Combattimento con Yukine

Il piccoletto, nonostante non apparisse forte, sapeva sicuramente come combattere. Infatti evitò senza troppi problemi il primo attacco di Akuraguri e parò direttamente il secondo, mostrando di non aver paura a sfidare in forza e riflessi il kiriano. Il terzo attacco lo prese alla sprovvista e finalmente la lama di Akuraguri assaggiò il sangue del suo avversario. Il grido che egli lanciò non turbò per niente il kiriano, anzi, era una conferma in più del dolore che il suo nemico stava provando. Non che fosse una ferita mortale e neanche troppo profonda, ma l'aver colpito l'avversario fece esaltare il giovane.

Egli si avventò subito all'attacco quindi, esaltato, ma venne fermato nei suoi passi. Prima ancora che la sua spada potesse raggiungere il suo avversario infatti, Yukine contrattaccò, facendo comparire dal suo stomaco un serpente che si lanciò sul braccio con il quale Akuraguri stava impugnando la sua arma. Il ragazzo stupito, più che spaventato, non fece in tempo a ritirare il braccio e, accortosi dell'invetabilità del colpo, incanalò una porzione del suo chakra alla difesa di quell'arto, che gli sarebbe servito nel futuro [Danni].

Il dolore fu intenso e Akuraguri sentì i due denti del serpente infilarsi all'interno della sua pelle e tirare, cercando di staccare un pezzo del suo braccio. Fortunatamente il suo chakra sembrò reggere e così il suo braccio e sopratutto, la sua mano, che strinse con forza l'elsa della sua spada, non dando segni di volerla lasciare. L'aver subito un danno così ingente svegliò il ragazzo che si apprestò ad affrontare la restante offensiva dell'avversario. Yukine infatti continuò a pressare, andando basso e cercando di colpire la parte dell'inguine di Akuraguri. Un attacco con quella velocità non sarebbe riuscito però a ferire il kiriano.

Egli infatti, rese le sue gambe leggermente più veloci, impastando un po' di chakra all'interno di esso, si spostò all'indietro, evitando completamente la lama [Slot Difesa 1]. L'otese non si fermò però e continuò il suo attacco con un affondo diretto alla spalla sinistra del suo avversario. Akuraguri non si fece colpire neanche da questo attco, infatti continuò a mantere quel flusso di chakra costante all'interno delle sue gambe e ruotò il suo busto verso la destra, facendo passare l'arma davanti a lui ed evitandola completamente [Slot Difesa 2].

Così facendo però lasciò per un attimo il fianco scoperto all'avversario che ne aprofittò per ordinare al suo serpente, sempre presente, di attaccare. Il suo punto d'attacco sarebbe stato il quadricipite di Akuraguri, ma la velocità del serpente non era un problema per il genin che semplicemente saltò, evitando completamente il colpo della serpe [Slot Difesa 3].

Atterrato, Akuraguri non si perse d'animo e, afferata la spada con entrambe le mani per evitare di perdere la presa, si lanciò all'attacco, canalizzando il chakra ed utilizzandolo per incrementare la forza dei propri colpi [Slot Tecnica 1]. Slanciatosi dunque, iniziò il suo attacco con una finta, naturalmente, diretta alla spalla destra del suo avversario. La spada sarebbe dunque andata prima in direzione della spalla e poi avrebbe cambiato il suo corso, andando a diventare un fendente che avrebbe provato a , nuovamente, passare diagonalmente per il fronte dell'otese, congiungendo la sua spalla destra e la sua anca sinistra [Slot Attacco 1][Slot Gratuito Istantaneo].

Il secondo attacco fu simile al secondo, ma questa volta sarebbe stato un fendente verticale, dal basso verso l'alto, che avrebbe cercato di cogliere alla sprovvista il suo avversario, mirando nuovamente alla spalla ferita [Slot Attacco 2]. Questi due attacchi che, realmente, non avevano possibilità di colpire, erano stati usati da Akuraguri per preparare il campo per il suo ultimo attacco e per fare in modo che il suo avversario si abituasse alla sua velocità ed abbassasse la guardia. Fatto ciò infatti, il giovane genin decise che era arrivato il momento di assestare un temibile colpo e, concentrato il chakra all'interno delle sue gambe andò a provare una finta.

In un combattimento tra spadaccini, chi si focalizza troppo sulla spada, perde. Akuraguri decise infatti di fintare un calcio ben assestato alle gambe del suo avversario sperando che la sorpresa fosse abbastanza per lasciare che Yukine si lasciasse colpire [Slot Azione Veloce]. Al posto di colpire la gamba però semplicemente si poggiò per terra ed il kiriano messo tutto il chakra che poteva utilizzare all'interno delle sue gambe, cercò di scagliare un fendente obliquo, dal basso verso l'alto, che colpisse Yukine alla spalla sinistra, non quella ferita dai precedenti attacchi [Slot Attacco 3].

Fattò ciò Akuraguri si posizionò in una posizione difensiva, in attesa che il suo avversario facesse la sua mossa. Il sangue che gli ribolliva nelle vene e la testa che gli si era spaccata da un due per il mal di testa, il kiriano sorrise, con un sorriso strano e disturbante.