosto grave, probabilmente la causa di morte. A giudicare inoltre dai segni per terra, il cadavere non era stato ucciso lì. Questo significava che il macabro gesto del cuore mangiato fosse avvenuto dopo la morte del giovane ninja. Studiando l'arco dentario sul dente, però, si sarebbe accorto di qualcosa: più morsi sull'unico punto, come se non fosse stato mangiato immediatamente ma avesse richiesto più tentativi. Sulla tomba lì accanto non c'erano molte informazioni: era vecchia, non troppo, probabilmente, forse di qualche anno. Se avesse voluto avere ulteriori informazioni su tale tomba avrebbe dovuto fare altro, non limitarsi ad osservarla. E mentre era intento a capire cosa fosse successo, dietro di lui venne raggiunto da un ninja straniero, di Suna per la precisione: Ryozo Soshi. Potevano collaborare, dialogare e scambiarsi informazioni oppure non farlo e seguire due piste differenti. Stava ai due decidere.

    [Konoha]

    Le guardie chiamate dalla giovane Ryugi non poterono molto. Una volta passato il ponte, le quindici persone catturate a Konoha scomparvero in una nuvola di fumo, anch'essa odorosa come tutto il resto. E quando quegli uomini e quelle donne scomparvero, allo stesso modo fece il ponte, crollando ed investendo ancor di più la città di fumo. Ci sarebbe voluta una intera ora prima che tale fumo scomparisse totalmente ed insieme a lui l'odore di vaniglia: ora in cui per strada non si sarebbe visto ad un palmo dal proprio naso ... l'avete capito il gioco di parole, no? Vedere ad un palmo dal naso ... naso che sente l'odore di vaniglia ... va bhè, ci siamo intesi.
    Comunque, le strade da seguire per la giovane Otese ed il nerboruto uomo di Amegakure erano tendenzialmente due, a quel punto: capire chi fossero gli scomparsi oppure capire da dove provenisse quel fumo. Potevano agire la notte stessa, ed incorrere nei problemi visivi di cui sopra, oppure aspettare che il fumo svanisse. Ma in ogni caso ... in che direzione andare?
    Allo stesso tempo, un altro ninja stava osservando la scena da lontano: Satoru Kusano. Grazie alla meditazione ed alla sua rinnovata arguzia nel riposo, poté scorgere grazie alla sua ottima vista, una figura, lontano, fuori dalle mura, intenta a mantenere un sigillo. Aveva un braccio rosso ed una benda sull'occhio ma poco altro era visibile da quella distanza. Era evidente o per lo meno probabile, che fosse lui a mantenere in piedi il ponte su cui si stavano muovendo quelle persone.

    [Oto]

    Oto, da un certo punto di vista, era quella che se l'era vista peggio: volete mettere la scomparsa del più bell'uomo della regione con un macabro omicidio e qualche rapimento? Il primo è un vero crimine contro l'umanità, le seconde ordinarie giornate noiose per Oto. Ebbene, quando si stava commettendo il fattaccio non due ma ben quattro occhi erano puntati sull'est gate di Oto - se si escludono tutti quelli delle guardie delle mura lì presenti: quelli del giovane Tasaki e quelli dell'attraente (sessualmente parlando) Kuso. Il secondo ebbe modo di riconoscere Dorian, suo amico e spasimante più o meno segreto, mentre il primo ebbe modo di interrogarsi sui fulmini che avevano colpito il villaggio. Quando di Teschio e Dorian non vi fu più traccia, sia Tasaki che Kuso ebbero modo di vedere una giovane kunoichi odorare con fare felino il posto dove poco prima giaceva l'Otese. La tempesta ancora non accennava a placarsi ma la loro visuale era piuttosto libera ed avrebbero potuto riconoscerla tranquillamente, se l'avessero conosciuta. In ogni caso, Tasaki ricevette delle grida dalle guardie delle mura, le quali si erano accorti che anche lui aveva assistito all'insolita scena. Puoi confermarci anche tu che l'uomo che ha raccolto Dorian fosse lui? e così dicendo porsero un manifesto con una sorta di Identikit di Teschio. Non era ricercato, non aveva commesso crimini diretti contro Oto, ma sapeva cose che ad Oto avrebbero fatto comodo: poterci parlare, per gli alti ranghi del villaggio, sarebbe stato molto utile. [Immagine] Inutile che vi stia a spiegare perché la guardia conoscesse Dorian. Era un'uomo grosso,anzi, direi enorme, pieno di tatuaggi ovunque, anche sul viso. Incuteva un terrore vero. Eppure profumava, aveva le sopracciglia ben definite e le unghie delle mani dipinte. Inutile dirvi che era un assiduo frequentatore della boutique dell'Anaga. La Gatta di Oto non ebbe modo di sentire questa conversazione, veloce e felina come fu, era già sui tetti della città quando i due si scambiarono tali informazioni. Kuso invece sì, sentì tutto. E provò anche un po' di invidia per quella guardia così ben curata da parte di Dorian. In Amministrazione credo abbiano delle informazioni su quest'uomo, provate ad andare lì a chiedere, fa parte di una serie di informatori di cui Oto vorrebbe servirsi.
    Il giorno seguente la prima ad avere informazioni sull'accaduto sarebbe stata la forza portante: mentre stava scartabellando coi fascicoli, fu chiamata direttamente dal suo superiore per indagare quanto successo prima. Gli fu mostrata infine una foto di Dorian e, probabilmente, risvegliata un po' di memoria.
    Se i due ninja di Oto che avevano ricevuto le informazioni su Teschio avessero aspettato la mattina, sarebbero stati convocati anche loro insieme alla Neko. Se si fossero presentati la sera non avrebbero trovato nessuno ma sarebbero potuto essere accolti alle prime luci dell'alba, prima che la loro compagna entrasse in servizio. Kuso aveva un certo presentimento che sarebbe stato meglio attendere e se avesse incontrato Tasaki probabilmente, avrebbe potuto riferirglielo. Erano liberi di indagare ulteriormente la scena del crimine contro l'umanità, se ne avessero avuto modo, voglia e tempo.



    OT | Posterò ogni mercoledì, andando avanti per il gruppo che di volta in volta ha finito, quindi una settimana di tempo per giro di posting circa. Se finite tutti prima, posterò prima.
     
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    Falce dei Kaguya


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    Un ponte di Vaniglia


    Il mistero di Konoha



    La nostra piccola Ryugi aveva avvisato le guardie, fin lì avevate seguito, sì? Bé, sembra che il suo contributo non era bastato: diverse persone erano scomparse, ma, più di questo, il ponte che le aveva trasportate, scomparve d'improvviso, lasciando solo una fitta nebbia odor vaniglia, in cui la nostra giovane genin non aveva molte possibilità di muoversi al meglio.
    E così, vagando nel fumo odor vaniglia, Ryugi si mise a riflettere sui fatti che aveva visto e, per nostra fortuna, i suoi pensieri... bé, non balbettano.
    Diversi uomini e donne, quanti saranno stati? Ne ho contati più di dieci, ma cosa può averli portati ad andare via da Konoha e perché su quel ponte? E cos'è quest'odore di vaniglia? Certo che è davvero buono... devo ricordare a mia madre di far portare più di queste piante nel mercato di Suna..., scusatela, anche Ryugi certe volte divaga.
    Se quelle persone volevano scappare da Konoha lo avrebbero dovuto far in un modo meno evidente: sì, è vero che se non avessi avvisato io le guardie, forse nessuno li avrebbe scoperti per ore ancora, ma in ogni caso, forse, sarebbe stato per loro più facile andar via. Quindi forse non sono andati via, sono stati convinti a seguire qualcuno, o qualcosa, attraverso quel fumo di vaniglia? Ma perché solo loro? Non poteva essere l'odore di vaniglia, altrimenti avrebbe indotto anche me...

    E così avrebbe continuato a ragionare, mentre avanzava tenendosi sempre il più vicino possibile alle Mura di Konoha, fumo permettendo, finché questo non si fosse dipanato, poi avrebbe preso la sua decisione: scoprire l'origine di quella nebbia e del ponte a cui sembrava legata.
    Fatta questa scelta, il passo successivo sarebbe stato facile: dirigersi alla prima postazione d'ingresso alle Mura.
    S.... sa... sal...vvvvv-...sal..v... SALVE!, ci aveva messo poco in fondo, dai.
    V.... v.... v.... Vaniglia!, ok, possiamo dire che non era il modo migliore di iniziare una discussione, La ne... nebbia di V... V... Vani... V...va... va... Vaniglia!, aggiunse, un pò criptica, ammettiamolo.
    La nebbia fuori le M... Mu..muuuu... Mura... vorrrrrrrrr.... vorrei inv... investigare!, concluse, in attesa che qualche ninja di Konoha, lì alle Mura, le desse il beneplacido per compiere le indagini, in cerca di qualsiasi informazione potesse ancora esserci, dopo quel lasso di tempo.

    Chissà cosa avrebbe trovato?
     
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    La Famiglia Igashi


    Secondo Post


    L'ottima capacità visiva del ragazzo della foglia gli permise di scorgere, oltre le mura di Konoha, uno strano tipo con braccio rosso ed una benda sull'occhio intento a mantenere un sigillo di un qualche jutsu. Era quantomeno un individuo sospetto ed inquietante, facile se non scontato dedurre come potesse essere il responsabile o almeno essere legato a quella presunta fuga di massa. Effettivamente quella fuga appariva anch'essa piuttosto strana in fin dei conti un gruppo di civili non avrebbe di certo avuto bisogno di organizzare una tale sceneggiata semplicemente per lasciare il villaggio quindi con molta probabilità si trattava di un rapimento di massa.

    La prima idea di Satoru fu quella di lanciarsi contro il bendato da solo ma fatte le considerazione precedenti comprese come fosse un idea migliore trovare un qualche alleato almeno accademico.

    Meglio trovare un alleato!

    E così il giovane continuò a muoversi verso le mura in cerca di qualche shinobi.

    Alla fine giunse alla prima postazione d'ingresso alle Mura dove trovò una kunuichi con uno strano accento per così dire. In una tale situazione d'emergenza l'aiuto di chiunque era benaccetto, quindi il foglioso si rivolse alla ragazza.

    Ehi tu! Vuoi aiutarmi nelle indagini? Sono Satoru Kusano genin di Konoha. Ho visto probabilmente il colpevole di questa situazione ma mi serve aiuto per cercarlo.

    Se la Nekki avesse accettato il genin gli avrebbe descritto il sospetto e guidata fino al lungo dove lo avvistato. Ovviamente il diciannovenne avrebbe mantenuto massima concentrazionePercezione 6+3+3=12; sulle sue capacità percettive.



    Chakra: 40/40
    Vitalità: 13/13
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità: 400
    Resistenza: 350
    Riflessi: 450
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 475
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba I × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Wakizashi × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5
    • Fasce da Combattimento (2 x gamba) × 4
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Fumogeno × 1

    Note
    ///

     
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    Colui che è

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    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    Quando il tutto successe non mi restò che farmi un paio di domande su tutto quello che avevo appena visto. Una scelta un po' macabra e sicuramente molto interessante, anche per tutto ciò che riguarda un posto decisamente movimentato e dinamico, come appunto Oto. A tutto questo, cari amici, si aggiunse anche un'altra stranezza che non sapevo spiegarmi: una kunoichi che riuscivo a vedere abbastanza bene nonostante la scarsa visibilità, si mise a odorare il posto dove prima giaceva l'uomo scomparso. Che stesse cercando di segni? Delle tracce? Ovviamente, alla vista di tutto quello non mi restò che avvicinarmi al limitare delle mura e urlarle: - «Hey! Ma cosa diavolo stai facendo?» – Ovviamente, da neo-otese qual'ero non la conoscevo e non sapevo minimamente chi fosse. Con tutta la tempesta che infuriava, poi, non riuscivo nemmeno a intravedere degli evidenti segni d'identificazione su quella kunoichi. In ogni caso, sia che avessi ricevuto delle risposte che no, sarei stato richiamato dalle guardie, il quale avevano una domanda da porre. A me. Neo-otese che a malapena sapeva chi in quel villaggio erano i consiglieri. Per questo mia reazione fu abbastanza naturale: - «Chi è Dorian?» – Chiesi in risposta guardando il manifesto che mi stavano porgendo. - «Comunque sì... Era decisamente lui quello. » – Al che mi vennero date tutte le informazioni in merito. Sul fatto che non era ricercato e non aveva commesso crimini diretto contro Oto, quasi mi delusi: significava, praticamente, che non potevo toccarlo sbattendolo in prigione oppure prendendomi la sua taglia. Quando poi si capì che conosceva delle cose utili per Oto, i miei occhi s'illuminarono, ma solo a metà: potevo cercare di catturarlo, ma non di prendermene la taglia. Sarei comunque rimasto, insomma, un povero. Comprendendo questo il mio umore cambiò visibilmente, abbassandosi. Guardai la guardia: - «Datti una sistemata.» – E con quelle parole gli avrei aggiustato il vestito, in modo che sembrasse più simmetrico. Inoltre, con un cenno della mano gli tolsi la polvere dalla spalla: volevo che sembrasse uno ordinato. A quel punto, intenzionato di chiedere le informazioni direttamente in amministrazione, semplicemente tornai a casa... Tanto la sera stessa difficilmente qualcuno avrebbe ascoltato le mirabolanti e favolose storie di Tasaki Moyo che avevo da raccontare.

    In effetti non servì andare in Amministrazione per parlare con i Superiori di quello che era successo. Tutt'altro: venni convocato. Probabilmente le mie favolose storie le volevano ascoltare comunque. Ovviamente, considerando che non avevo proprio niente da fare, mi recai nell'Amministrazione la mattina stessa, subito dopo l'alba, ovviamente alla ricerca di altre informazioni. La prima domanda che avrei posto a una qualsiasi persona che mi si sarebbe trovata dinnanzi a quell'ora del mattino (tizio che non conoscevo per niente a parte), sarebbe stata sempre estremamente logica e diretta: - «Ditemi dov'è Teschio, quali sono le sue capacità e quanti ryo mi date per portarlo qui.» – Più chiaro di così...


    Vitalità: 14 leggere
    Chakra: 60 bassi

    Chakra temporaneo: ///
    Equip.: Katana: 2/2 (nei foderi)
    Tonico di Recupero Medio: 2/2
    Tonico di Ripristino Medio: 2/2
    Shuriken Gigante: 1/1 (dietro la schiena)
    Veleno debilitante B2: 2 dosi su una katana, 2 sull'altra katana e 1 sul shuriken

    Status: ///

    Attese:

    Slot Azione:
    I – ///
    II – ///
    III – ///
    IV (Bonus Agilità) – ///

    Slot Difesa:
    I - ///
    II - ///
    III - ///

    Slot Tecnica:
    I – ///
    II – ///
    III (Bonus Intuito) – ///



    Slot Gratuito: ///
     
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    ehm...da qualche parte

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    La Famiglia Igashi

    Antichi Pruriti


    Era notte inoltrata. Nell'enorme villa dell'otese regnava il silenzio, ma la ragazza, nel pieno della fase rem, continuava a rigirarsi tra le sue preziose lenzuola di seta, quando alla fine, tormentata dagli incubi, venne svegliata da una strana sensazione; senza neanche rendersene conto, aveva già portato una mano sulle sue parti intime per cercare di sedare un lieve prurito, ripensando nel mentre allo strano sogno di poco prima ed alzando la testa dal cuscino, poggiandosi su di un gomito. Era convinta che non fosse stato semplicemente un brutto sogno, aveva una strana sensazione, quando infine si accorse che il fastidioso pizzicore alle parti basse non accennava a volersi attenuare e fu in quel momento che la sua attenzione si concentrò su quello.
    Cosa poteva essere? Che Raizen le avesse mischiato qualche malattia venerea? Avrei dovuto farmi controllare, porca miseria.... Nah, erano passati anni, impossibile che qualche sintomo si facesse vivo dopo così tanto. Ma allora da cosa dipendeva?
    All'improvviso ebbe come un flash, la sua mente fu scossa da un pensiero angosciante e di colpo si alzò andando verso la porta-finestra, senza neanche preoccuparsi di indossare una vestaglia; sul suo corpo nudo, l'aria della sera era decisamente fredda, ma in quegli istanti, la sua preoccupazione mentre se ne stava sul terrazzo a fissare l'orizzonte era concentrata sul curioso profumo che le inondava le narici, e sul fatto che lo strano pizzicore alle parti intime era svanito nel momento in cui aveva iniziato a sentirlo. Vaniglia...?

    Fantasy-Shoes-Winter-dress-medieval-rob
    Qualcosa di strano stava per accadere, qualcosa di brutto che in qualche modo avrebbe avuto a che fare con lei, ne era certa, motivo per cui avrebbe dovuto urgentemente uscire di casa e controllare con i suoi occhi; il più velocemente possibile, dunque, dopo essersi data una rapida sciacquata sotto la doccia, passata la crema idratante su gambe, braccia, seno e faccia, spazzolata i capelli, passato un velo di trucco appena accennato su occhi e bocca, un po' di crema per attenuare le borse sotto gli occhi, un pizzico di cipria sulle guance, essersi infilata l'intimo, le calze, il bustino, dei piccoli orecchini di zaffiro, l'elegante abito autunnale che aveva cucito per sè proprio in quei giorni, ed infine gli stivaletti con un tacco non molto alto, corse immediatamente nella stalla per svegliare il suo destriero dal giallo piumaggio, che sonnecchiava beatamente immerso nel fieno.
    A grandi salti, le possenti zampe del pennuto li condussero di tetto in tetto, cercando dei segnali di un imminente pericolo, quando la donna si accorse, non lontano dalle mura del villaggio, di varie persone che sembravano salire verso il cielo camminando su qualcosa che a prima vista sembravano delle nuvole solide; lì, su un edificio molto alto del quartiere, la ragazza osservò tutta la scena (o quello che ne restava prima che questi svanirono nel nulla qualche istante dopo), per poi tenere d'occhio una ragazzina che cercò invano aiuto dalle guardie. Era chiaro che il suo presentimento si era rivelato esatto e qualcosa stava accadendo a Konoha, ma sfortunatamente, in quella situazione non sembrava esserci molto da fare.
    Per le strade, come se non bastasse, si era alzata una strana nebbia che sembrava provenire dal punto in cui erano scomparse quelle persone, una nebbia dal forte odore di vaniglia che poteva rendere la situazione ancora più complessa; riprendendo a saltare e planare di palazzo in palazzo, lì in alto, dove era più probabile riuscire a vedere qualche altro segno di quello strano evento, Kiyomi si accorse inevitabilmente che dall'altra parte delle mura, alcune figure avevano iniziato una lenta discesa su di un'altra strana solida nuvola, cosa che non lasciò dubbi alla conclusione che si trattassero delle stesse persone di poco prima. Doveva capire cosa stesse succedendo.
    La sua cavalcatura aveva le ali troppo piccole per volare oltre le mura o spiccare un salto che le avrebbe permesso di scavalcarle, quindi non le rimase altro da fare che dirigersi verso il gate principale del villaggio, determinata a voler svelare quel mistero. Il prurito che aveva avvertito poco tempo prima non era stato un caso, qualcosa di grosso si sarebbe abbattuto nella sua vita, ma non si sarebbe fatta cogliere impreparata.

    chocobo1
    Accanto all'enorme cancello, dai meandri della fitta nebbia profumata, Satoru e Ryugi avrebbero sentito distintamente il verso di un volatile ed il forte battito di grandi ali in avvicinamento, quando infine il pennuto destriero di Kiyomi, con sopra la sua padrona, sarebbero apparsi planando dolcemente a pochi metri da loro.

    La ragazza, composta ed elegante anche mentre cavalcava all'amazzone il suo pennuto e con 2 spade gemelle legate dietro la schiena, non fu molto sorpresa di vedere altre persone difronte al Gate, probabilmente allarmate da quanto stava accadendo, e non si fermò molto ad osservare i due ragazzi, probabilmente ninja anch'essi, preferendo attirare l'attenzione dei guardiani con cui la giovane che poco prima aveva visto in strada sembrava stesse interloquendo.
    Scusate...Kiyomi Saito, genin. Disse, mostrando la placchetta di metallo su cui era impresso il simbolo di Konoha che portava sotto il suo ampio seno strizzato in quel corsetto. Non so se ve ne siete resi conto, ma dei vostri concittadini stanno scendendo dall'altra parte di queste mura su una specie di ponte, quindi sareste così gentili da aprire, così che potremmo capire se si tratta almeno di un'evasione o di un rapimento? [Nota]Do per scontato che il gate sia chiuso, essendo notte
    Il tono della kunoichi non sarebbe stato certo dei più gentili, ma nemmeno la situazione in cui era finita, si poteva dire delle più tranquille; cercando di capirci il più possibile, quindi, sarebbe scesa dal suo destriero per avvicinarsi agli altri 2 ragazzini lì presenti e chiedere informazioni, se mai ne avessero avute, ma prima di parlare con loro, le sarebbe bastato un semplice "torna a casa" sussurrato al suo animale, perchè questo si dileguasse a grandi passi nella nebbia, subito dopo.
    Voi. Avete visto qualcosa? Siete dei ninja, per caso? Aggregarsi ad altri ninja (specie se dei ragazzini montati di testa) non era proprio il massimo a cui aspirava, e la cosa non le avrebbe fatto di certo piacere, ma se questi avessero risposto alle sue domande e l'avessero invitata ad unirsi a loro per investigare sull'accaduto, avrebbe accettato con un sentenzioso "Molto bene" ed un cenno con la testa. E dire che tutto quel trambusto era iniziato per via di un prurito genitale.

     
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    Indagini a Konoha


    Villaggio della Foglia - Chapter II



    In terra straniera, lontano dalla Pioggia, il rischio di insospettire qualche accademico era alto, seppur non fosse lì per danneggiare la Foglia, ma per sondare il territorio e permettere alla sua bambina di visitare un altro paese accademico, oltre Oto.
    Sapeva che quando sarebbe diventato abbastanza potente da scatenare una guerra per acquisire il titolo di Principe di Ame, non avrebbe potuto permettersi di avere Hounkou al suo fianco. Per la sicurezza di una bambina che nulla sapeva dei Semi, egli sarebbe stata consegnata al suo villaggio ninja preferito.

    Uscito dalla dimora che aveva affittato, con la Doppia Lama celata sotto al suo mantello, Namae s'immerse nel fumo nero che aleggiava per le vie di Konoha. Nei concitati secondi in cui aveva raccolto l'equipaggiamento ninja, il ponte era crollato e il fumo si era espanso.
    La coltre era così densa da rendere impossibile avanzare in sicurezza.
    Si mise una mano sul naso. Odiava la vaniglia e quel tanfo gli diede il voltastomaco.
    Devo... serrò i pugni, perplesso sul da farsi. Sentiva il bisogno di avere la mente sgombra da brutti pensieri, di essere freddo e calcolatore, ma se la dopamina lo avrebbe tranquillizzato troppo, con l'adrenalina rischiava di picchiare il primo uomo che avesse incrociato.
    Ogni minuto era fondamentale per poter salvare la sua piccola Hounkou, perciò decise di correre verso le mura, dove erano d'istanza i guardiani di Konoha. Lì avrebbero potuto aiutarlo.
    Se si fossero rifiutati, avrebbe potuto chiedere di salire in cima per ammirare il panorama, elargendo qualche mazzetta se necessario. A una decina di metri dal suolo, ne avrebbe approfittato per avere una visuale migliore. Affidarsi agli accademici non era una mossa scontata per un ninja di Ame che si era finto un mercante, anche se in effetti lo era, ma sua figlia veniva prima di tutto.

    Raggiunta la prima postazione d'ingresso, Namae vide tre giovani ninja, di cui una sopra uno strano pennuto, ricoperto di piume gialle. Grazie al suo fine udito, l'Oleandro udì le parole del ragazzo di Konoha: fuori dalle mura vi era un tipo sospetto. [Abilità]
    Le sue labbra si inarcarono in un sorriso.

    Si tratta di un rapimento Sentenziò, avvicinandosi al trio.
    Non indossava il suo solito abito lungo, ma un pantalone nero, una camicia bianca, un gilet rosso sangue e un lungo mantello.

    Ragazzo, mi unisco a te nell'indagine. Annuì.
    Portami da quel tipo che reputi sospetto! Pagherà con il sangue il rapimento di mia figlia. Il tono del ninja non ammetteva repliche.

    Sono Ryukaku Diede false generalità, come era solito fare quando si muoveva nei territori controllati dagli accademici.



    Chakra: 75/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità: 500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Antidoto Base (Veleno C1) × 1
    • Kunai × 5
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1

    Note
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144 replies since 28/10/2019, 22:32   3794 views
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