Il Lago degli ImbattutiMissione per Shin, Kato ed Etsuko

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Scheda di Etsuko della Nebbia

    Group
    Giocatori
    Posts
    2,742
    Reputation
    +66
    Location
    Bari

    Status
    Offline

    IL LAGO DEGLI IMBATTUTI


    C'ERA UNA VOLTA...




    Le mani si sarebbero congiunte a comporre la posizione magica della “Scimmia”



    Non abbiamo tempo da perdere Mugen, qualcuno o qualcosa di molto pericoloso sta per raggiungerci. Non so tu ma non me la sento di abbandonare il campo, di fuggire dall’arena che per anni i nostri avi hanno solcato. Qualcuno ha invaso la villa del clan, ha abusato dei nostri ricordi, delle nostre tradizioni. Il tono con cui pronunciava quelle parole era grave ma fermo, deciso, ostinato oserei dire.
    velocemente osservava l’ambiente circostante e imbastiva una strategia credibile. La scala si trovava a nord a circa 20 metri da loro e presto sarebbero stati esposti al nemico frontalmente. Le doti nemiche che aveva avvertito erano oltremodo temibili e nulla avrebbero potuto in uno scontro diretto.

    Il suo chakra… è spaventoso, cosi come la sua forza! Ma dobbiamo provarci, dobbiamo tentare, ne va del nostro onore. Cercheremo di fare quello in cui siamo maestri… quello che i nostri occhi diabolici sanno fare meglio, quello che questa arena insegnava ai membri del nostro clan.

    …Gli faremo vivere il suo peggior incubo…




    “Non aspettare che la nebbia ti inghiotta, perché la nebbia che viene dal mare ha dentro di sé storie che nessuno vorrebbe ascoltare.”
    Chissà quali storie avrebbe dovuto raccontare la nebbia che ora aveva avvolto la sala di villa Akuma, una nebbia fitta, irreale, che come per la frase appena citata, offuscava la vista, ma si lasciava ascoltare… e ora raccontava di una bambina. Piccola e dispersa in quella fitta nebbia, solo la sua voce, lieve e stridula riecheggiava in quel vasto salone.

    L’uomo nero non è morto
    ha gli artigli come un corvo
    fa paura la sua voce
    prendi subito la croce
    apri gli occhi, resta sveglia
    non dormire questa notte.




    Una lenta nenia, nella nebbia, accompagnata da passi vicino o lontani, non definiti, quasi irreali.

    Dovremmo comunque metterci a riparo è troppo pericoloso restare qui, esporci ad un attacco ad ampio raggio senza riparo alcuno. Mugen, se hai idee migliori parla adesso, altrimenti tu che ti sei dimostrato abile con quella. Avrebbe indicato la balestra così cara al suo compare, non perdere di vista il nemico nemmeno per un attimo e se non avremo alternative e solo se non avremo alternative, rischieremo il tutto per tutto per salvarci la pelle. Avrebbe proposto così di ripararsi dietro l’ingresso dal quale erano appena entrati. Avrebbe garantito comunque una forma di riparo.

    Quando raggiunse il tatami, quello si crepò. Avvertì un brivido lungo la schiena Etsuko, quasi la crepa l’avesse raggiunto dal pavimento seguendo la linea degl’arti sino al busto. Era consapevole, quello che aveva a qualche decina di metri era un mostro, della specie che nessuno vorrebbe incontrare. La prova più grande che fino ad ora si era trovato a fronteggiare. Ma si sa, “E' il male il vero motore di ogni racconto: gli eroi e le vittime sono solo uno strumento, perché ai lettori non interessa la vita quotidiana, hanno già la loro.” Così il destino aveva scelto di affidargli quella prova, di sottoporlo alla vera incarnazione del male.

    Così la scena che si sarebbe presentata a qualsiasi lettore sarebbe stata surreale, in un contorno offuscato dalla nebbia, quasi in un paesaggio lontano e fiabesco, un gigante dalla faccia d’odio avrebbe presto ascoltato prima e potuto incontrare poco dopo, una esile bambina, ritratto della innocenza e purezza. Il viso angelico non sarebbe stato segnato dalla vista del demone, impariamo a conoscere l’orrore con l’esperienza, quella sembrava non averla. Pareva smarrita eppure non indietreggiava, anzi incalzava l’incedere verso chi per tanti sarebbe potuto essere il carnefice ma che per lei pareva essere l’unica ancora di salvezza.



    Ti prego, aiutami… puoi aiutarmi? Sei tu il proprietario di questa villa e che ci fai qui?
    Mi stanno inseguendo, vogliono catturarmi.


    Chissà se quell’essere avrebbe agito come chiunque si sarebbe aspettato, così come era destinato a reagire o si sarebbe avvalso per quella volta di una forma di libero arbitrio, dissociato dalla filosofia del luogo comune.



    CITAZIONE
    Round 1
    attivazione nebbia
    costrutto illusorio
    Round attivo
    Tecnica Avanzata
    Parametri 550+2 tacche bonus Debilitazione
    Spesa chakra
    2 unità costrutto 1 Basso
    Velo di nebbia 18 m 2 bassi
    Tecnica MEDIOALTO 4 bassi
    chakra rimanente 68 bassi
     
    .
  2.     +3   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    304
    Reputation
    +163

    Status
    Offline

    Il Lago degli Imbattuti


    V

    I Mercanti in Città
    Ma che bravo. E per capirlo hai dovuto inimicartelo? Non che me ne possa importare qualcosa di questo scarto umano, possiamo farlo sparire e sostituirlo quando vogliamo. Ma detesto quando si attira l'attenzione, stronzetto. Commentò Zoruto alle conclusioni di Kato sulle condizioni del capovillaggio, mentre l'opera di demolizione della sua dimora veniva accantonata per qualche tempo e il misterioso suono della campana risuonava nel loro petto, latore di minacce indefinite. Certamente non perderò tempo a stare qui all'aperto con te, Stronzetto. Allora, pennuto, hai qualcosa per metterci al sicuro? Disse rivolto al Maestro, che tuttavia non era in grado di rispondere alla domanda, rendendo di fatto una transitoria posizione aerea inutilizzabile. Utile come quella pezza da culo di tuo padre, stronzetto. Ti concedo un'ultima occasione, poi farò di testa mia. Disse, sprezzante, mentre Kato si scagliava contro la casa del capovillaggio, sfondando la porta spaccando la serratura senza troppi complimenti e fiondandosi all'interno.

    All'interno due servitori armati di attizzatoio fronteggiarono Kato, tremanti ed evidentemente non pronti allo scontro, mentre anche Zoruto entrava e Shitto stava fuori, pur in preda al panico, come se il suo istinto suggerisse di recarsi all'interno dell'edificio a ogni costo. COME OSATE? il capovillaggio era sceso di sotto con vicina la moglie e un ragazzino di forse dodici o tredici anni, sicuramente la sua famiglia, mentre Zoruto si faceva avanti afferrando entrambe le armi dei due servitori quando cercarono di colpirlo. Un brevissimo lampo elettrico a contatto e tutti e due caddero privi di sensi, mentre Kato si occupava del suo bersaglio. Il sonno delle piume mise tutti a tacere, così da consentire allo Yotsuki di far applicare il Fuuinjutsu sotto lo sguardo disgustato di Zoruto. Gli sfondi la porta e addormenti tutti intorno dopo avergli demolito casa...sei veramente scarso, sai? Ben presto il senso delle sue parole sarebbe stato evidente.

    Al risveglio dopo lo schiaffo il Capovillaggio si guardò intorno spaventato, fissando prima la moglie priva di sensi, quindi i servitori e infine Kato, tremante. Kato...perchè mi hai fatto questo? Perchè attaccare? Non capisco che motivo tu abbia... Quel jutsu non cancella ricordi ed emozioni, aggiunge, non toglie, stronzetto. Qualunque fiducia tu abbia imposto come ossessione, viene meno davanti alla realtà dei fatti quando sono così ovvi. C'è discordanza e non otterrai altro che una persona confusa. Devi pensare tu, prima di infilare pensieri negli altri. Borbottò Zoruto, fregandosene del fatto che il capovillaggio potesse sentirlo, dopotutto era confuso esattamente come aveva descritto e quindi inutile. Poteva anche fidarsi ossessivamente di Kato, ma questo non cancellava la sua apprensione per la moglie e il figlio o la paura legata ai danni della casa. Il Simbolo di Pensiero non era onnipotente, era un dettaglio aggiuntivo che richiedeva una sapiente preparazione e soprattutto un uso moderato e marginale, una spintarella, pena una gran confusione. Io mi fido di te, Kato, ma ho avuto paura! Perchè hai distrutto tutto? Perchè hai attaccato? Bastava chiedermi, no? SAI che mi fido di te, no? E anche tu ti fidi di me no? Oppure,...non ha senso...non mi servono quei soldi, voglio solo capire...voglio...voglio che tu te ne vada! Come volevasi dimostrare. Sei un cretino.

    Puoi...si, c'è il coprifuoco è vero. Confuso, l'uomo era vicino alla moglie e al figlio cercando di proteggerli da quei due individui che erano entrati in casa sfondando la porta dopo le minacce e tutto il resto. Anche un'ossessiva fiducia cade di fronte al chiaro ed evidente ricordo di un'aggressione, inoltre non avendo mai conosciuto Kato prima di pochi giorni prima non aveva appigli nella memoria per supportare quella fiducia, che sarebbe crollata dopo poco. Potete restare ma...basta violenza...vi prego. Confuso, con gli occhi che andavano dalla porta ai due invasori, farfugliò qualcosa di poco comprensibile sul coprifuoco e sul bene comune, senza specificare nulla nè spiegare niente di rilevante. Si riuscì a intendere che il coprifuoco c'era "da sempre" e non capiva perchè quella violenza e quelle domande, mentre solo uno sguardo vacuo fu la risposta alle domande sul lago e sulla campana.

    Durante la notte, mentre il capovillaggio svegliava gli altri e diceva che i due ninja sarebbero rimasti come ospiti e che non ci sarebbero state violenze, mentre la moglie e il figlio terrorizzati tornavano nelle loro stanze i servitori guardavano i due otesi con livore e ostilità, ma portando quanto richiesto se necessario. Rimasti soli e in disparte, i due ninja stavano nella cucina con Zoruto che fumava nervosamente vicino a una finestra, con le braccia conserte, mentre i suoi occhi trasmettevano solo disprezzo verso il consanguineo. Sbuffò al menzionare il fatto che non correva buon sangue, quasi a sottolineare l'umorismo di quell'eufemismo, ma ascoltò il discorso di Kato fino alla fine. Sono un ninja completo, stronzetto. Ma i Taijutsu sono la mia punta di diamante. E non so di cosa parli, la nostra tecnica è perfetta...se non riesci a colpire è perchè sei tu a essere uno Yotsuki scarso. Gli avrebbe sbuffato del fumo in faccia, provocatore. Io aspetto che mi attacchino e li colpisco in controtempo, per essere veloci basta impastare chakra quando serve...o assicurarsi che il nemico non possa schivare facilmente. Se pensi che correre e dare pugni basti a vincere allora sei solo un patetico grumo di ignoranza.

    Fuori dalla finestra si udirono, nel corso della notte, rumori sinistri come se qualcosa di inumano, grande ma al contempo molto leggero, si spostasse per le strade con cigolii, sibili e altri rumori privi di senso. Guardando fuori dalla finestra non avrebbero notato nulla certamente si trattava di presenze di qualche genere. Nessuna notizia da Shitto...se era andato in esplorazione certamente non era tornato, nè se evocato sarebbe apparso, come se fosse stato messo fuori combattimento e non fosse quindi richiamabile per 24 ore. Il Maestro, anche se sottoposto al Rilascio, non avrebbe fornito informazioni aggiuntive.

    Sponde del Lago
    Inarcai un sopracciglio alla risposta verbale di Shin, messosi immediatamente sulla difensiva come se lo avessi colto sul vivo. Stava realmente covando una forma di pazzia? Mi limitai a un sorrisetto beffardo senza approfondire, annuendo quando poi lui rimarcò i suoi sospetti sul misterioso Samurai. Daccordo, andiamo verso la barca. Dissi, anche se non mancai di appuntarmi mentalmente di prestare maggiore attenzione al mio sgradito compagno di squadra.

    L'indagine della barca non portò a grandi rivelazioni: niente scomparti segreti, nemmeno quando la saggiai col Mokuton e nemmeno quando col legno emerso dalle mani andai a tastare la parte immersa della barca, là ancorata al molo. Niente. Forse ha immerso le reti ma non è riuscito a pescare niente... In quel momento notai la sagoma, rivelandone la presenza al mio compagno che prese rapidamente una decisione: indagare immediatamente, stimolato anche dai sinistri rintocchi di campana che giungevano dal Lago. Bene allora. Andiamogli incontro. Se è in una capanna di legno abbiamo un vantaggio netto, grazie a me. Dissi con espressione volutamente strafottente, come a stimolare la rivalità con il Kinryu mentre entrambi raggiungevamo rapidamente l'edificio e, mentre io restavo indietro pronto a reagire, l'altro bussava forte sulla porta. Nessuna risposta ma decidemmo di non perdere tempo e incalzare, mentre annuivo alla domanda di Shin sul Mokuton per riparare i danni.

    All'ennesima ultimatum a vuoto Shin si decise a sfondare la porta ed entrare, mentre io lo seguivo rapidamente pronto ad attaccare con la spada e il Mokuton...solo che ci trovammo davanti a uno spettacolo quantomeno insolito: davanti ai fornelli accesi un tizio palesemente vestito da pagliaccio stava cucinando delle frittelle a fuoco vivo, facendole saltare sulla padella mentre fischiettava. Ci volle qualche istante di perplessità da parte nostra prima che si girasse (mentre io subito mi accertavo che non ci fossero nemici o pericoli in agguato). Oh! Cielo stavo cucinando e non vi ho proprio sentito bussare! Vi prego di perdonarmi, ma quando un pagliaccio di prima classe si dedica alla cucina a volte possono sfuggirgli le questioni esterne. Sono mortificato! Io sono Waru, voi invece?

    Forse la scena aveva del surreale almeno quanto il dialogo, ma non sfuggirono alcuni elementi importanti alla mia attenzione. Quest'uomo è ferito. Dissi, abbassando leggermente la guardia. Sta fingendo benessere, ma è evidente a un occhio clinico che sta a malapena in piedi. La gamba destra è piegata in modo sbagliato, come se fosse fratturata, e anche il braccio sinistro, quello senza padella, lo muove appena. Quello spalancò gli occhi battendo diverse volte le palpebre. HOHOHOHO! Che vergogna, che vergogna mostrarmi in questo stato, qualunque pagliaccio di prima classe non deve mai dare segno di fatica...oh, che dispiacere, che dispiacere! Si avvicinò al tavolo poco distante dove erano stati preparati tre piatti, servendo le tre frittelle che stava facendo saltare. Volete favorire? Tre piatti...quindi o hai due amici o questa messinscena patetica è anche recitata male, visto che avevi già preparato le stoviglie per noi. Ma quello rispose prontamente. Un pagliaccio di prima classe è sempre pronto a ogni evenienza, naturalmente. Posò la padella, spruzzando dello sciroppo sui dolciumi e prese due piatti, avvicinandosi e ovviamente mettendomi ancor più sull'attenti.

    Quello che io non potevo vedere, da quell'angolazione, era che sulla frittella che veniva porta verso Shin era stato disegnato palesemente un lupo con lo sciroppo, solo lui avrebbe visto quell'immagine e lo sguardo d'intesa nascosto sotto il trucco del pagliaccio. Non serve essere troppo rigidi, suvvia. E' evidente che trovare un pagliaccio di prima classe in questo luogo sia strano, ma ho i miei motivi per stare qui, e anche per essere stato ferito. Io sono Waru, della Corte di Kusa. E un mio amico da queste parti è nei guai. A quelle parole mi rilassai appena...la vita ad Ame era una vita di informazioni e anche se non ero ufficialmente parte delle organizzazioni locali avevo creato un mio piccolo giro sotto le spoglie del Bokushin. La Corte...tu sei il Pagliaccio che guida le persone interessanti che si presentano alla Corte, vero? Io la Corte la ho creata, naturalmente mi occupo degli ospiti più importanti, un pagliaccio di prima classe sa sempre come trattare i suoi ospiti. Una cosa era certa: nessuno poteva mentire o usare la Corte per i propri fini, questo lo sapevo per certo pur non essendoci mai andato, e nel dirlo abbassai la guardia. Shin mi intimò di riparare la porta, e ovviamente lo feci senza nemmeno voltarmi, per evitare di dare le spalle a quell'individuo sospetto ma ora decisamente più abbordabile. Nominare la Corte e poi colpire a tradimento equivale a una condanna a morte. Questo almeno lo so. Penso che potremmo quantomeno ascoltarlo...che ne dici Shin? Io sono Yato, del Clan Senju.

    Shin e Yato. Ah, che bello fare amicizia. Non per questo mangerò la frittella. Dissi piattamente, e lui fece spallucce tornando a posarla sul tavolo. Mi chiedete cosa succeda in questo villaggio? Bella domanda. Proprio una bella domanda. Vedete...la notte, dopo il coprifuoco, nelle strade si aggirano delle "Cose" che risucchiano le energie a chiunque le incontri...e chiunque le incontri poi non è in grado di raccontare nulla di quello che ha visto o incontrato, dopo un solo sguardo. Io stesso ne ho incontrata una di sfuggita e indossando delle pesanti lenti scure, e non sono in grado di dirvi nulla di più di questo. Rilascio, Fuuinjutsu, altri Genjutsu, non è servito nulla. So che escono dal lago, però, e non saprei dar loro un nome o una natura precisa, mi spiace. Un vero dramma per un pagliaccio di prima classe non saper raccontare adeguatamente una storia. Un dramma! Disse, esagerando un'espressione di cordoglio. Ma quindi quelle ferite le hanno provocate queste Cose del Lago?

    Queste? Oh, no, no, è stato l'amico di cui vi dicevo. Disse, accomodandosi a sedere e irrigidendo il torace in un modo che, ai miei occhi da medico, tradiva la presenza di diverse fratture costali. Vedete, lui è una persona molto Coraggiosa, per così dire, ma è stato un pò eccessivo nell'esplorare la Villa poco distante e ha un pò perso la testa. Non sono riuscito a farlo ragionare e mi ha conciato maluccio, ma almeno sono riuscito a chiudere porte e finestre per impedirgli di uscire. Sono bravo a sigillare le uscite e lui al momento è un pelo troppo bestiale per capire come aprirle. Alla...villa? Gettai uno sguardo d'intesa a Shin: Etsuko era là. Forse dovremmo andare a vedere questa villa anche noi. Un dito del pagliaccio ci bloccò, facendo un cenno negativo. Tut-tut, non è il caso. Avete dimenticato che uscire di notte è deleterio? Un pagliaccio di prima classe sa sempre come mantenere i punti fondamentali al centro dell'attenzione. Potremmo evitare quelle Cose, se stiamo attenti. Proposi, ma forse Shin poteva non essere daccordo.

    Rischiare la sortita o passare la notte con quel bislacco pagliaccio? E se fossimo rimasti là...che cosa avremmo potuto chiedere di più?
    Chiaramente in caso di pernottamento là avremmo poi raggiunto Kato e Zoruto al punto di incontro per decidere cosa fare e magari cambiare i gruppi...in caso contrario loro sarebbero stati da soli e avrebbero dovuto decidere dove andare, assumendo, con notevole irritazione dello Yotsuki più anziano, che "quegli altri idioti" avessero fatto una brutta fine.

    La Villa dei Naminaka
    La nebbia riempì rapidamente l'ambiente, presto supportata dalla sovrapposizione illusoria nella quale Mugen, impressionato, mise del suo generando alcuni elementi ambientali tra cui alcune grosse rocce dietro cui nascondersi, rapidamente moltiplicate da una qualche Tecnica Ben detto, Etsuko-kun. Le parole che mi aspetto da un Akuma degno del suo nome. Avrebbe detto, supportando pienamente la decisione di provare a difendere la villa. Certo, anche nascosti dalle arti illusorie, la presenza di quella specie di mostruoso gorilla era sufficiente a far tremare anche i fabbricanti di incubi, ma non per questo si abbandonarono al terrore, proseguendo con la loro strategia.

    Un grido belluino e un brusco movimento delle braccia del mostro disperse un pò la nebbia ma non doveva essersi concentrato più di tanto per farlo, e quando stava per colpire nuovamente, certo più forte e con l'intento di spazzare via quell'ostacolo, ecco che la sinistra bimba figlia dell'immaginazione del Kiriano emerse all'interno del suo compromesso campo visivo. La creatura rimase interdetta qualche istante prima di urlarle contro con una furia indicibile, ma il vantaggio delle illusioni sta nella loro natura incorporea, quindi la fanciulla non si mosse affatto, proferendo la sua domanda che andava a inficiare con le sinapsi avversarie. Ebbe in risposta un lento e sordo grugnito che tanto somigliava al borbottare di un vulcano pronto a esplodere. Poi delle parole gutturali, quasi forzate da una gola che non era predisposta a pronunciarle. IO CERCO DI USCIRE...IO SERVO l'IMBATTUTO. IO ODIO l'IMBATTUTO. MA MI HA BATTUTO. LUI SAPEVA. SAPEVA! E ORA SONO SUO. IO NON SONO MAI STATO DI NESSUNO, MA ORA SONO SUO. SUO! E quindi spalancò le fauci inarcando la schiena e inondando l'aria con una risata sinistra, che dava tanto la sensazione di qualcosa di gelido che grattava sulle ossa.

    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA

    USCIRO' DA QUI, BAMBINA. E UCCIDERO' TUTTO E TUTTI, E KOKAI NON MI AVRA' PIU' SE UCCIDERO' IL PORTATORE. DA DOVE SEI ENTRATA? DA DOVE POSSO USCIRE?

    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



    E quindi la mazza sarebbe calata inesorabile contro la ragazzina, sollevando una tale corrente d'aria da disperdere completamente la nebbia e lasciare solo le rocce create e moltiplicate da Mugen [Azione]Forza Nera+12 tacche, Velocità Nera+4 tacche, Potenza 55, danno triplicato al fine di danneggiare jutsu o oggetti.
    Può danneggiare anche le Creazioni Demoniache
    , oltre a una seria crepa nel tatami. Quindi annusò l'aria, mentre il volto orchesco si deformava in un ghigno malevolo. Mugen si voltò verso Etsuko e la sua voce echeggiò nella mente dell'Akuma. E' forte...troppo per noi. Ascoltami bene, scappa almeno tu, io lo tratterrò. Nascondi in qualche modo la porta da cui siamo entrati e non farti notare. Pensavo di essere sufficiente ma non basto...trova la tomba della Verità, avrai bisogno di tutto il potere possibile. Anche se la normale vista Akuma non funziona nella villa, comunque puoi usarla per vedere ciò che si nasconde dietro le informazioni false, vai fuori e... TROVATI! Il gorilla incombeva esattamente oltre la roccia dietro cui era appostato Etsuko...si era spostato con una velocità folle, nemmeno avesse usato la Sostituzione. MALEDIZIONE! Mugen scagliò una freccia contro il bestione che tuttavia la schivò dimostrando una prontezza di riflessi incredibile. ORA ETSUKO! VAI! In un secondo l'uomo mascherato fu addosso al gigante colpendolo al fianco con un calcio...e con estrema sorpresa del bestione la spinta fu tale da sollevarlo, incrinargli una costola e scaraventarlo a diversi metri di distanza con un suono che pareva una piccola esplosione ovattata! Una scena ai limiti dell'inverosimile se si consideravano le forze in gioco. VAI! Non penso di poterlo rifare! Mugen atterrò palesemente stremato, più pallido, per quanto strano sembrasse visto che era coperto, ma era quasi più trasparente, sempre che non fosse una impressione. Etsuko poteva obbedire o disobbedire, stava a lui muoversi...e farlo senza che il gigante capisse da dove era arrivato. O poteva anche andare altrove...stava tutto a lui.

    CITAZIONE
    Round di combattimento, vediamo se riesci a fuggire, dove fuggi e come copri le tracce. Sempre che tu non voglia lottare.

     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,201
    Reputation
    +118

    Status
    Anonymous

    Il Lago Degli Imbattuti


    4 Interpost



    Abbiamo escluso una pista, Zoruto. Mentre ti limitavi a commentare le mie azioni. Ma immagino d'altro canto è facile giudicare il mio operato, non trovi? Infondo se qualcuno osa sfidarti hai l'ombra di tuo fratello a proteggerti. La vita è stata facile per te. Ma non adagiarti sugli allori. Questa missione è pericolosa, e lo sai anche tu. Lo percepisci. Quel suono di campane ci ha scosso nel profondo. Aggiunsi riguardo a quello che avevamo scoperto sul Capovillaggio. Tuttavia quando citò mio padre giocò con il fuoco Ouch, è un punto a tuo sfavore. Non avrei commentato oltre, poteva ricordarselo o meno sul giochetto che avevamo deciso di fare. Un giochetto molto pericoloso.

    Una volta all'interno gli eventi andarono bene o male per il verso giusto, certo come giustamente rimarcò Zoruto il simbolo del pensiero non bastò a cancellare quanto avevo fatto ma molto alla carlona mitigò la situazione di completa ostilità che imperava in quella casa. Quantomeno evitammo di confrontarci apertamente con il proprietario. Poi fu il tempo del confronto con il mio superiore. Ascoltai i suoi commenti sulla nostra abilità di Clan e sorrisi Stessa strategia tua, Zoruto. Ma non funziona. Non serve bloccare o rallentare l'avversario, se è più agile o se si nasconde. E soprattutto è folle subire un danno e contrattaccare al mio livello, e sto parlando di scontri tra Chunin... figuriamoci uno scontro tra Jonin. Ma hai mai combattuto, Zoruto? Per caso mi stai ripetendo a memoria ciò il Capoclan insegna alle reclute genin? Fu la mia sincera osservazione Escludendo Febh Yakushi e il Kokage credo di essere tra i Ninja più abili di Oto nei Taijustu e nei Justu Sonori mirati a debilitare l'avversario. Eppure sfruttando la forza del Sigillo Maledetto più mi trovo davanti a minacce recenti più mi rendo conto di quanto la nostra potenza, come Yotsuki, sia incompleta. Ne è la prova l'influenza che esercitiamo sul villaggio... Nulla. Non otteniamo risultati, non veniamo chiamati in nessuna missione. I soldi che otteniamo sono solo pochi ridicoli spiccioli. Proseguii Nessuno ti conosce, a parte quattro criminali da strapazzo di Oto e il Capoclan? Se chiedo a qualunque Ninja di Oto nessuno sa il suo nome. Fate... ridere. Lo dissi con un tono gelido, dissociandomi dall'appartenenza al loro Clan, di fatto. Risposi con lo stesso animo che mi spinse a tradire l'Accademia e cedere il mio cuore ad Hayate.

    Giunta la mattina constatai che il Maestro, nonostante il Rilascio, non riuscì a liberarsi da ciò che lo opprimeva e condivisi l'osservazione con Zoruto E' passata l'intera notte, e non è avvenuto nessun contatto. Eppure il Corvo non è ancora libero. La potenza di questo justu è veramente fuori scala. Comunque hai sentito anche te, stanotte? I rumori. Significa che è qualcosa di fisico, se produce un suono. Ma perché il maestro non si trasforma in essi? Non hanno forma? Non è un controsenso? Chiesi, anche se onestamente fu porsi delle domande ad alta voce, visto che difficilmente avrei ottenuto una risposta seria da parte di Zoruto. Poi notando l'assenza di Shitto provai a richiamarlo ma senza risultati. In qualche modo era stato pareggiato, ammesso e non concesso che fosse morto. Un problema sicuramente. C'è veramente da chiedersi Zoruto, che diavolo sta succedendo al Lago. Come mi hai fatto notare ieri notte le campane risuonavano proprio da quella direzione. E non ha senso. Proviamo a fare una deviazione, prima di dirigerci verso la Villa. Primo perché dobbiamo scoprire che fine abbia fatto Shitto, visto non mi va di abbandonarlo completamente al proprio destino. Verosimilmente si è pareggiato, ma non posso escludere ipotesi peggiori e la cosa più sensata è quella di seguire il percorso più breve che l'avrebbe condotto al lago, visto che sarebbe stata la sua meta... e poi perché queste due entità potrebbero nascondersi sotto l'acqua, laddove suona la campana e lontani dalla luce del solea restano in attesa per riemergere la notte. Un tentativo lo merita, non trovi?

    Così, a meno di evidenti rimostrante di Zoruto che avrebbero rimesso in gioco i nostri movimenti, mi sarei diretto al lago laddove mi aveva anticipato il Maestro in volo. Giunto a riva mi sarei osservato attorno e verosimilmente realizzando l'assenza di particolari campane o strutture singolari con un cenno avrei richiamato il Corvo e avrei ordinato al Maestro di volare al centro del lago ed immergersi all'interno. Sfruttando le sue abilità si sarebbe trasformato nella versione umana, visto che nuotare per un pennuto non era proprio la più banale delle operazioni. [Abilità Maestro]Mutaforma
    Speciale: L'utilizzatore può cambiare a piacimento la propria forma, passando dalla sua forma umana alla forma di corvo. Se utilizzata entro 9 metri dall'avversario causa AdO. Le potenzialità dell'utilizzatore non cambiano, potrà utilizzare armi. La creatura potrà essere evocata in una qualsiasi delle due forme indifferentemente.
    (Richiede Slot Tecnica/Azione)
    [Da genin in su]



    D-Visor [Vario]
    Un visore applicabile all'occhio con visione notturna e una lente capace di ingrandimenti fino a 2.5x. Permette di calcolare la distanza dal bersaglio scattare foto. Può causare Ado.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 1 | Durezza: 2)
    [Da chunin in su]
    Qualunque cosa avesse rinvenuto avrebbe prima cercato di coglierla scattando una foto con il D-visor e poi eventualmente di consegnarmi la foto o di riferire quanto scoperto e se ciò non fosse stato possibile avrei chiesto quantomeno se ne fosse valsa la pena come esplorazione... rispondendomi così in maniera indiretta alla mia domanda. Nel frattempo, mentre il Corvo avrebbe nuotato, avrei commentato con Zoruto Se non c'è nemmeno niente nel Lago significa che qualunque cosa sia agisce di notte e di giorno le nostre possibilità di scoprire qualcosa sono veramente minime. Non trovi? Non ci rimane che ritornare al punto di incontro. [Nota per Febh]Ovviamente, per evitare incroci temporali e spaziali forzati, non prendo in considerazione l'ipotesi di incrociarmi con Shin. Lascio a te l'eventualità!!!


     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Scheda di Etsuko della Nebbia

    Group
    Giocatori
    Posts
    2,742
    Reputation
    +66
    Location
    Bari

    Status
    Offline

    IL LAGO DEGLI IMBATTUTI


    INTERPOST



    IO CERCO DI USCIRE...IO SERVO l'IMBATTUTO. IO ODIO l'IMBATTUTO. MA MI HA BATTUTO. LUI SAPEVA. SAPEVA! E ORA SONO SUO. IO NON SONO MAI STATO DI NESSUNO, MA ORA SONO SUO. SUO!
    Di cosa o di chi sta parlando Mugen? Sai chi è l’Imbatutto?
    Vedere la ragazzina parlare al gigante era surreale, tale stazza avrebbe impietrito qualsiasi essere vivente, ma non lei, lei era eterea, illusoria, fiabesca. Lui invece… lui invece era tremendamente reale e bastava poco a costatarlo. Ogni movimento, gesto, persino il respiro emanava POTERE. Una potenza sovraumana, incontrastabile.
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA
    USCIRO' DA QUI, BAMBINA. E UCCIDERO' TUTTO E TUTTI, E KOKAI NON MI AVRA' PIU' SE UCCIDERO' IL PORTATORE. DA DOVE SEI ENTRATA? DA DOVE POSSO USCIRE?

    Il momento di stasi, prettamente legato all’inconsapevole e inconsueto interrogatorio era destinato a terminare ben presto, d’altra parte neanche nella mitologia antica, Davide aveva provato ad ottenere informazioni preziose da Golia, sebbene l’epilogo di quella storia non era propriamente da considerare realizzabile.
    Bastò poco alla bestia per spezzare la tecnica, il velo di nebbia scomparve sovrastato dalla potenza del fendente che il gigante aveva riservato alla bambina. Se fosse stata reale a quest’ora sul tatami avrebbero raccolto Frattaglie. Ma fortunatamente per tutti, così non sarebbe stato. Il mostro, liberata la visuale avrebbe trovato inconsueti massi nell’arena , un essere senziente non avrebbe avuto difficoltà a individuarli.
    E' forte...troppo per noi. Ascoltami bene, scappa almeno tu, io lo tratterrò. Nascondi in qualche modo la porta da cui siamo entrati e non farti notare. Pensavo di essere sufficiente ma non basto...trova la tomba della Verità, avrai bisogno di tutto il potere possibile. Anche se la normale vista Akuma non funziona nella villa, comunque puoi usarla per vedere ciò che si nasconde dietro le informazioni false, vai fuori e...
    Non scherzare Mugen, non andrò da nessuna parte, resteremo Insieme, il nostro è un DUO. siamo arrivati qui come un DUO e moriremo come un DUO se il destino lo vorrà.
    Ma non fece in tempo il Kiriano. Che alle sue spalle…
    TROVATI!
    Ma come diavolo ha fatto ad arrivare così in fretta?
    Persino alle percezioni del sensitivo quell’essere era sfuggito, la voce incombeva proprio dietro alla roccia e si apprestava a colpire. Sarebbe mai stato in grado di schivare un colpo sopraggiungere ad una simile velocità e potenza? La risposta era più che evidentemente retorica. Eppure non era ancora giunto il momento per Etsuko. L’intervento dell’amico gli salvò la vita, non la prima freccia, che seppure scoccata ad una velocità inaudita, fu facilmente schivata dal gorilla. Impressionante e sovraumano fu invece il calcio che l’Akuma, quello oggettivamente più forte, scaglio al fianco del bestione che a sorpresa di tutti, più di chi l’aveva subito, lo sollevò dal pavimento gettandolo al terreno.
    VAI! Non penso di poterlo rifare!
    E cominciò a correre Etsuko, in direzione dell’unico ingresso che conosceva, non sapeva perché ma correva, sebbene le parole pronunciate poco prima garantivano un’altra soluzione. SLOT AZIONE1-2 si era accorto Etsuko che il mostro aveva annusato l’aria prima di scovarli e con il poco di lucidità che gli restava, avrebbe provato ad annullare la percezione sensoriale olfattiva del nemico. Macerie dal soffitto sarebbero cadute al pavimento, innalzando una gran quantità di polvere che avrebbe ostacolato la vista nemica SLOT TECNICA 13 unità di creazione demoniaca, Sarebbero inoltre apparsi due cloni identici del ninja SLOT TECNICA2 che dal punto di partenza da cui avevano avuto vita, si sarebbero allontanati alla stessa velocità dell’originale ma in direzioni diametralmente opposte . Diretti dove vi chiederete? Facile la risposta. Erano dirette verso 2 porte identiche in tutto e per tutto alla porta che il vero Etsuko avrebbe varcato a breve se la sua strategia fosse riuscita. Solo che quelle dei cloni altro non erano costrutti illusori, opera delle abilità innate del chunin che sarebbero rimaste attive, almeno finchè il kiriano non fosse riuscito a riattraversare e sigillare la botola dalla quale erano entrati.
    Avrebbe ripercorso al contrario tutto il tragitto che li aveva condotti lì… riattraversando la botola che Mugen aveva lasciato socchiusa, chiudendola alle sue spalle, sigillando nuovamente il lucchetto e con altra probabilità riattivando la trappola ad esso annessa.
    Se tutto ciò avesse portato i suoi frutti, significava che per ora era ancora vivo e con un profondo respiro avrebbe riassaporato l’aria fresca reintroducendola nei polmoni, che dalla lunga fuga ne erano quasi rimasti privi. Adesso aveva modo di ragionare, perché era solo? Che fine aveva fatto Mugen? L’aveva abbandonato al suo destino?
    Erano quelle domande scaturite dal senso di colpa ma qualcosa l’alleggeriva, sebbene inizialmente non capisse cosa. Fu costretto più volte a rivivere gli eventi appena trascorsi prima di darsi una risposta.
    Quel pallore, quella trasparenza… che il suo compagno non fosse mai stato reale? Che il suo compagno fosse un sistema di protezione della residenza stessa? Una richiesta di aiuto di qualcuno del clan? Aveva bisogno di risposte il kiriano e adesso doveva seguire l’unica pista che aveva. Le ultime parole udite.
    Trova la tomba della Verità aveva detto. Che cosa significava letteralmente? Ricordava di esser passato accanto al cimitero monumentale prima di introdursi nella villa. Solo la vista degli Akuma avrebbe potuto leggere le lapidi, gli rimbombavano ancora in testa le parole dell’amico che fino a poco prima non sopportava ma che tanto adesso avrebbe voluto al suo fianco.
    Così mai così ostinato si sarebbe portato alle lapidi attivando la vista degli Akuma per scoprire la VERITA’.



    Ti vendicherò Mugen, chiunque tu sia… o sia stato…




    CITAZIONE
    conteggio chakra al prossimo post se è indispensabile, edito
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    Il lago del mistero


    Post 5 ~ Pagliaccio

    Dopo l'ennesimo invito ad aprire la porta caduto nel vuoto, il duo di Konoha fece irruzione nella casupola, pronti al peggio. Solo che la cosa più pericolosa che poteva succedere là dentro era che i pancake fossero bruciacchiati ai lati. Un individuo dall'aria quantomeno bizzarra infatti si stava esibendo nella cottura dei soffici dolci con invidiabile destrezza. Waru, tale era il suo nome, li accolse con una gentilezza quantomeno sospetta, considerando che erano entrati nella sua dimora con la stessa grazia di un elefante in un negozio di cristalli.

    Il suo compagno Senju squadrò lo stramboide da capo a piedi, sentenziando a voce alta che non stava così bene come dava a vedere, e lo stesso Kinryu non poté che constatarlo dopo che glielo aveva fatto notare. Un combattimento probabilmente era l'ultima cosa che tutti volevano, quindi per il momento sarebbe stato al gioco. Ritirò la mano dall'impugnatura della spada e si fece da parte mentre Yato riparava la porta d'ingresso con il mokuton. A giudicare da come stava apparecchiando in tavola li stava aspettando, e il compagno non evitò di mostrare il suo acume sottolineando l'ovvio.

    Tuttavia fu solo quando effettivamente il piatto fu davanti a lui che le ultime reticenze abbandonarono il giovane. Il lupo disegnato con un'attenzione quasi artistica con lo sciroppo d'acero era l'indizio mancante per unire i puntini, o per lo meno alcuni. Con un sospiro, lo shinobi si accomodò, prendendo una sedia e invitando il compagno a fare altrettanto. Ma le presentazioni non erano ancora finite, e prima di arrivare al nocciolo della questione rimaneva un interrogativo su qualcosa che il collega pareva conoscere, ma che lui ignorava. Interpellato dal neo chunin annuì e si inserì nella conversazione.

    Il mio nome è Shin Kinryu, da Konoha. La ringrazio per l'ospitalità, Waru-san. Il nome di Kusa non mi è nuovo, ma temo di non saperne molto. Se non sono troppo indiscreto, potrebbe spiegarmi di che si tratta, prima di tornare alle nostre faccende?

    Quale che fosse stata la risposta del Pagliaccio, il giovane avrebbe annuito, mettendo da parte il desiderio di approfondire la questione per un secondo momento. Se da una parte era vero che non si poteva sapere quando un'informazione sarebbe potuta diventare utile, dall'altra andava stabilito un'ordine di priorità. E decisamente la situazione del villaggio in cui si trovavano era più urgente di qualsiasi altra cosa. Shin avrebbe iniziato a sezionare il pancake, nonostante l'ostilità di Yato, lasciando che il loro anfitrione condividesse ciò che sapeva.

    Per fortuna fu il Senju a portare avanti la conversazione, visto che il giovane aveva la bocca piena. La situazione era piuttosto preoccupante visto che per cadere sotto l'influsso di quelle creature, qualsiasi cosa fossero, era sufficiente un singolo sguardo distratto a detta del Pagliaccio. Ma al peggio non c'era fine, e la notizia che perfino uno come lui ne era rimasto vittima lo spaventò veramente per la prima volta. Anche se in cuor suo un poco era sollevato: significava che quel mostro non era imbattibile.

    Alla menzione del Coraggio il ragazzo non sollevò il capo dal piatto, inforcando anzi un altro pezzo di frittella. Il Pagliaccio era stato sottile, ma dava ormai assodato che fosse per lo meno legato ad Hayate e sapesse di loro. D'altronde non erano gelosi, e anche se gestiva quella fantomatica Corte ciò non gli avrebbe impedito un impiego part time presso l'organizzazione. Shin si prese il suo tempo per finire il pasto prima di prendere la parola, dirimendo la divergenza di opinione tra gli altri due.

    Uscire di notte senza un'adeguata preparazione mi sembra deleterio, Yato, perciò rimarremo qui e ci riposeremo, in modo da essere operativi subito, alle prime luci dell'alba. Mi dispiace per gli altri, ma sono sicuro che in qualche modo se la caveranno.

    In realtà non ne era per niente certo, anzi temeva che fossero già spacciati. Pericoli ignoti a parte, era del Coraggio che stavano parlando. Averlo come alleato era già sufficientemente difficile, ritrovarselo come avversario un vero incubo. Lo shinobi lo aveva scoperto sulla sua pelle. La tentazione di abbandonarlo alla follia lo sfiorò, ma non era fattibile. Si sarebbe rivelato un ostacolo alla missione assegnata dall'Accademia senza ombra di dubbio, ma non solo. Il pensiero che avesse il suo cuore lo spronava ad aiutarlo per poter sperare di recuperarlo. Inoltre, aveva appoggiato la loro causa dietro la promessa che l'avrebbero reso più forte, e il ragazzino con la mazza era un pazzo, ma ci sapeva fare. Avrebbe riscosso quanto gli era dovuto, un addestramento lacrime e sangue da parte del migliore, prima di disfarsi di quell'ingombrante casinista.

    A proposito, sei sicuro che quello non lo vuoi? Dovresti sempre mangiare quando se ne ha l'opportunità, in missione non si sa mai cosa può accadere. Certo, è bene anche non fidarsi degli sconosciuti, ma hai detto tu stesso che il capo della Corte di Kusa deve essere una persona di parola, e poi mi sembra che i nostri interessi coincidano, perciò non credo farà scherzi. Allora se permetti lo prendo io.

    Il ninja della Foglia avrebbe sottratto il piatto dal collega se non si fosse opposto, iniziando a tagliarne il contenuto in piccoli quadratini. In ogni caso il lago sembrava il centro di tutto, quindi avrebbero dovuto iniziare da lì. Sperando che nel frattempo Etsuko e Mugen non finissero per liberare il Coraggio dalla Villa dove era confinato, il che sarebbe potuto essere un poco problematico. Shin masticò per un po', meditabondo, prima di iniziare a fare una serie di domande al Pagliaccio per delineare meglio il quadro della situazione. Tanto avevano tutta la notte davanti.

    Allora, vediamo se ho capito bene. Quelle cose escono solo di notte, ma vale anche per le persone contagiate? Ora che ci penso, hai detto che risucchiano le energie, ma invece il tuo amico è impazzito. Devo dedurne che la causa sia diversa? E chi li incontra non può parlarne, quindi ci devono essere dei sopravvissuti. Hai avuto modo di incontrarli? Che tipo di ferite hanno? Quanti morti ci sono stati, a proposito? E il coprifuoco vero e proprio l'hanno imposto le autorità, o c'è il vostro zampino in mezzo? Gli abitanti sembravano troppo persuasi a doverlo rispettare per trattarsi di una semplice ordinanza.

    Avrebbero potuto continuare a conversare ancora a lungo, mentre si preparavano ai turni di guardia e a riposare. Yato non transigeva su cose del genere immaginava, ed era pur sempre lui il comandante ufficiale della missione per quanto riguardava la Foglia. Shin era lì come supporto e si sarebbe adeguato al ruolo. Anzi, stava facendo anche troppo a ben vedere. Un misto di curiosità e interesse nell'essere preparato a ciò che sarebbe loro successo e quindi a riportare indietro la pellaccia presumibilmente.

    Ah giusto, quasi dimenticavo. Ci siamo imbattuti in un samurai dall'aria sospetta mentre ispezionavamo le banchine. Come ha detto di chiamarsi, Yato? In ogni caso, è con voi? Penso che vi siate incrociati, la sua barca è ormeggiata proprio di fronte alla tua base.

    Non avrebbe fatto cenno per ora a spade o altro, un po' perché non sapeva quanto al corrente fosse il Pagliaccio della faccenda, un po' perché le orecchie indiscrete del Senju erano troppo attente per i suoi gusti. Così come avrebbe evitato di chiedergli quale fosse il motivo che aveva spinto i due, o per lo meno il Coraggio, a venire in quel posto prima di finire invischiati in quella storia. C'era comunque da tirare le fila e progettare come comportarsi l'indomani, anche se forse le informazioni che avrebbe ricavato potevano modificare in parte i suoi piani.

    I punti di interesse sembrano fondamentalmente il centro del lago e la Villa. Sarei curioso di sapere dove si trovano le campane che udiamo, non mi sembra di aver visto edifici prima. Temo che dovremo immergerci per indagare, e sarà meglio farlo di giorno. Magari potremmo prendere in prestito una barca. Per quanto riguarda la Villa... Secondo te il tuo amico può agire anche di giorno o solo di notte come le creature? Se i sigilli che hai imposto reggono potremmo in ogni caso rimandare la faccenda, in caso contrario... Beh ci penseremo quando sarà il momento. Non ne sappiamo abbastanza ancora.

    C'era da augurarsi a quel punto che i due kiriani non finissero per compromettere l'esile barriera che teneva confinata la calamità con la mazza dentro il maniero degli Akuma. Anche se questo avrebbe messo a rischio la loro di esistenza. C'era stato un tempo in cui si sarebbe preoccupato della sorte dei suoi alleati, anche se non li conosceva prima di quella missione, ma ne era passata di acqua sotto i ponti nel frattempo. La sua concezione di giusto e sbagliato era sbiadita fino a fargli dubitare che esistesse qualcosa come il bene e il male. Un mondo di grigio indistinto si stendeva davanti ai suoi occhi, dove le stesse decisioni assumevano connotazioni diverse a seconda del momento e del tornaconto personale. E con quell'adamantina convinzione, chiese al padrone di casa qualcosa di caldo per mandare giù gli eccellenti dolci che gli aveva servito, dilungandosi in complimenti.


     
    .
  6.     +2   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    304
    Reputation
    +163

    Status
    Offline

    Il Lago degli Imbattuti


    VI

    [La Villa dei Naminaka]
    Inizialmente Mugen non rispose affatto alle parole piene di orgoglio dell'altro Akuma perché l'arrivo dell'essere mostruoso catalizzò l'attenzione di entrambi costringendo l'uomo mascherato a intervenire mentre finalmente Etsuko si dava alla fuga, coprendo le sue tracce con un sapiente utilizzo di detriti illusori, della polvere da essi generati, e di due cloni che si recavano verso porte illusorie generate ad hoc. Probabilmente il mostro, fosse stato meno bestiale, avrebbe rammentato il numero di porte in quella sala avendo vagato per giorni nella villa ma al momento, con la distrazione della polvere e di Mugen, non riuscì a tenere il punto della situazione, consentendo una fuga relativamente tranquilla all'Akuma che si chiuse dietro la porta e quindi la botola con il lucchetto speciale. Non c'era più l'isolamento in argilla, ma era meglio di niente. Soddisfatto per la fuga del consanguineo Mugen avrebbe verosimilmente sorriso sotto la maschera preparandosi a proseguire lo scontro, mentre sussurrava ...No Etsuko, non siamo un Duo. Sei da solo in questa faccenda...lo sei sempre stato. Ma queste parole probabilmente Etsuko non le avrebbe sentite affatto.

    Guadagnato l'esterno, dopo pochi istanti per riordinare le idee mentre dall'interno giungevano suoni terribilmente ovattati, inclusa la mostruosa risata, Etsuko interpretò rapidamente le istruzioni di Mugen rammentando che sebbene gli occhi Akuma non funzionassero nella villa, perlomeno i nomi dei membri del clan sepolti in quel luogo venivano rivelati a chi li possedeva. Armato di determinazione per vendicare l'amico ormai dato per perduto, il Kiriano si diresse rapidamente al cimitero monumentale della villa che occupava quasi la totalità della porzione occidentale del giardino. Le tombe non erano in buono stato, segno che nessun custode aveva badato loro negli ultimi anni: annerite dalla pioggia e dal muschio, occupavano file ordinate senza che l'una o l'altra occupasse un posto di rilievo, come a ricordare che nella morte tutti i membri del clan erano allo stesso livello. Alcune tombe avevano statue molto belle ed elaborate, altre erano più semplici e alcune, stranamente, avevano dei segni come se le statue funerarie fossero state rimosse dalla lapide in pietra in qualche momento del passato, sebbene la spiegazione sfuggisse alle sue limitate informazioni, perlomeno per il momento. Come annunciato, i suoi occhi rossi e carichi di chakra riuscivano a scorgere, lasciato con chissà quale tecnica, il reale nome dei defunti seppelliti in quel luogo che appariva come una scritta rossa fluttuante sopra quella fisica, in una scrittura elaborata diversa da tomba a tomba certamente a causa degli stili di scrittura dell'epoca. Saburo Naminaka era in realtà Sari Akuma, Nouhime Toragari sua moglie era in realtà Engetsu Akuma, figlio di Sari, e ancora altri come Koryo Akuma, Rei Akuma...una delle tombe addirittura era quella del bisnonno di Etsuko stesso, se rammentava bene il nome, e anche le date combaciavano. Ogni informazione incisa sulle tombe era errata e solo un Akuma poteva osservare il reale omaggio posto alla memoria dei caduti del clan.

    Dopo almeno dieci minuti di rapida ricerca, i suoi occhi caddero su una delle tombe dall'aspetto più scarno, priva di una statua, una semplice lapide parecchio antica con scritto sopra Shinjutsu Naminaka. Su quella tomba non appariva alcun nome "reale", ma a ben pensarci Shinjitsu era un nome che poteva essere letto come Verità, scritto con Kanji diversi. Fu proprio mentre pensava al differente metodo di scrittura che le parole Shinjitsu Akuma apparvero ai suoi occhi, rossa e assai più luminosa degli altri nomi! E una frazione di secondo dopo percepì chiaramente una presenza alle sue spalle: qualcuno che si era appoggiato su una delle tombe e che non aveva assolutamente sentito avvicinarsi. Alle sue spalle stava un giovane con occhi rossi quanto i suoi, un viso delicato e sottoli occhiali, mentre gli abiti parevano l'alta uniforme di un'epoca remota. Al suo fianco pendeva una balestra assolutamente identica a quella di Mugen, e non pareva affatto che l'uomo avesse cattive intenzioni, anzi sorrise, portando un dito davanti alle labbra come a suggerire il silenzio, o quantomeno di parlare piano


    La sua voce era identica a quella di Mugen, meno la lieve distorsione dovuta alla maschera. Io sono Shinjutsu (Verità), ma probabilmente hai conosciuto il mio alter ego, Mugen (Fantasia, a seconda dei Kanji può avere diversi significati). Siamo la stessa entità, ma abbiamo diverse...declinazioni, per così dire. Annunciò mentre faceva un piccolo inchino formale. Quando indosso la maschera sono Mugen, e posso allontanarmi da questo luogo se necessario a questa Residenza. Senza maschera, sono confinato qui ma il mio potere è nettamente superiore. Sono il Guardiano di questo luogo, un luogo fondamentale per gli Akuma, anche se molti lo hanno dimenticato. Poi increspò le labbra, come se avesse detto qualcosa di impreciso, tanto che subito si corresse. Anche se non è esatto dire che io mi sia allontanato, Mugen è ciò che io sono quando mi manifesto attraverso gli occhi di un Akuma lontano da qui. In sostanza, il Mugen che ti ha accompagnato era una tua creazione demoniaca, che ha influenzato la tua mente e quella di tutti quelli che avevi intorno al punto da considerarlo reale, incluse informazioni precedenti o ricordi. Una fantasia collettiva nata da te, perché c'era bisogno che ci fosse. Perché la Residenza degli Akuma aveva bisogno che ci fosse. Mosse il capo guardando verso la villa. Mmmh...è stato distrutto, ora le sue esperienze sono anche mie. E tornò a guardare Etsuko con una luce di maggior confidenza nello sguardo, sorridendo un pò di più. Ci rivediamo, Etsuko-kun. Ottima fuga. In quel momento Etsuko avrebbe percepito una marcata debolezza, come se realizzasse solo ora che gran parte del suo chakra era stato consumato...e di fatto aveva mantenuto l'illusione di Mugen per tutto quel tempo, restando a conti fatti con appena metà della sua riserva di chakra massimo. Spiacevole incidente ma necessario. Se io sono sveglio, e se sono venuto da te, è perché qualcuno esterno al clan sta lavorando per usare gli Imbattuti a suo vantaggio. E avremo bisogno che tu sia molto più forte di così se vuoi salvare questo luogo, il luogo più importante per i membri del nostro clan, anche se ormai in disuso da parecchio tempo.

    Ma forse prima di affrontare il tuo addestramento dovresti riunirti ai nostri compagni di viaggio e fare il punto della situazione, potrebbero avere scoperto qualcosa, no?
    Disse con aria seria, evidentemente pensando a quale fosse la mossa successiva. Quel mostro là dentro non può sconfiggermi, non se sono Shinjitsu...ma allo stesso tempo non sono abbastanza forte per batterlo, dopotutto resto una Creazione Demoniaca, anche se di qualità immensamente superiore. Poi gli fece cenno di calmarsi. Oh, non dipendo dal tuo chakra adesso, stai pure tranquillo. Di fatto non so cosa stia capitando, cosa sia quella cosa o cosa intendesse con "Portatore", ma so chi è Kokai e so cosa sono gli Imbattuti. Ho preso coscienza e manifestato Mugen proprio perché gli Imbattuti sono stati ridestati, e questo è un pericolo per tutti, ma non so chi sia stato o perchè. Avrebbe spiegato, saltando sulla testa della statua di una delle tombe per potersi guardare intorno con maggiore facilità. Uhm....suppongo convenga spiegarti le cose con calma...in ogni caso non tornerei al punto di rendez-vous prima dell'alba, qualche Imbattuto potrebbe essere nella foresta intorno alla Residenza, non ho modo di saperlo. Fece un lungo respiro, come a voler riordinare le idee.

    Il mio ruolo qui è di tenere sotto controllo gli Imbattuti, e di assicurarmi che la Residenza rimanga integra, specie gli archivi segreti del clan che contengono le istruzioni per raffinare e potenziare la nostra arte. Per questo motivo io sono anche colui che si occupa dell'addestramento degli Akuma che intendono raggiungere i livelli più alti del Doujutsu. Ci sono sicuramente persone che hanno ottenuto potere anche da autodidatti, tanto che pochi ormai vengono qui e questo posto è quasi stato dimenticato, ma i metodi antichi sono anche quelli che, sebbene rischiosi, danno il maggior risultato. Disse, estraendo dalla divisa un ventaglio e cominciando a farsi aria, più per scena che per effettiva necessità. Cosa sai della nostra tecnica, Etsuko-kun? Da dove nasce il potere? E quale è il rischio, quando questo potere cresce? Vorrei capire fino a che punto sei arrivato prima di proseguire, anche includendo tue personali riflessioni. Chiese, con occhi da preda che volevano quasi inglobare il Kiriano. Perché generare un Imbattuto e dominarlo è l'unico modo che è stato tramandato per rilasciare il vero potere degli Akuma, e voglio capire quanto ci sei vicino. E ora temo siano loro a vagare la notte per la città risucchiando energie alla gente, Kokai è uno di loro. E capisci bene che tutto questo rappresenza un segreto del nostro Clan. Anche quando saprai cosa sono gli Imbattuti, devi evitare di dirlo ad altri, se non strettamente necessario.

    [Al Porto con un Pagliaccio di Prima Classe]
    La Corte di Kusa è un mercato itinerante, illegale, anche se sarebbe più corretto definirlo "non soggetto ad alcuna legge". Ci puoi trovare di tutto, ma l'unico modo per accedervi è tramite invito. Se ci si va almeno una volta, poi in qualche modo si riesce sempre a scoprire dove e quando si terrà il mercato la volta successiva. Spiegai io a Shin quando chiese di approfondire, mentre ancora tenevo d'occhio la situazione. Ohohoh! Un riassunto degno di un Pagliaccio di Prima Classe. Ammetto che può sembrare strano, ma la Corte di Kusa è il mio piccolo capolavoro, un gioiellino nato dall'impegno mio e di alcuni amici di gioventù...anche se ormai sono rimasto solo io. Mi piace anche la definizione, dopotutto posso definirmi una persona molto disponibile...potrei quasi dire che io sono la Liberalità stessa. Io chiaramente non colsi il messaggio in codice ma mi accigliai mentre Shin sedeva al tavolo cominciando a mangiare: voler evitare lo scontro mentre fuori c'era una situazione sconosciuta e potenzialmente pericolosa era una cosa...accettare cibo da un pagliaccio, pur legato alla Corte di Kusa, era tutt'altro. Anche per questo, considerando la rapida distruzione delle prove, non ebbi modo di vedere tracce del lupo che era stato disegnato. Quando poi finì anche le chiacchiere tra me e Waru erano ormai esaurite, e Shin si schierò dalla sua parte, di fatto abbandonando Etsuko alla fortuna. Mi chiesi per qualche secondo se valesse la pena mostrarmi indignato per quella scelta, se rammaricato perché non avevo scelta, o sollevato perché si trattava della scelta più logica. Quale reazione avrebbe fatto più effetto sul mio rapporto di rivalità con Shin, volto a renderlo un'inconsapevole pedina? Scelsi il silenzio, voltandomi verso la porta e sospirando. Avrei lasciato che fosse lui a trarre le sue conclusioni. Ho mangiato e ho delle razioni di cibo con me. Mi voltai guardando Shin con un sorriso canzonatorio. Inoltre posso vedere se stramazzerai avvelenato stanotte, Shin, prima di decidere. E' per cose come queste che ti ho portato con me, non credi? In realtà io avevo detto che non si poteva parlare della Corte usandola a proprio vantaggio, al di fuori di essa, ma nulla impediva a quell'uomo di mentire su questioni secondarie: solo la sua identità era confermata dalle sue parole.

    Il pagliaccio fu ben lieto di rispondere, a modo suo, alle domande successive di Shin. C'è una specie di coprifuoco organizzato dalle autorità, la gente non esce. E se qualcuno esce viene usata come spuntino, se ho ben capito. Non credo che prosciughino la gente, si limitano a prendere un po' di energia e magari mandarli a casa indeboliti. Se sono mostri famelici, certamente sanno come gestire le riserve di cibo. Nessuna ferita, a quanto ho potuto vedere, né ricordi dell'accaduto né persone morte o scomparse, almeno per ora. Sempre che qualcuno non sia scomparso e tutti lo abbiano dimenticato, chiaramente. In una bella storia degna di un Pagliaccio di Prima Classe questo potrebbe succedere. Spiegò, sempre leggero nei toni e nell'espressione, anche se il suo corpo tradiva certamente una discreta sofferenza. Non per questo mi proposi di guarirlo, perché mai avrei dovuto rinunciare a un vantaggio in caso di scontri? Onestamente non so cosa sia successo al mio amico. Ci eravamo separati per esplorare e bam...me lo trovo davanti praticamente imbizzarrito. E sono sicuro che nella Villa non ci fossero quelle Cose...o almeno io non le ho incontrate, o non potrei nemmeno parlarne in termini di "assenza", suppongo.

    La notte proseguiva e dubitavo che avrei avuto interesse a dormire, viste le circostanze, ma ero addestrato anche per questo. Creerò un clone di legno per aiutarci nei turni di guardia. Non è efficiente come una Kage Bunshin ma sa come incassare i colpi. Spiegai, componendo i pochi sigilli necessari alla creazione. Il Clone avrebbe mantenuto l'attenzione sulla porta e sulla finestra mentre continuavamo a conversare. Sedetti proprio quando Shin tirò in ballo il Samurai incontrato poco prima. Mitsuhide Akechi. Si è presentato così. Beh, un Pagliaccio di Prima Classe deve prestare attenzione a ogni minimo dettaglio se vuole che uno spettacolo sia ben riuscito, ed è evidente che quell'uomo salta agli occhi. Lo ho notato stamattina quando è partito con la barca e poco fa quando è tornato, ve lo confermo. Ieri però non lo ho visto, forse aveva da fare altrove, in ogni caso non è un mio alleato né lo conosco...anche se... Mi accigliai: cosa sapeva quel buffo individuo? In realtà è un nome che ho sentito in giro. Non so se sia la stessa persona, ma so di uno con quello stesso nome che era un Samurai del Paese del Ferro ma seguì il suo maestro di spada che aveva preso una brutta strada. Poi il Flagello Immortale uccise il suo maestro mentre lui si trovava fuori città...e da allora vaga in cerca di vendetta. Concluse, anche se come lui stesso aveva detto, non avevamo prove che fosse la stessa persona. Il Pagliaccio disse anche che lui era in quella casa da due giorni, ma aveva cambiato diversi nascondigli in attesa di rinforzi, curandosi come meglio poteva, ma era nella zona da più di una settimana, sebbene mai così vicino al porto, quindi non sapeva da quanto tempo il Samurai stesse seguendo i suoi traffici. E che mi dici del ragazzo con un giubbotto che è stato visto assieme a te? Chiesi, immaginando di coglierlo impreparato ma ottenni solo un sorriso accogliente. Ma certamente, lui è rimasto ferito esattamente come me ma è un po' meno abile nella lotta e lo ho nascosto in un posto sicuro in attesa di rinforzi. Non in questa capanna, comunque, ma vicino Avrei dovuto imparare qualcosa da quel ridicolo pagliaccio, visto come affrontava anche le domande scomode con assoluta naturalezza... Non vedo perchè i movimenti del mio amico dovrebbero limitarsi alla notte. Sfortunatamente è uno abbastanza distruttivo di base, e in questo stato è anche peggio del solito. Non sapeva nulla sul lago o sulla presenza di edifici, ma aveva usato dei binocoli per scrutarlo e non aveva notato niente di particolare.

    Notte tra Parenti Serpenti
    Esatto, stronzetto. A differenza tua io ho le spalle coperte. Sogghignò mentre masticava il mozzicone. E mi conviene che mi credano uno che non sa fare niente, così posso fare i miei porci comodi. E aprire il culo a sorpresa a chi pensa che io sia incapace. Tu invece non credo potresti essere così incapace nemmeno facendolo apposta, devi averlo nel sangue. Trovata poi la quiete della notte si misero a parlare della loro tecnica e di quanto Kato non la trovasse soddisfacente. Solo perchè tu sei idiota non vuol dire che sia inutile. Se uno è più agile di te devi trovare il modo di fermarlo. Se uno si nasconde devi trovare il modo di individuarlo. Se non sai incassare nonostante la nostra arte allora sei solo un fesso. So che usi i jutsu sonori otesi, è abbastanza risaputo nel clan. Simpatici, ma limitati. Dovresti pensare anche ad altro, ma non vedo perchè dovrei essere io a spiegartelo, stronzetto.

    Fumò ancora un pò, mentre Kato parlava, quasi fossero nel mezzo di una confessione religiosa, dietro alla quale però stava solo un totale disprezzo reciproco. Non hai capito nulla della vita, non so che cosa abbiano pensato quando ti hanno consegnato il Sigillo Maledetto. Sputò nel lavandino della cucina. Ti svelo un segreto, piscialetto. Nè Febh Yakushi nè il nostro illustre Kokage sono esperti di taijutsu. Non è proprio il loro campo. Ma hanno imparato come si fa ad aggirare il problema. Essere Jonin significa essere ninja completi. Per questo sei un Chunin, ma non verrà nessuno a spiegarti come fare per filo e per segno: quando capirai da solo come superare i tuoi limiti allora sarai Jonin. Fino ad allora resti utile come la merda di ratto. Accese un nuovo sigaro prima di continuare. E della fama degli Yotsuki non ti deve interessare, tu sei fuori dal gruppo, no? Sappiamo il fatto nostro, e abbiamo i nostri progetti. Tu non sei previsto, tranquillo, puoi continuare a ridere, finchè potrai. Non si era fatto cogliere dalla provocazione, lanciando le proprie in risposta.

    Venne l'alba, e con essa la fine del coprifuoco senza che ci fossero modifiche nel Maestro nè notizie da parte di Shitto. Se anche Kato avesse provato a rievocarlo non avrebbe ottenuto nulla, come se il piccoletto fosse finito fuori combattimento da qualche parte. Ovviamente Zoruto non aveva risposte per quelle domande retoriche, avendo la stessa quantità di informazioni dell'altro Otese, ma se non altro erano liberi di muoversi senza difficoltà. La campana non mi piaceva affatto. Non ho visto costruzioni e ho chiesto ai servitori se ci fossero isole nel lago e mi hanno detto di no. Anche loro sentono la campana ma non sembrano per nulla turbati dal fatto che il suono venga da là. Se vuoi cercare quel polletto che hai buttato al macello accomodati. Ma che sia breve, dobbiamo vedere se gli altri inutili hanno scoperto qualcosa o sono rimasti vittima della notte.

    Nessuna traccia di Shitto lungo le strade che iniziavano a riempirsi dei più mattinieri fra i cittadini, diretti tra le varie attività perlopiù verso il lago, essendo quasi tutti pescatori anche se un pò tardi nell'uscita visto il coprifuoco. Non trovarono piume o segni di lotta, nè una volta raggiunto il molo scorsero costruzioni o isole. Il Maestro prese il volo mentre i due otesi tornavano al punto d'incontro sperando di trovare gli altri.

    Rendez-Vous Poco dopo l'Alba
    Io e Shin eravamo arrivati da poco, senza trovare nessuno, ma dopo una breve attesa scorgemmo i due ninja di Oto in arrivo. Etsuko e Mugen non erano ancora tornati, e considerate le notizie ottenute dal Pagliaccio (che aveva detto che sarebbe rimasto nella casa per recuperare, dicendo che potevamo parlare con lui in ogni momento facendoci un occhiolino bizzarro) questo significava che poteva essere stato ucciso o incapacitato. Avrei parlato per primo, dopo aver verificato l'identità dei nuovi arrivati, parlando del pericolo che si nascondeva nella Villa e del fatto che forse i nostri due compagni erano caduti in trappola. La mia proposta era recarci là appena possibile, ma poco dopo anche Etsuko ci avrebbe raggiunti, pur senza Mugen...cosa avrebbero raccontato? E Shin avrebbe inteso che, essendo il Pagliaccio la Liberalità di Hayate, potevano comunicare con qualunque effigie raffigurante un lupo? E come avrebbe trasmesso la notizia a Kato?

    Poco dopo sarebbe giunto il Maestro in volo: al centro del lago, proprio sul fondo, c'era una sorta di tempio sommerso, o comunque un edificio religioso con una specie di campanile...troppo in profondità per arrivarci a nuoto con le sue sole forze ma aveva scattato un'immagine. Sgranata e confusa...ma a una delle finestre si intravedeva una sagoma umanoide di qualche tipo. Impossibile capire di più senza attrezzatura da sommozzatori o tecniche apposite.

    Dovevamo tirare le somme, scegliere una nuova linea d'azione e forse mescolare i gruppi...o no? E dove era Mugen? Che scusa avrebbe inventato Etsuko?
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Scheda di Etsuko della Nebbia

    Group
    Giocatori
    Posts
    2,742
    Reputation
    +66
    Location
    Bari

    Status
    Offline

    Il lago degli imbattuti


    LASCITO FUNEREO




    Fu così che mi ritrovai solo nel cimitero monumentale della villa, parte del giardino era occupata da lapidi, non che fosse un piacere architettonico che avvallasse lo stile e la piacevole vista al verde della casa, ma di certo quella visuale rammentava la fugacità della vita, il memento mori. L’utilità nel ricordare il precetto, per apprezzare maggiormente la vita, in tutte le sue sfaccettature. Ricordare la mortalità dell’essere umano, l’importanza delle proprie scelte, di ogni singola, per non arrivare anzitempo ad occupare uno dei quei sacrari.
    Fu con lo scorrere lineare delle lapidi che mi ritrovai immerso nella storia del mio clan, molti di quei nomi che ora, attivata la mia abilità, riuscivo a scorgere su più tangibili caratteri, erano gli stessi scritti nell’albero genealogico raffigurato in una delle pareti del salotto di casa Akuma a Kiri.
    Troppi di quei nomi giacevano come foglie su rami spezzati di quell’albero, privi di eredi e di stirpe che ne perpetrasse la memoria.
    Sari Akuma, Engetsu Akuma, Koryo Akuma, Rei Akuma tutti nomi appartenenti al passato glorioso di quella casata, fu scorrendo tra essi, reo di non conoscerne ne volto ne storia che ritrovai un nome a me molto famigliare, Etsuko Akuma. fu paradossale ritrovarsi su quella lapide, seppur l’Etsuko in questione era l’Etsuko Senior, mio bisnonno mai conosciuto ma ricorrente nei racconti fanciulleschi e famoso membro del clan, dal quale avevo ereditato il nome.

    Nel mio principio è la mia fine… nella mia fine è il mio principio.

    L’epitaffio funebre era una riflessione sul significato della morte, un auspicio sull’immortalità dell’anima o cosa? Avevo imparato con il tempo che tutto ha un duplice significato, azioni, parole e persino sentimenti… nulla nella vita era da considerare certo e scontato.
    Lasciai scorrere la mano su quella lapide e magicamente vi apparve una corolla di fiori, era il mio modo di onorare i ricordi della mia famiglia nel rammarico di non aver potuto conoscere la persona che fu il mio omonimo. Lasciai indietro il passato non solo in senso metaforico e mi sofferma a visionare altre lapidi, dopotutto ero in cerca di qualcosa… LA Verità mi aveva detto… ma a cosa si riferiva.
    Dopo attente ricerche mi bloccai ad osservare una tomba DIVERSA sotto molti aspetti dalle altre, scarna nell’ornamento, priva di ogni intarsio o scultura e dalla quale i miei occhi, in un primo momento non potevano che scorgere la reale incisione, Shinjitsu

    信実

    Non ci volle troppo prima che la VERITA’ che probabilmente intendeva Mugen, si palesasse. Fu chiaro come la scritta che di li a poco si manifesto, rossa scarlatto più luminosa di tutte le altre che avevo analizzato.
    Shinjitsu Akuma, scandì leggendo lentamente quel nome e stranamente non fui sorpreso di percepire una improvvisa e inattesa presenza alle mie spalle. Non so spiegarvi il perché ma voltandomi non provai paura ne timore, semplicemente provai un profondo senso di sollievo. Nonostante l’uomo di cui non conoscevo i lineamenti mi invitasse a non far rumore, osservando la conformazione fisica e la balestra che stringeva a se, sussurrai.

    MUGEN… sei Vivo…

    [… DOPO LE DOVUTE SPIEGAZIONI …]



    Dopo che mi ebbe confidato chi o cosa fosse, mi ritrovai impietrito, con riserve di chakra dimezzate e incredulo accanto ad una lapide nel fissare Shinjitsu, alter ego di Mugen o il contrario… così mi stava dicendo che Mugen per tutto quel tempo era stata una mia creazione demoniaca, una capacità illusoria che non sapevo di possedere, grazie sicuramente all’entità che ora avevo davanti che ne aveva sicuramente potenziato e permesso la realizzazione.
    Di una cosa ero conscio, dell’immenso potere del Magan e di quanto io poco lo conoscessi. Come avevo potuto sprecare la mia esistenza fino ad ora? E perché non ero mai venuto a conoscenza prima di quella residenza? La discussione appena intrapresa, aveva risvegliato in me una sete di conoscenza indefinibile.

    Dici che il potere del nostro clan, ci permette di creare degli Imbattuti?

    Avrei chiesto seppur non conoscendo nel dettaglio cosa essi fossero, come quelli potessero risucchiare energia dalle proprie vittime e da chi fosse stato generato Kokai stesso.

    Voglio imparare a controllare il potere degli Akuma Shinjitsu, purtroppo la mia conoscenza del nostro potere è molto come definirla… accademica, me ne vergognai un po'. Purtroppo io faccio parte di quella percentuale che hanno risvegliato le proprie capacità quasi da autodidatta. Son venuto a contatto tempo fa, con una entità probabilmente simile a te, in un tempio sperduto del continente ninja che mi ha aiutato a risvegliare la sopita abilità del nostro clan. So prettamente che il nostro è un potere che si basa su arte illusoria, una abilità oculare, in grado di generare costrutti dal basso potenziale offensivo ma dall’ immenso valore strategico. Almeno questa è la mia condizione attuale.

    Ormai osservavo ammirato quella che doveva essere una creazione demoniaca…

    Se dici che tu sei qui e che sei in grado di controllare gli imbattuti, come mai son sfuggiti al tuo controllo? E perché vagano nella notte creando problemi agli abitanti del villaggio? Mi sfuggono diverse parti della storia. Probabilmente hai ragione però, forse sarà il caso di riordinare le idee prima. Sarà il caso di riunirci al gruppo. E con riunirci intendo entrambi… verrai con me vero? Potrebbe essere sospetto tornare da solo…
    Mi fermai un attimo a riflettere.
    O forse… devi restare qui per tenere a bada quel mostro? A proposito, potrò fare menzione con i miei compagni di lui? Indicai la villa, mentre un brivido mi percorse la schiena ricordando gli avvenimenti appena trascorsi.
    Se sei il guardiano della villa, saprai pure come è giunto qui… se solo e se già in queste condizioni, anche se non credo sia possibile questa eventualità.
    Restai per un po' in silenzio a riflettere.
    Shinjitsu, voglio aiutarti a liberare la villa, voglio renderla di nuovo il posto che era un tempo, voglio che diventi il quartier generale degli Akuma e voglio che tu mi insegni a rendere possibile tutto questo.
    Io sono pronto.



     
    .
  8.     +5   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    304
    Reputation
    +163

    Status
    Offline

    Il Lago degli Imbattuti


    VI bis

    [La Villa dei Naminaka]
    A essere precisi, la creazione di un Imbattuto è la naturale evoluzione del nostro potere, ma senza la giusta guida potrebbe non arrivare mai a manifestarsi, non fino alla morte dell'Akuma, almeno. Precisò Shinjutsu, pur senza approfondire: attendeva ancora le risposte di Etsuko e la sua comprensione della tecnica speciale prima di poter continuare. Al racconto dell'entità nel tempio annuì, evidentemente esistevano diversi luoghi in cui creature come Shijin erano state lasciate e potevano influenzare gli Akuma. Era verosimilmente un Imbattuto, come me, ma di qualità inferiore visto che non ha approfondito la spiegazione. O forse lui stesso non è consapevole della sua natura. Magari un giorno potresti portarlo qui, ma per il momento è inutile fare programmi. Sospirò. Vedo che la tua conoscenza è estramamente basilare e oserei dire confusa, Etsuko-kun. Ripensa a quello che hai appena detto. Disse con un sorriso furbo, quasi provocatore, ma col tono appena canzonatorio che nelle vesti di Mugen aveva usato più e più volte.

    Hai detto Arte Illusoria, ma poi hai parlato di costrutti dal basso potenziale offensivo. Tipicamente i costrutti sono il prodotto di tecniche manipolazione, con le Kekkei Genkai del ghiaccio e dell'acqua a Kiri, no? Ma la nostra è un'Arte Illusoria...ossia è frutto di una corrente di chakra nel corpo del nemico che crea false percezioni e inganna il cervello. Non puoi usare un'arte illusoria su un sasso, o sbaglio? Il discorso filava, evidentemente. E per contrastare le Arti Illusorie si utilizza il Rilascio, che blocca per un secondo ogni flusso di chakra, annientando così le false sensazioni, o comunque portando a un loro progressivo e rapido esaurimento in qualche secondo. Ora...ti risulta che qualcuno sia mai riuscito a Rilasciare una Creazione Demoniaca? E sorrise ancora, furbescamente, mentre attendeva che Etsuko elaborasse quelle informazioni e traesse le sue conclusioni. Certo, anche i normali Bunshin sono costrutti effimeri come bolle di sapone, quindi tu mi dirai: allora la nostra tecnica crea costrutti di chakra molto effimeri. Ma noi non creiamo costrutti di chakra, è un'Arte Illusoria e su questo non ci piove, hai perfettamente ragione nel definirla così. Riesci a capire quale sia la soluzione di questo semplice ma insidioso enigma, Etsuko-kun?

    E' un'illusione, e quindi genera un flusso di chakra che altera le percezioni. Ma se un nemico usa il Rilascio, non riesce a liberarsi dell'illusione. Questo perchè il flusso di chakra illusorio non è nel suo corpo.
    Si appoggiò a una delle tombe mentre un fiore appariva tra le sue mani, reale sotto ogni punto di vista, tanto che l'Akuma ne sentiva anche la fragranza. In altre parole...chi è il bersaglio della nostra Doujutsu Illusoria, Etsuko-kun? Come funziona? I nemici devono forse guardarti negli occhi o sapere che sei presente per subire gli effetti del jutsu? A questo punto il fiore scomparve mentre Shinjitsu aveva l'aria di chi aveva appena rivelato a suo figlio che il Re dell'Inverno era un pericoloso criminale e non una creatura magica per i bambini. Tu sei il bersaglio del tuo stesso Genjutsu, Etsuko-kun. Ogni Akuma deve innanzitutto ingannare sè stesso, lasciare che la sua immaginazione, amplificata dal chakra, convinca il suo corpo che la Creazione Demoniaca è presente. Questo sovraccarico di immaginazione la fa poi apparire per tutti, proiettata all'esterno e persino capace di danneggiare gli avversari se necessario. Questo è il grande segreto che avrebbero dovuto condividere con te a inizio addestramento: il Magan proietta sul mondo gli inganni che il suo portatore impone a sè stesso. Lasciò qualche istante a Etsuko per i suoi ragionamenti sulla questione, e forse per qualche domanda. Ancora non aveva detto nulla degli Imbattuti, forse perchè era necessaria quella comprensione di base per poter capire esattamente di cosa si trattasse.

    Col tempo e con l'aumentare dell'esperienza, le illusioni Akuma diventano più realistiche, più corpose, grandi e complesse. Ma se ripensi a quello che ho appena detto, questo significa solo che diventano più abili a immaginare, ad autoconvincersi di qualcosa. In un certo senso, devono ferire la loro stessa mente per poter poi arrivare a convincere quella altrui. Il problema è che la mente umana, come certo saprai...è imperfetta. Disse come se stesse constatando un difetto di fabbrica di un utensile. Tutti hanno dei difetti, dei manierismi, delle ossessioni...o anche semplicemente degli ideali, delle ambizioni, degli obiettivi. Una persona dalla mente perfettamente neutra potrebbe utilizzare la tecnica degli Akuma all'apice del suo potenziale sin da subito. Tutti gli altri inevitabilmente finiranno, a furia di immagina e ingannare sè stessi, ad amplificare le imperfezioni della loro mente fino a renderle quasi insostenibili. Fino a renderle un Demone, o Incubo...sono stati spesso definiti così da chi arrivava a dar loro voce e spesso anche forma, inconsciamente.

    Spesso questi Demoni, anche se nati da nobili intenti, arrivavano a promettere forza e potere, e magari cedere alle loro lusinghe e lasciare loro il controllo, lasciare il controllo all'inconscio, permetteva di ottenere maggiori capacità rapidamente...senza sapere che così rinunciavano per sempre all'apice del nostro potere. Come ti ho detto serve una mente del tutto neutra, una tela bianca, per poter immaginare e credere a QUALUNQUE cosa.
    Avanzò fino a poggiare una mano (assolutamente solida al tatto, sebbene illusoria) sulla sua spalla. Per crescere nell'arte, quindi, si può scegliere di cedere al Demone, di combatterlo costantemente in un tentativo di mantenere la mente libera da distrazioni...oppure di sottoporsi al rituale che veniva praticato in questa villa, anche se pericoloso. Estrarre il Demone, renderlo una Creazione Demoniaca Superiore, un Imbattuto, e sconfiggerlo, così da ripulire definitivamente la mente e poter ambire a più alti livelli del Magan.

    Di per sè il rituale è semplice, ma anche estremamente pericoloso, per questo non andava granchè di moda. La possibilità di riuscita è del cinquanta per cento...il successo implica il poter raggiungere facilmente la vetta, il fallimento comporta la morte o dei danni permanenti. Vedi, il metodo per estrarre un Imbattuto si basa sul forzare la mente dell'Akuma oltre i suoi limiti, portarla nella situazione più estrema così che la sua immaginazione, il suo inconscio e dunque il suo Demone siano al massimo. Parlo di un'esperienza peri-morte. Disse con tono estremamente serio e occhi divenuti di un cremisi glaciale. La mente si indebolisce e l'inconscio cresce a dismisura...hai sentito di chi parla di luci distanti, di fiumi, di esperienze extracorporee? Ora immagina questa stessa cosa in mano a una mente che può proiettare la sua immaginazione nel mondo. Le Creazioni Demoniache generate in quei momenti sono talmente intense e potenti che sopravvivono alla morte di chi le ha generate e talvolta ne ereditano ricordi e caratteristiche, a volte anche una vera e propria riserva di chakra...ma sempre con le caratteristiche del Demone da cui sono alimentate. Per questo l'usanza era accompagnare gli Akuma morenti somministrando dei veleni che esaurissero le riserve di chakra, proprio per evitare la nascita di Imbattuti indesiderati. Questo ovviamente implicava che ovunque fosse morto un Akuma che non aveva estratto il proprio demone, potevano esserci tracce di un Imbattuto. In genere gli Imbattuti si legano a un oggetto quasi fossero fantasmi, nel rituale con cui viene creato a forza li si lega a delle statue che vengono poi scolpite. Allargò le mani indicando il cimitero. Ogni statua qui presente è il Legame di un Imbattuto, e in base alla potenza dello stesso possono allontanarsi o meno da essa. Le statue mancanti sono di Imbattuti molto potenti, troppo potenti, e sono state spostate in un tempio sommerso sul fondo del lago per evitare che facessero troppi danni.

    Non posso dirti come si può fare a sconfiggere il proprio Imbattuto perchè la prova, batterlo dopo un'esperienza di quasi-morte, verrebbe a mancare. Se non lo si sconfigge non si può recidere il legame che il Demone ha con chi lo ha generato. Ma posso dirti che comprendere la sua natura e il suo nome è fondamentale. Anzi...è l'UNICO modo, per questo li si chiama Imbattuti. Non li si può sconfiggere senza capirne l'intima natura. Per questo io sono colui che li deve controllare...io sono Shinjitsu, un Imbattuto che incarna la Verità. Sorrise nuovamente, come a voler sottolineare l'ironia di una creatura Illusoria che era anche incarnazione della Verità. Davanti a me ogni illusione deve cedere il passo, sono un paradosso. L'Akuma che mi generò era a conti fatti il più debole che fosse mai esistito: odiava mentire al punto che persino le sue illusioni servivano solo a evidenziare ciò che c'era e non a mostrare ciò che non c'era. Ma quando io venni generato, alla sua morte, fu chiaro che il clan aveva ottenuto il perfetto sistema per controllare gli altri Imbattuti. E ho ereditato la predisposizione di chi mi ha dato vita. Spiegò in breve. Ma non verrò con te, nemmeno come Mugen. O non potrei tenere a bada quel mostro, esattamente come hai detto. Credo che parlare di lui sia necessario, ma parlare di quanto ti ho rivelato finora potrebbe potenzialmente distruggere il nostro clan, come credo tu comprenda.

    Il problema principale è che qualcuno ha rimosso la mia statua nel tempio sotto il lago. E quindi non posso più interagire con gli imbattuti che sono là...e in qualche modo qualcuno o qualcosa li ha aizzati e liberati. In quanto illusioni e contemporaneamente Demoni dell'Inconscio possono assorbire energia mentale dalle loro vittime e usarla per supportarsi, non gli serve per sopravvivere ma li aiuta a essere più forti, come se avessero una riserva di chakra aggiuntiva. Non ho altre informazioni...per questo la Villa ha cercato un Akuma che potesse aiutarmi a capire cosa stava succedendo. Conclusa la lunga spiegazione, anche dopo le domande di Etsuko, avrebbe annuito. Penso di aver capito che persona sei, e sono felice che sia stato tu a raccogliere il grido d'aiuto di questo luogo. Combatteremo assieme, Etsuko-kun. E fare tornare alla normalità questo luogo, prima di riportarlo agli antichi fasti!

     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,201
    Reputation
    +118

    Status
    Anonymous

    Il Lago Degli Imbattuti


    5



    Giunto insieme con Zoruto al punto di incontro aspettammo entrambi l'arrivo dei nostri compagni di missione e se Etsuko doveva ancora tornare dalla sua esplorazione in Villa diverso fu per Shin, il quale in compagnia del suo singolare compaesano, riportò alcune informazioni. Quella che sicuramente raccolse la mia attenzione fu la presenza di un altro Ninja, anche lui in qualche modo collegato alle bizzarre vicende che avvenivano in questo posto dimenticato dai Kami.

    Si trattava di un Ninja ferito e di conseguenza il mio interesse andò nel recuperare quanto più velocemente le sue condizioni. Una delle poche certezze di quella missione era la necessità di supporto così, senza alcuna remore, decisi di evocare un mio corvo abile nelle cure: Chinmoku [Abilità]Chinmoku [Evocazioni]
    Chinmoku è un corvo piccolo, ma allo stesso tempo uno dei membri di più anziani dei Kuroi di Kuraidesu. A differenza della maggior parte dei suoi fratelli Chinmoku alle estremità delle sue ali possiede delle formazioni anatomiche simili a delle mani pennute provviste di dita, le quali è in grado di sfruttarle per il suo lavoro: rattoppare ferite e curare i malati. Non ha grandissime competenze mediche ma quantomeno sa trattare le situazioni base e dare così un sostegno a volte essenziale. [Conoscenze: Ramo Principale]

    Chinmoku
    Abile: L'utilizzatore può richiamare tramite la tecnica del richiamo la creatura (Chinmoku). La creatura può essere posta in uno slot da Genin, Chunin o Jonin, aumentando di conseguenza la quantità di competenze di contratto conosciute.
    (Energia Verde: Vitalità 6 leggere | Riserva 6 bassi | Unità 2)
    [Da genin in su]

    Conoscenza Medica (Base)
    Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare gli Status Leggeri; richiedono 3 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di ½ leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa.
    [Da genin in su]

    Tecnica delle Mani Curative - Shousen Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (3)
    L'utilizzatore può ripristinare l'energia vitale guarendo i danni e status. La vitalità non verrà ripristinata, non rigenera arti amputati o organi interni distrutti, gli oggetti presenti all'interno delle ferite non sono rimossi. È possibile guarire ferite differenti, entro la Guarigione Massima; è possibile alleviare ferite d'entità superiore la Guarigione Massima. La Guarigione Massima è pari ad 1 Leggera ogni grado ninja.
    Tipo: Ninjutsu - Hikariton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Basso per Leggera guarita)
    [Richiede Conoscenza Medica (Base) o superiore]
    [Da chunin in su]

    Kit di Primo Soccorso [Vario]
    Si tratta di un set di accessori medici, ad uso unico dei ninja medici. Può essere utilizzato per 10 medicazioni. Richiede le Conoscenze Mediche Base.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 1 | Durezza: 2)
    [Da chunin in su]

    Estrazione dei Veleni
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (0)
    L'utilizzatore può estrarre dosi di veleno dal corpo toccato. Se rimosse tutte le dose di un veleno, i malus verranno annullati. Ogni 3 dosi di veleno estratto richiedono 1 slot tecnica/azione extra per essere rimosse.
    Tipo: Ninjutsu - Hikariton
    Sottotipo: Medico
    (Consumo: Basso per Dose)
    [Richiede Tecnica delle Mani Curative]
    [Da jonin in su]
    . Per caso o per fortuna nel frattempo giunse di ritorno il Maestro. Dopo aver effettuato il suo giro di riconognizione compresa la veloce nuotata al centro del lago sfruttando il D-Visor ci fornì una serie di dettagli alquanto singolari, per non dire inquietanti, che avrebbe condiviso con mio consenso anche agli altri Ninja.

    Al centro del lago, in profondità, era presente un tempio sommerso e qualcuno, qualcosa, lo abitava. Alzai lo sguardo verso Zoruto Hai la tua risposta, Jonin. Dando così a Shin l'informazione del grado del mio compagno E' probabile che di notte, per qualche effetto magico, la campana di quel tempio si innalzi dalle profondità del lago. Illusione o meno dobbiamo approfondire la questione. Così recuperando il respiratoreRespiratore [Vario]
    Respiratore utile per respirare sott'acqua, ha un'autonomia di quindici minuti o 5 round. E' possibile attivarlo e disattivarlo tramite una valvola.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 20)
    [Da studente in su]
    lo lanciai al Maestro fornendo allo stesso tempo le indicazioni sul da farsi Porta con te Chinmoku, lo accompagnerai da un Ninja in difficoltà. Presentatevi entrambi senza problemi, non dovreste avere contrattempi. Su suggerimento di Shin indicai la strada che avrebbe portato al Ninja Poi una volta accompagnato Chinmoku... Maestro trasformandoti di nuovo in umano e nuota fino al Tempio. Usa ovviamente il Respiratore e il D-Visor per scattare foto più accurate. Cerca di avvicinarti abbastanza per comunicare se possibile, ovviamente al minimo segno di pericolo fuggi. Ti richiamerò fra un'ora. Tutto chiaro? Entrambi i corvi annuirono, senza discussioni. Gli ordini era semplici e chiari.

    Perciò i due corvi dirigendosi alla volta della capanna del Ninja si sarebbero fermati davanti all'ingresso presentandosi verbalmente come evocazioni di Kato Yotsuki, un Ninja alleato di Shin Kinryu. Nella fattispecie Chinmoku si sarebbe offerto di sfruttare le sue abilità mediche, la Tecnica delle Mani Curative o il Kit di pronto soccorso, senza limiti, per migliorare le condizioni del Ninja. Invece il Maestro avrebbe aggiornato anche il Ninja, che erano appena andati a supportare, della scoperta al centro del lago così da giustificare agli occhi dello Shinobi la singolare azione che avrebbe compiuto da lì a poco. Ovvero quella di immergersi in picchiata al centro del lago, per poi trasformarsi in forma umana e nuotare fino a raggiungere, grazie al respiratore, il Tempio. [Abilità]Mutaforma
    Speciale: L'utilizzatore può cambiare a piacimento la propria forma, passando dalla sua forma umana alla forma di corvo. Se utilizzata entro 9 metri dall'avversario causa AdO. Le potenzialità dell'utilizzatore non cambiano, potrà utilizzare armi. La creatura potrà essere evocata in una qualsiasi delle due forme indifferentemente.
    (Richiede Slot Tecnica/Azione)
    [Da genin in su]



    D-Visor [Vario]
    Un visore applicabile all'occhio con visione notturna e una lente capace di ingrandimenti fino a 2.5x. Permette di calcolare la distanza dal bersaglio scattare foto. Può causare Ado.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 1 | Durezza: 2)
    [Da chunin in su]
    Avrebbe cercato di raccogliere e scattare foto più precise con il D-Visor, avvicinandosi, e per quanto improbabile avrebbe cercato di ottenere un contatto con quella forma umanoide. Non aveva metodi di comunicazione mentale, e non avrebbe avuto senso togliersi il respiratore ma se in qualche fosse stato interpellato dall'essere avrebbe specificato la sua presenza Sono un'evocazione. Appartengo a Kato Yotsuki. Un Ninja Accademico di Oto. Siamo qui per indagare sui strani avvenimenti che stanno avvenendo qui... non sarebbe stato facile per il Corvo specificare meglio visto la strana situazione in cui si sarebbe trovato ma avrebbe chiesto comunque Chi sei? E perché sei qui sotto? Ti nascondi? Hai paura di qualcosa? Ovviamente al minimo segno di pericolo si sarebbe pareggiato.

    Nel frattempo avrei aggiornato Shin e il suo compagno, ed eventualmente in secondo momento anche Etsuko e l'altro Kiriano se non si fossero presentati in quel frangente di tempo, delle informazioni che avevamo raccolto io e Zoruto Mi ripeterò e magari le nostre informazioni si incroceranno ma tanto meglio. Allora una vasta illusione agisce su questo paese. Ha colpito praticamente tutti i civili. Abbiamo provato ogni modo a mia disposizione per romperla ma nulla è tornato utile. Il Rilascio ha funzionato in parte solo su Shitto, una mia evocazione. Riporto esattamente le sue parole: Haji. Haji è il nome di quella...cosa che ha influenzato il mercante e...e anche Kokai, Kokai è il più grosso, il capo. Il coprifuoco è per loro...per...per il bene collettivo. Ho provato a trasformare il Corvo in queste persone ma non ha efficacia. Ho provato anche a usare in vari modi un imposizione mentale ma nulla. Inoltre ottenute le poche informazioni, tramite l'Interrogazione Mentale, i Corvi hanno perso la capacità di rivelarci altri dettagli. Il Rilascio quindi è una strada da scartare, anche perché nella notte non è riuscito a interrompere il mantenimento dell'illusione. Dunque o si tratta di un Genjustu imponente, e ci vorranno giorni per liberarsi della sua influenza, o il Rilascio non funziona, semplicemente. Dobbiamo colpire l'essere che lo mantiene o lo provoca, non vedo altre strade per il momento. Ah, Shin... Se ti chiedi se in qualche modo se il Capovillaggio è coinvolto l'ho spremuto e non è risultato nulla. E' vittima tanto quanto gli altri. Guardai Zoruto, aspettandomi ovviamente qualche commento caustico a riguardo Per riassumere la pista che sto seguendo adesso è indagare al centro del Lago, vediamo se otteniamo qualche comunicazione con questo essere. Potrebbe essere Haij, o Kokai e quindi ostile. Oppure una terza parte. Dobbiamo rischiare da questo punto di vista.

    Avrei poi chiesto notizie al duo Kiriano Alla villa invece? Cosa siete riusciti a scoprire?

     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    Il lago del mistero


    Post 6 ~ Liberalità

    Lo sguardo del giovane si spostò dal Senju al Pagliaccio, mentre questi descrivevano la mirabolante Corte di Kusa. Il compagno sembrava conoscerla piuttosto bene, tanto che gli venne da chiedersi se vi fosse effettivamente stato. Quanto all'Hayate, perché tale era oltre ogni ragionevole dubbio, il suo rango lo poneva in qualche modo alla pari con il suo obiettivo, il più terribile avversario che avesse mai affrontato e al contempo una possibile fonte del potere che tanto cercava. Peccato solo che nel frattempo questi fosse impazzito.

    Sembra un luogo piuttosto interessante, mi piacerebbe ricevere uno di quegli inviti prima o poi. Non si sa mai nella vita quando qualcosa può tornare utile. Ma restiamo concentrati sulla situazione attuale...

    L'aveva buttata lì, un po' per stuzzicare Yato, un po' per studiare la reazione del Pagliaccio. Quale che fosse il risultato avrebbe proseguito con la raccolta di informazioni, cercando di fare il punto. Le notizie più interessanti sembravano vertere sul fantomatico samurai. Uso asseriva che mentiva sul motivo per cui si trovava lì, e ciò che portava con sé, sempre a fidarsi della Menzogna, né sarebbe stata una prova. La storia raccontata dalla Liberalità coincideva, per quanto non aiutasse in verità a dipanare le tenebre sul misterioso figuro. Ripensando al loro incontro, gli tornò in mente una frase pronunciata dall'uomo.

    Mitsuhide ha detto che stavate cercando un vostro amico o contatto, l'avete più trovato?

    Quanto ai rinforzi di cui parlava, si trattava senza dubbio di altri Hayate, perciò decise di evitare di sottolineare la cosa in modo che il suo compagno di Konoha non vi prestasse attenzione. Alla fine non avevano scoperto nulla, ma per lo meno avevano un indiziato. Una terza parte stava agendo dietro le quinte per i kami solo sapevano cosa. Restava da capire se erano i responsabili della situazione, oppure ne erano stati attratti come era successo a loro. Dovevano riunirsi agli altri prima di prendere iniziative, nella speranza che avessero raccolto altri pezzi del puzzle. E che fossero ancora vivi ovviamente.

    [...]

    Il rendez-vous avvenne senza troppi intoppi. Pensò Yato a sincerarsi dell'identità di quelli che sembravano Kato e il suo becero compagno di clan. Etsuko arrivò in ritardo, ma sembrava tutto intero, cosa che lasciò incredulo, ma anche sollevato, il Kinryu. Considerando l'avversario che aveva, presumibilmente, avuto davanti non era cosa da poco. Il giovane guardò brevemente l'amico, ma c'erano troppe orecchie indiscrete all'intorno, perciò pesò le parole con cura.

    Ben ritrovati. Permettetemi di mettervi al corrente di quanto abbiamo appreso. Innanzitutto, ci sono almeno tre gruppi attivi in città. Oltre a noi, abbiamo incontrato un...Pagliaccio, e no non è una presa in giro. Quando lo vedrete capirete cosa intendo. In ogni caso stava indagando sulle creature che compaiono la notte e potrebbe offrirci supporto, solo che è ferito. A questo proposito Kato, se non ricordo male una delle tue evocazioni ha delle arti curative, perciò ti chiederei di inviarla da lui.

    Avrebbe combattuto le eventuali resistente ed atteso che la creatura fosse convocata prima di spiegare brevemente dove trovarlo. Quindi continuò, riprendendo da dove si era interrotto.

    C'è poi un samurai dall'aria sospetta, che risponde al nome di Mitsuhide Akechi. Ci abbiamo parlato, ma non si è dimostrato altrettanto collaborativo come il Pagliaccio e ha fatto perdere le sue tracce subito dopo. A quanto pare ha visitato il lago con la sua barca ieri, ma non escludiamo l'abbia fatto anche nei giorni precedenti.

    Se fosse stata visibile dalla loro posizione avrebbe indicato l'imbarcazione, altrimenti l'avrebbe descritta così come avrebbe fatto un quadro il più possibile dettagliato dell'uomo.

    Prendete la mia supposizione con le pinze, ma potrebbe trattarsi di un abile spadaccino in cerca di vendetta. Forse si trova qui perché spera di trovare qualcosa in grado di aiutarlo. E questo ci porta al luogo di fronte a cui ci troviamo. Se abbiamo un possibile colpevole, abbiamo anche una possibile scena del crimine. Al centro del lago c'è sicuramente qualcosa, il problema è: come raggiungiamo il fondale?

    Avrebbe spostato lo sguardo squadrando i presenti. Magari il kiriano, più affine all'acqua aveva qualche idea. O forse i pescatori locali potevano metter loro a disposizione strumenti per l'immersione. La fotografia appena intellegibile procurata loro dal tengu non faceva che rafforzare la sensazione che non potevano esimersi dall'andare a dare un'occhiata, per quanto non sembrasse un'idea particolarmente allettante. Per ora le opzioni erano due, arrischiarsi in una gita dagli scarsi margini di successo o cercare di rintracciare un uomo in grado di volatilizzarsi appena distoglievano lo sguardo. Ma forse quanto stava per dire Etsuko avrebbe cambiato le carte in tavola.


     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Scheda di Etsuko della Nebbia

    Group
    Giocatori
    Posts
    2,742
    Reputation
    +66
    Location
    Bari

    Status
    Offline

    IL LAGO DEGLI IMBATTUTI


    IL SEGRETO DEL LAGO



    devono ferire la loro stessa mente per poi convincere quella altrui...
    devono ferire la loro stessa mente per poi convincere quella altrui...
    devono ferire la loro stessa mente per poi convincere quella altrui...


    quello che aveva luogo davanti ai miei occhi, ad opera di VERITA', ironia della sorte, l'avrei definito il più grande evento chiarificatore mai vissuto. L'addestramento sul Magan che mai avevo ricevuto. È paradossale quanto si possa vivere nell'inconsapevolezza del “COME” si sia vissuto.
    Così un giorno ti svegli, forte delle tue conoscenze, ti definisci maestro nel dissimulare la realtà ma la realtà è che essa dissimula il modo stesso in cui la si percepisce.
    Mi ritrovai così schiavo della mia stessa mente, vittima io stesso della mia fantasia, inconsapevole fautore dei miei costrutti illusoria. Ignaro del fatto che uno di essi un giorno avrebbe potuto cibarsi delle mie paure rendendosi IMBATTUTO. Un demone frutto dei miei pensieri capace di rendermi schiavo o anche capace di uccidermi.

    Una persona dalla mente perfettamente neutra potrebbe utilizzare la tecnica degli Akuma all'apice del suo potenziale sin da subito.

    Essere perfettamente neutro... qui non si parlava di una estrema forma di cinismo, la capacità analitica di estraniarsi dal momento situazionale, di non lasciarsi influenzare da sentimentalismi o ideali. Quello che richiedeva l'esecuzione perfetta della tecnica era l'inumanità.
    L'essere umano era per definizione il contenitore, il vaso di pandora dei possessori del Megan. Quello che Shinjutsu mi stava dicendo era che l'evoluzione naturale della possessione degli occhi demoniaci era lo scontro con il proprio demone. L'evoluzione prevedeva lo sfidare la morte.

    Non posso dirti come si può fare a sconfiggere il proprio Imbattuto perchè la prova, batterlo dopo un'esperienza di quasi-morte, verrebbe a mancare. Se non lo si sconfigge non si può recidere il legame che il Demone ha con chi lo ha generato. Ma posso dirti che comprendere la sua natura e il suo nome è fondamentale. Anzi...è l'UNICO modo, per questo li si chiama Imbattuti. Non li si può sconfiggere senza capirne l'intima natura.

    Ero affascinato dalla possibilità che il rituale offriva e l'esserne entrato a conoscenza, lasciava pochi dubbi sulle mie prerogative future. Avrei sfidato il mio Imbattuto e per quel momento sarei stato pronto. Adesso quelle informazioni era confuse, troppe per essere elaborate così. E nell'ordine delle priorità, avevo altro a cui pensare.
    Ero stato scelto dal mio clan per risolvere un problema, la cui natura avrebbe potuto svelare segreti scomodi. Ora dovevo riflettere sulle modalità e le cose da comunicare al resto del gruppo e a giudicare dal susseguirsi degli eventi, dovevo già essere in ritardo.

    Shinjutsu, hai detto che ogni imbattuto secondo il rituale si lega ad una statua come un fantasma con il suo tramite. Dunque ogni imbattuto dovrebbe percepire perfettamente dove quella statua si trovi.
    Avrebbe fatto una pausa.
    Mi è sembrato di capire che l'unico modo per bloccare questa serie di eventi sia rimettere al suo posto la tua statua, in modo che tu possa esercitare la funzione di controllo sugli imbattuti del tempio. Anche conoscere l'esatta posizione del tempio e come arrivarci potrebbe essere importante per guadagnare tempo.
    Un'ultima cosa, perchè gl'imbattuti operano solo di notte? Da quel che ho visto tu sei vivo e vegeto in qualsiasi momento della giornata.


    [… AL RADUNO …]
    avrei abbandonato Shinjutsu, lasciandolo alla sua funzione di custode, solo dopo aver ricevuto le risposte alle mie ultime domande. Consapevole del fatto che la volta in cui ci saremmo rivisti sarebbe stata per l'esecuzione del rituale.
    Il grado di consapevolezza raggiunto, contribuì ad assegnarmi uno stato di rassicurante leggerezza che quasi mi fece dimenticare l'incontro con l'essere mostruoso incontrato poco prima. Stato che mi accompagno per tutto il tragitto, fino all'incontro con i miei compagni.
    Ascoltai attentamente il resoconto di KATO.

    Kokai hai detto?
    Lo bloccai trovando un riscontro sul nome...
    alla villa abbiamo avuto un incontro poco piacevole con un mostro dalla forza spaventosa, inutile dirvi che siamo salvi per miracolo e solo perchè la sua forza e abilità non trovava adeguato riscontro nelle sue capacità intellettive. Sembrava... controllato... non so secondo quale modalità. Con l'inganno son riuscito ad ottenere qualche informazione.

    USCIRO' DA QUI, BAMBINA. E UCCIDERO' TUTTO E TUTTI, E KOKAI NON MI AVRA' PIU' SE UCCIDERO' IL PORTATORE.

    Ha parlato di Kokai e del PORTATORE.
    Lasciai che gli eventi fossero rivissuti simultaneamente nella mia testa. Avevo ancora vivide le parole pronunciate prima di quella frase che avevo reso nota ai miei compagni di missione.
    IO CERCO DI USCIRE...IO SERVO l'IMBATTUTO. IO ODIO l'IMBATTUTO. MA MI HA BATTUTO. LUI SAPEVA. SAPEVA! E ORA SONO SUO. IO NON SONO MAI STATO DI NESSUNO, MA ORA SONO SUO. SUO!
    Ma svelare quella frase, significava svelare parte del segreto che piuttosto sarebbe stato sepolto con me.
    Ascoltai le conclusioni dell'altro duo.
    Esatto Shin, al centro del lago vi è un tempio sommerso. Contiene cimeli, statue mi pare di aver capito. Bersagli di un rituale di risveglio demoniaco. Pare che queste creature siano in grado di assorbire l'energia mentale di colori con cui entrano in contatto e che siano esperto di una qualche arte illusoria non convenzionale. Ecco perchè il rilascio non ha avuto alcun effetto.
    Se i miei compagni avessero chiesto come fossi entrato in possesso di quelle informazioni, avrei costruito ad hoc una storia, su documenti, appunti, un diario forse. Lasciato nella villa, probabilmente appartenuto a colui che controllava quella creatura e che era andato distrutto previa superficiale lettura durante una delle offensive devastanti di quell'essere.
    Ovviamente avrei spiegato che Mugen era rimasto lì a sorvegliare l'uscita e a posizionare protezioni per assicurarsi che non potesse scappare dal luogo nel quale si trovava.


     
    .
  12.     +2   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    304
    Reputation
    +163

    Status
    Offline

    Il Lago degli Imbattuti


    VII

    [Al Porto con un Pagliaccio di Prima Classe]
    Il Pagliaccio non poteva che rispondere affermativamente alla domanda di Shin, riferendosi al suo "coraggioso" amico come la persona che stavano cercando,solo per trovarlo poi nella villa in quello stato mentale alterato. Non mi piacque la piega che Shin aveva dato alla conversazione: a mio giudizio si era fidato troppo facilmente, tanto che non chiusi occhio, cercando di tenere la guardia alta fino all'ultimo. Quando ci congedammo, al mattino, l'uomo disse che per come era conciato non si sarebbe mosso da là, ma che un modo per parlare e trovarci ci sarebbe sempre stato. Non mi sfuggì il minimo guizzo di sopracciglia mentre lo diceva guardando Shin...non potevo sapere che si riferiva alla comunicazione tramite le immagini di lupo, ma cercai di allontanarmi in fretta. Sembra che ti abbia preso rapidamente in simpatia. Commentai, cercando di dissimilare quella strana sensazione. Di solito non vai a genio alla gente, c'è qualcosa che dovrei sapere?

    [La Villa dei Naminaka]
    Purtroppo non ho modo di sapere dove si trovi la mia statua...e anche se lo sapessi non potrei trasportarla per ovvi motivi. Ammise facendo spallucce. Un frammento della mia si trova in questa tomba col corpo di chi mi ha generato, per questo sono sempre collegato sia alla Villa che al Tempio, ma non so dove si trovi. Potrebbero averla sigillata in qualche modo. Condivise invece la posizione del tempio nel lago, segnalando che era bene utilizzare un respiratore o qualcosa di simile per raggiungerlo anche se nell'edificio c'erano alcune stanze in cui era stata lasciata volutamente dell'aria. Nessuna trappola nè serratura, in fondo non avrebbero potuto certo fermare delle idee materializzate. Il loro aspetto...beh, può variare ma diciamo che ognuno di loro ha una forma preferita, quella con cui si sono manifestati la prima volta. Il mio è quello che vedi. La maggior parte di loro invece ha forme mostruose e deformi, come degli incubi...alla luce del giorno immagino attirerebbero troppo l'attenzione. Oppure lo fanno per ordine di chiunque abbia rimosso la mia statua.

    [La Riunione del Team]
    Kato e Zoruto erano forse quelli che avevano recuperato meno informazioni durante l'investigazione, pur riuscendo a strappare una manciata di nomi e qualche nozione in più su quella sorta di maledizione che affliggeva il villaggio. Haji e Kokai. Potrebbero essere due ninja. Commentai. Ma questo non ci aiuta a capire come mai stia accadendo tutto questo. Zoruto sputò a terra alle mie parole. Come se sapere di un pagliaccio e di un samurai ci possa cambiare qualcosa. E non vedo perchè sprecare risorse per curare quel lurido figlio di buona donna che si trucca. Abbiamo già i nostri problemi e non sappiamo niente di lui. Anche io avrei qualche perplessità. Lo appoggiai, sorvolando sulla sua rimbeccata. Anche se non ostile, non significa che non potrebbe diventarlo. Io stesso sono un ninja medico...e non lo ho curato volutamente. Stava ai due convincerci in qualche modo (anche se in effetti Kato poteva sempre inviare il Corvo guaritore assieme al Maestro, con l'incarico di andare dal ferito senza che potessimo saperlo) ma a breve tutte le discussioni vennero interrotte con l'arrivo di Etsuko. Da solo. Che fine ha fatto Mugen? Abbiamo scoperto che nella villa c'è un individuo pericoloso...è caduto in battaglia? Commentai freddamente, non avevo interesse per lui o per l'Akuma se non nella misura in cui erano necessari alla missione. Sei ferito? Posso curarti se necessario. Avrei poi aggiunto, sempre con tono distaccato.

    Fortunatamente Mugen era vivo, ed entrambi avevano incontrato la bestiale creatura della Villa sopravvivendo. L'uomo mascherato era rimasto indietro per contenere la minaccia il più possibile. Encomiabile anche se mi ritrovai a chiedermi se le mie trappole sarebbero potute essere altrettanto efficaci. Dobbiamo mettere assieme tutte le informazioni. Aggiunsi, mentre alcuni pezzi del puzzle cominciavano a incastrarsi. Kokai era uno dei cattivi, forse uno dei mostri che giravano di notte? E assieme a un certo Portatore era responsabile di aver fatto impazzire l'amico del Pagliaccio. Che il Portatore sia Haji? Ma non vedo perchè chiamare uno per nome e uno no. Dissi a voce alta. Che poi...Portatore di cosa?

    Avevamo scoperto molte cose, ma frammentarie. Le creature sembravano essere responsabili di tutto, ma chi era responsabile delle creature? E per quale motivo? Un rituale...forse Haji, Kokai e questo Portatore stanno cercando di fare qualcosa. Il Samurai che va fino al lago ovviamente diventa sospetto: e se fosse uno di questi tre? In ogni caso per limitare i rischi Kato mandò il suo Corvo, chiamato Maestro, a investigare. Non mancò il commento salace di Zoruto: Quel pennuto si è dimostrato più inutile di un pezzo di carta igienica usato. Non so perchè ti ci impunti tanto...forse perchè sei anche meno utile di lui e ne hai bisogno per darti un briciolo di dignità, stronzetto? Parole dure e sprezzanti, come se stesse costantemente cercando di provocarlo. Non aprii bocca: non intendevo diventare un bersaglio nè intrufolarmi in dinamiche di clan che non mi appartenevano. Quindi...aspettiamo il ritorno del corvo? E se andassimo a sfidare quel mostro alla villa? Può essere forte quanto vuole ma siamo sei contro uno. E abbiamo modo di preparare trappole e agguati. Non ho chiuso occhio, io dico di aspettare che quel piccione sporco ci porti qualcosa. Disse Zoruto, sfidando con lo sguardo tutti noi a opporci.

    Profetico, lo Yotsuki sputò nuovamente a terra quando, dopo due ore, il Maestro non tornò. E anche provando a Richiamarlo non sarebbe apparso nulla. Nè altri corvi avrebbero riferito di un suo ritorno nel loro nido. Era sparito nel nulla. Perduto. Questa situazione si sta facendo sempre più pericolosa. Dobbiamo prendere una decisione. Andare noi stessi al tempio, andare alla villa o cercare quel samurai. O anche tutte le cose assieme. Sapete che vi dico? Che me ne fotto. Aggiunse Zoruto. Tu Kato sei peggio di un clistere pieno stronzate. I due della foglia sembrano usciti dall'asilo senza nemmeno il diploma e il Kiriano è più preoccupato di atteggiarsi che di respirare. Io vado a farmi un giro per i fatti miei. Voi quattro stronzi andate a coppie o tutti assieme, non mi interessa affatto. E senza attesa del contraddittorio saltò via dalla torre, dirigendosi alla città. Rimanemmo soli, senza un effettivo leader, sempre che Zoruto lo fosse mai stato.

    Cosa vogliamo fare? Io ho un respiratore, ma non andrei da solo a quel tempio. Voi ne avete con voi? Avrei detto, prendendo infine la parola. Tutto era da decidere.

    La Villa attendeva, con le risate oscene e le grida udibili sin dalla foresta piena di Imbattuti di scarso conto come il serpente abbattuto da Mugen la sera prima. Etsuko ne conosceva la struttura e sapeva da dove entrare, o come progettare un attacco.
    Il Tempio richiedeva sicuramente un Respiratore e il Maestro ne aveva sprecato uno. Chiunque si fosse immerso avrebbe visto la porta d'ingresso, un ampio portone metallico, spalancato mentre all'interno numerose statue di varia fattura, alcune crepate, attendevano. Una scala a chiocciola dal lato opposto dell'ingresso portava al piano superiore dove l'acqua sembrava interrompersi, forse portando a una stanza con dell'aria. All'interno si poteva notare che un piedistallo era privo di statua, quello centrale. Nessuna iscrizione.
    Per la città trovare il Samurai poteva essere complesso...serviva un piano, o investigare a tappeto se qualcuno lo aveva visto.

    Cosa avremmo scelto? Quali strade?
     
    .
  13.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    Il lago del mistero


    Post 7 ~ Ricerche

    La notte era passata senza che le speranze del Senju trovassero compimento. Di malumore forse anche per quel motivo, oltre la veglia condivisa col clone, Yato si rivelò particolarmente pungente non appena il duo della Foglia fu lontano dal loro anfitrione. Shin sospirò, più profondamente del solito. Sebbene avesse tentato di dissimularlo con uno sbadiglio, al compagno non dovette sfuggire quanto fosse scocciato per quelle continue frecciatine. Nessuna sorpresa quindi per la risposta a tono che ne seguì.

    E di solito tu sei più bravo a fare amicizia. C'è un motivo, ovviamente. Ma se non ci arrivi da solo è tempo sprecato tentare di spiegartelo. Magari quando sarai più grande ne riparliamo, ok?

    Come suo solito il Kinryu se l'era cavata con una battuta di scarsa levatura, ma credibile come ripicca. Per fortuna al molo trovarono la coppia di Yotsuki ad attenderli ed ogni ulteriore replica di Yato non avrebbe trovato spazio. Tuttavia il neo chunin non era l'unico ad essersi svegliato con il piede storto e Zoruto sembrava ancora meno comprensivo. Per l'opposizione del compagno di Konoha alla fine il giovane si trovò ad esporre quella teoria che prima si era rifiutato di spiegare proprio al Senju rompiscatole.

    Quel Pagliaccio è l'artefice della corte di Kusa, non un esibizionista qualsiasi. Io ritengo che i vantaggi nel curarlo siano maggiori dei demeriti. Innanzitutto, non credo che saremmo comunque in grado di rimetterlo a nuovo, ma sarà sufficiente a dimostrare la nostra buona volontà. Non sappiamo per quale motivo lui o il suo amico si trovino qui, e questo mi infastidisce, ma di certo non lo scopriremo mostrandoci ostili, anzi. Se invece collaborassimo, o fingessimo di farlo, potremo osservarlo più da vicino suscitando meno sospetti. Fino ad ora è il nostro unico appiglio e ritengo sia meglio tenercelo buono. Inoltre se il tipo che stava cercando è abbastanza forte da poterlo ridurre in quel modo ci servirà la sua conoscenza del bersaglio se decidessimo di recarci alla Villa. Infine possiamo sempre usarlo come diversivo se le cose si mettono male, ma deve essere almeno in grado di camminare per seguirci. Altre domande?

    Con quella che era chiaramente una domanda retorica chiuse la sua filippica. I presenti avrebbero avuto poco tempo per esporre le loro remore perché ad un certo punto uno dei kiriani si sarebbe fatto vivo. E proprio il fatto che fosse da solo sarebbe stata la prima cosa a saltare all'occhio. Anche se già il fatto che fosse tutto intero era qualcosa su cui Shin personalmente non avrebbe scommesso molto. Le informazioni riportate furono molto illuminanti, soprattutto perché combaciavano da una parte con quanto aveva raccontato loro la Liberalità e dall'altra con i nome carpiti da Kato.

    Quando Yato propose di affrontare il nemico alla villa Shin ebbe un tremito. Sei contro uno? Neanche in dieci contro uno avrebbero avuto una speranza. Prima che fosse costretto ad intervenire inventando una scusa, come il fatto di dover consultare il Pagliaccio a riguardo, fortunatamente Zoruto lo zittì con un'altra uscita delle sue. Sebbene grato, il giovane iniziava a credere che lo Yotsuki fosse un piantagrane ben peggiore del Senju e ogni volta che lo sentiva parlare gli prudevano le mani pur non essendo parte in causa. Così quando, dopo aver atteso inutilmente il ritorno del Maestro, il jonin decise di andarsene per i fatti suoi, ne fu segretamente sollevato.

    Anzi, la sua improvvisa uscita di scena diede un'idea allo shinobi di Konoha, che la formulò nel poco tempo disponibile prima che l'energumeno scomparisse alla vista.

    Probabilmente sta andando a sbronzarsi in qualche bettola, ma da quando siamo arrivati quel tizio ha avuto un comportamento sospetto per quanto mi riguarda e si è rivelato utile come della sabbia a Suna. Forse ci nasconde qualcosa...

    Avrebbe atteso un istante, il tempo che il dubbio si insidiasse nei presenti. Spostò lo sguardo su Kato, alla ricerca di una sponda, poi su Etsuko ed infine su Yato. E proprio rivolgendosi a lui avrebbe chiuso il discorso.

    Ieri mentre seguivamo il samurai hai detto che saresti stato in grado di pedinarlo senza farti scoprire. Credo che dovremmo tenere d'occhio Zoruto, ma tu sei l'unico che può riuscirci tra noi. Yato, potresti assicurarti che non sia un pericolo per la missione?

    Blandì il collega con null'altro che la verità, senza usare un finto tono mellifluo, ma un crudo realismo. D'altro canto se fosse riuscito a togliersi dai piedi il Senju lo stesso Kinryu avrebbe potuto agire in modo più libero, condividendo con l'amico del Suono una parte delle notizie non irrilevante che fino a quel momento aveva taciuto. Certo, rimaneva sempre Etsuko, ma fino a quel momento si era dimostrato decisamente meno interessato a far loro le pulci su qualsiasi cosa. In qualche modo poteva collaborare, o almeno sperava.

    Se Yato avesse colto il suggerimento e si fosse messo all'inseguimento dello Yotsuki ribelle, Shin si sarebbe finalmente seduto, quasi svuotato dalla tensione. Lasciato trascorrere mezzo minuto si riprese e si voltò per osservare il centro del lago e poi alzò lo sguardo verso il sole che iniziava a raggiungere la sommità del suo percorso nel cielo. Per colpa della scomparsa del corvo avevano perso diverso tempo, ma non era ancora troppo tardi. Se le creature lasciavano il fondale solo con il coprifuoco, quindi al tramonto, potevano rimandare l'esplorazione della loro tana almeno fino alle due, nelle stime più ottimistiche del Kinryu. In effetti c'era qualcosa di cui avrebbe preferito occuparsi prima.

    Etsuko-san, scusa se torno sull'argomento, ma hai avuto modo di vedere bene la persona posseduta alla villa? Potresti descrivercela per favore?

    Shin avrebbe annuito alle parole del kiriano, fissando l'amico per vedere se aveva compreso di chi si trattasse dagli indizi che aveva sparso fino a quel momento. In ogni caso gli avrebbe tolto l'ultimo dubbio con una battuta sibillina, ma chiarificatrice per chi conoscesse il personaggio.

    Un lupo sguaiato insomma... Certo che il Pagliaccio deve averne di coraggio per essere suo compagno. Da quello che ci hai raccontato non mi sentirei sicuro di affrontarlo in questo momento, contando che non sappiamo ancora né di cosa sia vittima né come liberarlo. Penso che ci convenga lasciarlo confinato nella villa al momento. Se riesce ad uscire...

    Il giovane non concluse la frase, ma era chiaro che si aspettava il peggio. Qualcosa del livello da dover costringere i cartografi a cancellare quel ridente borgo di pescatori dalle mappe per intendersi. Tuttavia ciò li fece sovvenire un'altra informazione che sia lui che Yato avevano omesso di riportare.

    Ah dimenticavo, oltre all'uomo nella villa il nostro nuovo amico variopinto ha nominato anche un'altra persona.

    Avrebbe riportato il più fedelmente possibile il dialogo avuto la sera prima, sia per quanto verteva l'aspetto del terzo elemento sia per la sua possibile posizione, se c'era da dar credito alla pronta risposta fornita dal Pagliaccio alla domanda insidiosa del Senju.

    Tornando a noi, un discorso simile a quello della villa vale per il tempio sotto il lago. Sembrerebbe il fulcro del rituale, ma anche ammesso che non trovassimo resistenza, il che già di per sé è abbastanza improbabile, qualcuno di voi ha idea di come fermarlo? Distruggere le statue potrebbe aiutare secondo te Etsuko-san?

    Il Kinryu non poté che domandarsi, ancora una volta, perché ci fosse sempre qualche strano rituale in mezzo. A Città di Pietra se l'erano cavata per il rotto della cuffia, ma avevano investigato decisamente più a fondo di quanto non avessero fatto fino a quel momento lì. Decisamente mancavano loro dei pezzi per risolvere quell'enigma. Alcuni probabilmente li avrebbero trovati sul fondale, ma stavano dimenticando la parte più importante.

    Quel samurai... Non credo sia qui per caso. La spada che porta al fianco è tutto fuorché una banale katana.

    Che Yato fosse stato ancora in mezzo a loro oppure no avrebbe comunque soggiunto, dopo una pausa ben studiata, il motivo di quell'affermazione tardiva a mo' di giustificazione.

    Ci ho messo un po' per farmelo venire in mente perché lo vista solo per un istante, ma credo che sia stata forgiata dallo stesso artefice della mia. Quindi se lo affrontate cercate di disarmarlo il prima possibile, è pericolosa.

    Non avrebbe aggiunto altro per il momento, anche perché non sapeva veramente cosa potesse fare, ma lo sguardo serio nei suoi occhi era piuttosto convincente.

    Mitsuhide Akechi potrebbe essere il Portatore che hai nominato, ma ritengo più probabile che sia invece un suo sottoposto, forse una specie di guardia del corpo o tuttofare. Potremmo non avere ancora incrociato le strade con il vero responsabile di tutto ciò. E se dobbiamo farlo, sarà meglio affrontarlo lontano dal tempio sommerso dove ha preparato chi sa quali trappole. Questo ci riporta però ad un'altra questione: come troviamo il samurai?

    Quello sarebbe stato un buon momento per Etsuko di menzionare il potere secondario dei suoi occhi diabolici, ma non per questo meno utile. O per lo meno di fare presente al gruppo di avere doti da sensitivo. Shin non avrebbe trovato nulla da ridire su eventuali proposte da parte del kiriano, mancando di alternative. Anzi, l'avrebbe spronato a dare un'occhiata alla sua lama se poteva essere utile come traccia per quella dell'uomo che stavano cercando.

    Direi che abbiamo un piano allora, o per lo meno dei compiti da svolgere. Io scorterò Etsuko-san e lo proteggerò mentre usa le sue doti, tu intanto Kato potresti battere la zona con i tuoi cloni. Potremmo allestire una battuta di pesca, con le tue copie a fare da rete per spingerlo verso di noi, o per controllare i confini del villaggio. Se non salta fuori niente ci sposteremo sui dintorni. Ah e visto che ci sei è meglio se ci portiamo avanti, inizia a vedere in giro se saltano fuori dei respiratori per tutti. Volenti o nolenti temo che un tuffo ci toccherà farlo prima o poi.


     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Scheda di Etsuko della Nebbia

    Group
    Giocatori
    Posts
    2,742
    Reputation
    +66
    Location
    Bari

    Status
    Offline

    IL LAGO DEGLI IMBATTUTI


    IMBATTERSI in un Samurai






    “La facoltà d'illuderci che la realtà d'oggi sia la sola vera, se da un canto ci sostiene, dall'altro ci precipita in un vuoto senza fine, perché la realtà d'oggi é destinata a scoprire l'illusione domani. E la vita non conclude. Non può concludere. Se domani conclude, è finita.”

    Non riuscì evidentemente a dissimulare il sollievo per l’uscita di scena di Zoruto, quello shinobi spocchioso e i suoi modi di fare grezzi mi davano tendenzialmente sui nervi, il mio atteggiarmi più interessato al respiro? Convenni che se avesse smesso lui di respirare, sarebbe bastato a sprecar meno ossigeno, più utile persino alla fotosintesi che a sostentare l’inutile membro di Oto.
    Convenni con l’idea di Shin, seppure pareva essere un tentativo neanche troppo poco ostentato, di liberarsi pure lui del ragazzetto che si strascinava alle calcagna. Zoruto era un tipo sospetto e in quella situazione era bene non perderlo di vista. D’altro canto erano rivelatasi essere troppe le varianti in gioco. Nel gioco del Poker, scendere così “impreparati” al tempio del lago, l’avrei considerato un Bluff. Andare alla villa invece, sarebbe stato sfidare un poker d’assi, con una doppia coppia… in definitiva un suicidio.
    Avevo visto di cosa era capace quell’essere, qualcosa che avrei definito inumano e sebbene la superiorità numerica, essa non sarebbe bastata a darci anche una minima possibilità.
    Risposi in senso affermativo alla domanda di Shin, su quello che in futuro, forse, avrei scoperto essere il CORAGGIO.


    Lo definirei un essere dalle fattezze inumane, un gigante nella sua forma bestiale, incapace di interloquire in forma senziente o siml senziente, affetto da un disturbo multiplo di personalità. Celata in esso una coscienza o forse qualcosa che gli assomigli, sommersa e controllata probabilmente. Un cane aggressivo al guinzaglio lasciato alla fame per giorni e pronto a essere liberato…

    Ascoltai le successive parole di Shin. E Annuì.


    Un lupo sguaiato ma con la forza di un branco… non ritengo opportuno per il momento recarci alla villa. Mugen sa il fatto suo e confido che renderà la villa, la gabbia adatta a contenere la belva.

    E allora cosa restava fare? Se escludevamo la villa per le su citate motivazioni e il Lago per mancanza obbiettiva d’informazioni che permettessero di affrontare l’orda di coloro che i miei amici di missione, ignoravano essere imbattuti.

    mmm…

    avrei riflettuto ancora alla successiva domanda del ninja della foglia sulla possibilità di fermare gli esseri, distruggendo le statue.


    Ad essere sinceri… le statue dovrebbero essere il tramite, l’unico strumento che vincola quella sorta di illusioni. Distruggere le statue, più che distruggere i demoni, distruggerebbe il legame che li vincola a questo luogo. Rotto il vincolo, presumo che sarebbero liberi di vagare indisturbati per tutto il continente ninja. non una scelta saggia dunque.

    Ma cosa ancora mi sfuggiva? Perché avevo quella sensazione? Una sorta di campanello d’allarme.


    Shin… tu che sembri conoscere meglio il pagliaccio della corte di Kusa, per caso mi sai dire se abbia una sorta di abilità nella manipolazione dell’argilla?

    Avrei atteso la risposta del ninja, spiegando la motivazione del mio quesito con la presenza d’argilla con la quale erano state sigillate le porte della villa, un tempo quartier generale del clan Akuma. Motivo per il quale ritenevo che la persona collegata al mostro, fosse in qualche modo collegata a quella forma di manipolazione.
    Fu quando il gruppo convenne nel ragionamento di dover raccogliere ulteriori indizi, prima di procedere nella dantesca discesa agl’inferi, metafora azzeccata dell’immersione nelle acque profonde del lago. Che misi a disposizione le mie competenze da sensitivo prima e la mia capacità di percepire le energie vitali poi. Avremmo potuto perlustrare a tappeto l’intero villaggio cercando di ottenere più informazioni possibili.


    Perfetto…
    fu il mio unico commento. Seppur affidarmi alla protezione di Shin non mi facesse impazzire, come anche svelare le mie capacità così facilmente. Quella situazione di certo richiedeva uno strappo alla regola.
    Così feci, non appena decidemmo di mettere in pratica il nostro piano secondo i criteri precedentemente concordati. Fu così che una volta giunti nel fulcro del villaggio, sede del misfatto, raccolsi tutta la concentrazione necessaria per attivare la vista vitale e le mie abilità da sensitivo, dovetti attendere per estendere la mia vista, di volta in volta sempre più lontano. Prima 300… poi 600, 900… fino ad arrivare a decuplicare le mie possibilità visive, raggiungendo il limite massimo a me consentito. Lo stesso feci per le abilità da sensitivo. Avevo accolto l’idea di Shin di studiare la sua spada… non che avessi bisogno del suo consenso, studiavo amici e nemici e immagazzinavo informazioni a prescindere.
    Avrei così cercato tra le forme di vita presenti nell’area, qualcosa che si avvicinasse al colore preso come riferimento. Come un cane da tartufo sondavo l’aria alla ricerca di qualunque indizio. Il Samurai, la statua di Shinjutsu anche su di lui avevo diverse informazioni, i corvi di Kato, fino a sondare le profondità del lago, persino di Zoruto e Yato avrei cercato traccia.
    Avremmo così percorso lentamente il tragitto che dal centro del villaggio, portava alle sponde del lago incriminato. Chissà se quella caccia si sarebbe rilevata in qualche modo fruttuosa.
    Fu mentre perlustravo l’aria che capì finalmente a cosa il mio subconscio faceva riferimento, il recondito campanello d’allarme, il tintinnio fastidioso che avvertivo all’orecchio, sin dentro al cervello. Quella sensazione, la fiducia assoluta, la VERITA’, riposta incondizionata in quello che era il Paradosso degli Akuma… generato dal più debole degli Akuma eppure il più forte degli IMBATTUTTI. Shinjutsu, era riuscito ad andare oltre il limite imposto dal suo tramite, era venuto a cercarmi a Kiri, nonostante fosse stato chiaro su quanto l’imbattuto sia vincolato. E se avesse esso stesso rimosso la sua statua, entrandone in possesso? E se non avesse mai smesso la sua funzione di controllo sugli Imbattuti e questi continuassero a rispondere al suo volere? E se fosse esso stesso il portatore? La Verità che domina sul Coraggio…
    Una parola scandita sarebbe uscita dalla bocca di Etsuko, mentre terminava la sua funzione di radar della zona, come da un incubo in apnea, sarebbe ripiombato alla realtà, sulle sponde di quel lago, con i raggi del sole che ormai perpendicolari flettevano sulle acque. Era mezzoggiorno.
    La parola appena pronunciata ad alta voce era un nome…

    SHINJUTSU, per gli amici VERITA’.



     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,201
    Reputation
    +118

    Status
    Anonymous

    Il Lago Degli Imbattuti


    6



    Giunse il momento del briefing e della raccolta delle informazioni. Mi interessai dei commenti di Yato o di Zoruto sull'uso del mio corvo e mi sarei fidato del giudizio di Shin mandando Chinmoku, il mio corvo guaritore, dal Ninja indicato dal mio compagno di setta, insieme al Maestro.

    Nel frattempo giunse Etsuko con varie e gravi notizie. In sostanza Etsuko e Shin erano riusciti a portare a casa diversi risultati. Ascoltai con attenzione ogni loro discorso, lasciando come rumore di sottofondo i commenti quasi isterici di Zoruto. Ad ogni sua risposta caustica mi limitai ad osservarlo con sguardo piccato. Nascondeva un certo potenziale, questo dovevo ammetterlo tuttavia celava qualcosa altro? Il Maestro comunque non tornò e provando a richiamarlo non accadde nulla. Eppure avevo dato ordine di scomparire qualora la situazione si fosse dimostrata ostile. Che cosa era successo? Come era stato possibile? L'ipotesi più probabile è che fosse risalito a galla e disteso in riva. Non volevo immaginarmi il Maestro morto. Non potevo pensarlo. Non me lo sarei perdonato.

    I miei dubbi aumentarono notevolmente nel momento stesso in cui Zoruto decise di proseguire da solo quella missione. E sfruttando l'occasione in cui Shin propose a Yato di inseguirlo aggiunsi la mia opinione a riguardo, rivolgendomi anche al Seniju Fai attenzione, Yato. Fate attenzione tutti, non sottovalutatelo. E' più abile di quanto lui voglia apparire, ed è questa la sua forza. Non nascondo comunque un certo sospetto. La mia idea è molto semplice, io sono stato chiamato come rimpiazzo. Probabilmente alcuni Yotsuki sono già passati qua a indagare e Zoruto è venuto qui per loro, per scoprire che fine hanno fatto. Oppure non si fida di noi, e più probabilmente il Capoclan Yotsuki teme per i suoi affari in questo posto e ha mandato il suo braccio destro, nonché fratello. Affari che probabilmente stonano con la legalità consentita dall'Accademia ed è per quello che sta agendo da solo. Conclusi

    Un altro argomento tremendamente scottante e che mi destò nel profondo dell'animo fu la descrizione dell'avversario da parte di Etsuko, che unita alle risate che provenivano dalla villa, non potevano che portare ad un unico dubbio. Stavamo parlando del Coraggio di Hayate? Era stato in qualche modo ingannato? Bloccato? Poteva essere veramente lui? Una certa conferma sarebbe arrivata da Shin, se Yato se ne fosse andato. Le parole che andò a pronunciare non potevano essere semplice coincidenze. Lupi e Coraggio andavano di pari passo e la conseguenza di quei discorsi poteva essere solo una. Eravamo dinnanzi ad un movimento di membri avanzati di Hayate. Lo scopo però non ci era chiaro. La ricerca dell'Immortalità forse, ma cosa centrava con il lago sommerso e le entità che circolavano di notte? E il Ninja, il Pagliaccio, di cui parlava Shin era forse un membro della Setta? Troppi punti interrogativi. Non potevo averne assoluta conferma, e non potevo assolutamente chiedere informazioni a riguardo per non destare alcun genere di sospetto. Mi sarei mantenuto i miei dubbi, cercando di risolverli da solo.

    Un altro argomento preoccupante venne sempre portato alla luce da Shin. Luglio d'Accompagnamento non era l'unica spada speciale presente in quel villaggio e considerato quanto fosse eccezionale la presenza di due armi non poteva essere una coincidenza. A riprova che qualcosa di oscuro e pericoloso si stava muovendo, aggiunsi Chiederò ai mercanti Yotsuki di tale Mitsuhide Akechi, vediamo cosa avranno da dirmi. Banalmente non può vivere qui senza un minimo di logistica e se sta progettando o collaborando con qualcosa o qualcuno avrò bisogno di risorse e mezzi. Ed entrambe le cose in questo posto passano per le mani degli Yotsuki. Potrebbe essere una pista valida, e comunque dovrò recuperare i respiratori. Sfrutterò l'occasione per informarmi. Probabilmente questo samurai potrebbe trafugare ancora altre statue e sapere come ci riesce ci permetterebbe di difenderci da tali entità. Secondo me vale la pena considerare anche questa ipotesi. Potrebbe tornare al lago, vale la pena controllare che nessuna si muova verso quel posto.

    Infine scartai a priori la possibilità di entrare in villa o procedere verso il lago. La prima perché il Coraggio, se tale era veramente lui, non poteva essere sconfitto. Anche in superiorità numerica considerando anche che il Rilascio non funzionava e quindi non sarebbe nemmeno servito un attacco lampo. Dovevamo sperare solo che non uscisse allo scoperto e distruggesse il Villaggio con un solo colpo di mazza. E allo stesso tempo non potevamo immergici subito, non avevamo i respiratori e non avevamo abbastanza informazioni per rischiare così tanto. Dovevamo cercare ancora.

    Così prima di dividermi con i compagni di Team mi sarei limitato a proferire alcune raccomandazioni Che dite se ci ritroviamo prima del coprifuoco davanti alla casa del cosidetto Pagliaccio? E' un luogo che conosciamo entrambi e un punto di riferimento stabile.


    A quel punto seguii i miei compagni e al momento di dividersi, mentre io mi diressi verso il mercante di stoffe creai una copia fisica di me stesso. [S. Tecnica Avanzato]Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore. La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]

    Arte dei Cloni [1]
    Arte: L'utilizzatore può allontanare tutti i cloni corporei generati da una tecnica di moltiplicazione fino a 10km, senza che questi si distruggano.
    (Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]
    Sarebbe andata prima verso la casa del pagliaccio per accetarsi delle sue condizioni e di quelle di Chinmoku. Si sarebbe presentata come clone di Kato Yotsuki e avrebbe dichiarato la sua intenzione di andare in cerca di un corvo, di una sua evocazione. Quindi dopo quell'interazione il clone si sarebbe diretto verso il Lago in cerca di Shitto o del Maestro. Era una probabilità remota ma pur sempre da vagliare. In ogni caso consapevole delle distanze che intercorrevano tra il me originale e lui avrebbe cercato di non sforare il limite di distanza. Se non avesse portato a niente allora il clone sarebbe rimasto fermo, in attesa, osservando i movimenti che avvenivano nel lago. Magari sarebbe riuscito a cogliere il Samurai.

    Io invece una volta solo avrei cercato in città un angolo discreto e buio lontano dalle strade principali, da finistre o da possiblità di individuazione. Sicuro di non essere stato seguito o indivuato dopo un attento ascolto dell'ambiente circostante avrei agito. Avrei tratteggiato con la punta del mio tirapugni la figura di un lupo su un coccio, su una pietra raccattata o su una zolla di terreno raccolta per l'occasione. Se mi era stato concesso un segreto di Hayate quello era sicuramente come i membri comunicavano tra di loro. Valeva assolutamente la pena provare, tanto come all'Abete di comunicare e testare la mia ipotesi basata sulle affermazioni di Shin. Se c'era un Hayate in quel posto mi avrebbe risposto. Parlando con tono di voce estramente basso e con una mano davanti alla bocca, per nascondere il labbiale, proferii Sono Kato Yotsuki, discepolo del Coraggio di Hayate. Coraggio mi sente? Pagliaccio di Kusa? era una scomessa, questo perché ammettevo la possibilità che il Coraggio fosse presente e in grado di comunicare e il Pagliaccio fosse un suo collaboratore C'e qualcuno in ascolto? Avrei provato diverse volte e se avessi ricevuto un ritorno avrei aggiunto il resto Sono insieme a Shin Kinryu. E siamo alla ricerca del male che affligge questo luogo. Sappiamo che in profondità del Lago si nasconde un tempio. In quel Tempio sono presenti delle statue. E queste statue raccolgono un potere, in grado di scatenare mostrosuità illusorie le quali sono in grado di assorbire l'energia delle vittime. Il Rilascio è inutile. Per quel che vale sappiamo che non dobbiamo distruggere le statue ma riportarle al loro posto, al Tempio, per sopire tali illusioni e i loro effetti. Questo poiché qualcuno le ha trafugate e le sta manipolando. Potrebbe essere stato Mitsuhide Akechi, un samurai che è portatore di una delle spade create dal Coraggio di Hayate, o un suo collaboratore. Kokaj, Haij o il Portatore. Potrebbero essere persone diverse o esseri mostruosi. Quello che ci manca, il nesso assente è il motivo che ha portato il Coraggio qui. Ammesso che sia lui in Villa. Perché ha sfidato queste mostruosità? Ho qualche compito da svolgere? Posso essere d'aiuto? terminai.[Nota per Febh]Ammesso che sia possibile sfrutto l'occasione per ricevere un incarico ufficiale di Hayate. I Ryo non fanno mai male.

    Comunque fosse andato quel tentativo procedetti verso il mercante di stoffe, il quale chiaramente non poteva avere a disposizione i respiratori tuttavia chiesi a lui l'eventuale aggiancio Rokuro, conosci qualche mercante tra i nostri affiliati Yotsuki in grado di procurarmi dei respiratori? Sono oggetti in grado di farci respirare, appunto, sott'acqua. Inoltre hai mai sentito questo nome? Mitsuhide Akechi. E' un samurai. E' mai passato da queste parti? Sai se ha comprato qualcosa? O hai idea a chi chiedere per sapere qualcosa di lui? Dovrebbe bazzicare in questi posti da un po'. Mi sembra impossibile che non abbia avuto alcun rapporto con un mercante o qualcuno dei nostri. Ultima domanda: recentemente sono passati altri membri del Clan Yotsuki da queste parti che tu sappia? Oltre a me e Zoruto.

    In funzione delle risposte ricevute mi sarei diretto verso il mercante in grado di procurarmi i respiratori, ammesso che ci fosse stato Metti tutto sul conto di Zoruto Yotsuki, il fratello del Capoclan aggiunsi divertito come forma di pagamento per gli oggetti. Non solo avrei chiesto ai mercanti di tale Samurai, se non fossi riuscito ad ottenere risposte soddisfacenti, facendo di fatto il giro dei cinque affiliati Yotsuki presenti in città. Tutto ciò mi avrebbe chiesto tempo, anche se mi fossi mosso di buona lena. Ma non avevo molte altre alternative, a meno che certo non avessi ricevuto informazioni cruciali o indicazioni da parte di Hayate.

    Infine se Yato non avesse accettato di seguire Zoruto e mi avesse seguito, il me originale, avrei consigliato al Chunin un percorso diverso Dove sto andando solo i membri Yotsuki sono ammessi, altrimenti non posso garantirti di ottenere i stessi risultati. Non volemerne, Yato. e se nemmeno quello lo avrebbe fatto desistere la comuncazione di Hayate sarebbe stata tentata dalla mia copia sul Lago. Là, sfruttando qualche albero o arbusto in riva al lago la copia avrebbe tentato, discretamente, di comunicare con Hayate con le stesse modalità.
     
    .
65 replies since 28/6/2020, 17:49   2155 views
  Share  
.