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La Bella e l'Oni
Tanto tempo fa, in una regione dello Yomi lontana lontana...un giovane oni viveva nella sua tana infernale. Benchè avesse tutte le anime che potesse torturare, l'oni era benevolo, altruista e clemente.
Accadde però, che una notte d'inverno, una dolce bambina si presentò alla sua dimora e offrì all'oni un kanabo per farsi torturare per i peccati che aveva commesso in vita. Lui, che provava compassione per quella giovane dal tenero aspetto, rifiutò il dono e la abbracciò. Ma lei lo avvertì di non lasciarsi ingannare dalle apparenze, perchè la vera malvagità si trova nel cuore. L'oni l'abbracciò di nuovo...e in quel momento la tenerezza della bambina si dissolse ed apparve l'infernale Dea Izanami.
Allora l'oni si scusò, ma era troppo tardi, perchè lei ormai aveva visto che non c'era odio nel suo cuore...e per punirlo lo tramutò in un bellissimo principe umano, e lo esiliò nel mondo dei vivi insieme a tutta la sua famiglia.
Vergognandosi del suo aspetto incantevole, l'oni si rinchiuse nel suo nuovo castello, tormentato dai suoi stessi cari per averli condannati a quell'orrido destino.
Il kanabo che gli aveva offerto la Dea, era davvero un kanabo incantato e sarebbe rimasto integro fino a che l'oni avesse compiuto 670 anni. Se avessi imparato ad odiare e fosse riuscito a farsi odiare a sua volta, prima che fosse caduta l'ultima punta, la maledizione si sarebbe spezzata. In caso contrario, sarebbe rimasto un principe per sempre.
Con il passare degli anni, il giovane cadde in preda allo sconforto e perse ogni speranza.Chi avrebbe mai potuto odiare...un principe?
L'incontro di Kuso
In un giorno come un altro della vita del folle in rosso, sarebbe presto accaduto qualcosa che avrebbe cambiato la sua vita. Era una notte serena e la luce della luna piena non era offuscata da nuvole, ma mentre il silenzio lo circondava, una figura si avvicinò lentamente a lui, un uomo dagli abiti logori e coperto di ferite grondanti di sangue. Trascinando i piedi passo dopo passo, puntò effettivamente a raggiungere Kuso, fissandolo con i suoi occhi completamente neri e le iridi di un rosso acceso.
L'uomo non avrebbe avuto neanche una minima reazione a qualunque cosa avesse provato a dirgli il vagabondo, e solo una parola pronunciata con una voce gutturale fuoriuscì dalla sua bocca. ...fame.... Subito dopo, l'individuo emise un ruggito bestiale e contemporaneamente delle corna infuocate vagamente eteree si materializzarono sopra la sua testa, ed in preda ad una furia incontrollata attaccò.
Scattando in avanti con improvvisi rapidi movimenti avrebbe tentato un pugno al petto del malcapitato, un attacco apparentemente debole ma che nascondeva una forza devastante
Vel 350, For 350+4. Subito dopo, avrebbe tirato fuori dalla tasca destra un piccolo coltello ed avrebbe tentato di pugnalare la coscia destra del rosso, per poi tentare un aprirgli lo stomaco con un taglio netto. Niente avrebbe fatto cedere lo strano tipo dal voler togliere la vita al ragazzo che aveva avuto la sfortuna di capitare sul suo cammino e nessuno ci sarebbe stato nelle vicinanze per correre in suo aiuto.SPOILER (clicca per visualizzare)Si parte col botto! Decidi tu dove avviene l'incontro, hai carta bianca, con una sola condizione: non deve esserci nessun altro nel raggio di 50-100 metri da Kuso.. -
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Senti dobbiamo parlare. Di cosa? Come di cosa? Mi pare evidente. Continui a tirarmi giù dal letto e farmi fare cose a caso solo per introdurre giocate. Cioè guardami adesso sto letteralmente camminando in un bosco DA SOLO, sena una meta, alle tre e mezzo del mattino. Quale persona sana di mente lo farebbe mai?! ... Kuso... No, ok , va bene, l'esempio del sano di mente non ci azzecca molto ma hai capito il concetto dai. Ah sì eh? Vorresti una cosa diversa allora? Vorresti un posticino di presentazione tutto fatto benino? Uno dove ti svegli, fai colazione, e fai due o tre cose del cazzo che non hanno niente a che fare con la trama solo per far leggere due cazzo di righe agli altri player che comunque nessuno mai si incula perché TUTTI sanno che i pst di presentazione fanno cagare alla merda. No, ma io dicevo solo... NO ORA MI FAI FINIRE! GUARDA CHE TI FACCIO POSTARE DA KAIRI EH, TI FACCIO ANDARE ALLE TERME A FARE FREE DEL CAZZO QUANTO E' VERO IL SIGNORE. No ma... NO MA UN CAZZO! OK! Va bene, diosantissimo. Hai ragione, ti chiedo scusa. E sarebbe anche il caso.
Comunque, il folle intraprendeva con calma una delle sue numerose e casuali camminate notturne, non perché avesse un motivo preciso per farle, ma non aveva nemmeno un motivo preciso per non farle e questo bastava ed avanzava come motivazione.
Fu quando si fermò per lo stretching, un momento fondamentale per il ninja cremisi, che notò una misteriosa figura avvicinarsi a lui; chiunque fosse era lento e si trascinava a fatica. Potrei... tipo andarmene, regge l'anima con i denti questo tizio... Ma il folle decise di rimanere immobile, incuriosito dallo strano individuo. OH MA ANDIAMO! MA PERCHE'? E' TUTTO COPERTO DI SANGUE E SI AVVICINA A ME IN UN BOSCO ALLE TRE E MEZZA DI NOTTE PER QUALE MOTIVO NON DOVREI ANDARMENE SUBITO? Così, avvolto nei suoi stessi pensieri, Kuso non si accorse che lo strano vagabondo gli era oramai vicino. MA DAI!
Guardi, davvero , non ho spicci. Disse il folle indicando al vagabondo il suo copro nudo, in effetti non aveva spicci con sé. Quando l'uomo davanti a lui ruggì in maniera ferale e delle corna di fuoco spuntarono dalla sua fronte, il folle si rese conto che probabilmente qualcosa non quadrava in quella situazione. Non sto nemmeno a commentare...
Mi scusi... Disse il folle mentre il primo colpo del misterioso e demoniaco vagabondo impattava contro il suo petto senza provocare pressoché alcun danno Res 475 + corpo perfetto -1 a riflessi> Res 500. Ferita lieve. Insensibile per le ferite da Dolore.
MI SCUSI... Ripeté con più decisione mentre la lama dell'uomo di conficcava nella sua muscolosa coscia destra ma senza bucare in profondità For 350 + Pot 15 ve Res 500. Ferita lieve..
INSOMMA HO DETTO MI SCUSI! Urlò quindi Kuso mentre la lama dell'uomo impattava contro il suo addome , stavolta senza nemmeno bucarlo Res 500 +Pelle di cuoio Arte: L'utilizzatore, fintanto che non indossa [Protezioni], è in grado di aumentare di 10 il valore della propria difesa naturale per uno slot difesa. Utilizzabile una volta a round. (Consumo: Basso) [Da genin in su] . HO DETTO CHE NON HO SPICCI CON ME! LE PARE IL CASO? Proprio mentre il coltello impattava con la pelle del ninja cremisi e questo proferiva tali parole, partì la sua controffensivaSubisci e mena.
Senza perdere un attimo un poderoso colpo partì dalla mano destra del folle che provò a colpire con forzaPalmo Distruttivo - Houshou Villaggio: GenericoPosizioni Magiche: Nessuna (0)L'utilizzatore può effettuare un colpo con il palmo: la Forza è incrementata di 4 tacche e non risentirà di nessun malus da eventuali danni subiti durante l'esecuzione. Il colpo inoltre può spingere indietro l'avversario di 9 metri. È possibile utilizzarla in Subisci e Mena come se posseduto il talento 'Tecniche Immobili'. Tipo: Taijutsu -Sottotipo: Mossa(Consumo: Mediobasso) [Da genin in su]
Vel 400, For 500 la fronte del vagabondo, vista la vicinanza. MI STA COMINCIANDO AD IMPORTUNARE!Concluse quindi il folle senza portare oltre la sua offensiva, alla finequel gentil signore voleva solo due spicci.. -
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La Bella e l'Oni
Il Paese delle Valli
Il vagabondo non fu in grado di contrastare la velocità superiore di Kuso, che lo prese in pieno volto con il suo palmo e gli ruppe inevitabilmente il naso; lo strano tipo venne sbalzato via di un paio di metri, cadendo rovinosamente a terra, ma nonostante respirasse ancora, le corna infuocate erano sparite e non sembrava avere più intenzione di alzarsi.
Dopo qualche attimo, un intenso fumo rosso fuori uscì dal corpo del moribondo e andò ad avvolgere il ninja cremisi, che avrebbe sentito una strana forza tentare di insinuarsi all'interno del suo corpo da ogni suo pertugio; in breve, avrebbe sentito una strana sensazione in tutto il corpo e la sua mente quasi annebbiata, che gli causò anche un vago mal di testa e un assordante fischio nelle orecchie. Il tutto durò circa 5 secondi e le spiacevoli sensazioni svanirono, lasciando posto soltanto ad un "sovraffollamento" di pensieri. Il ninja, infatti, oltre alle voci alle quali era già abituato a sentire nella sua testa, avrebbe percepito dei pensieri che non gli appartenevano ed una voce roca e mostruosa.
In sequenza, vide l'oceano, come se lo stesse attraversando velocemente, arrivando ad una terra lontana, poi si spostò ad un panorama montano, una gola profonda e deserta con un antico e malridotto arco nel mezzo, e successivamente vide un villaggio rurale; nel mentre, l'empia voce urlò imprecazioni e bestemmie piuttosto colorite, prima di maledire Kuso e tutti i suoi avi.
Il fumo rosso fuoriuscì nuovamente dal suo corpo (e così anche la voce assordante), ed andò a condensarsi in una palla di fuoco che per qualche istante schizzò in aria, a destra e a manca, allontanandosi di diverse decine di metri, per poi tornare a schiantarsi poco lontano dal ninja; lì, le fiamme presero una forma umanoide ma spaventosamente grande (oltre 3 metri di altezza), e la voce che aveva sentito prima si rivolse direttamente a lui, quasi implorandolo.AIUTACI, PER FAVORE...UCCIDI IL CUSTODE...ED OTTERRAI UN POTERE INIMMAGINABILE....CONSEGNACI LE CHIAVI E IL MONDO SARA' TUO...
Subito dopo, la figura esplose e le fiamme si dissolsero nel nulla.
Controllando l'uomo che lo aveva attaccato, ormai spirato, Kuso non avrebbe trovato nulla, se non 2 spiccioli ed una vecchia chiave; non aveva altri indizi, tranne un pensiero che aveva assorbito dall'entità: il luogo che aveva visto nelle visioni si trovava nel Paese delle Valli, mentre un nome gli sarebbe rimasto impresso nella mente, "Pariki". Che avesse voluto seguire o meno la richiesta, la decisione spettava solo a lui (ma tanto ci va lo stesso, perchè sì).In un luogo molto lontano da lì (presumibilmente), non molto tempo dopo, nel freddo e cupo Villaggio della Nebbia accadeva ben altro che un sanguinoso scontro notturno; era l'alba ed i raggi del sole non erano ancora abbastanza intensi da perforare la fredda nebbia che avvolgeva le case, ma questo di certo non scoraggiava le attività del porto.
Tra pescatori in arrivo dal mare e marinai in partenza per chissà quali viaggi, nonna e nipote si dirigevano, bagagli alla mano, verso il molo 7.
Dai nonna, sbrigati, che perdiamo la nave.
Quanta fretta Ryuu, la nave non scappa mica. Abbi pazienza, non sono più agile come quando avevo 80 anni.
La dolce vecchina, seppur arzilla e ancora molto abile nelle arti ninja, non aveva certo la vitalità di quel ragazzo neanche ventenne, e con la dovuta calma procedeva lenta verso la nave che li avrebbe portati al Paese delle Valli.
Poche navi si spingevano fino a quella lontana nazione, e le opzioni per arrivarci erano 2: spendere un patrimonio per noleggiare una nave privata o affittare una cabina nella nave mercantile che una volta al mese partiva dal Paese del Fuoco, passava per quello del The, dell'Acqua, del Miele ed arrivava infine a quello delle Valli. Approfittando della nave di passaggio in quei giorni, quindi, la donna decise di andare a far visita ad uno dei suoi fratelli che viveva lì, accompagnata dal nipote che non vedeva l'ora di esplorare un nuovo territorio e conoscere lo zio di sua madre, chiudendo il negozio per qualche giorno e regalando così anche un po' di relax ai suoi altri nonni.
Dopo aver preso possesso della cabina assegnatagli, il potente fischio della nave annunciò la sua partenza. La giornata prometteva bene, e Ryuu non potè che passarla sul ponte, ascoltando appoggiato al parapetto il suono delle onde che si infrangevano sulla prua della nave, passando il tempo chiacchierando con sua nonna o leggendo fumetti come suo solito.
Dalla Nebbia, ci sarebbe voluto un giorno esatto di viaggio per giungere al porto di Haki, un piccolissimo villaggio di pescatori, e da lì, con un altro paio di ore di viaggio si sarebbe potuto arrivare al pacifico villaggio di Pariki, il luogo dove abitava il parente dei Mizukiyo, e procedendo su quella tabella di marcia, sarebbero arrivati a destinazione di primo mattino.SPOILER (clicca per visualizzare)E VIA
Ancora una volta puoi partire da dove vuoi e decidere come arrivi al paese del the. Se hai notato, partendo dal continente, incroci sicuro Ryuu sulla nave, ma per quello che ne so potresti trovarti già nel Paese del The, tanto sei un barbone, quindi sticazzi XDD A piacere tuo, ci vediamo lì!. -
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S..Signore? Sussurrò debolmente Kuso, osservando con timore il vecchio immobile riverso a terra. Signore... forse ce l'ho uno spicciolo da darle... si alzi... Il folle si avvicinò quanto bastava per rendersi conto che il povero vagabondo respirava ancora, nemmeno il tempo di prendere un respiro di sollievo che il ninja cremisi fu investito da una nube di fumo rosso, proveniente proprio dall'uomo a terra, che lo fece sentire un po' come quando mangiava i tacos preparati da Densen e poi il giorno dopo provava a fare la cacca. Ah, mi manca Densen...
La sensazione del martedì dei tacos durò all'incirca cinque secondi per poi svanire lasciando di sé una particolare traccia, stavolta ben differente da quella che lasciava Kuso dopo il martedì dei tacos. Quello che l'essenza, e Yusnaan, non potevano prevedere, era che entrare nella testa del folle è un rischio che non si deve prendere alla leggera. Dai, per stavolta lasciagliela passare. Mmm, sicuro? Ma sì dai, è un bravo ragazzo, non sapeva quello che faceva. Va bene, mi hai convinto, ma solo per questa volta.
All'essenza fu permesso di entrare, ma la testa del folle non era come quella di un normale essere umano, all'interno di essa vi era solo uno sconfinato spazio di totale oscurità; l'unica luce proveniva dallo schermo di un PC davanti al quale sedeva un ragazzo BELLISSIMO MA PROPRIO IN MODO ASSURDO vestito di un elegantissimo pigiama da unicorno azzurro. Questo, vista l'essenza, le si rivolse con fare gentile e le disse: Ok zio, dammi la chiavetta USB che gli butto quello che vuoi che veda. Senza sapere come, quando, dove o perché, l'essenza porse al ragazzo più bello del mondo uno strano oggetto che si ritrovò in mano; questo lo prese e lo inserì nel misterioso marchingegno che aveva davanti, fu allora che Kuso vedette quello che la visione voleva.
Una miriade di immagini scorsero all'interno della mente del ninja cremisi, accompagnate da una voce roca e mostruosa che offendeva lui ed anche suo zio Gianni, che pover'uomo non aveva mai fatto del male a nessuno, ma va beh. Ok, adesso è ESATTAMENTE come il martedì dei tacos! Esclamò il ninja nudo mentre il fumo rosso usciva nuovamente dal suo corpo. Anche se c'è decisamente meno sangue... se non contiamo quello che esce dalle orecchie del vecchio... non deve essere un buon segno.
Il misterioso fumo si levò in volo e divenne fiamme che effettuarono in aria mirabolanti piroette nell'aria prima di schiantarsi al suolo ed assumere sembianze umanoidi che gli implorarono di aiutarle, uccidendo un uomo il mondo sarebbe stato suo. NO! Macché uccidere HAHAHAHAHAHAHAH! Disse il folle, ridendo nervosamente. MICA UCCIDO LA GENTE IO, NEL CASE CI FOSSE QUALCUNO NEI PARAGGI. Le fiamme esplosero, lasciandolo solo con l'uomo oramai defunto. Macchè defunto! Dorme! Signore.. SIGNORE! Urlò il folle avvicinandosi all'uomo morto. SMETTILA DI DIRE CHE E' MORTO, GUARDA CHE MUSCOLETTI TONICI CHE HA! Urlò colpendolo ad un braccio, gesto che fece cadere dal corpo esanime una chiave che il folle raccolse perché sì. Per forza son tonici, comincia il rigor mortis. Ma il rigor mortis comincia dopo ore dal decesso. Senti l'ho fatto per fare la battuta, ok? Adesso possiamo andare avanti mister perfettino? Va bene , va bene, era per precisare. Sì ma se stavi zitto cazzo vuoi ne sapesse Yusnaan? Guarda che figure mi fai fare adesso! OK , SCUSA! Ma... il tipo è morto davvero? Mortissimo. Oh cazzo, sono un assassino, mi metteranno al gabbio! Devi fuggire, stanno arrivando alle guardie! O cazzommerda ! Dove cazzo vado? A Pariki. E dove cazzo è Pariki. Nel paese delle valli. E come cazzo ci arrivo nel paese delle valli? Devi prendere una nave. E che nave? Senti adesso hai rotto il cazzo, ci arrivi col timeskip. MA IO LI ODIO I TIMESKIP! Dovevi pensarci prima di uccidere quel vecchio e depredarne il cadavere. MA ME LO HAI FATTO FARE TU. Eeeeeeeeeee timeskip!
Confuso, spaventato e nauseato il folle si ritrovò su una nave diretta a Pariki su cui, casualmente, erano presenti anche Ryu e .... sua nonna? La nonna? Porti la nonna del tuo pg ad una giocata con Kuso? Ma che problemi hai? Bah.
Fu allora che il ninja nudo si rese conto che non aveva motivo di avere paura di aver ucciso qualcuno, aveva ucciso già miriadi di persone, e che lo avevo intelligentemente ingannato , per farlo salire su questa nave, fomentando la sua follia. EHY!
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La Bella e l'Oni
Pariki
Il viaggio in nave proseguì calmo e sereno, e alle prime ore del nuovo giorno, la nave attraccò al porto di Haki, lasciando che Ryuu e sua nonna scendessero per andare in cerca di un mezzo di trasporto per la loro ultima meta.
Purtroppo per loro, nessuno sembrava disposto ad arrivare a Pariki, ed anche Kuso avrebbe constatato che a chiunque avesse chiesto, gli avrebbe subito risposto in malo modo, quasi come se fossero tutti spaventati da quel villaggio.
No, no, scusate ma io non ci vado in quel postaccio. Che dovete andare a fare lì? Non lo sapete che gli abitanti sono pazzi? La gente che ci si avvicina, sparisce nel nulla, non andateci, datemi retta.
Ah...va bene, grazie. E ora che facciamo, nonna? Bè, noleggeremo un calesse per conto nostro. Purtroppo, c'era soltanto un calesse disponibile, e a meno che Kuso non se lo fosse già fregato, lo avrebbero noleggiato nonna e nipote, rivolgendosi allo stalliere. Se il viaggiatore solitario avesse avuto voglia di chiedere un passaggio, non avrebbe dovuto far altro che farsi avanti. In caso contrario, gli ci sarebbero volute circa 4 ore di cammino, per giungere a destinazione, la quale si trovava a nord rispetto al piccolo porto, seguendo una strada di campagna isolata e senza altri centri abitati nelle vicinanze.Arrivati finalmente al piccolo villaggio, i ninja si sarebbero trovati immersi in un luogo alquanto caratteristico, un piacevole paesaggio rurale con una fredda aria pre-primaverile, costruito in modo sicuramente diverso dai villaggi ninja del continente a cui erano abituati. Non c'erano ninja, lì, era tutta gente pacifica e amichevole. Apparentemente.
Ryuu e Ayaka arrivarono lì di primo mattino grazie al calesse trainato da un cavallo, e dopo averlo lasciato alle stalle poste appena fuori il centro abitato, si addentrarono nelle affollate vie del villaggio, che di mattina pullulavano di persone che iniziavano le loro faccende quotidiane; dopo aver attraversato il ponte, vi era la strada del mercato, dove molti cittadini esponevano sulle bancarelle alimenti e oggetti di uso quotidiano di vario genere; al centro del paesino, invece, vi era una grande fontana dove alcune casalinghe ancora usavano per lavare la biancheria delle proprie case, a pochi passi dalla torre dell'orologio e l'unica taverna locale.
Ma non possiamo andare direttamente a casa sua? No, no, la mattina non c'è mai a casa. Non lo vedo da tanti anni, ma ricordo bene che ogni mattina scendeva per andare a vendere il pane col suo carretto. Lo troveremo sicuramente al mercato, è qui vicino.
Ma perchè il tizio al porto ha detto che qui sono tutti pazzi? Non essere maleducato, Ryuu. Tu non badare a quello che ha detto, non si giudicano le abitudini altrui, ogni Paese ha le sue tradizioni. Mhh. Va bene.
Non ci volle molto, che l'anziana riconobbe al volo il suo vecchio parente, nonostante fossero passate diverse decadi dal loro ultimo incontro, il quale era intento a discutere molto animatamente con una ragazza sui prezzi delle pagnotte.
MALEDETTA PUTTANA! UN'ALTRA PAROLA E TI STRAPPO LA TRACHEA A MORSI! SEI SOLO UNO SCHIFOSO LADRO SENZA PALLE PER AMMETTERLO! GIURO CHE TI STO PER INCASTONARE NEL MURO DI QUELLA TUA MERDA DI CASA!! PROVACI E TI FICCO QUESTA PAGNOTTA SU PER IL CULO FINCHE' NON INIZIA A PIACERTI!!
Ehmm...nonna, sicura che sia lui? Non mi sembra come me lo hai descritto. Mhh... La donna tirò fuori dalla borsa i suoi occhiali da vista, sistemandoseli sul naso per essere certa di non sbagliare persona, mentre l'uomo e la ragazza che avevano davanti emisero dei ruggiti bestiali, disumani, fino a che, con un solo pugno il presunto zio fece volare via la giovane, facendola schiantare contro una casa dall'altra parte della strada, il tutto nella totale indifferenza delle persone che gli passavano accanto.
Sì, è lui, non c'è dubbio. Tanaki-kun! L'uomo, come se nulla fosse accaduto, si accorse a quel punto della presenza dei 2 kiriani, dimostrando di essere molto felice di rivedere la sua adorata sorella e di conoscere suo nipote, ma tutto ad un tratto, la gente attorno a loro sembrò andare in agitazione, prendendo delle precise posizioni in vari punti della strada, e così anche lo zio Tanaki.
Oh no, eccola di nuovo. Scusami un secondo, Ayaka-chan, arriva una persona, voi fate finta di niente.
In breve, una ragazza intenta a leggere un libro attraversò quella lunga strada, e tutte le persone presenti iniziarono a cantare all'unisono quella che sembrava una canzone per niente improvvisata che aveva come epicentro, per qualche motivo, proprio quella curiosa ragazza.
Finita la canzone, la giovane si diresse verso il ponte, avendo come meta l'unica abitazione che si trovava al di fuori del villaggio, mentre gli altri abitanti ripresero le loro abituali mansioni, come se nulla fosse successo.
Allora, venite, andiamo subito a casa, così potete posare i bagagli e rilassarvi. Che bello vedere persone vere, una volta tanto.
Senza farselo ripetere 2 volte, la nonnina seguì il fratello, ma il giovane Mizukiyo aveva decisamente più di qualche dubbio in merito a tutto quello a cui aveva assistito.
Nonna...scusa, ma tutto questo non mi sembra normale.... Ryuu...cosa ti ho appena detto? Ma..! Cosa ti ho appena detto! ..."non si giudicano le abitudini degli altri"...
E Kuso dove sarebbe stato, in tutto ciò?SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Ve bene signore, però c'è modo e modo di dire le cose eh. Si lamentò Kuso dopo che venne trattato in malomodo per il solo crimine di aver chiesto se qualcuno delle persone sulla nava si dirigesse a Pariki. Ma guarda te sta gente oh Madonna, guarda davvero te le levano dalle mani.
La barca attraccò nel luogo più vicino a Pariki che l'equipaggio era disposto a raggiungere e da essa scesero solamente il folle ed una coppia formata da una coppia formata da un'anziana signora ed un giovane ragazzo; mentre quest'ultimi noleggiavano l'unico calesse disposto ad arrivare verso il suo punto di arrivo il ninja cremisi sentì che anche loro andavano a Pariki. Scusate. S'intromise il ninja nudo flexando durissimo i suoi poderosi muscoli evidenziati dall'acqua salmastra che gli era schizzata addosso durante in tragitto marino ed incorniciati in un meraviglioso perizoma rosso scarlatto. Non ho potuto fare a meno di notare che i gentil signori si stanno dirigendo a Pariki, anche io ed i miei bellissimi muscoli dovremmo andare laggiù. Contrasse con forza i pettorali facendoli sobbalzare in maniera alternata. Vi disturba se ci uniamo a voi? Va bene però smettila di provarci con la vecchia. Era così evidente? Direi di sì.
Per un fato beffardo, o più correttamente per un terribile errore di giudizio di Yusnaan, i due accettarono di intraprendere la parte finale del loro viaggio con il folle. Wtf? Lo so, è pazzesco! Non me lo aspettavo nemmeno io!
Il viaggio trascorse tranquillo, tanto che Kuso si limitò chiedendo all'anziana signore di uscire con lui solo un paio di volte. In maniera assai rispettosa, ovviamente. Ovviamente.
Arrivati in quello che sembrava un normalissimo villaggio dall'aspetto rurale, ci volle ben poco a Kuso per capire che normale, quel posto, non lo era per niente. Che poi che vuol dire normale? Ah non chiederlo a me, io parlo da solo.
Se la surreale scena dell'assurda litigata tra i due paesani e la successiva coreografia di canto e ballo stranirono parzialmente il ninja cremisi, la cosa che senza dubbio lo lasciò più scioccato era che che i due con cui aveva intrapreso il viaggio se lo stavano ancora portando appresso. Sì... insomma.. cioè grazie per la divisione del taxi eh, però cioè se volete che vi dia qualcosa proprio non ho spicci, lo dicevo anche un paio di post fa ad un altro signore... No scemo, c'è quello che ti devi portare in missione per le evocazioni! La vecchia? No, idiota, il nipote. Ahhhh! Speravo la vecchia. Lo so cosa speravi , maledetto gerontofilo.
Kuso, consolato dal fatto che i due non volessero spicci, si avvicinò a loro ed al loro parente ritrovato. Scusi. Si rivolse ingenuo all'uomo. Io avrei una chiave e potrei avere ucciso tipo un demone che mi ha chiesto di salvare un qualcosa tipo, non lo so, delle anime? C'è tipo un centro informazioni per queste cose in questa gaudente e simpatica cittadina? Si voltò quindi verso il giovane, poi verso il vecchio, poi di nuovo verso il giovane, poi di nuovo verso il vecchio e così via per circa otto volte. Ed aggiungo che non sono solo in questa avventura! Questo ragazzo qui verrà con me! Si rivolse a Ryu. Io mi chiamo Kuso, so che è superstrano che non ci siamo presentati nel calesse ed il vostro silenzio tombale non nego che mi ha preoccupato. Comunque, verrai con me. So che ti può sembrare strano, ma ci sono forze ben superiori a noi che ci hanno legato in un destino indissolubile almeno per nove-dodici post. Quindi non opporti e lascia che il destino si compia. Prese una pausa. Se la nonna è d'accordo, ovviamente. Ovviamente.. -
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La Bella e l'Oni
E questo che vuole?
Durante il viaggio in nave, Ryuu aveva già adocchiato il tipo strano che stava viaggiando insieme a loro, e anche se il suo abbigliamento non lo disturbò più di tanto, si preoccupò lo stesso per quello che avrebbe potuto pensare sua nonna; per certi versi, era quasi ammirato dal suo fisico, non potendo vantare una struttura muscolare così ben fatta, nonostante gli allenamenti, ma un po' senso del pudore non gli avrebbe fatto certo male.
Nonna, dici che gli serve aiuto? Non mi sembra stia molto bene.
Ryuu, devi smetterla di giudicare gli altri, ognuno è libero di fare quello che vuole. Va bene, ma almeno non guardare, dai. Hai ragione, devo andare a prendere gli occhiali buoni in cabina, con questi mi perdo tutto il meglio.
Una volta scesi a terra, l'incubo di Ryuu, però, si realizzò e quello strano tipo che a quanto pareva era diretto nello stesso villaggio in cui si trovava lo zio Tanaki, chiese loro un passaggio, usando parole che il genin non comprese completamente; probabilmente aveva ragione, ed il ragazzo non doveva essere molto sano di mente, un po' come Tasaki, ma anche se nonna Ayaka non si fosse resa immediatamente disponibile, non lo avrebbe comunque lasciato a piedi.
Bè, magari sì, io starò a casa di mio fratello per qualche giorno, le lascio l'indirizzo. Rispose l'attempata donna quando le venne chiesto un appuntamento, prima di scrivere su un foglietto l'indirizzo di casa di suo fratello. Nonna!?Che c'è? Non posso uscire con un amico? Guarda che sono single.
Arrivati a Pariki, il genin sperò che quell'assurda situazione non si ripetesse e che l'uomo mezzo nudo andasse per la propria strada, ma niente, quello strano tipo continuò a seguirli, arrivando anche a cercare di portare con sé il povero Ryuu in qualche "avventura". Che!?
Mh no, non so niente di centri informazioni e non ho mai visto quella chiave in vita mia. Avrebbe risposto lo zio del Mizukiyo alle strane domande di Kuso, con tono pacato e apparentemente sincero. Se vuoi, alla taverna magari trovi qualcuno che sa dirti qualcosa, è lì, nella piazza. Indicandogli la strada per la piazza principale.
Sì, ma, io non posso venire, siamo appena arrivati. Cioè...dovrei stare un po' con mio zio e...Oh, perché no, andate pure a giocare, ma torna per cena, avremo tempo per stare insieme, non preoccuparti. Ma...nonna...ehhh Tranquillo, li portiamo noi i bagagli. È quella casa laggiù, non puoi sbagliare. Su, andate e divertitevi, così vi potrete anche conoscere meglio.
Il genin, senza parole, non avrebbe saputo più cosa replicare, ritrovandosi costretto a seguire quello strano tipo, il quale, se non avesse avuto altro da chiedere, avrebbe visto allontanarsi i 2 anziani Mizukiyo, mentre il giovane gli sarebbe rimasto affianco, con aria vagamente perplessa.
Se il rapitore di kiriani avesse voluto seguire il consiglio di Tanaki e dirigersi alla taverna, lui e Ryuu non avrebbero faticato molto per trovarla; la piazza principale del villaggio, infatti, ospitava vari negozi, tra i quali un barbiere, una biblioteca ed un negozio di parrucche (ebbene sì), ma l'insegna a forma di boccale di birra sarebbe stata senza dubbio inconfondibile.SPOILER (clicca per visualizzare)
All'interno avrebbero trovato un ambiente caldo e ed accogliente, con un camino acceso h24, un lungo bancone, una moltitudine di botti disposte lungo le pareti e vari tavoli sparpagliati per il locale. Tutto nella norma, se non fosse che anche a prima mattina, il locale era letteralmente pieno di uomini, donne e bambini intenti a bere birra a fiumi, come se non ci fosse un domani, mentre l'oste e le sue cameriere dal petto prominente andavano avanti e indietro per sostituire i boccali vuoti con quelli pieni.
Edited by Yusnaan - 22/3/2020, 12:07. -
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Passerò sicuramente a trovarla. Disse il folle con fare gentile ma malizioso, mentre prendeva l'indirizzo dell'avvenente gilf. Nonostante il nipote inizialmente non fosse eccessivamente felice della cosa avrebbe dato il suo benestare al termine della missione con Kuso, di questo il ninja cremisi era certo, nessuno era in grado di resistere a quel simpatico buontempone di un pazzo omicida.
Dai Ryuu non fare la checchina! Disse Kuso, fomentando il discorso dello zio, o biszio? Non ho idea di come funzionino certi gradi di parentela. Non che ci sia niente di male nell'essere omosessuali eh. Chiarì quindi, mettendo fisicamente le mani avanti, Kuso non era molto pratico delle figure retoriche. La problematica dell'emarginazione di coloro con un identità di genere o sessualità definita anormale dal preconcetto sociale mi sta anzi molto a cuore e sono socialmente molto attivo per combattere tali ingiustizie. Inutile dire che Kuso non sapeva il significato di metà di quelle parole, era solo una frase che gli aveva detto il suo avvocato dopo l'ennesima denuncia e se l'era imparata a memoria....ora, non era proprio il suo avvocato, era più un tizio che aveva trovato per strada ed aveva violentemente scosso lamentandosi dei suoi problemi fino a che questo non aveva sputato una frase che per il ninja cremisi poteva avere un senso. Il modo di crearsi amici di Kuso era tanto peculiare quanto efficace.
Il folle si avviò baldanzoso verso la taverna, in compagnia di Ryuu. Ryuu, mi raccomando, avvertimi quando siamo diventati amici. Negli anni il ninja cremisi aveva capito che l'empatia ed il capire i propri rapporti con gli altri non erano proprio il suo forte. Comunque strana questa gente eh? Non strana come me, certo, però diciamo strana .... sei? Sei! sì, sei è adatto. Non specificò l'unità di misura né la scala che stava utilizzando, forse perché nemmeno esistevano.
Durante il breve tragitto, Kuso avrebbe tentato di osservare il più possibile le varie persone del posto, cercando di capire se il comportamento visto in precedenza fosse la prassi da quelle parti; avrebbe inoltre allungato le orecchie per provare a carpire qualche informazione utile. Se avete immaginato il nudo cremisi che si tirava le orecchie da sopra ma maschera per tentare fisicamente di allungarle, avete fatto bene, perché è esattamente quello che fece.
Giunsero quindi alla taverna, un posto magico che ricordava al folle le avventure fantasy che aveva sentito mentre spiava una simpatica famiglia da una finestra. Certo, magari era un po' presto per bere, ma paese che vai usanza che trovi, e per non stonare il quell'ambiente si avvicinò al bancone ed ordinò due birre, una per sé ed una per Ryuu. Offri te, vero? Disse quindi, rivolgendosi al ragazzo ed indicando il proprio corpo nudo come a sottolineare di non avere soldi.
Con un unico sorso il folle si trangugiò quindi tutta la birra per poi sbattere il boccale vuoto sul tavolo ed inondare l'ambiente con un epocale rutto dalla potenza inaudita, probabilmente un record mondiale. Ottimo signori! Ora che ho la vostra attenzione: Chi di voi sa darmi informazioni su questa chiave e su anime da salvare in questo bel posticino? E poi anche... Il folle si pietrificò un attimo, quasi come se stesse andando a rileggere i post precedenti per ricordarsi un paio di cose. Ah sì. Un panorama montano, una gola profonda e deserta con un antico e malridotto arco nel mezzo, e successivamente vide un villaggio rurale, bla bla bla.. Sì , informazioni su cose del genere. Ah, per caso qui qualcuno è posseduto da uno spirito di fuoco e rabbia? Perché io lo sono stato qualche giorno fa e da quel momento ho un fastidioso prurito intimo che non riesco a lenire... visto Ryuu, ho usato il termine "lenire", siamo amici ora? Si rivolse al ragazzo della nebbia, come se usare quel termine fosse in qualche modo influente nello sviluppo di un rapporto, la mente di Kuso era un posto magico. Comunque, se mi potete aiutare il mio amico qui vi offre da bere.. -
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La Bella e l'Oni
E gli tocca pure pagare
Il povero genin kiriano, leggermente infastidito dalle avance che l'uomo nudo continuava a riservare a sua nonna, continuò a fissare perplesso quest'ultimo, che lo convinse (o meglio, lo costrinse) ad andare a fare un giro alla taverna. Non ci aveva capito niente di quello che avesse intenzione di fare, ma nonostante tutto si ritrovò a seguirlo nella speranza che non combinasse qualche guaio.
Ryuu, mi raccomando, avvertimi quando siamo diventati amici.
Ehm...ok. Tutto sommato era divertente, oltre che apparentemente innocuo.
Entrambi entrarono nella taverna, rimanendo alquanto sconcertati dal comportamento di quella popolazione, che non smisero di osservare i 2 ninja mentre questi attraversarono la piazza del villaggio, alcuni leccandosi i baffi quando non guardavano; inoltre, squadrandoli bene, si sarebbe potuto notare come ogni singolo cittadino avesse lo stesso colore degli occhi, di un rosso intenso, uguale alla persona che Kuso aveva ucciso qualche giorno prima. (sì, lo aveva ucciso lui, inutile che fingesse di no) A parte questo, Kuso non avrebbe notato altro di strano, se non che tutta la popolazione sembrasse annoiata mentre svolgevano le loro faccende quotidiane.
6?! Perchè 6? Sempre più strano.
Il genin rifiutò la birra "offerta" dall'uomo nudo, riferendo all'oste di portargli invece una spremuta, per poi rispondere a Kuso con tono un po' sommesso che avrebbe pagato lui, senza problemi; il rutto sparato dal vagabondo non sortì grande effetto sul pubblico, ricevendo in risposta un rutto ancora più potente da una bambina di 8 anni, e lo stesso effetto ebbero le parole che disse subito dopo in merito alla chiave e a delle anime da salvare, ma fu quando nominò l'arco nel mezzo di una profonda gola, che calò immediatamente il silenzio nel locale.
Ogni persona, compresi oste e camerieri si fermarono a fissare lo strano uomo, scrutando la sua figura da cima a fondo, con aria perplessa.
Da parte di Ryuu, il cui senso di disagio andava crescendo, ritrovandosi con tutti quegli occhi puntati anche su di lui, rispose con un sicuro "non ancora" quando il vagabondo gli chiese ancora una volta se fossero diventati amici, ed allarmandosi all'istante quando questi sparse la voce che il genin avrebbe dovuto offrire da bere a tutti.
No no! Sta scherzando, non posso offrire niente, ho pochi soldi. Disse, con una risatina alquanto imbarazzata e voltandosi a bere la propria spremuta, mentre tutti i clienti tornarono lentamente a bere e chiacchierare tra di loro, ma con voce più bassa, borbottando ognuno qualcosa che Kuso non sarebbe riuscito a cogliere.
Fu l'oste dietro il bancone, però, ad accostarsi al ninja rosso, con tono abbastanza accusatorio e sospettoso.
Di' un po'. Tu che ne sai di quel posto? La gola con l'arco in mezzo, intendo. Dopo l'eventuale risposta di Kuso, l'uomo avrebbe continuato. E' un posto maledetto, quello, gli umani non possono andarci. Si trova ad un giorno di cammino da qui, ma è anche un luogo sacro, per qualcuno, quindi se stai pensando di andarci, te lo sconsiglio caldamente. Per il tuo bene.
Sulla chiave, nessuno dei presenti avrebbe fatto commenti, ma se il ragazzo avesse insistito chiedendone ancora la provenienza all'oste o a qualcun altro nella taverna, sarebbe stato un tizio seduto ad un tavolo vicino a rispondergli
Ehy! Io lo so che chiave è, apre la porta di una casa. Quella dopo il fiume. L'uomo sembrava divertito da quello che lui stesso stava dicendo e subito dopo una donna lo seguì. Già! Non puoi sbagliare, la trovi subito dopo il ponte, è l'unica casa lì vicino. Nell'ilarità generale che si sarebbe venuta a formare, ache altri avrebbero incitato Kuso ed il suo nuovo quasi amico a recarsi in quella casa, insistendo ed inventando palesi scuse. Dovresti andarci, ci abita una graziosa fanciulla, magari lei ti può dare una mano. Lei sì che ha un demone rabbioso dentro! Dopo quello, tutti i presenti sarebbero scoppiati a ridere, ed avrebbero sicuramente incitato ancora i 2 stranieri ad andarci.
In tutto ciò, Ryuu avrebbe seguito qualunque cosa il rosso avesse voluto fare, malgrado la sua disperazione non potè altro che salire. Era rimasto incuriosito della reazione che avevano avuto gli abitanti al sentire le parole di Kuso, ma vai a sapere come poteva essersi procurato certe informazioni.. -
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Il rutto del folle non sembrò suscitare sgomento, abbastanza offensivo visto l'impegno che ci aveva messo, ma decise di passarci sopra, era gente semplice alla fine, che ne sapevano del galateo? Umiltà bambina... umiltà. Disse alla piccola che aveva osato rispondere al suo maschio ruggito.
No che non sto scherzando! Il mio amico qui. Perché, come tutti potete ben vedere, questo ragazzo è mio AMICO... Il folle si voltò verso Ryuu ed abbassò drasticamente il tono della voce, così che solo lui potesse sentirlo. Ora siamo amici. Poi si rivolse di nuovo alla folla. ... è molto facoltoso, e decisamente promiscuo verso tutti gli interessati!
Nuovamente verso il ragazzo, a bassa voce. Dai Ryuu che stasera ti faccio usare il pipolo.
L'effetto maggiore sulla gente lo ebbe la citazione dell'arco in mezzo al nulla, tanto grande da far calare quasi il silenzio nella locanda, annacquato solo da un impercettibile brusio di fondo. Ora stai zitta eh? Disse Kuso, arcigno, alla bambina di prima. Ma guarda te questa oh... Lo so lo so, ma stai calmo. Gli spacco la faccia eh. No macché spaccare, è una bambina. Sese dicevano così anche quegli altri in quel piccolo edificio, ma alle fine li ho sconfitti tutti. Perché ERANO bambini, Kuso. Quello era un asilo. Ah.
Ma... più o meno un cazzo di niente, mio nuovo grassoccio amico! Rispose dolce Kuso all'oste, che proseguì quindi a spiegargli dove si trovasse. Hai sentito Ryuu? Sappiamo dove andare! Aveva completamente ignorato gli avvertimenti datigli, probabilmente non li aveva semplicemente registrati.
Il folle però voleva sapere qualcosa di più sulla chiave e decise di mettersi a ballare mentre passava a fare domande tra i tavoli per invogliare la gente a dargli qualche informazione; alla fine un uomo, non so se esasperato o travolto dalla sensualità della danza, cedette, riferendo a Kuso cosa priva quella porta. RYUU! Si girò super eccitato verso l'amico. TE LO AVEVO DETTO CHE STASERA USAVI IL PIPOLO! ANDIAMO!
Senza perdere tempo il ninja cremisi avrebbe preso il compagno per la mano e lo avrebbe trascinato verso la casa che gli era stata indicata.
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La Bella e l'Oni
Ma tu chi sei?
Della cose di cui Kuso parlò con quella strana gente, Ryuu ci capì decisamente poco, ma una cosa certa era che non lo avrebbe sicuramente accompagnato in un viaggio verso quel fatidico arco che per qualche motivo era considerato sacro; per di più, la follia del ninja cremisi iniziò a dargli anche un pelino fastidio, dato che questo continuò ad insistere sul voler fare offrire a lui da bere per tutti quanti, ma per buona educazione non disse niente. Quell'uomo era spuntato dal nulla e nonostante avesse degli evidenti problemi, voleva trascinarlo in giro per quel villaggio senza alcuna ragione e senza dargli opportunità di replicare.
Dopo aver pagato il conto, il genin seguì svogliatamente quello che si considerava suo amico fuori dalla taverna, diretti alla casa della ragazza che viveva appena fuori il villaggio. Il Mizukiyo però trovò finalmente il coraggio di opporsi a quella folla ricerca del niente, non volendo andare a disturbare anche qualcuno a casa propria.
Senti, mi puoi dire perchè è tanto importante trovare a chi appartiene quella chiave? Che poi, sei sicuro che appartenga proprio a qualcosa di questo villaggio? Potrebbe essere di un baule sperduto dall'altra parte del continente. Ricevuta una risposta, quale che fosse, Ryuu non si sarebbe dato per vinto, deciso a voler capire qualcosa in più su quello strano tipo, visto che la nonna non era nei paraggi e non poteva dargli del "maleducato".
Va bene, altra domanda: ma tu chi sei? Posso sapere almeno da dove vieni? Se il ninja avesse fatto il vago, allora il genin si sarebbe fermato, insistendo e riproponendogli quelle domande, non volendo più proseguire senza sapere con chi avesse a che fare, nel caso in cui anche lui avesse voluto sapere qualcosa su Ryuu, questo gli avrebbe raccontato di essere un genin e capo dei guardiani di Kiri.
Passata quella fase, se avesse soddisfatto i suoi dubbi su di lui, il kiriano avrebbe quindi provato a ragionare sul da farsi per quella faccenda, cercando di trovare insieme a lui una soluzione, non sapendo quanto sarebbe stato difficile provare a farlo ragionare come un qualunque ninja.
Va bene, senti, secondo me vai troppo di corsa, non capisci che ti hanno preso in giro, li dentro? Quella chiave di sicuro non apre la porta della casa dopo il fiume, è inutile andarci. Se l'hai presa ad un tizio, lontano da qui, non sarebbe meglio andare a chiedere al capovillaggio se risulta che qualche cittadino scomparso. Era sicuramente la soluzione più razionale alla quale il genin potesse pensare, ma non sapeva se sarebbe stata ben accolta dal tizio seminudo.La sede del capo villaggio era un edificio situato all'estremo ovest della cittadina, decisamente riconoscibile ma tenuto in condizioni pessime; le forte e le finestre rotte e consunte erano solo un anticipo del caos che regnava all'interno. Forse in passato era stato un edificio amministrativo, con uffici, scrivanie e tutto il resto, ma ormai rimaneva ben poco.
L'interno sarebbe stato completamente buio se non fosse stato per la luce che filtrava dalle finestre, alcuni mobili rotti ed impolverati erano stati tutti accostati alle pareti e si respirava uno sgradevole odore di muffa e sangue; questo perchè appesi al soffitto sarebbero stati visibili nella penombra diversi quarti di animali lasciati ad essiccare o a far fuoriuscire il sangue dopo l'eviscerazione. A Ryuu quasi sarebbe scappato da vomitare, ma avrebbe cercato di resistere, sebbene non per molto ancora.
L'enorme atrio in cui sarebbero entrati, sarebbe stato completamente vuoto, eccetto per un curioso e paffuto ometto, intento a leggere dei fascicoli seduto su una sedia e con i piedi poggiati su di una scrivania; questo, dopo aver notato la presenza del duo, avrebbe gettato in aria i fogli che aveva in mano e li avrebbe raggiunti sogghignando quasi malignamente.
Oooh voi dovete essere i nuovi arrivati. Posso fare qualcosa per voi?
Se Kuso avesse esposto il problema, allora il vecchio avrebbe risposto tranquillamente che nessuno dei cittadini mancava all'appello, ma aggiungendo che sarebbero stati liberi di consultare gli archivi al piano superiore, se lo avessero voluto.Se invece il vagabondo avesse voluto continuare per la propria strada, sarebbero infine giunti ad un edificio dall'aspetto completamente differente; l'abitazione della ragazza, infatti, era tenuta in modo impeccabile, con mulino ad acqua, un piccolo orto e dei fiori sparsi un po' ovunque, ed un recinto di animali da cortile ed un pollaio sul retro. La porta d'ingresso sembrava praticamente nuova, senza una minima scheggia fuori posto. Una volta bussato alla porta, una dolce voce femminile avrebbe risposto, prima di aprire qualche istante dopo; quello che i 2 si sarebbero ritrovati difronte, però, avrebbe cozzato completamente con l'immagine esterna della casa, in quanto la bella ragazza che spalancò la porta era praticamente quasi del tutto nuda, senza contare che era ricoperta di strani segni fatti con del sangue e teneva stretta per le zampe una gallina evidentemente appena decapitata, il cui sangue gocciolava lento sul pavimento; il tutto sarebbe stato completato dalla grossa stella ed altri strani simboli sul pavimento poco dietro di lei, fatti chiaramente di sangue e frattaglie di animali, e contornati da candele viola accese.
A quella vista, il Mizukiyo non si sarebbe trattenuto, appoggiandosi al parapetto lì vicino e vomitando la colazione nei cespugli sotto di lui.
La giovane, però avrebbe avuto un'espressione confusa e si sarebbe rivolta all'uomo in mutande come se tutto ciò fosse la cosa più naturale del mondo, ma con tono alquanto seccato, essendo stata appena interrotta nelle sue faccende. Chi siete? Desiderate qualcosa? Se Kuso avesse fatto menzione delle cose di cui aveva discusso alla locanda, la donna gli avrebbe sgarbatamente risposto di non sapere "un emerito cazzo" di quella chiave e per di più non sarebbe stata molto disponibile a discutere dell'arco che il ragazzo aveva visto nella visione, mentre invece sarebbe parsa molto interessata alla questione del demone infuocato. Ma davvero? E com'era fatto questo demone? Se avesse insistito su quel punto, la ragazza li avrebbe invitati ad entrare per continuare la conversazione, facendoli accomodare su delle comode poltrone, oltre il disegno di sangue sul pavimento.. -
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Sorrise Kuso, sotto la maschera, alle parole del ragazzo. Ryuu, amico mio. Si volse verso di lui, prendendone le spalle tra le mani come quando si conforta un bambino. Tu non capisci e non ti biasimo per questo. Sei come gli altri, voi che vi definite "normali", che pensate di seguire unicamente le vostra, partite dal presupposto che tutto non sia deciso da qualcosa di superiore. Non fraintendermi, non intendo un Dio o un entità sacra. Il nostro percorso e piuttosto deciso da da creature annoiate, alcune estremamente sexy. Grazie. Che ci sfruttano per il loro divertimento. Mi chiedi perché questa mia ricerca sia così importante , perché sia certo di trovarlo qui, semplicemente perché è il mio destino. Si tratta di una strada già tracciata, devo solo vedere come percorrerla, ma non posso cambiare direzione. Questo è il motivo della mia follia: In un modo in cui tutto è già deciso per me, scelgo almeno di comportarmi come nessuno mai, scelgo la mia unicità, anche se questa significa passare da pazzo agli occhi di voi tutti. In un mondo del genere solo io sono veramente sano, ma questo non lo potrete capire mai. Lasciò la presa sul ragazzo, le sue braccia caddero lungo il suo corpo come morte, quasi come se quelle parole avessero consumato in lui tutta l'energia. Io sono Kuso Chitai, il folle cremisi. Non ho un posto da cui provengo e non ne ho uno dove andare. Non posso essere più specifico perché questa è la verità. Tu invece, Ryuu? Perché sei qui? Pensi davvero che sia stata una TUA scelta? Pensi che seguire uno come me sarebbe una decisione che avresti preso davvero se qualcuno non l'avesse presa prima per te? Le parole del folle, pesanti come pietre, rivelavano una parte di lui che pochi avevano visto: un momento di pura lucidità nell'oscurità del caos che lo avvolgeva da sempre. Spettacolare, eppure effimero, quel momento durò solo fino alle risposte di Ryuu, lasciando nuovamente spazio al solito ed esuberante comportamento del ninja mascherato.
Vaaaaaa bene, andiamo dal sindaco. Ma prima il pipolo! E così dicendo sarebbe scattato verso la casa della ragazza, sapendo che Ryuu lo avrebbe seguito, alla fine era il suo destino.
La casa era bella, ma meglio era la ragazza che, elegantissima, ci aprì la porta. Duchessa! Esclamò il folle, quasi nudo a sua volta, accennando un inchino. Il folle raccontò tutto il necessario alla dolce pulzella, ridendo alla sua scontrosità. Ma duchessa! Questo più che un emerito cazzo è un cazzo di merito! Disse indicandosi l'abbondante pacco, per niente imbottito. Più amichevole, la donna, si presentò una votla che il folle le rivelò le informazioni sul demone. Mah, più o meno come me il martedì dei tacos: fuco , fiamme, dolore, ed infine morte. Proprio lui mi ha detto di venire in questo incantevole luogo!
I due entrarono nella casa, il folle stette ben attento a non pestare il disegno di sangue per terra, prima di mettersi comodo sulla poltrona. Ryuu, che fai? Non vedi che è un posto elegante? Vestiti come me! Stava chiaramente invitando il ragazzo a mettersi in mutande. Ahhhh, riti satanici ed orge di sangue.... Disse il folle mimando il gesto di asciugarsi una lacrima. Mi ricordano tantissimo la mia infanzia, che ricordi! Signorina, lei che tanto mi ricorda mia madre, non è che potrebbe aiutarci con qualche informazione? Ma tua madre non era una prostituta? Yep.. -
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La Bella e l'Oni
A Casa della Psicopatica
Quando si fermarono nella piazza del villaggio, Ryuu sentì chiamarsi di nuovo "amico" da quello sconosciuto con la maschera rossa, ma sorprendentemente il suo tono cambiò radicalmente rispetto a prima. Iniziò per qualche motivo a blaterare su quanto le loro vite fossero nelle mani di esseri superiori, anche se escluse gli Dei, e sembrò anche più lucido del solito; in qualche modo, quel pazzo sembrò decisamente convinto di ciò che diceva, e Ryuu rimase ad ascoltarlo molto attentamente, incuriosito da quel cambio di atteggiamento e dai suoi ragionamenti, quasi come se volesse fare lo stupido di proposito. Il genin non rispose alle domande che gli vennero rivolte, continuando ad osservare ad occhi socchiusi quello strano tipo, fnchè quest'utimo non si decise a voler continuare la passeggiata verso la casa fuori dal villaggio, rendendosi conto che forse lo aveva giudicato troppo perso e che forse non era pazzo. Magari era semplicemente eccentrico. E a Ryuu piacciono le persone eccentriche.Nonostante le proteste del Mizukiyo, Kuso volle dirigersi comunque all'abitazione della ragazza, una persona dalle abitudini quanto mai singolari che spinsero il genin al limite della sopportazione; dopo aver vomitato la colazione nei cespugli, il giovane dovette infatti farsi molto coraggio per superare l'uscio e cercare di non vomitare di nuovo, alla vista di sangue e frattaglie sul pavimento e del forte e nauseante odore che si respirava all'interno. Con molta cautela e timore, si accomodò anche lui su una poltrona, ma non avrebbe sicuramente accettato la proposta di spogliarsi in casa d'altri. Ahmm no grazie, sto bene così.
La ragazza però non vi prestò attenzione, mentre sembrò invece gradire l'atteggiamento dell'uomo in mutande, il quale le sembrò particolarmente a suo agio in quella situazione che avrebbe spaventato praticamente chiunque.
No, no, hai capito male. Sei tu che devi aiutare me. Disse la ragazza, sedendosi su un bracciolo del divano, a gambe aperte ed appoggiando i gomiti sulle ginocchia. Dov'è che avete visto quel demone? Aveva qualcosa con sè? Voglio sapere tutto, per filo e per segno. La donna aveva un tono molto duro ed inquisitorio e sarebbe rimasta colpita se Kuso avesse fatto menzione del luogo in cui incontrò lo strano tipo da cui uscì il demone (anche se non abbiamo neanche deciso dove, ma chissene frega), mentre al contrario sarebbe risultata infastidita se le fosse stato detto che non avesse altro addosso se non una chiave. Ma butta quella roba, a chi importa di una stupida chiave. La donna infatti avrebbe ammesso di non sapere cosa aprisse quella chiave, se le fosse stato chiesto, ed avrebbe ribadito in modo alquanto spazientito che nemmeno le importasse.
Ma quindi lei sa di cosa sta parlando? O...di chi, certo.
Può darsi...ma di certo non posso sapere chi fosse. E' interessante però che tu sia riuscito a vederlo. Ryuu rimase ancor più confuso e sconcertato da quell'ultima frase, convincendosi di dover essersi cacciato in una faccenda decisamente al di là della propria immaginazione. La ragazza, intanto, non avrebbe sopportato ospiti in casa propria ancora per molto, dovendo tornare alle proprie faccende col sangue di pollo, quindi, se non avessero avuto altro di importante da riferirle o da chiedere, avrebbe cercato di allontanarli senza troppi convenevoli. Bene, se non c'è altro, direi che potete anche andare, non sono cose che potete capire. Avrebbe detto, alzandosi, con ancora il pollo decapitato in mano. Facciamo così...tornate domani e vi sarà tutto più chiaro. Avrebbe aggiunto, infine, lasciandosi scappare un piccolo sorriso vagamente accattivante ed accompagnandoli alla porta.. -
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Sei molto maleducato, Ryuu. Dovrò dirlo a tua nonna. Disse il folle, quando il giovane prese l'assurda e decisamente maleducata decisione di tenersi i vestiti addosso. In casa di una signora! Ma vi rendete conto? Eh lo so, la gente proprio il galateo non sa nemmeno dove sta di casa. Che vergogna queste nuove generazioni.
Fortunatamente quello scellerato comportamento del compagno non rovinò il mood dellafregnagentil donzella che, sedutasi in manieraabbastanza da puttanaimpeccabile, disse la folle di aver bisogno del suo aiuto. Porca miseria, ci mancherebbe! Esclamò Kuso, scattando in piedi ed togliendosi in una frazione il perizoma, per rivelare il mostro che nascondeva, nemmeno troppo bene. Ah, mi scusi, ho sbagliato. Disse quindi sconsolato, rimettendosi le mutande con molta più lentezza, quando la donna continuò con la sua richiesta. Avevo frainteso. Lo so cucciolo, non è colpa tua. Mi stava dando dei segnali, cioè, li hai visti i segnali? Ho visto, ho visto.
Allora in tanto calmiamoci che non l'ho fatto apposta, è lei che mi mandava segnali sbagliati. Non ha quel tono per quel motivo. Ah. Comunque, il tipo l'ho incontrato a [inserire luogo x] ma con se non aveva altro se non una chiave. Non so come la vede lei ma non è che uno prende e loota i corpi della gente.... cioè, questa volta l'ho fatto, ma ho una motivazione più che valida, tuttavia non è Mercoledì ed io motivo le mie azioni sono il Mercoledì, quindi sarà per la prossima. Po tipo gi ernao venute le corna di fuoco no? E poi mi ha tipo attaccato ed io tipo WATA', SBEM , colpo del drago ed è tipo... morto. Poi praticamente un fumo rosso gli è uscito dal culo ed io mi son detto, Kuso, è normale, la gente che muore se la fa sempre sotto e tu fai uguale quando mangi i tacos, quindi non me ne sono preoccupato. Però poi tipo questo fumo ha assunto delle forme strane e mi si è infilato nel cervello ed io lì mi son fatto un paio di domande eh. Cioè se fai le puzze che causano trip allucinogeni amico fatti vedere, ora magari non lui, che poverino è morto, però intendo come discorso generale. Non sapete quanti uomini non vogliano andare dal medico, ma perché mi chiedo io? Sono lì apposta! Bah, va beh, che stavo dicendo? Ah, sì. Praticamente parte il peggio trip no, e vedo tutta sta roba che ho citato anche nel post prima e che quindi non sto a ripetere ed ho trovato sta chiave. Poi una cosa tira l'altra ed ora devo uscire con sua nonna. Conclusi indicando Ryuu. La duchessa non sembrò particolarmente felice di quella mia puntuale e coincisa spiegazione e suggerì a Kuso di buttare la chiave, cosa che ovviamente non fece, è tipo il quest item e lui lo butta? Ma di che vi fate? Di scorregge ai tacos? Kuso ringraziò con un inchino ed accettò di buon grado di far ritorno il giorno dopo, lasciando la duchessa ai suoi delicati affari. Allora Ryuu, adesso possiamo andare dal sindaco come dicevi, sei contento? Ma sì che sei contento, lo leggo in quei tuoi occhi carichi di gioia e per niente d'odio nei mie confronti.
In poco tempo il dinamico duo fu nell'edificio del sindaco che, con abile spirito imprenditoriale aveva adibito si ad archivio che a macelleria. Ma che idea strabiliante! Esclamò il ninja cremisi ammirando i quarti di bue appesi sul soffitto ed il cui sangue gli colava addosso, cosa che , tra l'altro, non pareva dargli il minimo fastidio.
Proseguendo incontrarono il simpatico ometto che, con voce gentil, chiese come avrebbe potuto aiutarli. Kuso sbuffò , esalando un luuuuuuuunghissimo respiro. MALEDIZIONE YUSNAAN, SONO QUATTRO POST CHE RIPETO LA STESSA ROBA! Gridò quindi, guardando un punto indefinito sul soffitto. Poi si calmò e riferì, per l'ennesima volta, il motivo della sua visita in quel peculiare paese, ripercorrendo gli eventi che lo avevano condotto in quell'edificio, compresa la visita alla duchessa. Ora sa tutto. Mi sa dire se conosce cosa apre questa chiave? Sa dove e cosa sia l'arco delle mie visioni?Se lei non le sa, c'è qualcosa in questa montagna di libri? Ed infine, quanto viene un quarto di bue? Paga lui eh. Ovviamente si riferiva a Ryuu.. -
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La Bella e l'Oni
Sesso e Contabilità
Gli occhi del giovane kiriano si spalancarono, allibiti, nel momento in cui il suo quasi amico levarsi le mutande e restare completamente nudo davanti a tutti, così de botto, senza senso. Non fu tanto per l'imbarazzo, quanto per il fatto che non se lo aspettasse, anche se ormai stava iniziando a conoscerlo ed a capire quanto fosse imprevedibile quello strano tipo; in più si aggiunse anche un po' di invidia, visto che oltre al fisico scolpito, Kuso fosse anche dotato come un cavallo, cosa che però non smosse minimamente la padrona di casa, la quale si comportò come se tutta la scena fosse assolutamente naturale.
Al contrario, la ragazza sembrò particolarmente interessata al racconto dell'uomo mascherato, prestando molta attenzione alle sue parole, mentre Ryuu non sembrò capire bene tutto il confusionario discorso. Tu non esci con mia nonna. Sarebbe subito intervenuto il genin, venendo però interrotto dalla donna. Quindi sei riuscito a vederlo quando è uscito...interessante...e non è riuscito ad impossessarsi di te? Poco importava cosa avrebbe risposto Kuso, la donna sarebbe rimasto a fissarlo per un paio di secondi, prima di fargli una proposta in maniera disinvolta. Sai, forse ti ho giudicato male, in fondo sembri un tipo interessante e potresti essermi davvero utile. Facciamo così, tu torna qui domani e io ti dico tutto quello che vuoi sapere. Vuoi fare sesso con me?
La domanda a bruciapelo lasciò interdetto il kiriano ancora di più del biscione di Kuso, e se quest'ultimo avesse accettato l'offerta, la ragazza gli avrebbe suggerito senza tanti complimenti di farlo subito e lì, sui disegni fatti col sangue sul pavimento. Non volendo di certo assistere ad una scena del genere, il genin avrebbe tentato di defilarsi il prima possibile, uscendo da quella casa infernale e respirando finalmente un po' di aria fresca che non puzzasse di sangue, sperando che a Kuso non venisse in mente di tirare in ballo anche lui in quell'osceno atto sessuale; la ragazza invece non avrebbe avuto niente da ridire se il cremisi avesse voluto far partecipare anche Ryuu, purchè lo facesse anche lui.
Sicuramente sarebbe stata un'esperienza interessante per Kuso, se avesse accettato, ritrovandosi con una donna assatanata che nei momenti clou avrebbe urlato con una voce alquanto potente e mostruosa.L'interno degli uffici del capo villaggio avrebbero messo ancora una volta a dura prova lo stomaco di Ryuu, il quale ancora non si spiegava come il suo compagno di ricerche trovasse assolutamente normale tutto quello che avevano visto quella mattina; iniziò a dedurne che forse avesse davvero semplicemente bisogno di viaggiare di più e non giudicare le abitudini degli altri.
Il ragazzo lasciò ancora una volta che il cremisi esponesse la situazione a quello che sarebbe dovuto essere il sindaco di Pariki, imprecando nel frattempo al soffitto -MA CHE CAZZO VUOI, SEI TU CHE VAI IN GIRO A PARLARE CON TUTTI, PER ME PUOI FARTI UN BAGNO NELLA FONTANA- ma il grasso ometto sembrò alquanto indeciso su cosa pensare di tutta quella storia. Mhh duchessa? Ah...la principessa, sì, gran...donna. E comunque no, perchè dovrei sapere cosa apre quella chiave, è solo una chiave. Disse il vecchio, cercando di abbassare la voce per essere sicuro che altri non ascoltassero.
Ascoltami, lascia perdere quell'arco, non è un luogo per dei mortali, nessuno può attraversarlo e sai perchè? Nah, non te lo dico, tanto non mi crederesti. In questi libracci non troverai niente di quello che cerchi, c'è solo un mucchio di roba di contabilità, sono i registri del villaggio. Ma dai pure un'occhiata, eh, se ti fa sentire meglio. Per il quarto di bue ci possiamo mettere d'accordo.
Ryuu sarebbe stato d'accordo con l'idea di dare un'occhiata ai registri di villaggio, essendo una procedura abbastanza normale per una missione esplorativa (anche perchè quel posto sembrava tutto fuorché un ufficio amministrativo funzionante), e se anche Kuso avesse voluto farlo, avrebbero trovato montagne di libri e rotoli piuttosto vecchi ed impolverati; al loro interno, infatti, avrebbero trovato note tutte risalenti ad almeno un secolo prima, senz'alcun evento di rilievo riportato da alcuna parte. Insomma, si sarebbero ritrovati davanti un mucchio di comunissimi registri di villaggio.SPOILER (clicca per visualizzare)Quando sei soddisfatto possiamo fare il timeskip al giorno dopo, se vuoi magari scrivendo come passi la serata ( >_> ).