Yamanbushi

No! Non l'ho deciso io. Mi avevi promesso che avremmo smesso! Senti ti giuro che non ne sapevo niente. Oh santo il signore dei cielo, di quanto parliamo? .... O cazzo, tipo un giorno intero? Più o meno. No, o più, o meno dimmi di quanto cazzo parliamo. Qualche settimana. Ah beh dai pensav... QUALCHE SETTIMANA? NON SOPRAVVIVRO' AD UN TIMESKIP DEL GENERE! NoN sOpRaVvIvRò Ad Un TiMeSkIp DeL gEnErE... lo sappiamo entrambi che sopravvivrai. Sì, ma sarà terribile! Senti, dobbiamo farlo , non ci sono altre possibilità quindi accetta la missione di Noroi e basta.
Trattenendo a stento le lacrime, il folle si rivolse al ragazzo appena tornato cosciente. Sì...stiamo partendo.

[...]

OMMIODDIO! STO MORENDO! MI STANNO SCOPPIANDO LE BUDELLA! Urlò il folle cadendo sulle ginocchia e riversando davanti a sé tutto quello che il suo stomaco aveva contenuto nelle ultime settimane. SEI STATO TU A FARMI QUESTO! GUARDAMI! ABBI IL CORAGGIO DI GUARDARMI! Continuò a sbraitare Kuso, puntando il dito contro Noroi per poi scoppiare in un terribile pianto. Il tutto durò circa quattro secondi, dopo i quali il ninja cremisi si sarebbe rimesso in piedi come se non fosse accaduto assolutamente nulla.
Kuso affinò la vista, c'era forse una barca dietro quella specie di pedalò bucato che gli stava andando incontro? Puntò indice e medio, divaricati, verso gli occhi di Noroi e da lì gli fece percorrere quella che era la linea visiva del ragazzo per capire se stava davvero guardando quella sottospecie di bagnarola. Insoddisfatto del risultato appiccicò il lato sinistro del suo volto a quello destro del volto di Noroi, come se provasse a vedere coi suoi stessi occhi: il risultato fu il medesimo del precedente tentativo.
Oh... Sussultò, mentre la barca si avvicinava. OH! Ancora una volta, quando la natura del loro traghettatore fu evidente. Ma è un topolino! Guarda che carino! Ha pure tutti quei baffetti, lo chiamerò Jerry. Ciao Jerry!
Il piccolo roditore si rivelò abbastanza contrariato nei confronti del compagno di viaggio del folle e cominciò a discutervi mentre, alle loro spalle, la terribile imbarcazione, affondava tristemente.
Arrivare alla terra dei topolini avrebbe richiesto una nave, cioè, non per Kuso, lui non avrebbe avuto problemi ad andarci a piedi col chakra adesivo, ma sapete com'è fatto, non avrebbe mai voluto far sentire inferiore il deforme Noroi ed il piccolo Jerry. Ehy, la quest è tua! Se vuoi stemmi decenti vedi di guadagnarteli. Con quella frase, apparentemente priva di senso, il folle indicò a Noroi una serie di imbarcazioni, 3 per la precisione.
La prima era chiaramente un mercantile, vi erano diversi uomini di mestiere che caricavano grandi scatole su di esso, era un'imbarcazione di grandi dimensioni che necessitava decisamente di un equipaggio per essere portata. Ovviamente, per una grazia del destino, sarebbe passata proprio dalle paludi dei Nezumi.
Le altre due avevano dimensioni decisamente più ridotte, chiaramente dirigibili da un equipaggio di tre persone.
La prima delle due, una barca dall'aspetto sfarzoso, si trovava in una zona leggermente più illuminata, ma sembrava che a guardia di essa non ci fosse nessuno, anche se le luci provenienti al suo interno lasciavano chiaramente intendere che fosse tutt'altro che vuota.
L'altra, decisamente meno elegante, forse poco più decente di quella con cui Jerry era arrivato, si trovava invece una zona più oscura. Davanti ad essa vi era tuttavia un grosso energumeno a braccia conserte, con la schiena poggiata ad un pilastro del molo; un udito fino avrebbe permesso di notare che da esso proveniva uno strano rumore, simile al russare, tuttavia senza avvicinarsi esserne sicuri sarebbe stato impossibile.
Quindi? Cosa vogliamo fare? Chiese Kuso al nuovo amico, avrebbe accettato qualsiasi scelta questo avesse fatto ma non avrebbe influito sulla pianificazione delle azioni che sarebbero seguite. Ovviamente il folle non sarebbe stato un peso per il giovane ninja ed avrebbe eseguito le azioni che gli sarebbero state indicate, restando tuttavia un personaggio marginale in quella scena, alla fine era un'ospite non potevano pretendere che lavorasse per loro.