Il Lago degli ImbattutiMissione per Shin, Kato ed Etsuko

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    È colpa tua. Ratty

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    Il Lago degli Imbattuti

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    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!!!!



    L'orribile risata echeggiava nel buio mentre i tre Shinobi, stanchi e spossati, attendevano l'inevitabile. La baracca del pescatore era l'unico luogo in cui nascondersi e non c'era stata altra scelta per sfuggire a quelle migliaia di mani, ma questo significava rischiare tutto contro un folle che non aveva più niente di umano, sempre che lo fosse all'inizio, cosa tutt'altro che certa. Le pareti vibravano a ogni suo passo mentre come una marea di senza malizia strisciava e batteva su ogni superficie, cercandoli, bramandoli. Era iniziata male e ora stava per finire anche peggio.

    Cosa avevano fatto di male per finire in quell'inferno?

    Tempo Prima...
    Oto
    Qualcuno aveva bussato alla porta con veemenza, e anche solo avvicinandosi il Guardiano avrebbe avuto una strana e spiacevole sensazione lungo la schiena, divenuta reale avversione quando si trovò davanti una delle persone che meno apprezzava al mondo, per usare un eufemismo. Ciao, Kato. Era il fratello del capoclan Yotsuki, Zoruto

    , la mano "sporca" che si occupava di tutte quelle faccende sgradevoli di cui, dopo il suo intervento, non serviva più parlare. Si diceva che la sparizione di diverse ragazze non addestrate dai vicoli di oto fosse opera sua per saziare un qualche perverso appetito, ma ciò che realmente faceva venire i brividi non erano le voci su di lui ma il suo aspetto: nello specifico erano i gioielli di cui si adornava, con denti al posto delle pietre preziose in più giri di collane e bracciali. Uno per ogni avversario che avesse incontrato, così si diceva. Non chiudere la porta. Dobbiamo parlare. Aveva una voce bassa e un pò roca, con l'alito che puzzava di sigari catramosi e alcool, due delle sue innumerevoli e deprecabili abitudini. Si diceva che il nobile clan Yotsuki, che aveva dato i natali a grandi Raikage, fosse decaduto sempre di più dopo l'esilio a Oto e che le componenti migliori fossero rimaste a Kumo. Non era vero per tutto il clan, ma certamente per quelli che erano alla sua guida la diceria diventava molto realistica. C'è una missione, a sud, poco distante dal confine, nel Paese del Fuoco. Oto manderà due ninja. Me e te. E il Clan ha un certo interesse da quelle parti. Parlava senza grande aggressività, ma più con una vaga ironia di fondo. Devo dire che non vedevo l'ora, sin da quando sei stato promosso al grado Chunin. Forse sarai utile al clan, finalmente. I denti ingialliti si aprirono in un sorriso mentre gli lanciava di malagrazia il rotolo con le informazioni del caso. Hai l'occasione di dimostrarmi che non sei sangue sprecato, come tuo padre. La particolarità di Zoruto era il contrattacco, questo era noto a tutti nel Clan, e si specializzava nel provocare gli altri, farsi attaccare e sottometterli in una frazione di secondo. Era evidente che voleva prendere il controllo della situazione prima ancora della partenza. Abbiamo interessi di tipo commerciale nella zona. Diversi mercanti ci pagano il pizzo, ma ultimamente la gente non esce quasi più di casa, ed è come se avessero un coprifuoco...se ne sono accorti alcuni dei nostri quando sono andati a riscuotere. Poi dei fornitori che trovavano strani i mercanti locali hanno fatto presente la cosa ai Daimyo prima che noi potessimo mandare qualcuno a verificare ed ecco che si tratta di una missione ufficiale. Abbiamo dovuto ungere diversi impiegati per farla assegnare a membri del clan, ma il tuo nome, con il nuovo grado, era impossibile da togliere dalla lista. Questa la rapida spiegazione, ma sarebbero dovuti arrivare sul posto per capire qualcosa di più.

    Kiri
    Il rollare della nave mentre Kiri si allontanava all'orizzonte era quasi ipnotico, con poche luci che riuscivano a stento a penetrare la coltre di nebbia che avvolgeva il villaggio. La missione nei territori del Fuoco era per conto dell'Accademia, ma aveva una certa risonanza con il clan Akuma, nello specifico con un membro del clan che si era presentato assieme a lui davanti al Mizukage per ricevere il briefing. Non era una persona normale e pur identificandosi come Akuma non era qualcuno che Etsuko conoscesse, visto che celava il volto con una maschera [Immagine]

    . Al momento era accanto a lui sul ponte della nave, facendo manutenzione a una balestra che doveva essere la sua arma di elezione. Come ti dicevo, Etsuko-kun, questo villaggio in cui dobbiamo andare per indagare è molto importante per noi Akuma. La voce era camuffata dalla maschera, ma sembrava avere un timbro nasale e un pò acuto. C'è stato un tempo in cui abitavamo la grande villa in cima alla collina, nota per aver fama di una casa stregata...la realtà è che era un nostro campo di addestramento segreto. E pare che Seinji Akuma vi abbia trascorso del tempo prima della sua dipartita. Dato che la missione prevede di indagare su strani rumori nella villa, e strani comportamenti degli abitanti, non vorrei ci avesse lasciato qualcosa che in realtà appartiene a noi. Come ti ha detto il Mizukage, puoi chiamarmi Mugen. Qualche domanda? Avrebbero impiegato parecchie ore per arrivare sul posto, tanto che sarebbero stati sul posto, una cittadina a ridosso di un lago nelle zone settentrionali di Konoha, solo la sera successiva. Secondo quanto riferito, anche due ninja di Oto e due di Konoha avrebbero partecipato. Dei mercanti itineranti si sono lamentati con il Daimyo dello strano comportamento degli abitanti, una specie di quarantena autoimposta con cui escono solo poche ore al giorno, rifiutando ogni servizio o spostamento nelle altre. Questo unito a grida mostruose e risate sinistre provenienti dalla casa che era stata del nostro clan. Bada che la proprietà è un segreto, per quanto ne sa l'Accademia e il mondo, era il casato Naminaka ad abitarvi, piccoli nobili locali che in realtà non esistono. Stava continuando a rivedere la sua balestra, oliandola in più punti.

    Konoha
    Le notizie sull'Abete si erano diffuse, e certo nel Villaggio non era segreto il fatto che Shin fosse stato privato della Maschera di Konoha, così come le voci sul suo mettere la missione al primo posto, ottenendo sguardi di disapprovazione da più fronti, sebbene qualcuno nella quiete dei propri salotti riteneva che il suo comportamento fosse stato encomiabile. Nonostante questo, lo stesso clan Kinryu aveva raffreddato i rapporti, in attesa di un'occasione per riabilitare il ragazzo e poter nuovamente contare su di lui. La vita era certamente diversa per Shin in quei giorni, e per quanto avessi un certo interesse ad alimentare le rivalità, era da molto che non avevo a che fare con lui, avendo scelto di battere altre strade. Ma ora avevo un'opportunità.
    Quando mi proposero la mia prima missione come Chunin, chiedendomi di nominare un compagno di squadra, anche genin, dissi invece il suo nome, ottenendo uno sguardo interdetto dall'impiegato, che mi chiese di ripensarci, ma senza ottenere risultati. Era il momento migliore per provare a plagiare il Kinryu per i miei scopi. Pensavo questo quando bussai alla sua porta.

    Ciao Shin. Ho sentito dire che hai toppato ultimamente. Il mio sorriso con aria di lieve sfida era il frutto di diverse ore davanti allo specchio per ottenere la giusta inflessione e l'adeguato taglio degli occhi. Ma Yato Senju non dimentica i vecchi conoscenti. Detto tra noi, abbandonare una compagna di team su un'isola dove non rischia la vita dando la priorità alla missione è qualcosa che oserei definire...sublime. Ero ironico o serio? Forse entrambi, l'uno in superficie e l'altro nel mio io profondo. Nonostante questo non ti avrei certo biasimato nè avrei fatto scenate. Ci sono diversi modi di vedere il mondo. Avvicinando la mano alla porta avrei generato una piccola zeppa di legno per impedire che me la chiudesse in faccia. Ti chiederai perchè sono qui, no? Ebbene, è perchè tu sei quello che può servirmi. Assolutamente vero, anche se in un senso assai più ampio di quello che avrei invece esplicitato poco dopo. Ho una missione e mi serviva un compagno di squadra. Ho nominato te. Mi interessa che la missione sia portata a termine, non altro. Ci stai? O pensi che nelle tue condizioni tu ti possa permettere anche di rifiutare le missioni?

    Gli lasciai il tempo di riflettere, ma poi spiegai più nei dettagli. Oto e Kiri manderanno dei loro rappresentanti. Un paesino nel confine nord è strano. Abitanti schivi, una specie di quarantena autoimposta e strani suoni nella notte. La missione è indagare. E anche se so che sei più bravo a muovere velocemente le gambe che a pensare, credo che io te faremo faville. Era la mia prima missione da Chunin, non potevo far brutta figura.

    Punto di Partenza
    Una radura non troppo distante dal villaggio in questione, dove si trovava una vecchia torretta di guardia costruita con legno e paglia, residuato della Quarta Guerra Mondiale dei ninja. Eravamo sulla cima e io, assieme allo strano Kiriano con la maschera, tenevamo d'occhio i dintorni. Lo spocchioso Otese che puzzava di sigaro invece stava delineando la mappa del posto. In pratica questo sputo di case è una cittadina di pescatori sul lago dimenticata dai Kami, ma girano abbastanza mercanti e quindi c'è un pò di soldo. La città ha tre vie principali parallele che fanno come tre archi lungo la sponda, e come vedete c'è una rupe poco a sud del paesecon la casa stregata incriminata in cima, con il suo bel sentiero abbandonato. Stava fumando anche in quel momento. Non potresti togliere quel sigaro, Zoruto-kun? Chiese il Kiriano, del quale francamente faticavo a comprendere anche il sesso, visto come gli cadevano larghi quegli abiti così inusuali. Nessuno ti ha autorizzato a darmi del tu, feccia. Tu e questo Shin invece vi conoscete già, o sbaglio? Siete amichetti? Chiese poi lo Yotsuki a Kato. Niente ninja in zona, è un'area tranquilla, nè tracce di cose diverse. Specificò Mugen.

    Mpf, anche se ci fossero li avremmo fatti sparire. Voialtri cosa sapete fare? Chiese con tono brusco mentre io stavo ancora in disparte. Sono un ninja medico e un Senju. Me la cavo con la Katana e qualche illusione. Spiegai, senza approfondire. Io sono un esperto di illusioni e di scontri sulla lunga distanza, e studio per approfondire le arti da sensitivo. Aggiunse il Kiriano. Ma che bravi, a obbedire al boss. Mi pare evidente che sarò il caposquadra. Io sono uno Yotsuki. Tanto vi basti. Mi accigliai, quel modo di fare era persino più fastidioso di quello di Raizen...in ogni caso restavano solo Shin, Kato e l'altro Kiriano a dover dire qualcosa, o proporre il da farsi.

    Alla fine della fiera, tutto stava a dividersi. Un gruppo sarebbe andato alla casa stregata e due per le vie della città. Erano le cinque del pomeriggio e a quanto diceva il briefing, lo strano coprifuoco iniziava alle sei. Quindici minuti per arrivare e tre quarti d'ora per capirci qualcosa. Nessun albergo in funzione, e negozi che sarebbero presto chiusi lasciando le vie deserte. Come ci saremmo divisi?
     
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    Il Lago Degli Imbattuti


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    Mi svegliai di soprassalto, colto da un rumore alquanto insolito. Almeno per la quotidianità che vivevo ad Oto. Qualcuno stava bussando alla mia porta. Non succedeva da anni, nessuno veniva chiedere di me e le uniche interazioni che avvenivano erano al Gate. Ero stanco, mi allenavo quotidianamente per spingermi sempre più lontano con la forza e la resistenza e spesso sentivo la stanchezza lambire il mio corpo. Tuttavia con uno scatto felino mi alzai dal letto e indossando alla bella e meglio una maglietta mi avvicinai all'ingresso.




    Rimasi a dir poco sorpreso nel vedere la persona che si era presentata all'uscio di casa mia. Riuscì ad anticiparmi giusto quell'attimo prima che riuscissi a sbattergli la porta in faccia. Davanti a me avevo nientepopodimeno che il fratello del Capoclan: Zoruto Yotsuki. Lo conoscevo solo di nome e di fama, una pessima fama a dire il vero. Se le storie erano vere i denti che circondavano il suo collo rappresentavano il numero di nemici vinti. Faticai a trattenere un sorriso. Fossi stato il me di qualche anno addietro, il me di prima delle vicende dell'Abete avrei probabilmente fatto come quell'uomo. Avrei dimostrato il potere. Ma io avevo scoperto la verità, la vera forza era nascosta. Il Potere, con la lettera maiuscola, si misurava nella capacità di distruggere il proprio avversario anche se sei un ragazzo con una mazza storta.




    - Accomodati. - fu la mia proposta, indicando il soggiorno arredato in uno stile moderno. Lo ascoltai interamente, e la mia attenzione fu richiamata in particolare da un riferimento a mio padre. Lo lasciai finire e solo quando espose interamente la situazione, o quantomeno ciò che voleva raccontare, commentai quella piccola invettiva contro la mia famiglia: - Una volta! - furono le mie prime parole, forse senza senso, ma si sarei subito spiegato – Hai nominato mio padre. Solo io posso farlo, e solo io posso dare dell'inetto a colui che mi ha cresciuto. Ma ho un idea... Facciamo un gioco: ogni volta che ti riferirai a lui, direttamente o indirettamente, il conto aumenterà di una unità. La prima volta è abbonata, quindi non ci saranno conseguenze. Ma il resto delle volte sarà una sorpresa. Una sorpresa che ti toglierà il fiato, letteralmente. Ci stai? IhIhIhIhIhIhIhIhIhIhIhIhIhIh!!! - presi a ridere, con quel tono fastidioso, quasi insensato, esasperato, cacofonico ma nei miei occhi Zoruto avrebbe potuto scorgere il gelo, un'oscurità di chi non aveva più un cuore. Forse avrebbe capito che stava giocando con il fuoco. Nessun Yotsuki aveva diritto a nominare mio padre, la pena sarebbe stata proporzionale al peccato che avrebbe continuato a reiterare.

    Comunque la missione era decisa, ma le informazioni lesinavano praticamente da ogni parte. Zoruto di fatto non aveva portato ad alcun contributo. Mi aveva semplicemente catapultato insieme con lui in quel viaggio, verso quel posto sperduto ma non aveva senso rifiutare, poteva trattarsi dell'occasione giusta per approfondire le dinamiche di Clan e magari scorgere qualche punto debole stando così a contatto con Zoruto: - Accetto l'incarico, ovviamente. Ma se ho imparato qualcosa dal mio grado, fresco come dici tu, di Chunin è che le informazioni sono vitali. - attesi un secondo – Parliamoci chiaro, se sai qualcosa e non me lo vuoi dire sappi che stai giocando contro te stesso. E se lo verrò scoprire varrà come un punteggio pari a quattro. Gravissimo! IhIhIhIhIhIhIh! Dunque... prova a ripensarci: ti sei fatto qualche opinione? Hai ricevuto qualche soffiata più precisa? Comunque ho già un'idea in mente, se non ti dispiace... - avrei così evocato il Maestro, il mio fido compagno di avventure. Il Kuroi sarebbe apparso nella sua forma umana, in una veste abbastanza anonima – Vi presento: Zoruto lui è il Maestro, una mia evocazione esperta nel ricavare informazioni. La mia idea è semplice: prima di partire verso il luogo, a meno che non conosci già i nomi, fatti dare l'indirizzo e le generalità dei mercanti che ci devono il pizzo. Una volta sul posto io e il Maestro chiederemo direttamente a loro cosa sta accadendo sul serio. E da cosa nasce questa quarantena... in cambio di uno sconto per qualche mese del pizzo. Togli pure tale somma dal mio stipendio. Non mi interessa. - era molto meglio conoscere la realtà dei fatti che avere qualche ryo in più depositato sulla propria tomba. Decisamente.

    Quando giungemmo a destinazione, in quel posto sperduto nel Paese del Fuoco e a pieno equipaggiamento ovviamente, con mia somma sorpresa realizzai che anche Shin era lì presente, certo Zoruto mi aveva avvisato che si sarebbe trattata di una missione accademica ma di certo non potevo aspettarmi il mio Fratello di sangue. Perché ormai tale lo consideravo Shin. Entrambi avevamo donato il Cuore ad Hayate, e il buco era stato riempito da un'oscurità che ambiva al Potere. All'immortalità. Lo salutai con un cenno della testa.

    Superando per un momento l'imbarazzo causato dalle parole del mio compagno di Clan nei confronti degli altri Ninja, di cui non conoscevo il nome ma la cui prima impressione dava l'idea di essere dei tizi in gamba, mi presentai: - Mi chiamo Kato Yotsuki, sono un Chunin di Oto e Guardiano dei Gate. Al mio fianco c'è il Maestro, una mia evocazione. Con Shin ho affrontato diverse missioni, non ultimo l'isola dell'Abete. Sono esperto nel corpo a corpo, e ho una buona resistenza. Sono in grado inoltre di debilitare i nemici, ma senza esagerare. - accennai ad un sorriso cordiale. Mi stavo chiaramente sforzando, ma sempre se avevo imparato qualcosa dall'Abete dietro ad un sorriso si poteva nascondere molto. Tuttavia quando Zoruto si riferì a Shin e a me mi limitai a rispondere altrettanto di punta: - Attento, Zoruto. Ti stai pericolosamente avvicinando ad un seconda volta. - dopo qualche attimo fui il primo a parlare: - Io e Zoruto pensavamo di andare a parlare direttamente con alcuni contatti Yotsuki qui presenti. Alcuni mercanti, in teoria. Vediamo cosa avranno da riferire. Vi prego, cercate di recuperare quante più informazioni possibili. Al termine che dite se ci ritroviamo all'ingresso del sentiero abbandonato, vicino alla casa stregata, pochi minuti prima dell'inizio della coprifuoco? Così da scambiarci le informazioni ricavate. - fu la mia proposta, che alla fine dei conti doveva essere accettata anche da Zoruto stesso.

    Se tutto fosse andato come previsto allora io e il mio calorosissimo compagno di Clan ci saremmo indirizzati verso i mercanti al soldo degli Yotsuki e una volta di fronte a loro mi sarei presentato, forse avrebbero trovato minacciosa la presenza di Zoruto forse no ma avrei cercato di anticiparlo a parole: - Sono Kato Yotsuki, e insieme al fratello del Capoclan, siamo giunti qui in vostro aiuto. Ci è stato riportato che vi trovate in difficoltà, o meglio qualcosa sta facendo male agli affari costringendovi ad una sorta di coprifuoco. Vi offro il mio aiuto, e a prescindere uno sconto sul pagamento al Clan per il quale aggiungerò un bonus che sarà tanto più importante quanto più sarete disposti a condividere ciò che sta accadendo... quindi, per favore, condividete le vostre spiegazioni o notizie. - niente era più un toccasana per un mercante, in un momento di difficoltà, nel sentire che avrebbe ricevuto qualcosa gratis e di sicuro toccando le corde del danaro avrei ottenuto una risposta positiva. E nulla era più vitale che in una missione sapere contro cosa si stava andando incontro. Se avessero accettato la proposta: - Se volete possiamo parlare in casa vostra, o in un luogo più discreto ma spiegatemi. Cosa sta succedendo? Chi o che cosa vi sta affliggendo a tal punto da costringervi a rintanarvi in casa vostra? - se qualcuno di loro avesse dato informazioni poco precise o vaghe al termine della conversazione il Maestro avrebbe provato a carpire, grazie alla sua tecnica, un immagine o più pensieri relativi: - Vi prego, signori. Lasciatevi toccare dal mio compagno, sarà in grado di focalizzare ciò che magari non riuscite a spiegare a parole. - il Maestro avrebbe posto varie domande, tramite interrogazione mentale: Chi o cosa vi sta spaventando? Mostrami un immagine del pericolo, mostrami dove si trova questo pericolo. Tre domande chiave che avrebbero sicuramente aiutato a dipanare la situazione.

    In caso contrario, ovvero che non fossimo riusciti a recuperare qualche mercante associato al Clan allora io e Zoruto, o nel caso peggiore solo io e il Maestro, avremmo provato ad ottenere le stesse informazioni parlando direttamente con i proprietari dei negozi, promettendo uno sconto con Oto e in particolare con il Clan Yotsuki e cercando sempre se disponibili a carpire le informazioni con l'interrogazione mentale al termine delle loro spiegazioni.[Nota per Febh]Per evitare di ripetermi considera che Kato proporrà le stesse domande alle persone, e inoltre il Maestro eseguirà Interrogazione Mentale allo stesso modo, ponenendo se possibile le tre domande.




     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    il lago della sofferenza


    POST ! "Presentazioni"



    Osservava il mare e il suo lento ondeggiare mentre le parole del suo neo compagno di missione scorrevano ripetitive nelle sue orecchie. Da quando avevano messo piede sulla nave non aveva mai smesso di blaterare e in modo compulsivo accarezzava quella cazzo di balestra, il chunin l'aveva osservato diverse volte per poi distogliere lo sguardo, ora verso un gabbiano che si perdeva nella nebbia, ora verso il gorgoglio delle onde che s'infrangevano sulle pareti dell'imbarcazione. Di una cosa era sicuro, quell'atteggiamento compulsivo, iniziava a dargli sui nervi.



    Etsuko Kun? Ma chi cazzo ti conosce... aveva convenuto il ninja, sorridendo e celando quei pensieri che non avrei definito del tutto amichevoli. Odiava le persone che si nascondevano dietro ad una maschera. Già la gente era un insieme di maschere pur non indossandole.
    Nessun uomo può, per un tempo considerevole, portare una faccia per sé e un’altra per la moltitudine, senza infine confonderle e non sapere più quale delle due sia la vera.
    aveva recitato quelle parole, forse bisbigliando qualcosa, se lo avesse fatto, non se ne sarebbe accorto e chissà se il suo compagno di missione avrebbe udito qualcosa preso com'era da spiegazioni di ogni tipo e ogni sorta.
    Gli aveva presentati il Mizukage in persona e si era ritrovato in quella stanza, riscoprendosi circondato da persone di cui non provava alcuna stima. Del primo, perchè dopo essersi presentato e per la prima volta aperto come mai aveva fatto nella sua vita prima, aveva ricevuto in cambio la richiesta di un ampolla del suo sangue, richiesta che avrebbe permesso alla massima autorità di Kiri, di controllarlo. Esatto era questo lo scopo del kage, non amministrare, non guidare ma controllare.
    Per guidare gli altri cammina alle loro spalle.
    gli avevano insegnato e il kage non incarnava nessuno di quei valori. Sul secondo, beh... doveva ammetterlo, era carico di preconcetti. Chiamiamoli presentimenti? Si, direi che si trattava proprio di questo. Doveva andare in missione con un Akuma, vi rendete conto? Un Akuma che non solo aveva mai sentito nominare, sebbene nella biblioteca di famiglia conservasse un albero genealogico, con tutte le relative ramificazioni. Un Akuma con una cazzo di maschera a nasconderne il volto, per quel che ne sapeva, poteva essere un'ulteriore prova di fiducia del Kage e lui odiava le prove, così come iniziava ad odiare la massima autorità di Kiri.
    Senji Akuma, hai detto? Avrebbe chiesto udendo quel nome. Ancora una volta il passato tornava prepotente e riapriva ferite ancora non del tutto cicatrizzate. Ogni volta che pensava di essersi del tutto staccato dal suo compagno di clan, soprattutto dopo averne accertato la morte. Lui tornava, in un gesto, una parola o come adesso in una missione.
    Lo conoscevi? Avrebbe chiesto Etsuko, e lui conosceva te? L'avrebbe osservato con occhi vacui in attesa di una risposta. Beh questo avrebbe potuto di certo cambiare le carte in tavola.
    D'improvviso un tonfo, qualcosa sarebbe piombato a terra a pochi passi da loro, avrebbe girato lo sguardo cogliendo gli ultimi spasmi di vita e il flebile e impercettibile lasso di tempo, in cui l'anima prima c'è e poi scompare, andando non si sa dove. Avrebbe dispiegato le ali in segno di resa, un gabbiano. Morto lì, senza motivo apparente. Avrebbe alzato gli occhi al cielo il kiriano e sussurato qualcosa.

    Questo non lo definirei di buon Auspicio

    prima di riprendere ad osservare il mare.


    … SULLA RADURA …


    il punto d'incontro non fu difficile da individuare, si trattava di una radura poco distante dal villaggio, una collinetta che sovrastava l'intero paesaggio. Etsuko fermo accanto alla torretta residuo della quarta guerra mondiale, osservava il gruppetto di ninja che si era radunato. Mugen coadiuvato da un altro ninja teneva d'occhio la zona.
    Etsuko, non avrebbe ascoltato il discorso dell'Otese con il sigaro, convinto com'era di poter dirigere le azione del gruppo. Sinceramente poco gli importava, aveva lo sguardo fisso sulla villa che sovrastava la rupe. L'aspetto era lugubre, gli Akuma avevano fatto davvero un bel lavoro che rendeva onore alle capacità del clan.
    Aveva assimilato tutte le informazioni che il compagno gli aveva fornito e a confermare il fatto che non si fidasse di lui avrebbe attivato l'innata abilità e le doti da sensitivo per perlustrare la zona a conferma di quello che aveva appena verificato l'altro kiriano.
    Fu dopo che ebbe fatto la sua presentazione Kato, spinto più da cortesia che da costrizione nei confronti di quello che si era rivelato chiamarsi Zoruto, che feci la mia presentazione.

    Etsuko Akuma, chunin di Kiri, prediligo il combattimento a distanza, sono un medico e sensitivo, oltre alle doti dettate dal mio cognome e che di certo conoscerete.
    Aveva letto astio tra i due Otesi, di certo c'era qualcosa di irrisolto tra loro. Avrebbe accettato di buon grado la proposta di Kato, che era sembrato il più ragionevole del gruppetto per ora.
    Sono d'accordo, io e Mugen ci dirigeremo alla villa se non avete nulla in contrario, diciamo che le nostre doti ci permetteranno con più facilità di scovare qualcosa se mai ci fosse qualcosa da scovare. Ci ritroveremo poco prima del coprifuoco ai piedi del sentiero.
    Se gli altri non avessero avuto nulla da obbiettare, compreso Mugen, i due ninja si sarebbero recati insieme verso la rupe. Imboccato il sentiero se non avessero trovato nulla o nessuno a impedirne l'accesso, il kiriano avrebbe parlato.

    Che tipi di addestramento si eseguivano in questa villa e perchè indossi la maschera?

    La seconda domanda sarebbe piovuta come un fulmine a ciel sereno, forse sarebbe stato più opportuno farla prima. Chi tuttavia decide quando una cosa è opportuna o no? A Etsuko, piaceva cogliere la gente alla sprovvista, studiare le reazioni per conoscerla meglio.
    Avrebbe osservato con i suoi occhi cosa la villa offrisse, per carpirne celati segreti, era quasi sicuro che vi fosse un qualche sistema di protezione, gli Akuma non erano degli sprovveduti. Cosa dovevano aspettarsi? Si sarebbe fatto da parte Etsuko, aprendo il suo braccio destro in segno di benvenuto.

    A te l'onore Mugen, sei tu quello che sembra saperne di più su questa casa.
    Avrebbe così atteso che fosse l'altro Kiriano a varcare la soglia per far gli onori di casa.



     
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    Il lago del mistero


    Post 1 ~ Il peso delle proprie scelte

    Il Senju non avrebbe trovato l'uomo che stava cercando nella dimora di famiglia. Il portone d'ingresso era sbarrato e se avesse scavalcato il muro che circondava il giardino avrebbe potuto notare come tutte le finestre della tradizionale casa ad un piano fossero coperte da pesanti scuri di legno per proteggerle dalle intemperie. La vegetazione tuttavia era in ordine e il luogo non sembrava abbandonato, quasi attendesse il ritorno degli abitanti da un momento all'altro.

    Abbandonato il quartiere Kinryu, il neo chunin si sarebbe dovuto fare largo tra i vicoli affollati che conducevano ad una serie di fabbricati a più piani, costruiti negli anni a ridosso delle mura per ospitare la crescente popolazione del villaggio. File interminabili di piccoli appartamenti identici, distinguibili solamente per il numero sulla porta, ospitavano prevalentemente ninja con pochi mezzi e manovali che volevano risparmiare sull'affitto per avere più soldi da mettere da parte.

    Il trasferimento era avvenuto dopo il ritorno dall'isola dove non si poteva morire, ma aveva radici più profonde. Dopo la notte dell'attacco a Konoha Shin aveva insistito perché la famiglia si trasferisse in un luogo sicuro, noto a sole due persone, di cui una era scomparsa ormai da tempo. La casa per lui solo era troppo grande e faticosa da mantenere, considerando che trascorreva periodi sempre più lunghi fuori in missione, ed era stata solo questione di tempo prima che iniziasse a pensare ad una soluzione alternativa.

    Al clan non erano piaciute le sue scelte. Non perché avessero qualcosa da ridire sul piano strategico, non ne avevano le competenze, ma perché, in quanto mercanti, non volevano che la sua colpa, se così si poteva chiamare, potesse ripercuotersi negativamente sui loro affari. Gli avevano fatto capire, con le buone, come fosse meglio per lui cambiare aria per un po', almeno finché le acque non si fossero calmate, e lui aveva semplicemente colto la palla al balzo.

    Per quanto riguardava Shin, non era pentito delle sue azioni. Usciva di casa raramente di giorno, preferendo le strade deserte dell'ora che precedeva l'alba o seguiva il tramonto, ma a volte gli capitava di incrociare gruppi di bambini che lo additavano, dicevano qualcosa di divertente per atteggiarsi con i compagni e poi scappavano temendo chi sa quale sfuriata. Il ragazzo riservava a quella vista alcuni dei suoi ormai rari sorrisi, rivedendo sui loro visi spensierati lo sguardo allegro di Aruhina.

    Desiderava il potere, non fine a se stesso, ma per poter proteggere quell'innocenza. Perché non si ripetessero le atrocità commesse la notte dell'attacco alla Foglia. Se per ottenerlo erano richiesti dei sacrifici, li avrebbe fatti. Era un mondo semplice: i forti decidevano chi poteva vivere e chi moriva. I deboli non avevano diritto o scelte, il loro destino era di essere schiacciati dai forti. Potevano solo piegare la testa e sperare di essere risparmiati.

    Il Kinryu terminato il suo ciclo di esercizi aveva sfoderato Luglio e la stava lucidando e controllando il filo. Una volta, talmente tanto tempo prima da farlo sembrare una vita fa, aveva chiesto a Kairi se potesse considerarsi una persona buona. La ragazza non era riuscita a rispondere, ma gli aveva dato una lezione di freddo realismo. Erano ninja, una parte non indifferente del loro lavoro comprendeva uccidere e distruggere. E non sempre erano dalla parte della ragione o le vittime se lo meritavano.

    Ora il giovane capiva finalmente il vero senso delle sue parole. Aveva ragione, fino a quel momento era stato un ingenuo. Troppo semplice sistemarsi la coscienza dicendo di essere dalla parte dei buoni. Indipendentemente dal fine, avrebbe dovuto accettare il peso dei peccati commessi ed imparare a conviverci. Perciò la serie di decisioni prese nell'ultimo periodo non appariva sbagliata ai suoi occhi. Aveva semplicemente fatto ciò che andava fatto, per il bene di tutti.

    Il picchiettio alla porta giunse inatteso. Non aspettava ospiti, e in pochi avevano motivo di cercarlo. A meno che non fosse qualche incaricato dell'Accademia o del Villaggio, cui aveva avuto premura di comunicare il cambio di residenza. Ci aveva azzeccato, anche se solo in parte. Il faccione sorridente di una vecchia conoscenza fece capolino da oltre la soglia, e per mezzo secondo fu tentato di richiudere la porta. Yato dovette intuire il suo pensiero, o forse era semplicemente malfidente, perché mentre parlava fece comparire dal legno un blocco per impedirglielo.

    Vedi di non rovinarla, non voglio problemi con il padrone di casa. Se hai qualcosa da dire entra, altrimenti ti auguro una buona giornata.

    Il Senju non gli stava veramente antipatico, semplicemente lo considerava una gran scocciatura. Ciò nonostante fece gli onori di casa, offrendogli una delle due sedie presenti nel cucinino, subito oltre l'ingresso. Il neo chunin, promozione per cui si congratulò pro forma, aveva una proposta per lui, ma contrariamente a quanto suggerito avrebbe potuto benissimo rifiutarla se non fosse stata di suo gradimento. Non doveva dimostrare niente a nessuno, di sicuro non a lui.

    Per conto di chi è la missione?

    Una volta rassicurato che il mandante fosse l'Accademia e non qualcun altro, Shin si rilassò un poco ed ascoltò quanto aveva da dirgli, che in realtà non era molto. Il mondo era sempre stato popolato da tutti quei misteri, o era una sua diversa percezione dopo i fatti dell'Abete? In ogni caso non aveva veramente motivo di rifiutare, tanto più che il confinamento forzato dentro il Villaggio non gli aveva ancora permesso di adempiere a delle promesse lasciate in sospeso.

    Come dici te, le indagini non sono il mio forte, ma sono sicuro che qualcosa ci inventeremo. Allora, quando si parte?


    La squadra messa insieme per la missione era composta in modo peculiare, ma almeno poteva contare sulla presenza di Kato. Sembrava quasi che a qualcuno piacesse giocare con i loro destini, umano o kami che fosse. L'autoproclamato caposquadra dava l'impressione di essere tutto fuorché affidabile. Si era dimostrato ostile con chiunque fin dal momento delle presentazioni, assumendo un atteggiamento di superiorità tutta da dimostrare. Anche Mugen, inviato da Kiri, ne era palesemente irritato, nonostante continuasse a rivolgersi a lui con familiarità.

    Shin Kinryu, chunin dell'Accademia, vengo da Konoha. Sono specializzato nel combattimento ravvicinato. Piacere.

    Una volta si sarebbe dilungato di più, ma il Kinryu aveva iniziato a richiudersi in se stesso, l'unico su cui poteva fare veramente affidamento. La presenza di un diavolo della Nebbia, a lui tanto complementare quanto a caratteristiche per la sua specializzazione sul supporto, lo sollevò, ma venne immediatamente scornato dalla divisione delle squadre. Sembrava quasi che tanto gli otesi quanto i kiriani avessero già in mente qualcosa e non ci fu margine per lui di intromettersi.

    A quanto pare siamo rimasti di nuovo soli. Pazienza. Allora che si fa, capo?

    L'ironia era palpabile, ma non del tutto ingiustificata. In fin dei conti la missione era stata assegnata al Senju e lui era lì solo come rinforzo. Inoltre era stato proprio il ragazzo a sottolineare come la sua specialità fosse correre via, non investigare. Offrì comunque la sua opinione, per quanto non richiesta.

    Ci hanno già preso la casa infestata. Peccato sembrava promettente. E il duo Yotsuki andrà dai commercianti, ammesso che gli aprano. Andiamo a dare un'occhiata al lago? A volte l'acqua nasconde dei segreti.

    Un commento incomprensibile per chiunque non avesse partecipato alla spedizione nell'isola a largo di Kiri. Se il suo suggerimento fosse stato accolto avrebbero percorso la sponda dello specchio lacustre, scrutandone le profondità per quanto fosse possibile e camminandovi sopra grazie al chakra se qualcosa avesse attirato la loro attenzione, per poi soffermarsi tra le banchine del molo da cui salpavano i pescatori che a quanto pareva sfamavano quel minuscolo villaggio.

    Magari sarebbero stati tanto fortunati da trovarne qualcuno a cui rivolgere delle domande, prima del coprifuoco. Shin avrebbe lasciato che fosse Yato a parlare, ma se quello non si fosse opposto avrebbe integrato, ponendo delle domande all'apparenza sconnesse al fine di raccogliere più informazioni e non destare preoccupazioni, quasi fosse un semplice controllo di routine.

    Cose banali, come la qualità del pescato quell'anno, o se le nebbie si erano fatte più frequenti rendendo pericoloso il lavoro, o se qualche collega fosse sparito in circostanze misteriose o incidenti a largo. Tutti quesiti a cui anche l'ultimo degli apprendisti avrebbe saputo rispondere insomma, giusto per farsi un'idea. Nominare direttamente il coprifuoco non gli sembrava saggio al momento. Se fossero stati lieti di parlarne il team di ninja non sarebbe stato lì in quel momento, no?
     
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    Il Lago degli Imbattuti


    II

    [A Oto]
    Alla reazione passivo-aggressiva di Kato il suo consanguineo si accigliò, senza apparire particolarmente intimorito dalla sua strana e sinistra risata. Senti stronzetto, non sono qui per giocare. Ho già avuto la mia dose di stramboidi qui a Oto e non conto quanti sono diventati così dopo che ci ho avuto a che fare, ma non pensare che due risatine e quattro discorsi da squilibrato cambino qualcosa. Liquidò la faccenda senza dare troppo peso alla minaccia e proseguì. Non abbiamo avuto tempo per indagare nè farci delle opinioni, ma non sarà difficile avere la lista dei mercanti e forse anche delle immagini. Buona pensata, non sei chunin per niente. Quanto al Maestro si limitò a guardarlo con aria sprezzante, come se un'evocazione fosse troppo inferiore per lui.

    [A Kiri]
    Controllare la balestra sembrava molto importante per Mugen, ma non tanto da distogliere la sua attenzione da ciò che Etsuko aveva da dire o da chiedere. Seinji Akuma, esatto. E...no, non posso dire di averlo conosciuto di persona. Nondimeno lo conosco molto bene, Etsuko-kun, forse meglio di chiunque altro. Ma lo stesso può dirsi per molti Akuma che ho conosciuto negli anni. Spiegò, in realtà ingarbugliando le cose. Capisco che portare una maschera può essere snervante per un compagno di squadra e ancor più per un consanguineo, ma ti assicuro che non sto cercando di prenderti in giro o di metterti alla prova. Ti chiedo solo di avere fiducia in me, il mio volto è del tutto irrilevante, per questo indosso la maschera. La dipartita del gabbiano non lo turbò in modo significativo, si limitò a guardarlo e a spostare una piuma che era caduta sulla su arma, come se la morte dell'animale non lo toccasse in alcun modo, senza che fosse nemmeno sorpreso.

    [A Konoha]
    Quando mi chiese per conto di chi fosse la missione ebbi un istante di incertezza: possibile che sapesse delle mie piccole scappatelle ad Ame? No, era assolutamente impossibile ma ci fu un'impercettibile ritardo nella mia risposta: dovevo ancora migliorare. Ovviamente è una missione Accademica. Non sono certo un Hayate o un Kurotenpi o un membro di chissà quali organizzazioni segrete. Parve confortato dalla mia risposta, dichiarandosi pronto a partire. Domani mattina alle otto. Risposi, mantenendo un tono spigliato. E' la mia prima missione da chunin, vedi di farmi fare bella figura. Volevo essere fastidioso e un pelo antipatico, volutamente. Portando Shin all'estremo della sopportazione avrei compreso se poteva essere una pedina utile o meno.

    [Briefing]
    La presenza di un amico di Shin nonchè suo compagno di missione in molte occasioni era un elemento che non mi aspettavo e che avrebbe potuto rompermi le uova nel paniere, ma se non altro la situazione al momento era adatta a una divisione dei compiti per cominciare l'investigazione. Entrambi i ninja di Oto erano degli Yotsuki ed evidentemente tra i due non correva buon sangue pur appartenendo allo stesso clan. Non sapevo se la cosa potesse tornarmi utile o meno, ma vedere il caposquadra che rivolgeva un'occhiata tetra a quel Kato, accogliendo la provocazione ma senza rispondervi, era certo indicativo che con quella missione difficilmente saremo andati tutti d'amore e d'accordo. In ogni caso Zoruto-san accettò le proposte per la divisione. L'appuntamento (Zoruto lo impose, non accettando il suggerimento di Etsuko) era dopo due ore, così da investigare prima del coprifuoco, osservarne la prima ora e poi riunirci in quello stesso punto, sempre che tutto andasse bene. Ci rivedremo più tardi allora. Conclusi, prima di incamminarmi con Shin.


    I Mercanti in Città
    La cittadina non era molto grande ma c'era una discreta attività nelle strade, complice la posizione che la rendeva un utile punto di passaggio tra Konoha e i paesi più a settentrione, anche perchè molto vicina alla misteriosa nuova strada che era stata aperta tra i boschi alcuni anni prima e che collegava Oto alla Foglia. Almeno cinque grossi mercanti del luogo avevano un giro d'affari discreto e più che sufficiente per attirare l'interesse degli Yotsuki e della loro "società di protezione", per voler seguire un eufemismo. Il primo della lista fu un mercante di stoffe con un negozio di medie dimensioni che, secondo le informazioni di Zoruto-san, aveva buoni guadagni commerciando con alcune industrie tessili del Paese del The. Bastò il nome del clan per far impallidire l'impiegato nel negozio che fungeva da vendita diretta in città (c'erano poi dei magazzini nella campagna) e convocare il titolare, tale Rokuro Minamino

    . Fatti accomodare i due ninja in una saletta privata per evitare occhi indiscreti, l'uomo pareva più incuriosito dalla loro presenza che non intimorito, fatta salva l'ovvia circospezione nell'avere a che fare con loro. I miei omaggi...posso chiedere il motivo della visita? Non mi pare ci siano stati ritardi nei pagamenti e la nostra collaborazione finora è sempre stata più che soddisfacente... In effetti in caso di criminali o simili gli Yotsuki avevano sempre difeso quell'esercizio commerciale, così come gli altri da cui esigevano il pizzo, perlomeno fintanto che la cosa non era di troppo disturbo.

    Certamente menzionare l'identità di Zoruto come fratello del capoclan Yotsuki aumentò la sua tensione ma dalla sua espressione era evidente quanto poco le parole di Kato stessero andando a segno: nello specifico non sembrava avere alcuna idea di quali fossero le difficoltà. Temo di non capire. Esiste un coprifuoco imposto dal capovillaggio, e siamo tutti ben lieti di seguirlo, per il bene collettivo. Tutto qui. Ma non disse nulla su quale fosse il motivo per cui era stato imposto il coprifuoco, limitandosi a guardare con un'espressione che diceva chiaramente "non è forse ovvio?" a quella domanda specifica. Nessuna opposizione se il Maestro avesse posato la mano attuando il suo jutsu di indagine...e proprio a quel punto sarebbe accaduto qualcosa di molto bizzarro. Il corvo in forma umanoide avrebbe annuito, voltandosi verso Kato. Ho le informazioni necessarie. Il problema è che poi sarebbe rimasto zitto, e anche se interrogato non avrebbe detto nulla. Esiste...un coprifuoco per il bene collettivo. Disse dopo una lenta e lunga pausa, con esitazione, come se quello fosse il massimo che riusciva a dire. Zoruto si accigliò. Il tuo pennuto è inutile almeno quanto tuo padre, Kato. Ma qui sta succedendo qualcosa. Lo provocò gratuitamente, forse appositamente, quindi si sarebbe alzato. Andiamo. La stessa scena si sarebbe ripetuta negli altri "contatti" del clan Yotsuki, mentre il Maestro appariva interdetto e irritato. era evidente che lui SAPEVA cosa stava succedendo, così come il mercante, ma non era materialmente in grado di comunicarlo ad anima viva, nemmeno in forma scritta, o mimata.

    Sponde del Lago
    Il lago? Beh, se i rumori vengono da qualcosa che sta nel lago può aver senso dare un'occhiata. Inoltre avevo abbastanza competenze in Suiton e Mokuton da poter utilizzare l'ambiente a mio vantaggio se ci fossero stati problemi. Il villaggio ha un piccolo molo per le imbarcazioni private, e da quanto capisco un'altro sta all'estremità nord, dove invece hanno le barche e le rimesse i pescatori. Andrei a quest'ultimo. Non ci mettemmo molto e la strada non riservò sorprese di rilievo. Dopo circa mezz'ora eravamo al porticciolo dei pescatori, nella zona settentrionale del lago, con diversi abitanti che stavano sistemando frettolosamente barche e reti, probabilmente per il coprifuoco imminente. Alcuni moli senza alcun segno particolare si gettavano sulle acque verdastre del lago, con un discreto numero di barche perlopiù coperte e con i segni dell'uso. Inutile chiedere ai pescatori notizie sul coprifuoco o altro: andavano tutti di fretta e non ci dedicarono più che un brusco "Ho fretta" e "Appunto, c'è il coprifuoco e devo sbrigarmi". Uhmm...e se ne rapissimo uno per poi interrogarlo? Sei capace di farlo senza dare nell'occhio? Dissi, quasi per sfida, prima che mi cadesse l'occhio su un tizio un pò particolare che stava scendendo da una barca appena attraccata, non distante da noi. Sicuramente anche Shin lo aveva notato [Immagine]

    .

    Ultimamente ho compiuto diverse missioni per mare, ho un certo occhio per le barche...quella da cui è sceso quel tizio non può avere più di qualche settimana, è nuovissima. E anche lui pare più un samurai che un pescatore, con quella spada dietro la schiena. Dissi. Forse vale la pena chiedere a lui, spicca sulla folla. L'uomo stava sistemando le cime per ancorare la sua barca al molo (un banale monoposto a motore) quando ci avvicinammo. Non ho interesse nel parlare con altri Ninja. Disse quando ancora eravamo a parecchi passi di distanza, facendomi accigliare: come se ne era accorto? Avevo cautamente nascosto il coprifronte. Mi chiamo Akechi Mitsuhide, sono un samurai in disgrazia che si è ritirato qui dopo la dipartita del mio signore nel Paese del Ferro. Non mi immischio nella guerra di questi luogo e in chi vi partecipa. Lasciatemi in pace. Ci interessa solo sapere se c'è qualcosa di strano nella zona, con questo coprifuoco e tutto il resto. Quello sollevò lo sguardo, fissandoci per qualche istante. Il coprifuoco è una scelta dei governatori locali. Se volete saperlo chiedete a loro. Conclusa la sua opera si incamminò lungo il molo per allontanarsi, forse diretto alla sua abitazione. Mi voltai verso Shin. Che facciamo? Aspettiamo il coprifuoco e vediamo cosa succede...o hai qualche altra idea?

    La Villa dei Naminaka
    Intrapreso il sentiero verso l'antica magione, con la balestra appesa dietro la schiena e l'abito in stile occidentale, Mugen sembrava molto sereno mentre osservava il lago alla sua sinistra, man mano che si avvicinavano. Come ti ho detto il motivo per cui porto una maschera è irrilevante, ma posso assicurarti che la indosso sempre quando sono all'opera, non è qualcosa di specifico per te, Etsuko-kun. Quanto alla villa...era il luogo in cui gli Akuma svolgevano le fasi finali del loro addestramento, cercando di creare illusioni di qualità ancora superiore fino a poter quasi interagire con la realtà stessa. I Capoclan hanno sempre superato le prove legate al loro ruolo in questo luogo. Inoltre è anche il posto in cui recarsi quando si cerca di trovare equilibrio quando, come a volte succede, il nostro potere sfugge al controllo. E' un luogo che molti Akuma ricordano per sempre, e alcuni scelgono anche di trascorrere qui gli ultimi giorni della loro vita, ed essere quindi seppelliti. Ne parlava come se lo conoscesse molto bene, quasi fosse una guida turistica o un curatore della villa. La villa è circondata da un giardino ampio e per raggiungere l'ingresso si deve attraversare un piccolo bosco che temo non sia stato curato granchè di recente. E' alta due piani più un piccolo seminterrato e sulla sinistra, guardando verso l'ingresso, c'è un cimitero monumentale del nostro clan, ovviamente con nomi falsi ma gli occhi Akuma possono vedere il VERO nome inciso su ogni lapide. Potresti trovarla un pò decadente, Etsuko-kun, ma ricorda che è un posto da chiamare casa, in un certo senso.

    Dopo una breve camminata raggiunsero un cancello dall'aria sinistra oltre il quale il sentiero si perdeva in mezzo ad alberi tetri e cespugli dai rami simili ad artigli adunchi. Bastò una spinta per aprire il passaggio, accompagnata da un cigolìo tremendo e dal battito d'ali di diversi corvi svegliati dal suono improvviso. Come ho detto, ultimamente è stata curata poco. Muoversi nella foresta lungo il sentiero non sarebbe stato agevole ma sicuramente l'ambiente buio nonostante l'ora e i rumori sinistri non aiutavano...inoltre il Magan non riusciva a scorgere la forza vitale al suo interno, di nessuno. Gli alberi sono stati trattati per emettere costantemente particelle che offuscano la nostra arte. Era parte dell'addestramento, Etsuko-kun. Spiegò Mugen se il Kiriano gli avesse fatto notare la cosa, salvo poi fermarsi più o meno a metà strada, guardandosi intorno. Immediatamente dopo avrebbe afferrato il manico della balestra con una mano, voltandosi e puntandola verso Etsuko e scoccando [Azione]Forza Viola +3 tacche - Potenza 25 + Sanguinamento (DnT Medio).!

    In realtà il bersaglio in era il giovane Akuma, ma il dardo sarebbe volato a un millimetro dalla sua guancia sinistra, a meno di movimenti bruschi, colpendo un serpente che si era calato, silenziosissimo, da un ramo fin quasi a insidiare il suo collo [Abilità]Furtività 12+ Movimento Silenzioso.
    Non ha distanza minima di percezione.
    . La cosa strana però sarebbe stata la dissoluzione del corpo in fine nebbia, come se non fosse mai stato là. Come ho detto, a volte il Magan va fuori controllo. Nel bosco ci sono Creazioni Demoniache diventate indipendenti, perlopiù animali feroci o velenosi. Presta maggiore attenzione, Etsuko-kun. In quel momento una risata strana e orribile sarebbe arrivata da parecchio più avanti, dalla villa oltre il bosco.

    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!
    HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!

    Mugen rimase in silenzio, guardando in quella direzione. Questa mi è nuova. E non mi piace per nulla. Forse son questi i rumori di cui parlava il briefing? Cosa facciamo, Etsuko-kun? Proseguiamo diretti o vuoi fare qualche altra manovra? La villa era poco più avanti e anche una volta usciti dal bosco non avrebbero notato nulla dall'esterno se non i muri rovinati, una fontana asciutta e crepata sul piazzale anteriormente al maestoso ingresso in stile occidentale, con tanto di duplice scalinata. L'orrida risata non si ripetè e il Magan non funzionava...da dove conveniva entrare? C'è la porta principale che porta all'atrio e poi una porta sul retro verso le cucine, o anche una botola vicino al cimitero che porta al seminterrato che veniva usata sia come sala di addestramento che come cantina. Spiegò Mugen, stava a Etsuko decidere se dividersi o andare da soli, e come prepararsi all'esplorazione...o magari preparare una trappola o affini.

     
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    [Nota per Febh QM]Visti i tempi dilazionati del post mi rimetto ad una tua decisione sui consumi di Chakra del Maestro, dimmi tu come comportarmi.


    - Un punto! - fu la mia esclamazione nel bel mezzo del nulla, o meglio della conversazione che stava avvenendo tra me, Rokuro Minamino e il mio “superiore” di Clan, Zoruto. L'idea di approcciare direttamente uno dei protetti degli Yotsuki fu sensata e mi permise di porre le domande in maniera più diretta ma ciò che avvenne fu sicuramente insolito. Per prima cosa non ottenni alcuna informazione direttamente, le risposte erano incredibilmente elusive ma non sembrava a causa di un atteggiamento schivo od ostile e la conferma venne dal Maestro, il quale dopo aver utilizzato l'interrogazione mentale non riuscì comunque a interagire con me per ragguagliami sulla situazione. Francamente per un attimo rimasi sconcertato, non mi era capitato che la mia evocazione rifiutasse di riportare quanto aveva appreso e dopo qualche istante cercai di riprendermi rispondendo a Zoruto in quel modo, aggiungendo un punto alla nostra personalissima somma.

    Sospirai e cercai di analizzare la situazione, nonostante la provocazione del Ninja a fianco di me. La cosa che mi fece più pensare e preoccupare fu il modo in cui il Maestro mi aveva risposto, usando la stessa identica frase dell'uomo interrogato. Non poteva essere una coincidenza, ovviamente. La prima e più scontata considerazione era che in qualche modo gli abitanti di quel villaggio erano stati manipolati in un modo talmente contagioso da riuscire a colpire anche il Maestro. La mia evocazione dunque era stata in un certo verso compromessa. Difficile capire in che modo, tuttavia avevo ancora una possibilità. Rivolgendomi verso tutti: - Cambia il tuo punto di vista, Zoruto. Forse sei arrivato dove sei solo grazie a tuo fratello, ma io da questa conversazione ho raggiunto varie conclusioni... Indirette, se capisci cosa significa questa parola.- sorrisi e guardando il Maestro: - Ho bisogno che tu faccia per me un paio di cose. La prima è una semplice risposta: ciò che hai appena visto od osservato ti impedirà di fronteggiare direttamente la minaccia qualora si presenti? Ti sarà d'ostacolo in qualche modo? - era un quesito naturale. Se era stato in qualche modo manipolato era essenziale comprendere che genere di informazioni carpire prima di scavare più in fondo ed escludere di conseguenza eventuali percorsi. Dopo aver ricevuto una risposta avrei proseguito - Prova con l'altro modo, Maestro. Rokuro-sama solo due ultime faccende prima di togliere il disturbo. Mi sa indicare la casa del capovillaggio? E poi conceda al mio compagno un'ultima azione, non farà alcun male... come prima. - fu la mia conclusione. Il Corvo dunque se fosse stato ancora ai miei ordini avrebbe compreso al volo il significato delle mie parole e avvicinandosi al mercante avrebbe imposto su Rokuro un simbolo del pensiero
    Simbolo del Pensiero
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo della vittima, l'utilizzatore puo' innestare un pensiero nella vittima. Il pensiero puo' essere un'idea, un'ossessione, un obiettivo, una credenza o un ragionamento della lunghezza massima di 10 parole. La vittima crederà che questo pensiero sia proprio e che sia la verità, con tutte le conseguenze del caso. La vittima non si ricorderà dell'esecuzione del fuuinjutsu se eseguito con successo. Può essere eseguito solamente su persone incoscenti o consenzienti.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio)
    [Sigilli Massimi: 1 per grado]
    [Da chunin in su]
    . Il messaggio sarebbe stato molto semplice, in dieci parole “ Trova assolutamente un modo per esprimere il motivo del coprifuoco. “ A quel punto avrei atteso un'eventuale reazione e reagito di conseguenza. Banalmente non lo feci fare sul Maestro stesso per paura di distruggere la sua mente. Rokuro invece sarebbe stata una persona assolutamente sacrificabile.

    Comunque fosse andata se non fossi riuscito a recuperare informazioni più precise da Rokuro guardando il mio compagno di Clan avrei dato segno che il nostro tempo in quella casa era finito e salutando l'anfitrione sarei uscito dal locale. Spostando lo sguardo verso lo Yotsuki mi sarei limitato a chiedere una semplice domanda: -Sai usare il Rilascio? Ti chiederò di usarlo insieme con me. - attesi un secondo – Ho intenzione di fare un esperimento qui, dietro all'angolo. Discretamente. Evocherò un secondo corvo e trasmetterò le informazioni del primo corvo al secondo. Se risponderà allo stesso modo significa che sono sotto l'effetto di qualche potente influsso mentale che blocca la loro volontà. E quindi di un Genjustu, visto che verosimilmente si tratta dell'unico mezzo possibile di “trasmissione” e quello con il quale è più probabile ottenere un effetto del genere. Con il tuo supporto proveremo a rompere la tecnica e scoprire cosa si nasconde. -

    E così avrei fatto, sperando nella collaborazione di Zoruto. Appena trovato un vicolo discreto e privo di persone, avrei evocato ShittoShitto [Evocazioni]
    Shitto rappresenta uno dei corvi fedelissimi al Maestro. Fin dalla più tenera età ha sempre seguito i suoi ordini e nei suoi confronti vige un patto di sangue mortale. Shitto infatti ha giurato di seguire il Maestro fino alla sua morte. Tuttavia a differenza dei suoi compagni di Clan Shitto non è in grado di volare, oltreché di essere di piccole dimensioni, e per questo ha sviluppato una serie di abilità in grado di supportare l'evocatore. All'estremità delle sue ali si presentano al posto degli artigli delle mani, non così dissimili da quelle umane, in grado di comporre sigilli. [Conoscenze: Ramo dei Potenziamenti]

    Shitto
    Abile: L'utilizzatore può richiamare tramite la tecnica del richiamo la creatura {Shitto}. La creatura può essere posta in uno slot da Genin, Chunin o Jonin, aumentando di conseguenza la quantità di competenze di contratto conosciute.
    (Energia Verde: Vitalità 6 leggere | Riserva 6 bassi | Unità 1)
    [Da genin in su]

    Tecnica Economica
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da genin in su]

    Sguardo del Corvo Paralizzante
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Serpente (1)
    L'illusione si attiva se la vittima incrocia lo sguardo dell'utilizzatore durante la composizione del sigillo entro 3 metri, se non sono presenti altri elementi ostili. Tutto l'istinto omicida dell'utilizzatore si rivestirà sulla vittima, la quale crederà di essere imbrigliata e rallentata da un grosso corvo per un round. Qualunque tecnica, azione o effetto attivo verrà interrotto e si riattiverà dopo un round, dove possibile (non influenza effetti di alterazione mentale o mnemonica). L'efficacia è pari a 60. Riutilizzare questa tecnica rende Affaticato l'utilizzatore. Dopo aver attivato la tecnica, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive, ma può parlare, il round termina.
    Tipo: Genjutsu - Bakkin
    Sottotipo: Debilitante
    (Consumo: Medioalto)
    [Da chunin in su]

    Higaisha Setsumeikai - Esposizione delle Vittime Sofferenti
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Serpente, Lepre, Cavallo, Scimmia, Capra, Scimmia (6)
    L'illusione si attiva se osservati i sigilli dalla vittima durante il caricamento della tecnica e se la vittima presente entro 6 metri l'utilizzatore. La vittima vedrà l'ambiente oscurarsi come fosse notte e l'utilizzatore scomparirà; da ogni struttura presente verrà comparire volti umani, disperati e orrendi, che tenteranno di afferrare la vittima, supplicanti (contano come Finte). La vittima vedrà tutte le persone presenti, eccetto l'utilizzatore che sarà Occultato finchè non compie azioni offensive, con lo stesso volto disperato e orrendo, credendo che li voglia aggredire. Non potrà distinguere alleati e avversari, non distinguendo le loro voci o caratteristiche, se l'utilizzatore attacca apparirà deforme come tutti gli altri. L'efficacia è pari a 60.
    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: Medioalto / Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]

    Rombo di Tuono
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Cane, Bue, Scimmia, Lepre, Capra, Cane, Scimmia (7)
    L'utilizzatore può modificare la pressione dell'aria, concentrare all'interno dei palmi delle sfere sonore. Sbattendo con violenza le mani a terra, genera un onda d'urto sonora in un raggio di 21 metri. L'onda provocherà la riduzione della Percezione di 3 e una riduzione di 6 leggere alla vitalità; i malus rimarranno attivi per 2 round. Oltre il raggio d'azione ed entro i 100 metri, il danno alla vitalità sarà 2 leggere e i malus rimarranno attivi per 1 round.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Elevato)
    [Da jonin in su]
    . E avrei chiesto al Maestro di trasmettere le informazioni che aveva preso da Rokuro a Shitto, qualunque esse fossero, e a quel punto avrei chiesto al corvo appena evocato di riportarmi quanto appreso [Interrogazione Mentale]Interrogazione Mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (1)
    L'utilizzatore può interrogare direttamente la mente di una vittima posando una mano sulla sua testa. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti, riuscendo a comunicare mentalmente. L'utilizzatore vedrà le immagini dei pensieri superficiali della vittima, la quale è consapevole dell'interrogazione. Per mostrare un'immagine diversa dal reale pensiero è necessaria molta concentrazione, uno slot difesa e un consumo pari a medio ogni domanda. Ogni domanda oltre alla prima richiede slot azione/tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Supporto
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Mediobasso ogni domanda)
    [Da genin in su]
    . Se non fosse riuscito nemmeno lui o il Maestro non fosse stato in grado di utilizzare correttamente Interrogazione Mentale allora con un occhiata a Zoruto mi sarei avvicinato e poggiando le mani sul Maestro avrei tentato di eseguire il Rilascio
    Potenza: 45, 4,5 Bassi consumati


    Rilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione o la tecnica non avrà effetto. Il Rilascio riduce l'Efficacia fino a 15 per grado e interrompe sempre il Mantenimento dell'avversario. Un Genjutsu senza mantenimento vedrà la sua Efficacia decadere di 20 ogni round a partire da quello seguente all'interruzione, e si dissolverà quando viene e azzerata. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l'efficacia del Rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. È possibile sommare l'Efficacia con un'altra persona se utilizzata insieme.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]
    [Da studente in su]
    a piena potenza, sperabilmente con il supporto del fratello del Capoclan. A quel punto non restava altro che vedere nuovamente ciò che sarebbe successo.

    A prescindere dal risultato, a meno che non avessimo recuperato informazioni cruciali, avrei proposto a Zoruto di procedere verso la casa del Capovillaggio. Una volta arrivati avrei bussato alla porta, presentandomi: - Mi chiamo Kato Yotsuki, e lui è un mio superiore, Zoruto Yotsuki. L'altra persona è un mio compagno. Siamo Ninja Accademici, io sono un Chunin di Oto... mentre Zoruto è un...? - in effetti non avevo chiesto il grado - Un Jonin? - chiesi con sincerità al mio compagno – Comunque siamo qui per supporto. Sappiamo che esiste un coprifuoco ma in qualche modo nessuno ne vuole parlare. Forse lei, in quanto capovillaggio, sarà in grado di spiegarci meglio. La prego, ci spieghi la situazione. - terminai, e se nemmeno in quel caso fossimo riusciti a ricavare un minimo di notizie allora avrei proseguito: - La prego, le chiedo solo una cortesia... assolutamente priva di conseguenze. Il mio compagno è molto abile a capire le cose, pari ad un sensitivo, le chiedo solo di farsi toccare la mano per qualche secondo. Poi le prometto che non saremmo più di disturbo. - se il Capovillaggio avesse acconsentito allora il Maestro avvicinandosi avrebbe imposto su di lui un simbolo del pensieroSimbolo del Pensiero
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo della vittima, l'utilizzatore puo' innestare un pensiero nella vittima. Il pensiero puo' essere un'idea, un'ossessione, un obiettivo, una credenza o un ragionamento della lunghezza massima di 10 parole. La vittima crederà che questo pensiero sia proprio e che sia la verità, con tutte le conseguenze del caso. La vittima non si ricorderà dell'esecuzione del fuuinjutsu se eseguito con successo. Può essere eseguito solamente su persone incoscenti o consenzienti.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio)
    [Sigilli Massimi: 1 per grado]
    [Da chunin in su]
    , infimo e bastardo “Allo scoccare del coprifuoco uscirai di casa e vorrai restarci.” A quel punto me ne sarei andato e sarei rimasto nelle vicinanze della porta di ingresso, assieme con il Maestro. Se Zoruto mi avesse chiesto qualcosa mi sarei limitato a spiegare la situazione: - Ho imposto un pensiero sull'uomo. Dovrà uscire di casa una volta che inizierà il coprifuoco, noi entreremo l'istante successivo all'interno di casa sua. Per quello che siamo qui vicino. E chiuderemo la porta alle sue spalle, poi interromperò il pensiero e se vorrà vivere dovrà parlare. Altrimenti dovrà affrontare il coprifuoco, qualunque cosa sia. Noi lo spieremo dalle finestre e interverremmo solo se veramente in pericolo. Noi saremo al sicuro, e avremo un'esca da utilizzare. Magari ci odierà ma lo liscerò con un po' di soldi, appena avremmo chiarito. Zoruto, lasciami agire e vedrai che non ti deluderò. - non avrei mai proposto qualcosa del genere prima dell'Abete, prima di cedere il Cuore e alle mire dell'Immortalità. Prima di donarmi ad Hayate.



    E così avrei fatto, aspettando il coprifuoco mi sarei preparato a scattare in casa sua appena lui si sarebbe approcciato alla porta e spingendo l'uomo verso l'esterno e chiudendo, anche con la forza, la porta avrei osservato l'intera scena. A quel punto annullando il simbolo, con un cenno al Maestro, avrei gridato da un'apertura: - Capovillaggio! Mi dica cosa sta succedendo! E la farò rientrare! - Non sarebbe rimasto altro che attendere una sua risposta e l'evoluzione dei fatti. Se mi avesse risposto in maniera comprensibile e positiva lo avrei comunque fatto rientrare in casa.

    In caso contrario se il Capovillaggio non avesse voluto farsi toccare dal Maestro allora non avrei forzato la mano e me ne sarei andato ricordando a Zoruto che non sarebbe mancato molto al briefing al punto stabilito con gli altri Ninja Accademici i al luogo che era stato prestabilito e di conseguenza avremmo dovuto muoverci in quella direzione.




     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    IL LAGO DEGLI IMBATTUTI


    Post II “il bosco infestato e la splendida compagnia”




    Il suo compagno sembrava abile nel dare risposte alle sue domande pur non rispondendo nulla. Aveva lasciato intendere di conoscere Senji eppur di non conoscerlo così bene, il suo era un districarsi continuo in espedienti verbali per dire e non dire, un po' come aveva dimostrato di essere e non essere.
    Avevano lasciato il luogo di raduno per incamminarsi lungo il tortuoso sentiero che saliva sulla collina, il lago conferiva pace e pacatezza a quel luogo ma vi era qualcosa d’altro, una sensazione, un sinistro presagio o semplicemente l’architettonica costruzione che li sovrastava. Quella infatti lasciava avvertire un alone cupo, non era chiaro al ninja se quella sensazione potessero avvertirla solo loro, appartenenti al clan o se fosse un diffuso turbamento avvertibile ai sensi umani.



    Il cigolio del cancello avrebbe focalizzato l’attenzione sulle parole del compagno
    Sono anni ormai che studio il nostro Clan, a dire il vero non pensavo vi fossero ancora troppi membri attivi nel mondo ninja, eppure mi chiedevo quanto sia strano che io non conosca un luogo così importante per noi Akuma e quanto invece tu lo conosca così tanto bene.
    Non riusciva a non essere sospettoso nei confronti di Mugen, c’era qualcosa che lo faceva passare come non totalmente trasparente, qualcosa che dal profondo urlava “non fidarti”… di certo non avrebbe lasciato affogare quella vocina non in quella situazione.
    Lo stornare dei corvi avrebbe accompagnato i primi loro passi nella tenuta della villa, il boschetto tetro che avrebbero dovuto attraversare, l’evidenza del pericolo che Mugen diceva celasse.
    Non sapevo che il magan potesse sfuggire al controllo del suo utilizzatore, non avevo neanche mai sentito di illusioni che assumessero vita propria, seppur costrutti di chakra, come era possibile che quello si dissociasse dal suo creatore e rimanesse attivo, una volta rilasciato?
    Avrebbe chiesto mentre faceva attenzione a scavalcare arbusti evitando ragnatele e rovi. Non era a suo agio, come poteva esserlo? Lui era abituato a vedere sempre oltre, a vedere sempre e comunque, adesso la sua vista era offuscata, il sistema di protezione Akuma, lo disorientava, era cosi che si sentivano coloro che dovevano superare l’addestramento? “ ciechi “ era il termine che gli era subito balzato in mente, così si sentiva.
    Ma cosa stava succedendo? Improvvisamente ci vedeva benissimo e quello che vedeva accadere davanti ai suo occhi non era certo rassicurante.
    Mugen… parliamone…
    Non avrebbe avuto il tempo di continuare che il dardo avrebbe scosso l’aria, la stessa che pochi istanti dopo sarebbe sbattuta minacciosa sulla sua guancia sinistra, bagnata poi dal rivolo lasciato dalla goccia di sudore freddo, caduta per la minaccia da poco scongiurata. Avrebbe seguito con lo sguardo la traiettoria del dardo e le spire del serpente diradarsi trasformandosi in nebbia, per subito dissiparsi.
    Non avrebbe atteso oltre Etsuko, che scattando in direzione del kiriano con la maschera (velocità Blu) cercando di afferrare il braccio che reggeva la balestra, la sua non era una vera minaccia, non portata a quella velocità. Se avesse o no afferrato il compagno avrebbe comunque parlato…



    Ascolta bello, non mi piace questo atteggiamento, non mi piacciono i tuoi modi di fare, la tua spocchiosità e non ti permettere mai più di puntarmi l’arma contro senza nemmeno provare a lasciare intendere le tue intenzioni. Ti rendi conto cazzo… di cosa sarebbe potuto succedere vero?
    Guarda mi viene davvero voglia di… mmm… Cazzoooooo!!!
    Avrebbe gridato mollando la presa se fosse riuscito ad afferrarlo o semplicemente alzando il tono di voce…
    Ahhhhh… al diavolo…
    GRAZIE.

    Non sarebbe riuscito ad aggiungere altro prima di quella tetra risata…
    È questa la risata che riecheggia nel villaggio e di cui parlava la missione, è certo, proviene dalla villa… credi che possa trattarsi di una qualche illusione sfuggita al controllo del suo utilizzatore?
    Per quanto si trattasse di una domanda Etsuko conosceva già la risposta, la reazione di Mugen, l’aveva suggerita, sembrava sorpreso, forse era la prima emozione che aveva lasciato trasparire.
    La realtà quella di Etsuko era ammirazione, ambiva ad essere come lui, ANONIMO per gli altri, VUOTO di qualsiasi emozione che potesse ostacolare i suoi stessi obbiettivi.
    Proseguiamo diretti
    Usciti dalla folta vegetazione li avrebbe accolti una piccola fontana prosciugata al centro del piazzale antistante al monumentale ingresso della villa.
    Beh la risata lascia intendere la presenza di qualcuno, non credo sia una buona idea entrare dall’ingresso principale e anche l’ingresso secondario potrebbe essere controllato, rimane la terza opzione ed è pure quella che mi piace meno. la Botola e il seminterrato che conduce alla sala d’addestramento, potremmo trarre vantaggio dalle tue conoscenze dell’edificio, sperando che siano più approfondite di chi sembra abitarlo attualmente. Di certo un’azione frontale la riterrei sconsigliabile non avendo alcun tipo d’informazione. Che dici?



     
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    Magistra Vitae

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    Il lago del mistero


    Post 2 ~ Personaggi schivi e dove trovarli

    La suddivisione delle squadre nata dal briefing riprodusse le coppie in cui i ninja si erano presentati all'appuntamento. Il disappunto appena accennato sul volto del Kinryu scomparve insieme alla sagoma di Kato oltre la discesa che conduceva al paese. Avrebbe preferito indagare in compagnia dell'amico piuttosto che di un chunin novizio la cui unica preoccupazione era fare bella figura con il capo e il principale passatempo prenderlo in giro, ma quello passava il convento e se ne sarebbe fatto una ragione. Quanto a mostrarsi cordiale, era tutta un'altra faccenda, e ai fini della missione completamente superflua.

    Shin rimase a osservare la superficie dell'acqua per un minuto buono una volta giunti in vista del lago. Al richiamo di Yato a muoversi avrebbe schioccato la lingua con disappunto, quasi dando l'impressione che, se avesse insistito, alla fine il fluido cristallino si sarebbe arreso rivelando degli indicibili segreti. Il porto principale brulicava di vita, ma avrebbero dovuto essere degli sprovveduti per non accorgersi che le attività si focalizzavano esclusivamente sul riporre gli attrezzi del mestiere e il frutto del lavoro con maggior rapidità possibile.

    Già in molti si stavano dirigendo a passo svelto verso le proprie abitazioni, e tra chi si attardava la fretta era palpabile. Ogni volta che qualcosa sfuggiva di mano, o due uomini si scontravano casualmente, nell'aria riecheggiavano parole empie di offesa a kami e madri, ma poi chinavano la testa riprendendo a muoversi con maggiore attenzione per portare a termine il compito entro il tempo prefissato. Inutile aggiungere che le domande dei due fogliosi nella migliore delle ipotesi caddero nel vuoto, tra scrollate di spalle e frettolose frasi fatte.

    Sapendo che sarebbe stato inutile, non appena l'ennesimo scaricatore di porto gli ebbe voltato le spalle dopo averlo liquidato con un poco collaborativo "devo andare", Shin congiunse rapidamente le mani a comporre la posizione magica della tigre [Tecnica]Consumo 4,5 Bassi, Potenza 45. Con disinvoltura, afferrò la spalla dell'uomo a trattenerlo, ripetendo di nuovo la domanda, ma questa volta rilasciando nel sistema circolatorio del civile il suo chakra. Se fosse stato vittima di un genjutsu che gli impediva di parlare l'avrebbe sciolto, ammesso che non fosse incredibilmente potente. E che una simile illusione esistesse veramente nella sua testa.

    Mi scusi, è proprio sicuro che non può dedicarci un minuto e spiegarci il motivo di questo coprifuoco?

    La domanda sarebbe con ogni probabilità stata ignorata nuovamente, e provare non costava nulla. Da quando il giovane si era ritrovato immerso in casi sempre più complicati, con poteri che sfioravano il sovrannaturale coinvolti, non era mai stato colpa di arti illusorie. Ci aveva provato a Città di Pietra, una pista promettente, ma alla fine si trattava di rituali che riguardavano le anime. Ci aveva provato nell'Isola dove non si può morire, già meno convinto, ma a quanto pareva il trucco era nell'acqua. E ci stava provando anche lì, insospettito dalla strane reticenza dei locali. Certo, la spiegazione non poteva essere sempre un genjutsu, ma se ogni tanto lo fosse stato sarebbe stato gradito. Tentar non nuoce, si era detto.

    D'altro canto le opzioni proposte dal compagno non erano poi migliori. Il Kinryu non si voltò neanche ad osservarlo mentre suggeriva di rapire qualcuno per interrogarlo, ma era sicuro che stesse sorridendo. In realtà, in mancanza di meglio, non era un piano completamente da scartare. In fin dei conti la missione aveva la priorità sull'incolumità di un burbero sconosciuto. Shin si fermò un attimo, quasi spaventato da ciò che aveva appena pensato, quando la sua attenzione fu attratta, al pari di quella di Yato, da un individuo che spiccava tra la massa che affollava il molicciolo.

    Non servivano le deduzioni del Senju, per quanto argute, a far notare che l'uomo era decisamente fuori luogo. La spada, che portava dietro la schiena come il Kinryu, lo identificava come un combattente, ma non aveva l'aria del ninja. Forse aveva ragione il neo chunin e si trattava di un samurai. Il duo di Konoha si fece avanti, ma prima che potesse aprire bocca quegli li anticipò. I loro sospetti erano fondati, ma in quelle poche frasi che buttò lì lasciò un vago senso di inquietudine nel ragazzo, che era un ascoltatore attento.

    Mentre il manipolatore del legno tornava alla carica, con scarso successo, Shin stava pensando al modo migliore per approcciarlo. Si trovava sul territorio del Paese del Fuoco, che era loro giurisdizione, quindi avrebbero potuto semplicemente costringerlo a collaborare. Qualcosa gli diceva che non sarebbe stata però una buona idea. Aveva l'aria di uno che sapeva difendersi, e sollevare un polverone appena arrivati in città non gli sembrava il caso. A ridosso del coprifuoco per di più. Chi sa quali pericoli si sarebbero palesati allo scoccare dell'ora fatidica. Di certo farsi cogliere impreparati durante una zuffa non sarebbe stato salutare.

    Nel frattempo il samurai si stava allontanando. Non fece nulla per trattenerlo, ma non intendeva lasciar cadere quella pista così facilmente. Aveva sicuramente qualcosa da dir loro, che lo volesse o no. Il chunin si voltò verso il compagno, sussurrando un'unica parola senza aggiungere nessuna spiegazione.

    Seguiamolo.


    Probabilmente il samurai si era accorto di essere seguito nell'istante stesso in cui aveva abbandonato le banchine. D'altro canto, lo shinobi non stava facendo nulla per nascondere la sua presenza. Si limitava a percorrere la stessa strada, rimanendo dietro di lui di un quattro o cinque metri. Non gli era propriamente addosso, ma sarebbe bastato un balzo per raggiungerlo.

    Se il pedinato li avesse condotti fino a una abitazione privata, nell'atto di voltarsi per chiudere la porta avrebbe trovato il piede del Kinryu ad impedirglielo, nello stesso modo in cui Yato si era imposto a casa sua la sera precedente. Se invece si fosse trattato di un luogo pubblico, come una taverna, meglio ancora. Nessuno avrebbe avuto motivo di sbarrargli il passo, tanto meno a ridosso del coprifuoco. In ogni caso, una volta al sicuro da qualsiasi cosa fosse in agguato dopo il calar delle tenebre, forse sarebbe stato più incline a parlare.

    Le domande che il giovane aveva da rivolgergli, se possibile in privato, riguardavano più la situazione locale che il caso in sé.

    Perdoni l'insistenza, sarò rapido, anche se ora non ha più nulla da temere dietro a questa solidissima porta di legno.

    Nonostante tutto ciò che aveva passato, l'ironia non lo aveva abbandonato.

    Akechi Mitsuhide-san, non vogliamo coinvolgerla in nessuna guerra. Però vede, il punto è questo: qui non dovrebbe esserci nessuna guerra in atto. A cosa si riferisce?

    Almeno per quello che ne sapevano, che evidentemente non era poi molto. La seconda domanda veniva quasi da sé ed era una conseguenza della prima.

    Un'ultima cosa, poi togliamo il disturbo. Ha parlato di altri ninja, ma qui dovremmo esserci solo noi. Può dirci dove li ha incontrati, magari che aspetto hanno?

    Avrebbe svuotato il sacco con così poco, o sarebbero dovuti ricorrere alle maniere forti? Nel frattempo le lancette dell'orologio continuavano a marciare sul quadrante, e la luce si faceva sempre più tenue in cielo. Quanto mancava al coprifuoco?
     
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    Il Lago degli Imbattuti


    III

    I Mercanti in Città
    Zoruto gettò uno sguardo storto e minaccioso a Kato alla sua provocazione, ma indurre gli altri ad attaccare era la SUA specialità e non cadde certo preda delle parole del più giovane consanguineo. Io mi reggo benissimo sulle mie gambe, bamboccio. E' mio fratello a essere arrivato dove si trova grazie a me. Le voci nell'ambiente criminale (nascoste all'udito dell'uomo, ovviamente) erano di altro avviso, ma non era quello il luogo nè il tempo di approfondire. Ma sentiamo le tue deduzioni. Il Maestro era mortificato da quella situazione e fu ben lieto di collaborare in ogni modo possibile. No, Evocatore. Non riesco a comunicare, ma la mia conoscenza appena acquisita non mi sarà di ostacolo. Io non capisco... Mormorò il commerciante, comunque alla loro mercè, che dopo poco si sottopose (non che avesse scelta) al Simbolo di Pensiero. Interrogato nuovamente, comunque, diede quella che per lui era la motivazione più logica e corretta: Il coprifuoco è imposto dal capovillaggio per il bene collettivo.

    Visto il buco nell'acqua, sotto lo sguardo sarcastico di Zoruto i due cercarono un diverso approccio. Parteciperò a questo tuo Rilascio, se insisti, ma ho qualche dubbio, stronzetto. Disse, poggiando una mano su Shitto dopo lo scambio di informazioni che diede il medesimo risultato: il corvo non era in grado di trasmettere ciò che aveva appreso, ma pareva turbato per quelle informazioni (complice la più giovane età). Un rapido Rilascio combinato non diede risultati immediati, anche se per una frazione di secondo il giovane corvo riuscì a dire qualcosa: Haji. Haji è il nome di quella...cosa che ha influenzato il mercante e...e anche Kokai, Kokai è il più grosso, il capo. Il coprifuoco è per loro...per...per il bene collettivo. Poi nulla, il jutsu aveva avuto un effetto minimo, come se quel genjutsu fosse fuori dalla loro portata, o semplicemente funzionasse in maniera diversa dal solito. Haji e Kokai? Che siano ninja? Buffi nomi comunque. Forse sei meno inutile di quanto pensassi. Ora andiamo dal capovillaggio.

    La casa del capovillaggio non era particolarmente più lussuosa delle altre, ma sicuramente saltava agli occhi perchè più grande, con ben tre piani e un giardino ben curato. Niente a paragone con le famiglie ricche dei Villaggi, ma comunque un pò più di quello che un pescatore della piccola cittadina poteva permettersi. Il capovillaggio li ricevette sulla porta non appena il suo assistente lo andò a chiamare quando i due ninja si presentarono. Era un uomo ben vestito

    e dall'aria seria, non certo uno sprovveduto. Sono lieto che due shinobi ci facciano visita, anche se tecnicamente noi siamo sotto la giurisdizione di Konoha, per quanto Oto sia vicina. Perdonate se non vi faccio entrare subito ma sta per arrivare l'ora del coprifuoco e non posso intrattenervi più di tanto. Non sarebbe meglio se tornaste domani? A quelle parole Zoruto gonfiò il petto, facendosi nettamente più minaccioso, ma non disse nulla mentre Kato prendeva la parola, limitandosi a un: Puoi dirlo forte, stronzetto. Quando quello cercò di indovinare il suo grado. In realtà girava voce che avesse comprato il grado, ma non andiamo a fondo alla vicenda per ora. In ogni caso, il Coprifuoco è qualcosa che ho indetto per la sicurezza e il benessere pubblico. Tutto qui. E' molto più sicuro stare in casa la sera, non vedo come possano servire spiegazioni per una cosa tanto ovvia. In ogni caso congiunse le mani alla proposta di essere sottoposto a un Jutsu. Sono mortificato, ma credo che essere sottoposto a una magia ninja sconosciuta sarebbe irresponsabile da parte mia. Se vorrete potremo parlarne domani, ora ho realmente fretta, stiamo per chiudere tutto. Declinò gentilmente, ma fermo nei toni nonostante la minaccia rappresentata da Zoruto e quando lo lasciarono in pace se ne tornò dentro casa. Tutto qui, stronzetto? Non abbiamo granchè e questo posto comincia già a starmi stretto. Dove dovevamo reincontrarci con gli altri? Possibile che fosse preoccupato per quello che accadeva dopo il coprifuoco? O era semplicemente un'insopportabile individuo dalla scarsa pazienza?

    Sponde del Lago
    Il sobrio tentativo di Shin di dissolvere l'influenza di un genjutsu ebbe scarsi risultati. Forse perchè era necessaria la certezza di un'illusione per spezzarla, o forse per qualche fattore esterno...o forse perchè non era un'illusione normale. Immaginai cosa avesse appena tentato e non potevo dargli torto: il comportamento di tutti gli abitanti era fin troppo bizzarro per essere realistico!

    Trovarmi poi messo da parte dal samurai senza avere risposte mi indispettì sul momento, anche se feci del mio meglio per mantenere un'espressione neutra: ero un chunin e dovevo iniziare a comportarmi in maniera più sottile, esattamente come avevo fatto sulla nave dei tre rapitori di bambini. Feci un profondo respiro, cercando con lo sguardo Shin per elaborare una strategia, ma il Kinryu aveva già preso la sua decisione. Annuii in accordo con la sua proposta, iniziando a seguire il samurai mentre si dirigeva (verosimilmente) al suo alloggio. Sono addestrato, potrei seguirlo senza farmi notare, come mai questa pagliacciata, Shin? Gli chiesi non appena ebbi chiare le dinamiche del pedinamento, dubbioso sull'effettivo risultato, ma quando il Samurai raggiunse una porta fu subito chiaro che l'altro ninja intendeva sfruttare la sua spiccata velocità di scatto per impedirgli di chiudersela alle spalle e imporre un'ulteriore chiacchierata. Lo stesso che avevo fatto con lui, notai, cosa che mi fece piegare appena le labbra, sarcastico. Rimasi in disparte, ma entro il raggio della manipolazione del legno, tenendo gli occhi aperti sul circondario.

    Pensavo di aver detto che non c'era altro. Replicò il Samurai, laconico e indispettito. All'insistenza di Shin alzò gli occhi al cielo, sospirando. C'è sempre una guerra, Shinobi. Le notizie girano...Hayate, i Cremisi, Kumo contro Oto. C'è sempre una guerra, e io non voglio nulla a che vedere con le vostre guerre tra ninja. Sto perfezionando la mia via della spada nella speranza di esser degno di tornare nella mia patria. Lasciatemi in pace. Cercò di chiudere la porta nuovamente ma il piede di Shin forniva un cuneo al momento insormontabile se non si volevano fare scenate. Non so da dove venissero. Uno aveva un coprifronte di Konoha rigato e un giubbotto azzurro e l'altro era vestito come un pagliaccio. Cercavano un loro alleato per non so cosa. Li ho mandati al diavolo, come vorrei mandare al diavolo voi due. Con un calcio avrebbe cercato di spostare il piede del Kinryu, un gesto oggettivamente non pensato per fare del male, chiudendosi poi la porta alle spalle a meno di ulteriori insistenze. La descrizione del ninja con il cappotto azzurro poteva ricordare qualcuno incontrato di recente, anche se non da me.

    Intanto l'orologio andava avanti e mancava poco al rendez-vous che avevamo progettato con il resto del Team. Mentre la gente si affrettava per tornare a casa io tenevo gli occhi aperti pur senza percepire nulla che potesse costituire una minaccia immediata o potenziale. Per cosa diavolo esisteva il coprifuoco? Magari gli altri avevano ottenuto informazioni migliori.
    In ogni caso una volta lasciato perdere il Samurai mi sarei riavvicinato. Allora Shin-kun? Io non potevo saperlo, ma il mio interlocutore sentì una chiara eco quando pronunciai il suo nome. Un'eco che veniva da poco distante. Che ti prende? Chiesi, notando la sua reazione. Ancora una volta il suo nome echeggiò, ma solo per le sue orecchie, dalla stessa direzione: un barile pieno di acqua piovana. Se lui si fosse avvicinato non avrebbe percepito alcuna minaccia o pericolo, e lo stesso valeva per me (che pure non sentivo la voce, casomai la avesse condivisa), ma avvicinandosi e sporgendosi sopra il bordo, inevitabilmente lo shinobi di Konoha avrebbe visto solo il proprio volto riflesso. Ma con una smorfia sinistra e deviata, la stessa del suo clone generato dalla spada che aveva avuto in prestito! Ciao Shin-kun. Disse, canzonatorio. Sei molto maleducato a non parlare mai con me, ma posso raggiungerti anche così, per quanto sia un trucco: la mia voce è nella tua testa, e preferirei apparire riflesso sulla mia lama. Come mai non mi usi mai? Mi piacerebbe prendere qualcosa da te, lo sai. Sorrise, demoniaco. Che succede, Shin? Avrei chiesto, specie se Shin avesse parlato a voce alta col suo riflesso, cominciando ad arretrare circospetto: che il coprifuoco fosse per qualche sostanza o effetto che faceva impazzire le persone. Normalmente non starei a disturbarmi a darti qualche indizio, ma il destino è spesso divertente. In tre nello stesso posto, ci crederesti? Il sosia riflesso si sarebbe avvicinato, sussurrando. Il Samurai ha mentito. Forse è vera la faccenda dei ninja, ma non è qui a studiare la via della spada. Quella che aveva sulle spalle è Giugno Luttuoso, mio fratello. E a giudicare dalla sua postura la sa già usare benissimo.

    Inutile chiedere notizie sull'altro Mese di Meku, la sinistra spada ereditata dal Kinryu non avrebbe aperto bocca al riguardo, ma anche precipitarsi all'abitazione del Samurai avrebbe portato a un buco nell'acqua: la porta era aperta, ma all'interno non c'era niente, nemmeno tracce della presenza di qualcuno di recente. Se Shin mi avesse informato sarei sbiancato. Non può essere sparito nel nulla... Deglutii. E se fosse uno...spirito? O qualcosa di simile? Magari il motivo del coprifuoco sono degli spettri? L'orologio avanzava intanto. Dovevamo continuare a indagare o riunirci col gruppo? O magari restare nei paraggi e vedere cosa succedeva? E in quel caso...come prepararci?

    La Villa dei Naminaka
    Sono stato addestrato qui e ci ho vissuto a lungo, è più che normale che io lo conosca. Tuttavia con...l'assottigliamento dei ranghi del nostro clan non mi stupisce che questo posto sia poco conosciuto ai più giovani. Ammise l'uomo mascherato, molto placidamente, impervio ai sospetti di Etsuko o forse del tutto disinteressato a fugarli. Poco dopo, immersi nella foresta antistante alla villa, non appena Mugen parlò della tecnica speciale che condividevano ecco che nuovi dubbi sorsero nella mente dell'altro Akuma. Perchè la tua conoscenza della nostra arte è ancora acerba. La mente, la componente spirituale del chakra è il fulcro del suo potere. Ma quando una mente viene portata all'estremo, o quando è disturbata, a fronte di grandi energie a disposizione possono verificarsi anomalie...come illusioni persistenti, o dotate di autonomia. O anche la completa sottomissione della mente alla sua creatura. Il Magan non è un'arte per persone dalla mente debole. E questa villa serviva per metterle alla prova. Tutt'altro che chiarificatore, Mugen si esibì poi nell'attacco al serpente illusorio autonomo, lasciando di ghiaccio l'altro Kiriano.

    La reazione arrivò ma l'uomo mascherato non fece nulla per impedire a Etsuko di afferrargli il braccio e deviare la balestra, tuttavia mentre parlava bruscamente i freddi lineamenti della maschera si fecero molto vicini al suo volto, con occhi rossi degli Akuma che brillavano appena oltre le strette fessure, unico segno di riconoscimento del fatto che ci fosse realmente una faccia dietro quella copertura. Non era mia intenzione turbarti. Temevo che avvisandoti avresti fatto un movimento eccessivo privandomi della linea di tiro. Non si ripeterà. Freddo nel tono almeno quanto era stato irritato l'Akuma, per un attimo Mugen mise da parte la cordialità ostentata fino a quel momento, risultando quasi meccanico nei modi, tanto era rigido. Non appena venne liberato comunque si fece più rilassato, sebbene la risata mostruosa che echeggiò nell'aria catalizzò l'attenzione di entrambi.

    Stabilita una linea d'azione Mugen fece un cenno d'assenso col capo, proseguendo quindi diretti per il bosco fino a raggiungere la villa, fonte dell'agghiacciante verso udito poco prima. Non entro nella Villa da diverso tempo e certamente da prima che ci entrasse...qualunque cosa sia la cosa che ride dentro. Ma certamente non mi perderò all'interno. Aggirarono l'edificio circospetti, senza che dalle finestre dai vetri sporchi si scorgesse alcunchè, complici anche i pesanti tendaggi. Non un rumore, ma senza dubbio entrambi percepivano una distinta sensazione di inquietudine. La botola ha un lucchetto a combinazione. Cinque, Sette, Nove, per sentire uno scatto...in realtà è una trappola. Dopo questa prima combinazione bisogna inserire Sei, Nove, Uno. Spiegò Mugen interagendo con l'ingresso chiuso, guadagnando l'apertura per entrambi.

    All'aprirsi della botola li investì un discreto odore di chiuso e polvere che avrebbe fatto la gioia di svariati allergici, ma le scale che scendevano nel buio erano intatte e in buono stato, anche se sporche. Possiamo andare. Cautela. Dopo qualche gradino tutt'altro che scricchiolante si ritrovarono in una cantina con diverse botti e parecchio scatolame, probabilmente nella cantina usata come dispensa o magazzino. C'erano anche bottiglie d'olio e in generale il sufficiente per sfamare parecchie persone per molto tempo. Mugen accese la luce, per meglio osservare l'ambiente. Niente tracce per terra, nessuno è entrato qui di recente. Quella porta dà alla sala d'addestramento, da là delle scale possono portarci di sopra. Ci sono anche due porte per dei magazzini di armi e equipaggiamento ma non penso siano utili adesso. Cercò di aprire lentamente la porta dopo aver posato dell'olio sui cardini, per sicurezza, ma ebbe difficoltà a spingerla. C'è qualcosa che la blocca...una specie di palta, o argilla che impiasta la porta. Sembra sia tutta dal lato opposto. Desistiamo o la proviamo a spazzare via in qualche modo?

    Se avessero deciso di proseguire e avessero in qualche modo forzato la porta (o rimosso l'argilla), ad attenderli avrebbero trovato una sala molto ampia e buia, con pavimento in tatami alta almeno tre metri e sgombra di ostacoli. Qualcosa non quadra. Avrebbe mormorato Mugen, guardandosi intorno: la stanza era un campo di battaglia: artigliate e tagli ornavano il pavimento e le pareti come se si fosse combattuta una furiosa battaglia, così come aree praticamente esplose o divelte! Riesci a capire cosa intendo? Avrebbe chiesto a Etsuko, forse per metterlo alla prova. Le scale erano sulla parete settentrionale (loro erano su quella occidentale) a una ventina di metri, e salivano a chiocciola fino al piano superiore. Come dovevano muoversi, e cosa aveva visto di fuori posto Mugen, pur trovandolo talmente ovvio da non doverlo spiegare? E quale sarebbe stato il piano d'azione? La vista del Magan era negata e si sentivano solo rumori vaghi e distanti dal piano di sopra...forse immaginari? Abbiamo anche poco tempo prima del rendez-vous con il gruppo. Che facciamo?
     
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    Il Lago Degli Imbattuti


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    [Nota per Febh QM]Visti i tempi dilazionati del post mi rimetto nuovamente ad una tua decisione sui consumi di Chakra , dimmi tu come comportarmi.


    Pensai a diverse soluzioni e approcci per cercare di ottenere più informazioni possibili. Ciascuna delle strade che seguii mi diede praticamente un risultato inaspettato ogni volta. In primo luogo quando il Maestro impose il simbolo del pensiero sull'affiliato Yotsuki nulla ebbe effetto e ciò mi lasciò interdetto. Era un funjustu molto potente e non avere avuto il benché minimo effetto significava solo una cosa: ci stavamo trovando davanti ad un potere tremendo, che trascendeva i limiti di un Chunin... se non quello di un Jonin. Per un attimo mi balenò per la mente l'idea di farmi trasmettere dal Maestro quanto appreso, visto che mi aveva confermato che la conoscenza non avrebbe ostacolato le sue azioni. Ma era una strada a cui avrei optato solo come ultima soluzione, era troppo imprevedibile alla fine dei conti.

    Comunque l'idea di utilizzare in combinazione il rilascio fu in parte corretta, parzialmente perché fu evidente sia per me che per Zoruto che l'illusione che circuiva il Maestro e Shitto era incredibilmente potente e solo per una frazione di tempo il nostro rilascio combinato ci garantì un effetto minimo. Ascoltai con la massima attenzione le parole dette dal corvo giovane ed ottenni così due nomi. Era pur sempre qualcosa. Commentando verso Zoruto Ad una prima impressione il Genjustu che affligge le mie evocazioni e i civili è incredibilmente forte. La nostra combinazione è riuscita a malapena a scalfirlo. Ma ho idea ben precisa per dopo. Sarà molto divertente! IhIhIhIhIhIh! sì, qualcuno sarebbe quasi morto dalle risate.

    L'incontro con il capovillaggio invero fu un disastro, non nel senso totalmente negativo bensì nell'ottenimento delle informazioni. Tralasciando il teatrino con Zoruto, a cui risposti altrettanto causticamente avvicinando la bocca verso l'orecchio dello Yotsuki, così da sussurrare discretamente Dunque sarai pure Jonin ma poniti questa domanda... perché il Kokage ha affidato un Sigillo Maledetto addirittura ad uno studente, escludendo te? Come mai? Eh? Io c'ero quel giorno... IhIhIhIhIh! Comunque se tutti gli interrogati, comprese le mie evocazioni (che stavano aspettando fuori dalla casa), puntavano nei loro discorsi ripetuti verso il Capovillaggio come autore del coprifuoco la logica indicava quel tizio come attore principale di quella situazione. Non solo, al domandare del coprifuoco egli rispose in maniera ben diversa rispetto agli altri interrogati. Poteva benissimo trattarsi di un caso oppure di una volontà libera dal genjustu che offuscava la mente. Fossi stato senza Zoruto avrei squartato l'uomo di fronte a me fintantoché non mi avrebbe dato una risposta ma ciò non potevo farlo, almeno nelle mie vesti accademiche, e mi limitai ad un semplice Capisco. Così mi alzai e uscii tuttavia indicando a Zoruto, con un cenno della testa, di seguirmi in un angolo discreto lì vicino.

    Ascoltai i commenti del mio compagno di Clan e presi a ridere, divertito come non mai IhIhIhIhIhIhIh!!! Di cosa hai paura Zoruto? Del Buio? Della Notte? Hai fretta? Temi che i mostri ti ghermiscano? Smisi per un secondo di parlare I veri mostri si nascondono alla luce del sole. Ed evidentemente devi ancora incontrane uno, altrimenti non sentiresti questa puzza... questo odore di pericolo costante. IhIhIhIhIhIhIhIhIhIh! Fu la mia conclusione. Poteva adornarsi di tutti i denti che voleva ma un bambino con una mazza storta o un effeminato dai modi pacati erano la chiara dimostrazione che nel mondo dei Ninja nulla era scontato. Ripresi a parlare, dopo qualche istante Di base non affronterei la notte, senza sapere nulla. Potremo rischiarci le chiappe sia come fisico che come mente, effettivamente. Prima però di riunirmi con gli altri, ammesso di riuscirci, proverei alcuni tentativi. Ci vorrà poco per ciascuno di essi. Guardai il Maestro Allora a te chiedo la più semplice delle cose: trasformati e mostrami chi sono questi Haij e Kokai. Prima l'uno e poi l'altro. Ero tremendamente curioso di sapere che cosa ne sarebbe uscito. Non ne poteva parlare, questo era assodato, ma di certo il creatore del genjustu non avrebbe mai pensato ad una alternativa del genere: sfruttare un Simbolo del Pensiero e attraverso di esso mimare ciò di quanto visto. Ero sicuro che il Maestro sarebbe riuscito a rappresentare queste due minacce, visivamente trasformandosi in esse! A quel punto comunque fosse andato il tentativo avrei proseguito con la seconda prova Ritenteremo il Rilascio alla massima potenza, Zoruto e ti chiedo di nuovo la tua collaborazione tuttavia questa volta raddoppieremo la potenza dello stesso. Shitto potenzierà entrambi con un simbolo della psiche. Inoltre colpirò Shitto, in maniera molto seria così da aumentare l'efficacia. Magari riusciremo a rompere la tecnica. Immagino che ti chiedo uno sforzo, perciò domandami una cifra ragionevole in Ryo... se vuoi posso pagarti per questo servizio. O in alternativa lo considererò un favore personale, e non è una cosa da poco. Shitto, te invece preparati a subire il colpo. Affinché funzioni devi essere consapevole e d'accordo dell'attacco. Solo se Zoruto avesse accettato allora indicando a Shitto di potenziarci mi preparai ad eseguire, in combinazione con il Jonin, il Rilascio.[Potenza Rilascio]Shitto impone su Zoruto e Kato un simbolo della psiche consumando 1,5 Bassi per simbolo. Quindi aumentando di 15 la potenza. Utilizza almeno per uno dei due simboli, ma lascio a te Febh decidere se anche per entrambi Tecnica Focalizzata con bonus in Concentrazione aumentando così di altri 10 la Potenza del Simbolo.

    Considerando che Zoruto è un Jonin lui riesce a formare un Rilascio con potenza pari a 60.

    Kato colpisce Shitto (che è energia verde) con forza pari a Rossa e una potenza pari a 50 (Potenza:10 (Danno Base) +20 (Stivali da Combattimento) +20 (Differenza Forza- Resistenza)

    Di conseguenza la potenza del Rilascio varia, a seconda della tua decisione da un minimo di 195 a un massimo di 205.
    Potenza: 45 (4,5 Bassi Kato) +60 (6 Bassi Zoruto) + (15 o 25) Simbolo della Psiche x 2 +50 (Danno Shitto)


    Shitto [Evocazioni]
    Shitto rappresenta uno dei corvi fedelissimi al Maestro. Fin dalla più tenera età ha sempre seguito i suoi ordini e nei suoi confronti vige un patto di sangue mortale. Shitto infatti ha giurato di seguire il Maestro fino alla sua morte. Tuttavia a differenza dei suoi compagni di Clan Shitto non è in grado di volare, oltreché di essere di piccole dimensioni, e per questo ha sviluppato una serie di abilità in grado di supportare l'evocatore. All'estremità delle sue ali si presentano al posto degli artigli delle mani, non così dissimili da quelle umane, in grado di comporre sigilli. [Conoscenze: Ramo dei Potenziamenti]

    Shitto
    Abile: L'utilizzatore può richiamare tramite la tecnica del richiamo la creatura {Shitto}. La creatura può essere posta in uno slot da Genin, Chunin o Jonin, aumentando di conseguenza la quantità di competenze di contratto conosciute.
    (Energia Verde: Vitalità 6 leggere | Riserva 6 bassi | Unità 1)
    [Da genin in su]

    Tecnica Economica
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da genin in su]

    Sguardo del Corvo Paralizzante
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Serpente (1)
    L'illusione si attiva se la vittima incrocia lo sguardo dell'utilizzatore durante la composizione del sigillo entro 3 metri, se non sono presenti altri elementi ostili. Tutto l'istinto omicida dell'utilizzatore si rivestirà sulla vittima, la quale crederà di essere imbrigliata e rallentata da un grosso corvo per un round. Qualunque tecnica, azione o effetto attivo verrà interrotto e si riattiverà dopo un round, dove possibile (non influenza effetti di alterazione mentale o mnemonica). L'efficacia è pari a 60. Riutilizzare questa tecnica rende Affaticato l'utilizzatore. Dopo aver attivato la tecnica, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive, ma può parlare, il round termina.
    Tipo: Genjutsu - Bakkin
    Sottotipo: Debilitante
    (Consumo: Medioalto)
    [Da chunin in su]

    Higaisha Setsumeikai - Esposizione delle Vittime Sofferenti
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Serpente, Lepre, Cavallo, Scimmia, Capra, Scimmia (6)
    L'illusione si attiva se osservati i sigilli dalla vittima durante il caricamento della tecnica e se la vittima presente entro 6 metri l'utilizzatore. La vittima vedrà l'ambiente oscurarsi come fosse notte e l'utilizzatore scomparirà; da ogni struttura presente verrà comparire volti umani, disperati e orrendi, che tenteranno di afferrare la vittima, supplicanti (contano come Finte). La vittima vedrà tutte le persone presenti, eccetto l'utilizzatore che sarà Occultato finchè non compie azioni offensive, con lo stesso volto disperato e orrendo, credendo che li voglia aggredire. Non potrà distinguere alleati e avversari, non distinguendo le loro voci o caratteristiche, se l'utilizzatore attacca apparirà deforme come tutti gli altri. L'efficacia è pari a 60.
    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: Medioalto / Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]

    Rombo di Tuono
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Cane, Bue, Scimmia, Lepre, Capra, Cane, Scimmia (7)
    L'utilizzatore può modificare la pressione dell'aria, concentrare all'interno dei palmi delle sfere sonore. Sbattendo con violenza le mani a terra, genera un onda d'urto sonora in un raggio di 21 metri. L'onda provocherà la riduzione della Percezione di 3 e una riduzione di 6 leggere alla vitalità; i malus rimarranno attivi per 2 round. Oltre il raggio d'azione ed entro i 100 metri, il danno alla vitalità sarà 2 leggere e i malus rimarranno attivi per 1 round.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Elevato)
    [Da jonin in su]

    Ramo dei Potenziamenti [Evocazioni]
    I Kuroi fin da tempi immemori hanno sfruttato tutte le arti ancillari del mondo Ninja per sopperire alla loro debolezza fisica, se paragonata ad altre evocazioni magiche. Dunque molti Corvi sono caraterizzati da abilità utili nel supporto e nel potenziamento di se stessi o del loro evocatore.

    Azione Rapida
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.
    [Da genin in su]

    Simbolo della Psiche
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo, l'utilizzatore può potenziare le ninjutsu o genjutsu eseguite. Una genjutsu o ninjutsu avrà un incremento di potenza o efficacia di 5 per grado ninja posseduto. Una volta sfruttato il bonus, il relativo simbolo scomparirà. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza effetto. È possibile attivare massimo un sigillo sulla stessa tecnica.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: ½ Basso ogni potenza 5)
    [Simboli Massimi: 1 ogni grado]
    [Da genin in su]

    Tecnica Focalizzata
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata con un bonus di 3 tacche ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione dell'abilità; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da chunin in su]

    Impronta di Chakra Oscurità
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Oscrutà. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Kageton o tecniche derivate non elementali o +10 l'efficacia dei Genjutsu Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da chunin in su]

    Sabaku no Waku - Creatura Maligna del Deserto
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Tigre, Bue, Cinghiale, Bue, Topo, Serpente (6)
    L'illusione si attiva se la vittima si trova entro 9 metri dall'utilizzatore. La vittima vedrà emergere dalla terra un mostro di sabbia, dalle dimensioni pari a 20 slot dimensionali, dalla forma decisa dall'utilizzatore. Questo essere risulterà invulnerabile a qualsiasi attacco e la vittima vedrà ogni azione fermata dalla bestia (mentre in realtà gli attacchi oltrepasseranno la bestia causando i normali effetti). Per ogni slot azione ceduto dall'utilizzatore, la bestia potrà effettuare un attacco di potenza illusoria pari a 20, con velocità parienergia alla vittima più i bonus/malus, aumenti/diminuzioni e vantaggi/svantaggi in Concentrazione dell'utilizzatore. L'efficacia è pari a 70.
    Tipo: Genjutsu - Dame-ji
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: Alto / Mantenimento: Medio)
    [Da jonin in su]
    Tuttavia mentre la tecnica sarebbe andata con la punta del piede destro avrei colpito il centro del corpo del corvo, modulando sapientemente la forza in maniera tale da colpirlo sì forte ma non da ucciderlo. Sfruttando il momento chiesi a Shitto, prima che le sue forze cedessero dal colpo subito alcune domande chiave Chi sono Haij e Kokai? Perché il coprifuoco è così ovvio? Non capisco! Difficilmente avrebbe risposto ad altro e al termine lo avrei pareggiato. Aveva sicuramente subito un danno tremendo e aveva bisogno di tempo, per recuperare. Tentate quelle due strade si prospettavano di seguito due alternative principali.

    Se con la trasformazione del Maestro fossi riuscito ad intuire la forma e la rappresentazione di Haij e Kokai allora avrei giocato su quello. Se effettivamente questo Kokai, il più grosso, si fosse rivelato come un mostro o comunque una persona minacciosa allora avrei giocato una carta ben sporca Zoruto, Maestro cercheremo di far parlare il Capovillaggio, visto che è stato ben poco eloquente. Il Maestro si trasformerà in Kokai e si dirigerà aggressivo verso la casa del Capovillaggio richiamando così la sua attenzione. Una volta giunto davanti alla casa inizierà letteralmente a buttarla giù. Cercherà di sfondare le finestre, di fare casino e rumore. Io e Zoruto invece entreremo dalla porta principale, sfondandola se necessario e sfrutteremo quegli attimo di panico del Capovillaggio per spingerlo a parlare. A quel punto il finto Kokai si presenterà all'ingresso o comunque davanti al Capovillaggio così da aumentare la tensione e sono sicuro che parlerà. Diavolo! Zoruto la tua collaborazione è apprezzata, ma se non vuoi partecipare io lo farò lo stesso. Molto semplicemente. Ah Maestro, se tu non riuscirai a comportati da Kokai invertiremo i ruoli e tu farai da Kato procedendo in ogni caso stabilito. E così avrei agito che avessi interpretato me stesso o Kokai.

    Una volta che il Maestro si fosse trasformatoRecitazione
    Abile: L'utilizzatore può modulare a piacimento il proprio timbro vocale, riuscendo a parlare come una persona molto più giovane o anziana di lui, del sesso opposto, o impersonando una persona specifica.
    [Da genin in su]

    Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: Basso)
    [Da genin in su]
    in Kokai avremmo dato il via al piano. Il finto Kokai sarebbe partito per primo e avrebbe iniziato a sbattere gli arti e cercare di sfondare le finestre tentando di entrare. Io sarei corso contro la porta di ingresso della casa del Capovillaggio, cercando prima di aprirla e poi eventualmente di sfondarla (ripetendo eventualmente l'azione) con un calcio frontale secco al centro della porta, infondo non sarebbe stato per nulla difficile, la mia forza e le mie abilità me lo avrebbero consentito in aggiunta ad un tocco di chakra compresso! [Abilità]Forza: 725.

    Manualità [1]
    Abile: L'utilizzatore può fare e disfare facilmente i nodi, creare oggetti in rapidità, compiere altri lavori di precisione con discreta velocità. Creare oggetti richiederà slot gratuito Veloce anziché Lento.
    [Da genin in su]

    Note del Dolore: Do! Re!
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, colpendo l'avversario, può allontanare la vittima fino a 9 metri di distanza tramite il chakra compresso. La Forza del colpo sarà incrementata di 3 tacche. Può essere utilizzata a mani nude o con [Potenziamenti]. È possibile combinarla con le tecniche "Note del Dolore: Mi! Fa! Sol!" e "Note del Dolore: La! Si! Do!" sfruttando un singolo slot tecnica avanzato per attivare le tecniche insieme, sullo stesso colpo.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Basso)
    [Da studente in su]
    Poi mi sarei diretto preferibilmente verso il Capovillaggio C'è quella cosa davanti a casa sua! La sta distruggendo! Oh no! Sta entrando dalla porta principale. Se il tempismo fosse stato corretto il Maestro si sarebbe presentato davanti a noi, sotto forma di Kokai Siamo corsi qui perché abbiamo sentito questi rumori. E siamo qui per proteggerla però mi deve dire chi è! Che cosa vuole? Perché c'è questo coprifuoco?! Parli! Più informazioni sapremo più possibilità avremmo di sconfiggerla! Veloce! Avrei gridato all'uomo. La pressione e la paura avrebbero sciolto la riservatezza o smascherato l'inganno del Capovillaggio.

    Se invece il Maestro non fosse riuscito ad eseguire la tecnica della trasformazione allora avrei puntato ad una alternativa Zoruto, mi applico in falegnameria. Rendiamo questo fine pomeriggio più divertente! IhIhIhIhIhIhIh! Avvicinandomi all'ingresso della casa del Capovillaggio prendendo in mano il tirapugni, Rongosukai, avrei iniziato ad incidere sulla porte di ingresso delle parole in caratteri cubitali, molto esplicite Kokai, figlio di puttana. Ti sfido. Forse il Capovillaggio sarebbe stato spinto ad indagare all'udire la propria casa puntellata dall'esterno e se avesse chiesto il motivo avrei risposto molto cordialmente Forse dovrei aspettare domani mattina... o forse no e la mia mano avrebbe tracciato Haij sei una merdaPoi rivolgendomi all'anziano Inizierò a scardinare ogni singolo accesso di casa sua finché non mi dirà il motivo del coprifuoco oppure questo Kokai entrerà in casa sua. Veda lei cosa fare. Può fermarmi o denuniciarmi ma credo che farò prima in tempo io a buttar giù casa sua. E sarà già morto per allora. E così avrei fatto, dividendomi in tre copie fisiche avrei iniziato a staccare ogni serramento, finestra o porta della casa fintantoché il vecchio non avrebbe iniziato a parlare. Solo allora mi sarei fermato. E avrei posto delle domande specifiche oltre a quello che mi avrebbe riferito: Chi sono Kokai e Haij? Dove si trovano? Perché il coprifuoco è così essenziale? Di cosa avete paura?

    E se nemmeno scardinando le porte avrebbe parlato allora sarei entrato in casa sua e prendendolo per il braccio lo avrei accompagnato a forza fuori dalla porta. E sarei rimasto lì fermo, con la presa ben salda mentre il Maestro avrebbe cercato di eseguire su di lui un simbolo del pensieroSimbolo del Pensiero
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo della vittima, l'utilizzatore puo' innestare un pensiero nella vittima. Il pensiero puo' essere un'idea, un'ossessione, un obiettivo, una credenza o un ragionamento della lunghezza massima di 10 parole. La vittima crederà che questo pensiero sia proprio e che sia la verità, con tutte le conseguenze del caso. La vittima non si ricorderà dell'esecuzione del fuuinjutsu se eseguito con successo. Può essere eseguito solamente su persone incoscenti o consenzienti.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio)
    [Sigilli Massimi: 1 per grado]
    [Da chunin in su]
    - Per te Kato Yotsuki è una persona di massima fiducia-. Allora Capovillaggio... mi spieghi tutto dall'inizio. Chi sono Kokai e Haij? Dove si trovano? Perché c'è questo coprifuoco? Di cosa ha paura? Perché nessuno può parlare di questo coprifuoco? Parli o Kokai lo affronteremo io, lei e forse il mio amico Zoruto! IhIhIhIhIhIhIh!


     
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    Post 3 ~ Bugia e Verità

    Il pescatore si allontanò brontolando, lasciando la mano del ragazzo a mezz'aria. Il rilascio non aveva avuto successo, ovviamente. Non di meno una vaga sensazione di disagio lo pervase per alcuni istanti. Bastò tuttavia che Yato gli rivolgesse la parola affinché se ne dimenticasse. Dovevano seguire un'altra traccia. Per fortuna, proprio in quel momento comparve davanti ai loro occhi un individuo che dire sospetto era poco. Il samurai non fece nulla per seminarli, nonostante fossero in piena vista. Quando fece per chiudersi in casa, però, i suoi riflessi lo tradirono, complice la superiore velocità del Kinryu.

    Hai ragione, questo mondo è corrotto, e sotto le ceneri di quella che chiamano pace coveranno sempre le braci di un nuovo incendio.

    Alla fine l'uomo riuscì a liberarsi di loro, ma non prima di aver rivelato quel poco che pareva sapere. Shin portò una mano sotto il mento, preso nelle sue elucubrazioni. Un pagliaccio e un nukenin. Se il primo non gli diceva nulla, il secondo era di certo una brutta faccenda. Certo era troppo presto per saltare alle conclusioni, poteva trattarsi di una semplice coincidenza che non aveva nulla a che fare con lo strano fenomeno che stava vivendo il villaggio, ma era pur sempre un indizio da non trascurare.

    Fu ancora una volta la voce del Senju a farlo tornare alla realtà. Forse era ancora sovrappensiero, ma gli parve di udire come un eco quando pronunciò il suo nome. D'istinto sì voltò nella direzione del suono fantasma, ma non vide nessuno. Dallo sguardo del compagno, che probabilmente già lo riteneva un idiota, il Kinryu capì che era l'unico a sentire la voce dal tono canzonatorio. Fece un passo in avanti, verso un barile colmo d'acqua piovana che pareva la fonte del disturbo.

    Il riflesso sulla superficie liquida gli restituiva un sorriso che non appariva sul suo volto in quel momento, e probabilmente non sarebbe mai apparso tanto era malsano.

    Uso.

    Bugia. Questa sarebbe stata l'unica parola che Yato avrebbe udito, mentre il chunin rimaneva immobile a fissare la sua immagine. Ma Menzogna era il nome che il giovane aveva dato al suo doppio che risiedeva, o aveva origine, dalla spada che portava sulla schiena. Una volta Kairi gli aveva chiesto se il suo nome si scrivesse con il kanji di Sincerità. Ripensandoci ora capiva quanto il sé del passato fosse un ingenuo, che credeva ancora di poter cambiare il mondo senza sporcarsi le mani.

    Shin e Uso. Verità e Falsità.

    Il ragazzo lasciò scorrere i suoi pensieri verso l'immagine, nella speranza che potesse sentirli. Non aveva ancora ben capito come funzionava quella stregoneria. Scansò le fastidiose accuse di averlo trascurato. Erano insieme da poco, e fino ad allora era stato rinchiuso a Konoha, perciò non aveva avuto occasione di brandirla. D'altro canto, anche potendo, probabilmente non l'avrebbe fatto. Era pur sempre la lama affidatagli da quello psicopatico del Coraggio, chi sa cosa gli avrebbe chiesto in cambio del suo aiuto la prossima volta.

    Il foglioso alzò la mano senza voltarsi per interrompere sul nascere le domande di Yato, facendo intendere che stava pensando quando invece era concentrato sulle informazioni che lo spirito della lama gli stava rivelando con un ghigno diabolico.

    Uso no uso. Una bugia che ne rivela un'altra. Il guerriero che avevano interrogato non aveva detto loro tutto, anzi aveva omesso un particolare piuttosto importante. Non che potesse fare altrimenti, questo si poteva capire. L'esistenza di una spada della serie dei Mesi era nota a pochi, e ancora meno erano le persone a poterle brandire. Il Kinryu era il portatore provvisorio di Luglio, e a fidarsi del suo doppio il samurai portava con sé Giugno. Tre nello stesso luogo aveva però detto. Di cosa? Spade? Chi aveva l'ultima? O forse parlava di Hayate. C'erano lui e Kato, nel segreto del loro cuore, e...

    Merda.

    Shin non ci voleva credere. Ma tutto aveva più senso considerando che fosse proprio lui. Senza dire altro scattò verso la porta, lasciando di stucco il collega, e l'aprì con un calcio. Il legno non oppose resistenza, visto che l'uscio non era stato serrato. Il ragazzo avanzò con la mano sull'impugnatura della spada, ma si trattava di una premura inutile. All'interno della casa non c'era più nessuno. La porta si sarebbe richiusa alle sue spalle, e il ninja avrebbe impiegato poco per rendersi conto che l'abitazione sembrava disabitata da diverso tempo.

    Sparito.

    Per la prima volta da diversi minuti si rivolse direttamente a Yato. Non poteva spiegargli nei dettagli il motivo, né era egli stesso sicuro delle sue intuizioni, ma la possibilità era concreta. E li poneva in una situazione che dire orribile era poco. Sudore freddo scese lungo il collo dello shinobi, mentre considerava le possibilità. Che il coprifuoco fosse una loro idea per coprire qualche piano? Forse era collegato a qualcosa che gli interessava e di cui sapevano di più di loro? Oppure era tutta un'incredibile coincidenza? C'era anche l'opzione che si stesse sbagliando e che non fosse lì, ma in quel caso abbandonare una spada dei Mesi in mano a una persona di cui non conosceva l'affiliazione era un rischio.

    Shin scosse la testa. Doveva calmarsi e non saltare subito alle conclusioni. Gli mancavano ancora troppi pezzi del rebus per provare a risolverlo. Certo, poteva togliersi qualche dubbio entrando in contatto con loro, sapeva come fare in fin dei conti. Ma non con Yato alle costole che osservava ogni suo singolo movimento. Il neo chunin tra l'altro dimostro un lato carino, spaventandosi o fingendo di farlo, per la sparizione misteriosa dell'uomo.

    Yato non dire puttanate, i fantasmi non esistono.

    Al massimo si trattava di anime strappate dal corpo da antichi rituali dimenticati o di spiriti legati ad armi leggendarie con tecniche di proibite. Nulla che non si potesse spiegare senza chiamare in ballo il sovrannaturale insomma.

    Il capo squadra sei tu, quindi tocca a te scegliere. Però posso dirti che quel tizio, prima di volatilizzarsi, ci ha detto delle cavolate mescolate a mezze verità e voglio vederci chiaro. Visto che non abbiamo altro da fare qui, rifacciamo la strada al contrario verso il punto d'incontro, ma fermiamoci alla barca del tizio e cerchiamo di capire da dove arrivava. Forse ci sta nascondendo qualcosa dall'altro lato del lago...oppure al suo centro.

    Il tempo a loro disposizione non era molto, ma per il momento non aveva idee migliori. Il pagliaccio e il suo accompagnatore di cui temeva di conoscere l'identità erano un'incognita, ma non li avrebbero trovati girando a caso per le viuzze del paese. E se avessero avuto intenzioni ostili era meglio non farsi trovare da soli.

     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    IL LAGO DEGLI IMBATTUTI


    INTRUSI



    Per la prima volta lo vidi, e con “vidi” intendo, avere la vivida percezione di chi fosse realmente… fino a quel momento aveva indossato una maschera e sebbene materialmente la conservasse ancora, mi parve spoglio, spoglio di ogni protezione, nudo. Avevo provocato una minima reazioni in lui e gli occhi del color carminio acceso, così scrutabili dalle piccole fessure, ne erano la prova tangibile.
    Così Etsuko ripensò a quello avvenuto poco prima mentre insieme scendevano le scale a piè della botola appena aperta, al fianco di un compagno di missione ancora sconosciuto e del quale ancora non poteva fidarsi totalmente.
    I luoghi che si aprirono poco dopo parevano bloccati, bloccati in un tempo non trascorso. Sebbene vi fosse una patina polverosa a garantirlo, pareva più quella una forma di protezione, protezione di un tesoro, la tenuta degli Akuma che garanzia dello scorrere degli eventi. Nessuna impronta, il pavimento immacolato confermava che alcuno era passato per quella via. La cantina conservava vivande a scorta di quelli che dovevano essere gli abitanti della residenza e gli adepti che si prestavano all’addestramento. Come mai nessuno aveva provveduto a svuotarla? Cos’era successo da non permettere un trasloco graduale e inutilizzo di quella residenza così repentino? Qualcosa non tornava agl’occhi del chunin ed era sicuro che Mugen sapesse di più di quanto diceva.
    Strano che ci siano ancora così tante scorte, vero? Dev’essere stata abbandonata di colpo. Si sarebbe avvicinato alla porta, constatando, come aveva già fatto il compagno, la presenza di argilla a impedirne una agevole apertura. Sebbene le precauzioni di Mugen per evitare qualsiasi rumore, era per loro inevitabile adesso farne un po'.
    Proviamo a forzarla… dammi una mano
    Estratto un Kunai, il chunin avrebbe provato a liberare l’apertura dalla parte dell’argilla che ostruiva il passaggio. Dopo essersi mossi con estrema cautela, facendo attenzione ad ogni rumore che sarebbe potuto provenire dalla stanza nella quale erano diretti, avrebbero ottenuto il passaggio.

    Incrociai lo sguardo del compagno di missione e guardando lo scenario che mi si prestava avanti, credo fosse chiaro a cosa si riferisse. Quei segni di lotta, quelle esplosioni, l’argilla presente in tutta la stanza. Quella non era opera del Magan, quella non era opera degli Akuma.
    INTRUSI
    Ormai era chiaro, la residenza era stata violata… le misure a protezione erano cadute, qualcuno l’aveva usata per i propri scopi. Ma perché quella lotta? Tra chi? Poche cose erano chiare in quella situazione, se neanche Mugen era riuscito ad andare oltre al sistema di protezione degli Akuma uno o più ninja potenti erano coinvolti in quella missione. Evidentemente anche esperti di Genjutsu… oppure, oppure Mugen mentiva. Anche quella era una opzione a cui tener conto. E di certo non potevo restare con il dubbio…
    Fu così che Etsuko mentre rivolgeva parola al compagno di missione avrebbe mosso due passi avanti, inginocchiandosi là dove il pavimento era divelto, pareva assorto nell’osservare i danni e ad analizzare la situazione. In realtà provava ad utilizzare la sua DOTE INNATA, gli occhi si irroravano di sangue all’insaputa del compagno e cercava di osservare la situazione con la sua vista superiore. Fin’ora si era fidato, credendo che sarebbe stata inutile, chissà se era vero quello che gli aveva fatto credere, di li a poco l’avrebbe scoperto.
    Intanto per non destare sospetti:
    non può essere di certo opera di costrutti sfuggiti al controllo del proprio utilizzatore vero? Qualcuno di reale, qualcuno di estremamente pericoloso si nasconde qui… c’è o c’è stato… e credo che non possiamo fermarci a questo dubbio, dobbiamo provare a raccogliere più informazioni possibili da riportare al gruppo.
    Indipendentemente dal feedback ricevuto dall’utilizzo del Magan, si sarebbe rialzato, osservando adesso la scala a chiocciola che saliva verso il piano superiore. Indicandola.
    Credo che sia l’unico intralcio, alla raccolta di informazioni che ci servono.
    Intanto un dubbio sorgeva nella sua testa. Forse il Magan nulla poteva in quella situazione ma lui non era sicuramente cieco… avrebbe potuto usare altre abilità per andare oltre al visibile. Avrebbe così deciso di utilizzare le sue abilità di sensitivo. Avrebbe potuto cogliere PERCEZIONI DI CHAKRA, con il suo SESTO SENSO ne avrebbe scrutato presenza, ma non solo… l’obbiettivo era anche quello di rilevare, impronta, tecniche speciali, alterazioni. Per ora della presenza di cui era certo, ovvero di Mugen, poi d qualsiasi altra presenza all’interno della residenza.
    Conosci i tuoi nemici, gli avevano detto… ma ancor di più i tuoi amici, per essere sicuro di poterli definire tali. Erano le prime regole della sopravvivenza.
    Se avesse ottenuto qualsiasi informazione utile, l’avrebbe analizzata prima di decidere di condividerla con qualsiasi altro. Dopo aver utilizzato le sue doti da sensitivo e quindi ultimato la sua strategia avrebbe fatto un gesto di assenso a Mugen. Attendendo una qualche reazione.
    Sei tu il padrone di casa, fai strada? Indicando la scala. Credo che dovremmo raccogliere più informazioni possibili sulla residenza, altrimenti avremmo fatto un passaggio a vuoto da giustificare ai nostri colleghi. Non vorremo tornare a mani vuote, spero.



     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Lago degli Imbattuti


    IV

    I Mercanti in Città
    Avrai anche un Sigillo Maledetto, ma sei solo un galoppino del Kage. Non sai nulla del clan e di cosa possono fare davvero gli Yotsuki, stronzetto. Replicò Zoruto, ostile, masticando il suo sigaro. E se non impari a chinare il capo non lo saprai mai...nè come arti ninja, nè come influenza sul mondo. In ogni caso la loro investigazione era grosso modo finita, almeno per quanto riguardava l'approccio "soft" che avevano mantenuto fino a quel momento. Rispose ovviamente alla provocazione, provocando a sua volta. L'unica cosa che mi spaventa è sprecare altro tempo con uno scarto come te. Mio fratello vuole darti una possibilità di mettere la testa a posto, sicuramente per via del tuo ruolo, ma io non vedo altro che un fallito figlio di falliti. E a sottolineare questo il Maestro scosse il capo: non poteva assumere l'aspetto delle due persone (erano persone?) nominate, causando una smorfia di scherno nell'altro Yotsuki. Inoltre, assumere il loro aspetto non avrebbe significato. Aggiunse il corvo, ma senza poter spiegare il motivo. Ma quando venne il momento della seconda proposta sarebbe stato Zoruto a opporsi. No, ora basta. Non intendo sprecare altro chakra nelle tue idee di merda. Non sai come funzionano i Genjutsu? Non importa quanto forte, se un rilascio ha effetto anche solo parziale, il genjutsu poi si esaurisce da solo. Tolse il sigaro dalla bocca, facendo deliberatamente cadere la cenere calda su Shitto in evidente spregio. Se non cambia nulla allora ci sono due possibilità. O il Genjutsu è talmente potente da durare ore e ore...o queste due piccole merde pennute non sono il bersaglio del genjutsu, anche se ne subiscono gli effetti per un motivo che non mi è chiaro. Come un'eco o qualcosa del genere. La tua idea del cazzo è solo un modo per sprecare chakra.

    Tagliata quella via investigativa, al duo Yotsuki non restava che intraprendere un sentiero più attivo e meno contemplativo. Per non dire vandalico. Zoruto guardava il nipote come fosse feccia appena uscita dai vicoli di Oto e non pensò nemmeno di aiutarlo ad aggredire la casa del capovillaggio. Appena finito di scrivere la prima frase ecco che lo Yotsuki aveva attirato l'attenzione del proprietario. VANDALI! Che state facendo? C'è un coprifuoco, andatevene a casa! Avrebbe detto affacciandosi agitato da una delle finestre del terzo piano. Ma alla risposta dell'otese si imporporò! MA VOI SIETE PAZZI! Vi denuncerò a Konoha, noi siamo sotto la loro protezione! E anche Oto ci tiene al nostro villaggio...siete peggio che Nukenin! Avviserò subito chi di dovere e...buttarmi giù la casa? Roba da matti! Smettetela! SMETTETELA! Ma che ne so io di chi sono queste due persone? Il coprifuoco è imposto dal capovillaggio per il bene collettivo! Ancora quella frase, la stessa identica pronunciata dal loro contatto e dai due corvi...che anche l'uomo fosse vittima di quello strano effetto? Non la passerete liscia! Io... In quel momento una campana distante suonò, fredda nel tono e agghiacciante negli effetti, almeno sul capovillaggio che sgranò gli occhi e, ignorando Kato e le sue demolizioni, chiuse la finestra e si rintanò all'interno, noncurante di ciò che accadeva. Ma da dove arriva questa campana? Non ho visto torri nè campane in questa fogna... Zoruto si accigliò. Sembra quasi che arrivi dal lago...

    Avevano lasciato passare troppo tempo. La sera avanzava e il coprifuoco era ormai incombente. [Nota]Avete due round per trovare un riparo in qualche modo,o comunque prepararvi al post-coprifuoco, puoi descrivere l'ambiente circostante come preferisci, correggerò io eventuali esagerazioni ma hai una discreta libertà.

    Sponde del Lago
    Guardavo Shin con sospetto. Non mi era piaciuta la scenetta in cui parlava con quel barile, come se sentisse delle voci nella sua testa, e a giudicare dalle sue reazioni non aveva alcuna intenzione di spiegarmi cosa fosse successo. Forse i risultati della sua missione all'Abete lo avevano colpito più a fondo del previsto e questo era un problema. Non avevo bisogno di una pedina difettosa, mi serviva solo che fosse un pò confusa. Un vetro appannato invece che trasparente. Forse i fantasmi non esistono ma l'alternativa è che tu stessi parlando da solo poco fa. Risposi con tono asciutto, eliminando la recita dello spavento, che non ritenevo utile dopo quel breve assaggio. Quanto a quel tizio... Entrai nella modesta abitazione, perdendo alcuni minuti a controllare tutto intonro, con l'occhio esperto di un intenditore di trappole e meccanismi affini. Non mi pare ci siano porte segrete o botole nascoste. Magari è stato un Jutsu. O è uscito molto velocemente dalla finestra richiudendosela dietro. In questo caso ha ottime doti furtive, poco consone a un samurai, per quello che ne so. Commentai senza particolari inflessioni, analizzando la situazione: quella faccenda si stava rivelando molto più complessa del previsto e forse non potevo permettermi troppe manovre relative alla Missione senza mandare tutto a monte. Meglio sacrificare la pedina Shin, o provare a recuperarla in seguito, che impelagarmi in una faccenda marginale e complessa solo per reclutarlo.

    Che l'uomo fosse evasivo era abbastanza evidente, Shin-kun. Almeno per un poco avrei ancora tenuto il piede in due staffe. Ma hai delle prove al riguardo? In ogni caso la sua proposta era assolutamente accettabile e senza perdere troppo tempo ci dirigemmo nuovamente al molo. La piccola barca a vela non aveva segni di riconoscimento particolari e all'interno trovammo solo tre remi, l'ancora (ovviamente calata) e delle reti da pesca...ancora umide. Le ha utilizzate, ma quando è sceso dalla barca non aveva borse o sacchi nè contenitori di qualche tipo. Se ha pescato allora non ha preso pesci...o ha preso qualcosa da tenere in tasca. Borbottai, portando le mani al mento. Oppure...vedendoci ha pensato di nasconderlo in qualche modo...ma dove? Il tempo scorreva e presto sarebbe giunto il coprifuoco. Sul momento non avevo in mente dove cercare. Lungo la strada magari?

    Mentre valutavamo il da farsi, notai con lo sguardo che in una delle case più semplici una delle finestre era ancora aperta, con una sagoma che aveva una strana capigliatura, o forse un cappello o ancora due corna. Cominciava a fare troppo buio per riconoscerlo chiaramente e non ero del tutto sicuro perchè l'immagine durò appena un secondo, prima che chiudesse la finestra. La casa era sulla strada principale, forse a duecento metri da noi, con una porta e due semplici finestre...non poteva essere più grande di 30 metri quadrati. Uhm...o quello è un mutante di qualche tipo o forse abbiamo trovato il nostro pagliaccio. O per megllio dire lui aveva trovato noi...ma c'era il tempo per le indagini? L'ora del coprifuoco era alle porte e nel giro di qualche minuto anche noi avremmo udito la stessa campana percepita da Kato e dagli altri...e veniva dal centro del lago. [Nota]Noi abbiamo 6 round a differenza di Kato per prepararci, ma inclusa l'investigazione della barca e forse della casa.

    La Villa dei Naminaka
    In realtà, esclusi gli Akuma che soggiornano qui di tanto in tanto, nella Villa c'è un singolo attendente che normalmente dovrebbe occuparsi di lasciare tutto in ordine e non far impolverare. Spiegò Mugen. Ma evidentemente non ha potuto svolgere il suo dovere. Usare un Kunai per levare abbastanza argilla dalla porta avrebbe richiesto del tempo, ma in quel preciso momento non avevano grandi alternative. Non c'è abbastanza spazio per lavorare in due. Io resto di guardia. Ti sarei solo d'intralcio.Aggiunse Mugen e in effetti la sua osservazione era più che ragionevole, visto l'ambiente, anche se sicuramente passò per scansafatiche, ma quando fu il momento di spingere per forzare la porta dopo aver indebolito il blocco non si tirò indietro, aggiungendo il suo peso alla spinta dell'altro Akuma e guadagnando così l'accesso alla palestra sotterranea in cui era sicuramente avvenuto un combattimento importante.

    Intrusi...esatto. Qualcosa di molto fisico ha causato questi danni. C'era una venatura oltraggiata nel suo tono, come se vedesse profanato un tempio. In questo luogo dove solo le menti si scontrano, vedere danni reali è...mi viene imbarazzante, ma no...osceno. Ecco, è osceno. Mugen trasudava ira, pura e semplice, ma intanto Etsuko si era messo in cerca di informazioni che fossero più chiare. La vista vitale degli Akuma appariva come annebbiata...tutto aveva un misto di energia vitale confuso e fluido, quasi fastidioso da sopportare troppo a lungo. No, ovviamente i costrutti non possono causare danni reali. Non così tanti almeno. I costrutti di maggiore pregio e potenza possono in alcuni casi influenzare il mondo reale, ma solo per pochi istanti e in genere per manipolare qualcosa, non per distruggerlo. Spiegò. Ma si tratta del massimo potenziale raggiungibile, è molto raro. Nel mentre Etsuko, rinunciato al dono della vista speciale, passava alla sua seconda peculiare capacità di percezione. Era raro che il possessore di un doujutsu come il Magan o il Byakugan si concentrasse anche sulle doti da sensitivo, essendo spesso ridondanti, ma in quella precisa occasione la scelta dell'Akuma si rivelò vincente. Non erano soli nella struttura: oltre a Mugen vicino a lui, il cui chakra era molto simile a quello di Etsuko stesso, qualcosa di mostruoso si spostava lentamente al piano superiore...qualcosa che si stava avvicinando! La sua forza era immensa, forse pari o superiore ai Mizukage conosciuti dal ninja. Anzi, nel momento in cui realizzò quella presenza, l'intruso accelerò il suo passo, come se se ne fosse accorto, e il suo chakra aveva vaghe somiglianze con quello di Shin di Konoha, di cui forse condivideva alcune capacità.

    Avvicinandosi così rapidamente quell'essere iniziò a essere udibile a causa di passi rapidi e pesanti via via più prossimi! Ancora poco e sarebbe arrivato [Nota]Hai due round di preparazione prima che arrivi. Cautela. Rifatti alle dimensioni del post precedente per gli spostamenti. In poco tempo la scala a chiocciola più vicina a loro avrebbe preso a vibrare visibilmente poco prima che una sagoma umanoide grande almeno il doppio di un essere umano si precipitò nella stanza spaccando i gradini e atterrando sul tatami, crepandolo. Aveva un viso bestiale e maligno, e nella mano una strana mazza da baseball piegata...sembrava l'incarnazione stessa della violenza. Etsuko sarebbe stato ancora là per affrontarlo, o cosa avrebbe fatto?

     
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    Il Fiore Lupo

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    Il Lago Degli Imbattuti


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    L'approccio, o meglio i vari tentativi che avevo messo in atto per ottenere più informazioni non diedero nessun risultato diretto. Anzi alla proposta di rompere nuovamente il Genjustu da parte di Zoruto fu bruscamente rifiutata e le azioni che avevo intrapreso contro la casa del Capovillaggio non furono positive, e tralasciando l'opera di demolizione compresi che il Capovillaggio stesso era caduto nell'illusione. Richiamando le copie fisiche e guardando Zoruto scrollai le spalle, limitandomi ad una semplice conclusione Lo hai sentito? Ha parlato di sé, in terza persona. Sempre con la solita frase. Anche lui è vittima dell'illusione. Direi che possiamo escludere un qualche suo coinvolgimento. Conclusi, riportandomi a terra e avvicinandomi al mio compagno di Team e di clan. Una magra consolazione.

    E fu in quel momento che sentimmo un tetro suono provenire dal lago, erano delle campane. E non potei che condividere le osservazioni di Zoruto, come potevano provenire dei suoni di campana dal centro del lago? Attesi un istante, il tempo per ragionare su quanto stava avvenendo E' chiaramente un avviso, o quantomeno un avvertimento per i civili di scappare in casa. Potrebbe essere legato al Genjustu che gli affligge. In ogni caso siamo senza alcun genere di informazioni precise, e di certo restare all'aperto significherebbe affrontare pericoli sconosciuti. Nel caso migliore potremmo essere colpiti anche noi da questo justu che affligge gli abitanti. Nel caso peggiore diventare incapaci di fare e agire in qualche modo davanti ad una minaccia. Sarai pure un Jonin ma rischiare così tanto è da folli, sei d'accordo Zoruto? Fu la mia domanda allo Yotsuki Non abbiamo il tempo materiale, almeno credo, per tornare a casa del nostro affiliato e verosimilmente non credo che nessuno degli abitanti ci farà entrare in casa volontariamente. Quindi o il Maestro saprà indicarci un luogo sicuro oppure ormai visto ho già perso ogni briciolo di credibilità con il capovillaggio tanto vale andare infondo alla questione. Entriamo in casa e troviamo così un riparo. Spero che tu sia d'accordo, Jonin.

    Ipotesi Uno

    Rivolgendomi verso il Maestro avrei posto alcune domande, speranzoso di ricevere una risposta In aria siamo al sicuro da qualunque cosa si tratti? Oppure ci porteresti in un luogo che reputi sicuro in base al tempo che abbiamo a disposizione prima del coprifuoco? E quindi parlo di questione di minuti, Maestro. Se avesse risposto in maniera positiva allora avrei invitato Zoruto a salire sul dorso del Maestro, trasformato in corvo, assieme con me e partire in quella direzione chiedendo a Shitto di salire sulla mia spalla e aggrapparsi ad essa[S. Azione. Movimenti]Con il Maesto consumo S. Azione 1,2,3 del primo round e 1,2,3 del secondo round per un totale di 108 metri. Velocità Blu +3 Tacche.

    Ipotesi Due


    Se invece il Maestro non fosse stato in grado di rispondermi in maniera comprensibile e indicare un luogo sicuro trovatomi a corto di opzioni mi sarei diretto verso l'ingresso della casa del capovillaggio [S. Azione 1]Corro a velocità 700 verso l'ingresso della casa e prendendo in mano il tirapugni avrei cercato di forzare la serratura, usando l'arma e un pò di chakra come ponte, per sfondare il lucchetto o recidere eventuali blocchi e aprirmi così la porta.[Abilità] Forza: 725. Potenza: 120 (40*3)

    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma infondendo chakra affine alla sua impronta di chakra. Deve possedere almeno un'abilità Impronta di Chakra. Gli effetti di questa tecnica non si applicano al calcolo dei danni verso le persone, ma solo ai fini di parate o danni a equipaggiamenti e oggetti. Può incrementare la potenza di un'arma o del corpo senz'armi di 20 o triplicarne la capacità di danneggiare gli oggetti. Alternativamente può incrementare le capacità difensive di una protezione di 20. Anche se sottoposto a questa tecnica, un equipaggiamento non diviene capace di bloccare tecniche avanzate, ma può bloccare costrutti generati da tecniche speciali..
    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Consumo: Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]
    [Da chunin in su]

    Rongusukai [Potenziamento]
    Rongusukai è un tirapugni con lama potenziato, grazie alle conoscenze apprese da Kato nella metallurgia. Come ogni tirapugni con lama possiede una lama laterale lunga 15cm dall' impugnatura. Può essere scagliato fino a 9 metri come AaD. Viene concesso esclusivamente in unità singola.
    Tipo: Da Mano - Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 30 | Durezza: 4 | Crediti: 85)
    [Da chunin in su]

    Manualità [1]
    Abile: L'utilizzatore può fare e disfare facilmente i nodi, creare oggetti in rapidità, compiere altri lavori di precisione con discreta velocità. Creare oggetti richiederà slot gratuito Veloce anziché Lento.
    [Da genin in su]
    Se non fosse bastato allora sarei entrato di forza, con un poderoso calcio a spinta, slanciato con il piede destro, avrei cercato di colpire la maniglia della porta e sfondarla di colpo. Un calcio che sarebbe stato potenziato dal chakra distruttivo, così da assicurarmi la riuscita dell'azione. E che avrei eventualmente ripetuto per diverse volte finché non fossi riuscito a sfondare l'entrata[S. Tecnica Avanzato]Forza: 800

    Potenza: 110 (30 Base +20 Esplosione Elettrica +60 Chakra distruttivo, 2.5 Bassi) *3 =330


    Boost Distruttivo
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare il Chakra Distruttivo in combinazione con i Potenziamenti Corpo a Corpo.
    [Da chunin in su]

    Tocco Distruttivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari.
    (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 4 Bassi])
    [Da chunin in su]

    Distruzione ad Area (Intermedio)
    Arte: 'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà entro 1,5 metri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto. La potenza del danno ad area è metà (x0.5) rispetto a quella del colpo diretto, viene considerato come il danno di una [Bomba] per il calcolo dei danni. Nel caso vengano colpiti jutsu difensivi il danno ad area si somma al danno inferto sul punto di impatto diretto.
    (Mantenimento: ½ Basso a colpo)
    [Da chunin in su]


    Stivali da combattimento [Potenziamento]
    Speciali calzature che ricoprono l’intero piede fino alle caviglie, simili a dei stivaletti. Sono appesantite con vari strati di ferro, pensate per potenziare i colpi a contusione portati con gli arti inferiori. Non hanno valore difensivo.
    Tipo: Potenziamento - Contusione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 20 | Durezza: 2 | Crediti: 25)
    [Da chunin in su]


    Note del Dolore: Do! Re!
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, colpendo l'avversario, può allontanare la vittima fino a 9 metri di distanza tramite il chakra compresso. La Forza del colpo sarà incrementata di 3 tacche. Può essere utilizzata a mani nude o con [Potenziamenti]. È possibile combinarla con le tecniche "Note del Dolore: Mi! Fa! Sol!" e "Note del Dolore: La! Si! Do!" sfruttando un singolo slot tecnica avanzato per attivare le tecniche insieme, sullo stesso colpo.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Basso)
    [Da studente in su]
    [Nota]Con il tratto Combinazione e Tecnica Rapida provo a sfondare per tre volte di seguito la porta di ingresso, con le stesse modalità spese di chakra e tecnica.

    Se tutto fosse andato come previsto, in un modo o nell'altro, avrei invitato tutti i presenti quindi il Maestro e Zoruto ad entrare lasciando però fuori l'ultimo corvo Shitto, te no. Resterai fuori. E farai da testimone. Scompari solo e se la situazione diventerà tremendamente critica. Se non succede niente vai verso il lago, cercando l'origine dei suoni di campana. Raccogli e indaga. Non ho altro da dirti. Buona fortuna, Shitto. Il povero corvo guardò sconsolato me e il Maestro, dal quale tuttavia ottenne niente altro che uno sguardo neutro. Il Maestro stesso aveva intenzione di contribuire a quella situazione e l'idea di sfruttare Shitto aveva il suo senso. In seguito, appena tutti sarebbero entrati allora avrei chiuso alle nostre spalle, per quanto possibile, la porta di ingresso e mi sarei diretto, verosimilmente verso il capovillaggio furioso e sicuramente ingestibile. Così guardando il Maestro avrei dato indicazione a calmare tutti i presenti, ad eccezione ovviamente di me e Zoruto. Da parte mia invece mi sarei avvicinato ad una finestra, senza però spiare o guardare direttamente. Ma limitandomi all'uso dell'udito avrei cercato di capire che destino sarebbe capitato a Shitto, ammesso di cogliere qualcosa. Nel frattempo il Maestro avrebbe eseguito un genjustu in grado di addormentare i civili. [S. Tecnica Avanzato]Nemurihane no Jutsu - Tecnica del Sonno delle Piume
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (10)
    L'illusione si attiva in un'area di 21 metri centrata sull'utilizzatore. L'illusione addormenterà fino a 3 persone per ogni grado ninja posseduto. Gli avversari cadranno addormentati dopo un round di forte sonnolenza. Il sonno illusorio dura per 3 ore o finché non rilasciata. Può essere utilizzato anche in combattimento, rinunciando ad un intero round prima di eseguirlo. L'efficacia è pari a 60. Subire danni fa svegliare la vittima.
    Tipo: Genjutsu - Bakkin
    Sottotipo: Debilitante
    (Consumo: Alto)
    [Da chunin in su]
    E se ciò fosse andato a buon fine con molta calma avrei poi ordinato al Maestro l'esecuzione di un lavoro di fino. Prendendosi il suo tempo, così da avere sempre abbastanza chakra, su ciascuno dei civili il Corvo avrebbe impresso un simbolo del pensieroSimbolo del Pensiero
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo della vittima, l'utilizzatore puo' innestare un pensiero nella vittima. Il pensiero puo' essere un'idea, un'ossessione, un obiettivo, una credenza o un ragionamento della lunghezza massima di 10 parole. La vittima crederà che questo pensiero sia proprio e che sia la verità, con tutte le conseguenze del caso. La vittima non si ricorderà dell'esecuzione del fuuinjutsu se eseguito con successo. Può essere eseguito solamente su persone incoscenti o consenzienti.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio)
    [Sigilli Massimi: 1 per grado]
    [Da chunin in su]
    “ Fidati ciecamente di Kato Yotsuki, Ninja di Oto “ e dopo aver concluso l'intera serie di operazioni con un piccolo schiaffo avrei destato dal sonno indotto il Capovillaggio Sono Kato Yotsuki, Chunin e Ninja di Oto. Mi scuso per il danno alla sua casa, ma la reputavo colpevole di quanto sta succedendo in questo villaggio. Le porgo le mie scuse e spero che questa cifra coprirà il danno. Posai qualche centinaio di Ryo [Ryo]Dono 300 Ryo al Capovillaggio, da scalare dal mio stipendio Ora immagino quanto sia difficile parlare di questo argomento e so che per qualche ragione non può farlo. Ma le chiedo di offrirmi la sua ospitalità a me, ai miei compagni. Almeno per questa notte. Attesi una risposta per poi continuare Le posso chiedere alcune cose? Da quanto tempo c'è questo coprifuoco? E che cosa è il bene comune di cui parla? Qualcuno di particolare è arrivato in questo villaggio ultimamente? Chi sono Haij e Kokai? E dove si trovano? Che cosa sono i suoni di campana che provengono dal lago? Si nasconde qualcosa nel lago? Non avrei chiesto molto altro, sapendo quanto fosse difficile riuscire a ricavare informazioni in maniera diretta Ora riposeremo qui, stanotte. La ringrazio. Conclusi. Poi avrei eseguito il RilascioConsumo 4,5 Bassi. Potenza: 45.

    Rilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione o la tecnica non avrà effetto. Il Rilascio riduce l'Efficacia fino a 15 per grado e interrompe sempre il Mantenimento dell'avversario. Un Genjutsu senza mantenimento vedrà la sua Efficacia decadere di 20 ogni round a partire da quello seguente all'interruzione, e si dissolverà quando viene e azzerata. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l'efficacia del Rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. È possibile sommare l'Efficacia con un'altra persona se utilizzata insieme.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]
    [Da studente in su]
    anche sul Maestro, in effetti basandosi sul ragionamento di Zoruto nel giro di diverse ore, di quella notte, avrei sperato e puntato sul fatto che il Genjustu si sarebbe rotto lasciandomi così la possibilità al Maestro di parlare liberamente. Poi rivolgendomi verso il mio compagno di Clan Zoruto, il corvo è in esplorazione. Abbiamo un riparo e possiamo riposare stanotte. Ti consiglio di mangiare le tue razioni. Il cibo potrebbe essere un veicolo dell'illusione, per quanto improbabile. Almeno così avrei fatto io, recuperando dalla sacca cibo e bevande portate da Oto. Chi di noi due inizia per primo il turno di guardia? Ammesso che tu voglia farlo! IhIhIhIhIh! Prima però di riposare avrei posto al mio compagno alcune domande, incuriosito Ascolta Zoruto, so che non corre buon sangue tra di noi. Ma come puoi vedere la situazione è critica. Ho già affrontato in passato una missione in cui nulla era chiaro e tutto era in discussione ed è importante conoscere i limiti dei compagni. Le tue abilità sono esclusivamente legate ai Taijustu? O sei esperto anche in altre arti? Infine avrei posto un ultima domanda Toglimi una grossa curiosità Zoruto. Te come hai riempito il peggior difetto di noi Yotsuki? Noi abbiamo colpi potenti, siamo forti e resistenti ma molto lenti. Un avversario agile riuscirà sempre a schivare i nostri colpi e dall'alto della mia esperienza è sempre successo così. Hai ideato qualche strategia o tecnica per sopperire a questo difetto? Una domanda lecita, prima del riposo ammesso che Zoruto avesse accettato di dividersi i turni. In caso contrario sarei rimasto sveglio, ma comodo in qualche posto così da non affaticarmi troppo. Avevamo dato buca all'incontro con gli altri Ninja, Shin compreso ma non ci sarebbero state alternative. Muoversi con il coprifuoco sarebbe stato solo un gesto folle, e tremendamente pericoloso! In cuor mio sperai che pure Shin e gli altri Ninja fossero riusciti a trovare un riparo e restare al sicuro.

    In tutto ciò se il Maestro, in seguito al rilascio fosse riuscito a liberarsi dall'effetto del Genjustu nel corso della notte, sarebbe corso verso di me aggiornandomi su quanto aveva appreso e su quello che non era riuscito a dirmi.

    Infine alla mattina [Nota per Febh]Mi porto avanti con la narrazione, ipotizzando che non accada nulla al gruppo Kato-Zoruto-Maestro nella notte una volta ridestati avrei richiamato Shitto, per farmi descrivere ciò che era avvenuto nel suo percorso e aggiornarmi su ciò era successo fuori, durante la notte. E rivolgendomi verso Zoruto, se non avessi ottenuto nessun genere di informazione aggiuntiva dal Maestro o da Shitto, avrei proposto la tappa successiva Ritorniamo al punto di incontro, magari gli altri Ninja ci aspettano. Parlo della Villa. Se non sbaglio Etsuko, il Chunin di Kiri, e il suo compagno erano in esplorazione. Mentre te, Maestro, trasformati in Corvo e sorvola il Lago. Quel suono di campane non era per nulla rassicurante. Prova a tenere d'occhio la zona e cercare qualche indizio![Abilità Maestro]


    Volo
    Speciale: L'utilizzatore ha le ali e può volare. La velocità degli spostamenti in volo è aumentata di 3 tacche. Se di dimensioni sufficienti può trasportare persone.
    [Da genin in su]

    Investigatore
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.
    [Da genin in su]

    D-Visor [Vario]
    Un visore applicabile all'occhio con visione notturna e una lente capace di ingrandimenti fino a 2.5x. Permette di calcolare la distanza dal bersaglio scattare foto. Può causare Ado.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 1 | Durezza: 2)
    [Da chunin in su]




     
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    Il lago del mistero


    Post 4 ~ Pista

    Il giovane Kinryu rispose alla provocazione di Yato, che lo additava neanche troppo velatamente come pazzo, con un sorrisetto sornione. D'altro canto il compagno non poteva vedere il suo doppio, e neppure leggergli nella mente. Almeno in teoria.

    Scusami, ma avevo bisogno di confrontarmi con l'unica persona intelligente nel gruppo.

    Cioè me sembrava voler aggiungere, ma sarebbe stata una specifica superflua. Shin non era sempre stato così irrispettoso, c'era stato un tempo in cui le sue risposte pronte erano sagaci più che taglienti. Ma quella persona si era persa, o meglio era stata abbandonata ad uno dei tanti bivi che la vita mette davanti agli uomini. Shin era arrivato dove si trovava dopo un percorso tortuoso e sconnesso, costellato di opportunità perdute per sempre. Forse era per questo che il ragazzo evitava di voltarsi indietro e si limitava a guardare avanti, verso quello che era il suo obiettivo finale.

    Prove...non ne ho. Però mi fido del mio istinto. Quell'uomo è sospetto, e al momento purtroppo è la nostra unica pista. Direi che vale la pena indagare, anche solo per escluderla nel caso fosse estraneo a questo fenomeno. E ora sbrighiamoci, il sole sta calando.

    Non avrebbe dipanato i dubbi del Senju. Da un lato non voleva esporsi, dall'altro provava un astio a pelle per il collega tale da fargli venire l'orticaria ogni volta che lo sentiva pontificare. O magari era allergico ai pollini che emanava in quanto manipolatore del legno. Una questione da approfondire indubbiamente, ma solo una volta tornati a casa. Raggiungere il porto fu questione di poco, e anche individuare la barca dalla quale era sceso il sedicente samurai.

    Fu Yato a notare che le reti, ora issate a bordo, gocciolavano ancora, segno che erano state usate di recente. L'osservazione successiva del suo compagno fu piuttosto sveglia, e Shin non poté che annuire d'accordo. L'imbarcazione alla fonda era di dimensioni ridotte e non ci avrebbero messo molto a perlustrarla da cima a fondo, e così fecero perdendo forse minuti preziosi, ma senza lasciarsi indietro piste imbattute [Abilità].

    Se l'ha nascosto qui, lo troveremo. Sai manipolare il legno se non sbaglio, hai modo di usare il tuo potere per cercare scompartimenti nascosti lungo lo scafo?

    Se le loro ricerche si fossero rivelate infruttuose il chunin avrebbe sbuffato, ma solo per lo spreco di tempo, non perché facesse veramente affidamento su un colpo di fortuna del genere. Sarebbe stato troppo bello, e decisamente troppo semplice.

    C'è anche un'altra possibilità... Ossia che non abbia ancora trovato quello che stava cercando. Che sia ancora in mezzo al lago...Però in questo caso ritengo più prudente rimandarne l'esplorazione.

    Il foglioso era in grado di camminare sulla superficie dell'acqua ed era un discreto nuotatore, oltre a non aver particolari problemi con l'oscurità, ma non era sicuro che lo stesso potesse dirsi del compagno. Inoltre il sole era quasi scomparso all'orizzonte e ciò stava a significare anche anche il tempo stabilito stava per giungere al temine. Qualsiasi cosa succedesse lì di notte dopo il coprifuoco, non aveva intenzione di scoprirlo. Specie in mezzo alla distesa d'acqua nera.

    Un'alternativa comparve inaspettata grazie ai buoni riflessi del Senju, che aveva colto qualcuno, o qualcosa, osservarli da dietro una delle finestre che davano sui moli. Purtroppo Shin non fece in tempo a confermare le impressioni bizzarre avute dal compagno di squadra e non ebbe altra opzione che quella di fidarsi delle sue parole. Nel mentre, dei rintocchi riempirono l'aria della sera. La campana doveva trovarsi proprio...al centro del lago.

    Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova.

    All'espressione presumibilmente perplessa di Yato, Shin avrebbe replicato con una pacca benevola sulla testa, quasi a complimentarsi con lui per la scoperta.

    Quella abitazione è in una posizione strategica per tenere d'occhio chi va e chi viene dal lago. Pagliaccio o mostro che sia, andiamo a farci due chiacchere.

    Il Kinryu non intendeva mollare la presa su quella pista. Era inutile girarci troppo intorno o rimandare, visto che ormai erano arrivati a quel punto. In ogni caso non avrebbero fatto in tempo a raggiungere il punto di ritrovo prima che facesse buio. Certo, se il samurai o il suo compagno o il suo istinto non l'avevano imbrogliato, quell'incontro si sarebbe potuto rivelare piuttosto pericoloso, e nel caso sarebbe stato meglio tornare in gruppo. Ma non avevano nessuna garanzia che scomparisse nel nulla anche lui, come il portatore di Giugno aveva fatto in precedenza. No, dovevano rischiare qualcosa se volevano dei risultati.

    Ehi, dalla casa, c'è qualcuno? Avremmo bisogno di farvi qualche domanda, potreste farci entrare?

    Altri tre colpi decisi si abbatterono sulla porta. Non avevano tutto quel tempo da perdere, ormai si stava facendo notte. Shin guardò il compagno, sussurrandogli una via di mezzo tra la domanda e l'affermazione.

    Beh se la butto giù sei in grado di sistemarla con il mokuton, vero?

    Avrebbe atteso che qualcuno si facesse vivo prima di dare il suo ultimatum, con un tono ben poco conciliante, seppure non apertamente ostile.

    Questo villaggio è sotto la giurisdizione di Konoha, se non collabora saremo costretti a usare la forza. Conterò fino al cinque. Uno... Due... Tre... Quattro...

    Se dall'interno dell'abitazione non fosse giunta nessuna risposta, o se fosse stata un diniego, contemporaneamente ad un cinque ben scandito si sarebbe udito il frastuono di un pugno sferrato al centro della tavola lignea [Slot Azione][Mischia] Forza Nera, Velocità Nera, Potenza 240 vs strutture

    10 (Colpo Senz'Arma) +30 (Fasce potenziate) + 40 (Tocco Distruttivo) x3 (Manipolazione della Natura)

    Tocco Distruttivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari. (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 4 Bassi])

    [Da chunin in su]

    Distruzione ad Area (Base)
    Arte: L'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà per alcuni centimetri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto, aumentando la possibilità di distruggere strutture solide, ma senza effetti notevoli contro avversari.(Mantenimento: ¼ Basso a colpo)
    [Da genin in su]

    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma infondendo chakra affine alla sua impronta di chakra. Deve possedere almeno un'abilità Impronta di Chakra. Gli effetti di questa tecnica non si applicano al calcolo dei danni verso le persone, ma solo ai fini di parate o danni a equipaggiamenti e oggetti. Può incrementare la potenza di un'arma o del corpo senz'armi di 20 o triplicarne la capacità di danneggiare gli oggetti. Alternativamente può incrementare le capacità difensive di una protezione di 20. Anche se sottoposto a questa tecnica, un equipaggiamento non diviene capace di bloccare tecniche avanzate, ma può bloccare costrutti generati da tecniche speciali..Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Consumo: Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]
    [Da chunin in su]
    . Di certo era chiaro che il ninja non intendeva trattenersi o applicare mezze misure. E se per qualche miracolo la struttura avesse resistito al primo colpo, un secondo ancora più potente si sarebbe abbattuto sulla stessa, cercando di creare un varco sufficientemente ampio per permettere loro l'ingresso.

    Mi dispiace per la porta, ma ora il mio collega gliela mette a posto. Vero? Ma torniamo a noi.

    In ogni caso, sia che il loro bersaglio avesse collaborato sia che se avesse opposto un'iniziale resistenza, il duo della Foglia si sarebbe introdotto nel modesto stabile. Per prima cosa il chunin avrebbe studiato rapidamente l'ambiente, in particolare le vie di fuga possibili a parte le finestre osservabili anche dall'esterno. Si sarebbe quindi focalizzato sull'occupante della casa, con la viva speranza di non aver fatto il passo più lungo della gamba.

    Direi di iniziare dalle presentazioni: il mio nome è Shin Kinryu, e come ho detto prima sono un ninja di Konoha. Ho il piacere di parlare con?

    Il tono, una volta dentro, sarebbe stato molto più cordiale ed educato rispetto a prima, indipendentemente da chi avesse avuto davanti, ad eccezione di una minaccia manifesta.

    Allora, direi che per prima cosa potrebbe partire dal dirci quello che sa sul coprifuoco. Cosa sta succedendo in questo villaggio?

    Poteva rivelarsi un tentativo improduttivo, come era stato in precedenza con i pescatori e lo spadaccino misterioso, ma andava fatta. Aveva poi molte altre domande da fare all'uomo, o donna, o bestia (a patto che fosse senziente) che si fosse trovato davanti, ma prima doveva appurarsi che non fosse un nemico. E poi non aveva intenzione di andarsene particolarmente presto. In fin dei conti fuori c'era il coprifuoco e mettersi in marcia senza essere a conoscenza dei pericoli in agguato nella notte era da incoscienti. Nella peggiore delle ipotesi, si sarebbero trasformati in ospiti del proprietario. Se graditi o meno, lo stavano per scoprire.
     
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65 replies since 28/6/2020, 17:49   2155 views
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