Incontri Mondani[Combattimento] & [Free]

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    Incontri mondani


    Presentazione

    Diogene era tornato. E questa volta per rimanere. O almeno questo era ciò che molti si auguravano, in primis la giovane kunoichi che abitava al primo piano di Villa Mikawa e che in quel momento stava finendo di passare un panno sulle finestre dell'antico anfiteatro del Suono. La settimana prima era arrivato l'ordine a tutti i gregari del capovillaggio di occuparsi di quella vestigia per velocizzarne il recupero. Qualcosa bolliva in pentola se l'élite di Oto era stata messa in campo per quel compito all'apparenza umile, e Harumi non aveva esitato a farsi avanti offrendo il suo aiuto. La ragazza sollevò il panno, trovandolo completamente annerito. Polvere e ragnatele stavano lentamente battendo in ritirata sotto l'attacco coordinato da Matsumoto. Per i più giovani membri del famiglia la donna costituiva un punto di riferimento materno, ed Harumi non faceva eccezione, ma solo ora la jinchuuriki si rendeva conto che in effetti sarebbe stata un'ottima casalinga, se il grosso del lavoro nella Villa non fosse stato svolto dal maggiordomo Anteras e dai suoi aiutanti.

    Gli ospiti erano attesi per l'indomani. L'Arena rimaneva avvolta dalla vegetazione, che si avviluppava fin sulle mura esterne, ma per lo meno il percorso dall'ingresso alle tribune, la zona vip e gli spogliatoi per gli atleti erano presentabili. Harumi sorseggiava il suo meritato tè, lo sguardo perso sul giardino in ordine impeccabile della Villa, quando udì due colpi leggeri contro la porta della sua stanza. Avanti. Al suo permesso, fece capolino all'altezza della maniglia una testa dai capelli rosa. La bambina, tenendo gli occhi bassi, mormorò che Diogene la voleva nel suo ufficio, poi trotterellò via prima che lei avesse il tempo di rispondere. A quanto pareva sarebbe occorso ancora del tempo per superare gli strascichi di quanto era successo nei sotterranei. La portatrice sospirò, appoggiando la sua tazza sul tavolo e lasciò la camera, augurandosi che non fosse nulla di grave.

    Le piaceva l'atmosfera che si respirava nello studio del Mikawa. Il profumo dei libri e dell'inchiostro, lo scoppiettare del caminetto, la penombra dietro le tende tirate, il morbido velluto della poltrone. Seduto su una di queste, il kokage la stava ignorando, impegnato in altre attività. Al suo fianco, in piedi, Eiatsu, con qualcosa tra le mani. Infine, dietro l'ombra del padre attivo, appena visibile un'insolitamente silenziosa Yachiru. Eccomi, mi aveva mandato a chiamare, Diogene-sama? Fu solo dopo averlo interpellato che l'uomo alzò gli occhi su di lei. Il sorriso sulle sua labbra non le ispirava niente di buono. La conversazione non durò a lungo, ma non per questo fu meno impegnativa. Quindi dovrei rappresentare il Villaggio del Suono in un incontro dimostrativo durante un incontro diplomatico con il Mizukage? La kunoichi rimase per un secondo paralizzata da quella rivelazione. Ora tutte quelle preparazioni assumevano un senso, ma nondimeno le venne da domandarsi se non c'era nessuno di più adatto di lei.

    Leggendole nella mente, o forse semplicemente prevedendo le sue rimostranze visto che la conosceva bene, fu Eiatsu ad intervenire, anticipandola. Il tuo avversario sarà un genin molto promettente, ma ancora inesperto. Perciò vorrei che mettessi questi. Si avvicinò a lei rivelando ciò che custodiva, due braccialetti argentei, larghi e piatti. Harumi osservò il padrino per alcuni istanti, poi porse i polsi scoperti. Aveva affidato la sua vita all'eliminatore, riponeva in lui la massima fiducia possibile. Si tratta di un prototipo di manette per contenere il chakra. Dovrebbero alterare il tuo flusso, in modo da non farti... esagerare. La fanciulla sorrise debolmente. Era comprensibile, in fin dei conti era pur sempre la portatrice del due code. Fare a pezzi un ninja alleato durante un negoziato non avrebbe fatto fare bella figura ad Oto. Gliele avevano date ora perché vi si abituasse, e la kunoichi notò che non erano neppure chiuse a chiave. In caso di necessità le avrebbe potuto togliere abbastanza agevolmente, e ciò la tranquillizzava.

    La ragazza credeva che avessero finito, ma il capoclan si mosse, scoprendo qualcosa che portava in grembo. Non l'aveva notata, forse per la penombra, o forse perché prima non si trovava lì. Il panno cremisi rivelò l'elaborato fodero di una wakizashi. Quando fu estratta, anche la lama si dimostrò di pregevole fattura. Il metallo riluceva di sfumature azzurre. Era stata ripulita di recente, probabilmente in previsione di quel momento. Sarebbe stata la voce profonda del Mikawa a spiegarle quanto preziosa fosse la spada che aveva davanti. Una delle vecchie piccole sette, le wakizashi che la Nebbia affidava ai genin più promettenti quale attestato di valore. Molte erano state perdute negli anni, ma due erano custodite a Villa Mikawa. Ed ora, Delfino si trovava tra le mani di Harumi. Le era affidata come segno di fiducia ed avrebbe potuto usarla nello scontro dell'indomani. Io... Non so se la merito, ma... Grazie. Farò del mio meglio. Che si trattasse di un vero gesto di apprezzamento dall'uomo più potente di Oto, o dell'ennesimo intrigo che stava tessendo, la ragazza ne fu contenta. No, io vincerò, per noi. Per il Suono. E per voi, Diogene-sama. Harumi strinse la wakizashi al petto.

    Aveva finito per dormire poco, quella notte. L'emozione per lo scontro, davanti ad un pubblico così importante per giunta, ma anche quei bracciali che la intontivano. Matatabi non ne era stato contento, ma se ne era fatto una ragione. Un motivo in più per covare rancore contro il Mikawa. Fu Eiatsu a scortarla fino all'Arena del Suono, subito dopo una frugale colazione. Durante il tragitto nessuno dei due parlò, anche se per motivi diversi. L'eliminatore era abituato al silenzio dei cadaveri nel suo obitorio e la giovane era nervosa per ciò che stava per avvenire e cercava di concentrarsi. Eppure, un attimo prima che si separassero, il jonin ebbe per lei un'inusitata parola di incoraggiamento. La presenza di Harumi aveva riportato un tiepido afflato di vita nel Freddo, un autentico miracolo. Grazie, Eiatsu-san. Con un sorriso sincero, si congedò da lui, entrando nel campo di scontro.

    Harumi si protesse il volto dal refolo di vento carico di sabbia che l'accolse non appena ebbe varcato il cancello. Riemergendo dalla penombra, ai suoi occhi occorsero alcuni battiti di ciglia per riabituarsi al freddo sole invernale che brillava sopra di loro. Il Colosseo, visto dall'interno, era ancora più maestoso di quanto appariva da fuori. Gli spalti davano l'impressione di poter contenere l'intera popolazione di Oto senza difficoltà, ma erano deserti. Solamente sul palco degli ospiti d'onore si notavano delle presenze. Kokage e Mizukage, uno di fianco all'altro, pronti ad osservare il loro scontro e a parlare di politica nel frattempo. La giovane si sarebbe inchinata con rispetto davanti ai due potenti, come poco prima aveva fatto il suo sfidante. Sono Harumi, genin di Oto. Anche per me è un onore essere qui. Se avesse cercato con più attenzione, tra le ombre degli ordini inferiori avrebbe trovato molti degli abitanti della Villa, venuti per fare il tifo per lei o solamente per godersi l'incontro. La sua attenzione tuttavia era solamente per il ragazzo davanti a lei. Ricambiò il suo inchino, portandosi specularmente da lui ad otto metri di distanza, tra le enormi colonne centrali. Facciamo del nostro meglio, mi raccomando. Harumi rivolse al giovane shinobi un sorriso solare e si dispose in attesa del segnale d'inizio.



    Chakra: 50/50
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 7
    • Bomba Sonora × 1
    • Cartabomba Deflagrante I × 1
    • Bolas × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Wakizashi × 1
    • Makibishi × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kaiken × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Fumogeno × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1

    Note
    Statistiche Energia Rossa, TS livello I
    Equipaggiamento modificato come da Tabella riassuntiva.
    Posizione iniziale 4 quadratini a sinistra sulla stessa riga. 1 quadratino = 2 metri.

     
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27 replies since 4/1/2020, 16:37   722 views
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