Il Lago degli ImbattutiMissione per Shin, Kato ed Etsuko

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    Magistra Vitae

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    Il lago del mistero


    Post 11 ~ Aftermath

    Sebbene Shin non ne comprendesse il motivo, la creatura sembrava indebolita, quasi intimorita dalla sua determinazione e non oppose la resistenza temuta al suo pugno, che la sbalzò via senza problemi, né alla successiva combinazione con l'amico di tante battaglie. Il Signore della Vergogna ebbe una nuova onta di cui pentirsi quando gli inflissero il colpo di grazia, rimandandolo sul piano immateriale. Il giovane non sapeva se il merito finale fosse da attribuire ai suoi fendenti, di certo mortali, o al potere mentale dimostrato da Etsuko, ma si poteva definire senza dubbio un riuscito lavoro di squadra.

    Ce l'abbiamo fatta?

    Il Kinryu osservò la scena stupefatto, quasi incredulo di essersela cavata così facilmente. Rinfoderata la spada espirò lentamente mentre regolarizzava il suo flusso di chakra con la chiusura delle porte. Il dolore era sopportabile grazie all'uso ridotto, ma la fatica richiesta dalla tecnica proibita si fece comunque sentire. Eppure, quella sofferenza lo fece sentire vivo, vivo e determinato a raggiungere il suo obiettivo. Era una prova della sua volontà, di quel credo che aveva professato di fronte ad Haji e ai suoi compagni. Una cicatrice da esibire con orgoglio.

    Etsuko, credi che sia meglio distruggere i simulacri o lasciarli così come sono? Nasconderli da qualche parte, che ne so gettarli in mare ad esempio, potrebbe farci guadagnare tempo?

    Il trio si era inoltrato nel magazzino sotto la guida del foglioso. Se Kato era più preoccupato per i tre membri del suo clan, sopravvissuti sebbene fossero stati coinvolti nella prima scaramuccia contro il mostro, ma ancora incoscienti, l'Akuma avrebbe di certo riservato la sua attenzione sulle statue, di cui lui solo conosceva il vero significato. Dopo aver perlustrato attentamente il posto alla cerca di altri indizi, per quanto irrilevanti, su dove potesse trovarsi il samurai, sarebbe tornato da Kato, mormorando a bassa voce.

    Che dovremmo farci con loro? Li uccidiamo nel dubbio? Etsuko, puoi controllare se risultano collegati in qualche modo a quelle creature? In quel caso sarebbe facile rintracciarli. O magari le stanno alimentando con la loro forza vitale.

    Era chiaro che, non essendo un esperto, stava procedendo a tentoni, ma sapeva quali erano i rischi e aveva delle idee chiare su come limitarli. Nel caso non fosse emerso nulla da un'analisi del kiriano Shin si sarebbe limitato a scuotere la testa e avrebbe lasciato che fosse lo Yotsuki a decidere della sorte dei suoi compagni di clan. Prima di quello però Kato sembrava voler fare il punto della situazione una volta stabilito che il posto, almeno al momento, era sicuro. Condivise informazioni invitando Etsuko a fare altrettanto e il giovane della Foglia rimase ad ascoltare, intervenendo solo in un secondo momento.

    Credo di aver capito il concetto dietro queste creature grazie alla tua spiegazione. In questo caso se tengono fede ai loro nomi Kokai rappresenterebbe il rimorso e Memai la vertigine...

    Tutta quella situazione sarebbe stata difficile da credere se non l'avesse vissuta in prima persona, e se non avesse dovuto affrontare misteri ben più imperscrutabili, tra cui le pergamene di Indra nominate dell'otese. Se l'ultima venuta era collegata ad un sentimento relativamente gestibile, al solo pensiero di dover subire di nuovo quell'attacco mentale da parte dell'altro imbattuto un brivido gli corse lungo la schiena. Sapeva già a cosa si sarebbe attaccato per cercare di distruggere alla sua psiche, quel ricordo era già lì a galla, pronto per essere afferrato. Il chunin si voltò dando un momento le spalle ai compagni mentre tornava padrone di se stesso. Non voleva rivederla. Non così.

    Alla fine erano tornati nel covo del Pagliaccio. Ancora un volta lo shinobi lasciò che fosse l'amico a spiegare la situazione. Sembrava stranamente a suo agio nel rapporto con lo strano individuo, ma non riuscì a indovinarne il motivo e prese per buona la spiegazione che sapeva di trattare con un Hayate. Se c'era qualcosa da aggiungere su come combattere quei mostri che potesse essere utile ai loro alleati sarebbe toccato al kiriano aggiungerlo. Da parte sua, Shin si sarebbe fatto nel frattempo curare dall'evocazione di Kato o da chiunque altro fosse disponile [Nota]Non avendo cure da autoapplicarmi ti lascio la decisione su quanto recupero.. Però li sovvenne infine una considerazione e si rivolse alla Virtù.

    Nel caso dovessimo affrontare il samurai non so quanto sia in grado di utilizzare i poteri della sua spada, ma potrei trovarmi in difficoltà contro di lui con questa. Avrebbe un'altra arma da prestarmi?

    Con la mano poggiata sull'elsa di Luglio era chiaro a cosa si riferiva. Se davvero poteva recidere il collegamento con Uso ciò limitava le armi a sua disposizione. Inoltre poteva essere già a conoscenza delle sue caratteristiche peculiari. Meglio avere un piano di riserva se possibile. Chiedere non costava nulla. In ogni caso sarebbe giunto presto l'orario concordato con Yato per il meeting, quindi avrebbero dovuto rispiegare anche a loro la situazione, omettendo dei particolari, ma senza riservarsi informazioni utili per battere quei mostri.

    Restava il problema di trovare il loro obiettivo prima che questo terminasse il suo piano, qualunque esso fosse. Se puntava a creare un'armata di quelle creature a metà tra un incubo e un fantasma, idea folle, ma sensata agli occhi di una persona senza nulla da perdere, avrebbe dovuto obbligatoriamente tornare alla villa oppure nel santuario sotto il lago, ma in entrambi i luoghi era complicato tendergli un agguato. Memai stava sistemando la barca, a quanto aveva detto Kato, quindi probabilmente stavano approntando un nuovo viaggio. Sorprenderli la mattina poteva funzionare, anche se il rischio di coinvolgere dei civili c'era. Ma in prospettiva se avessero eliminato la minaccia il villaggio avrebbe sicuramente potuto dormire di nuovo sonni tranquilli. Potevano accettare un piccolo sacrificio per un bene maggiore.

    Prima però dovevano recuperare Yato e, possibilmente, Zoruto. Non perché nutrisse fiducia o simpatia per alcuno dei due, tuttavia era innegabile la loro utilità come carne da cannone, specie il nerboruto otese. Con loro le opzioni strategiche si allargavano, soprattutto considerando il calibro dei loro avversari. E se lo Yotsuki doveva rimanere quanto più possibile all'oscuro, Yato invece aveva un cervello fine da sfruttare per aiutarli a elaborare una tattica vincente. Consapevole che ormai l'ora si era fatta tarda, Shin alzò lo sguardo in direzione della porta, aspettandosi di sentir bussare il compagno della Foglia da un momento all'altro. Il punto di ritrovo era ben chiaro, e di sicuro non si sarebbe perso in quel buco di paese. Se non fosse comparso le spiegazioni erano solamente due: o Zoruto stava facendo qualcosa che andava tenuto sott'occhio, a costo di tardare, oppure erano finiti in qualche guaio molto grosso. Inaspettatamente considerati i loro trascorsi, il Kinryu si ritrovò a desiderare che non gli fosse successo nulla.

    Chakra: 63.5/100
    Vitalità: 12/20
    En. Vitale: 26/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 700
    Velocità: 750
    Resistenza: 700
    Riflessi: 725
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Coltelli da Lancio × 5
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Cartabomba II × 1
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Accendino × 1
    • Bansou no Shichigatsu - Luglio di Accompagnamento × 1

    Note
    Equipaggiamento Debilitante indossato [-2 velocità]
    Ferite: 4 Leggere (braccio sx)

     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    IL LAGO DEGLI IMBATTUTI


    Tra vertigine e Vergogna



    Etsuko, ce l'abbiamo fatta ma è stato uno scontro molto difficile. Non credo che potremmo replicare lo stesso risultato contro Kokai o Memai nelle condizioni in cui ci troviamo. Sì, ho scoperto l'identità e alcune abilità del mostro. Ma prima devo chiederti di svelarci alcune cose che so per certo che stai tenendo nascosto...

    Ritengo che tu abbia ragione Kato, sai per certo che sto tralasciando dettagli in cui per puro caso mi sono imbattuto nella villa, così come so per certo che voi stessi state tralasciando dettagli importanti che ritenete io non possa essere informato. Conosco la gravità della situazione e ad esser sincero persino il tuo gesto estremo di pocanzi mi sembra costruito ad hoc affinchè io potessi mostrarti gratitudine e fidami di te. Sorrisi, amaramente, ritenendo che i miei compagni di missione non mi ritenessero degno di conoscere la verità. Troppe son le cose che non mi tornano, prima mi avete allontanato con una scusa per affrontare molto probabilmente argomenti scottanti e ritorno e ti ritrovo sanguinante infilzato dalla lama di Shin. Per non parlare del mio ritorno dalla villa, non vi ho trovati per nulla sorpresi nel conoscere i dettagli dell’essere mostruoso che ci ha quasi uccisi e delle sue urla terrificanti. Sapete di cosa sto parlando vero? Avete permesso a Yato di allontanarsi benchè ci servisse tutto il supporto possibile per quale ragione? E perché non avete deciso di sbarazzarmi di me? Sono idee che mi ronzano per la testa da un bel po' e sincerità per sincerità mi aspetto delle risposte convincenti.

    La mia copia si è incrociata con il terzo mostro, si chiama Memai Akuma e subito ho pensato ad una schiava di Akechi ma in realtà essa serve il samurai perché l'ha liberata dal giogo, qualunque esso sia. Il suo potere è tremendo, ha riconosciuto che era una copia, magari usando i tuoi stessi occhi e non solo... ha spinto, forte di una propria illusione, il mio clone in bilico, come se fosse stato lanciato nel vuoto dal cielo. Inoltre probabilmente per gli stessi motivi Haij e Kokai stanno seguendo il Samurai, che mi ha detto essere esperto nella Scuola del Tamburo. L'intenzione di quell'uomo è semplice, sfruttare sicuramente questi mostri per rovesciare il governo del Ferro. Riesce a spostarli e controllarli, forse grazie ad una Pergamena di Indra o grazie ad estreme abilità di Fuuinjutsu e seguendo le informazioni che ho ottenuto trasferirà le loro anime, se così possiamo chiamarle, in oggetti piccoli... Un esercito in miniatura. Loro sono più che contenti perché Verità non ha più potere su di loro.

    Tu stesso hai citato Verità contro Vergogna... dunque alla Villa per forza di cose lo hai incrociato o lo conosci da prima. Il problema Etsuko è che sono quasi sicuro dell'identità del mostro che hai sentito ridere alla Villa, basandoci sulle varie descrizioni che abbiamo raccolt. Si chiama Coraggio di Hayate e le nostre strade si sono incrociate alla missione dell'Abete. Lo riconoscerei ovunque per via della sua risata, pure da sordo... perché la sua risata è talmente malefica da penetrare le ossa. E il Coraggio di Hayate non può essere sconfitto, te lo garantisco. Perché mi ha steso in pochi secondi, senza io che potessi anche solo contrattaccare. Dunque cosa lo sta tenendo fermo dal distruggere la Villa stessa? Perché ci hai tenuto nascosto Verità? Chi sono questi mostri? Come possiamo veramente fermarli? Considera che ho perso molte energie, anche per proteggerti e così ti ho dimostrato la mia lealtà nei tuoi confronti. Affrontare i restanti due mostri e magari anche il Samurai non è pensabile. Devi condividere le informazioni, ne va della nostra vita. La mia promessa è quella di aiutarti a risolvere la situazione.


    Choyume mi ha parlato di lei... probabilmente i suoi colleghi non avrebbero riconosciuto quel nome, come potevano? Anche su quello il kiriano aveva mentito o meglio “omesso”... poco fa, ho avuto una esperienza extracorporea, la chiamerei più che altro una richiesta d’aiuto e un’altra grana per noi. Il samurai per puro caso tempo fa si è imbattuto in un essere Farfalla... in grado di manipolare i sogni, una sorta di controllo mentale direi... proprio tramite questo espediente controlla gli abitanti del villaggio. Choyume a suo rischio e pericolo mi ha consigliato di seguire Memai per trovare Akechi. La spada che è in suo possesso tuttavia è in grado di tagliare i Genjutsu, quindi in tal caso, non sarà facile combattere con il samurai e gli IMBATTUTI contemporaneamente... sarebbe un suicidio. Ritengo che le abilità di Shin con la spada possa, impensierire il samurai con il supporto di Kato. I mostri, sono un mio problema... lasciate che me ne occupi io. Tuttavia, se conoscete un modo per riportare alla ragione il mostro nella villa... beh ci potrebbe essere molto utile, anche perché così facendo potremmo recuperare un alleato fondamentale tra le nostre fila, ossia Verità che al momento è impegnato a tenere a bada il Coraggio.

    Una volta entrati nel magazzino

    Etsuko, credi che sia meglio distruggere i simulacri o lasciarli così come sono? Nasconderli da qualche parte, che ne so gettarli in mare ad esempio, potrebbe farci guadagnare tempo?

    A dire il vero, questi ormi sono gusci vuoti, da quel che ho potuto capire, il samurai ha trasferito tutti gli imbattuti in monili che possono essere facilmente trasportati e facilmente controllati, persino la statua di Verità che tuttavia non può controllare e un gioiello al collo del samurai... Anzi... Shin, sarebbe molto utile se riuscissi a impossessarti di quella. Ci darebbe una grossa mano con quei mostri.

    Analizzai in seguito i ninja addormentati per poter comprendere se e quale tipo di legame vi fosse con le creature. O se fossero solo recipienti pronti all’ uso.



    … IL PIANO “Contorto”...


    Arrivò il momento di agire, così cercai tramite le mie doti di sensitivo e il magan se fosse stato necessario di intercettare Zoruto, per riferire a Kato, l’esatta posizione in cui si trovasse. Mi allontanai dal gruppo, cercando prima di recuperare un po' di energie ma soprattutto per riordinare le idee, ero stanco ma soddisfatto. Dopotutto avevo superato una delle prove per insidiose per gli Akuma, utili a sviluppare in modo convenzionale le abilità oculari. Kato prima di andar via mi aveva mostrato l’aspetto di Memai... la ragazza aveva spoglie mortali, probabilmente su di lei era già stato eseguito il rituale di possessione che il samurai voleva utilizzare con gli altri imbattuti per creare il suo esercito. Questo avrebbe coinvolto l’onore del clan, per scopi meramente personali. Non l’avrebbe permesso.

    LA VERTIGINE... ripensai tra me nel modo probabile per sconfiggerla. Tuttavia la richiesta era seguirla per scoprire dove si trovasse il samurai. Ma la mia domanda sorgeva spontanea, come l’avrebbe sconfitta in sua presenza? Ogni illusione sarebbe stata annullata dal potere della spada. Quanto forte fosse questo potere? Era tutto un grosso enigma.

    Riattivai il potere oculare per vedere dove fosse Memai... ma non mi sarei soffermato a questo, volevo scambiarci qualche parola. Volevo mettermi alla prova e mettere alla prova la fedeltà stessa della Donna. Quanto rimaneva in lei dell’Akuma che l’aveva generata? Era uno strumento nelle mani di qualcuno o sarebbe potuto diventare un’arma a nostro favore?

    Così se fossi riuscito a localizzarla e intercettarla, con calma mi sarei presentato al suo cospetto:

    Memai... che piacere Vederti. Vorrei solo scambiare con te qualche parola. Da Akuma ad Akuma...

    Chissà come avrebbe reagito la ragazza.

    Se invece avessi localizzato la ragazza in presenza già del samurai, avrei semplicemente seguito i suoi spostamenti per riuscire a identificarli. Recandomi a quello che era il punto contrassegnato prima di sera.




     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Lago degli Imbattuti


    XI

    Mentre Kato si occupava di recuperare i suoi consanguinei assieme alle sue copie, Etsuko e Shin tenevano d'occhio il perimetro e, soprattutto, analizzavano le statue degli imbattuti presenti, tutte prive di segni particolari o di segnali che lasciassero presagire un legame con qualche Imbattuto. Certo, le statue di Haji e Kokai erano là, ma uno era stato sconfitto e l'altro era probabilmente lontano, mentre Memai aveva già una nuova àncora nel gioiello mostrato al clone di Kato. In ogni caso non sembrava che potessero raccogliere ulteriori informazioni da quel luogo.

    Le indagini di Etsuko, sebbene provato dallo scontro mentale, gli permisero di avere una chiara visione dell'ambiente circostante e di cercare le figure chiave che gli erano state descritte. Nessuna traccia del Samurai, mentre Memai era ancora impegnata vicino alla barca. Zoruto come detto era vicino ai negozi di gioielli accompagnato da una creatura non umana, sebbene ne avesse le sembianze, mentre Yato lo seguiva non troppo distante, abilmente camuffato. Non sarebbe stato difficile per Kato inviare una sua copia per recuperarli mentre il gruppetto si dirigeva dal Pagliaccio, anche se lungo la strada sarebbe stato l'Akuma ad appartarsi, interessato a una conversazione con l'Imbattuto Vertigine.

    Etsuko e Memai
    La donna, sempre che così la si possa chimare, era seduta su una panca non distante dalla barca su cui aveva lavorato quando il clone di Kato la aveva incontrata, e stava lavorando alacremente per incatramare una corda dall'aria parecchio resistente, probabilmente necessaria alla manutenzione dell'imbarcazione o per riportare a galla una statua dal tempio sommerso senza correre troppi rischi di danneggiarla. Non sembrava aver notato il Kiriano, ma lo guardò con arroganza non appena lui si avvicinò. Ben pochi possono dire di avere piacere di vedermi...un Akuma? Posò la corda accanto a sé, sbuffando. Pff...che esistenza patetica la tua. Una larva che fa di tutto per non sbocciare. Prese uno spiedo dalla tasca, gettandolo ai piedi di Etsuko. Prendilo e trafiggiti il cuore. Muori e libera finalmente la tua vera essenza. La Divinità che alberga dietro quella ridicola carne. Libera il tuo Imbattuto e fatti da parte per sempre. Concluse, fissandolo con aria di sfida.

    Oh, sono sicura che speravi di appellarti alla mia umanità...voi Akuma lo fate sempre. Non riuscite a capire che voi siete solo dei deboli prototipi da cui emergono le nostre forme perfette. Noi siamo oltre l'umanità, e Mitsuhide Akechi lo ha capito e può guidarci....servirlo per qualche decade non è nulla, dato che la sua vita non è che la luce di una candela rispetto a noi...e alla sua morte saremo liberi di dominare il mondo come è nostro diritto. A quel punto avrebbe incrociato le gambe, fissando Etsuko come fosse un pezzente qualsiasi. Allora...la tua scelta? Io sono Memai e tu non puoi certo sconfiggermi...non ho nulla da temere da uno come te.

    Kato (il clone) e Zoruto
    Zoruto e il suo aiutante, uno strano individuo alto almeno due metri e largo quasi altrettanto, con una tunica a coprirne le fattezze, stavano uscendo da un negozio di gioielli borbottando qualcosa a bassa voce. Il Jonin portava con sé un sacchetto dall'aria pesante, certo ricolmo di gioielli o monete a giudicare dal tintinnio che faceva ad ogni movimento, mentre l'altro, apparentemente una guardia del corpo, non aveva niente in mano. All'avvicinarsi di Kato il suo consanguineo si accigliò, mentre il suo compagno si avvicinava minaccioso, con occhi animali che brillavano oltre le ombre del suo cappuccio, almeno fino a quando un cenno di mano del suo evocatore lo fermò. Il cattivo della situazione, stronzetto? Ripetè, con tono sdegnato. Se ancora pensi in termini di buoni e cattivi allora sei inutile come una fogna otturata, ma sentiamo un pò cosa avete raccolto voi principianti. Non badare troppo al mio gorilla, qui. La sua nocca sinistra è più sveglia di tutto il vostro gruppo messo assieme, ma a differenza vostra sa stare al suo posto. La creatura sbuffò, facendosi da parte. L'espressione di Zoruto rimase impassibile durante il racconto del clone, che osservava con sufficienza. Mostri illusori? E cosa credi che...? la sparizione del clone lo zittì improvvisamente, mentre il suo viso si accendeva per l'irritazione. Yato nel mentre era svicolato, diretto alla capanna del Pagliaccio.

    Shin e Kato dalla Liberalità di Hayate
    Quando Kato depositò i tre genin ai piedi del Pagliaccio (senza aver avuto successo nel sottrarre loro equipaggiamenti di alcun tipo, dato che ci aveva già pensato il Samurai), sicuramente non si aspettava di vedere Waru sorridere calorosamente dopo un primo istante di incertezza. Un regalo per me? Per rifarti della gaffe di prima? Onestamente avrei preferito un bouquet o magari una bella scatola di cioccolatini, sai, gli esseri umani non so mai dove metterli e dopo un pò puzzano! Dal tono sembrava si aspettasse una risata per quella battuta, ma avrebbe continuato indipendentemente dalla reazione. In ogni caso ogni Pagliaccio di prima classe è anche un Ospite di prima classe quindi troverò sicuramente una sistemazione per questi tre gentiluomini. Avrebbe detto a Shin e Kato, prima di ascoltare il loro resoconto.

    Al termine il suo sorriso era un pò più tirato, come se comprendesse meglio le implicazioni di quel che succedeva e realizzasse che i guai erano nettamente superiori a quanto non si aspettasse. Una spada che taglia le illusorie...alla Corte di Kusa ne ho viste alcune, perlopiù dozzinali e tremendamente limitate, ma una così efficace...o si tratta di Giugno Onirico o di una delle due spade del Cacciatore di Sogni del Paese del Cielo. Ma se così fosse, il mio amico nella villa sarebbe riuscito ad averne ragione facilmente, quindi deve essere stato uno di questi mostri delle emozioni. Fece un lungo respiro. Uhm...un Pagliaccio di Prima Classe deve sempre essere pronto a combattere per far continuare lo spettacolo, ma creature come queste cozzano con il nostro primo ideale e quindi vanno annientate, proprio come le Armi. A maggior ragione se possono controllare qualcuno imprevedibile come il mio amico. Quello era un chiaro ordine, anche se espresso in forma molto delicata: gli Imbattuti dovevano essere neutralizzati.

    Non vi stupirà sapere che io sono uno spadaccino di chiara fama, come è richiesto a ogni Pagliaccio di Prima Classe, anzi, a conti fatti sono LO spadaccino della nostra piccola combriccola. Dunque il Coraggio, pur usando una "spada", non veniva considerato uno spadaccino? E conosco la Scuola del Tamburo, venne fondata da uno Yotsuki traditore circa ottanta anni fa: migrò nel Ferro e combinò alcuni jutsu che usavano la vibrazione con l'arte della spada. E' uno stile poco aggraziato, rapido ma non preciso, dall'aria poco potente che invoglia a parare i colpi e contrattaccare...ed è esattamente quello che non si deve fare. Se si para o incassa i danni sono incredibili, idem se si usa uno scudo non a contatto col proprio corpo. L'unica alternativa è schivare...ma più si schiva e più le vibrazioni nell'aria rendono difficile schivare, quindi bisogna essere rapidi e decisi nel contrattacco. E' una tecnica molto infida.

    Non avrebbe opposto alcuna obiezione al nascondere i tre genin Yotsuki mentre il gruppo riposava e si riuniva, ma non si sarebbe mostrato a Zoruto, col quale aveva avuto a che fare alla Corte di Kusa e preferiva evitare di rivederlo. Se sei sicuro che la barca non sia sorvegliata e hai una buona finestra temporale è meglio se non sprechi energie per i tuoi fuuinjutsu. Avrebbe spiegato. Se c'è una cosa che un Pagliaccio di prima classe sa fare è essere spettacolare, e anche se non ho energie per combattere, almeno qualcosa del genere la posso fare facilmente. Avrebbe detto recuperando del materiale terroso da uno zaino poco distante, mentre un rumore come di mandibole veniva dal palmo della sua mano, quindi si voltò, mostrando quattro pesci d'argilla tenuti per la coda con le dita. Ecco qui! Mettili in acqua e loro nuoteranno verso la barca facendola saltare. Sono piccoli ma efficienti...bada che appena entrano in acqua andranno in automatismo, quindi calcola bene il tempo. [Nota]4 Pesci grandi 1 Unità, Potenza 30 ciascuno. Danni x2 contro oggetti. Velocità Nera+4 tacche Ora però mi occupo di questi gentiluomini, voi pensate al resto.


    Mettere in atto un Piano
    Raggiunsi la casa del Pagliaccio appena in tempo per vederlo che sgattaiolava fuori. Mi lanciò un'occhiolino che mi diede i brividi, ma si allontanò con un grosso sacco sulle spalle. Non sapevo di cosa si trattasse e preferii non approfondire. Dopo aver bussato e usato le parole d'ordine su cui ci eravamo accordati guadagnai l'ingresso. Dove si trova Etsuko? Dissi, senza nemmeno il bisogno di salutare. E perchè siete così malconci? Shin...immagino di dovervi curare. Avrei sospirato. Pensavo che foste ninja di esperienza...a quanto pare mi sbagliavo. Mentre curavo le loro ferite (sebbene potessi far poco per le loro riserve di chakra e la loro resistenza fisica) lasciai che mi spiegassero i dettagli del piano, o perlomeno quelli che avevano scelto di condividere. Inutile richiamare il Maestro: qualunque cosa avesse scoperto lo aveva messo fuori combattimento per un bel pezzo.

    Era un buon piano. Con il mio supporto ulteriore, e quello di Zoruto, avremmo avuto maggiori possibilità, ma senza Etsuko avremmo miseramente fallito. Sarebbe tornato per tempo, prima della notte? Durante le ore di buio i mostri illusori vagavano per la città. Nel mentre condivisi quanto avevo scoperto. Il Jonin ha evocato quasi subito una grossa creatura, credo una specie di scimmia a giudicare dalle tracce, e le ha messo un mantello per camuffarla. Ha chiesto in giro mostrano una foto ma dalla distanza non avevo modo di vedere cosa ci fosse sopra. Dalle informazioni che ha avuto ha raggiunto un capanno di pesca dove erano evidenti dei segni di un combattimento, credo con qualche spada e probabilmente si trattava del Samurai. Poi ha iniziato a investigare le bancarelle e quindi i negozi di gioielli. Credo stesse ripercorrendo a ritroso i movimenti di chiunque fosse ritratto sulla foto. Spiegai: Non ero stato capace di scoprire di più. Quando la porta si spalancò di colpo ebbi un sussulto: Zoruto varcò la porta seguito da un bestione coi lineamenti e le fattezze celate da un ampio mantello con cappuccio.

    Adesso voi mezze seghe mi dite cosa sta succedendo. Se ci sono genin accademici catturati qui c'è da guadagnarci parecchio come ricompensa aggiuntiva! Avrebbe detto, con tono a dir poco disgustoso per la scarsa empatia...ma se avessi saputo dei tre Yotsuki evidentemente avrei compreso come Zoruto fosse in realtà un attore consumato, che celava i suoi reali interessi dietro una maschera di riprovevole ostilità e maleducazione. Messo al corrente della situazione, avrebbe detto la sua. Quindi facciamo saltare la barca e combattiamo in acqua per cercare di sottometterlo e farci rivelare tutto? E dovremmo basare tutto sul fidarci di quel Kiriano con la faccia da strafatto? Io dico che prima di tutto dobbiamo pensare a una via di fuga e a un piano B. Chi difenderà il Kiriano? Chi terrà occupati questi mostri illusori? Dobbiamo decidere i tempi per muoverci, la nostra disposizione e altro. Io sono bravo a difendermi, ma non sono granché in attacco e sicuramente non so essere furtivo. E poi verso Kato. E soprattutto, chi ha un'idea di come si battono Vertigine e Rimorso? Era una domanda valida...non sapevo sulla vertigine, ma immaginavo che banalmente non avere paura delle altezze potesse bastare, in ogni caso ci avrei pensato sul momento. Quanto al rimorso...onestamente non ne avevo. Contro la Vergogna avrei probabilmente perso sotto ogni punto di vista, ma il mio addestramento era stato molto efficiente nel rimuovere sentimenti inutili come il rimorso: non rimpiangevo le mie scelte, era inutile farlo dato che il mio scopo era la Missione. E la Missione era in avanti, distante. Potevo vergognarmi dei miei errori fino a morire, così come delle mie inadeguatezze. Ma non avevo alcun rimorso per le mie azioni. Mai.

    Durante la notte ripristinate 8 Leggere di Vitalità e 12 bassi di chakra
    Yato un pò meno perchè cura tutte le vostre ferite con Conoscenze Mediche e Mani Curative

    Per avere una maggiore immagine della scena, considerate questa mappa come sede degli eventi del mattino dopo


    La barca che vi interessa è quella più a sinistra di tutte, sul molo di legno. Non sto a fare le misure precise, sarà sui 6 metri di barca, più o meno, il resto in proporzione.

    Non sto a seguire l'ipotetica sul combattimento perchè direi che è un pò troppo "oltre". Iniziate a considerare a che ora vi muovete, come calcolate le tempistiche, e come vi disponete. E soprattutto, vediamo se etsuko torna alla casa o con memai va male. Qui si fa brainstorming IN game.


     
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    Al cospetto di Memai...


    La Vertigine non è paura di cadere ma voglia di Volare




    Come mi sarei aspettato il comitato d’accoglienza non era stato dei più calorosi. Trovai la donna intenta a lavorare una fune, probabilmente per emergere altre statue dal lago e liberare altri demoni interiori. Quello si che doveva essere un segnale d’allarme. Rinfoltire l’esercito d’imbattuti al servizio del samurai e sfuggiti al controllo di Verità. Bisognava ristabilire l’ordine delle cose e questa doveva essere una faccenda di “famiglia”.

    Pff...che esistenza patetica la tua. Una larva che fa di tutto per non sbocciare.

    Prendilo e trafiggiti il cuore. Muori e libera finalmente la tua vera essenza. La Divinità che alberga dietro quella ridicola carne. Libera il tuo Imbattuto e fatti da parte per sempre.

    Raccolsi lo spiedo, mentre sorridevo alle parole della ragazza. Ci giocai tra le mani, sino a spingerlo sul polpastrello dell’indice mancino. La pressione unita all’arma affilata, lacerarono l’epidermide lasciandone scaturire una goccia di fluido ematico, dal rosso scarlatto. Si raccolse rapido fino al punto che divenuto troppo pesante cadde macchiando il pavimento.

    Chissà dissi... chissà se anche la tua presenza qui oggi è legata al Sangue. Sai è strano.

    Portai il dito ferito alle labbra lasciando che la goccia successiva macchiasse la bocca, posandosi sulla lingua.

    Il sangue è spesso associato a funzioni e definizioni che esulano dal suo mero significato biologico... Il sangue è NUTRIMENTO e CALORE, Il sangue pagano è quello che sancisce la “fratellanza di sangue”. Simbolicamente ognuno di noi, ritmicamente, porta il sangue all’esterno, fino alle estremità: questo è portare il sangue VERSO il mondo, per fare esperienza. Poi lo riporta all’interno, verso il cuore: questo è il FEEDBACK dell’esperienza fatta nel mondo. Davvero il sangue sembra essere un mezzo, un veicolo per trasportare l’esperienza, ossia anche i ricordi.

    Chissà se anche tu Memai hai in te del sangue... chissà se il tuo creatore si è impegnato così a lungo nel danneggiare la sua mente fintanto che tu nella tua forma umana potessi eccellere nella definizione sin ai dettagli più mimini... chissà se anche tu conservi tramite il sangue i ricordi del tuo creatore.


    Oh, sono sicura che speravi di appellarti alla mia umanità...voi Akuma lo fate sempre. Non riuscite a capire che voi siete solo dei deboli prototipi da cui emergono le nostre forme perfette. Noi siamo oltre l'umanità, e Mitsuhide Akechi lo ha capito e può guidarci....servirlo per qualche decade non è nulla, dato che la sua vita non è che la luce di una candela rispetto a noi...e alla sua morte saremo liberi di dominare il mondo come è nostro diritto.



    Ahahahahahahahah...

    Di certo l’ironia non ti manca... quasi a dubitare che tu più che vertigine, sia SARCASMO... ma quello forse è un sentimento sin troppo raffinato per un imbattuto.

    Nessun appello all’umanità, so cosa sei, ricordi? L'hai appena detto sono un Akuma...


    Allora...la tua scelta? Io sono Memai e tu non puoi certo sconfiggermi...non ho nulla da temere da uno come te.

    E anche qui devo dissentire... tu sei Memai, è il nome che ti sei dato ma sai benissimo qual è la prova che un akuma doveva affrontare alla villa, la prova di sconfiggere il suo demone interiore, vincere il suo imbattuto. Quindi se c’è qualcuno che qui possa sconfiggerti, sono proprio io...

    Lascia che quelle parole galleggiassero nell’aria e appesantissero l’atmosfera tra i due.

    Sospirai.

    Ma non sono qui per questo.

    Tornando al sangue... lo spargimento di sangue, nei sacrifici, sigilla un patto fra l’umano e il divino, o il demone ed è proprio quello che ti propongo: un patto.

    Non un ricatto Memai, non sarai così ingenua da pensare che Mitsushide, abbia interessi diversi dal guidarvi se non legati alla sua vendetta... sa bene quanto siete pericolosi e non permetterà mai che voi possiate essere liberi. La tua essenza e sopravvivenza sarà legata alla sua necessità. Tu vivrai se lui ne avrà bisogno. Oggi per la vendetta nel paese del ferro, domani per un’altra ragione. Tu e i tuoi simili sottostarete alle sue volontà come cani al guinzaglio, sotto lo scacco di una spada che può distruggervi, rilasciarvi al minimo capriccio. In pratica un’altra Verità ma meno rispettosa e ben più letale.

    E non t’illudere che la tua schiavitù sia legata alla sua sopravvivenza... passerete di generazione in generazione come un lascito prezioso. Come il genio, prigioniero della sua lampada, nella speranza che qualcuno che lo definisca “amico” possa liberarlo.

    Io ti propongo un legame... un patto di sangue. Con me che sarò il tuo custode! Ti preserverò da chiunque provi a distruggerti e sai bene che sono uno dei pochi che ti può assicurare questo tipo di protezione... ti propongo uno scambio di favori... per una esistenza condivisa. Saremmo l’unica forma vivente di umano e divino che coesistono. Senza ricatti e senza inganni.


    Gli porsi la mano macchiata...

    Cosa ne pensi?
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Lago degli Imbattuti


    XI - Intermission

    L'Imbattuto in corpo di donna piegò le labbra in un sorriso feroce quando l'altro ventilò l'ipotesi di poterla sconfiggere, come dopotutto era nell'ordine naturale delle cose sin da quando gli Imbattuti erano stati usati a questo scopo dal clan Akuma, ma Etsuko aveva altre idee in mente, proponendo invece una sorta di via alternativa, empia quanto basta per attirare l'attenzione dell'essere illusorio che si atteggiava a divinità. Un patto di sangue, Akuma? Interessante, ma nessun Imbattuto sano di mente andrebbe contro la spada del Samurai. E' molto più pratico stare al suo servizio e poi lasciarlo quando smetterà di usare la sua arma. Non vivrà in eterno, a differenza nostra, e per quanto possa addestrare un successore, nel momento esatto in cui cederà la sua arma noi saremo liberi di fare quello che vogliamo Tuttavia c'era una luce bramosa nei suoi occhi.

    Ma sentire le tue condizioni non mi farà male. Avrebbe piegato le labbra in un sorriso che aveva poco di umano, riguardando solo le labbra e non gli occhi che invece sembravano puntare a una preda inerme. Ho già un corpo interamente al mio servizio e la pienezza del mio potere...cosa puoi darmi di più? E come speri di sconfiggere Mitsuhide Akechi, la cui arma renderebbe l'intera tua arte totalmente inutile? Non sembrava che la protezione dalla distruzione fosse tra le sue preoccupazioni, visto come la aveva scartata quasi da subito...in fondo un Imbattuto non può essere sconfitto, non finché esisterà il sentimento che lo ha generato, e non si può eradicare la paura dell'altezza dall'intera umanità.
     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    La ricerca della forza


    il coraggio si una scelta difficile



    Come vedi mia cara Memai... ci sono momenti in cui devi rinunciare a qualcosa per proteggere quello a cui tieni di più, anche a costo di sacrificare gli affetti, anche a costo di ferire qualcuno, anche a costo di uccidere qualcuno. Qualcuno non sa farlo ma quella non è gentilezza è soltanto debolezza, non è abbastanza forte per riuscire a fare delle scelte, ora a te sta bene essere ancora quella che viene ferita? Accettare di essere ancora una volta sconfitta, seppur con la consapevolezza di rinascere? Se il potere del samurai continuerà ad aumentare presto verrà soggiogato anche l’ultimo degli imbattuti non sei d’accordo? Tutti voi potreste finire schiavi... e come può una divinità decidere di assecondare un semplice umano? Tu credi di avere il potere d’impedirlo? La domanda è ovvia...

    Era palese che la risposta fosse negativa...

    Ma forse insieme abbiamo una possibilità. insieme saremo quello che di più sacrilego possa esistere. Il divino e l’umano che si fondono, consapevoli e senzienti uno nell’altro. Chissà che potere ne potrà scaturire... l’illusione che diventa realtà, l’illusione che si fonda nel suo creatore. Il pittore che diventa tela, il musicista che diventa musica.

    Allora tu intendi accettarmi? O meglio... ti sto offrendo la possibilità di divorarmi, anche a costo di rischiare di compiere la scelta sbagliata, anche perché ho compreso che ad essere sbagliato non sono io, ad essere sbagliato, è questo mondo...

    Vivere vuol dire... vuol dire divorare gli altri... mangiami pure... accetta il mio corpo come tuo, accetta di convivere e insieme saremo più forti... dopotutto non ho mai avuto paura di cadere, mai paura di lanciarmi. Saremo l’uno la forza dell’altra.

    Attesi che metabolizzasse la mia offerta.

    Abbiamo un’arma che può contrastare la spada del samurai, non saremo noi ad affrontarla, a noi spetterà controllare tutti gli imbattuti, saremo noi a guidarli... insieme, controlleremo anche la regina dei sogni, la donna farfalla che il samurai controlla e li useremo per contribuire a sconfiggerlo.

    Allora mi aiuterai?



     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Lago degli Imbattuti


    XI - Intermission

    Memai non era probabilmente la più intelligente degli Imbattuti, ma non per questo era priva di avidità e desiderio di controllare le creature che riteneva inferiori, anche se il suo controllo su quel corpo di carne era decisamente incompleto, tanto che mentre parlava la sua bocca si contorceva in un ghigno malvagio, quasi a lasciar intendere che aveva intenzioni assolutamente disoneste. Molto bene, Akuma. C'è della saggezza nelle tue parole, la saggezza di chi accetta il suo posto ai piedi dei potenti. Allungò una mano verso una tasca, porgendo un ciondolo adorno di una pietra preziosa verde, in un modesto gioiello in argento. Prendi questa, IO sono là dentro. Resterò in questo corpo per ora, e quando attaccherete il Samurai e lo priverete della sua spada lo lascerò per entrare nel tuo. A quel punto lo annienteremo! Non avrebbe aggiunto altro, lasciando la sua àncora a Etsuko come se nulla fosse (dopotutto anche se distrutta o gettata via ora aveva un corpo in cui risiedere). Restava solo da attendere gli eventi.
     
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    Il Fiore Lupo

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    Il Lago degli Imbattuti


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    Prima dell'arrivo di Yato



    Perfetto, Waru. Ti ringrazio per il supporto e le informazioni chiamai la Virtù per nome così da evitare ogni genere di fraintendimento all'interno della capanna. Il Pagliaccio era stato chiaro, bisognava mettere un freno a quella minaccia incombente, e chiudere il discorso con gli Imbattuti Se sconfiggere il Samurai e liberare il Coraggio è una prospettiva fattibile, ben diverso invece è l'idea di distruggere gli Imbattuti. Non so dirti come eliminare per sempre un numero al momento indefinito di mostri illusori. Il mio pensiero, Waru, va verso Etsuko... possiamo in qualche modo convincerlo ad entrare nel nostro gruppo? Mi sembra un elemento, un Ninja, molto valido e dalle vedute... aperte. Se potessimo in qualche modo spingerlo a gestire così gli Imbattuti per conto della nostra combriccola? Certo, ci sarà bisogno di una prova di fiducia. Ma lascio a te ad ogni altro genere di considerazione, ovviamente. Il mio cuore in mano al Coraggio era una prova lampante. Questioni in ogni caso in sospeso, a cui avremmo tutti cercato una risposta in seguito Ho ricevuto le memorie della mia copia. Sono riuscito a convincere Zoruto ad aiutarci, e di conseguenza abbiamo guadagnato un alleato notevole dalla nostra parte. Ti chiedo solo un ultimo favore Waru, ad un Pagliaccio di prima Classe. Quando tutto questo sarà finito fammi ritrovare, da qualche parte, i tre Genin di Oto. Magari vicino al magazzino in cui li abbiamo trovati. Guadagnerò un pò di fiducia da parte di Zoruto, è sempre utile. Infine quando questa storia si sarà conclusa, e speriamo nel modo più favorevole possibile, avrò la necessità di parlarvi privatamente. Vi prego di concedermi udienza, insieme al nostro amico coraggioso. conclusi, prima di lasciarlo andare per la sua strada salutandolo con un inchino, in segno di profondo rispetto. Un giorno avrei veramente voluto in azione la Liberalità, ma domani non sarebbe stato quel giorno per vedere lo spadaccino di Hayate o come tale si definiva!

    All'arrivo di Yato, poi di Zoruto e infine di Etsuko



    Prima che arrivasse il Jonin di Oto ascoltai il resoconto del Chunin della Foglia Ti ringrazio per il tuo punto di vista Yato, e per il tuo riassunto sorvolai bellamente sui suoi commenti caustici, un Kato di un tempo addietro avrebbe risposto per le righe ma le priorità erano decisamente E chiaramente ti sarò grato se gestirai le nostre ferite. Abbiamo combattuto al massimo, e per poco non ci siamo rimasti sotto. Ma erano avversari molto difficili, te lo posso garantire. i colpi di Vergogna erano ancora ben visibili sul mio corpo!

    Venne poi Zoruto accompagnato da una sua evocazione, una sorta di gorilla. Resistetti con tutte le mie forze per non rispondere al Jonin. Quell'uomo si dimostrò falso, ipocrita e sporco. Esattamente come il migliore degli Yotsuki che infagavano Oto. Infatti non avevo mai parlato di Genin, bensì di Ninja. Come poteva essere così certo? Lo era perché era alla ricerca dei suoi nipoti. Dentro di me quanto avrei voluto tagliare la gola e buttare nel lago tutti e tre gli Yotsuki gemelli. E ridere, ridere di gusto...Ma non potevo, purtroppo. Non avevo la forza del Coraggio di Hayate per ottenere un risultato del genere. In ogni caso finché i suoi nipoti erano vivi, e non erano nelle mani di Zoruto avevamo il supporto del Jonin.

    Da lì a poco giunse anche Etsuko, quando il Chunin di Kiri varcò la soglia della capanna tirai un bel sospiro di sollievo consapevole che in qualche modo era riuscito a gestire Memai Etsuko, solo una domanda... Memai sarà con noi o contro di noi? Chiesi lapidario, poteva fare letteralmente la differenza. Poi venne dunque il momento di aggiornare Yato e Zoruto su quanto avevamo scoperto e deciso di rivelare a loro due. Ovviamente non avrei fatto alcun cenno del Pagliaccio e dei Ninja rapiti a nostra volta. Così come non avrei accennato al Coraggio, o qualunque riferimento ad Hayate. [Nota per Febh]

    Comunque rispetto al piano che avevo proposto giunsero alcune interessanti osservazioni da parte sia di Yato che di Zoruto e fu quindi l'occasione perfetta per aggiornarlo e definire così i dettagli Probabilmente Zoruto ne sarai a conoscenza anche te sulla Scuola del Tamburo... personalmente non lo credevo, ma non potevo rischiare di offenderlo per innescare una reazione e comunque dovevo condividere le informazioni ottenute in qualche modo ma per gli altri dovete sapere che è un metodo di combattimento molto particolare ed utilizzato dal Samurai, non dovrete mai parare, ma solo schivare i colpi in arrivo. Si base sull'utilizzo di vibrazioni, simili a quelle che utilizzo io ma di qualità superiore. Prima la sconfiggeremo meno saremo sensibili ai suoi effetti. Io proverò a contrastare il suo suono con un onda sonora opposta. Questa è la strategia per difendersi e contrattaccare. Ma tornando alla strategia... attesi qualche secondo Ora che abbiamo Memai dalla nostra parte le probabilità sono maggiori. L'idea base è quella che avevo esposto prima, ma con qualche differenza. Comunque siete tutti in grado di camminare sull'acqua? Sarebbe meglio, in ogni caso io e Shin lo sappiamo fare dopo aver ricevuto una risposta continuai Aspetteremo la mattina, mentre io con un clone mi apposterò travestito da pescatore vicino al molo dove c'è la barca del Samurai. Sperando che Memai o qualche altro Imbattuto non svelerà la nostra presenza attenderò che il samurai e gli altri prenderanno la barca e a quel punto getterò una sorta di bomba in grado di dirigersi contro di lui. Scoppiata o meno lì noi saremo pronti a scattare, da una posizione nascosta sfruttando magari la confusione della detonazione. Io e Shin ci occuperemo del Samurai. Di Rimorso se ne occuperà Etsuko, con Memai, e Zoruto difenderai Etsuko da eventuali attacchi. Yato farai da jolly, coprendo eventuali buchi. di nuovo lasciai passare qualche buon secondo Il Samurai dovrà decidere come agire. O affrontare me e Shin, con il rischio di perdere la spada o evitarci per muoversi verso Etsuko, così da escludere la possibilità di perdere Rimorso. Lì però troverà te, Zoruto. Tra l'altro Etsuko di consiglio di provocare Rimorso, magari ti verrà contro e Zoruto lo sfiancherà fisicamente, così sarà più vulnerabile alle illusioni. feci trascorrere qualche secondo Per risponderti, Zoruto. IL piano B è quello di concentrarsi tutti sul Samurai, insieme contemporaneamente, infatti sottraendogli la spada abbiamo virtualmente vinto. Invece la via di fuga è quella di scappare verso la Villa. Sappiamo che per qualche motivo che i mostri illusori evitano la Villa, non sappiamo perché purtroppo. stavo mentendo spudoratamente, ma onestamente il Samurai non ci avrebbe mai seguito dal Coraggio, e con le illusioni di Etsuko, Memai e Verità potevano avere la meglio sulla Virtù e in qualche modo guadagnare, forse, un riparo. Certo, stavamo parlando di una soluzione estrema. Da parte mia avevo ricevuto l'ordine da Hayate di chiudere la faccenda, costi quel che costi Infine per sconfiggere Rimorso ci affideremo ad Etsuko. Io posso solo suggerire a tutti su cosa pensare quando verremmo sicuramente coinvolti dal suo potere. Dovremmo concentrarci su un sentimento contrario, quindi soddisfazione? Ultima cosa, Yato te sei in grado in qualche modo di aiutarci a nasconderci meglio domani mattina ? Magari aiutando Zoruto in questo aspetto? Etsuko, per esempio, posso a pensare a qualche creazione illusoria in grado di mascherare ulteriormente la nostra presenza ad occhio nudo. Potrebbe essere la ciliegina sulla torta per evitare di farci scoprire.

    Se non ci fossero state altre osservazioni, o suggerimenti, avrei continuato con il piano indicando questa volta la posizione che i presenti dovevano assumere la mattina seguente prima dell'inizio dell'assalto. In ogni caso non potevamo permetterci di dormire sogni tranquilli, e di conseguenza dovevamo gestire dei turni di guardia Se volete inizio io, tre ore a testa, mentre Yato ci aiuterà con le sue arti a guarire. Suggerisco ad Etsuko di restare sveglio come ultimo turno, al sorgere del sole e dalla mattina. Così potrai avvisarci appena il Samurai si avvicinerà, grazie alle tue arti. I punti che avevo indicato erano zone difficilmente raggiungibili ad una prima occhiata e angolate rispetto alla posizione della barca e del molo in cui essa ancorava. Qualunque fosse stata la provenienza del Samurai non ci avrebbe notato basandosi sulla sua vista, considerato tra l'altro che si saremmo volutamente nascosti cercando di rifugiarci dietro a qualche riparo, angolo di una caso e/o arbusto (piuttosto presenti in quella sponda del lago). [Nota per Febh]

    La mattina



    Giunse la mattina e dunque il momento per prepararsi allo scontro finale, o almeno quello speravo. Assunsi il primo dei due tonici che avevo a disposizione per il Chakra e indossai la maschera. [Equipaggiamento, Impaccio Leggero] Poi chiedendo ad Etsuko di controllare la posizione del Samurai, Memai e di chi per esso vicino a lui ci saremmo assicurati che l'uomo si stesse recando al molo. Tramite una rapida osservazione avremmo così intuito la direzione di arrivo del Samurai e avremmo deciso la posizione migliore, opposta a quella del Samurai, da dove nasconderci alla sua vista separati nei due gruppi (un piccolo dettaglio ma che poteva fare la differenza!). A quel punto creando due copie di me stesso [Kage Bushin], la prima si sarebbe trasformata in un pescatore qualunque, e avrei affidato le paperelle alla Kage. Prendendo in prestito un canna da pesca la prima copia si sarebbe posizionata sul molo a fianco a quello della barca, con le gambe quasi a filo dell'acqua e con lo sguardo rivolto verso il lago intenta a pescare. La seconda invece avrebbe recuperato il set da immersione, che i mercanti Yotsuki ci avevano procurato, e dopo essersi segnata sulla mano un sigillo esplosivo con relativa parola di attivazione [Sigillo Esplosivo], si sarebbe posizionata a qualche metro dalla barca del samurai e in profondità, abbastanza per non essere vista od osservata ad uno sguardo diretto. La copia “esplosiva” avrebbe atteso guardando verso l'alto i movimenti, pronta alla sua mossa.

    Nel frattempo io, con Shin, mi sarei posizionato nell'angolo esterno della casa, ben nascosto dietro agli arbusti in attesa dello sviluppo degli eventi. [Furtività, Rivestimento Mimetico]Lì vicino si sarebbero trovati appartati e nascosti anche Yato, insieme a Zoruto ed Etsuko (difficile dire se fosse stata presente o meno la sua evocazione scimmiesca).

    Appena il samurai fosse arrivato, e non si fosse accorto della nostra presenza, allora nel momento in cui sarebbe salito sulla barca la mia Kage realizzando la situazione si sarebbe limitata a muovere leggermente le gambe, come un gesto naturale, quando invece avrebbe fatto scivolare lungo l'arto inferiore, grazie alle sue abilità di prestigiatore, le paperelle che a loro volta si sarebbero dirette rapide verso la barca... pronte ad esplodere!

    A quel punto il dado era stato tratto e osservando la situazione, che le paperelle fossero esplose o meno, la copia “pescatrice” sarebbe scomparsa condividendo le memorie a me e alla copia sommersa. Subito la Kage sott'acqua sarebbe risalita verso l'ultima posizione che conosceva del Samurai [S. Gratuito Movimento + S. Azione 1], io nel frattempo sarei scattato, insieme a Shin, contro lo spadaccino mentre lì vicino sarebbe partito anche Etsuko intenzionato ad ostacolare Rimorso! [S. Azione 2, Nota per Febh] E nel percorso mentre mi sarei avvicinato al Samurai, ovunque si fosse trovato la seconda copia mi avrebbe anticipato e sarebbe riemersa [Slot Azione 1] possibilmente sotto le gambe o in vicinanza del Samurai e togliendosi, qualche attimo prima di raggiungere il filo dell'acqua, il boccaglio per la respirazione avrebbe pronunciato appena avrebbe potuto le parole d'attivazione avvicinando la mano verso il Samurai. Verosimilmente sarebbe esplosa magari cogliendo completamente alla sprovvista, essendo un attacco decisamente inaspettato dal basso, contro il nostro nemico principale che probabilmente era stato distratto prima dalle paperelle, poi dalla nostra comparsa. [Slot Tecnica]

    Comunque io con l'originale appena raggiunta la distanza corpo a corpo, focalizzandomi su di lui [Intento Assassino] avrei dato il via alle danze cercando di aprire la guardia al Samurai cosicché Shin potesse esercitargli contro la sua arte marziale. In pratica avrei scaricato contro il Samurai un potente colpo di chakra compresso, con il pugno diretto sinistro e mirando al centro suo petto quando in realtà avrei all'ultimo spostato la traiettoria per colpire direttamente la spada e la mano con la quale l'avrebbe impugnata cercando così di disarmarlo, o nel caso non l'avesse estratta avrei continuato il colpo verso il centro del suo petto. [Slot Tecnica Avanzato, Azione Rapida] L'intenzione sarebbe stata quella di scaraventare l'uomo lasciando così il resto degli attacchi a Shin. Il nostro obiettivo era molto semplice, se non fossi io stesso riuscito a disarmarlo ci avrebbe pensato il mio amico foglioso!

    MAPPA AGGIORNATA



    Chakra: 53.5/100
    Vitalità: 15/20
    En. Vitale:28/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 650
    Velocità: 775
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 725
    Intuito: 775
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: S. Movimento
    2: S. Movimento
    3: /
    Slot Tecnica
    1: Nota del Dolore
    2: Attivazione Sigillo Esplosivo?
    3:
    Equipaggiamento
    • Rongusukai × 1
    • Stivali da combattimento × 1
    • Bolas × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Coltelli da Lancio × 4
    • Gambali in Ferro × 1
    • Cartabomba II × 1
    • Maschera × 1
    • Elmo Protettivo × 1
    • Amplificatore Suoni × 1
    • Respiratore × 0
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 0
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Rasoio Meccanico × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Sigillo Maledetto del Fulmine × 1

    Note
    ///
     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    IL LAGO DEGLI IMBATTUTI

    attaccoo su più fronti




    che quello di Etsuko fosse un azzardo era innegabile, offrire il proprio corpo all’imbattuto Vertigine. Chi avrebbe dominato chi?

    Eppure quali erano le altre soluzioni? Questa permetteva di privare il samurai di un alleato pericoloso e porre una pedina ulteriore sulla scacchiera a favore dei ninja accademici. D'altra parte c’era sempre Verità che avrebbe potuto dare una mano. La regina aveva fatto la sua mossa, lasciando il re sguarnito sulla scacchiera, in un gioco di inganni e promesse, solo il tempo avrebbe promosso il Matto, lo scacco a favore dell’uno o dell’altro schieramento. Memai era la sua regina, l’arma più imprevedibile nelle sue mani.


    Afferrai il gioiello e lo strinsi al polso rendendolo un bracciale dal ciondolo smeraldo a guarnire l’atletico avanbraccio. Chinai il capo in gesto d’assenso, sapendo che quello era solo un arrivederci. Mi allontanai, lasciando tra noi semplici ma chiarissime parole.

    Ognuno il suo Vertigine... ognuno il suo...



    La Capanna

    Mentre a ritroso procedevo in direzione dei ninja che mi affiancavano nella missione, con le mie doti non era stato difficile capire dove fossero e ne con chi fossero. Come me, anche loro mi nascondevano qualcosa, come la strana figura con cui più volte si erano interfacciati e di cui più volte avevano provato a parlarne in privato, allontanandomi vuoi per un motivo vuoi per l’altro. Con la mente ripercorrevo gli eventi sin dall’inizio, di quella missione... cosa poteva essermi sfuggito? Senjutsu... la sua maschera e il suo grido d’aiuto, giunto sino alle porte di Kiri, sebbene il suo potere fosse vincolato al luogo che era degli Akuma, pari ad un tempio.

    Il Coraggio, quell’essere dall’immane forza, soggiogato e recluso nella trappola che qualcuno suo pari aveva creato... il manipolatore di argilla... l’essere con cui Kato e Shin più volte avevano avuto udienza. Verità e il suo potere decaduto sui simulacri vuoti di imbattuti infedeli... il Samurai, che mosso da sete di vendetta aveva reclamato il controllo sulle illusioni, spezzandone il legame con la casa. Rimorso e vertigine. Ancora in vita e pericolosi... il legame con vertigine, quanto saldo e affidabile e quanto pericoloso?

    Non era più tempo di riflessioni era il momento di agire.

    Una spinta, sullo stipite poggiato, la porta si aprì rivelando il rinfoltito gruppo. C'erano quasi tutti, ad eccezione di verità, la compagnia si era ritrovata.

    Memai, non sarà un problema... almeno inizialmente.

    Ma nemmeno un alleato KAto, non possiamo contare su di lei, almeno finchè il samurai non sarà privato della spada che potrebbe eliminarla all’istante.

    Ascoltai minuziosamente i piani che venivano predisposti.

    Lasciate a me Rimorso... ma ovviamente il combattimento con lui dovrà essere disposto su due piani metricamente opposti. Dobbiamo fare in modo che il samurai e l’imbattuto siano distanti. Per questo potrei chiedere aiuto a Memai... per un diversivo. A quel punto, combatterò la mia personale guerra con lui... il supporto di Zoruto potrà tornarmi utile. Ma lui dovrà completamente fidarsi di me. E con fidarsi intendo che dovrà essere disposto a fare qualunque cosa io gli chieda di fare. C'è il rischio che nella fase di combattimento Memai si impossessi del mio corpo, non so quanto e come inizialmente riuscirò a controllarla... soprattutto SE, riuscirò a controllarla.


    Lanciai una occhiata interrogativa ai miei compagni di missione, per comprendere quanto fosse chiaro il rischio e cosa esso stesso potesse comportare.

    Inoltre dobbiamo convogliare tutte le nostre forze a discapito del Samurai... è mia intenzione combattere su più fronti... voglio tentare un contatto con la signora delle farfalle. Nel momento stesso in cui, entriamo in azione e sfruttando l’effetto sorpresa, cercherò di allentare il guinzaglio che il samurai ha su di lei... le sue illusioni potrebbero tornarci utili. Ma voi dovete tenerlo impegnato. Altrimenti mi risulterà impossibile provare questa impresa. Per questo devo fare affidamento su voi...

    Shin e kato... ho bisogno che scarichiate il vostro potenziale offensivo nell’immediato sul Samurai. Non dovrà accorgersi del mio intervento sulla signora dei sogni.




    Al mattino

    La notte era trascorsa insonne, tra turni di guardia e riflessioni. Avevo cadenzialmente tentato di perlustrare il luogo dove il samurai si trovava, per non incorrere in spiacevoli sorprese e diciamocelo anche non troppo certo della fedeltà di Memai.

    Tracciai sull’avambraccio diversi simboli della psiche, tre per l’esatezza, sarebbero potuti tornarmi utili.

    Il gruppo era diviso come da piano se non ci fossero stati imprevisti dell’ultimo momento. Le copie di Kato, stavano egregiamente svolgendo il loro compito e da copione lo spettacolo era stato messo in scena. Un rivolo di sudore sarebbe calato sulla guancia sinistra, non per il caldo, la tensione era palpabile. Da quell’approccio si sarebbe giocata la riuscita della missione. Ma come spesso accade, non c’è mai tempo, non così tanto... e fu l’esplosione.

    Era il segnale e non avevamo tempo da perdere... così rapido avrei ricoperto la distanza tra la mia posizione iniziale e rimorso lanciandoli contro una serie di spiedi 3 in rapida successione, utilizzando l’arma che nascondevo sotto la manica... l’obbiettivo era allontanare Rimorso il più possibile dal samurai. Per questo avrei anche sperato nella collaborazione di Vertigine. Mentre Yato e Zoruto avrebbero potuto aiutarmi nell’impresa.

    Prima ancora che raggiungessimo una posizione di momentanea stabilità avrei composto rapidamente i sigilli e rapida una coltre di nebbia avrebbe rivestito l’aria circostante... era la tecnica del velo di Nebbia. Zoruto, restami vicino. Così il samurai non capirà quello che sta accadendo, avrebbe anche Yato udito le mie parole. Non sarebbe stato difficile per me avvertire la presenza di Rimorso.

    Datemi un momento...

    Chiesi ai miei compagni, mentre come era accaduto in precedenza, tentavo di stabilire un contatto mentale con la signora delle farfalle.

    È il momento... il momento di osare, abbiamo bisogno di te in questa guerra tra il reale e l’immaginario, tra il sogno e la veglia. Abbiamo bisogno del tuo aiuto per vincere gl’imbattuti e spodestare il samurai.

    Speravo nell’aiuto di quell’essere, mentre con lo sguardo adesso cercavo di seguire i movimenti dell’imbattuto che si faceva chiamare rimorso.

    Eccoci finalmente alla resa dei conti... tuo fratello Vergogna ti porge i suoi saluti...

    Adesso hai un paio di possibilità, la prima, diciamo la meno appetibile, essere sconfitto, soffrire trafitto dal dolore di sentimenti contrastanti a quelli che ti alimentano, oppure decidere di annullarti e tornare nel tuo cimelio, che custodiremo e proteggeremo senza farti alcun male. Che dici?





     
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    Il Lago degli Imbattuti

    XII

    Kato e il Pagliaccio
    Uhm, credo sia un pò troppo presto per fare da cicerone per altri membri, quando a conti fatti non hai ancora dato chissà quale prova della tua affiliazione, ma proverò a tenere d'occhio questo giovane Etsuko di cui parli. Concesse la Liberalità. Ma se realmente i poteri del suo clan sono l'unica arma contro questi Imbattuti dovremo quantomeno considerarlo come alleato, anche a pagamento se non come accolito. Nella peggiore delle ipotesi potremmo prendere solo il suo potere ma un Pagliaccio di prima classe preferisce sempre il dialogo e la mediazione se possibile. Sai che una volta potevo uccidere l'Hokage ma non lo ho fatto? Ah, tempi di una missione per mettere a tacere un traditore del nostro gruppo. In ogni caso, fidati pure di me per questi tre, ne avrò cura! Così concluse, facendo l'occhiolino e offrendo un palloncino piegato a forma di cane a Kato, dopo averlo gonfiato per l'occasione.

    Team e Briefing
    Memai? Avrei chiesto con tono inquisitorio, prima che spiegassero la situazione ed Etsuko annunciasse di avere un accordo con quella creatura. Uhm...e se ora potesse sentire tutto quello che diciamo, se siete in qualche modo collegati? In ogni caso mi sembra una divisione accettabile. Posso usare semplici illusioni per facilitare la situazione, ma sicuramente in numero e qualità nettamente inferiori a quelle brandite da Etsuko. Io dico che se fai anche solo una mossa fuori posto io ti taglio la testa, Vertigine o non Vertigine. Tagliò corto Zoruto, dimostrando ben poco affiatamento con quel gruppo. Il tuo piano non mi piace, stronzetto, ma se solo un Akuma può fermare quelle cose allora useremo l'Akuma ad ogni costo. E se le cose vanno male si va tutti addosso al Samurai...posso farlo. Ho sentito parlare di questa Scuola del Tamburo ma non la ho mai sfidata, voi cercate di essere efficienti e le cose andranno bene. Io non avrò enormi riserve di chakra dopo stanotte, visto quanto siete malconci, ma farò il possibile. Spiegai, cercando di essere più costruttivo. Se togliere la spada è la priorità, allora farò quello che posso con le mie tecniche. Trascorremmo il resto della notte a imbastire l'azione, consapevoli che ogni movimento doveva essere curato nel minimo dettaglio, o avremmo rischiato.

    La Mattina dello Scontro
    Accompagnato da Memai, il Samurai camminava lungo le strade diretto al porto e alla sua barca, evidentemente intenzionato a raggiungere il centro del lago e immergersi nel tempio sommerso per recuperare altri Imbattuti. Nulla del suo comportamento tradiva preoccupazione o circospezione, almeno non più del normale, sebbene un discreto numero di farfalle lo seguisse, agli occhi di Etsuko (ma non avendolo osservato in precedenza era difficile sapere se fosse una situazione normale), unici in grado di discriminare la loro presenza. Io avevo usato una semplice tecnica di Percezione Falsata per nascondere me, Zoruto ed Etsuko dietro un mucchio di casse, con spiragli sufficienti per permetterci di osservare la scena (originariamente era solo un cestino della spazzatura, abilmente manipolato dal mio genjutsu) mentre Kato era pronto all'azione coi suoi cloni e Shin era altrettanto preparato. Il gorilla evocato da Zoruto intanto era salito su un tetto poco distante, mettendo in atto quella che sembrava essere la basilare tecnica dell'Occultamento

    Memai salì sulla barca per prima, il Samurai la seguì poco dopo, caricando delle cime a bordo e issandosi con un salto. Slegarono la cima e con un remo si spinsero lontano dal molo, iniziando ad armeggiare con la vela. Nessuna traccia di Kokai, sebbene la sua presenza fosse quantomeno attesa, ma nessuno di loro lo aveva mai incontrato e non avrebbero potuto riconoscerlo se fosse stato camuffato in qualche modo. Sebbene la tensione fosse palpabile tra noi in agguato, il Samurai e la sua accompagnatrice non diedero segno di temere un attacco, e non batterono ciglio mentre il clone-pescatore lasciava scivolare i piccoli simulacri in acqua. Seguendo i comandi istintivi che il Pagliaccio aveva impresso loro, le bombe natanti guizzarono sotto la superficie dirette alla barca, solo per esplodere una frazione di secondo dopo cogliendo i due impreparati. La potenza dell'esplosione venne mitigata dall'imbarcazione, quindi i danni effettivi su Memai e il Samurai furono limitati, ma vennero sbalzati via e costretti ad atterrare sull'acqua poco lontano, leggermente storditi. COSA SUCCEDE? TRADIMENTO! Gridarono, ma ormai la nostra offensiva era cominciata.

    Il Clone Subacqueo di Kato si avvicinò al nemico con intenti suicidi, emergendo dalla superficie mentre Kato e Shin schizzavano fuori dal loro nascondiglio per ingaggiare l'avversario. Gli occhi del samurai corsero immediatamente alla sua persona, ma la sua spada in quel frangente non poteva essere più rapida della singola parola di comando pronunciata dalla Kage Bunshin pronta a esplodere. Ci fu un secondo di gioia selvaggia negli occhi di Memai mentre l'esplosione avvolgeva Mitsuhide Akechi e annientava il clone dell'otese, ma durò appena una frazione di secondo, dato che un bozzolo nero aveva ricoperto interamente lo spadaccino, mitigando enormemente il danno. Emersa dalla sua pur flebile ombra sull'acqua, quella sostanza nera si deformò spostandosi lateralmente fino ad assumere sembianze umanoidi e terribili: un corpo abbozzato alto quasi tre mesi e dal viso deforme che stringeva tra gli artigli un cuore, facendolo sanguinare. Kokai, il Rimorso.

    Pazzi e assassini, ma non fermeranno mai il mio piano! Kokai, Memai, ANNIENTATELI! Avrebbe ordinato l'uomo, stringendo la spada che dominava quegli Imbattuti, e anche se con un gesto stizzito la Vertigine si sarebbe voltata verso Kato e Shin, ormai quasi in arrivo, rilasciando il suo terribile potere contro il ninja della Foglia. Preso alla sprovvista Shin avrebbe arrestato la sua corsa, come se ogni singolo passo fosse capace di precipitarlo in un baratro senza fondo, smorzando del tutto la sua offensiva e bloccandolo a circa otto metri dal gruppo nemico, sull'acqua. Contemporaneamente tre dardi arrivarono dalla direzione di Etsuko ma ancora una volta Kokai avrebbe difeso il suo "padrone" dall'attacco, senza parlare ma limitandosi a estendere il suo corpo come un fumo nero per intercettarli, prima di dirigersi verso il velo di nebbia che cominciava a sollevarsi, sebbene il Samurai e Kato fossero appena al di fuori del suo raggio d'azione quando finalmente si arrivò al confronto fisico.

    Forse sopravvalutandosi, si spostò pigramente per evitare l'attacco nemico con l'intento di schivare il colpo, ma venne totalmente preso alla sprovvista dalla brusca esplosione sonora che accompagnava il colpo diretto, finendo per essere scaraventato lontano di un paio di metri, serrando i denti per il dolore. Ghaack...Chi siete voi? Aveva diverse contusioni sul corpo, per via della bomba e dell'ultimo attacco, ma non lo si poteva certo considerare sconfitto [Danni]! Intanto, forse guidato dall'istinto, Kokai si immerse nel Velo di Nebbia dopo essere avanzato con una velocità che stonava con i suoi movimenti simili al pesante fumo di una ciminiera. Anche se vicino a Etsuko non potevo vedere con chiarezza costa stava accadendo, ma Zoruto aveva sensi fini e con un cenno e un tocco sulla spalla mi fece capire dove si trovava il nemico, che immediatamente attaccai con un rapido fendente di spada, trasportato a distanza dalla tecnica del Taglio dell'Aria. Non saprei dire tutt'ora se quel colpo avesse sortito qualche effetto, ma sicuramente realizzai l'effetto che Kokai ebbe su di noi. Invisibile nella Nebbia, egli non percepiva con gli occhi ma con un qualche senso sovrannaturale e riusciva a comprendere esattamente dove fossimo e come agire: sollevò la mano con il cuore, serrando ulteriormente gli artigli su di esso, e precipitandoci nella massima influenza del suo potere!

    Kokai mi travolse con una singola immagine, quell'immagine di un corpo tanto odiato che giaceva inerme ai miei piedi, così debole che sarebbe bastato un dito per porre fine alla sua vita e riuscire finalmente a completare la Missione e portarsi avanti, eliminando tutte le stupide complicazioni emotive. Eppure, tradito dalle ferite e dalla debolezza, tradito da un'errata interpretazione della realtà, non lo avevo finito. Non avevo compiuto la Missione: l'Hokage ancora viveva ed era solo per colpa mia. Un passato incancellabile, una pietra sulla mia coscienza che mi impediva di continuare: un errore irrimediabile! Per qualche secondo quei pensieri vorticarono pesantemente nella mia mente, ma erano alieni, alimentati dall'esterno e soprattutto leggeri rispetto a ben altre emozioni negative che avevo sperimentato. Non avevano niente a che vedere con le pesanti catene sul mio cuore nate dalla mia inadeguatezza: la Missione era eterna, imperitura. Un errore non implicava averla fallita, ma solo di dover riprovare. Il Rimorso non aveva presa su di me, mero strumento e utensile: forse una spada ha rimorso di non aver tagliato correttamente? Haji quasi certamente mi avrebbe annientato, ma Kokai non era l'Imbattuto che poteva sottomettermi...e forse la mia giovane età aiutava. Riuscii a scuotermi dopo alcuni secondi, consapevole che Kokai si era avvicinato e stava forse a cinque o sei metri da no, e contestualmente realizzai che anche Zoruto era stato colpito dal potere nemico, ma a differenza mia era in ginocchio, tremante e con una mano che quasi scavava la guancia, tanto la stava serrando sulla pelle. No...no...non posso...non così... Gridò un nome che io non conoscevo ma che forse Kato avrebbe riconosciuto: quello di suo padre. Non volevo questo, non lo volevo...non doveva andare così, avrei dovuto aiutarti... La voce di Zoruto piegata dal rimorso era quasi patetica, ma non c'era tempo di fare psicoterapia. Al contempo lo stesso Etsuko, in risposta alla sua provocatoria domanda, era stato bombardato da potenti immagini sul suo passato, sottolineando errori e tragedie che forse avrebbe potuto evitare...come si sarebbe opposto? Una farfalla si sarebbe intanto poggiata sulla sua spalla se fosse riuscito a superare quell'ordalia .

    Non potevamo vedere fuori dal velo di nebbia ma lo scontro intanto continuava, con il Samurai che sollevò la sua arma chiamando un nuovo nome. DEKISHI, A ME! Con un turbinìo di schiuma e onde una gigantesca mano emerse dall'acqua, grande almeno come tre barche [Dekichi (Annegamento)] e bluastra, rigonfia come quella di un morto annegato. Senza perdere tempo Mitsuhide Akechi si esibì in un perfetto fendente, da circa tre metri di distanza rispetto a Kato, proiettando il suo Taglio dell'Aria contro il ninja del Suono, che tuttavia venne intercettato da una grossa sagoma che atterrò pesantemente davanti a lui, incassando la botta con le braccia massicce, ottenendo solo una minima ferita. Non parlò ma grugnì abbastanza da far capire a Kato che era pronto ad aiutarlo [Gorilla]. Intanto la gigantesca mano spazzò via il velo di nebbia con un brusco movimento generando un enorme spostamento d'aria e diverse onde, prima di proiettare su Kato un'orribile sensazione, come se il suo corpo venisse forzatamente riempito d'acqua da ogni orifizio, inarrestabile, gonfiandolo e cercando di fargli perdere i sensi. Ma come poteva Kato opporsi all'Annegamento? [Testo Visibile]
     
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    Il Lago degli Imbattuti

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    Passammo la notte a pianificare, e riposare. Eravamo tutti consapevoli di quanto la mattina seguente i nostri destini sarebbero stati messi in gioco. Le nostre vite, e il nostro futuro. Pure Zoruto, dietro a quella faccia da bastardo, non riusciva a nascondere una notevole preoccupazione. E lo stesso sicuramente valse per il resto della truppa.

    Sconfiggere Kokai, e ancora meglio il Samurai, avrebbe garantito la vittoria, ma sarebbe stato possibile? Alla fine, così come all'Abete, eravamo riusciti a riunire un nutrito numero di alleati, nonostante la partenza decisamente poco favorevole. Non sapevamo nulla, né avevamo la minima idea di chi o di cosa stesse logorando quel villaggio. Eppure, unendo le forze avevamo raccolto elementi e alleati a sufficienza per affrontare il nemico principale. Il Samurai.

    A quel punto dunque si trattava solo di uno scontro di volontà. La mia, la nostra, quella di Hayate, quella degli Akuma ovvero quella di liberare il Coraggio e distruggere gli Imbattuti sarebbe stato più grande di quella del Samurai? Il nostro nemico rappresentava una fiamma della vendetta, una fiamma che andava subito sopita. Quello era il nostro imperativo categorico.

    La prima parte del piano filò liscia, segno che avevamo pianificato correttamente i vari passaggi, e quando i simulacri della Liberalità esplosero si diede il via alle danze. Il mio clone subacqueo agì correttamente sorprendendo il Samurai. Tuttavia il nemico fu salvato in extremis grazie l'intervento di quello che doveva per forza di cose essere Kokai, il terzo e ultimo Imbattuto principale. Si era giocato una carta nascosta, almeno quello era riuscito. Inoltre se avevo imparato qualcosa gli Imbattuti essi soffrivano il danno fisico, e sicuramente quell'esplosione così vicina aveva colpito molto il mostro, rendendolo più debole.

    Poi il Samurai abboccò all'amo che avevamo saggiamente teso. Fece l'errore voluto e cadde in trappola, dividendo le sue forze. Se da una parte Shin andò a confrontarsi con Vertigine Kokai, che doveva essere la punta di diamante del nemico, venne attratta da Etsuko e di conseguenza sarebbe finita sotto le grinfie di Zoruto e Yato, senza che il Samurai se ne rendesse effettivamente conto di quante persone lo avevano aggredito. Esattamente quello che volevamo. Loro sarebbero riusciti a sconfiggerlo, non avevo dubbi. Mentre io mi sarei concentrato sul Samurai, lo avrei distratto a tutti i costi finché il trio non sarebbe riuscito a distruggere Kokai e concentrarsi quindi tutti quanto contro il Samurai, superandolo numericamente.

    Tuttavia, come era stato previsto, Kokai agì alla maniera di suo fratello invocando un pesante Genjustu. E questo come feci a capirlo, nonostante il velo di nebbia? Lo compresi perché udii, seppur a distanza, una parola che non poteva essere pronunciata da nessun altro se non da Zoruto, il quale sicuramente era finito a quel punto sotto l'influsso.

    Hideki



    Quello era il nome di mio padre. Il nome che Zoruto pronunciò e a cui udii le sue parole seguenti. Sospirai, per un attimo il mio sangue ribollì, spinto dai ricordi di un Kato passato. Di un Kato alla ricerca della sua identità, in un Villaggio che inizialmente non lo aveva voluto. Lo aveva addirittura cacciato, o meglio defenestrato nella figura di suo padre Hideki. Una macchia per gli Yotsuki. Un passato misterioso che non avevo mai scoperto e che fu la mia spinta iniziale, una volta libero, per ritornare ad Oto.

    Ma quello era il passato.



    Ora io ero Kato, membro di Hayate. Illuminato dalla sua luce, potente e dolorosa. Purificatrice. E attraverso Hayate, mediante il Coraggio, avrei trovato la forza e il potere per diventare un Demone. Un essere in grado di imporre la propria volontà. Motivo per il quale le stupidi motivazioni del Clan, o l'essere inutile che fu mio padre non destavano più alcuna preoccupazione o pensiero. Messo da parte per me non era altro che un passato. Dunque non fu affatto difficile reagire alle parole di Zoruto, e chissà spronarlo a superare il Rimorso, qualunque esso fosse, che Kokai gli aveva impresso.

    Avrei gridato verso il Jonin del Suono ZORUTO! Richiamando sicuramente la sua attenzione RISCATTA IL RIMORSO VERSO HIDEKI AIUTANDO ME! gridai, libero da pensieri vendicativi, che mi avevano decisamente accompagnato più volte contro Zoruto. Ero focalizzato come non mai a vincere quella battaglia, quella era la priorità. Immedesimandomi in un vero caposquadra, vista la situazione, dovevo in qualche modo dirigere i miei sottoposti. O almeno quella era la mia sincera intenzione SCONFIGGI KOKAI, AIUTAMI E AIUTERAI L'EREDITA' DI HIDEKI. RISCATTA IL TUO PASSATO VINCENDO QUESTA BATTAGLIA! Parole forti, che avrebbero sicuramente colpito al cuore lo Yotsuki. Restava solo da vedere fino a che punto la sua volontà era salda. Infondo il Rimorso si combatteva e scacciava con il riscatto personale, con la soddisfazione dei risultati attuali. Così era valso anche per me.

    Nel frattempo una creazione, a forma di mano gigantesca generata in qualche modo dal Samurai, aveva dipanato la nebbia. Inizialmente non risposi al Samurai, concentrato ad aiutare Zoruto tuttavia, prima che potessi parlare al Samurai e ringraziare il Gorilla che venne in mio soccorso assorbendo un pericoloso attacco, venni in qualche modo colpito. La sensazione fu decisamente terribile, come se stessi affogando privato sia delle percezioni base che della capacità di respirare o parlare. Dopo aver superato un momento di sincero panico serrai gli occhi e i pugni ragionando su quanto mi era successo. In qualche modo il Samurai dopo aver sguainato la propria lama mi aveva colpito con quella tecnica. E pensando che davanti a me mi trovavo niente altro che un vero Maestro dominatore delle illusioni potevo essere benissimo finito in mezzo a quello che consideravo un Genjustu. Ad avvalorare la mia tesi c'era l'evidenza fisica. Non ero sott'acqua e nessuna onda d'acqua o elemento materiale mi stava fisicamente opprimendo o gonfiando, dunque per forza di cose una sorta di Genjustu stava agendo su di me. Motivo per il quale riponendo in una frazione di secondo il mio tirapugni eseguii i sigilli necessari per il Rilascio, sperando così di rompere il Genjustu o quantomeno interrompere il flusso che lo alimentava! [Kato -Rilascio, Slot Tecnica 1 e 2] [Nota per Febh]

    Se fossi riuscito a parlare nuovamente avrei sfruttato la situazione per indebolire il Samurai. Sapevamo una cosa, eravamo a conoscenza che Giugno Onirico era sì in grado di dominare le illusioni ma proporzionalmente alla forza del suo portatore. Ma se il Samurai fosse stato messo all'angolo? Se avesse iniziato a vacillare? Sarebbe riuscito a gestire illusioni così dominanti, numerose e potenti? Non credo proprio. E perciò avrei sfidato verbalmente il mio avversario, mistificando e inserendo una serie di elementi destabilizzanti Mitsuhide Akechi! Il tuo piano è già fallito in partenza, sappiamo tutto. Sanno chi sei e cosa vuoi. Invece chi siamo noi? Siamo uno dei vari gruppi che ti darà la caccia, per ucciderti. Così come il Flagello uccise il tuo Maestro argomento decisamente delicato Siamo qui per evitare che farai anche solo un passo al Paese del Ferro. Hai una taglia enorme sulla tua testa, e le persone che contano al Ferro sanno già dei tuoi piani. Sanno già che possiedi Giugno Onirico, e sanno che cercherai di dominare il Paese tramite gli Imbattuti. Hai l'Accademia contro. Senza considerare i non accademici che avrai alle costole e fremeranno per ottenere la tua testa. Hai il tempo contato, infondo ti sei scavato la fossa da solo come il tuo Maestro. poi mi rivolsi alla spada, consapevole che infondo lei era viva Giugno Onirico hai la possibilità di ritirarti. Il nostro amico Coraggioso non sarà di certo contento quando verrà a sapere che tu sei stata in parte coinvolta nella sua condizione attuale. E sai che non c'è limite alla sua sete di vendetta. Non credi? Non attesi risposta dalla spada o dal Samurai, lasciando invece parlare i fatti.

    In ogni caso che fossi riuscito a parlare o meno avrei fatto cenno con la testa al Gorilla di anticiparmi nell'attacco, mentre qualche istante dopo con le mani avrei generato due copie fisiche che sarebbero apparse vicino a me, una per lato rispettivamente. [Kato - Slot Tecnica 3, Avanzato ] Il Gorilla dunque dalla sua posizione avrebbe caricato contro il Samurai, a testa bassa, sfruttando la sua forza bruta. E nel mentre il primate si sarebbe mosso contro il Samurai io avrei generato le copie, così da rendere più difficoltoso per il Samurai una sorta di controffensiva nei confronti del mio Ninijustu, concentrato invece a difendersi dall'evocazione. Le copie generate sarebbero subentrate nell'eventuale buco della difesa che l'evocazione avrebbe indotto nell'avversario. In pratica il Gorilla incrociando le braccia avrebbe cercato di colpire il centro del corpo del Samurai con l'intenzione di spingerlo via così da distrarlo che destabilizzare la sua difesa [Gorilla - Slot Azione 1, Slot Azione 2 Colpo Violento AdR] Proprio in quei momenti mentre l'evocazione si sarebbe mossa verso il nemico, le mie copie simmetricamente si sarebbero spostate seguendo un percorso a semicerchio così da accerchiare sul fianco il samurai, una per lato del nemico rispettivamente. [Copie - Slot Azione 1] Il nemico si sarebbe trovato costretto a difendersi da un attacco insidioso. Che avesse incassato o meno il colpo, oppure che l'avesse schivato indietro, saltando in alto o di lato le mie copie avrebbero cercato di modulare la velocità di movimento per colpire qualche istante dopo la difesa di Akechi dal Gorilla, saltando in aria eventualmente per raggiungerlo. Per la precisione avrebbero eseguito un attacco simultaneo, un pugno con il tirapugni indossato sulla destra. Avrebbero cercato di colpire il busto dell'avversario, insieme, in un attacco doppio. [Copie - Slot Azione 2] E proprio mentre avrebbero tentato di colpire il Samurai, io l'originale, superando eventualmente il Gorilla sarei scattato, alla massima velocità, contro di lui cercando di coglierlo nuovamente in difficoltà magari mentre schivava da un lato o saltava verso l'alto (in quel caso l'avrei raggiunto anche io in aria, saltando io stesso), come pure se avesse utilizzato qualche tecnica della sostituzione o simile. [Kato - Slot Azione 3]

    Se tutto fosse andato come previsto mi sarei trovato di fronte di nuovo l'avversario, che nel frattempo si era difeso dagli attacchi delle mie copie, e avrei per la seconda volta tentato un colpo molto potente. Con la destra avrei sferrato impugnando il tirapugni un pugno dall'esterno verso l'interno contro il centro del suo corpo, mirando in realtà a disarmarlo colpendo la sua mano che serrava l'elsa. Poco male se fosse riuscito a spostare il braccio, in quel caso avrei proseguito con l'azione cercando di far sbattere il mio tirapugni contro il suo busto. [Kato - Slot Tecnica Avanzato 2, Slot Tecnica 4]

    Probabilmente sarebbe stato nuovamente scaraventato via dal colpo ma in ogni caso il gorilla avrebbe cercato di seguirlo nel percorso in aria o comunque di posizionarsi alle sue spalle [Gorilla - Slot Azione 1]in maniera tale da caricarlo brutalmente e attaccarlo scaricando contro di lui un colpo e mirando a sfondare il centro del corpo del Samurai. [Gorilla - Slot Tecnica, Carica] Una probabilità sarebbe stata quella che l'uomo avesse agito in controtempo, interrompendo l'azione del primate, ma questo non avrebbe però interrotto la mia di azione separata nello spazio e nel tempo da quella dell'evocazione. Infondo il Gorilla aveva dimostrato una pellaccia spessa, si sarebbe eventualmente difeso a dovere.

    Infatti io nel frattempo non sarei rimasto immobile ma l'avrei raggiunto in controtempo, in qualunque modo il Samurai avesse cercato di difendersi. [Kato - Slot Azione 3] Nel caso migliore dunque me lo sarei ritrovato davanti, spinto dal gorilla, e avrei provato nuovamente a privarlo della spada con un colpo disarmante eseguito con il pugno destro, seguendo una traiettoria dall'esterno verso l'interno contro la mano che teneva la spada! [Kato - Slot Azione 4]

    Infine mi sarei posto in guardia, con entrambe le braccia piegate davanti al busto nella classica posizione del pugile. Dovevo guadagnare più tempo possibile.

    [Kato - Mantenimenti, Status, Chakra Adesivo]



    Chakra: 37/100
    Vitalità: 15/20
    En. Vitale:28/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 650
    Velocità: 775
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 725
    Intuito: 775
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: S. Movimento
    2: S. Movimento
    3: /
    Slot Tecnica
    1: Nota del Dolore
    2: Attivazione Sigillo Esplosivo?
    3:
    Equipaggiamento
    • Rongusukai × 1
    • Stivali da combattimento × 1
    • Bolas × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Coltelli da Lancio × 4
    • Gambali in Ferro × 1
    • Cartabomba II × 1
    • Maschera × 1
    • Elmo Protettivo × 1
    • Amplificatore Suoni × 1
    • Respiratore × 0
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 0
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Rasoio Meccanico × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Sigillo Maledetto del Fulmine × 1

    Note
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    Il Lago degli Imbattuti

    XIII

    La Mattina dello Scontro
    Kokai ed Etsuko nascosti nella nebbia che non si era del tutto diradata intorno a loro si erano in qualche modo estraniati dall'ambiente circostante, coinvolti l'uno con l'altro in uno scontro mentale nel quale forse le farfalle avrebbero aiutato il Kiriano, non so, non riuscivo a vedere granché ma scorsi delle ali colorate avvicinarsi alla posizione dell'Akuma, in ogni caso i miei tentativi di attacco fallirono miseramente mentre Zoruto teneva la testa tra le mani cercando di combattere il terribile influsso dell'Imbattuto. Sentii delle parole, forse di Kato, ma era difficile distinguere i suoni in tutta quella confusione, e certo non sapevo se Zoruto Yotsuki li avesse sentiti, ma non ebbi modo di proseguire perché un forte spostamento d'aria mi scaraventò improvvisamente di lato, precipitandomi in acqua.

    Poco distante il Samurai, dopo aver accusato i primi attacchi di Kato, aveva fatto ricorso a un nuovo imbattuto al suo servizio, che incarnava la sensazione di Annegamento, nato da chissà quale Akuma in passato...non che io sapessi qualcosa al riguardo. Il suo potere si focalizzò immediatamente su Kato, mentre Shin era ancora alle prese con l'influsso paralizzante di Memai, che fortunatamente non si unì allo scontro. Travolto dalla sensazione di affogare pur senza avere acqua intorno alla testa, pensò ovviamente a un genjutsu e alla contromisura principale contro di esso, senza sapere tuttavia che il vero Genjutsu, sia illusorio che fisico, era l'Imbattuto, e che sottrarsi al suo influsso richiedeva qualcosa di molto più forte della semplice interruzione dei flussi di chakra. Ebbe un attimo di sollievo, quello si [Nota], ma aveva anche la chiara sensazione di aver messo solo temporaneamente in pausa quei devastanti effetti. Sapendo di non avere molto tempo passò alla controffensiva cominciando con una rapida oratoria ai danni del suo avversario.

    Esatto, ninja sconosciuto. Io sono Mitsuhide Akechi e il mio Maestro è caduto, ma non il suo ideale. Ed è vero, porto con me Giugno Onirico...e con questo? Avrebbe ricomposto lentamente la sua guardia, convinto di avere, se non altro, la superiorità numerica oltre al supporto degli Imbattuti. L'Accademia alle costole...come se l'Accademia avesse il potere di fermarmi. Altri tre Imbattuti sono stati ormai dominati dalla mia spada, e cosa potranno fare i miei nemici contro la mia armata immortale e invincibile? Tu stesso sei a stento libero dal potere di Dekishi...ben presto affogherai senza possibilità di salvezza. Tese una mano, in gesto di sfida. Giugno Onirico è uno strumento potente contro le illusioni e la mente dei nemici, e gli Imbattuti sono persino in grado di dominare mostri come quello che mi ha attaccato alla Villa. Appena troverò il modo di liberarlo dalle trappole del suo compare non avrò più ostacoli. Non penserai forse di potermi impensierire tu, con i tuoi alleati da quattro soldi, spero?

    In tutta risposta Kato generò due copie di sé, partendo alla carica assieme al gorilla di Zoruto. Il primate si esibì in un assalto incrociato con le lunghe e massicce braccia che venne incassato dalla spada, frapposta a difesa del corpo. Senza danni, il Samurai venne spinto indietro dalla brutalità dell'assalto, atterrando sull'acqua e sollevando una notevole onda per fermarsi, appena in tempo per venire raggiunto dalle due copie che avevano aggirato il gorilla. Tutto qui? In realtà all'insaputa di Kato, il Samurai aveva già iniziato il suo ritmo, facendo tremare leggermente il braccio che impugnava la spada in quello che era lo stile alla base della Scuola del Tamburo. [Tecnica 1 e 2], impastando solo una minima quantità di chakra per portare la sua arma a difesa dal pugno del clone di sinistra mentre l'armatura a protezione della spalla destra incassava senza troppi problemi il pugno dell'altro clone [Difesa 1]. Cloni? Vuoi rendermi la vita facile, ninja? Disse, forse come minaccia o con lo scopo di deconcentrare, mentre l'originale si fiondava addosso a lui per cercare un colpo estremamente rapido anche se ambizioso, mirando alla mano ma mantenendo il busto nella sua traiettoria, un attacco che certo avrebbe meritato maggiore precisione ma che comunque non era da sottovalutare. Ricorrendo a notevoli quantità di chakra il Samurai piegò il torso quel che bastava per fare in modo da offrire la spalla opposta a quella che impugnava l'arma al suo nemico, così che fosse la protezione sulla sua spalla a scontrarsi col tirapugni. Serrò i denti per il potente impatto che lo fece arretrare nuovamente, mentre l'armatura si rovinava fino a diventare quasi del tutto inutile [Difesa 2]

    Il gorilla cercò di prenderlo in contropiede, ma sia Kato che il primate sembravano aver dimenticato la presenza dell'enorme Imbattuto a forma di mano poco distante, a cui stavano peraltro avvicinando il Samurai con tutte quelle spinte. Sollevando due dita verso l'alto controllò l'acqua per generare un muro liquido proprio sulla traiettoria del Gorilla in carica. La bestia infranse l'acqua ma per farlo esaurì la sua carica, finendo per non avere più lo slancio necessario a colpire [Tecnica Dekichi 1], anzi arrancando e lasciandosi andare a un ringhio frustrato. Kato comunque accorciò le distanze cercando ancora una volta di colpire la spada, rendendo ormai palese il suo intento di disarmare il suo avversario, che tuttavia era un Samurai e sapeva bene quanto la sua arma fosse l'elemento fondamentale del suo essere. Con un impasto di chakra tutto sommato ridotto scostò la mano di qualche centimetro in modo che il tirapugni impattasse contro la lama della sua spada, serrando le dita per evitare di perdere la presa [Difesa 3]. Parli alla mia spada, cerchi di disarmarmi...sei forse convinto che senza di essa gli Imbattuti si rivolteranno contro di me? Pazzo...essi vedono la gloria della mia causa e sanno che dopo la mia vittoria, alla mia morte, saranno liberi di dominare incontrastati!

    Intanto Dekichi puntò l'indice contro i due cloni di Kato, facendo gorgogliare l'acqua davanti a loro e sollevando poi un proiettile d'acqua ad alto potenziale che li avrebbe travolti, se non si fossero difesi [Attacco Dekichi 1 e 2]

    Con le braccia serrate come un pugile e apparentemente pronto a continuare in corpo a corpo, con il gorilla poco distante e i cloni a circa sei metri, Kato era adesso nel raggio d'azione del Samurai e sicuramente sentiva le vibrazioni della spada tutto intorno a sé, ma era da vedere come fare per contrastare il nemico abbastanza a lungo: una spada era più pericolosa di un tirapugni, almeno in termini di potenzialità offensiva e combinazioni possibili. Ora è il momento di inginocchiarti! Mitsuhide Akechi si esibì in un attacco orizzontale che evidentemente mirava a decapitare Kato...un colpo non eccessivamente veloce né complesso, senza finte o movimenti raffinati, proprio come era stato raccontato [Azione 1]. Immediatamente dopo la spada si mosse nella direzione opposta, ma in un colpo discendente che mirava al torso dello Yotsuki, con la vibrazione che cresceva enormemente [Tecnica 3]. Senza dar tregua, avrebbe quindi accorciato ulteriormente le distanze cercando di colpire con la mano libera, quella ferita in precedenza, cercando un gancio al fegato di Kato, stranamente pervaso anch'esso di vibrazioni, e subito seguito da un fendente ascendente con la spada che avrebbe forse mozzato il braccio del ragazzo all'altezza della spalla se fosse andato a segno! [Tecnica 4] Ricomposta la guardia, ammantato in quelle vibrazioni che sembravano senza fine, il Samurai avrebbe mantenuto la distanza. Kato doveva inventarsi qualcosa!

    Il Gorilla gli fece dei versi, mimando la posizione da pugile del ragazzo e indicando la nebbia distante dove ancora si sentivano dei versi da parte di Zoruto. Uurh...aaarh... Muggì il primate, che alternava un gesto come di attesa e poi quello di un pugno. A cosa si riferiva?
     
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    Il Fiore Lupo

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    Il Lago degli Imbattuti

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    Lo scontro sia fisico che mentale era praticamente arrivato al suo apice. La volontà di Mitsuhide Akechi era forte e le sue parole non fecero che confermare ulteriormente le mie intenzioni, oltreché gli ordini che avevo ricevuto dalla Liberalità. Quell'uomo doveva essere fermato. In cuor mio avrei puntato non a ucciderlo, bensì di lasciarlo a terra privo di coscienza. In questo modo l'avrei consegnato al Coraggio, cosicché potesse poi infierire qualunque genere di follia o di vendetta potesse passargli per la sua testa da fabbro. Ma in ogni caso avrei mirato ad ucciderlo, per ogni colpo, non potendomi concedere il lusso di tirarmi indietro. Se fosse sopravvissuto peggio per lui.

    Così se da una parte Shin venne catturato da Memei e le mie parole verso Zoruto non fecero l'effetto sperato, almeno non subito, a mio malgrado mi accorsi che l'illusione che ritenevo avere effetto sul mio corpo venne sì attenuata dal Rilascio ma solo per poco. Lo potevo percepire e questo mi fece nascere dei dubbi sull'effettiva natura della Tecnica che mi aveva colpito.

    Le parole di Akechi furono la conferma, era presente un altro imbattuto che a conti fatti non poteva che essere quella sorta di mano acquatica. L'autore di quell'effetto sul mio corpo. Avevo guadagnato del tempo, ma sapevo bene che il Rilascio non avrebbe mai bloccato definitivamente i suoi poteri. Mi trovavo in grandissima difficoltà, le mie riserve di chakra stavano iniziando a scarseggiare e si era aggiunto in lista un nuovo avversario. Se non avessi svoltato la situazione mi sarei trovato in guai seri, soprattutto perché i miei alleati mancavo nell'eseguire i loro compiti. Dunque io ero la chiave per chiudere quello scontro. Sconfitto Akechi avrei chiuso la faccenda. Non mi rimase che ridere, quasi a squarcia gola, davanti alle convinzioni del mio avversario IHIHIHIHIhIHiHhIhHIhiHH! RIDICOLO! Passò un secondo Ho appena avuto la conferma che non sai NULLA degli Imbattuti. Se credi che loro ti seguiranno o si muoveranno solo per la gloria ti sbagli profondamente. Loro sono Emozioni. Esseri puri e imperfetti allo stesso tempo. Fintanto che Giugno Onirico ti garantirà di mantenere il giogo su di loro gli Imbattuti ti accondiscenderanno, come la migliore delle puttane! Ma anche se fosse la tua testa scoppierà, perché sei troppo debole per mantenere una presa così stretta su esseri di tale portata. Il tuo piano fallirà anche se ci ucciderai tutti! Verrai divorato dai tuoi schiavi ancora prima di arrivare al Ferro! Stupido Samurai! IhihHihH! scoppiai a ridere, l'adrenalina, l'emozione e la frustrazione del momento si mescolavano in me in un caleidoscopio di sentimenti. Non avevo mentito, era proprio così Mentre TU Giugno Onirico subirai la peggiori delle sorti. Puntai l'indice verso la spada Una volta sconfitto il portatore ti prenderò e ti getterò nelle fauci del MIO amico coraggioso. Ti rendi minimamente conto che sei stato tu a ridurlo in quelle condizioni? Hai idea di quello che farebbe se sapesse che non lo hai aiutato, nemmeno ora? Fermati, Giugno Onirico, ora che hai la possibilità di redimerti. Fermati, per la tua sopravvivenza. Probabilmente il Samurai mi avrebbe creduto pazzo, a parlare verso una spada, ma lui forse non sapeva che in essa risiedeva un essere. Qualunque cosa fosse, anche solo fosse stato un riflesso di Luglio avrebbe udito, e riflettuto per un ultima volta prima che i giochi si fossero chiusi.

    In ogni caso alcuni miei attacchi, combinati con il Gorilla, andarono a segno. Soprattutto quello carico degli effetti di Nota del Dolore. Compresi in quei frangenti che la sua armatura non avrebbe retto ancora molto, e allo stesso tempo notai anzi percepii nell'aria una brutta, bruttissima sensazione. Come una sorta di peso, di deficit che rallentava i miei movimenti. Ridefiniva il modo in cui agivo. Le vibrazioni circolavano nell'aria e raggiungevano il mio corpo. La scuola del Tamburo aveva iniziato ad agire. E più tempo ci avrei messo a sconfiggerlo meno possibilità avevo di riuscirci. [Tetsu no Ken, Competenza Personale]

    Così quando l'Imbattuto si concentrò sulle mie copie non potei fare molto. La velocità e le modalità di attacco furono tali che non avrei sprecato chakra per difenderle, molto semplicemente, e così avrebbero subito i danni scomparendo in una nuvoletta di fumo.

    Subito dopo giunse il primo attacco dell'Akechi e fu in quel momento che i miei riflessi erano stati pesantemente intaccati. Non serviva attaccare in maniera elaborata, perché mi aveva rallentato in maniera tale da rendere veramente difficile una schivata. Uno stile molto, troppo insidioso. Sospirai preparandomi allo stesso tempo ad incassare il colpo. Mi trovavo già in posizione difensiva e fu facile, naturale, con l'avambraccio destro muovere l'arto e interporlo, a mò di scudo, tra il mio collo e la lama di Giugno in arrivo. Grazie al primo strato di chakra elettrico e poi alla resistenza della mia corazza il danno fu enormemente mitigato. [Slot Difesa 1, S. Azione 1] Fu in quel momento che sorrisi rispondendo di contropiede Tutto qua? Questa sarebbe la famosa Scuola del Tamburo? Risposi probabilmente sorprendendolo per l'informazione che avevo. Mi aveva aperto la guardia con quell'attacco e così la Katana andò ad infrangersi contro il torace. Oggettivamente schivare sarebbe stato impossibile! Se non fosse stato per le mie difese mi avrebbe squarciato in due, ma grazie alla Veste Elettrica e alla cotta di maglia il danno si limitò ad un poderoso, ma pur sempre contenuto, contraccolpo! [Slot Difesa 2]

    Lo stesso valse per il colpo al fegato, un attacco portato con la mano sinistra anche essa pregna di vibrazioni. Complessivamente fu un danno debole. [Danno]Poi da lì a poco giunse un secondo colpo terribilmente veloce. Fu in quel preciso istante che colsi l'opportunità. Non avevo modo di schivare e probabilmente più tempo passava più sarebbe stato impossibile difendersi, decretando la mia sconfitta. Con quel fendente invece intravidi la possibilità di chiudere lo scontro, sorprendendolo grazie alla mia innata resistenza. Zoruto mi diceva che gli Yotsuki, soprattutto a livelli elevati, erano temibili nel contrattacchi. Lo sapevo bene anche io. Non a caso avevo sconfitto la mia copia, creata da Orochimaru con lo stesso gioco sporco. Avrei eseguito un contrattacco, esattamente nel momento in cui Giugno Onirico mi avrebbe colpito.

    Il Samurai del resto si sarebbe trovato a portata di pugno, questo perché lui stesso poco prima senza poi più allontanarsi me ne aveva inferto uno. [Nota per Febh]E così quando Giugno Onirico, impugnata con la mano destra di Akechi, andò a colpire la mia spalla sinistra trovando una resistenza ben superiore a quanto il Samurai poteva immaginarsi avrei spostato in una frazione di secondo sulla mano destra il tirapugni. E mentre la lama scendeva sulla mia spalla (ignorando il dolore del colpo) mi sarei piegato in avanti con il busto, verso il nemico, e dalla mia posizione da pugile (il pugno destro era già naturalmente portato in avanti rispetto al busto e vicino virtualmente al volto del Samurai) avrei sganciato un jab diretto, un pugno secco contro il torace dell'uomo, ad altezza del corpo dello sterno! Si sarebbe trattato di allungare il braccio insieme al resto del busto per colmare una distanza infima, e ad una velocità estrema. Un colpo base del pugilato, ma letale se eseguito in controtempo, soprattutto considerando che la sua guardia era completamente aperta visto che con un mano aveva appena inferto un colpo alla mia spalla sinistra e con l'altra un pugno. Come sarebbe mai riuscito a difendersi da un attacco carico di Chakra, di forza, di acciaio e di volontà? La volontà di liberare il Coraggio di Hayate! Avrei concentrato tutta la mia potenza su quel colpo! [Subisci & Mena, Azione Rapida]



    Del resto il Samurai non si sarebbe mai potuto immaginare che avrei sorbito un colpo del genere, e nemmeno che avrei contrattaccato. Lui aveva troppo da perdere per ipotizzare una reazione tale da parte mia. Un sacrificio simile. Era troppo concentrato al passo successivo, al Paese del Ferro e agli Imbattuti, a difendere ciò che aveva ottenuto. Alla sua superiorità di Samurai, alla sua tracotanza. Sarebbe caduto. Peccando esattamente delle stesse colpe che gli Imbattuti incarnavano! Io invece considerando di subire anche danni critici avevo una certezza, un appoggio. I miei alleati da quattro soldi, come li definiva Akechi. Peccato che tra i miei alleati ci fosse un medico, in grado di rattoppare le mie ferite. Questa mancanza di strategia ad Akechi sarebbe costata la partita! Infondo aveva già subito diversi attacchi al torace, e al busto. Se avesse subito anche quello il dolore, così come la quantità di danni, avrebbe surclassato sicuramente la sua capacità di resistenza. Puntando infatti a sfondare il suo torace, e spezzare così per sempre la sua capacità combattiva.

    Se fossi riuscito a colpire l'uomo la Nota del Dolore avrebbe rotto probabilmente il fiato, la guardia e spinto lontano il Samurai. Non sarebbe servito aggiungere nulla al Gorilla, lui sarebbe partito contro il nemico cercando di colpirlo, magari mentre era ancora in aria, con un poderoso Taijustu. Avrebbe mirato a colpire con la mano destra la spalla dell'arto con la quale impugnava la spada, o comunque se fosse stato troppo difficile come colpo avrebbe sempre mirato al centro del torace sperando di spezzare la sua cassa toracica! [Gorilla, Slot Azione 1 e Slot Tecnica]

    Io però non sarei rimasto immobile. Mentre il Samurai si sarebbe eventualmente difeso dal colpo del Gorilla, o avrebbe cercato di interromperlo, io sarei scattato contro di lui e a pochi metri sarei scomparso per riapparire sopra il corpo di Mitsuhide, ovunque si fosse trovato. Avrei sganciato una bomba elettrica, effettuando un calcio con il piede destro. Avrei mirato a colpire il centro del corpo. Sarebbe stato difficile essere precisi con quel genere di attacco ma allo stesso tempo lo avrei sfidato a contrattaccare ad un mio Taijustu in controtempo! Senza considerare che elettricità e acqua aumentavano ulteriormente l'effetto dannoso.[Slot Tecnica Avanzato 2, Slot Azione 2]

    Poi ritrovata la posizione sulla superficie dell'acqua ci saremmo mossi insieme. Io e il Gorilla avremmo raggiunto nel caso nuovamente il Samurai a distanza corpo a corpo. [Eventuale Movimento] Spostandosi su uno dei due lati del Samurai il Gorilla avrebbe eseguito un secondo attacco. Avrebbe cercato di colpire con il pugno sempre la spalla dell'uomo, o nel caso peggiore il suo torace. [Gorilla, Slot Azione 2] Mentre in quei frangenti spostandomi a seconda della situazione avrei cercato uno spiraglio nella difesa del Samurai per colpire direttamente la spada, sempre con il pugno destro, e disarmarlo, questa volta sfruttando la spinta del chakra compresso. Avrebbe forse resistito con la mano ad una pressione tale da allontanare pesi maggiori di un essere umano? Chiaramente se avesse provato a spostare la spada non mi sarei fermato lì, avrei puntato seguendo la spinta del braccio a colpire il suo busto. [Slot Tecnica Avanzato 3, Tecnica Rapida] Per poi finire l'assalto avrei prima fintato un attacco, alzando la gamba e calandola a ghiliottina verso l'acqua avrei cercato di imitare il calcio elettrico di prima concentrando una piccola quantità di chakra elettrico sul piede così magari da distrarlo [Finta]. In realtà avrei sfruttato l'appoggio del piede per eseguire un montante destro, sempre con il tirapugni, mirando a sfondare la sua guardia centrale e colpirlo sulla base del collo o sotto il mento! [Slot Azione 3] A cui si sarebbe aggiunto un ultimo colpo: nell'istante successivo avvicinandomi di un passo e seguendo la naturale distensione del braccio data dall'attacco precedente avrei piegato l'avambraccio destro verso di me e avrei cercato letteralmente il contatto corporeo per eseguire una gomitata, dall'esterno verso l'interno, ad altezza della sua testa. Muovendomi per intercettare una sua eventuale schivata, per quanto inverosimile considerata la distanza esigua, la naturalità del gesto e la velocità. Un colpo da KO tecnico, in pratica. Azzerando la distanza dalla Katana non si sarebbe mai potuto difendere a dovere! [Slot Azione 4]

    Se invece non fossi riuscito a colpire il Samurai, o comunque non fosse stato spinto via, con l'attacco in controtempo non mi sarei di certo arreso. Con la differenza di un istante e con il braccio destro ancora teso dal pugno appena lanciato avrei piegato adeguatamente l'avambraccio e avrei cercato di abbassarlo e spostarlo verso l'esterno in maniera tale da colpire con la punta acuminata del tirapugni il braccio sinistro di Akechi. [Slot Azione 3] La volontà era quella di impiantare la punta dell'arma sull'arto del Samurai, che per forza di cose doveva essere ancora molto esposto, disteso e vicinissimo. Difficile salvarsi da un attacco del genere! Il vantaggio del tirapugni sarebbe stato proprio quello. Per un Samurai e la sua Katana sarebbe stato impossibile immaginarsi un movimento offensivo del genere, così ravvicinato e veloce. E se fossi riuscito a colpirlo avrei sfruttato l'impatto per squarciare l'arto del samurai, muovendo violentemente la punta del tirapugni nella carne dell'uomo così da recidergli muscoli e tendini e poi neutralizzargli l'arto! [Slot Azione 4]

    In ogni caso avrei poi tentato di colpirlo con un calcio a spinta, a distanza praticamente zero. Un colpo eseguito con la pianta del piede destro. Avrei mirato al centro del suo corpo con l'intenzione di spezzare il suo fiato, provocargli danni e di spingerlo via, verso il Gorilla, grazie a Nota del Dolore. [Slot Tecnica Avanzato 2]Comunque fosse andato l'attacco il Gorilla avrebbe tentato di raggiungerlo, mentre era ancora sotto l'effetto della spinta eventualmente, e avrebbe provato a colpirlo, sulla spalla o al centro del corpo del Samurai con un potente Taijustu. [Gorilla, Slot Azione 2 e Slot Tecnica]Un colpo devastante, che magari avrebbe decretato la sua fine! Io invece avrei cercato di raggiungerlo, o comunque mentre verosimilmente si sarebbe difeso dal Gorilla, e scomparendo sarei riapparso sopra il Samurai pronto a scaricare, con il piede destro e al centro del suo corpo, la potenza di un calcio elettrico! [Slot Tecnica Avanzato 3, Tecnica Rapida]

    Al termine delle mie azioni, a prescindere da come sarebbe andate, mi sarei posto in guardia nella tipica posizione del pugile. In attesa di vedere il risultato. Se nelle migliori dell'ipotesi fossi riuscito a disarmare o mettere fuori gioco il Samurai avrei cercato di muovermi e raccogliere Giugno Onirico. Avrei cercato di raccogliere la spada prima che affondasse nel lago e poi il Samurai prima che morisse affogato, nel caso. Alla spada avrei ordinato mentalmente o se necessario vocalmente di costringere gli Imbattuti (rivolgendomi verso di loro eventualmente) a fermarsi e di liberare tutti i Ninja coinvolti (in questo modo indirettamente avrei liberato dal giogo anche al Coraggio, senza espormi davanti a Zoruto o agli altri) ma di aspettare a liberare gli abitanti del villaggio. Prima sarebbe stato necessario ordinare la situazione. E se invece il Samurai fosse stato ancora in piedi non avevo abbastanza chakra per proseguire lo scontro, se non per difendermi, e così seguendo le prime indicazioni del Gorilla avrei cercato di scappare verso la posizione di Zoruto e valutare direttamente cosa il Gorilla intendesse con i suoi gesti. [Slot Azione 2]

    [Kato, Mantenimenti e Status]



    Chakra: 9/100
    Vitalità: 7,5/20
    En. Vitale:24.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 650
    Velocità: 775
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 725
    Intuito: 775
    Precisione: 700


    Equipaggiamento
    • Rongusukai × 1
    • Stivali da combattimento × 1
    • Bolas × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Coltelli da Lancio × 4
    • Gambali in Ferro × 1
    • Cartabomba II × 1
    • Maschera × 1
    • Elmo Protettivo × 1
    • Amplificatore Suoni × 1
    • Respiratore × 0
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 0
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Rasoio Meccanico × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Sigillo Maledetto del Fulmine × 1

    Note
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Lago degli Imbattuti

    XIV

    La Mattina dello Scontro
    Continui a parlare con una spada come se questa potesse ribellarsi a chi la domina. Credo tu abbia letto troppi romanzi. E lo stesso vale per gli Imbattuti: davanti alla mia maestria con Giugno Onirico non possono che inchinarsi! Lo scontro entrò nel vivo, con Dekichi che eliminava i cloni di Kato, costringendolo a mantenere un corpo a corpo serrato con il samurai. Dopo il primo attacco di Mitsuhide Akechi le vibrazioni della Scuola del Tamburo entrarono nel corpo dello Shinobi, inconsapevole del fatto che ogni impatto successivo avrebbe danneggiato seriamente i suoi organi interni [Nota], indebolendo ulteriormente il suo corpo già provato dalla battaglia. Eppure i battiti stanno già annientando la poca forza vitale che ti rimane, shinobi! Presto crollerai!

    Percependo di avere poco tempo a disposizione e facendo tesoro dei pur bruschi insegnamenti di Zoruto, Kato, forse cogliendo anche il suggerimento del gorilla, reagì in controtempo sacrificando la spalla contro la spada nemica, ricavandone un danno minimo anche se accentuato dalle vibrazioni, ma scatenando un pugno dalla potenza incredibile contro il torace dell'avversario. E, con sua sorpresa, nell'istante in cui il pugno impattò sul nemico, percepì chiaramente il calore del braccio teso del gorilla accanto al suo: la creatura aveva eseguito una sorta di movimento accelerato avvicinandosi al suo alleato ed eseguendo un pugno del tutto analogo, quasi fosse raddoppiato o come se fosse la sua ombra, che viaggiò assieme a quello di Kato schiantandosi sul torace avversario e crepando alcune costole in maniera perfettamente udibile come un agghiacciante scricchiolare [Tecnica 1 Gorilla]! GHACK!!! Soffrì Mitsuhide Akechi, con un suono gutturale che non preannunciava nulla di buono per lui, prima di venire sbalzato lontano e con la guardia completamente aperta.

    Il Palmo distruttivo del gorilla fu ancora più devastante, quasi rompendogli il braccio ma soprattutto strappandogli platealmente Giugno Onirico di mano, che finì in acqua, affondando placidamente mentre l'uomo impattava a sua volta contro la superficie, spinto da una forza superiore e anzi schiacciato dall'attacco finale di Kato, che con le sue ultime energie si precipitò contro di lui con un calcio a ghigliottina che sollevò una vera e propria bomba d'acqua e crepitii elettrici, spezzando in modo definitivo la vita del sedicente rivoluzionario, che non si aspettava, in quel momento di superiorità, un attacco in controtempo di tale portata. Il suo corpo sarebbe emerso fluttuando dall'acqua, riverso e col collo piegato in maniera assolutamente innaturale, mentre Giugno Onirico cadeva sul fondo.

    Senza interrompere il suo influsso su Shin sarebbe stata Memai ad avvicinarsi, trionfante. Bene. Ben fatto, umano. A questo punto hai il privilegio di inchinarti davanti ai tuoi nuovi padroni! Etsuko era la chiave per sconfiggere gli Imbattuti, ma era ancora occupato dallo scontro con Kokai e cosa avrebbe potuto fare Kato contro Memai e Dekichi, ora liberi da qualunque giogo? Se la missione accademica era fermare Mitsuhide Akechi e salvare i genin dispersi...quella di Hayate mirava a far sparire o neutralizzare gli Imbattuti, che costituivano un rischio per il loro ideale. Le energie del ninja di Oto erano ormai agli sgoccioli e il suo nemico non poteva essere ucciso...cosa poteva fare ancora?

    Dekichi si avvicinava, incombendo sullo Yotsuki sul quale il sentore dell'annegamento era quasi prossimo a riemergere, quando improvvisamente la mano marcescente si contorse come per il dolore mentre un bagliore azzurro accompagnava la mia uscita dall'acqua con un movimento rapido della spada per tagliarla all'altezza del polso. Atterrai sull'acqua poco distante da Kato, con Giugno Onirico che avevo appena recuperato: non riuscendo a interferire con lo scontro di Etsuko avevo deciso di abbandonare Zoruto alle sue allucinazioni e tuffarmi sott'acqua, per avvicinarmi e supportare Kato con il Mokuton e un attacco improvviso, ma ero stato preceduto dall'imponente contrattacco dell'otese. Non mi era sfuggita però l'arma del nemico che affondava né la sua importanza nella vicenda e non persi tempo a recuperarla...appena in tempo per fermare il gigantesco Imbattuto dell'Annegamento. Non sono forte come il Samurai e forse nemmeno come Kato...ma voi temete questa spada, non è così? Avrei detto, mentre la donna impallidiva e arretrava, così come la mano che si immerse nuovamente in acqua. Diverse farfalle traslucide iniziarono ad apparire vicino a me, sussurrandomi come usare quell'arma per controllare gli Imbattuti. Una proposta allettante, che poteva fornirmi un'arma incredibile contro il Bersaglio...ma che mi avrebbe reso fin troppo plateale ed eccessivamente esposto, inoltre l'Hokage non era certo un esperto di illusioni. Basta che io dica il nome dell'Imbattuto che voglio convocare, tra quelli soggiogati, o sbaglio?

    Memai cercò di mediare. Umano, possiamo offrirti molto e... E dominarmi appena abbasserò la guardia, no? Le farfalle qui dicono che c'è un nome che tutti voi temete. L'Imbattuto che può sconfiggere tutti voi e rispedirvi nelle vostre tombe sul fondo del lago...qualunque cosa siano. Non avevo un quadro completo, ma Kato era quasi fuori gioco, Shin era impalato sul lago, in preda a una costante vertigine, ed Etsuko era ancora invischiato in un terrificante duello mentale. Osa sfidarci e verrai annientato! Niente può sconfiggere gli Imbattuti! Minacciò la "donna", ottenendo solo un mezzo sorriso al limite dell'esaurimento da parte mia. Era ora di finirla. Shinjitsu (la Verità)!

    Ci sarebbe stato come un bagliore mentre dal lago emergeva un giovane estremamente elegante, che certo Etsuko aveva avuto già modo di conoscere. E se la Verità poteva essere pericolosa per qualcuno che come me e come Kato viveva una doppia vita, per gli Imbattuti che erano solo illusioni viventi la sua esistenza era il veleno più letale del mondo. Con una forza che non era nemmeno lontanamente paragonabile all'ombra di sè stesso che presidiava la Villa, Shinjitsu si sarebbe limitato a sollevare una mano pronunciando alcune parole che tuttavia ricordo solo come un vociare indistinto e ovattato. Il mondo prese a vibrare in sua presenza, sia per me che per tutti i presenti, e francamente persi completamente la nozione del tempo o di quello che accadeva.

    [...]

    Zoruto non parlava molto sulla via del ritorno, limitandosi a terribili occhiate mentre fingeva di essere impegnato a tenere d'occhio il trio di genin che era venuto a recuperare, e ben presto avremmo raggiunto il bivio che ci avrebbe separati, lui verso Oto e io verso Konoha. Etsuko si sarebbe trattenuto alla Villa, dicendo che aveva un addestramento da concludere, anche se il suo scontro con Kokai [Nota per Etsuko] era stato molto importante per la sua formazione. Giugno Onirico era sparito dalle mie mani e non sapevo dove fosse finito, ma credo che fosse stato sequestrato da Shinjitsu in quanto unica arma efficace contro di lui, anche se il suo unico e vero potere era fermare gli altri Imbattuti, quindi non costituiva una minaccia per nessun altro. Non potevo sapere che era stato il Pagliaccio a recuperare la spada e a offrirsi di curare Shin e Kato, mostrando anche un permesso accademico del quale non avevo motivo di dubitare, sebbene quel ninja non fosse affiliato...ma conosceva la gente giusta alla Corte di Kusa, alla quale mi disse di fare un salto qualche volta.

    Senza più Kokai, il Coraggio era rinsavito dalla sua strana condizione ma era stata necessaria tutta l'arte oratoria della Liberalità per convincerlo a non abbattere la Villa e ritirarsi, ricongiungendosi con Kato e Shin, che a suo dire avevano fatto un buon lavoro. Sono molto, molto compiaciuto, Kato e Shin. Avete rimesso a posto questi Imbattuti, anche se non ne abbiamo ancora compreso l'esatta natura, ma sarà un team di ricercatori ad approfondire la cosa ora che la minaccia è sventata, non certo noi. Un peccato per quel caro ragazzo del clan Senju, ma mi da l'impressione di essere ossessionato con qualcosa, e non credo che sia compatibile con i nostri ideali...un pagliaccio di prima classe sa come riconoscere le persone quando le ha davanti. Se cercate il Coraggio, però, è andato via. Ridacchiò. Sospetto che si vergognasse della sua sconfitta...e forse è meglio o avrebbe potuto uccidervi per meglio sopportare la vergogna, uhuhuhuh! Ma si è raccomandato di dirvi che si farà vivo tra un anno per darvi qualche lezione privata...ovunque voi siate. Quindi attenti, potrebbe capitare nel momento più scomodo possibile. E poi a Kato, cui porse un lungo oggetto infagottato. Questo credo tu te lo sia guadagnato. Tienila, vendila, dalla a qualche sottoposto o scambiala se vuoi, ma è tua. Così sarete anche abbinati uno con l'altro, visto che Shin ha il mese successivo, non credi? Oltre alla riconoscenza di Hayate e alla promessa del Coraggio, da quella complessa missione Kato aveva appreso qualcosa di importante sulla sua famiglia, anche se presto la avrebbe abbandonata, e soprattutto aveva messo le mani su [uno] dei preziosi tredici mesi di Meku...e anche se la spada non era il suo forte, poteva sempre rivenderlo o scambiarlo per dei favori, in futuro. Ma c'era ancora qualcosa che voleva chiedere al Pagliaccio, mentre recuperava le forze?




     
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    Il Lago degli Imbattuti

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    La mossa, il contrattacco, fu allo stesso tempo la scelta per quanto più pericolosa possibile anche la più sensata. Come avevo giustamente immaginato il Samurai, dall'alto della sua posizione e tracotanza, non si aspettò un colpo a sorpresa del genere. Non solo, il Gorilla probabilmente addestrato adeguatamente da Zoruto, venne in mio aiuto ampliando ulteriormente i danni che andai a rilasciare sull'Akichi. L'effetto per il Samurai fu letale, il colpo distrusse probabilmente la cassa toracica dell'uomo e forse anche i suoi organi interni. Tuttavia non potevo rischiare in alcun modo, non in quella situazione, e così la combinazioni di attacchi proseguì concludendosi con il calcio elettrico. Il colpo decretò la fine di quella minaccia. Il collo dell'uomo si spezzò, e con esso la sua influenza sulla spada, su Giugno Onirico Una fine miserabile, una vita gettata inseguendo obiettivi superflui. fu il mio ultimo commento pensando alla ricerca dell'Immortalità e del potere, prima che la scintilla della vita si spegnesse sull'antagonista principale di quella missione.

    La sua volontà era stata spezzata, e la nostra aveva prevalso. Fu una vittoria, mitigata però dalla presenza degli Imbattuti. Per un attimo il mio cuore metallico vacillò pesando che Giugno Onirico non era ancora in mano mia e potevamo essere alla loro completa mercé. Ma grazie al provvidenziale intervento di Yato e l'evocazione, in un certo senso, di Verità il piccolo gruppo di mostri illusori venne presto messo a bada. Finalmente, dopo un tempo che sembrava infinito dall'inizio di quella missione, gli Imbattuti avevano trovato pace. Nei loro peccati e nel loro essere puri, contemporaneamente. Prima che Memai scomparisse mi limitai a guardarla, compiaciuto Sciocca, ti avevo avvisato. Resta dannata per l'eternità. non aveva senso aggiungere altro davanti ad un entità dalle limitate capacità comprensive.

    Dunque con la sconfitta del Samurai e il ritiro degli Imbattuti tirai un sospiro di sollievo, passandomi la mano sulla fronte per asciugarmi dall'acqua e dal sudore, freddo. Risi, risi di gusto IhIhihihiIHihHIHIH! Cazzo! Esortai come forma catartica da tutta l'adrenalina che era transitata lungo tutto il mio corpo. Avvicinandomi al corpo del Samurai l'avrei raccolto prima che venisse richiamato dalle onde e dal Lago e l'avrei chiaramente ispezionato cercando qualche elemento utile, se ci fosse stato. Così come il suo alloggio, appena avrei ritrovato le forze. Nella sua casa provvisoria potevano esserci indizi o altro, l'avrei controllata con il Maestro [Investigatore] il quale era un vero esperto nel individuare informazioni varie. Mi balenò l'idea e il dubbio che un tizio del genere avesse agito con qualcuno. Del resto come era a venuto a conoscenza degli Imbattuti? Era un segreto gelosamente custodito.

    ______________



    Della spada non vi furono tracce, almeno finché rimasti da soli e lontani da orecchie e occhi indiscreti con Shin e la Liberalità giungemmo a conoscenza di ciò che accadde a seguire. Il Pagliaccio sfruttando probabilmente una delle sue numerosi doti si prese cura delle nostre ferite, senza destare sospetti. Ci fu un lungo scambio di parole e inchinandomi con il busto davanti alla Virtù allungai entrambe le mani accettando di buon grado il dono che Hayate mi aveva riservato.



    Giugno Onirico divenne una mia proprietà, un destino decisamente amaro per quella spada finita nelle mani di un Ninja che non aveva mai usato seriamente una Katana prima di allora. Mi dispiacque per il Coraggio, ma fidandomi delle parole della Liberalità sicuramente fu meglio così per tutti La ringrazio per il dono. Ne farò buon uso, sarà l'occasione giusta per imparare tecniche di spada e ampliare il mio bagaglio. In ogni caso mi dispiace per il Coraggio, ma sono sicuro che troverà il suo modo per scaricare la tensione di questa missione per un attimo mi immaginai il triste destino dei malcapitati che sarebbero finiti sotto le sue grinfie Allo stesso tempo, Liberalità, la ringrazio per il suo supporto. Ammetto che è stata la missione più complessa che abbia mai affrontato, su vari livelli. Ma ci siamo riusciti, senza danni, a liberare il Coraggio e confinare i mostri illusori. Mi perdoni la mia sfacciataggine ma all'Abete mi sono lasciato con il Coraggio con molti punti in sospeso. Il primo di tutti è la mia affiliazione alla Confraternita. Le chiedo se si possa dirsi confermata Era proprio così, ero ancora in prova almeno fino a quel momento. Hayate voleva appunto una prova di fiducia, ero riuscito ad ottenerla? [Nota per Febh] In ogni caso proseguii Poi le chiedo un ultima cosa, non ho alcun contatto con nessun Hayate. Si è parlato della Corte di Kusa, ma cosa sarebbe? E' un luogo? E possibile incontrarci lì in caso di bisogno, Liberalità? In sostanza stavo chiedendo un biglietto, un ingresso per parlare con la Virtù, qualora fosse stato necessario. Per il momento non avrei aggiunto altro, inchinandomi in segno di sincero rispetto.

    Il confronto fu impietoso, in anni di servizio cosa avevo ottenuto da Oto? Nulla, se non l'astio del Villaggio e di Zoruto stesso, anzi del Clan. Invece con Hayate ero riuscito a farmi rispettare e guadagnare conoscenze. Scossi la testa, intravedendo un destino amaro come Accademico.

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    Quando venne il momento di dividersi, mi premurai di salutare e ringraziare sia Etsuko che Yato per il supporto e la collaborazione. Poi mi sarei avvicinato a Zoruto prima di lasciarlo andare insieme ai suoi nipoti. Era scontato dirlo, ma non sarei mai ritornato con lui, insieme con lui, al Villaggio preferendo di gran lunga la compagnia di Shin. Comunque spinto dalla semplice curiosità scambiai giusto una parola con lui Zoruto, cosa intendevi quando ti riferivi a mio padre. Ad Hideki? Fissai i suoi occhi, senza timore La verità, Zoruto. Me lo devi. Il riferimento era evidente, spostando lo sguardo verso i tre genin che avevamo salvato.

    ______________



    Infine di ritorno solo con Shin mi sarei fermato ad un certo punto della strada e poggiandogli la mano sulla spalla Sbaglio o abbiamo pagato l'uso di Luglio d'Accompagnamento, no? Il tributo deve ancora essere saldato. E così avrei richiamato il Maestro, e con il dovuto tempo per recuperare eventualmente il chakra (aggiungendo anche l'ultimo mio tonico di recupero del Chakra, o anche quello di Shin, rimasto per compensare i consumi) il Corvo avrebbe prima addormentato, tramite il Sonno delle Piume, Luglio richiamata e attivata nella sua forma umana. Chiaramente il Maestro avrebbe agito di nascosto, per non lasciare spazio a Luglio di reagire in tempo. Poi appoggiando la mano avrebbe imposto un sigillo mentale obbligando la spada: Rispondi sinceramente senza opporti alle prossime domande. Poi il Maestro avrebbe interrogato mentalmente la coscienza di Luglio. Tramite l'evocazione mi sarei tolto vari dubbi, anzi curiosità. L'informazione era potere, sempre e comunque. Il Maestro avrebbe scandagliato la coscienza di Luglio: Chi ti ha forgiato? Chi è il Coraggio? E che rapporto hai con lui? In quante spade siete e quali sono i vostri poteri? Domande lecite, più che lecite alle quali Luglio non sarebbe riuscita a sottrarsi. Difficilmente chi l'aveva forgiata aveva pensato ad un sistema di difesa dall'Interrogazione Mentale. [Conoscenze Maestro]

    E se ciò non fosse riuscito avrei provato con approccio diverso. Se Luglio in qualche modo fosse riuscita ad opporsi utilizzando per la prima volta Giugno Onirico avrei poggiato la spada su Luglio, che fosse all'interno della Katana o risvegliata. La mia intenzione sarebbe stata quella di calarmi nei suoi sogni. Nei sogni di Luglio e carpire quantomeno qualche risposta alle domande che avevo posto sfruttando la forza di Giugno nel modellare e modificare a sua volontà il sogno delle vittime. Il potere di Giugno poteva forse funzionare anche su creature così particolari infondo.

    Comunque fosse andata la conversazione mentale Ti ringrazio Shin, dal profondo del cuore. Per il tuo supporto. Per tutto quanto. Non potevo immaginarmi che quello sarebbe stato un addio. Una lunga amicizia che venne a meno, quantomeno come Kato, questo perché da lì a diverso tempo le mie scelte cambiarono radicalmente il mio rapporto con il Mondo.


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    Diverso tempo dopo...

    Kato Yotsuki. Quello era un Ninja passato, il cui destino si era concluso nel momento in cui siglò la firma con Lord Goemon. Ora io ero Yuri. Yuri Zahard, il Fiore Lupo. E l'anno di tempo, prima dell'arrivo del Coraggio si stava avvicinando. Motivo per il quale decisi di sfruttare la Corte di Kusa e presentarmi dalla Liberalità. Con tutta probabilità non mi avrebbe riconosciuto, non solo per l'aspetto fisico ovviamente ma anche perché avevo cercato di nascondere nel migliore dei modi le mie tracce. Alla Corte avrei chiesto insistentemente di parlare in privato con il Pagliaccio. E se fossi stata rifiutata avrei accennato che c'entrava un'amicizia in comune, un'amicizia Coraggiosa.




    Sola davanti al Pagliaccio mi sarei inchinata nuovamente, ma con un sensualità prima sconosciuta. Il frutto della Lacrima d'Argento Liberalità, sono... anzi ero Kato Yotsuki. se non mi avesse creduto avrei accennato a dettagli sulla missione che solo io e lui potevano conoscere Ho tradito Oto, e ho ceduto ad Ame il Sigillo Maledetto del Fulmine in cambio di una nuova identità. Dunque ora sono Yuri Zahard, il Fiore Lupo. Sono proprietaria della Lacrima d'Argento ad Ame, e sono al servizio dei Fiori. Avrei raccontato per filo e per segno, con dovizia di particolari, tutte le vicende che fino a quel momento mi avevano interessato ad Ame, ad esclusione del Jigoku. Sarei partito da tutta la gerarchia conosciuta del Seme. Dal Fante di Fiori, la nonnina, passando per Lord Goemon e il cambio di gerarchie tra gli Assi Ho cercato di nascondere al meglio possibile ogni traccia. E l'unico collegamento che mi resta è il legame di Kato Yotsuki ad Hayate. Vi prego di mantenere il segreto di tutto ciò e trasmettere alla Confraternita una falsa pista: pubblicamente Kato Yotsuki è morto, apparentemente ricercato e ucciso poi da Hayate. Io sono niente altro che Yuri, un membro di Hayate, molto semplicemente. Ovviamente questo non vale per lei, o il Coraggio o chi ritiene necessario. In ogni caso questo segreto mi proteggerà. Primo dall'Accademia, qualora dovesse contattarvi, e secondo da Ame. Se qualcuno dovesse vendere la mia identità da Ame vi cercherà, e sapendolo in anticipo potrò uccidere la spia con sicurezza. Uno stratagemma per ingannare praticamente chiunque, anche se avesse saputo del me passato. Chiaramente qualunque membro di Hayate è ben accetto alla Lacrima d'Argento. Lì aspetterò il Coraggio, Liberalità. Vi prego di riferirlo al Fabbro Immortale Conclusi prima di introdurre un secondo argomento Ultima cosa, Liberalità, per quanto riguarda la ricerca dell'Immortalità. Ancora da accademico io, e Shin, siamo venuti a conoscenza di una situazione molto insolita. In una missione al largo di Kiri ci siamo scontrati con un tizio molto pericoloso, uno spadaccino ex membro di Kiri di nome Koma. Abilissimo nell'uso della nebbia, proteggeva qualcosa oltre al capitano e ai marinari imbarcati. E lo scontro è finito in parità, tuttavia siamo riusciti a recuperare un marinaio. Agiva come un normale essere umano ma le analisi indicarono in seguito che era morto da più di tre mesi! Una forma di immortalità assolutamente insolita. E inspiegabile. Si parlava di una Signora, e Pomi degli Dei. Credo sia molto utile indagare! Avrei anche in quel caso illustrato ogni dettaglio della missione, dell'Era Glaciale e di Febh Yakushi (specificando anche tutte le qualità, poteri che avevo visto nelle varie volte che fu in azione) affinché non potessero mancare elementi utili alla Virtù Liberalità, sarà scontato dirlo. Ma così come mi ha invitato alla Corte, l'invito vale anche per la mia umile dimora. Le mie porte sono sempre aperte, per lei e i fratelli di Hayate.

    Terminai prima di lasciare la Virtù. E con quelle parole non restava altro che aspettare la venuta del Coraggio. E tutto il Caos che avrebbe inevitabilmente portato con sé.

    CITAZIONE
    Grazie Febh per l'incredibile giocata!

     
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