La Fonte dell'Eterna VecchiaiaQuest D

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  1. Yusnaan
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    La Fonte dell'Eterna Vecchiaia


    L'isola di Rojin

    3 ninja arrivarono al molo quel giorno, mentre l'ultimo era ancora in viaggio. Le 2 ragazzine rimasero ad aspettare per circa un'ora dopo l'arrivo della Dea reincarnata, quando infine decisero di salpare ugualmente per la loro ultima meta. Sarebbe dovuto arrivare anche un altro, ma forse ha avuto un contrattempo. Se arriverà, ci raggiungerà lì, non possiamo perdere altro tempo. Le gemelle sarebbero quindi salite sulla barca ed avrebbero preso a remare all'unisono verso sud, non appena anche gli altri fossero saliti a bordo e dopo aver slegato le corde che la tenevano legata al molo; per via della loro ridotta forza fisica, ci sarebbe voluto più di un'ora per raggiungere l'isolotto, se nessuno dei ninja avrebbe voluto sostituirle per remare, ma in ogni caso le 2 ragazzine avrebbero provveduto a spiegare la loro drammatica situazione ai ninja.
    Nella lettera vi abbiamo spiegato che l'isola di Rojin è abitata solo da persone anziane. Sembra che fanno tutti finta di non saperlo, ma noi vogliamo capire perchè, non è normale. I nostri nonni si sono trasferiti lì quasi un mese fa ed è così che noi lo abbiamo scoperto. E per di più, i ninja del villaggio dicono che degli uomini misteriosi arrivano continuamente sull'isola per cercare qualcosa, ma non sono mai riusciti a catturarli. Abbiamo chiesto aiuto all'Accademia tante volte, perchè ci serve aiuto per scoprire il segreto di quest'isola e capire che vogliono quei tipacci. Le ragazzine erano visibilmente turbate mentre descrivevano la situazione dell'isola, ma sarebbero state liete di fornire altri dettagli e rispondere alle domande dei ninja, se gliene avessero voluto fare.
    Dopo aver percorso vari kilometri in mare, all'orizzonte sarebbe finalmente stata visibile la piccola isola, e da subito sarebbe sembrato un vero paradiso terrestre.


    Rojin


    Nonostante il sole battesse forte sulla sabbia bianca della spiaggia, la fresca brezza del mattino rendeva l'aria estremamente piacevole; il gruppo si sarebbe ritrovato sul lato nord ovest dell'isola, poco trafficata e tenuta talmente pulita che anche a pochi metri dalla riva sarebbero stati visibili molte tipologie di pesci in quell'acqua cristallina, mentre la lunga spiaggia era separata dai boschi interni dell'isola da numerose palme tropicali.
    Una volta trascinata la barca sulla riva, le ragazze avrebbero condotto i ninja all'interno della piccola foresta appena dopo la spiaggia, colma di alberi in fiore che emanavano un gradevole profumo, e sarebbe bastato seguire il sentiero per una decina di minuti per ritrovarsi all'ingresso del fatidico villaggio di Rojin.
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    Qui, il gruppo venne accolto da un uomo particolarmente anziano che indossava un'antica armatura da samurai, ma nonostante lo sguardo duro ed il portamento rigido, si rivolse alle bambine con molta dolcezza.
    Hana-san, Kohana-san, bentornate. Sono questi i vostri amici? Salve Mifune-sama. Sì, sono loro. Ci aiuteranno a scoprire chi sono quei criminali che invadono la vostra isola. L'uomo rise di gusto sotto i baffi, prima di squadrare dalla testa ai piedi i nuovi ospiti ed accennando un saluto a questi ultimi. Molto bene, siete i benvenuti allora. Passate pure.
    L'interno del villaggio sembrava provenire da tutta un'altra epoca, non c'era assolutamente niente che assomigliasse alla modernità a cui probabilmente erano abituati i 3 giovani ninja, non essendoci la minima traccia di apparecchi elettrici o abiti che non fossero estremamente tradizionali; le case erano interamente costruite in legno e non c'era traccia di cemento nelle strade, che erano quasi completamente immerse nel verde, ed avrebbero potuto notare come la popolazione era effettivamente tutta appartenente alla terza (ma anche quarta, quinta e sesta) età, essendo loro gli unici giovani in tutto il villaggio.
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    Durante il tragitto avrebbero potuto sicuramente fare altre domande alle 2 gemelle, che intanto li avrebbero guidati attraverso la principale piazza, nella quale si trovava una grande fontana con un drago al centro, circondata da vari alberi di ciliegio in fiore, un edificio molto più grandi degli altri ed un piccolo ed umile tempio shintoista.
    Alla fine giunsero all'abitazione dei nonni delle 2 ragazze, le quali venivano ospitate momentaneamente in una delle loro stanze, e fu l'anziana padronaold-woman-hana-saku-iroha-135781 di casa ad accoglierli con un profondo inchino, dopo che ebbe salutato le sue nipotine. Buongiorno e benvenuti. Io mi chiamo Kimiko Yamada, è un piacere conoscervi.
    Dopo le presentazioni, la donna li avrebbe invitati ad entrare, dopo ovviamente aver fatto togliere le scarpe a tutti, conducendoli ad una stanza8f molto accogliente, con un grosso armadio dalle ante scorrevoli (in cui vi erano sistemati futon, cuscini e coperte per tutti), un piccolo tavolino con fogli di carta bianca ed inchiostro, ed un piccolo altarino dove poter accendere l'incenso; in tutta la casa si respirava un delicato odore di incenso, mentre il pavimento delle varie stanze era ovviamente ricoperto da tatami.
    Potete sistemarvi qui, mettetevi a vostro agio. Io vado a preparare del the e se vi va potete unirvi a noi. A dopo! Ciao!
    I ninja non avrebbero avuto altro da fare che pensare a come muoversi, non essendo certo obbligati a prendere il the con loro, ma sicuramente gli avrebbe fatto molto piacere.

    [Ieyasu - Il giorno dopo]

    Nel frattempo, il piccolo Yakushi viziato era ancora in viaggio ed arrivò al porto con un giorno di ritardo. Il porto di Kocha era un luogo particolarmente caotico ed affollato, in cui la gente andava e veniva in continuazione, compresi ninja di passaggio e che partivano per i loro viaggi. Fu infatti un ninja di Suna che rispose positivamente alla domanda del ragazzo, invitandolo a recarsi insieme a lui al molo 2, dove li attendeva la loro nave in partenza. Oh, finalmente sei arrivato. Ti stavamo aspettando, ma a dirla tutta pensavo fossi un po' più grande. Sei sicuro di essere un jonin? I giganti di fiamme immortali del Paese dei Demoni non si abbattono certo da soli.
    Lo studente avrebbe potuto seguirlo liberamente e partire insieme a lui, ma avrebbe saputo fin da subito che quella destinazione era sbagliata, dato che sulla missiva inviatogli era detto chiaramente che la sua destinazione era il villaggio di Rojin, nella omonima isola. Se quindi il giovane avesse chiarito il malinteso (con grande dispiacere del jonin sunese) ed avesse chiesto in giro dove si trovasse quel luogo, non ci avrebbe messo molto a farsi dire da un passante qualunque che si trattava di un'isola a pochi kilometri a sud del porto, ma sfortunatamente per lui, non era un luogo molto trafficato da navi e mercanti.
    Avrebbe quindi potuto noleggiare una barca o provare a chiedere un passaggio a qualcuno, magari nelle varie taverne locali, di cui la più grande era anche famosa per suoi takoyaki e le promiscue cameriere che accettavano di soddisfare i bisogni dei marinai per pochi ryo.


    Edited by Yusnaan - 6/4/2020, 18:43
     
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