La Bilancia NeraQuest C

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    Una nuova missione


    E parecchi volti conosciuti



    Era una tipica giornata all'Ospedale di Kiri, amici miei: ero intento a dormire su leggere uno dei libri lasciati da Meika-sama, dopo una nottata passata di turno, controllando ninja di ritorno dalle loro varie missioni e qualche altro malato in degenza presso di noi.
    Voi direte: ed allora che cosa ci vuoi raccontare, Fudoh? Semplice: che in realtà non era una così tipica giornata!
    Quando bussarono alla porta, mi svegliai di soprassalto alzai lo sguardo dalla mia attenta lettura.
    Chi è?, chiesi, per sentirmi dire che c'era una missiva per me.
    Una notizia del genere, normalmente voleva dire che, da qualche parte in ospedale, un'infermiera urlava per i corridoi, agitando una scopa contro uno dei pipistrelli di Elmo-sama (il Juudaime, se preferite).
    Ammetto che alzai gli occhi al cielo, uscendo dall'ufficio, solo per trovarmi davanti un messo accademico (a quanto pare non tutti inviavano pipistrelli per mandare informative sulle missioni) con, appunto, un messaggio su una nuova missione a cui partecipare.
    Briefing alla sede dell'Accademia..., lessi fra me e me, stupefatto a dirvela tutta: Quindi, quando le missioni non le organizza Elmo-sama, o Sanjuro-sama, non devo partire da in mezzo ad una palude o su una nave mezza distrutta? Stupefacente!, considerai.
    Lo so che state pensando: quand'ero andato in quel dell'isoletta vicino al Paese del Fulmine, o la volta dell'Era Glaciale, niente paludi o simili, ma nel primo caso, mi dovetti recare in una bettola di bar dall'altra parte del mondo, nel secondo, feci un viaggio assurdo fino ad un blocco di ghiaccio galleggiante, sempre dall'altra parte del mondo!

    Ad ogni modo, preparai la mia roba con il dovuto anticipo e quando era ormai prossimo il giorno prestabilito, partii, raggiungendo con i dovuti tempi, l'Accademia.
    Era mattina presto quando arrivai nella sede e mi fecero accomodare per quella che, ebbi modo di scoprire, sarebbe stata una missione parecchio "affollata"!
    Eravamo in sei ed arrivammo in ordine sparso!
    C'erano le due tipe che avevo incontrato qualche anno prima, quando fu di quella faccenda del panzone dell'Inverno, non so se vi ricordate: le due delle tre figlie del gigantone otese... come si chiamava? Il Gallo dei Mikava? Il Gatto? Il Gar... non mi ricordo bene, comunque mancava la bella bruna, ma c'erano quella più tenera e bellina e... quella rossa.
    Mi avvicinai quando le riconobbi entrambe: Salve, Fudoh di Kiri, forse vi ricordate quella storia del Re dell'Inverno qualche anno fa? Eravamo tutti e tre in quella missione? Siete di Oto, giusto? Come Baffetto, Guardiano-san e lo Yakushi-sensei, vero?, chiesi, cercando di rompere il ghiaccio.
    Poi c'era il Tokugawa-san, mio compaesano parecchio furtivo e con un occhio solo, cui rivolsi un sorriso ed un cenno della mano.
    Un altro tizio che proprio non conoscevo e poi un altro volto noto che non vedevo da anni e che mi fece parecchio piacere rivedere: Masa...Masa-san! Da quanto tempo! Come va?, gli sarei andato incontro e gli avrei stretto la mano, Non ci vediamo da quando ci hanno fatto combattere! Quanto mi sono divertito quella volta! Anche tu in missione? Stavolta i sassi li lancerai per aiutarmi, non me li lancerai contro!, esclamai, sinceramente allegro.
    Ci eravamo visti solo in quella particolare occasione, ma avevo un piacevole ricordo di quel ragazzo di Suna e sapevo che se la cavava bene!

    Quando ci fummo tutti, comunque, una strana tizia, esageratamente ben vestita, se chiedete a me, iniziò una sorta di filastrocca, suonando una... katana? Ammetto che mi sorprese non poco, poi, però, si presentò come una jonin dei Kakita e persino io sapevo che i Kakita erano un clan di nobili spadaccini di Kiri.
    Mi dovetti trattenere dallo sbuffare a quella che sicuramente era un'educata figlia di clan... ma voi lo sapete: non dò particolare attenzione a questo genere di cose, d'altronde, un motivo ci sarà se il Juudaime non mi ha proprio in simpatia.

    Comunque, la jonin ci spiegò la missione: dovevamo viaggiare fino ad una foresta nel Paese dell'Orso, per constatare i problemi commerciali del "Legno Vivo", un qualcosa di molto importante e costoso, per l'Accademia.
    Una missione diplomatica, sembrava, ma la cosa non mi tornava esattamente a pieno, tant'è che quando fu il momento delle domande, intervenni: Chiedo scusa, ma, esattamente, com'è gestito questo luogo e lo scambio commerciale? Cos'è questa comunità della Foresta? Lei parla di sciopero, Kakita-sama, ma uno sciopero implica una compagnia lavoratrice... quindi lì cosa ci aspetta? Qualcosa di simile ad una compagnia mineraria, solo che di taglialegna? Oppure c'è un vero e proprio villaggio, o intera cittadina, che basa tutta la propria economia su questo Legno Vivo? Di fatto, ci troveremo a raggiungere un villaggio, o solo un piccolo centro industriale, se così si può dire?, chiesi per prima cosa, poi aggiunsi: E, altra cosa, c'erano, o ci sono, altri che vorrebbero gli stessi prezzi di favore dell'Accademia, con le possibilità di ottenerli? Nel senso... un piccolo villaggio, come può essere il Paese delle Sorgenti Termali, di certo non regge il confronto con l'Accademia, per opportunità commerciali, ma altre grosse potenze che potrebbero aver preso il posto della nostra negli scambi di favore? Si sa qualcosa a riguardo?

    Due semplici domande, di cui avrei atteso le risposte, assieme alle eventuali domande degli altri miei compagni di viaggio.
    E poi, ecco che qualcuno s'intromise: una figura nota, seppur ci misi qualche secondo a riconoscere il barista della missione d'infiltrazione in mezzo ai jonin! E considerando com'era contorto e strano quel tipo, quando accennò a delle buste da aprire solo se eravamo in dubbio sul nostro esistere, o se non ci ricordavamo le cose, mi trovai preoccupato, specie considerando dov'ero finito l'ultima volta che lo avevo incontrato.
    Non ebbi però modo di chiedergli alcunché, quindi mi rivolsi di nuovo alla jonin: Kakita-sama, scusi, ma che intendeva con non ricordare qualcosa? Come indicazione è un pò vaga. Io non mi ricordo nemmeno la metà dei nomi dei miei compagni di squadra qui, tranne Masa-san e Tokugawa-san!
    Cosa dovremmo rischiare di dimenticarci?
    , domandai leggermente preoccupato, in attesa di ulteriori indicazioni, o spiegazioni, per quanto temevo che non sarebbero arrivati.
     
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