L'avventura del carbonchio azzurro[Chakra adesivo per Hotene]

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    L'Avventura del Carbonchio Azzurro


    ~V~



    L'Unione fa la Forza



    L'ubriaco si rivelò più disponibile di quanto il Lupo potesse sperare. Aiutato ad alzarsi dallo spoglio suolo su cui era accasciato, l'uomo si mostrò interamente nella sua nudità. Il ninja di Ashina rimase interdetto per un attimo, ma poi condusse il malcapitato alla taverna senza aggiungere altro.
    Lì, l'oste si affrettò a servire i due strani individui, che erano ormai l'oggetto degli sguardi di tutti i clienti e, con le bevande calde, egli portò anche una grossa pelliccia con cui coprire Naosuke, dopo aver discretamente insistito con i due sul fatto che se ne andassero al più presto dal locale. Naosuke. Questo il nome con cui il nudo uomo, segnato da bruciature su un po' tutto il corpo, dichiarò di essere chiamato. Egli proseguì raccontando come fosse finito in quella patetica quanto triste situazione. Essenzialmente, “Dansei Otoko” lo aveva ridicolizzato nella stessa taverna in cui ora si trovavano per il suo mestiere, l'attore, e, in risposta, in una rivalsa di onore, Naosuke lo aveva sfidato a duello. Solo che, così facendo, aveva finito per perderlo definitivamente, l'onore. Era stato infatti proprio “Dansei Otoko” a ridurlo in quello stato, il quale poi era tornato nella taverna con i vestiti di Naosuke ed una pietra azzurra per assestare il colpo di grazia alla sua immagine pubblica.

    Quindi “questo” Dansei Otoko è un fumatore. A quanto pare è molto sadico e non si fa scrupoli ad umiliare le persone. È tornato qui dopo aver sfidato Naosuke con vestiti da kabuki e aveva una pietra azzurra. Sì... deve essere lui il nostro obiettivo...

    Grazie, Naosuke. Non sai quanto mi sei stato utile.

    Il Lupo si affrettò a finire il suo tè, lasciò qualche spiccio sul tavolo per pagare le consumazioni e poi, gettando una rapida occhiata imbarazzata al suo compagno di bevuta, fece cadere sul tavolo un'altra manciata di monete.

    Sono per te. Compra qualcosa per coprirti. Dovrebbero bastare anche per pagarti il viaggio per lasciare quest'isola. Non ti meritano. Addio.

    […]



    Il Mizukage concordò con i due genin al suo servizio. Era assai probabile che il “loro” Dansei Otoko fosse il ricettatore. Dopo aver dato una strigliata con annessa lezione di comportamento alla Pantera, il capovillaggio spiegò che il loro assalitore non fosse altro che un'oca, ovvero un'evocazione inviata lì da qualcuno che aveva cercato di fermarli. Era proprio così: l'oca che si erano portati appresso fin dalla taverna era un servitore dello stesso qualcuno che tramava nell'ombra. Di fatti, appena rischiarati da questa nuova rivelazione, l'animale, dopo aver starnazzato, improvvisamente scappò via.

    Prendetela.

    L'ordine fu preciso e richiedeva un'azione immediata. Il Lupo e la Pantera si misero subito all'inseguimento dell'oca, ma questa schivò senza problemi gli assalti dei due shinobi.
    Intervenne quindi il Mizukage che conficcò al suolo una spada. Da questo punto il terreno iniziò a spaccarsi sino ad arrivare nei pressi di un albero, sradicarlo e farlo cadere addosso al pennuto in fuga. Tutto inutile.

    Provate a mettere a frutto quanto avete imparato prima: usate la vostra nuova abilità contro il terreno per raggiungere qualcosa che non potete toccare direttamente. Sfogate il vostro chakra in modo copioso ed abbondante, inondate il terreno come se voleste farvi strada dentro di esso coi vostri stessi pugni. Spandete la potenza tutt'intorno, pensate di creare una corona di crepe per il vostro colpo. Forza!

    Il Mizukage suggeriva di usare ancora una volta il Chakra Distruttivo per risolvere la situazione. Un'occhiata alla Pantera e la strategia era già stata ideata: avrebbero combinato alcune tra le mosse che più li avevano messi in difficoltà durante il loro combattimento a Genosha in nome della Nebbia di Sangue. Iniziò la Pantera che, poggiando le mani a terra, trasferì al suolo una violenta scarica di elettricità in direzione dell'oca. L'Omicidio Elettromagnetico. Se la ricordava bene il Lupo quella tecnica: avvolto dalle tenebre, si era visto arrivare incontro, veloce e spietato, un pericoloso fulmine terrestre che era riuscito ad evitare quasi per miracolo. Stavolta la tecnica in questione era rivolta contro il loro comune obiettivo, ma lo scopo non era danneggiare l'animale, quanto invece spaventarlo e cercare di spingerlo verso una fitta zona boschiva costituita da alberi dalle chiome innevate.
    Una volta che l'oca fosse scappata verso il luogo dove era stata programmata l'imboscata, la Pantera dagli occhi rossi diede un ultimo cenno di intesa al ninja di Ashina e, correndo veloce come il felino dal manto nero da cui prendeva il nome, si diresse verso il tronco maggiormente ricoperto dalla neve.

    Ho capito.

    Il Lupo non poteva lasciare da solo il compagno. Doveva supportarlo in qualche modo. Così, lo shinobi da un braccio solo, mantenendosi ad una certa distanza, per non attirare troppo l'attenzione dell'animale, che probabilmente era invece focalizzata su Nishimura, cominciò subito l'inseguimento. Proprio prima che quelle zampe palmate arrivassero sotto l'albero innevato prescelto dalla Pantera, il Lupo tirò fuori un fumogenoFumogeno [Bomba]
    Piccoli esplosivi che creano una nube di fumo che si dirada dopo 1 round, se utilizzato in un ambiente aperto, dopo 3 post, se in un ambiente chiuso. Zone fortemente areate diminuiranno l'efficacia dell'esplosivo. Concede Occultamento Parziale entro 4,5 metri dal punto d' impatto.
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 30)
    [Da genin in su]
    e lo gettò verso l'oca in modo che il fumo potesse coprirle la visuale e facilitarne la cattura. Subito dopo la Pantera colpì l'arbusto con un potente calcio. Da questo, secondo i loro piani, sarebbero dovute cadere delle pesanti masse di neve proprio sopra il pennuto in fuga accecato dal fumo.

    Ora Lupo!

    Se fosse andato tutto liscio, l'Ōkami non se lo sarebbe fatto ripetere. Avrebbe percorso il più velocemente possibile i metri che lo separavano dall'animale, idealmente intrappolato nella neve, e avrebbe sbattuto il palmo nel terreno coperto dalla brina, a circa mezzo metro dall'oca, incanalando nella mano il particolare tipo di chakra di cui aveva appena preso dimestichezza d'uso e che aveva sfruttato per rompere la prigione di ghiaccio che prima lo aveva colto di sorpresa [Nota]Distruzione ad Area (Base)
    Arte: L'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà per alcuni centimetri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto, aumentando la possibilità di distruggere strutture solide, ma senza effetti notevoli contro avversari.
    (Mantenimento: ¼ Basso a colpo)
    [Da genin in su]
    . In quel modo si sarebbe dovuta formare una fossa, di circa mezzo metro di raggio e di qualche decina di centimetri di profondità, all'interno della quale il volatile, ancora avvolto dalla bianca coltre, sarebbe dovuto cadere. Infine, il Lupo avrebbe terminato l'agguato gettando una bomba geloBomba Gelo [Bomba]
    Si tratta di ordigno congelante dalle ridotte dimensioni. Può ghiacciare e creare una prigione di ghiaccio di mezzo metro dal punto d' impatto. La prigione causa Intralcio Grave e si rompe se subite complessivamente 3 leggere.
    Tipo: Speciale - Immobilizzo/Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 30)
    [Da genin in su]
    all'interno della fossa in modo che, stavolta, sarebbe stato lui a bloccare il suo bersaglio in una prigione di ghiaccio che avrebbe letteralmente creato una sorta di freddo coperchio lucente al di sopra del buco nel terreno.

     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    L'Avventura del carbonchio azzurro


    Capitolo Unico


    Atto VI
    Il peso delle scelte †



    Come e perché il Kage della Nebbia, a poche ore dalla partenza per una delle più importanti missioni della sua carriera, si trovasse a veder due genin rincorrere un'oca è una domande che molti storici si sono posti sul mio operato da Ombra. Per quanto surreale e apparentemente privo di logica, quel momento fu per me epifanico: l'agitazione, la violenta necessità, l'impellenza delle informazioni che il Kappa di Meika Akuma mi aveva fornito mi avevano tolto ogni capacità di raziocinio. La tecnica proibita che mi teneva in vita aveva fatto prevalere la rabbia e l'ardore alla gelida concentrazione dall'odio; mi aveva reso schiavo della vendetta, impedendomi di elaborare un reale piano d'azione. Stavo per giocare una partita a scacchi usando solo i pezzi della dama.
    Vedere Sekiro ed Hideo ingegnarsi così tanto per risolvere una situazione apparentemente così banale mi aveva fatto realizzare l'errore che stavo commettendo: stavo per mandare al macello i miei migliori uomini. Non si trattava di scherare forze belliche neutre, non si trattava di lanciare qualche malcapitato contro le prime linee nemiche così da creare un diversivo utile. Non si trattava di far affidamento sul numero per soverchiare i nemici di Kiri. Stavo per prendere la decisione che avrebbe reso i miei genin poc'altro che vittime sacrificali.
    E quella decisione sarebbe rimasta tale se, quel giorno, Hotene non mi avesse costretto a risolvere personalmente il casino che aveva creato: lei, che con le sue parole ed i suoi atteggiamenti fieri, era riuscita a coercire due shinobi perché questi fossero suoi inconsapevoli complici, esponendoli non solo ai pericoli della inesplorabile ed inesplorata Azumaido ma anche facendo ricadere su di loro la colpa che una kunoichi di Kiri fosse scomparsa tra i ghiacci, suoi alleati, data l'autoctonicità della ragazza, dell'isola gemella di Azumaido - lei mi aveva fatto aprire gli occhi su ciò che realmente stavo per fare portando tutti i miei ninja con me alla ricerca dell'ex Mizukage e dell'ex capo della Mano Bianca.
    Sarei stato un novello Hotene, stupido, miope e immaturo.
    Ma io non lo fui e non lo sarei mai stato, così come non lo sono adesso. Se è vero che ogni elemento è sacrificabile per la causa, le risorse vanno sapientemente gestite ed organizzate. Un solo assalto mal calcolato avrebbe sancito l'impossibilità di qualsiasi azione intraprendibile nell'immediato futuro. Quando Kiri attacca, Kiri deve vincere. Non sono ammesse altri esiti.

    Fu - come vi ho detto - mentre osservavo il Lupo e la Pantera che realizzai tutto ciò. Furono le loro azioni a farmi capire come avrei dovuto comportarmi.
    Dopo essere riuscito a comunicar loro come utilizzare il chakra distruttivo, le mie parole parvero trovare più facilmente strada nel cuore e nelle menti dei due giovani che, quando indicai un secondo modo per veicolare il chakra distruttivo, riuscirono con più immediatezza ed efficacia ad applicare quanto avessero appena udito. Inoltre, dal modo in cui comunicavano e si scambiavano sguardi ed informazioni, pareva evidente che i due avessero dei trascorsi. Sapevo che era stato Youshi a Genosha ad iniziarli col nuovo progetto della Nebbia di Sangue e quindi non mi fu complesso ipotizzare che potesse essere stato quell'evento a creare un forte legame di complicità tra loro. Dopotutto era proprio quella l'idea alla base della nostra rifondazione educativa: non si conosce mai davvero qualcuno finché non si vive insieme la paura di morire.
    Infatti i due organizzarono un ottimo piano combinato: prima di tutto utilizzarono alcune tecniche ed equipaggiamenti per costringere l'oca a correre nella direzione che preferivano ed a quel punto, attraverso il chakra distruttivo, colpirono un grosso albero, trasmettendo la potenza del colpo stesso ai rami del vegetale, facendo smuovere la grande quantità di neve che stava su questi e, di fatto, replicando, in una sottile nota ironica del fato, la gelida gabbia in cui loro stessi erano stati rinchiusi. L'oca, attaccata contemporaneamente su troppi fronti, rimase vittima della neve, rimanendone per un breve istanti invischiata. Anche se quell'espediente non poteva effettivamente costringere immobile l'animale, esso la bloccò quel tanto che bastava perché l'Okami, nuovamente attraverso il chakra distruttivo, riuscisse a far crollare, facendo diramare la potenza del suo colpo tutt'intorno all'oca per alcuni centimetri, una piccola porzione di terreno, facendola sprofondare ulteriormente e guadagnando gli ultimi, perfetti, istanti per poterla catturare con una bomba d'arte kiriana: la bomba gelo. Con il tipico flagore del ghiaccio che si forma nell'aria, il silenzio ricadde in quella boscaglia, dando il tempo ai giovani ninja di riprendere fiato. Non erano certo provati da quella vicenda ma erano sicuramente incuriositi e straniti. Era forse dunque arrivato il tempo per rispondere a qualcuna delle loro domande. Ben fatto. Dissi, mentre mi avvicinavo. Vi siete coordinati bene e siete riusciti immediatamente ad utilizzare questa variante del chakra distruttivo. Vi faccio i miei complimenti. Poggiai la metallica mano sinistra sulla calotta di ghiaccio che Sekiro aveva costruito con la sua bomba. Quest'animale è una creatura da evocazione alla stregua dei miei Kyuketsu Komori. Le gabbie di ghiaccio che ci sono cadute in testa poco fa erano costrutti di chakra creati attraverso una hyoton eseguita da un esemplare di oca simile a quella che abbiamo qui sotto. Dissi, dando due brevi colpi con le nocche sul ghiaccio. Ora, perché se l'Oca è un animale da evocazione, questa ci stia seguendo? Domandai, così da far immergere anche i due nel mio ragionamento. Ci sono varie opzioni sondabili ma la più plausibile è la seguente: l'Oca deve tornare, per qualche motivo, dal suo proprietario e lui non è in grado di pareggiarla a distanza, cioè non è in grado di richiamarla nel loro luogo d'origine. Ci ha seguiti fino ad adesso, cioè fin quando non abbiamo scoperto la sua identità, probabilmente perché stavamo dirigendoci esattamente dove aveva bisogno di andare: il suo evocatore è il Dansei Otoko che stiamo cercando. Ero abbastanza certo di quel che stavo dicendo a quel punto. Se non può pareggiarsi ci dev'essere un motivo, deve aver ricevuto ordini precisi. Dicendo quella frase, il mio indice sinistro si alzò un istante per poi riscendere rapido, toccando soltanto la calotta di ghiaccio creata con la bomba gelo: su di questa comparvero immediatamente un'infinità di crepe, di venature, che andarono a frantumare la prigione che teneva improgionato l'animale. L'oca, non appena vide la possibilità di scappare, tentò di darsela nuovamente a gambe ma questa volta sarei intervenuto direttamente per lasciarei che gli ultimi inganni cadessero e che i segreti del nostro ricettatore, finalmente, divenissero manifesti. La mano sinistra si allungò verso la creatura, come a volerla afferrare dalla distanza: la corsa dell'animale si arrestò anche se le sue zampe continuavano a vorticare come se ancora fosse in grado di avere presa sul terreno. In realtà, attraverso il chakra e la mia tecnica, la stavo lentamente sollevando da terra, tirandola verso di me. [Tecnica]Hoshoku no Jutsu: Miryoku - Tecnica del Predatore: Attrazione
    Villaggio: Esperto di Ninjutsu
    Posizioni Magiche: Movimento (4)
    L'utilizzatore, previa una breve concentrazione, punta un braccio in una direzione creando una corrente di vento attrattiva verso la sua persona che si espanderà con velocità pari alla Forza dell'utilizzatore. Il raggio della corrente è nove metri e l'ampiezza sei. Può causare Sanguinamento (DnT Medio). Chi si trova all'interno della corrente è sottoposto ad una presa. L'utilizzatore può spendere slot azione per danneggiare la vittima: il danno è dato dalla differenza tra Forza dell'attaccante e Resistenza del difensore; la Forza di attrazione è pari alla Forza dell'utilizzatore; Mantenere la tecnica richiede slot tecnica. È possibile utilizzare la tecnica in combinazione con ogni "Hoshoku no Jutsu" spendendo slot tecnica anziché slot tecnica avanzata. Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio / Mantenimento: Basso)
    [Da genin in su]
    La farsa è finita. Dissi, estraendo con la destra l'Anguilla di Kiri, la quale già si circondava di vorticoso chakra elettrico. Parla. Comandai all'animale che iniziava a presentare una serie di grossi tagli su tutto il corpo per via del vento che la teneva vincolata e la stringeva. D-D-evo rit-ritorn- la voce dell'animale era evidentemente ostacolata da qualcosa. Era rauca, come lo era sempre stata fino a quel momento. Al che, comprendendo come l'oca non potesse esserci molto d'aiuto, mossi Unagi in obliquo quando ancora questa era lontana, generando un fascio di chakra elettrico che corse ad una velocità incredibile verso il collo dell'evocazione, decapidandola e lasciandola a terra, priva di vita. Qualsisi fosse stata la reazione dei due shinobi di Kiri, mi sarei avvicinato al corpo morto dell'animale ed avrei infilato una mano nel suo gozzo, cercando di capire cosa lo stesse ostruendo in modo così fastidioso.



    Il Carbonchio.


    La ricerca, le domande, i misteri, tutti annientabili dal primo istante perché nascosti sotto al nostro naso. Uhm. Dissi, osservandolo nella mano, mentre il sangue dell'animale scorreva dal palmo della mia mano munita di guanto verso la manica della mia armatura. E nell'azzurro di quell'oggetto mi persi, mentre i due ninja che mi portavo dietro mi guardavano, non capendo - non potendo farlo - quello che passava per la mia testa.
    La vostra missione qui è finita. Dissi. Non ci sarebbero state ripercussioni per quel ricettatore, almeno non quel giorno, almeno non per mano di quei due ninja. Non posso mandarvi contro un uomo di cui non so nulla. Non posso gettarvi nell'ignoto di una missione col rischio che voi possiate cadere vittima delle contingenze o della possibile superiorità dell'uomo che ha architettato tutto questo. Stavo parlando della vicenda di Azumaido o mi stavo riferendo alla missione alla Bruma? Non posso rischiare così tanto sapendo così poco. Strinsi in mano la pietra, rialzando lo sguardo verso i due ninja. Vi siete comportati molto bene quest'oggi. La caccia a questo Dansei Otoko sarà una missione che vi affiderò io stesso, in un secondo momento, quando riusciremo ad avere informazioni più dettagliate su quest'uomo che pare essere così multiforme. Oggi, tuttavia, il vostro compito è stato adempiuto. Tornate al porto. Là troverete Kyofu che vi aspetta e vi riporterà a Kiri. Andate a riposarvi, qui ci penso io. E dette quelle parole avrei atteso che i due girassero i tacchi e tornassero sui loro passi prima di fare qualunque altra cosa. Quando fui certo che i due non avrebbero potuto vedermi, avrei evocato l'Albino delle Grotte del Silenzio affidandogli il compito che avevo anticipato al Lupo ed alla Pantera. Dopo di che avrei evocato la Baronessa, chiedendole il più semplice dei favori: portare una nuova missiva, del tutto simile a quella che le avevo fatto portare soltanto qualche ora prima, invitando i convocati per la mattina seguente - ed anche i due ninja che avevo appena rindirizzato verso casa - a considerare la missione di recupero di Itai e Meika alla Bruma rinviata. Avevo bisogno di più tempo per organizzarmi, migliorare e lasciare che i miei ninja migliorassero. Quella missione non poteva fallire.

    Ma del Carbonchio cosa ne fu? Bhè, il Carbonchio lo riportai al villaggio dove era stato trafugato. Ma come facevo a sapere di quale villaggio si trattasse? Questa, ed il destino di Dansei Otoko, sono questioni per un'altra storia.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Arto Artificiale Kiriano Avanzato × 2
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico Coagulante Medio × 2
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    ///


    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

     
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    La Pietra Azzurra


    Missione Completata!




    La nostra strategia preparata sul momento aveva funzionato in modo eccellente, più di quanto potevo sperare, difatti, dopo aver fatto cadere un buon cumulo di neve sulla povera oca, l’Okami si prodigò velocemente ad un colpo preciso, utilizzando anche lui lo stesso chakra che avevo appena impastato in modo da creare una perfetta trappola per la nostra avversaria per poi bloccarla definitivamente tramite l’utilizzo di una bomba gelo.
    Mi pulii il mantello dalla fresca e bianca neve che, caduta dall’albero, si stava velocemente sciogliendo a contatto con i miei vestiti per poi constatare l’esito positivo della nostra missione.
    Finalmente sarebbe arrivata una spiegazione per tutto quello che era successo? Il Mizugake si avvicinò alla gabbia che ormai precludeva qualsiasi movimento dell’animale per iniziare a spiegare cosa veramente era quella creatura e per spendere due parole sulle nostre gesta che, seppur si trattasse della cattura di una semplice oca, lo avevano colpito in maniera positiva.

    Quest'animale è una creatura da evocazione alla stregua dei miei Kyuketsu Komori. Le gabbie di ghiaccio che ci sono cadute in testa poco fa erano costrutti di chakra creati attraverso una hyoton eseguita da un esemplare di oca simile a quella che abbiamo qui sotto.

    Ci eravamo veramente fatti fregare da un’altra? Cavoli il mio orgoglio ne avrebbe risentito in maniera veramente negativa, però ripensandoci e ricordando le creature del Mizukage che sembravano così maestose e incredibilmente coriacee, forse, non era poi così preoccupante.
    La creatura quindi era proprio di appartenenza del Dansei Otoko che stavamo cercando e ormai era palese che ci avrebbe portato da lui se fossimo riusciti a convincerla in qualche modo ma questi non erano i piani del Mizukage visto che dopo qualche rauca parola spillata dallo strano animale parlante, utilizzando la sua spada da cui fece fuoriuscire del chakra elettrico che, velocemente, staccò di netto la sua testa con una violenza inaudita.
    Il corpo ormai senza vita dell’animale era li, steso per terra e privo di vita, quando capii il perché di tutta quella violenza, nel gozzo dell’oca c’era qualcosa, una pietra di colore blu che corrispondeva proprio alla descrizione dell’oggetto che stavamo cercando. [Nota]Una bella Power Nine, quasi quasi cerco di rubarla per quello che vale :D
    Quello che prima si era mostrato un Kage attento e vigile ora sembrava essersi concentrato su quella pietra più di ogni altra cosa, sembrava che ci stesse parlando o comunicando in qualche modo, anche se con una pietra sembrava molto strano.

    La vostra missione qui è finita.

    Anche questa frase mi colpì parecchio, non era mia abitudine lasciare le cose a metà ma le successive sue parole spiegarono molto bene il perché di questa scelta, non sapeva ancora a cosa saremo andati incontro e preferiva non mettere i ninja del suo villaggio in pericolo per nulla, visto che ormai la pietra era nelle nostre mani.
    Ci avrebbe pensato direttamente il Mizukage a riportare la pietra al villaggio da cui era stata rubata potendo usufruire di una cavalcatura alata che oramai conoscevamo come una delle creature al suo servizio, mentre noi ci saremmo dovuti dirigere verso il porto, dove un’altro di quei pipistrelli ci avrebbe riportato a casa, al calore di un camino che ci avrebbe scaldato le ossa dopo questa missione in una terra fredda e inaccogliente come Azumaido.
    Il viaggio di ritorno sulle spalle del pipistrello si rivelò piacevole e molto del tempo passò semplicemente ammirando il fantastico paesaggio che si allontanava sempre di più, nella missione appena completata però rimaneva un alone di mistero, chi era Dansei Otoko alla fine? Perché aveva rubato il carbonchio? Tutte domande per cui ancora andava trovata una risposta ma che sicuramente, con il tempo, avremmo trovato in quelle gelide lande intrise di verdeggianti foreste e gelide nevicate.

     
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    L'Avventura del Carbonchio Azzurro


    ~VI~



    Il Dovere del Kage! Il Volere del Kage!



    Riflessi, luccichii, bagliori. Il terreno opaco e candido, che la neve imbiancava, emanava luminescenze fugaci, specchi della luce lontana che le poche stelle presenti in cielo quella notte inviavano verso un punto ben preciso. Lì, un foro, una rientranza, avvolta da un gelido manto, era stata appena prodotta dallo shinobi da un braccio solo, conosciuto ai più come Lupo. Egli aveva così sfregiato il freddo suolo con lo scopo di catturare ed imprigionare un solo ed unico essere: un'oca. Ed il buco era chiuso da un tetto di ghiaccio che bloccava completamente il volatile. A poca distanza da costui, altri due shinobi già si muovevano per avvicinarsi: l'uno, compagno del Lupo, la Pantera, nera pelliccia a ricoprire due occhi rossi come l'inferno, l'altro, il Signore dei due precedenti, un fantasma, uno spettro che infestava un'insieme di armi e protezioni meccanizzate.
    Quest'ultimo lodò l'operato di Nishimura e del ninja d'Ashina, per spiegare poi che quella non era un'oca normale. No! Si trattava di un'evocazione, proprio come il pipistrello gigante che li aveva accompagnati all'inizio del viaggio, o come la donnola spacciatrice che aveva aiutato il Lupo a sopravvivere nell'Oceano di Nanmen. Esistevano così tante forme con cui il pericolo e la morte potevano sopraggiungere nel continente ninja. Così tante da far invidia ad Ashina. Che potesse ricordare, nella sua terra, una tal fatta di cooperazione uomo-animale poteva essere paragonata alla lontana soltanto ad uno dei membri delle Ombre Solitarie. Ora, l'Ōkami non lo aveva mai affrontato, ma aveva sentito dire che uno dei diciasette figli del leader del Governo Centrale Masatsuna Oribe, tale Masanaga, detto “La Zanna Astiosa”, aveva sviluppato uno stile di combattimento legato allo sfruttamento di cani-ninja in battaglia. Voci sussurravano che egli fosse in grado di richiamare, con un semplice fischio, un intero branco di veri e propri shinobi a quattro zampe pronti a sbranare gli avversari. Impressionante, certo, ma questo era niente rispetto invece alla cooperazione e all'intelligenza degli animali che vedeva dispiegarsi davanti ai suoi occhi in quelle nuove lande per lui sconosciute.
    L'animale aveva ricevuto ordini di seguire il loro trio? Perchè?

    CRASH!



    Perso nei confronti che la sua mente continuava ad elaborare, il Lupo quasi non si accorse che il Mizukage aveva rotto, in mille frantumi, come pioggia cristallina, la prigione di ghiaccio che la sua bomba aveva poco prima creato. L'oca cercò subito di scappare, ma il Ninja di Ferro allungò una mano nella sua direzione ed un'invisibile forza, una sorta di vento, iniziò a sollevarla da terra, a tagliarla su tutto il corpo e a spingerla nelle grinfie dello shinobi corazzato. Questi non le diede molte possibilità di scampo, anzi non gliene offrì alcuna, perchè dopo pochi istanti l'animale si ritrovò senza testa... testa che rotolò tra la neve a poca distanza da loro, sporcando di scarlatto la purezza del bianco.
    Il Lupo rimase impassibile a quella scena. Era abituato alle teste tagliate: lui stesso aveva mozzato il capo alla Scimmia Guardiana, tempo addietro, nelle profondità selvagge della Forra, per recuperare il Loto del Palazzo, uno degli ingredienti necessari per la Recisione Immortale desiderata dall'Erede Divino del Sangue di Drago. Stavolta, con la sorpresa di tutti i presenti, la ricompensa non fu un raro fiore che cresce solitario negli antri più pericolosi e dispersi del mondo, ma qualcosa di altrettanto prezioso: il Carbonchio Azzurro. Dalla gola dell'oca il Mizukage estrasse la pietra, la quale emanava un influsso ipnotico che fece immediatamente presa su tutti, ma in particolare sul Ninja di Ferro stesso che ne rimase incantato per alcuni lunghi secondi.
    Ritrovata l'uscita dall'azzurro labirinto in cui era caduto, resosi probabilmente conto della situazione e del potere dell'oggetto che aveva tra le mani, il Ninja di Ferro troncò, senza troppi complimenti, il proseguimento di quella strana missione. Troppe domande senza risposta, troppi dubbi e, soprattutto, scarsa conoscenza del nemico da affrontare. Al porto, il Lupo e la Pantera avrebbero trovato Kyofu, pronto a riportarli a casa.
    Il Lupo si inginocchiò nuovamente, in segno di riverenza.

    Sì, Mizukage-sama. È stato un onore seguirla in questa missione e vederla all'opera.

    […]



    L'alba aveva quasi fatto capolino da dietro i picchi innevati di Azumaido. Il Ninja di Ashina ed il suo compagno, Nishimura, s'erano ormai allontanati parecchio dal loro Signore, ma il Lupo si voltò e gettò un'ultima occhiata allo shinobi che gli aveva ordinato di far ritorno verso Kiri. Egli era ancora lì, proprio dove lo avevano lasciato, ancora perso, ancora ammaliato, ancora, forse, alla deriva nel mare profondo con cui quella pietra tanto bramata inondava le menti dei suoi possessori.
    Riflessi, luccichii, bagliori. Era la pietra? O, forse, erano invece gli occhi di quell'uomo perennemente nascosto nell'acciaio che, finalmente solo, s'era privato dell'elmo?

    Mizukage, a cosa starà pensando adesso?

     
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