Il prezzo del piatto

Per Rex

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  1. leopolis
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    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    Il ragazzo imparava velocemente, o almeno così sembrava. Un ragazzo sveglio, quel Kusano. Come si sarebbe comportato in futuro, chiedete voi? Beh, amici... questo di certo non lo potevo sapere ma da quel che vedevo in quel momento mi sembrava uno abbastanza al posto suo. Certo, magari aveva qualche armadio nascosto nel suo scheletro (ma d'altronde lo avevamo tutti, no?), ma a proima vista sembrò uno di quei ragazzi che potevo allenare senza problemi (forse). Se mi avesse coperto le spalle in missione? Questo non lo sapevo e non lo potevo dire: alla fine dei conti l'unica occasione per capirlo sarebbe stata la missione stessa, quando, forse, sarebbe stato ormai sin troppo difficile reagire. Se poi avevo imparato qualcosa nella mia non troppo lunga vita, quello era che in un modo oppure nell'altro avrei pur dovuto farmi valere. E anche se questo a prima vista poteva sembrare tanto strano da essere assyrdim in realtà non era che la verita nella sua forma più pura. In ogni caso ascoltai le conclusioni del ragazzo con un sorrisino. - «Sì, per questo devi prepararti al peggio. – Cosa intendeva? Boh. In ogni caso alla fine dei conti riuscissmo a fare tutto come sperato venendo nella locanda dove il tizio m'informò che non era affatto vegetariano. Mi confessò anche che non sapeva ancora scalare le pareti verticali, al che inarcia un sopracciglio: - «Ma come? Nella Foglia non v'insegnano queste cose di base?» – chiesi abbastanza incuriosito. - «Eppure dovrebbero...» – Alla fine dei conti gli spiegai tutto in maniera tale che mi potesse capire abbastanza bene. E quando finii il ragazzo mi confermò che ero stato chiaro e si mise subito a provare lì nella stanza. Com'erano i suo successi nel campo dell'apprendimento relativo al chakra adesivo? A dire il vero erano così-così. Anche perché nel mentre procedeva a quei suoi tentativi riuscì a rompere il legno della stanza, maledetto, dicendo che avrebbe pagato tutto lui. Io, ovviamente annuii non molto felice della cosa (ma tanto che poteva fare) e mentre annuivo vidi che alla fine dei conti era propriamente riuscito a modellare la giusta quantità di chakra sotto al piede, proprio come volevo... Certo, il ragazzo era ancora lontano dal diventare un maestro in quell'arte. Ciononostante, si poteva comunque dire che degli ottimi passi in avanti li aveva comunque svolti. Alla fine dei conti provò e riprovò diverse altre volte e quando fummo pesantemente stanchi della cosa, andammo tutti quanti a dormire. Coontrollai per bene che quel ragazzo dormisse per davvero e non semplicemente facesse finta di dormire: questo era importantissimo per lui stesso, in quanto all'indomani ci aspettava una giornata strenuamente pesante.

    All'indomani, difatti, ci scegliammo abbastanza presto. Quasi dopo l'Alba. E se quello là non si fosse svegliato, l'avrei svegliato io a pedate in culo. In ogni caso, subito dopo la sveglia gli avrei fatto mangiare una colazione leggera che avrei acquistato dal tizio della locanda. Poi, indicandogli il bagno e il ferro da stiro situato vicino alla finestra gli avrei dato altre indicazioni: - «Lavati un po'. Stira i tuoi vestiti. Se ti va puoi anche lavarli velocemente, così andiamo in missione belli freschi. E non dimenticarti di lavarti i denti.» – Una volta che avrebbe fatto tutto, gli avrei dato una controllatina. «Uhu. Bene. Vedo un po' di polvere qui,» - con un gesto della mano gli avrei ulteriormente "pulito" la spalla destra per poi indicare con il dito la montagna Tetoyama. - «Pronto? Beh, partiamo allora!»

    Alla fine mi sarei congedato con l'oste e ci saremmo incamminati verso la montagna. Il viaggio non ci avrebbe richiesto più di tanto: forse 45 minuti. E dopo una prima serie di sentieri che si snodavano in mezzo alle collinette varie di quella montagna, giungemmo presto dinnanzi a una prima difficoltà. Non per me, certo, per lui: sulla strada che portava verso la casetta che ci era stata indicata, ergeva, difatti, una bella parete verticale di quelle lisce sulle quali ci si poteva benissimo scivolare se non si fosse stati ben attenti. - «Beh! Ecco qua! Ora puoi farmi vedere cos'è che hai imparato!» – Io, difatti, avrei superato quell'ostacolo senza nemmeno molti problema facendo attenzione alla possibile presenza di varie trappole situate sulla superficie. Il mio compagno di missione sarebbe riuscito a fare altrettanto? Di trappole, poteva starne certo, non ne avrebbe trovate... Il problema più grande, dunque, era riuscire a scalare quella prima parete. Prima di una grande serie, come potevo supporre...






    Vitalità: 14 leggere

    Vitalità testa: 6/6
    Vitalità braccio destro: 6/6
    Vitalità braccio sinistro: 6/6
    Vitalità busto: 6/6
    Vitalità gamba destra: 6/6
    Vitalità gamba sinistra: 6/6

    Round di Flusso Mentale:///

    Chakra: 60 Bassi

    Chakra temporaneo: 0 bassi

    Equip.: Katana: 2/2 (nelle mani)
    Tonico di Recupero Medio: 2/2
    Tonico di Ripristino Medio: 2/2
    Shuriken Gigante: 1/1 (dietro la schiena)
    Veleno debilitante B2: 2 dosi su una katana, 2 sull'altra katana e 1 sul shuriken

    Status: ///

    Attese: ///

    Slot Azione:
    I – ///
    II – ///
    III – ///
    IV (Bonus Agilità) – ///

    Slot Difesa:
    I - ///
    II – ///
    III – ///

    Slot Tecnica:
    I – ///
    II – ///
    III (Bonus Intuito) – ///

    Convertito dagli SA: ///



    Slot Gratuito: ///
     
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25 replies since 9/11/2019, 01:04   286 views
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