L'attacco dei Tengu

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  1. leopolis
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    Una questione di acciaio


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    Di certo, sostando sul picco più alto di tutta quella vallata, chiamato Monte Corvo, Raizen Ikigami e i suoi compari pennuti avrebbero potuto godere di un'ottima vista su tutto il territorio circostante. La vallata, in effetti, sarebbe stata come se fosse sul palmo della sua mano: una vista magnifica e al contempo incredibile. Ma non concentriamoci ora sull'aspetto prettamente pittoresco e artistico di quel posto. Raizen, difatti, sembra essere tutto fuorché un animo di quelli artistici: non si fermava ad ammirare i panorami e probabilmente i suoi occhi scrutavano tutto quello che si poteva trovare in quel posto. Discutendo dei numeri e delle capacità dei Tengu, il signor Raizen sarebbe presto stato raggiunto da un altro pennuto che, tutto preoccupato, si sarebbe appoggiato vicino a lui sul Monte Corvo. - Raizen, informazioni vitali... - avrebbe iniziato questo con una voce un po' affannata, quasi come se fosse stata scossa da qualcosa. In effetti, era una voce di quelle preoccupate: probabilmente, se a Konoha fosse venuto l'esercito di Diogene per sottomettere il Paese del Fuoco, Raizen avrebbe ascoltato quella voce di nuovo. In ogni caso, se non avesse provato in nessun modo a interrompere il Tengu di dimensioni medie che gli era giunto vicino, Raizen avrebbe ascoltato che: - Abbiamo intravisto un ninja a circa un chilometro dal Torii situato più a Sud. Non possiamo dire cosa stesse facendo, né sappiamo chi fosse. Tuttavia, abbiamo avuto come se l'impressione, che stesse esplorando il territorio. Aveva il coprifronte con il simbolo del Villaggio del Suono e forse si stava preparando per l'invasione. - Forse era dunque il caso di prepararsi per l'invasione? Beh, questo al signor Raizenello non era dato saperlo, dato che quel ninja poteva essere di tutto: alleato, nemico, un Sho a caso capitato in quel posto, in quel momento per puro caso o altro ancora. D'altro canto, di fronte a un'azione così evidente da parte del nemico, restava decisamente poco tempo per darsi da fare in relazione alle armi: la Leggenda poteva aspettare, visto che c'era un conflitto da risolvere. Ovviamente, considerando che Tasaki avevo scelto per l'esplorazione il Torii situato più a Sud, quello meridionale, forse sarebbe stato anche ovvio che l'invasione a quel punto sarebbe giunta proprio da quel Torii. D'altro canto, un altro dei Tengu che era vicino a Raizen l'avrebbe guardato con un viso particolarmente interrogativo: - Allora, Hokage, cosa facciamo? - La domanda del Tengu, ovviamente, si riferiva alle possibili azioni da parte di Raizen: poteva andare a forgiare le sue armi, ma la cosa gli avrebbe portato via del tempo. D'altro canto, poteva posticipare quelle sue azioni per far fronte a un'incombente minaccia... o presunta tale.

    Indipendentemente dalla decisione di Raizen sul da farsi, io mi trovavo a quel punto nei pressi dell'accampamento con tutte le informazioni che desideravo avere sulle difese che i Tengu avevano allestito a protezione della vallata. Oltre alle informazioni che mi servivano, avevo anche molte altre conoscenze utili di cui quella più importante riguarda i Samurai stessi e la via della spada che avevano scelto. - Mi affascinate molto, - risposi al Samurai che mi aveva spiegato tutto ciò che riguardava l'acciaio e le spade che usavano. - Parole molto belle e penso che se non fossi diventato un ninja, sarei diventato un samurai. - Alla fine dei conti, però, non c'era tempo per quella specie di nostalgia strana, ma di sicuro le sue parole avrebbero influito su di me in un modo particolare. - "Forse diventerei un ninja-samurai al contempo..." - pensai sinceramente affascinato dal fatto che loro compensassero tutte le loro mancanze in fatto di chakra proprio con l'Anima. L'Anima. - Noi ninja abbiamo moltissimo da imparare da voi, soprattutto in fatto di determinato e di cura della nostra anima e forza dello spirito. Davanti a persona che riescono a vincere battaglie senza usare il chakra, ma con la sola forza della volontà, non posso che chinare il capo. - I movimenti di quei guerrieri, come potevo sospettare, erano precisi e veloce: arte pura. Un'arte di quelle che nei Paesi abitati dai ninja sarebbe stata riconosciuta e avvalorata, considerando che non erano tantissimi i ninja in grado di restare al passo con i samurai in fatto di Kenjutsu. Forse nessun ninja ci sarebbe riuscito, anche se il chakra era sicuramente un fattore di massima e totale importanza. Ma per i Samurai no, capite? Per i samurai ciò che era davvero importante era proprio l'anima. Era incredibile, anche quando mi fece vedere la sua tecnica Kenjutsu: era l'anima che la muoveva quella spada. L'anima. Durante il discorso del Samurai non proferii una sola parola. Certo, nella mia mente avevo già capito che volevo farmi insegnare proprio dai samurai tutti i segreti, ma difficilmente avrebbero permesso a un ninja, sebbene spiritualmente affine a loro per quanto riguarda la visione del mondo, di accedere a tutti i loro segreti. Per questo tacqui, ammettendo invece che: - Le mie katane sono del tutto normali. Purtroppo noi ninja non abbiamo conoscenza sulle spade e non le reputiamo come delle opere d'arte. Le nostre spade sono rozze e brutte in confronto alle vostre. - Poi m'interessai a un'altra cosa: - E per quanto riguarda le armi a distanza? Del resto, per quanto sembra il nostro nemico quest'oggi sarà difficilmente raggiungibile con le spade. Serviranno archi e frecce. - Nelle tende dei generali dopo aver fatto l'esplorazione spiegai loro tutto ciò che aveva a che fare con la missione e ricevetti anche le informazioni da loro. Il problema, sembrava, era legato al fatto che i materiali adatti a forgiare le armi dei samurai stavano rapidamente scomparendo. E proprio per questo si erano spinti in casa altrui, richiedendo persino il supporto dell'Accademia. Era in effetti vero quello che sospettavo: senza il Ferro i samurai non erano che dei semplici contadini. Certo, contadini con l'anima affinata e tutto, ma pur sempre contadini. - Se non sbaglio, questi territori non sono vostri signor Masharu Takakage. Capisco che avete la necessità di sopravvivenza e questo vi ha portato nel Paese del Fuoco, ma queste terre sono sotto il controllo del daimyo locale e dell'Hokage. - Dissi ribadendo quello che pensavo già da un sacco di tempo ormai: le guerre di aggressione, che fossero per il semplice piacere di fare guerra oppure per il controllo dei materiali, erano sempre sbagliati. C'erano sempre altre soluzioni. E la mia opinione si rafforzò dopo la mia perlustrazione (non mi spinsi a esplorare troppo in alto) e qui bisogna fare un piccolo discorso: non ero bravo nelle infiltrazioni. Mia mamma mi diceva sempre di non dire bugie agli altri e non avevo nemmeno le capacità per restare tanto nascosto. Mi muovevo come una specie di rinoceronte, seppure facendo un po' meno rumore. Per questo non avevo il minimo dubbio sul fatto che quei grossi volatili mi avrebbero visto e scoperto. D'altro canto, sebbene propendevo per una soluzione diplomatica, non potevo escludere la necessità d'invadere la Vallata, proprio come richiesto dall'Accademia. - Quei Tengu non sembrano pochi e per quanto ne sappia non si faranno da parte considerando che reputano quella Valle il loro territorio, - dissi per poi aggiungere: - Nel caso ci serviranno molte frecce e molti archi. Davvero tanti. - Alla fine dei conti, considerando che ogni samurai era un valido combattente con tanto di corazza e armatura, non potevo dire che non avevamo le forze necessarie per spingerci nel cuore della Valle e opzionalmente cacciare via quei Tengu. C'era però sempre un'altra opzione: - Se non vi dispiace, preferirei prima trovare una soluzione diplomatica al problema e solo dopo valutare una battaglia di aggressione. - Dissi guardando Minamoto e Masaharu. - I tengu sono intelligenti, anche se orgogliosi. Credo che nemmeno loro vogliano degli spargimenti di sangue. Perciò la mia proposta è quella di aprire un tavolo di negoziati in modo da raggiungere un possibile accordo tra le parti. Che ne dite? - Non potevo decidere autonomamente e considerando che loro erano i generali a capo dell'esercito dei samurai, l'ultima decisione spettava a loro. Alla fine dei conti, però, in un modo o nell'altro li avrei convinti ad aprire un altro round di trattative.

    Ovunque fosse stato Raizen Ikigami in quel momento sarebbe stato raggiunto da un altro Tengu probabilmente sceso da chissà dove. Era differente da tutti gli altri Tengu che Raizen aveva già visto prima... Un po', come dire, grassuccio e paffutello, per dirla in termini umani: forse mangiava un po' troppo per i gusti dei Tengu, ma alla fine dei conti sembrava un altro rapace nobile e curioso. Dopo una breve occhiata di puro interesse lanciata all'Hokage, avrebbe tossito leggermente, quasi come se volesse togliersi qualcosa dalla gola, poi poi parlare. - Raizen, ci sono 3 persone davanti al Torii a Sud. Hanno con loro una bandiera delle trattative e dietro di loro, a un chilometro circa, c'è un esercito pronto al combattimento. - Dopo un'altra piccola pausa, il Tengu continuò: - Tra di loro c'è il ninja di Oto che aveva prima esplorato la zona e due samurai in pieno assetto di combattimento. L'otese dice di voler evitare gli spargimenti di sangue se possibile parlando con un nostro superiore. Ci andrete tu e Sojobo? - A quel punto Raizen avrebbe potuto scegliere con chi venire all'incontro proposto da Tasaki e soprattutto se venirci. Certo, poteva comunque gettarsi a capofitto in attacco, magari provando a eliminare Tasaki e i due generali subito. Tuttavia, a quel punto i samurai si sarebbero fatti valere e una desolazione di morti e feriti non l'avrebbe più evitata nessuno.

    Se Raizen avesse abbandonato i suoi affari al becco d'acciaio o altroveTra la prima comunica sull'esplorazione e la successiva sulle trattative passa un'ora circa e fosse andato al Torii meridionale, vi avrebbe trovato 3 persone in attesa, in ordine da sinistra a destra: Masaharu Takakage, con la spada legata alla cintura; Tasaki Moyo, uguale a quello dell'isola strana su cui non si muoriva, ma con il coprifronte di Oto in fronte; Minamoto Takakage, con lo stesso sguardo e le stesse intenzioni di suo fratello. - Restate un attimo qui, - avrei detto guardando Raizen rivolgendomi a quel punto ai due samurai. - Se non sbaglio quello è l'Hokage. - A quel punto, mi sarei avvicinato all'Hokage, che come sempre era una montagna, abbassando leggermente il capo in segno di rispetto e chiamandolo leggermente verso il lato, lontano da Sojobo o da altri eventuali accompagnatori che Raizen si sarebbe portato dietro. - Senti, l'Accademia mi ha inviato qui in supporto di samurai che si sono rivolti a noi ninja per ottenere il nostro aiuto e sinceramente vorrei evitare il più possibile lo spargimento di sangue sia di questi Tengu che dei samurai stessi. La mia proposta è quella di evitare la battaglia per la Valle dei Tengu, magari sedendoci al tavolo delle trattative per cercare una soluzione diplomatica. Che ne dici? - Avrei chiesto a Raizen, specificando poi che c'erano comunque abbastanza samurai per fare un gran casino lì e che difficilmente quelli avrebbe rinunciato ai loro propositi se non avessero ottenuto ciò che desideravano. La parola, quindi, sarebbe passata a Raizen stesso che avrebbe dovuto chiarire le sue intenzioni così come lo avevo appena fatto io: era d'accordo? Oppure era meglio prepararsi alla battaglia? Di certo speravo che l'Hokage, - che tra l'altro era nel Paese del Fuoco, un po' la sua terra e quindi la sua di responsabilità, - capisse le ragioni dei samurai. Alla fine dei conti, potevamo vincere entrambi senza morire, soffrire e versare sangue altrui inutilmente. Come per spingerlo verso i negoziati, in quella che era una mera questione diplomatica e politica, aggiunsi: - Accetta Raizen, altrimenti oggi moriranno molti da entrambi i schieramenti. -




    Chakra: 60/60
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 400
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 575
    Intuito: 525
    Precisione: 500
    Slot Difesa
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    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
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    3: ///
    Slot Tecnica
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    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 2

    Note
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