Crisi all'Ombra del FerroEvocazioni per Youshi

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  1. Youshi2
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    All'ombra del Ferro


    II

    Il mio sguardo indagatore non si smosse dal volto imperturbabile del caposquadra. Speravo, infatti, che rivelare un collegamento tra mio nonno ed un nukenin così celeberrimo potesse smuovere qualcosa, portarlo a parlare, ma mi sbagliavo. Non disse nulla, forse perché non sapeva, forse perché sapeva troppo e non mi riteneva maturo per ricevere un certo tipo di informazioni. La cosa mi indispose leggermente, ma provai a dissimulare il fastidio con un semplice colpo di tosse prima di riprendere a parlare con il mio compagno.

    Preferirei fossimo sicuri della riuscita del nostro piano, Yato-san dissi quando propose di muoverci il giorno seguente e poi provare a metterci una pezza nel caso avessimo fallito Se un nostro primo tentativo dovesse fallire, infatti, credo che non avremmo modo di rimediare alla cosa il giorno seguente. Probabilmente le già alte misure di sicurezza verrebbero aumentate, provare a colpirlo mentre sono allerta non sarebbe affatto semplice. Propongo di darci due giorni per studiare la situazione e assicurarci al terzo che le cose filino esattamente come vogliamo noi parlai con voce calma, stavo semplicemente studiando la situazione, provando ad immaginarmi ogni possibile scenario a cui avremmo potuto andare incontro.
    Sull'uso dei veleni nessuno dei due si espose, solo Yato riconobbe che avrebbe potuto essere utile drogare le guardie, effettivamente rallentare i loro riflessi poteva essere un buon vantaggio. C'avrei lavorato appena avrei avuto qualche ora a disposizione.

    Annuii alle parole del mio compagno, avvicinare la concubina avrebbe aumentato il coefficiente di difficoltà. Non solo ci saremmo dovuti intrufolare nella villa una prima volta, ma anche non avremmo avuto la certezza della sua collaborazione. Insomma, non avevamo abbastanza informazioni per considerarla all'interno dei nostri piani.
    Quindi ci venne svelato perché andava eliminato prima delle prossime 72 ore. Sorrisi cupo, compiere una missione senza conoscere il suo mandante, sapeva sempre da grossa inculata, ma non potevo fare altrimenti che accettare lo stato delle cose.

    Un'idea mi balenò in mente, era ancora troppo presto per esporla e quindi decisi di tenerla per me finché non avessi avuto le giuste informazioni.

    Verrò con te, Yato-san. dissi con tono deciso La notte è il mio elemento, posso muovermi furtivamente ed i miei occhi vedono molto bene al buio. Mi sembrava una buona idea, certo muoverci in due sarebbe potuto essere più pericoloso, chiaramente avevamo il doppio delle possibilità di venire scoperti, ma, potendo vedere nel buio e con le mie doti furtive, avremmo anche avuto più possibilità di trovare indizi utili. Dammi giusto il tempo di lasciare le cose del viaggio in camera e preparare il mio equipaggiamento

    Quindi, con il permesso del caposquadra e il favore di Yato-san, mi diressi alla camera che mi era stata assegnata. Aprii la porta e subito notai il corvo appoggiato sulla scrivania di fronte alla finestra, rimasi impietrito: mai, tra tutti quei mesi in cui avevo imparato a conviverci, uno di loro si era avvicinato così tanto. Questo inclinò leggermente la testa prima di gracchiare e volare via. Mi ci volle qualche attimo per riprendermi dalla sorpresa, mi guardai attorno lasciando cadere a terra lo zaino e notai una foglia sul cuscino. Non immischiarti, così recitava la scritta con inchiostro nero e con un elegante corsivo. Ma cosa significava? Sembrava evidente fosse un messaggio lasciato dai corvi, ma erano solo bestie come potevano avere una tale cognizione di causa?
    Pensai fortemente cosa fare mentre avvelenavo gli spiedi tenuti nei meccanismi nascosti tra le maniche, una volta deciso mi alzai e, tenendo in mano la foglia, mi diressi verso la stanza del caposquadra.

    Avrei forse fatto attendere Yato-san, ma non potevo rischiare di mandare a monte la missione, non era contemplabile. Quindi, se lo avessi trovato nelle sue stanze avrei bussato e, dopo aver ricevuto il permesso, sarei entrato, altrimenti l'avrei cercato nella sala comune della taverna.
    Mi scusi, signore, abbiamo un problema a quel punto gli avrei allungato la foglia che avevo trovato in precedenza Qualcun altro sa della nostra presenza sul territorio e dei nostri intenti. Inoltre, mi suggerisce pure di non averci a che fare con questa missione feci notare con voce calma, certo non mi avevano persuaso a non portare a compimento la missione E' complicato da spiegare, ma sono ormai mesi, se non un anno di già, che uno stormo di corvi - senza tracce di chakra o, quanto meno, capaci di eludere le mura di Kiri - mi segue ovunque vada. Ho ragione di credere che possano essere stati loro, ne ho trovato uno prima in camera e mai mi si erano avvicinati così tanto. Dissi grattandomi la tempia pensieroso Dubito però, per quanto possano essere animali intelligenti, che siano in grado di scrivere e in maniera così elegante. Come dobbiamo muoverci, cosa devo fare, signore? domandai deciso, conscio che ciò potesse mettere a rischio la missione se non fosse stato risolto il prima possibile.
    Se avessi avuto occasione, dopo le sue risposte, avrei proseguito Mi dispiace che non mi abbia dato risposte alle domande su mio nonno, Ossuri-sama. Sono suo nipote, le sue decisioni, le sue azioni passate si stanno già riflettendo sulla mia persona, ho diritto di sapere qualcosa e... Indugiai, pensando che non avevo tempo e forse non avrebbe nemmeno capito il motivo per il quale io e mio nonno non ci parlavamo più da quando ero entrato nella mano nera Con lui ho chiuso ogni rapporto, è come se non appartenessimo più alla stessa famiglia. Quindi non me ne parlerà mai.

    Una volta finito di discutere con il capo squadra mi sarei fiondato verso la sala comune dove, presumibilmente ci sarebbe stato Yato-san ad attendermi. Con un leggero inchino mi sarei scusato Perdonami per il ritardo, Yato-san. Ci sono state delle complicazioni, ti spiegherò strada facendo quindi l'avrei seguito fuori dalla locanda solo dopo avergli chiesto Ah a te è stata fornita una mappa della zona? Muoverci alla cieca sarebbe un errore fondamentale, non trovi? Un sorriso leggero si dipinse sul mio viso attendendo la sua risposta.


     
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