Dunque, come si dimostrò il mio talento di negoziatore? Beh, di male in peggio: dopo essersi aperti alle trattative, i Tengu ritirarono borbottando qualcosa sul fatto che non erano mercanti e che era il loro territorio dall'albore dei tempi e così via. Insomma un monologo che mi stufò in due secondi netti. In cosa consisteva tutto il discorso di quel tengu che diceva di chiamarsi Sojobo? Beh, cavolate patriottiche, penso sia quello il termine meglio adatto. Lo ascoltai tutto poi sbadigliai. - Proprio come mi aspettavo, - dissi. - Volete la pace, ma non volete contrattare e se avreste un cervello, avreste visto che la mia revisione non era poi così tanto al ribasso. Volete morire per un paio di kan in meno della vostra sabbia? Cavoli vostri. Tanto le vite le perderete voi e questi altri, mica io. Buona fortuna nella battaglia che verrà. - Dissi infine stando per andarmene, ma dovendo ascoltarmi anche la predica dei samurai. Anch'essi però erano incazzati con me, al che dovetti sorbirmi un altro monologo lungo e noioso dei samurai. Stetti là ad ascoltare e vedere come mi puntavano le dita contro e sborbottavano qualcosa e mi facevano salire la voglia di prenderli a schiaffi tutti e due. Dopo di che quel tizio ebbe finito, semplicemente sbadigliai nuovamente. E una volta che ebbe finito, gli sorrisi in faccia - Lo vedi che non hai capito niente? - chiesi serio. - Non ho ridotto la proporzione alla metà: ho proposto di ricevere il materiale puro. Il che è sintomo di quello che avete capito tutti e due. Se volevate contrattare, contrattavate invece di stare lì come due massi inermi. E per il riso me ne sarei occupato io. Del resto vengo dal Paese del Riso. Ma se proprio non volete e volete invadere, - mi spostai facendo il cenno di mano invitandoli a farlo. - L'accademia mi ha inviato qui in qualità di ninja d'incursione. Vi ho fornito le informazioni di cui avevate bisogno. Considero la mia missione compiuta e non invaderò niente. Del resto quei Tengu non mi hanno fatto niente di male. Le informazioni da me le avete avute, poi se volete morire invece di scendere a compromessi, beh, non sono affari miei. Considero inoltre che mi abbiate mancato di rispetto in maniera evidente, al che vi lascio da soli. Buona fortuna nella battaglia che verrà. - Con quelle parole mi sarei girato e me ne sarei andato lasciandoli tutti quanti lì, compreso il Tengu e non avrei nemmeno ascoltato le sue ultime parole relative all'avvertimento sui 7 giorni. Entrambe le parti in gioco avrebbero visto solo le mie spalle mentre dirigevo a Est, verso Oto, lasciando quella Valle a quella guerra, che di sicuro non era una mia guerra, alle spalle.
Avevo fatto tutto il possibile.