Colloquio con le ZanneFeng Gu & Namae Taiyo

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Turismo Alla Zanna


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    I due Turisti per Caso si erano divisi con l'intenzione di seguire un piano abbastanza vago, figlio dell'assoluta scarsità di informazioni che aveva riguardo al sistema di sicurezza della Zanna e che pure cominciava forse a mostrare i primi segnali per essere interpretato. Eppure era strano che pur essendo invitato non ci fosse una via preferenziale, forse lo stavano mettendo alla prova? L'unico risultato che ebbe dall'approccio a Juana

    fu una panettiera perplessa che sorrideva di rimando ma palesemente senza aver compreso come mai quel cliente così peculiare avesse tirato in ballo il Paese della Terra e quelle parole. Oh, non sono mai stata nel Paese della Terra ma dicono sia tanto arido, è vero? Disse, con aria di circostanza evidentemente, senza che le interessasse realmente la risposta.
    Non distante Namae era andato alla carica con la misteriosa Nakora che sembrava conoscerlo, o che comunque aveva avuto un briciolo di libertà d'azione, se così la si voleva chiamare. Il suo approccio colse la ragazza alla sprovvista, tanto che il suo sguardo si mosse intorno, come per cercare una via di fuga. Chiedo scusa ma...non capisco. In che senso "da soli"...mi sta spaventando, signore... Lui si fece avanti, mesto in viso, tanto da abbassare le istintive difese di lei. Oh, capisco, mi dispiace ma non vedo come io...simile a mio fratello? Battè le palpebre, pensierosa. Ma io non ricordo di aver detto niente del genere. Anche se...ecco ora che mi ci fa pensare c'è un pò di somiglianza. Aggiunse lei, con una mano davanti alla bocca, pensierosa.

    Io avevo un fratello ma diversi anni fa è morto...nel '37 per la precisione. Un incidente, cadde in una cascata e non trovammo mai il corpo...ma sopravvivere era semplicemente impossibile. In effetti il tuo volto gli somiglia un pò. Certo la coincidenza era notevole, ma il volto di Namae era falso a quanto ne sapeva...una mera beffa del fato aveva creato quella somiglianza. Intanto Nakora avrebbe scosso il capo. Non ricordo bene cosa facessimo là ma è stato molto triste. Aggiunse, pur senza alcun cenno di tristezza nella sua voce, quasi stesse riferendo una storia capitata ad altri. Ma non credo che tu possa essere lui. Si chiamava Miyagi, era un ragazzo molto comprensivo...aveva poco più di vent'anni. Annuì. Una vera disgrazia. In qualche modo quella conversazione, pur ripescando nei ricordi della vera Nakora in modo distaccato, non era stata sufficiente a spezzare il blocco.
    Feng Gu d'altra parte, dopo il buco nell'acqua con Juana, si recò alla piccola tenda dove il "Mirabile Jaime" scrutava il fato e la fortuna in cambio di pochi spiccioli...o almeno così recitava un cartello scritto goffamente a mano fuori dall'ingresso. Un tavolino con del velluto viola stava al centro del piccolo spazio mentre la figura dalla pelle scura del candidato Niiga stava in piedi oltre esso, severo e teatrale in mezzo a un leggero fumo creato sicuramente con del ghiaccio secco

    Benvenuto nell'antro di chi osserva il futuro, viandante. Come giustamente affermi, sapevo che saresti arrivato qui. Replicò con la sua voce calma e ferma, molto simile a come il Risorto la ricordava dai fatti di Iwa. Annuì alle sue parole senza scomporsi, mentre dalla mano estraeva un ciondolo romboidale appeso a un filo che iniziò a far oscillare sopra la tavola, sulla quale rovesciò alcuni oggetti apparentemente privi di senso come dadi, bottoni, temperamatite e palloncini sgonfi. Dunque la Ricerca e l'Amore sono le tue domande. Osserviamo assieme il futuro. E iniziò a scrutare il tavolo mentre quel pendolo oscillava in modo assolutamente casuale...fino a quando non si fermò a mezz'aria in modo innaturale (come accadeva quando lo Shura lo controllava per combattere).

    Il tempo di una frazione di secondo e il ciondolo impattò sulla fronte del chiromante facendolo arretrare con una piccola ferita sulla fronte. AAH! Avrebbe detto per la sorpresa, prima di fissare il Mercenario con occhi ben più acuti e attenti...occhi che lo riconoscevano. Kaguya...non pensavo che saresti stato tu...avevo progettato questa scappatoia di pochi minuti solo se un alleato fosse arrivato alla Zanna...speravo più in uno dei nostri team ancora non tornati alla base...ma non importa. Siamo in pericolo. Aiutaci! Jaime avrebbe parlato con urgenza, come se il tempo a disposizione fosse ben poco e lui avesse così tante cose da dire da non trovare nemmeno un ordine. Non sta funzionando come deve...LUI ci ha attaccato! Prego che tu non sia solo o non avrai scampo! Scosse il capo. No...no, devo essere più chiaro, ma ho poco tempo. C'era paura...vera paura nel suo sguardo, ora così terribilmente simile a quella intravista negli occhi di Juana poco dopo la sua liberazione dagli Inferi di Oto. Il sistema di sicurezza del nostro villaggio include dei cloni di aspetto più mondano e senza ricordi che abitano il villaggio. Se serve possiamo prenderne il controllo e agire secondo la nostra coscienza. Ma non sta funzionando. Un nemico ci ha attaccato...ha creato una rivolta...i Cloni si sono ribellati! Ci hanno preso e mandato al loro posto, uno alla volta, ci vogliono sostituire e stanno cercando un modo per ucciderci tutti e diventare gli originali a tutti gli effetti. Ci hanno sostituito quasi tutti, ed è opera di qualcuno che si è infiltrato nel villaggio.

    Il Villaggio è sotto il lago....a quaranta metri di profondità l'acqua finisce e c'è solo un abisso con passerelle sulle pareti. Chi di noi è ancora libero è là sotto assieme ai Cloni Ribelli...e a chi li manovra. Non so chi sia...non so di chi ti puoi fidare ma se sei da solo ti catturerà e ti porterà ad arrenderti! Devi trovare aiuto...fuggi e cerca aiuto oppure non so...non so cosa potresti fare...
    Il suo volto si contorceva per lo sforzo di restare in controllo, era evidente. Io...non ho...tempo...mi dispiace, non posso dire altro...solo...qualunque cosa tu faccia...NON ACCETTARE I FIORI! E in un batter d'occhio il chiromante era di nuovo la personalità dominante, una sorta di giogo imposto all'originale dal clone, se quelle parole erano vere. Ma cosa significava tutto ciò? E cosa poteva fare il Kaguya? Allora...vedo un grande successo nella ricerca, ma sospetto che sul matrimonio ci sia ancora da lavorare...questo svela il fato. Ora...pochi Ryo e potremmo vedere anche della salute? Poi si accigliò, portando una mano alla fronte. Oh...sangue? Che strano...

    Era solo e aveva fin troppe cose a cui pensare. La Zanna, quegli eventi, Namae, la minaccia...ma soprattutto, se quella faccenda era vera...allora il Sanga era vulnerabile come mai prima di allora.
    Namae avrebbe potuto giurare di essersi appena avvicinato all'Imbianchino e di avergli parlato, ma come risvegliandosi da un sogno si trovò alla periferia della città, non distante da dove erano atterrati con Feng Gu, con la giovane fioraia davanti che sorrideva e il Fabbro e il Pescatore poco distanti, altrettanto divertiti. Eccoci. Non sei uno di noi, ma potresti diventarlo. Rintaro ha percepito il tuo chakra. Il Nostro Rintaro, dico. Muovere questo corpo è tedioso, quindi vorrei sapere chi sei e chi è quell'uomo con te. Nessuno dei nostri originali ci concede quell'informazione. Se lo dirai ti lasceremo andare. In caso contrario morirai...i fiori che hai in tasca possono crescere e trapassarti il cuore prima ancora che tu possa raggiungerli, sai? L'Oleandro cosa poteva fare per tenere la pelle in salvo? E perchè si era mosso di sua spontanea volontà fino a quel luogo e ora ricordava la cosa solo in maniera molto confusa, nemmeno fosse stato sonnambulo? Feng Gu aveva appena finito la sua conversazione con Jaime...quanto tempo avrebbe impiegato a trovare Namae?

    Certo, sempre che il Risorto non desse la precedenza al Sanga.
     
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