Cappuccetto RossoCorso alle basi per Futaba

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  1. ~ Futaba
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    Cappuccetto Rosso

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    Passarono alcuni istanti prima che Sho parlasse di nuovo. Sentii il suo sguardo posarsi lentamente, in modo discreto, prima sui miei vestiti e poi sul mio viso, quasi a voler stimare quanto a lungo sarei sopravvissuta nel mondo degli shinobi. O almeno questo fu ciò che pensai in quel momento, prima che i miei pensieri venissero interrotti dalla sua voce.

    Capisco. Vuoi prendere il potere sulle tue scelte, essere l'unica a decidere per il tuo destino ed avere la forza per seguire questo tuo sogno. Si tratta di una scelta coraggiosa che ammiro molto. Le tue motivazioni mi piacciono, direi che possiamo cominciare con la tua prima missione!

    Potere sulle mie scelte. Per tanto tempo avevo provato a dare un nome al groviglio di emozioni che pesava nel mio petto come un macigno, che cercava disperatamente una via d'uscita. E adesso, davanti a quel ninja sconosciuto, che non sapeva niente di me e del mio passato, ero riuscita a trasmettere ciò che provavo in modo chiaro e deciso, ma soprattutto avevo trovato, nel mio interlocutore, la comprensione che a lungo avevo desiderato.

    Questo iniziale entusiasmo, però, venne affievolito molto velocemente dalla consapevolezza che la mia prima missione stesse per iniziare.

    Forza, respira Futaba. Puoi farcela.

    Arrivati al limitare del bosco, Sho iniziò a descrivermi ciò che avrei incontrato nella foresta che circondava Konoha. Una foresta fitta, abitata da creature a me sconosciute, dal momento che i miei genitori mi avevano sempre impedito di uscire dalle mura del villaggio. Un'armonia delicata regnava in questo luogo, ma a quanto pare tale atmosfera idilliaca era disturbata da un temibile predatore, descritto dal ninja come più forte di tutte le altre bestie presenti.
    Mi si gelò il sangue nelle vene.

    Come può Sho pensare che io, senza alcuna esperienza, possa affrontare un mostro del genere?

    Decisi di non esprimere ad alta voce le mie preoccupazioni, per non dare subito l'impressione di essere una fifona. Feci un cenno d'assenso, cercando di apparire più tranquilla possibile.
    Camminammo per circa un'ora, in silenzio, gli unici suoni intorno a noi erano quelli delle foglie che crepitavano sotto i nostri passi, e i rumori emessi dalle piccole creature che abitavano quel bosco.

    Ad un certo punto Sho si fermò, e con un tono di voce molto basso e delicato mi esortò ad analizzare la zona in cerca di tracce del predatore per capire come muoverci.

    Durante il viaggio avrei potuto fare molte domande al ninja che mi stava accompagnando verso il primo capitolo della mia nuova vita, avrei potuto chiedere ulteriori spiegazioni sulla missione, o sulla bestia che stavamo cercando. Adesso avevo esaurito il tempo a disposizione per le chiacchiere, ma in quel momento ciò di cui avevo bisogno era di una connessione personale per non sentirmi sola. Perciò decisi di apparire ai suoi occhi per ciò che ero davvero in quel momento: vulnerabile.

    Ho paura in questo momento. Temo di non essere in grado di affrontare una missione di questa entità, e di fallire miseramente.

    Sussurai con un filo di voce. Non aspettai di avere una risposta da Sho, anche se in cuor mio desideravo essere rassicurata, ma mi voltai e iniziai la mia ricerca.
    La prima cosa che mi venne in mente di fare fu quella di scrutare il terreno intorno a noi, in cerca di qualche dettaglio sospetto. Stavamo cercando una bestia di grosse dimensioni, perciò il suo passaggio sicuramente avrebbe dovuto apportare delle modifiche all'ambiente circostante. A circa 4 metri dal punto in cui mi trovavo notai che le foglie sul terreno erano più rade, come se qualcosa le avesse spostate, e decisi di avvicinarmi per guardare meglio. Mi accovacciai e vidi una grossa impronta sul terreno, di una dimensione tale che il cuore mi sobbalzò nel petto. Le impronte mi sembravano essere quelle di un lupo, ma la loro grandezza non faceva pensare affatto a un lupo normale. Chiusi gli occhi, feci un bel respiro e mi alzai per cercare altre impronte nei paraggi. Una dopo l'altra, le impronte sembravano condurre a Nord.

    Credo sia questa la direzione da prendere dissi a Sho, cercando nei suoi occhi qualcosa che potesse farmi capire se stessi sbagliando o meno.

    Proprio mentre mi giravo per continuare l'esplorazione, con la coda dell'occhio notai che l'albero accanto a cui mi trovavo presentava delle fratture sul tronco, come se qualcosa di molto pesante l'avesse urtato. Pensai che potesse essere un'ulteriore prova che la mia intuizione fosse corretta, e decisi di proseguire in quella direzione.
     
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