Il prezzo del piattoPer Rex

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  1. -RexDraco-
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    Il prezzo del piatto


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    Anche l'Otese aveva parecchi dubbi e riserve sull'incarico ricevuto.

    Sicuramente quel piatto ha un certo valore o un qualche potere. Comunque uno motivo, una ragione per tutto questo sforzo esisterà.

    Durante il viaggio il Kusano decise semplicemente di seguire il collega nettamente più esperto cercando di mantenere una distanza da esso di massimo 2 metri. Una strategia mirata a risparmiare energia mantenendo una velocità abbastanza costante. Era la prima spedizione così lunga per il giovane ma non fu certamente un impresa titanica per il genin anche e sopratutto per il ritmo blando e le varie soste - tutte molto gradite - imposte dallo shinobi del suono.

    Alla fine dopo 3 giorni il duo giunse nei pressi del monte Tetoayama dove in una locanda si fermarono, saggiamente, a riposare e a studiare da lontano il terreno della missione.

    Non sono vegetariano, anzi preferisco la carne senza dubbio. Emn...veramente io non so ancora scalare le pareti verticali.

    rispose con un certo visibile imbarazzo. Preso e censumato il cibo procurato da Tasaki si passò a una vera e proprio lezione sul chakra adesivo. Il foglioso da bravo studente ascoltò con attenzione ogni parola.

    Tutto abbastanza chiaro! Sul muro?! D'accordo provo immediatamente...

    Satoru ripensò abbastanza velocemente alle sue, ancora limitate, conoscenze basilari sul chakra che aveva letto su uno degli antichi tomi di suo padre ma semplicemente decise di concentrarsi direttamente sulla pratica abbandonando l'astruso aspetto teorico scientifico al mondo dei libri. Del resto al momento non c'era il tempo per un approccio molto lungo e complesso, alla fine al giovane serviva scalare una parete non certo fare una ricerca o scrivere un trattato.

    Quindi ascoltando i vari consigli del buon Tasaki-sama e non -san, il genin chiuse gli occhi si concentrò e cominciò a respirare profondamente e con regolarità in poco tempo sgombrò la mente e rilassò anche il corpo. Quando abbastanza concentrato e tranquillo si rivolse verso la parete della camera e si avvicinò ad essa toccando la struttura con la mano quasi per assicurarsi della consistenza della parete lignea, sollevò il piede destro avvolto da una luce azzurrognola appoggiandolo sulla parete. Ma non fece la minima presa, evidentemente il chakra usato fu troppo esiguo. Capito che aveva concentrato un cuscinetto strato di chakra troppo piccolo e sottile nella pianta del piede il foglioso imperterrito riprovò nuovamente: il suo piede rimase attaccato però solo per un breve istante. Non era ancora una quantità sufficiente.

    Dopo un sospiro sconfortato il diciannovenne riprovò con molto più chakra concentrato nella base del piede. Finalmente l'estremità fece presa sul muro come una ventosa ma prima ancora di potere esultare almeno in parte, il legno della parete si crepò ampiamente. Questa volta il chakra fu fin troppo.

    Cavolo...Tasaki-sama pagherò i danni io! Scusa.

    Un errore che alla fine permise di capire la quantità perfetta di chakra da modulare nel piede. Ed infatti nel tentativo successivo il piede rimase perfettamente aderente al legno senza provocare spaccature.

    Ecco finalmente ci sono...

    esclamò forse troppo positivo.

    Sicuro della presa si concentrò sul secondo piede facendo come aveva fatto prima. Purtroppo però la presa durò pochi istanti facendolo riversare a terra. L'allievo osservò la parete con sguardo deciso e riconcentrò il chakra su entrambe le piante dei piedi e saltò cercando di attaccare entrambe l'estremità alla parete. Riuscì a stare su di essa per pochi secondi. Ma appena tentò di muovere un passo cadde a terra. Si rialzò e concentrandosi ritentò usando una ben maggiore quantità di chakra su entrambi i piedi. Scattò in avanti saltando e poggiando il piede sulla parete che venne leggermente crepata. Era decisamente meglio procedere lentamente.

    Riprovò varie volte con pessimi risultati cadendo goffamente varie volte ma senza fare una piega. Finalmente trovò la quantità perfetta di chakra rimanendo perfettamente attaccato alla parete verticale era davvero una strana sensazione. Ma ora bisognava camminare, provò quindi a gettare un passo con la destra solo che la quantità di chakra utilizzata impediva il movimento.

    Il genin comprese che era necessario spostare una certa quantità di chakra dalla pianta del piede per gettare un passo, per poi riportare il chakra sulla pianta e ripetendo continuamente ciò. Allora Satoru decise di mettere in pratica tale processo: spostò una piccola quantità di chakra dalla pianta del piede destro riuscendo a fare un passo e rimettendo il chakra sulla pianta restando attaccato. Fece lo stesso con l'altro piede facendo così il primo passo completo. Con lentezza e molta circospezione cominciò a fare vari passi. Dopo che percorse alcuni metri in orizzontale cominciò a prenderci la mano, prima passeggiava lentamente poi sempre più spedito.

    Ovviamente non riuscì a padroneggiare abbastanza quel tipo di controllo del chakra infatti il tempo che gli era stato concesso dal chunin si era inevitabilmente concluso, fu ora di riposarsi e prepararsi per il giorno avvenire.

    Ok...Buonanotte Tasaki-sama.

    disse lo shinobi del fuoco avvolgendosi per bene in una vecchia ma pulita coperta di lana. Ed accucciandosi nella parte sinistra del letto addormentandosi in un momento...



     
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