Il Lago degli Imbattuti

Missione per Shin, Kato ed Etsuko

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    Il Lago degli Imbattuti

    XV

    Aftermath
    Il corpo del Samurai aveva sicuramente del denaro e qualche altro ninnolo, specie i gioielli dove voleva inserire gli Imbattuti, ma niente di intrinsecamente rilevante, oltre a qualche pugnale e una piastra identificativa col suo nome, che poteva sempre tornare comoda in altri ambienti. Anche la sua casa, spoglia e dozzinale, rivelava la semplicità di pensiero dell'uomo che, forte della sua arma, si era dedicato interamente al suo piano senza premurarsi di avere reali alleati né una maggiore profondità dietro ai suoi intenti. Nessun tesoro arrivò nelle mani di Kato, che dopotutto aveva fermato le macchinazioni di un folle ostracizzato dall'ambiente pubblico.

    [...]

    Oh, nelle situazioni formali puoi chiamarmi Waru, Kato-kun. E anche tu, Shin-kun. Avrebbe detto il Pagliaccio, cercando di metterli a loro agio. E certamente avete ormai più che meritato un ruolo nella nostra piccola organizzazione, ma temo che dovrete aspettare il Coraggio per rimettere in sesto il vostro... E fece camminare due dita al centro del petto ...piccolo problemino. Ma posso farvi avere a casa le nostre Vesti, delle quali credo conosciate già le caratteristiche. Aggiunse, accomodante. Quanto alla Corte di Kusa...beh, è un posto, ma è più un'idea. Un'idea geniale, aggiungerei. Ma non ha a che fare con Hayate. E' neutrale, totalmente, e ogni scontro all'interno è assolutamente vietato...potresti camminare e parlare con l'Hokage da un lato e il leader di Kurotenpi dall'altro, ma non potreste nemmeno sfiorarvi, pena la morte certa. Disse, con fare misterioso. Questo lo garantisco come un Pagliaccio di Prima classe. Alzò quindi le mani. Ma per essere pratici: è un Mercato Nero. Itinerante. Si può andare solo se invitati, e dopo il primo invito in qualche modo si riesce sempre a venire a sapere dove si trova. E come persona che sa della Corte puoi invitare chi vuoi, ma bada che esagerare con gli inviti o invitare piantagrane potrebbe significare l'espulsione...e con espulsione intendo l'espulsione del tuo cervello dal cranio. Boom! Ridacchiò. Ricorda che non si parla della Corte a nessuno che tu non voglia invitare. E che ciò che accade alla Corte resta alla Corte. E ciò che accade fuori resta fuori. E nonostante io sia un Pagliaccio di Prima Classe...su questo non scherzo affato, Kato-kun. Spiegò però del metodo di comunicazione tramite il simbolo del lupo, dicendo che ormai entrambi erano assolutamente autorizzati a utilizzarlo.

    [...]

    Intendevo solo che tuo padre avrei voluto ucciderlo io. Tutto qui. Avrebbe risposto Zoruto con sgarbo, evidentemente senza avvicinarsi nemmeno alla verità. Alla menzione di un debito il volto dello Yotsuki si deformò in una smorfia di disprezzo. Sei vivo solo grazie alla mia evocazione, dovresti baciare la terra dove cammino, stronzetto. E nel dirlo si sarebbe voltato, iniziando ad allontanarsi. Quel figlio di puttana di tuo padre venne cacciato dal clan perché si prese le colpe di un mio furto, quando ero bambino. Venne cacciato per colpa mia, mi impedì di assumermi le mie responsabilità, quel grandissimo stronzo. Quando divenni abbastanza grande lo andai a cercare per dirgli che non volevo la sua pietà né la sua compassione e che lo avrei riportato a calci in culo nel clan, per dimostrare che ero intoccabile e potevo fare quello che volevo. Ma lo ho trovato morto. Ucciso dal veleno di uno spregevole figlio di puttana ancora più troia di quella che ti ha fatto nascere. Uno che ho provato ad ammazzare decine di volte e una volta ci sono anche riuscito, ma poi è tornato. Lurido stronzo di un Tenson Korin. Disse quelle parole come se volesse sputare invece che pronunciare quelle sillabe. Quindi stronzetto non montarti la testa. Io agisco solo per ME. E ora vattene a fare in culo. E nel dirlo, mostrando il dito medio e senza mai voltarsi, si sarebbe allontanato, senza aggiungere una parola di più.

    [...]

    Il piano ebbe successo almeno fino a quando non riuscirono a far perdere i sensi a Uso, l'incarnazione di Shin controllata da Luglio di Accompagnamento, per poi aggredire la sua mente. Non si trattava però di una mente umana, ma di qualcosa di assai più semplice e meccanico, la mente di un'Arma Senziente, molto meno profonda e definita, e per certi versi più aggressiva e netta di una creatura vivente. Meku. Fu una risposta, mostrando un uomo anziano ma carismatico che lavorava in una forgia. Un bastardo. La risposta alla seconda domanda, con l'immagine del folle Hayate che minacciava di rompere Luglio con la sua mazza da baseball. Fratelli. La terza risposta, mostrando due lame vicine, e un singolo numero come ultima risposta. Tredici. Un flash di tredici lame, sfumate e indistinte, dopotutto Luglio non aveva occhi nel suo normale stato di spada, ma sicuramente erano disposte a raggiera, con Giugno accanto a Luglio, e una spada identica a quella della visione precedente dall'altro lato. E poi l'ultima risposta, per la quale non c'erano state domande. E tu sei uno che non la passerà liscia. Il Maestro avrebbe percepito contemporaneamente tutto il dolore delle vittime che erano state trafitte da Luglio e che la spada ricordava e adorava, tutto assieme in un'ondata mentale che forse lo avrebbe ridotto in condizioni tali da spezzare l'evocazione per parecchio tempo. Il clone sparì, lasciando Luglio silente per qualche tempo.

    [Un anno dopo...]

    Vedi "Storie di Ame, parte 3", nel futuro prossimo

     
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    NELLA NEBBIA

    Etsuko Vs Rimorso

    la nebbia ormai diffusa sulla superficie del lago, richiamava i lacustri paesaggi Kiriani, seppur gli spettri che aleggiavano in essa, avrebbero di gran lunga superato in terrore, i racconti delle leggende di mostri acquatici e creature marine mitologiche.
    mai l’orrore di azioni sbagliate era stato più vivido e trepidante nelle menti dei presenti.
    il più provato Zoruto, in preda ai suoi rimorsi. il ragazzo invece, forse consapevole di aver fatto i conti con i fantasmi del passato, subiva in forma più lieve l’influsso dell’imbattuto.
    Etsuko invece, pronto ad affrontare i suoi spettri, aveva passato la notte a considerare su quali fronti quella reale illusione lo avrebbe attaccato.
    così si rivide a Kiri, anni Addietro, ai tempi del Kaguya Kage, il fratello Akuma privato dei suoi occhi. la Rabbia nel non poter agire liberamente, l’irrefrenabile sensazione di dover intervenire e il sollievo taciuto, nell'aver fatto, nonostante le conseguenze.
    esatto… il taciuto Sollievo… era quella la sensazione che riviveva Etsuko in quel momento. per anni si era caricato di un rimorso indotto che in realtà non esisteva. Avrebbe rifatto tutto e comunque… e sebbene quello fosse il più forte rimpianto, al contempo era anche il più grande orgoglio.
    Che strano… l’imbattuto pensando di poter trarre forza da quel ricordo, paradossalmente forse ne avrebbe ricevuto svantaggio.
    sorrise il Kiriano…
    sebbene quella smorfia fosse nascosta nella nebbia era sicuro che l’essere che affrontava l’avrebbe potuta scorgere tranquillamente.
    avrebbe irrorato i suoi occhi di chakra per attivare le innate abilità e dare inizio alla sfida che ogni Akuma avrebbe dovuto superare una volta nella vita. Si esatto, una volta. per Etsuko questo però era eccezione, aveva gia sfidato e vinto un imbattuto. ora era momento di bissare il risultato gia ottenuto.
    Svelaci il tuo vero nome rimorso, il tuo nome… chi fosti in vita? e cosa ti ha generato?
    una nenia viaggiava nella nebbia, accompagnata da fantasmi di persone che furono. i simulacri, appassiti vecchietti, curvi nell’aspetto, patriarchi e matriarche del clan, in un rituale lento, simile ad una processione si sarebbero disposti a cerchio attorno all’imbattuto.

    -Perdona sempre i tuoi nemici. Nulla li fa arrabbiare di più…
    recitava uno.
    -Il perdono è una forza che risuscita a vita nuova e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza.
    la voce roca di una vecchietta.
    Ho sempre impostato la mia vita in modo da morire con trecentomila rimorsi e nemmeno un rimpianto…
    da ciò per cui proviamo rimorso, ci porta a essere migliori e dal rimorso che scaturisce l’orgoglio di ciò che siamo diventati.
    aveva detto, il vecchio sbattendo al suolo il bastone che reggeva e che lo sorreggeva. dando ritmo a le frasi che riecheggiavano nella nebbia.
    un effetto ipnotico di un genjutsu, dei più elaborati e rafforzati dai simboli che il Kiriano aveva apportato sul braccio per rafforzarne efficacia e potere.
    Era il “nostro” vizio, questo: d’andare avanti con le teste sempre voltate all’indietro. impara ad andare Avanti…



    … intanto altrove …
    che si fossero ripresi i due ninja in supporto? ora era il momento di contrattaccare. mentre l’offensiva mentale era in atto, quella fisica avrebbe sicuramente indebolito la volontà del rimorso di persistere e di annullarsi al Perdono.
    Attaccate… ora…
    perentoria la voce di Etsuko avrebbe risvegliato i 2 ninja dal torpore.

    … Contemporaneamente…
    una farfalla intanto aveva poggiato le sue ali sulla spalla del Kiriano, che fosse quello il modo della dama di interagire con Etsuko?







     
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    Il Lago degli Imbattuti

    Side Story 1

    Rancore e Demoni
    Il cranio mostruoso dell'Imbattuto avanzava nella nebbia come se nulla lo potesse fermare ed Etsuko ne era consapevole, volendo usare quella cortina solo per limitare le influenze esterne: dopotutto solo un Akuma poteva realmente sconfiggere un Imbattuto!
    Con un ritmico battere, spiriti di antenati e saggi emersero dalla nebbia circondando Kokai. Con un sibilo avrebbe mosso la mano destra, rilasciando una sorta di fumo tagliente come una lama per infrangere quelle immagini, ma non riuscì a raggiungerle, mentre queste parlavano di perdono, obbligandolo anzi a scartare e ritrarsi, nemmeno quelle parole fossero un veleno intollerabile per lui.

    Poi però si fece più forte, tornando ad avanzare. No... Sussurrò. Non si può fare a meno di guardare indietro. Io sono ciò che vincola al passato. Vergogna è dolore che paralizza, il Rimorso è un peso che impedisce ogni maturazione. Anche tu mi hai avuto in te. Anche tu...senti la mia presenza in te! Avrebbe sollevato una mano mentre dalle gambe informi emergevano propaggini serpentine che sembravano sciogliersi nel terreno, preparando un'offensiva. E in quel momento avrebbe investito Etsuko con il Rimorso. Il Rimorso del suo clan gettato nel fango dalle azioni di un traditore. Il rimorso di essere rimasto a Kiri dove la sua crescita era stata in qualche modo ostacolata. Il rimorso dell'aver perso, assieme a Seinji, anche le informazioni sulla Villa e sulla vera natura degli Akuma per così tanto tempo. Tutte cose accadute, tutti scogli nel suo passato dai quali doveva liberarsi in qualche modo, e non solo con il canto dei suoi anziani illusorii. Poche parole non bastano. Poche immagini non bastano, Akuma. Tu non sei sufficiente! Questo il sibilo del Rimorso che arrivava, strisciante come liane avvelenate. Etsuko aveva dato voce al Perdono, gli aveva dato corpo nelle sue Illusioni, ma lo aveva realmente accolto? Stava affrontando la summa di tutti gli Imbattuti basati sul rancore dei suoi antenati morti...le sole parole non sarebbero bastate. Cosa poteva perdonare Etsuko per dare forza al suo potere di plasmare la realtà?

    La farfalla sulla spalla del Ninja entrò rapidamente in comunione con la sua mente, in fondo era una creatura che abitava in parte il mondo dei sogni. Un singolo messaggio, che emerse nella sua testa come un ricordo che tornava a galla dopo un pò. Kokai è uno dei più potenti Imbattuti. Devi avere una solida forza di volontà per rafforzare le tue illusioni. Ora che il Samurai è distratto noi possiamo aiutarti...lascia che il nostro potere dei Sogni rafforzi le tue illusioni, ma stai attento a non perderti nel nostro mondo o potresti perdere i sensi! Avrebbe chiaramente percepito qualcosa fluire in lui mentre manteneva il contatto...un frammento di potere che era come un'illusione, ma più reale e più effimera al contempo, proprio come un sogno...come avrebbe usato quel pericoloso aiuto? [Tecnica]

    In quel momento, mentre gli effetti del Rancore erano attivi [Nota], intorno a Etsuko dei serpenti neri con un corno sulla punta del naso emersero improvvisamente dal suolo cercando di trafiggerlo...anche se illusori un loro danno poteva essere assai pericoloso [Attacco x3]. Immediatamente dopo Kokai si sarebbe avvicinato nuovamente, tendendo una mano adunca. Mostrami il peso che esercito su di te! In quel momento ogni singolo ricordo negativo di Etsuko sarebbe esploso nella sua mente, tutti assieme, anche i più banali o ridicoli, minacciando di ingorgargli la mente come in una cacofonia folle [Esplosione di Rancore]. Come fronteggiare una simile esplosione di potere? Che risorse aveva...poteva realmente perdonarsi tutti quei ricordi negativi senza venire sopraffatto o distratto al punto da subire poi un attacco fisico? Come combattere il Rimorso, con maggiore incisività?
     
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    il Lago degli imbattuti 

    nuove consapevolezze.

    Poche parole non bastano. Poche immagini non bastano, Akuma. Tu non sei sufficiente!

    quanto facevano male quelle parole? quante volte non si era sentiro abbastanza?quante volte aveva ceduto al rimorso? INFINITE
    era quella la pura e semplice verità, era ciò che gli insegnava il passato. recluso in un villaggio che forse non l'aveva mai valorizzato, limitandolo, negli atteggiamenti, nei comportamenti, vincolandolo ad un formale modo di fare, affibbiandogli un ruolo impostato definito che gli era sempre tremendamente stato stretto.
    ma allora, perchè l'aveva accettato? non aveva una risposta su questo. 

    l'onore del clan, gli altri, il kage, la famiglia... tutte conseguenze, di certo non motivazioni reali. quelle le avrebbe dovute ricercare in se stesso e fare così i conti con il passato e con il rimorso che adesso lo soffocava, con la stringente presa che l'imbattuto aveva sul Kiriano.
    a nulla erano serviti gli attacchi del consigliere, seppur provato, rimorso era passato al contrattacco e con quale foga...
    crollò a terra, scosso dalle immagini di se stesso al passato, i ricorrenti errori, quelli pratici e quelli di valutazione. il rimorso per aver ascoltato taluni, per essersi fatto imbrigliare da altri. mentre l'imbattuto attaccava sul piano emotivo, Etsuko raggiungeva sempre più estrema consapevolezza.
    quale consapevolezza vi starete chiedendo.
    quella delle più sconvolgenti, quelle dal retrogusto più amaro, quelle che ti pungono la schiena e ti scazzottano lo stomaco lasciandoti senza fiato.
    SEMPLICAMENTE IL RIMORSO AVEVA RAGIONE...
    semplicemente, a volte, l'unico modo di vincerlo è accettarlo... raggiungere la consapevolezza di aver sbagliato in tutto e con tutti, accettando di essere quello che gli altri volevano che fosse, senza mai essere se stesso. così pur non sapendo, aveva allontanato le tradizioni del clan, ignorando l'esistenza di quella villa, degli imbattuti stessi. gli tornò in mente Senji... chissà se lui sapeva. 
    la mente scossa da tumulti interiori e il corpo minacciato da ben più concreti pericoli, 
    Poche parole non bastano. Poche immagini non bastano, Akuma. Tu non sei sufficiente!
    quelle parole lo risvegliarono, riportandolo ad una realtà imminente e incombente...
    Perdermi nei sogni dici?
    come in realtà l'aveva bramato, tante notti, passate insonni a pensare.

    "Non basta un raggio di sole in un cielo blu come il mare
    perché mi porto un dolore che sale, che sale...
    Si ferma sulle ginocchia che tremano, e so perchè...

    E non arresta la corsa, lui non si vuole fermare,
    perché è un dolore che sale, che sale e fa male...
    Ora è allo stomaco, fegato, vomito, fingo ma c'è

    E quando arriva la notte
    e resto sola con meLa testa parte e va in giro
    in cerca dei suoi perchè
    Né vincitori né vinti
    si esce sconfitti a metà"


    l'aveva recitata mille volte in quelle notti, non riuscendo a definire da dove nascesse quel dolore. promesse infrante, sogni irrealizzati, parole non dette... tutto contribuiva a rendere quell'esistenza un fardello così pesante, come un macigno che affondava nel lago della Sofferenza e con esso il Kiriano, lentamente e inesorabilmente andava a fondo.


    ma oggi, poteva reagire, oggi DOVEVA reagire.
    e forse aveva capito l'unico modo, personalissimo, di poter vincere il rimorso... l'unico modo non era provare a cambiare il suo passato ne accettarlo, perchè mai avrebbe potuto farlo... l'unico modo era ripartire dal presente per cambiare il futuro... e questo avrebbe fatto il nuovo Etsuko.
    Allora uniamo le nostre forze regina dei Sogni, allieta le mie notti da oggi in poi, sii mia compagna di avventure e di sventura, veglia sui miei sonni ed io veglierò su di te, come tuo custode.
    aprì la destra Etsuko ed apparve nelle sue mani

    NLiL91WXg

    si rimese in piedi il kiriano, utilizzandola come appoggio, mentre la lama si tingeva di uno scarlatto alone. debilitato e provato nel fisico e nella mente doveva trovare la forza per contrattaccare ma prima, di difendersi. l'attacco nemico era incombente, i rettili pronti a colpire. fù in quel momento che optò per una difesa totale.
    MURO D'ACQUA
    rapido l'elemento in forma cilindrica avrebbe avvolto il ninja proteggendolo da ogni forma di attacco in arrivo.
    ora era giunto il momento di Contrattaccare
    hai ragione KOKAI, l'Etsuko che conoscevi non era abbastanza, qui adesso, hai l'Etsuko che sarà e questa che vedi è la Falce Mietitrice di Rimpianti e sarà con questa che ti sconfiggerò.
    lasciai che la Falce sbattesse sul terreno creando un suono Acuto e subito ai piedi dell'imbattuto sarebbero apparsi dal terreno due busti umanoidi che con arti rachitici avrebbero provato a saldare la presa per vincolare Kokai [NOTE]
    se fossero riusciti a immobilizzare l'imbattuto, Etsuko si sarebbe lanciato contro il mostro con tutta la sua rabbia e al massimo delle sue potenzialità [NOTE]
    questo segnerà la nostra Rinascita.
    ridotte le distanze con il mostro avrebbe brandito la falce, infierendo sul colpo del mostro con un fendente all'altezza del bacino, per tagliarlo letteralmente a metà, il movimento portato da destra a sinistra sarebbe terminato con il perno della gamba mancina per un rapido cambio di direzione e angolatura e un'altro fendente che mirava questa volta a tagliare a metà il corpo sul piano sagittale.
    [NOTE]
    si sarebbe rimesso subito sulla difensiva attendendo l'esito dei suoi attacchi combinati.




        
     
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    Il Lago degli Imbattuti

    Side Story 2

    Sogni e Speranze
    Schiacciato dal rimorso, Etsuko non riusciva nemmeno a muoversi, nemmeno con il supporto della Farfalla che si era offerta di assisterlo e rafforzare la sua volontà, ma il Rimorso era troppo e troppo pesante: lo affondava sempre più in basso in un pantano di immobilità dal quale non sembrava esserci via d'uscita. Ma anche il Rimorso può essere affrontato e sconfitto, basta solo trovare qualcosa a cui appigliarsi. E una di queste possibilità è accettarlo. Nel momento in cui si accetta che il rimorso è parte di noi e che è un peso da portare, esso perde la sua capacità di immobilizzarci, ma diventa anzi una solida base da cui ripartire. Trovare la forza di muoversi ancora toglie ogni potere al Rimorso.

    La determinazione trovata diede a Etsuko la forza di sollevare il muro d'acqua intorno a sé, annientando i serpenti che volevano trafiggerlo, e pur schiacciato dall'esplosione di rimorso aveva modo di muoversi, e lo fece. Chiamando a sé il Sogno, plasmò la realtà nel modo che indirettamente Shinjitsu gli aveva suggerito: usò la sua fantasia per creare qualcosa che potesse annientare un Imbattuto. A fronte di quelle terribili illusioni, gli Akuma avevano sviluppato fondamentalmente tre metodi per sconfiggerle in modo definitivo: annientare il concetto alla loro base con una ferrea introspezione, costringerle a Rilasciarsi da sole perché esposte a un ambiente che era troppo contrario al concetto che le animava...o usare i poteri Akuma per ingannare la propria mente e dar sfogo alla Fantasia. Il mio potere fluisce nella Falce, Etsuko. Lascia che essa sia il tuo sogno e non avrà rivali! Lo incitò la farfalla mentre Kokai sibilava come il serpente putrido che era.

    Come puoi muoverti? Non sarai mai abbastanza per colpirmi! Non sei mai stato nulla!


    Velenoso, cercava di bloccare ancora Etsuko, ma la sua mente era protetta adesso dalla sua determinazione e dalla presenza della falce, del suo Sogno, o fantasia che dir si voglia, che incarnava la sua volontà di abbattere ogni rimorso! Anche se rallentato nulla poteva impedire il suo assalto, e quando le mani scheletriche circondate da farfalle evanescenti bloccarono i movimenti dell'Imbattuto, questi comprese che non aveva altre possibilità. La falce di Etsuko calò contro di lui, tagliandolo in quattro parti con due fendenti che erano, anche solo concettualmente, del tutto inarrestabili per il Rimorso, costretto a seguire le mutevoli leggi della fantasia, ma senza poter modificare mai la sua più intima essenza.

    L'imbattuto si distrusse, disperdendosi in un fumo irregolare accompagnato da un sibilo agonizzante, costretto dalla sconfitta a tornare nella sua pietra, dalla quale avrebbe avuto ben poche possibilità di riemergere per molto tempo, e tutto proprio mentre Yato, recuperando Giugno Onirico, richiamava Shinjitsu per mettere le cose a posto. La nebbia sparì, e con essa le illusioni e gli incubi degli Imbattuti.

    [...]

    Trovo molto saggio che tu abbia scelto di trattenerti qui per completare il tuo addestramento. Avrebbe detto Shinjitsu dopo aver offerto un the illusorio talmente perfetto da poter realmente calmare la sete. Sedevano nel giardino della Villa, mentre alcuni operai del paese, stregati da Verità, erano all'opera per ristrutturare le parti malmesse e rimettere la villa a nuovo. Al momento sei l'unico Akuma a sapere di questo luogo, quindi trovo più che logico lasciarti l'incarico di trasmettere ciò che sai alle nuove generazioni...ed è bene che tu sia forte, o alla tua morte tutto sarebbe nuovamente perduto. Spiegò, facendo comparire anche dei deliziosi stuzzichini.

    Il bestiale abitante della villa era stato fatto evacuare dal Pagliaccio, e non restava che rimettere assieme i cocci, e formare nuove generazioni. Ricorda che questo posto sarà sempre casa per te. E un luogo per meditare e riposare. Le farfalle intanto si muovevano intorno a Etsuko, promettendo sogni sereni, mentre una semplice foglia si depositava davanti a lui, con dei nomi scritti sopra in un sottilissimo argento. Solo con la fantasia, e dunque con qualcosa di illusorio, Etsuko avrebbe potuto aggiungere il suo nome a un tanto effimero contratto, e nelle notti a seguire avrebbe appreso molto sulle farfalle e sul loro ruolo di guardiane dei sogni, al pari delle loro simili che indirizzavano le anime verso la vita e verso la morte. C'era così tanto da imparare. Ma dimmi...quale credi che possa essere il tuo Imbattuto, quando ne genererai uno? Concluse Shinjitsu, quasi intrigato. Ricordati di tornare da me, se mai ti capiterà di capirlo. Io sarò sempre qui per te.
     
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    IL LAGO DEGLI IMBATTUTI

    dove tutto ebbe inizio...



    Ecco di cosa è fatta la coscienza, di tessuto cicatriziale… Brandelli e pezzetti di rimorso cuciti insieme un anno dopo l’altro, fino a tracciare un motivo preciso, irrepetibile.

    e quel motivo Etsuko avrebbe deciso di perseguire, ripartendo dai suoi sbagli, pronto a farne di nuovi ma LIBERO finalmente di agire secondo coscienza, la propria.
    non più vincolato a preconcetti a idee folli a folli burattinai consapevole che le sue azioni sarebbero state sue soltanto. Chiamatela UTOPIA.
    aveva convissuto per anni con azioni che l'avevano fatto sentire sbagliato, persino il suo essere era definito "ECCENTRICO" per usare un eufemismo, chi poteva definire sbagliata una scelta, un gusto, una preferenza? Soltato l'ipocrisia di un pensiero comune o di chi quel pensiero lo imponeva.
    Con Rimorso, moriva anche il vecchio Etsuko e tutto ciò che era stato siano a quel momento.

    Si muore tutte le sere, si rinasce tutte le mattine: è così. E tra le due cose c’è il mondo dei sogni.

    i sogni...
    osservò la falce dissolversi tra eteree farfalle, in un turbinio luminescente che prese forma nell'essere che sino a quel momento aveva solo sognato.
    l'Androgina creatura, magnifica nella sua maestosità, unica nel suo genere, ora osservava il Kiriano, sorridendo. Era stata fonte di coraggio, sostegno, inganno e sollievo. era stato tutto e niente ma riconosceva che ormai tra i due vi fosse un legame, che andava ben oltre le parole pronunciate. si insinuava sin nella mente e comunicare per loro era così spontaneo.

    Lo So Etsuko... so come ti senti...
    affronteremo insieme quello che vorrai essere se vorrai farlo con noi.


    e improvvisamente si sentì CAPITO, forse per la prima volta, non ci fu bisogno di dire nulla, solo una lacrima rigò il viso commosso dell'amministratore e poi...

    IL SOGNO EBBE INIZIO.


    IN VILLA AKUMA

    beh... dopo quello che accaduto mi sembrava il minimo.

    disse il Kiriano sorseggiando l'ottimo Thè offerto da Verità, lasciando che nella mano destra si materializzasse un friabilissimo biscottino, di quelli che il maggiordomo di casa Akuma, sovente gli preparava.
    per me, il Thè è un rito, cosi come i biscotti di Auron. Sorrise.
    beh non ti nego che questa è una bella responsabilità Shinjitsu ma son sicuro che con il tuo aiuto... tutto sarà più semplice. dobbiamo trasferire il sapere degli Akuma alle prossime generazioni. io stesso ammetto di saperne relativamente poco sul potere effettivo dei nostri occhi... ho necessità di consultare i nostri avi per acquisire più potere ma questo diciamo che è un ottimo punto di partenza.
    osservò come gli operai si dessero da fare per rimettere in sesto la villa.
    A proposito di quell'essere e del suo amico, sembravano essere alquanto pericolosi, sai a chi rispondono e il motivo reale per il quale fossero qui?
    mi è parso che i mie compagni di missione tendessero a nascondermi qualcosa, che vi fosse qualcosa di non detto...

    l'attenzione fu rapita dalla foglia argentea che si materializzo di fronte a se, per un osservatore esterno quella situazione sarebbe parsa del tutto surreale, non per i principi delle illusioni, per colore che vivevano tra Sogno e Realtà o che la realtà la plasmavano a proprio piacimento.
    afferrò una farfalla che gli volteggiava attorno, delicatamente essa assunse le sembianze di una piuma da inchiostro e con essa appose la sua firma sulla fragile foglia. sigillando il contratto con quelle creature regine del mondo dei sogni.
    FOBETORE, sarà la creatura che ti accompagnerà nella scoperta del nostro mondo Etsuko... disse la regina della Farfalle.
    colui che viene descritto come la personificazione degli incubi, in realtà trae spunto dalle paure degli uomini per affievolire la linea sottile tra sogno e realtà.
    sarà lui... Tramite il concetto guida nel nostro mondo "se vuoi la nostra luce... dovrai prima attraversare le nostre tenebre" a condurti sulla via della luce, nel viale che conduce alla consapevolezza.

    Etsuko sama, sarà un piacere affrontare con te questo viaggio.
    Tutto accadeva nella sua testa, chissà se Verità potesse osservare quel dialogo, ascoltare quelle parole di sicuro poteva osservare le farfalle volteggiare in una danza attorno al Kiriano donandogli un'aura mistica.
    conosci altri luoghi legati al clan dove potrei ottenere rispose?
    Shinjitsu era l'unico che avrebbe potuto dargli qualche indizio.
    riguardo l'ultima domanda di Verità, dovette riflettere un pò, rendendosi conto che non ci aveva mai pensato.

    VENDETTA, disse alla fine... Credo proprio che sia questo l'imbattuto che potrebbe contraddistinguermi.
    chi avrebbe mai potuto immaginare gli eventi che il destino avrebbe riservato ai due interlocutori?

    Quante cose nella parola destino: probabilità, coincidenze, lotta, libero arbitrio, caso, fortuna, fatalità, selezione.
    Ogni volta davanti a un bivio il destino ci mostra tutto il suo ventaglio di varietà, ferocia e bellezza.


     
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