La Signora di Taki[Comasterata]

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    La Signora di Taki


    I

    Le lettere che vennero recapitate a Yato Senju e Fudoh erano state scritte con la medesima sinuosa calligrafia, ma con toni differenti.
    Quella che giunse al paese della foglia tramite un corvo, appartenente allo stesso stormo di Kenku-san, portava sulla busta che la conteneva una scritta verde scuro che riportava: "Con urgenza a Yato Senju ", una volta aperta avrebbe potuto leggere una formale richiesta d'aiuto.

    Gentile Yato-san,
    E' giunto il momento di fare luce sugli avvenimenti del Paese del Ferro e il coinvolgimento di Taki nello scacchiere politico internazionale.
    Con la presente, Yato-san, ti chiedo di raggiungermi a Tsuya con l'arrivo della prossima luna nuova, mi troverai nella Locanda Pontevecchio. Ti prego di lasciare la tua eventuale risposta al corvo che me la riporterà.
    Nella speranza di rivederti presto,
    Youshi Tokugawa


    A margine della lettera, con uno stampino di circa due centimetri, era riportata una mano mancina nera. Simbolo che, insieme alle informazioni riportate e il messaggero, confermava inequivocabilmente il mittente. Il corvo avrebbe atteso che Yato gli legasse un secondo messaggio alla zampa prima di ripartire gracchiando e lasciando cadere una penna fluttuare in aria.

    Una seconda lettera sarebbe giunta a Kiri, il messaggero apparteneva a sua volta allo stormo di Kenku-san, partendo dall'ospedale dove il destinatario era il primario, avrebbe successivamente cercato il chunin per le strade del villaggio della nebbia. Una volta individuato avrebbe attirato la sua attenzione sul messaggio che trasportava:

    Fudoh-san, amico mio, avrei voluto parlarti di persona di quello che qui sto per scriverti, ma l'urgenza degli avvenimenti mi ha costretto a ripartire immediatamente da Kiri (appena tornato, sigh)
    In seguito ad una missione nel Paese del Ferro, in compagnia di Yato Senju - un ottimo elemento malgrado la sua semenza -, ho raccolto importanti informazioni su gruppi sovversivi la cui base operativa è stata individuata a Taki. La cosa che più ha attirato la mia attenzione ed il motivo per il quale sto agendo con una certa fretta, è un indizio che ricondurrebbe ad Ago, la leggendaria spada di Kiri andata perduta ormai da tempo immemore.
    Per questo motivo ed il precedente, amico mio, ti chiedo di venire alla Locanda Pontevecchio a Tsuya entro la luna nuova.
    Con fede e speranza,
    Youshi Tokugawa


    Nella Locanda Pontevecchio, una betola di legno a due piani distante pochi kilometri da Tsuya in prossimità di una macchia boschiva, un piccolo torrente e l'inevitabile ponte da cui il nome dell'osteria, li attendevo in un angolo poco illuminato.
    Per la sera dell'incontro, tramite un finanziamento accademico, avevo affittato tutte le stanze disponibili, come avevo imparato nel Paese del Ferro da Hangetsu Uchiha, per questo motivo la locanda verso sera si sarebbe presentata vuota da ogni commensale. L'oste felice di venire pagato senza dover lavorare, una volta finito di rilucidare i bicchieri del locale e assicuratosi sia che ci fosse una zuppa sul fuoco e che non volessi nulla da bere, si ritirò in cucina da cui - dopo circa dieci minuti - iniziò ad arrivare un regolare ronfare.
    In quella placida atmosfera, riscaldata da un ampio focolare posto al centro della sala grande, mentre all'esterno una tenera pioggia autunnale proseguiva a sprazzi dall'inizio della giornata, aspettavo i miei compagni.

     
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    In cerca di un Ago...


    Ed una frase sospetta...



    Sapete, pensavo l'altro giorno (quale? Non mi ricordo), che da tanto tempo nessun pipistrello messaggero arrivava all'ospedale a lasciare ordini di Elmo-san, accompagnati da urla del personale e qualche discreta traccia di guano per i corridoi dell'ospedale di Kiri: cosa per cui dovrei parlare con il Mizukage, penso, non è igienico che i suoi pipistrelli facciano bisogni nei corridoi dell'ospedale, usassero almeno il bagno.
    Ma sto divagando, lo so.

    Vi dicevo, ero lì che facevo il mio giro fra i pazienti, riflettendo su quanto fosse noioso, ma più pulito, l'ospedale senza pipistrelli che portavano messaggi, quando ecco che sento urlare nel corridoio!
    Tutto felice, ho fatto un bello scatto per vedere cosa fosse successo ed ecco che anziché un pipistrello, vedo un corvo.
    Elmo-san ha iniziato ad allevare anche corvi?, è stato il mio primo pensiero, finché non ricevetti la missiva che non era stata scritta dal Decimo, che mai avrebbe iniziato un messaggio con "Fudoh-san, amico mio", ma da Youshi-san!

    Tutto ciò mi portò a pensare: Forse dovrei addestrare le mie tartarughe a portare i miei messaggi., poi ricordai che io evocavo principalmente Tong, che non sapeva distinguere il sopra dal sotto, figurarsi seguire una strada da solo, meglio non rischiare.
    E non aveva nemmeno a chi a scrivere, quindi non ne avevo bisogno.

    Sto divagando di nuovo, torniamo alla missiva di Youshi-san.
    Dapprima si scusava di non avermi potuto parlare di persona, essendo dovuto ripartire subito, una personcina a modo, si muove fra le ombre e gira con dei corvi, ma in un villaggio governato da un individuo che usa pipistrelli e sangue, non è nemmeno così spaventoso a vedersi e, appunto, è una persona a modo.
    Dopo questo piccolo preambolo, accennava ad una missione fatta con Yato-san, altra persona simpatica ed a modo, nel Paese del Ferro e come in quelle circostanze avesse scoperto delle informazioni su una delle Sette Spade di Kiri, Ago.
    Youshi-san vuole fare come Akira-san ed Elmo-san? Riempirsi di spade?, fu il mio primo pensiero, però l'idea di una missione con Youshi-san e Yato-san era parecchio divertente, se devo essere onesto, quindi non vidi motivo per rifiutare la richiesta.

    Anche se, l'ultima frase mi lasciò un attimo di preoccupazione.
    Voi direte: "Perché Fudoh?", bé, l'ultima frase era "Con Fede e Speranza" e dopo i fatti dell'Abete, ho studiato un pò anch'io qualche informazione su quei tizi che si chiamavano tutti allo stesso modo e ho scoperto che alcuni usavano delle parole di quel tipo per identificarsi, il ché immagino sia anche un pò logico, a forza di chiamarsi tutti "Hayate" ci si confonde... del tipo "Hayate, dove stai andando?", "Da Hayate, Hayate, tu invece che fai?", "Avevo una missione da fare per Hayate".
    Ci si confonde, appunto.
    Ma sto divagando, vi dicevo: fra questi Hayati c'era chi usava delle parole per identificarsi e due dei capi erano appunto "Fede" e "Speranza" ed il Tokugawa-san aveva scritto "Con Fede e Speranza".
    Speriamo che non voglia essere chiamato anche lui Hayate adesso...

    E così, alla data indicata, mi diressi alla locanda all'entrata di Tsuya, nei pressi della città sotto il gigantesco albero (ma quella, come ben sapete, è tutta un'altra storia).
    Arrivai alla locanda vicino al ponte, da cui il nome, ovviamente mentre pioveva, ma, come ben sapete, sono cresciuto per strada, quindi un pò di pioggia non è che mi desse tutto questo fastidio, anzi, era anche piacevole, tanto che attesi qualche minuto fuori la locanda che sembrava un tantinello vuota, prima di bussare.

    Quando poi il mio compaesano si fosse presentato, lo avrei salutato sorridendo: Youshi-san, è un piacere rivederti!, quindi mi fermai un secondo, Ti chiami ancora Youshi-san, vero? Quella storia degli Hayate è parecchio complicata, lo ricordi, sì?.

    A quel punto si trattava di vedere in cosa consisteva questa ricerca dell'Ago. Speriamo almeno che non ci sia un pagliaio.
     
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    Il Paese delle Cascate


    Il viaggio
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    Avevo notato la persona fuori in attesa e quindi avevo attardato il mio ingresso, restando in disparte sotto la pioggia tiepida con un lungo soprabito impermeabile del colore delle foglie, seminascosto in un cespuglio. Dopo il suo ingresso, comunque avvenisse, avrei atteso ancora diversi minuti: dall'interno non provenivano suoni di sorta e nessuno uscì. Che ci fossero altre persone convocate dal Tokugawa? Il suo messaggio non ne faceva menzione.

    Avevo ricevuto un corvo alcuni giorni prima, rammentando la recente missione con il kiriano e le informazioni che ci eravamo scambiati riguardo a Taki. Probabilmente il Maestro aveva dato indicazione di proseguire con le indagini sulla leggendaria Ago e sul misterioso Benimaru Nikaido, ma il fatto che non mi avesse contattato implicava che avrei dovuto proseguire com Yato, e non come Minarai. Molto meglio, avrei portato beneficio alla mia reputazione con Konoha, alla faccia dell'Hokage. Partii dopo aver consegnato un semplice messaggio di conferma, monosillabico, preparandomi al clima umido di Taki con alcuni vestiti più pesanti del solito e il mio equipaggiamento, lasciando una comunicazione all'Amministrazione ma senza passare per l'ufficio dell'Hokage, dato che non era indispensabile.

    All'apertura della porta mi trovai in un ambiente caldo e asciutto (tutt'altro che sgradevole), con un grosso oste addormentato e due sole persone nella sala comune. Due persone che conoscevo bene, una delle quali costituiva una gradita sorpresa! Fudoh-san. Dissi, avanzando mentre scoprivo il cappuccio bagnato di pioggia rivelandomi. Non mi aspettavo certo di trovare una persona del tuo calibro in questa missione, ma non può che rendermi ottimista sul risultato. Aggiunsi, facendo un cenno col capo. Poi verso Youshi. Il proprietario addormentato è opera dei tuoi veleni, amico Tokugawa? Dovevo approfondire e rafforzare quella conoscenza, se volevo approfittare di Youshi come pedina in futuro. In ogni caso evitiamo di perdere tempo... Nemmeno tolsi l'impermeabile. Quali sono le informazioni? Ho cercato anche io qualcosa al riguardo, ma senza grandi risultati. Quale è il nostro piano?
     
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    La Signora di Taki


    II

    La ragazzina che aprì la porta a Fudoh arrivava a fatica al metro e mezzo, aveva capelli color paglia raccolti con due elastici ai lati della testa, il viso era arrossato e coperto di lentiggini. Guardò il ninja studiandone il viso, dunque si fece di lato lasciandolo entrare e chiudendo la porta alle sue spalle dopo averlo invitato ad entrare con un cenno della mano e un piccolo inchino.
    Mi ero trasformato per semplice precauzione, la missione necessitava della massima discrezione e non volevo che un viandante qualunque disturbasse il nostro raduno. Inoltre, le tende pesanti che coprivano le finestre, sia per bloccare il freddo autunnale e gli sguardi dei curiosi, non mi avevano permesso di sbirciare prima di aprire. [ Tecnica della Trasformazione]
    Sciolsi la tecnica una volta che Fudoh fosse entrato e la porta si fosse chiusa alle sue spalle, un sorriso sincero si dipinse sul mio volto Fudoh-san sono contento che tu abbia risposto tanto celermente alla mia chiamata guardai con sguardo interrogativo il mio compagno dopo che mi rivolse tale domanda, abbassai gli occhi verso il pavimento cercando di decifrare le sue parole e quindi domandai a mia volta prima di andare a sedermi al tavolo e offrigli un piatto di zuppa calda Mi stai forse chiedendo se ho tradito il nostro villaggio, Fudoh-san? MI sembrava una cosa così assurda che non gli diedi molta importanza

    Dopo qualche minuto venimmo raggiunti anche dall'ultimo componente del team che avevo formato: Yato Senju, ninja di Konoha, abile manipolatore del legno e della mente. Da prima salutò Fudoh-san, sapere che si conoscessero mi stupì leggermente anche se la mia unica reazione fu inclinare leggermente il capo prima di riportarlo in asse per rispondere al ninja della foglia. Un leggero sorriso, una piega delle labbra e un'intenso sguardo anticiparono le mie parole No, Yato-san. Si tratta di un comunissimo e non invasivo sonnifero con la mano aperta lo invitai a sedersi A base del quale ci sono i trentotto fiori di Bach. La giornata di lavoro e qualche bicchiere in più hanno fatto il resto conclusi con voce calma.
    Venne subito al dunque, apprezzavo il suo pragmatismo e, per tanto, estrassi un rotolo che aprii sul tavolo attorno al quale ci eravamo accomodati. Se volete vi ho fatto preparare della zuppa calda, intanto procedo nel dirvi le informazioni che sono riuscito a raccogliere sui nostri obiettivi.

    La mappa era stata recuperata dagli archivi dell'Accademia, risaliva all'invasione dei quattro grandi villaggi al Paese della Cascata e per questo non era particolarmente aggiornata, anche perché i rapporti - dopo tale evento - non erano dei migliori e ciò aveva complicato l'aggiornamento della stessa. Dissi ciò con calma mentre con le mani la appianavo sul tavolo, dunque continuai Per prima cosa, è giusto spiegare ciò che è successo nel Paese del Ferro e poi ricordare qual è il nostro obiettivo rivolsi la mia attenzione verso Fudoh-san, ciò che sapevamo era grazie alla missione con Yato-san a cui il chunin della nebbia non aveva partecipato e che necessitava, dunque, un disegno più completo I Tengu hanno richiesto l'intervento dell'Accademia per eliminare un generale del Paese del Ferro. Tale Motonari, infatti, stava organizzando l'invasione dei loro territori; grazie ad una lettera che gli ho trovato addosso, abbiamo potuto scoprire il coinvolgimento di Taki dietro questa mossa politica Feci una breve pausa lasciando il tempo al primario di Kiri di assimilare le informazioni Il motivo di questo intervento armato era quello di mettere le mani sulle miniere di ferro presenti nel territorio tengu. Nella lettera veniva citato un gruppo, la cui ufficialità nel territorio del paese delle cascate non sappiamo, il cui nome è "La vera Taki" e al cui comando, da quello che ho potuto leggere, vi è una tale "Signora" nuovamente feci una pausa sorseggiando del thè caldo molto zuccherato Il nostro obiettivo primario, dunque, sarà quello di scoprire più informazioni possibili sul loro conto e perché sono interessati ad una tale quantità di ferro. Anche se, dati i trascorsi con l'Accademia e il desiderio di rivalsa per i fatti accaduti nel distretto di Izumi, non è difficile immaginarlo. Nostro interesse cercai lo sguardo di Fudoh-san E' scoprire se uno dei membri di questa organizzazione è realmente in possesso di Ago, la spada leggendaria andata perduta ormai da tempo immemore

    Mi feci zitto riprendendo fiato e portando nuovamente la tazza alla bocca, lasciai il tempo che mi venisse posta qualsiasi voglia domanda, quindi proseguii con le informazioni che avevo raccoltoLe informazioni in mio possesso non sono molte, ma credo che possano costituire una base da cui iniziare. Ho preferito non inoltrarmi troppo nel territorio di Taki per evitare di attirare attenzioni non gradite, però unendo le informazioni in possesso dell'Accademia a ciò che ho sentito credo che possiamo rimpicciolire il campo di ricerca in questa zona Con il dito feci un cerchio nei territori a nord di Taki Si tratta del distretto di Toshi, l'Accademia ha avuto un minimo di influenza in questi territori per via di motivi sociali ed economici che hanno diviso la popolazione, incuneandosi in dissapori più antichi alzai lo sguardo verso entrambi soffermandomi sul ninja di Konoha che, a differenza del mio compaesano, era maggiormente disincantato e forse comprendeva più facilmente le intenzioni: dividi e inasprisci dall'interno i territori nemici per esercitarne più facilmente il potere. Vi sono sostanzialmente due fazioni: gli Horu e gli Hanta. I primi sono dei minatori che, tempo addietro come testimoniamo i rapporti rilasciati da nostri colleghi, hanno richiesto l'intervento accademico per scoprire se erano avvenute azioni di sabotaggio nei loro confronti da parte degli Hanta; questi sono principalmente dei cacciatori la cui zona di controllo è la selvaggia foresta che ricopre il territorio deglutii lasciando per qualche attimo l'occhio sulla mappa Il nostro obiettivo, il Guardacaccia Benimaru Nikaido, da quello che ho potuto leggere sulla lettera, controlla tale regione. Ed è lui che dobbiamo raggiungere per scoprire le intenzioni della Vera Taki, raccogliere informazioni di questa famigerata Signora e recuperare Ago

    Quindi mi feci zitto, aspettando che Yato-san ci esponesse le informazioni da lui raccolte e le eventuali domande o constatazioni di Fudoh-san. Era ancora presto per elaborare un piano, dovevamo prima raccogliere e configurare ogni carta presente nella nostra mano, dunque decidere come intervenire.
    Nel frattempo, il fuoco al centro della sala non aveva mai smesso di crepitare.
     
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    Il Paese delle Cascate


    Le Notizie
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    Il nostro era un team di sole tre persone, ma di cui almeno due erano chunin (mentre intimamente ero convinto che Fudoh fosse quantomeno Jonin o che, indipendentemente dal grado, le sue capacità fossero al pari dei grandi con cui avevo avuto a che fare). Capisco...uso diversi anestetici in medicina ma ho sempre trovato i veleni, per quanto utili, in qualche modo inadatti alle mie necessità. Potevano essere un'arma eccellente per la Missione, ma non avevo proprio talento in quel ramo e inconsciamente avevo scelto di escluderli, nonostante la loro affinità tanto con la mia conoscenza delle arti mediche quanto delle piante. Gradirò volentieri la zuppa, ma in seguito. Aggiunsi poi, comunque facendo compagnia con la mia presenza qualora Fudoh avesse voluto mangiare qualcosa, sedendomi al tavolo e scrutando le mappe.

    Annuii mentre Youshi riportava brevemente gli eventi avvenuti nel non lontano Paese del Ferro, incluse le manipolazioni in corso a Taki e l'esistenza del Guardacaccia che portava con sè un oggetto appartenente a Kiri. Il Maestro sarebbe stato certo lieto di riaverlo, e questo avrebbe beneficiato tanto alla mia reputazione come Yato quanto a quella come Minarai. La zona del Paese della Cascata che ci interessava era la regione di Toshi, in cui due fazioni rivali avevano una faida da decenni, ma secondo quanto era emerso dal documento recuperato durante l'assassinio di Motonari, il vero controllore degli Hanta era il misterioso Benimaru Nikaido. Alcune settimane prima di partire avevo speso una discreta somma e qualche favore ad Ame, sotto le spoglie di Bokushin il Fauno, per recuperare delle informazioni sugli Hanta e su quella persona, e sebbene non potessi ambire ad avere chissà quale risultato, comunque ero venuto a conoscenza di diverse cose, mandate a memoria in attesa che potessero servire in vista della futura missione. Ho raccolto alcune informazioni che erano passate in sordina nell'Accademia, anche se non si tratta di niente di troppo approfondito o solido, ma può essere un inizio. Non approfondii l'origine delle informazioni, non era rilevante.

    Innanzitutto vorrei esporvi la situazione di Taki, almeno per quanto la conosciamo. Esisteva un Villaggio Segreto che dopo la guerra Cremisi cadde in rovina, con gran parte delle conoscenze che sono state poi distribuite tra i membri dell'Accademia, così come alcuni clan, ma il Villaggio Ninja esiste ancora, anche se ben lontano dall'auge del tempo. Anche in precedenza Taki non è mai stato ricco, ma ebbero il controllo di un jinchuuriki molti anni fa, e pare che i leader avessero accesso a un metodo che permetteva di amplificare il proprio chakra in cambio di una riduzione della propria vitalità. Congiunsi le mani. Ora la situazione è molto cambiata. Il Leader attuale del villaggio, non lo chiamano Kage ma il concetto è simile, è il terzo dopo gli eventi dei Cremisi, ed è supportato dai tre Valorosi Guerrieri, o Yuusha, i più abili ninja del villaggio. Non conosco i loro nomi nè le loro capacità, ma credo che tutti loro possano ricorrere al metodo di potenziamento che vi dicevo prima. La vera novità però non è questa struttura...ultimamente molti ninja di Taki stanno eseguendo missioni via via più difficili con grande successo, come se fossero diventati improvvisamente molto più potenti...forse a causa della Signora e della Vera Taki, ma questa è una mia speculazione.

    Su di lei o sulla Vera Taki non ho trovato nulla di particolare, ma penso dipenda dal fatto che le mie risorse sono limitate. So solo che pare avere delle guardie del corpo molto fidate, e ne ha sempre almeno una vicino. Questo Nikaido potrebbe essere una delle guardie. E così veniamo al territorio degli Hanta, dove dei bracconieri di Ame stavano cacciando selvaggina per contrabbandare animali e derivati senza passare dal governo locale. E sembra che questo Benimaru Nikaido sia quello che ha reso parecchio difficile la loro vita e che ne ha ucciso diversi. Pare abbia usato dei Raiton, ma questo è quanto.

    Unendo le informazioni in nostro possesso credo sia corretto lasciare gli Horu da parte e concentrarci sugli Hanta. Tutto sta a vedere se intendiamo esplorare i boschi di quella regione, dove forse questo Nikaido sta ancora cercando i bracconieri, o recarci alla villa degli Hanta, nel borgo che costeggia il bosco, e cercare informazioni là.
    Mi voltai verso Youshi, che identificavo come caposquadra. A te la scelta, sempre che Fudoh-san non abbia obiezioni. Aggiunsi, chinando leggermente il capo verso il Primario di Kiri, prima di cerchiare le due possibili destinazioni sulla mappa. Sicuramente, quale fosse la scelta di Youshi, avrebbe anche dovuto indicarci COME prepararci, come schierarci e cosa portarci dietro.
     
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    Storie di Ferro e Cascate


    E di Guardiacaccia



    Fui accolto da una ragazzina, che fu tanto gentile nel farmi entrare nella locanda.
    Grazie mille., dissi semplicemente, guardandomi in giro in cerca di Youshi-san, finché non mi voltai di nuovo verso la ragazzina, ma al suo posto c'era il Tokugawa, cui risposi al sorriso, sorridendo a mia volta, prima della mia domanda.
    Lui mi rispose con un'altra domanda: Tradire il villaggio? No. Però hai detto che mi aspettavi con Fede e Speranza, mi ha un pò preoccupato, tutta questa storia degli Hayate mi fa sempre confondere, però credo di aver capito che due si facevano anche chiamare in quel modo, mi chiedevo se fossero pure loro in questa missione., spiegai poco prima che qualcun altro arrivasse.
    Non c'erano Hayate, come scoprii subito, ma, cosa ben più lieta, c'era anche Yato Senju fra di noi!
    Yato-san! Felice di rivederti qui in missione con noi., esordii verso il medico di Konoha, sempre gentile ed ottimista, non c'è che dire.
    A quanto sembrava, Youshi aveva addormentato il proprietario con un sonnifero e ne approfittammo per cenare e discutere di cosa c'era da fare, o meglio, su suggerimento di Yato, ci occupammo prima del piano.
    Meglio le informazioni prima, Youshi-san, concordo., confermai anche a parola.
    Poi per me fu soprattutto questione di ascoltare, entrambi avevano già partecipato alla missione precedente, perciò ne sapevano più di me.

    Tutto partiva da una missione nel Paese del Ferro, di eliminare un generale per richiesta di quello che credo fosse un clan, i "Tengu", che sembravano avere delle grosse miniere di ferro.
    Il tizio da eliminare risultò essere collegato a Taki, anzi, ad un qualcosa chiamato la "Vera Taki" ed ad una "Signora", il ché mi fece un attimo storcere il naso.
    Sembrava che il contatto della "Vera Taki" fosse un guardiacaccia, quello che, appunto, aveva Ago, come mi spiegò Youshi, o almeno questo dovevamo cercare di scoprire.
    Il Tokugawa spiegò un pò di informazioni storiche sulla Cascata, citando un distretto di Izumi di cui non sapevo granché, prima di spiegare che di nostro interesse era più che altro la regione di Toshi ed i due clan che lì si trovavano: i minatori della famiglia Horu ed i cacciatori di quella Hanta.

    Fu a quel punto Yato ad aggiungere informazioni da lui trovate: Taki era stato un villaggio ninja non troppo grosso fin da prima della guerra dei Cremisi, ai tempi avevano anche un loro jinchuuriki, a quanto pareva. Adesso avevano un capo con un titolo diverso da quello di Kage, che aveva al suo seguito tre Yuusha, dalle abilità non ben specificate, per quelle che erano le nostre informazioni a riguardo.
    Informazioni poverelle su questa "Signora", che sembrava comunque avere delle sue guardie del corpo ed il presunto proprietario della Spada kiriana poteva essere uno di questi guardiani di suddetta "Signora".
    In compenso qualcosa di questo Nikaido si sapeva: aveva eliminato dei bracconieri di Ame nel bosco con dei raiton, a quanto pareva.
    Ad ogni modo, il Senju proponeva di andare nei boschi, o nei territori degli Hanta, per trovare informazioni su di lui.

    Niente in contrario, Yato-san. Io ammetto di non aver trovato granché su Taki, mi sono concentrato di più su scoprire qualcosa delle Sette Spade di Kiri dalle notizie in possesso del villaggio.
    A quanto pare, alla fine della Terza Grande Guerra ninja, le Sette Spade andarono disperse.
    Non si sa molto su dove finirono Spruzzo e Spacca-elmi, pare che la Tagliateste sia passata dalle mani di uno dei capi della Foglia ed ora sia in possesso di uno dei vari Hayate, a quel che ho letto.
    Le Zanne Gemelle, a quel che ho letto, alla fine della Terza Grande Guerra furono lasciate ad un ninja di Kumo.
    La Pelle di Squalo e la Rombosogliola sono finite in mano di Akira-san, come penso anche tu sappia, Youshi-san.
    Ago, invece, era scomparsa durante l'ultima guerra, appunto, non si sa dove fosse finita, fino ad ora.
    , riepilogai, prima di puntare le dita verso la mappa.
    Ho giusto qualche considerazione, sul tema Taki, anzi, più correttamente su questa zona di Toshi e su questa Signora.
    Hanta sono cacciatori e gli Horu dei minatori. Possibile che questa gente voglia il ferro dei Tengu perché non hanno modo di prendere quello degli Horu?
    , fu la mia prima domanda, più che altro una speculazione.
    E questa Signora: una volta sentii un ninja, uno spadaccino che usava la nebbia, ma che diceva di non essere di Kiri, affermare che era al servizio di una Signora, senza specificare alcun villaggio.
    Se fosse così, la missione in cui l'ho incontrato anni fa, uno scambio clandestino di pomi con dei pirati nel paese del Gelo, era un qualcosa gestito dalla Vera Taki.
    , ipotizzai.

    Ad ogni, Youshi-san, sentiamo, secondo te quale può essere la strategia migliore? Proviamo a cercarlo nei boschi, o ci infiltriamo fra gli Hanta?, fu la mia domanda finale al Tokugawa.
     
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    La Signora di Taki


    III

    Corrucciai la fronte interrogandomi sulle parole del mio compaesano poi, dopo aver colto di cose stesse parlando, mi sciolsi in una risata cristallina No, no Fudoh! Ahahah! Hai frainteso. "Con fede e speranza" scoppiai in un'ultima risata prima di tornare serio grattandomi il naso Era un augurio di ricevere presto tua risposta e che fosse positiva, così come è stato! Gli diedi una pacca sulla spalla dirigendomi verso il tavolo non distante dal tepore del focolare. Vieni, accomodati, hai fame?

    [...]

    Ascoltai interessato il commento di Yato, non era un ragazzo che tendeva a parlare di sé, anzi, era un ninja piuttosto riservato, caratteristica che apprezzavo molto. Feci un cenno con il capo in segno di assenso e con poche parole gli risposi Sia che tu voglia lanciarti in prima linea, sia che preferisca un approcio più ragionato, credo che un buon veleno possa sempre fare comodo sorrisi verso di lui, aveva parlato di necessità, poteva tanto intendere quelle concernenti il combattimento, quanto suoi obiettivi. Chi, infondo, non aveva intrapreso la via del ninja per un motivo ben preciso, uno scopo da raggiungere? Se questa storia finirà nel migliore dei modi, sarò lieto di produrre un veleno che più si confaccia alle tue necessità, Yato-san conclusi ripromettendomi che, in un momento morto del viaggio, avrei cercato di approfondire il discorso.

    [...]

    Fu il ninja di Konoha a darci nuove informazioni riuscendo così a mostrare un quadro più completo della situazione. Ci fornì notizie più fresche sul villaggio della Cascata, v'era un comandante militare protetto da tre potenti ninja dall'entità nascosta; allo stesso modo la Signora aveva altrettante guardie del corpo e probabilmente una di queste era Nikaido. Inoltre, nell'ultimo periodo i ninja di Taki sembravano aver raggiunto un'arma potente che gli permetteva di compiere missioni via via più complicate, sacrificando una parte della loro vitalità per espandere il chakra e il suo controllo. Portai una mano al mento iniziando a riflettere, Yato attirò nuovamente la mia attenzione soffermandosi su Nikaido, il guardia caccia. Dalle informazioni in suo possesso, stava sorvegliando la foresta degli Hanta da dei bracconieri di Ame, forse tramite qualche superstite sapevamo che era un utilizzatore di Raiton. Dunque Yato si rivolse a me chiedendomi come avevo intenzione di procedere, mantenni lo sguardo fisso sulla mappa pensoso. Sebbene fossi stato io a inviare le lettere ai miei compagni, non mi riconoscevo nel ruolo di capo squadra, anzi, quasi sicuramente avevo meno esperienza dei due chunin che mi accompagnavano. La posizione in cui mi stava mettendo mi creava imbarazzo, malgrado lo dissimulassi freddamente. Quando citò a qualcosa che avrebbe potuto obiettare Fudoh, alzai lo sguardo verso il mio compaesano mordendomi l'interno del labbro e mascherandolo con la mano. Il mio occhio guardava Fudoh-san, ma il mio sguardo era appoggiato all'infinito e furono le sue parole circa le notizie delle spade di kiri a riportarmi nell'ufficio del Mizukage. Lì, tempo prima, mi aveva identificato come il responsabile della riuscita o disfatta del recupero di Ago; mi aveva, non velatamente secondo i suoi usi, minacciato se non fossi riuscito a riportare la spada al villaggio della Nebbia.
    Tornai in me stesso rapidamente quando sentii le considerazioni di Fudoh-san, alzai nuovamente lo sguardo dalla mappa e tamburellai assorto le dita sul tavolo La zona, Fudoh-san, è ricca di rame che ha influenzato anche la toponomastica del luogo: "Monte Rosso". Vogliono mettere le mani su delle miniere di ferro, considerato quello che ci siamo detti, probabilmente per armare i nuovi ninja e aumentare la loro potenza e influenza. feci una piccola pausa, ragionando sul ruolo degli Horu giustamente citati da Fudoh-san Yato-san, dici di lasciare perdere gli Horu, in questa missione è probabile che non ci serva un contatto con loro. Però credo che l'Accademia dovrà sfruttare questo legame per raccogliere informazioni più dettagliate sul nuovo sistema gerarchico di Taki. Avere dei simpatizzanti all'interno di un territorio ostile, potrà tornare utile mi grattai la fronte pensieroso, erano ragionamenti che avrei dovuto condividere con il Mizukage quanto prima. Lui poi avrebbe deciso come condividerlo con l'Accademia, ma una cosa era certa: Taki aveva già iniziato da tempo a muoversi e ora potevamo solo vederne le conseguenze.

    Inclinai il capo ascoltando le parole di Fudoh e così lo incitai ad approfondire ciò che avvenne nel paese del Gelo Ogni informazione su questa Signora potrebbe essere di massima importanza, Fudoh-san. Ti ricordi a cosa si riferiva quello spadaccino? Di che scambio clandestino si trattava, cosa sono questi pomi e perché li contrabbandavano?
    Quindi, con la sua ultima domanda Fudoh-san mi fece nuovamente sentire quel peso sulle spalle. dissi, sistemandomi sulla sedia e tornando a guardare la mappa, non avevo intenzione di venire meno alla mia parola con il Mizukage, non avevo intenzione di mostrarmi dubbioso o debole di fronte ai miei compagni e la loro fiducia nei miei confronti. Se ci inoltrassimo nel bosco senza avere una mappa dettagliata e notizie certe, metteremo il guardiacaccia nella migliore situazione possibile: quelli sono i suoi boschi, vive e combatte in quei luoghi chissà da quanto, invece per noi sarebbe un territorio straniero e sconosciuto. Insomma, mi sembra una mossa avventata e non scaltra alzai lo sguardo verso di loro, cercando nel linguaggio non verbale un loro segno di assenso o disapprovazione Credo che sarebbe saggio iniziare dal borgo ai margini del bosco e la villa degli Hanta puntai il dito sulla mappa Qui potremmo raccogliere informazioni sia sulla Vera Taki che sul guardiacaccia. Inoltre, immagino, che se Nikaido non è a controllare i boschi si trovi nella sua magione dove probabilmente potrebbe abbassare la guardia. Ma questo lo scopriremo, forse saremo costretti a inoltrarci in quel bosco comunque sia, con la differenza però di avere un bagaglio di informazioni maggiore Mi alzai, avevo bisogno di camminare, iniziai a muovere larghi passi lungo la sala vuota, quindi ripresi Abbiamo a disposizione un buon numero di risorse, messe in campo dal Mizukage dissi a denti stretti Questo ci permetterà di poter allestire un campo base su cui fare affidamento e un gruppo di ninja a nostra disposizione per tracciare mappe e localizzare punti chiave all'interno della foresta mi fermai di scatto alzando lo sguardo verso il cielo Però, se venissero scoperti, potrebbero attirare l'attenzione di Nikaido e aumentare il livello di tensione sul territorio. Sarebbe un pericolo non da poco aggiunsi a mezza voce, pensando ad altre vite che stavo aggiungendo alla diretta responsabilità delle mie azioni e decisioni.
    Raggiungeremo Toshi, muovendoci con relativa calma, in tre ore circa. Io dico di partire questa notte stessa per essere là all'alba, così risulterà molto più semplice superare il confine e non attirare le attenzioni dei ninja del luogo mi resi conto che forse stavo esagerando Ma io sono stato fermo in questa sala a bighellonare tutto il giorno, non sono stanco dal viaggio. Preferite partire domattina? domandai infine cercando di aggiustare il tiro
     
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    Il Paese delle Cascate


    La Tenuta degli Hanta
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    Il briefing fu sufficientemente rapido, anche perchè le informazioni in nostro possesso, pur superficiali e importanti, erano decisamente troppo scarne per mettere in atto una strategia efficace. Ci fu uno sguardo di ammirazione nello scoprire che Fudoh-san aveva guidato una missione contro dei pirati-contrabbandieri sgominando un traffico di enormi dimensioni. In realtà non era stato così preciso, certo per la sua nota modestia, ma ero certo che si fosse trattato di un'operazione su larghissima scala. Una volta riuniti i dati non restava che definire una linea d'azione e un bersaglio. Youshi accolse la mia idea di focalizzarsi sugli Hanta, così come Fudoh-san, preferendo però un approccio più cauto dell'infiltrarci nei boschi. Non sono stanco. Dissi. Possiamo partire subito. Tagliai corto, non aveva senso aspettare e non eravamo certo così fragili da stancarci per un piccolo viaggio senza ostacoli.

    L'alba era carica di un piacevole tepore dopo la notte di corsa tra le terre di Taki, non certo inospitali ma sicuramente arretrate e prive di grandi centri abitati dove potersi fermare o fare pause. L'area in cui ci trovavamo era perlopiù boschiva, ma i primi segni di civiltà vennero dalla comparsa di sentieri con del ciottolato e successivamente una strada vera e propria. Nel giro di poco raggiungemmo quella che dalle mappe era la Tenuta degli Hanta. Il complesso non aveva mura ma solo alcuni muretti di rinforzo qua e là e la possibilità di muoversi liberamente, arrivando poi alla grande foresta che stava più a occidente e che rappresentava il Bosco degli Hanta di cui mi avevano parlato ad Ame. Al centro esatto della Tenuta stava la Villa degli Hanta, il cui stile era in parte influenzato dalle tendenze più occidentali, soprattutto per quanto riguardava l'ampio giardino con numerose siepi disposte a formare dei labirinti irregolari. Tutto intorno numerose abitazioni, perlopiù confinanti tra loro, costituivano una sorta di alveare urbano, il Borgo, in cui vivevano i servitori e i lavoratori della zona. In tutto potevano esserci due o tremila persone nella Tenuta, e di queste più della metà lavoravano alla Villa.

    Sebbene fossero le prime ore di luce l'attività era già frenetica, con i coltivatori che si spostavano verso i campi (che avevamo intravisto, a sud della Tenuta, oltre piccoli boschetti del tutto irrilevanti rispetto al principale), gli apicultori (pareva ci fosse un miele pregiato nella regione) e altri lavoratori. Ovviamente una buona fetta erano servitori degli Hanta che curavano la villa e che si muovevano verso le proprie mansioni...la maggior parte per le pulizie o per la cura del giardino. Quello che si respirava era soprattutto il nervosismo più che la frenetico ma tutto sommato abituale quotidianità. I servitori erano nervosi, bruschi nei modi e a malapena si salutavano tra loro quindi nessuno avrebbe badato a noi ma per buona misura avevo camuffato il mio aspetto con una Henge (niente di atroce, avevo nascosto i miei occhi e reso castani i capelli, mentre i lineamenti erano leggermente più rozzi) e nascosto il coprifronte e le armi.

    Divisi o uniti che fossimo, dedicando una o due ore a raccogliere informazioni origliando o facendo domande molto vaghe, spacciandoci per locali o gente di passaggio (c'erano spesso cacciatori o mercanti nella zona) avremmo presto compreso che il Lord Hanta pretendeva il massimo da tutti i lavoratori negli ultimi giorni, con estrema severità, perchè aveva ospiti importantissimi alla villa, non il solo Guardacaccia Benimaru Nikaido, che risiedeva nella zona da diversi mesi ed era una sorta di sceriffo locale molto vicino al Lord)a pelle non molto gradito dai locali) ma forse qualcuno di più importante. Scoprimmo anche che era giorno di ricevimento a palazzo, e questo significava che presentarsi alla porta per chiedere udienza, con una scusa, era qualcosa di accettabile. Avremmo dovuto parlare con un maggiordomo quale filtro, che poteva a sua volta essere una valida fonte di informazioni...oppure avremmo potuto cercare di infiltrarci.

    La Villa in sè era grande e circondata da un giardino in stile occidentale con dei labirinti di siepi nelle parti esterne (ovviamente ai lati dei sentieri principali) e orientale in quelle più vicine all'edificio centrale con numerosi corsi d'acqua. Diverse guardie erano distribuite vicino all'edificio principale, tutte con arco e freccie, mentre nella parte del giardino occidentale erano molte di meno. Al rendez-vous dopo la prima raccolta di informazioni (sempre che non scegliessimo di cercare qualcosa di più approfondito) avremmo dovuto scegliere che strada prendere.
     
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    Falce dei Kaguya


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    Nelle Terre degli Hanta


    Infiltrazione



    Youshi-san mi chiese maggiori informazioni sulla Signora che avevo sentito nominare: Non sono sicuro si trattasse della stessa "Signora", Youshi-san, può semplicemente essere stato un titolo onorifico.
    Ti posso dire che questo tizio, Koma della Nebbia mi pare si chiamasse, era, appunto, uno spadaccino che sapeva generare nebbia quando sguainava la spada.
    Non era un velo di Nebbia come quello che è in voga nel nostro villaggio, sembrava una tecnica decisamente diversa, o almeno più potente.
    Di per se lo scontro con questo tizio finì in un nulla di fatto, io ed i due ninja che hai conosciuto anche tu all'Abete, Shin, un compaesano di Yato-san, e Kato, il guardiano delle Mura di Oto, abbiamo avuto a che fare con tutta la nave di pirati non-morti, per quanto assurdo possa sembrare, quindi quel tizio alla fine se ne andò.
    Abbiamo interrotto i loro traffici e, di preciso, cosa fossero quei pomi non lo abbiamo potuto capire, erano nascosti nella nave che dovevamo proteggere, ma la gestione di quella parte della missione rimase nelle mani dell'amministratore di Oto, Febh Yakushi-sensei.
    , rammentai, spiegando i fatti ai miei due compagni nell'attuale missione.

    Missione che, alla fine, cominciò dopo la conclusione di quel breve briefing: avevamo deciso di introdurci nei territori degli Hanta e raggiungere la loro magione, così partimmo seduta stante per attraversare nella notte i confini di Taki.
    Io non metterei in mezzo troppe risorse dateci dal Mizukage, Youshi-san, sarebbe rischioso se le individuano. In tre, possiamo essere qui per caso, un plotone di ninja di Kiri trovati a Taki, potrebbero dare problemi, lo intuisco anche io., osservai prima di partire, quando il Tokugawa ci accennò alle risorse che gli aveva dato Elmo-san, Il Mizukage ci tiene proprio a riavere Ago?, domandai di sfuggita.

    [...]

    Passammo la notte a correre in una zona molto boscosa e naturale: Tsuya era sì un posto avvolto nella vegetazione di "Sareshigami" la prima volta che ci andai, ma i territori veri e propri di Taki? Boschi, alberi, foreste... scegliete voi come chiamarli, ma l'idea è quella natura parecchio incontaminata e libera.
    Vi dirò, mi piaceva parecchio quel ambiente, fui quasi triste quando iniziai a vedere i primi segni di una strada traccia in mezzo a tutto quel verde e poi, a poco a poco, con l'alba, arrivò il territorio degli Hanta e tutti gli edifici che lo componevano.
    Certo, non era un villaggio ninja come poteva essere Kiri, sembrava più una grossa zona di campagna con una villa centrale, c'erano parecchi lavoranti che già così presto stavano andando a fare la loro parte di attività giornaliere, seppur, a ben vedere, c'era parecchio gente nervosa, oltre che con una certa urgenza nei movimenti.
    Alzarsi all'alba per andare a lavorare non rende sempre di buon umore., pensai, mentre notavo che Yato aveva utilizzato la tecnica della trasformazione, per modificare leggermente il suo aspetto e nascondere armi ed affini.
    A quel punto mi fermai e feci un cenno ad ambo i miei compagni di avvicinarsi: Yato-san, hai avuto un'ottima idea. Nascondiamo, ovviamente, ciò che ci farebbe riconoscere per chi siamo in effetti e poi dividiamoci e cerchiamo notizie. Due orette saranno sufficienti, penso, poi ci ritroviamo qui, vi va bene?, chiesi e, a meno di obiezioni, avrei eseguito anch'io il sigillo necessario prima di entrare nei confini del villaggio e modificando leggermente aspetto e vestiario. [Trasformazione]
    Fortuna che era uno solo, altrimenti non so se mi sarei riuscito a ricordare la sequenza di sigilli. Ma sorvoliamo su questo!

    Mi allontanai in mezzo alla folla, seguendoli verso il palazzo centrale.
    Da ciò che potei capire, c'era un certo astio, non tanto verso gli Hanta, quanto verso il Guardiacaccia che stavamo cercando e c'era qualcuno di importante alla tenuta in quei giorni, forse il Guardiacaccia stesso.
    Mi sarei avvicinato alla gente che si dirigeva verso la tenuta, come vi dicevo, ed avrei cercato di prendere la parola con loro: Salve scusate, sono arrivato qui giusto oggi, volevo cercare la possibilità di un lavoro, potrebbe non sembrare, ma sono un medico, me la cavicchio anche abbastanza, che voi sappiate nella tenuta potrebbe servire? Il signore locale può avere bisogno di un dottore in più, non si sa mai quanti dottori passano servire, giusto?, avrei esordito, cercando qualcuno con cui prendere discorso, per ottenere informazioni in più.
    Se lo avessi trovato, avrei continuato: Il signore locale come si chiama, a proposito? Sono in viaggio da un pò e potrei essermi confuso nel girare per i boschi, non vorrei fare qualche errore, se mi permettono di incontrarlo, sapete?, avrei continuato.

    Avanzando verso la tenuta, se effettivamente avessi scoperto che c'era la possibilità di chiedere udienza al signore locale, mi sarei messo in fila per poterlo fare.
    Se fossi riuscito a presentarmi avrei detto: Piacere, mi chiamo Fudoh, sono un medico, oltre che me la cavo anche nel prendermi cura di me stesso. Sono in viaggio da diverso tempo e pensavo di cercare un pò di denaro lavorando qui presso la tenuta per un pò. Vi può servire un medico con anche altre abilità, all'occorrenza?, sperando che la cosa mi permettesse di entrare dentro la villa.
    Se fossi riuscito ad entrare, poi, chissà come sarebbe andata?

    Speravo di avere un pò di informazioni da poter offrire al resto della squadra, quando ci fossimo re-incontrati.
     
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    La Signora di Taki


    IV

    Ascoltai con calma le informazioni che Fudoh-san ci diede rispetto ad una missione precedente, con lui parteciparono anche Shin e Kato, ninja che avevo conosciuto durante le vicende dell'Abete. Parlò di un ninja, tale Koma dalla Nebbia, con cui si affrontò e fece riferimento anche a delle navi di non morti, ma rispetto alla Signora, invece, solo pallide informazioni e non fondate. Mi tornò in mente, allora, la piccola ampolla che il Mizukage mi aveva affidato, la presi da una tasca nascosta tra le vesti, guardai il suo contenuto in controluce e, dopo averla aperta e fatto un cenno verso i miei compagni, bevvi il sangue che conteneva. In una frazione di secondo, davanti ai miei occhi, passarono tutte le immagini, sentii tutti i rumori, i discorsi che sentì Kensei-sama nella sua missione al paese del lucchetto. Quello che fu un attimo per i miei compagni, venne percepito da me come assenza di tempo, i fatti che vidi e sentii erano dilatati e lunghi, ma contemporaneamente brevi e istantanei.
    Il senso di nausea che mi provocò quella sensazione mi costrinse ad alzarmi, avrei ignorato eventuali sguardi perplessi dei miei compagni e, prima di parlare fitto senza interrompermi, avrei scagliato l'ampolla nel fuoco come mi aveva chiesto di fare il Mizukage Koma della Nebbia è uno spadaccino che accompagna la Signora, uno dei suoi protettori. Ahri Yamaka è entrata in contatto con Maya Orihara, è una bella donna dai capelli lunghi e corvini, è anche gentile e fa dei doni, dei miracoli, con il solo tocco della mano. E' lei la Signora. Grazie ad essa Ahri ha ricevuto un potere indescrivibile appoggiai una mano allo schienale della sedia riprendendo fiato E' una specie di santona che girovagava per i territori di Taki. Aveva donato un potere simile anche a nonna Kagome, ma forse era insostenibile per lei e... e... non ce l'ha fatta è morta la mia voce si ruppe. Che diavolo mi aveva dato il Mizukage? I miei ricordi e sentimenti si confondevano con i suoi, per un momento, uno soltanto, avevo fermamente creduto che Kagome fosse mia nonna e Ahri la mia amante. Mi dovetti sedere, turbato da quell'esperienza

    Decidemmo dunque di partire la notte stessa, fui grato ai miei compagni per la loro tempra, erano ninja ben addestrati ed esperti e ciò ne era testimonianza. Annuii in risposta alle considerazioni di Fudoh-san, aveva ragione: non potevamo e non dovevamo attirare l'attenzione, sicuramente in tre saremmo passati più facilmente inosservati. Hai ragione, Fudoh-san alla sfuggente domanda del mio compaesano risposi con un sorriso teso, era evidente che la responsabilità del recupero della lama gravava sul mio spirito Non sai quanto...

    Il viaggio fu addirittura piacevole: illuminati da uno spicchio di luna ci muovemmo agilmente tra la flora di quell'ambiente. La natura ne faceva da padrona in quel territorio, le prime testimonianza di presenza umana, infatti, furono sporadiche e malandate strade, solo inoltrandoci maggiormente iniziammo a trovare qualche abitazione.
    Lo squarcio di luce nel cielo anticipò l'alba di poco, avevamo ormai identificato una strada che, seguendo, ci portò alla Tenuta degli Hanta. Il borgo era un agglomerato di case piuttosto piccole poste l'une vicino alle altre, non vi erano costruzioni difensive che circondavano le abitazioni e, al centro del paese, sorgeva la Villa degli Hanta.
    Malgrado fossimo giunti al sorgere del sole, vi era un'attività frenetica tra le case, molte persone si trovavano già per le strade e si muovevano rapidamente, chi verso i campi da arare, chi indossando larghi scafandri con una retina tipici degli allevatori di api. Una buona parte delle persone, invece, si dirigeva verso la villa, alcuni perché lì vi lavoravano, altri - scoprimmo in seguito - perché era giornata d'udienza del lord locale. Non si respirava un'aria serena - ammetto che, a causa della mia predilezione per le ore notturne, l'alba per me non aveva certo l'oro in bocca e sarei potuto risultare altrettanto scontroso - la gente, infatti, si muovevano con nervosismo per le strade  mantenendo lo sguardo basso, contrito.
    Decidemmo di divederci per avere  più probabilità di raccogliere informazioni utili, ci demmo due ore di tempo prima di ritrovarci e condividerle. Tutti e tre sfruttammo la tecnica della trasformazione per nascondere le caratteristiche più evidenti: tornai ad essere una persona con due occhi, non vi erano più cicatrici disseminate per il corpo e lo sguardo ed i vestiti erano semplici.

    Mi muovevo con relativa calma tra le vie, le orecchie erano tese a cogliere i brevi dialoghi tra i passanti. [Controspionaggio]Controspionaggio
    Speciale: L'utilizzatore è in grado di ottenere informazioni su Nukenin o PG nemici del proprio Villaggio: può ottenere informazioni riguardanti la maggior parte delle attività di Nukenin PG e PG nemici fino al grado B o chunin senza rischio o interagire con PNG. Può ottenere informazioni riguardarti le attività dei Nukenin PG fino al grado A o PG non Nukenin nemici del villaggio fino al grado jonin spendendo 1 competenza RYO. L'utilizzatore deve svolgere un Incarico di Villaggio per ottenere le informazioni. Sarà impossibile scoprire argomenti segreti, vietati o assenti nel luogo in cui presente l'utilizzatore. Può ottenere informazioni su PNG Nukenin se il QM è d'accordo.
    [Da chunin in su]

    Così riuscii scoprire la presenza di importanti ospiti alla villa, questo il motivo per il qualche la gente era tanto laboriosa già dalla prima mattina. Sembrava potessero essere personaggi di spicco, così almeno si rivolgevano parlandone i paesani, ma la cosa che più attirò la mia attenzione fu la conferma della presenza del Guardacaccia Benimaru Nikaido. Il nostro uomo era presente nella villa e questo accese in me una scintilla: dovevo scoprire se fosse veramente il portatore di Ago.
    Decisi dunque di provare ad intrufolarmi, avevo potuto vedere sommariamente quali erano le difese della villa e, dai primi sguardi, non sembravano essere particolarmente rinforzate, malgrado gli ospiti. Soprattutto il settore occidentale, più distante dalla villa, sembrava essere più sguarnito di guardie. [Slot Tecnica - Attivazione Mondo di Tenebra, Basso] [ Occultamento PerfettoOccultamento Perfetto: L'utilizzatore è considerato parzialmente occultato: può essere furtivo anche se senza occultamenti ambientali e può vedere nell'oscurità.
    , Furtività 7,5]

    Sfruttando la tecnica segreta del mio clan e la luce incerta dell'alba, cercai di nascondermi alla vista di possibili guardie - dopo aver controllato che nessuno stesse facendo bado me - intrufolandomi in uno dei labirinti a siepe che costituivano i margini della tenuta a ovest. Dunque, sfruttando il chakra adesivo, avrei ignorato gli ostacoli naturali del labirinto. Mi rendevo conto di quanto potesse essere pericoloso quello che stavo facendo, per questo motivo mi mossi con la massima cautela: tenevo sempre sotto controllo la posizione delle guardie a vista, mi muovevo aspettando che distogliessero lo sguardo dalla mia posizione, sfruttavo le zone d'ombra delle siepi, controllavo insomma di non venire scoperto.
    Se fossi riuscito a superare il primo cerchio esterno del giardino senza essere scoperto, avrei trovato una zona ben diversa aprirsi ai miei occhi. Infatti, il parco passò da uno stile occidentale a quello orientale, caricandosi di specchi d'acqua e ricreando un minimalismo naturale delle piante ed alberi. Ancora una volta, conscio del pericolo, mi mossi con la massima cautela cercando sempre di sfruttare nascondigli nella penombra o, comunque, poco illuminati. Il riverbero dell'acqua avrebbe potuto nascondere i miei passi, ma avrei cercato di fare modo di non avvicinarmi mai abbastanza ad una guardia perché potesse sentire i miei soffici passi sul prato.

    Il motivo per il quale ero lì era semplice: individuare Nikaido, confermare la presenza di Ago e, magari, scoprire qualche informazione in più sugli ospiti della villa anche origlindo dialoghi tra guardie o lavoratori della villa. Per farlo mi sarei avvicinato sempre di più all'edificio che si stagliava di fronte a me, ma non sarei stato tanto stupido da mettere a repentaglio la missione, se avessi percepito il pericolo di venire scoperto, mi sarei dileguato rapidamente da quel luogo.


    Edited by Youshi2 - 29/11/2020, 22:17
     
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    Il Paese delle Cascate


    La Tenuta degli Hanta
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    Poche chiacchiere in giro per la città e dopo un'ora Youshi già sapeva quali fossero le questioni importanti e quali no. I boschi erano diventati più pericolosi per via di alcune bestie feroci che si credeva fossero state eradicate anni prima durante un torneo di caccia, ed erano ancora più massicce e violente, tanto che gli uomini del Guardacaccia erano spesso impegnati sia con le belve che con i bracconieri, che le cacciavano senza permesso danneggiando anche la selvaggina locale. Da notare che tutti parlavano del Guardacaccia quando c'era da dire cosa veniva fatto per affrontare i problemi, mentre il Nobile Hanta veniva citato solo quando si trattava di problemi, della sua propensione a far lavorare i cittadini come schiavi e in generale per le lamentele. Youshi scoprì anche che una carrozza era giunta da Takigakure una settimana prima e da allora il nobile, forse per la presenza di ospiti illustri anche se mai usciti dalla Villa, esigeva ancora di più dai suoi servitori e sudditi. Non raccolse ulteriori informazioni, dopotutto aveva poco tempo a disposizione e soprattutto aveva deciso di tentare una sortita senza avvisare gli altri membri del gruppo.

    Sfruttando le sue arti furtive fece un sopralluogo rapido intorno alla Villa trovando un punto debole nella sorveglianza e ricorrendo poi alla sua tecnica di clan per viaggiare non visto e indisturbato nel labirinto di siepi, alla ricerca di informazioni più approfondite. Superò il giardino occidentale aggirando le guardie e sfruttando le varie ombre delle strutture e degli alberi, avvicinandosi quindi a quello orientale e muovendosi, poco percepibile, vicino all'acqua per nascondere ulteriormente il rumore dei suoi passi. Cercava Benimaru Nikaido, pur non sapendo quale fosse il suo aspetto, per verificare che avesse Ago con sè, sempre che non la tenesse dentro un rotolo da richiamo o che comunque fosse al sicuro e la usasse solo durante le battaglie. Non si sarebbe immaginato certo ciò che invece si presentò davanti ai suoi occhi. Appostato dietro una piccola scultura poco oltre il lago, usandone l'ombra per massimizzare le sue capacità furtive, potè scorgere il porticato aperto dove un colossale guerriero con una spada altrettanto grande era inginocchiato, quasi in adorazione, con una mano tesa e le lacrime agli occhi.

    Davanti a lui, purtroppo nascosta nella penombra, una sagoma vagamente femminile con un velo che ne copriva il volto stava parlando di qualcosa apparentemente molto toccante, vista l'espressione di lui, ma era impossibile sentire da quella distanza anche con le percezioni di Youshi, per via di una brezza leggera che portava via i suoi. Se fosse rimasto a osservare avrebbe forse rischiato di essere scoperto, ma cosa poteva fare per avvicinarsi e sentire, sempre che gli interessasse? Se non avesse trovato modo di sentire, avrebbe solo visto qualcosa di poco comprensibile: con un coltello dalla foggia strana la donna avrebbe punto il palmo della mano, per poi lasciar cadere qualche goccia di sangue in quella dell'omone che, dimostrando immensa gratitudine, portò il liquido alle labbra nemmeno fosse una qualche reliquia sacra.
    Le guardie intanto stavano per muoversi...cosa avrebbe fatto Youshi?

    Fudoh intanto aveva gironzolato a modo suo, e chi più di un barbone professionista è abile a gironzolare? Con qualche chiacchiera e qualche momento di attenzione ai discorsi altrui comprese diverse cose della regione, e soprattutto seppe da alcuni servitori che ultimamente diversi medici erano stati convocati a palazzo e poi cacciati di malomodo, quindi forse poteva trovare davvero lavoro, anche se certo avrebbero guardato con sospetto le sue sembianze così giovani. Naturalmente non avevano idea del perchè di quel viavai di guaritori. Il Lord si chiamava Hakurou Hanta, cinquant'anni e con una figlia sui trenta che, si diceva, era malata di mente ed era stata mandata lontano per curarsi. L'assenza di un erede maschio pareva essere un tabù da quelle parti, visto il vissuto del nobile. In ogni caso, una volta raccolte abbastanza notizie, il kiriano si diresse alla tenuta dove il maggiordomo attendeva davanti alla porta, con una fila di cinque o sei persone prima di Fudoh che erano là per chiedere udienza.

    Il maggiordomo aveva un aspetto giovane e in qualche modo sinistro, come se dietro quell'aria fredda ed efficiente si nascondesse un'animo sporco...ma forse era solo a causa del taglio degli occhi e della forma degli occhiali che gli attribuivano quelle sensazioni, forse a sproposito. Davanti a Fudoh tre persone che potevano essere contadini, poi un donna anziana e per finire una ragazza giovane con uno strano oggetto avvolto in un panno e, appeso alla cintura, quello che sembrava essere un coprifronte con un simbolo che pareva una V con due linee allungate orizzontali all'estremità superiore [Immagine]

    e che stava in quel momento finendo di discutere col maggiordomo che, freddamente, la invitò ad andarsene. Non senza serrare le labbra per l'ira e imporporarsi, la ragazza se ne andò, lasciando che la fila scorresse.

    Quando fu infine il momento di Fudoh (un contadino venne fatto entrare, gli altri vennero allontanati) ecco che il Maggiordomo ebbe un lampo di interesse quando venne nominata la parola "medico". Non sei un pò troppo giovane per essere un medico? Abbiamo già avuto la nostra dose di ciarlatani. Disse con una voce bassa e matura, che forse aggiungeva cinque o sei anni all'aspetto per altri versi giovane dell'occhialuto. Tuttavia, se non temi le venti frustate che attendono chi mente, allora vieni con me. C'è un paziente che finora nessuno dei medici del circondario è riuscito a curare. Se sarai utile potremmo considerare di assumerti. Fece un cenno a uno dei servitori di prendere il suo posto, quindi si incamminò verso il giardino, non diretto dentro l'edificio ma piuttosto verso una casetta secondaria nella porzione sud-est del giardino in stile occidentale, forse gli alloggi delle guardie o della servitù, senza dire nulla nè fornire informazioni, ma facendo un cenno a uno dei servitori incontrati lungo la via, che corse via forse a portare qualche ordine. Fudoh venne fatto accomodare nella piccola abitazione, con un corridoio oltre l'ingresso e poi una porta di carta scorrevole sulla sinistra. Il maggiordomo la fece scorrere, rivelando un uomo sulla sessantina, magro ed emaciato. Una rapida analisi avrebbe rivelato disturbi neurologici, un battito irregolare e un polso molto debole, e con qualche minuto il ninja medico avrebbe compreso che gli organi interni dell'uomo, anche senza scomodare gli esami ematochimici (pur presenti in una busta poco distante che avrebbe potuto guardare) erano evidentemente in sofferenza, come accade a volte negli stati di shock a causa di gravi infezioni, avvelenamenti o emorragie massive, anche se non riscontrava nulla di tutto questo. Non sappiamo cosa abbia, e vorremmo che tu lo stabilizzassi e curassi. Si chiama Baek, è un servo di questa casata da tre anni. Disse il maggiordomo, lasciandoli soli nella stanza (un misero cubicolo di forse quattro metri quadrati, con un fuuton su cui stava il malato, una sedia a mò di comodino con sopra le sue analisi e un vassoio con acqua e un bicchiere, intonsi). Maru è un suo buon amico, resterà fuori dalla porta, puoi interfacciarti con lui. Aggiunse mentre lasciava il posto a un servo

    che avrebbe controllato la situazione restando nel corridoio, dopo un breve cenno del capo e un sorriso sicuro di sè rivolto a Fudoh. Baek aveva diciassette anni quando è stato assunto. Concluse così il maggiordomo, allontanandosi.

    Quanto a me...si può dire che feci degli incontri altrettanto interessanti.
     
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    Falce dei Kaguya


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    L'Età che dimostri


    Male...



    Vi dirò, prima di lasciare la piccola locanda dove ci eravamo riuniti, vedere il Tokugawa che beveva da una fialetta quello che mi parve sangue e poi disse due frasi un pò sconclusionate su tali "Nonna Kagome" e "Ahri Yamanaka" mi lasciò assieme schifato e perplesso.
    Youshi-san, lo sai che fa male bere il sangue? Non so nemmeno se lo fanno le evocazioni del Mizukage, sicuro per le persone, almeno di casi di estrema necessità, per il sostentamento, è fortemente sconsigliato.
    Se hai problemi con il Ferro, possiamo parlarne.
    , c'era, mi resi conto dopo averlo detto, un sottile doppio senso, considerato il racconto della precedente missione, ma evitai di sottolinearlo, magari era sfuggito.

    Ad ogni modo, come vi dicevo, partimmo verso la tenuta degli Hanta e lì ci dividemmo.

    [...]

    Non ci misi troppo a scoprire qualche utile informazione: prima di tutto il nome del lord di quel feudo, o meglio non sono sicuro che si potessero definire "feudo", quelle terre... cioé, il Paese della Cascata com'era organizzato?
    Scusate, sto divagando, dicevo: il signore di quelle terre era tale Hakurou Hanta, aveva problemi tanto nelle sue terre, quanto in casa e nello specifico, nella tenuta di recente erano stati richiesti molti medici, il ché fu, per me, un vero colpo di fortuna, così, come già vi dicevo, mi avvicinai all'edificio centrale, presentandomi come un medico.
    C'era un pò di fila, ma attesi, mentre un maggiordomo disquisiva con tutti i questuanti, compresa una strana ragazza con un coprifronte che non avevo mai visto prima, legato alla cintura.
    Attesi il mio turno nella fila, seppur per un tratto seguii con lo sguardo la ragazzina con il coprifronte, mi avevano spiegato a grandi linee com'era quello dei ninja della Cascata e non sembrava coincidere, ma, di certo, non era nessuno dei simboli accademici a me noti.
    Alla fine, arrivato davanti al maggiordomo mi trovai questo tizio dalla sguardo veramente pessimo, che mi scrutò e parlò con quel tono tipico che m'aveva fatto venir voglia di diventare un ninja per prendere a pugni tutti i saccenti che ritengono che la loro condizione sociale e modo di fare gli dia il diritto di giudicare il prossimo.
    E' l'età che si dimostra a decidere se uno può essere un buon medico o meno?, replicai al suo commento, per poi fare spallucce alla minaccia delle frustate ed ascoltare il resto della spiegazione.
    "Un paziente che nessun medico aveva saputo curare" era una descrizione un pò generica, per quanto non delle più ottimistiche, comunque feci un cenno affermativo al suo invito di seguirlo.
    Va bene, vediamo questo paziente, mi faccia strada, Maggiordomo-san. Chissà che così non la smettiate di frustare la gente., conclusi sorridente.

    Dopo aver seguito un percorso laterale, alla fine, arrivammo in una piccola abitazione con due sole stanze, o meglio, un ingresso e, dopo il corridoio quella che sembrava la stanza da letto, o più che altro un tumulo per un individuo che stava veramente male, da ciò che vidi.
    Credetemi, in ospedale ne avevo viste di persone ridotte male: avvelenamenti, malattie, traumi di vario genere, quel tizio sembrava essere molto deperito e privo di forze, in una condizione fisica davvero brutta per la sua età.
    Feci un paio di controlli fra i più basilari sul cuore e quant'altro e mi fermai, giusto il tempo necessario per sentire le parole del Maggiordomo: l'uomo si chiamava Baek, lavorava per loro da 3 anni e non sapevano esattamente cosa lo avesse colpito, io dovevo curarlo, tutte buone informazioni per un'idea generale, ma non utilissime per capire cosa gli fosse capitato.
    C'era un suo amico fuori la porta, nel corridoio, informazione potenzialmente utile.
    Ma la vera sorpresa fu l'ultima informazione: Baek aveva iniziato a lavorare per loro a 17 anni, quindi ne aveva 20!
    Ne dimostra 3 volte tanto!, fu il mio primo pensiero.
    Mi fermai un attimo, mi inginocchiai vicino al malato, Mi sente, Baek-san? Mi chiamo Fudoh, piacere di conoscerla. Riesce a parlare?, chiesi e nel frattempo avrei fatto un nuovo controllo generale: gli organi interni che sembravano prossimi ad un crollo, il battito irregolare, debole.
    In una situazione del genere, il mio primo pensiero sarebbe stato un avvelenamento, ma conoscevo qualche veleno, per quanto non mi ritenessi il più grande degli esperti, ma non avevo mai visto niente capace di far triplicare gli anni, di una vittima.
    Non vedevo segni evidenti di cancrene, emorragie o altro di simile, ma, ancora una volta, non potevano spiegare un invecchiamento così rapido.
    Una qualche malattia di famiglia?, mi balenò in mente e, assieme a quella domanda, una consapevolezza: mi servivano più informazioni.

    Mi approcciai al suo amico, nel corridoio: Maru-san, giusto? Mi scusi, avrei bisogno di qualche informazione per avere un quadro clinico più chiaro e, anche, per comprendere meglio la situazione.
    Prima di tutto: da quanto conosce Baek-san? Siete amici, mi diceva... Maggiordomo-san, ma lo eravate da prima di venire a lavorare qui? Lei sa se per caso ci sono altri strani casi simili nella famiglia di Baek-san? E' una situazione decisamente singolare, è difficile che qualcuno abbia un così rapido decadimento fisico e la notizia non si diffonda.
    Secondariamente: quando è iniziato questo decadimento? Quali sono stati i primi sintomi e quanto ci è voluto perché arrivasse a queste condizioni? E, soprattutto, se non si tratta di una qualche malattia, cosa può aver fatto di particolarmente eclatante che lo riducesse in queste condizioni?
    , a quel punto mi fermai ed ispirai profondamente, perché un'ultima domanda mi era passata per la testa.
    C'è anche un'altra questione, Maru-san: perché? Perché è tanto importante che io lo curi?
    Mi spiego meglio: immagino che, come ogni bravo capo, o comunque chiamate il lord Hanta qui, lui si preoccupi per i suoi sottoposti, ma tanti medici diversi, implicano un discreto impegno nel volerlo curare e per esperienza personale, un capo dà un valore costruttivo alle proprie risorse fino ad un certo punto.
    , sì il mio parere su Elmo-san non è dei migliori, non serve che me lo ripetiate, Quindi se è così importante curare Baek-san, o il Lord Hanta è una fantastica persona, e sarò ben lieto di lavorare per lui, oppure mi vengono due sole opzioni in mente: in qualche modo si sente responsabile di ciò che è successo a Baek-san, oppure teme che anche altre persone della sua magione possano avere, o abbiano già avuto, la stessa sorte. Il ché mi riporta alla questione fondamentale per poter capire come curare tutto questo, intuirne la causa., conclusi.
    Speravo in qualche informazione, anche un misero indizio, che mi aiutasse a capire tanto la velocità del invecchiamento fisico, quanto le possibili cause dello stesso ed in funzione di ciò, avrei sia riletto le analisi fatte, quanto ricontrollato il paziente, con un occhio possibilmente più critico. [Abilità]
    Stavo anche valutando le mie opzioni: potevo provare a dargli qualche tonico, ma non sapendo cosa avesse, avrei forse potuto ottenere il risultato opposto; di usare il bisturi di chakra per provare a prelevare qualche segmento di tessuto, prima dovevo capire meglio cosa avesse, per selezionare la giusta area su cui fare un'incisione.
    Mi passò persino per la testa di usare il mio tirapugni, provare ad alleviare con quello i suoi mali, ma probabilmente avrei preso sessanta frustate, se ci avessi provato.
    A quel punto, almeno per alleviare un pò le sue condizioni, avrei avvicinato le mani alla zona addominale, nell'area del pancreas, prima, e del fegato dopo, provando un leggero uso delle Mani Curative. [Tecnica + Abilità]
    A quel punto avrei cercato di farmi un'idea migliore e di analizzare cosa sarebbe potuto succedere.

    [Le Indagini di Yato]

    Il chunin della Foglia, intanto, avrebbe portato avanti la sua di indagine.
    Ma se le mie mi avevano portato a propormi come medico e quelle di Youshi-san lo avevano condotto a tentare un'infiltrazione fra le ombre, il Senju avrebbe scoperto ben altro.
    Avrebbe sentito molte storie sulle bestie nei boschi, c'era chi faceva paragoni con i fatti avvenuti quasi dieci anni prima, poi c'era chi discuteva di una madre disperata, perché i suoi figli si erano persi proprio in quei boschi.
    Tutte voci che avrebbero dato adito a possibili informazioni utili, oppure a dati falsati dall'esagerazione, questo finché non incontrò un piccolo assembramento di persone.
    Quando Yato si fosse fermato ad ascoltarli, avrebbe visto un uomo piuttosto anziano urlare alla folla: Ve lo dico io: la situazione è peggiore di 10 anni fa! Dovrebbero organizzare un'altra battuta di caccia!, ma un secondo avrebbe risposto: Adesso abbiamo Nikaido-sama ed i suoi uomini che ci proteggono, non serve una battuta di caccia!, ci sarebbe stato un brusio favorevole a quelle parole.
    Giusto l'altro giorno, uno della squadra di Nikaido-sama è tornato con un gigantesco mostro! Un felino con una criniera d'ossa, era gigantesco, grande come tre persone messe assieme! E le zanne? Sciabole grandi come dei bambini, vi dico!
    Quelle parole produssero un maggior brusio e diverse risate ed urla, ma non era quella la cosa importante, la cosa importante fu ciò che Yato captò da due figure che gli passarono accanto.

    E' stato davvero così eccitante quella volta, Fukuro-san? La battuta di caccia dove ha partecipato anche l'Hokage? C'erano dei mostri simili?

    Una frase singola, che, però, avrebbe potuto portare il giovane Senju a cercarne il fautore, individuando un duo che stava leggermente più in disparte.
    Uno era un longilineo individuo (non era chiaro se fosse uomo o donna) completamente celato da un mantello nero ed un cappuccio, l'altro era un ragazzo poco più giovane di noi, con un vistoso cappello a cui era appeso un coprifronte che Yato aveva già visto, ai tempi del Kappa: il simbolo del villaggio della Zanna! [Zannuto 2]

    Ohhhh andiamo, Fukuro-san, ho saputo che a quella battuta di caccia avevamo mandato due dei nostri! C'era anche suo zio, che ai tempi era un chunin, come noi adesso! Mi dica qualcosa: è vero che l'Hokage è una Montagna umana che evoca draghi volanti? Ho sentito parlare dei fatti della Tregua e di una missione nel paese del Fulmine del periodo di questa caccia! Su su!
    Il ragazzino era, decisamente, ostinato e fastidioso, oltre che molto rumoroso, cosa che non si poteva dire dell'interlocutore.
    Sì, Bao-kun, mio zio faceva parte di quella battuta di caccia: mi ha raccontato di strani lupi-coniglio e di diversi ninja che parteciparono quella volta, fra cui l'Hokage, che ai tempi era solo un chunin, però., rispose con voce smorzata l'altra figura.
    Fukuro-san lo sa che per i dettagli lei non è proprio la persona più generosa di questo mondo?, lamentò allora il giovane Bao.
    So che viaggiava con una sua evocazione, una sorta di kappa, o qualcosa del genere..., concesse l'altro, con un leggero sospiro.
    Kappa? Ma dalle informazioni del villaggio, l'Hokage evoca draghi, o no?
    Draghi... Kappa... lucertole, non siamo qui per parlare di un nostro nemico, ma piuttosto della missione in oggetto: completare ciò che 10 anni fa non riuscì a mio zio, recuperare una di queste creature perché il clan Chiba possa studiarli., tagliò corto ancora una volta l'altro.
    Eh... stavolta non hanno nemmeno indetto una caccia, grazie a questo Nikaido di cui parlano tutti, però c'è sempre la storia dei due bambini scomparsi, potremmo usare la madre disperata?
    Potrebbe essere rischioso, pare che ci sia qualcuno già ad aiutarla, ma forse la nostra terza compagnia di squadra potrebbe tornare con buone notizie., concluse "Fukuro-san".

    I due si sarebbero quindi allontanati dalla folla, Yato cosa avrebbe fatto? Li avrebbe seguiti? O avrebbe cercato ulteriori informazioni su questa madre ed i bambini scomparsi?

    Nel secondo caso, qualche prima notizia utile sarebbe stata facile da ottenere: la "madre" in questione era una donna proveniente dal Paese del Cerchio che si era trasferita in quello delle Cascate per amore, avendo sposato un uomo di quei luoghi.
    Non c'erano molte notizie sul marito, la gente parlava poco di lui: la notizia sulla bocca di tutti erano questi due ragazzini scomparsi, da alcuni giorni, nel bosco.
    Sembrava che il nobile Hanta volesse mobilitare i suoi per aiutare, ma sembrava anche che la "madre" non si fidasse molto del Guardacaccia (cosa che sconvolgeva la gente del luogo), anzi avesse chiesto aiuti da altre fonti.
    Non era chiaro dove adesso la donna si trovasse, ma forse Yato avrebbe potuto scoprire di più?
    E se avesse seguito i due della Zanna? Come si sarebbe organizzato per studiare le loro di mosse?
     
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    La Signora di Taki


    V

    Malgrado la presenza lungo il perimetro di una moltitudine di guardie, individuato il lato meno fornito, non fu difficile entrare all'interno del giardino della villa. Mentre mi muovevo da un'ombra all'altra, cercando in brevi scatti di nascondermi dalla vista delle vedette, mi domandai più volte perché avessero lasciato quel lato della magione sfornito. La mancata risposta a tale domanda, mi portò ad essere sospettoso, muovendomi con più cautela cercando di individuare i pericoli o tranelli per i quali vi fosse stato un utilizzo più limitato delle loro risorse. Probabilmente, pensai mentre nascosto dietro un cespuglio attendevo che una guardia passasse per raggiungere un secondo nascondiglio, non avendo individuato lungo la strada alcun altro pericolo, malgrado la presenza di un ospite importante del nobile Hanta, ritenevano minima la possibilità che qualcuno provasse ad infiltrarsi. Ciò, il fatto che non fossero sul chi va là, avrebbe potuto tornare immensamente a nostro vantaggio, se tale fosse rimasto. Con la dovuta calma e le precauzioni del caso, raggiunsi infine a vista della tenuta.
    Nascosto nell'ombra di una statua potei vedere gli interni di una stanza tramite una porta aperta che dava sul porticato, in realtà non riuscii a vedere molto perché una figura enorme stagliava su tutto. E lui, forse, era il motivo per il quale quel lato era maggiormente sguarnito. A colloquio con quell'uomo vi era una donna, il cui velo che indossava non mi permise di vederne i tratti in maniera nitida; ero troppo distante per sentire ciò di cui stessero parlando, ma dalla posizione in cui era l'uomo e la sua espressione del viso, sembrava che stessero toccando corde profonde dell'animo del gigante. Decisi di non tentare di avvicinarmi, ero entrato nel giardino per un rapido sopralluogo, non volevo far scattare particolari misure di sicurezza e compromettere la missione. Rimasi dunque ad osservare, mentre la donna, impugnato un particolare coltello, prima si tagliò il palmo della mano, poi versò qualche goccia del sangue tra i badili che si ritrovava per mani l'omone il quale, con le lacrime agli occhi, sembrò berne una parte.

    Non potei rimanere un attimo di più ad osservare ciò che stava accadendo, infatti un gruppo di guardie si stava avvicinando alla mia posizione e, come detto, non era ammissibile che venissi scoperto all'interno della magione. Scomparii in una frazione di secondo, ritrovandomi in un'ombra a circa una decina di metri da dove mi trovavo in precedenza. Era ora di riportare le informazioni che avevo raccolto al resto del team, oltre alla scena che avevo visto, c'era anche la questione delle bestie nella foresta e l'astio dei cittadini verso il nobile compensato dall'adorazione per il portatore di Ago.
    Quindi, non lasciandomi però prendere dalla fretta, ritornai sui miei passi, assicurandomi che nessuno facesse bado alle zone in cui mi muovevo con la massima cautela e furtività. Sfruttando, lì dove ci fosse stato troppo spazio aperto e in pieno sole, le ombre come ponte per teletrasportarmici. Avrei fatto allo stesso modo per uscire dal perimetro della villa, comparendo tra le ombre di un vincolo ad una decina di metri dal punto più estremo del giardino e, assicuratomi che nessuno avesse notato la mia comparsa, ancora sotto l'effetto della tecnica della trasformazione, avrei camminato con calma verso il punto di ritrovo con gli altri chunin del team.

    Una volta riuniti in un luogo distante da orecchie indiscrete, li avrei salutati con un cenno e, a voce basse ma non bisbigliando, li salutai Avete trovato qualcosa di utile? se uno di loro, o entrambi, avessero sentito l'urgenza di dire subito ciò che avevano sentito e trovato, me ne sarei stato zitto ascoltandoli molto attentamente. Se nessuno dei due avesse avuto particolare urgenza, allora avrei parlato per primo iniziando dalla voci che avevo sentito per le strade Benimaru Nikaido insieme ai suoi uomini si stanno occupando di cacciare delle bestie feroci, che si pensava fossero state eliminate dalla zona anni fa, non so che fattezze abbiano e quanto siano effettivamente pericolose. Sicuro è che se dovessimo inoltrarci nei boschi ora, oltre agli uomini del guardiacaccia, sapremmo quale altro pericolo ci potrebbe attendere Ero molto contento che potessimo prevedere i pericoli che ci avrebbero atteso nelle foreste, era questo il motivo per il quale avevano iniziato la nostra ricerca dalla magione e il borgo Inoltre, ascoltando gli umori degli abitanti, sembra che il guardiacaccia goda di molto più favore rispetto al nobile Hanta, il quale sfrutta i cittadini come schiavi o quasi quindi feci una piccola pausa grattandomi la guancia, non sapevo se avrebbero apprezzato la mia scappatella nel giardino della villa, ma cercai di metterla giù in maniera obiettiva Ho trovato una falla nel sistema di sicurezza perimetrale della villa, un punto di accesso tramite cui, se si è abbastanza abili, si riesce ad arrivare nei pressi dell'abitazione senza andare nell'occhio alzai lo sguardo verso i miei due compagni di missione Volevo solo fare una perlustrazione, sono sicuro di non essere stato individuato, non ho lasciato tracce né mi sono fatto vedere o sentire da qualche guardia cercai di rassicurarli, nel caso uno dei due si fosse mostrato preoccupato circa la segretezza della missione Stavo cercando Nikaido, o meglio, Ago. Ma non ho trovato nulla di tutto ciò, piuttosto una scena particolare: un colloquio tra una donna, celata da un velo, e un uomo dalla fattezze esagerate, enorme. Questo sembrava commosso, aveva le lacrime agli occhi, mi è sembrato di assistere ad un qualche tipo di rito. Infatti la donna, con un coltello, si è procurata un taglio sul palmo e poi ne ha versato qualche goccia tra le mani dell'uomo il quale, mi pare, se lo sia bevuto. O comunque portato alla bocca quindi mi feci zitto, lasciando il tempo ai miei compagni di assimilare le informazioni e pormi eventuali domande, nel frattempo ripensavo alle informazioni in mio possesso Ah, un'ultima cosa che mi sono dimenticato, una settimana fa è arrivata una carrozza, a quanto pare degli ospiti illustri dato che il nobile Hanta sta chiedendo il doppio dai propri cittadini. Comunque non si sono mai mostrati, non so nulla sul loro conto



     
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    Il Paese delle Cascate


    La Tenuta degli Hanta
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    Le Cure di Fudoh
    A nulla valsero le domande di Fudoh al suo strano paziente, che replicò solo con un vago, agonizzante suono gutturale che nella sua esperienza indicava il progressivo irrigidimento dell'albero respiratorio, inequivocabile segno della morte in avvicinamento e della scarsa possibilità di fare qualcosa al riguardo. Maru era vicino e guardava il giovane ancora sotto Henge con scarso interesse, come se considerasse Baek assolutamente spacciato e Fudoh al pari dei sedicenti ciarlatani che lo avevano preceduto. Non sono amico di Baek. Rispose Maru. Ma lo conosco da un pò. Io sono qui da un anno e mezzo, grosso modo. Nel mentre si accese una sigaretta, fumandola con aria distaccata e non spegnendola nemmeno su richiesta. Da quello che so non ha famiglia. Ma è il terzo servitore a morire così. Aspirò avidamente dalla sigaretta. Tutti e tre sono diventati improvvisamente molto più bravi ed efficienti per qualche tempo...e poi questo. Fece un cenno del capo disinteressato al moribondo mentre espirava il fumo. E non avevano compiti specifici: pulizie, riordinare, far legna, magazzino. Niente di che o di diverso da altri. Lui è così da una settimana, precipitato in due o tre ore con la debolezza, e non ha mangiato o fatto niente di diverso dagli altri servitori. Il nobile vuole che sia risolto il problema prima che capiti ad altri. Nessuna causa trovata al momento. Era probabilmente quanto aveva detto a tutti gli altri medici prima di Fudoh, tale era il suo distacco, ma non sembrava nemmeno minimamente preoccupato che potesse capitare anche a lui.

    Nessuna causa medica credibile poteva spiegare, per quanto Fudoh ne sapesse, quella condizione. Alcune forme di invecchiamo precoce esistono, su base genetica o familiare, o per esposizione a determinate sostanze tossiche per periodi prolungati, ma nulla che possa agire con quelle tempistiche. La scienza medica non poteva spiegare quella situazione. Nonostante tutto c'era sempre la possibilità di utilizzare le specifiche arti mediche ninja, che spesso trascendevano le possibilità della scienza, anche se sfruttarle senza sapere esattamente cosa si andava a curare in genere era di scarsa utilità. E tuttavia, quando il chakra guaritore di Fudoh attraversò il corpo di Baek, il primario barbone percepì chiaramente, in modo assolutamente inaspettato, quella sensazione di "vicinanza" che aveva avuto all'Abete, riuscendo persino a intercettarne la provenienza esatta all'interno del ferito: una sorta di punto luminoso e pulsante, che batteva all'unisono col cuore del kiriano stesso, e sentiva chiaramente che quella fonte di energia aveva ramificazioni in tutto il corpo del moribondo..lo stava prosciugando! Più ci si concentrava e più lo percepiva, ed era certo di poterlo attirare a sè con il suo chakra naturale/gravitazionale, anzi, era come se fosse la cosa giusta da fare, come se dovesse riprendersi ciò che era suo.

    Intuiva che asportare quella fonte di energia sarebbe stato semplice e al contempo inutile per Baek: il danno era già fatto, non era reversibile e probabilmente gli restavano poche ore di vita...giorni al massimo. Ma poteva reclamare per sè ciò che sentiva come proprio senza che Maru o altri se ne rendessero conto. Se lo avesse fatto avrebbe certamente percepito un discreto senso di soddisfazione, ma sul momento non percepì nessun cambiamento significativo [Nota]Ottieni 1 tacca in Forza e al CAP in Forza per il resto della giocata, poi l'effetto si attenua e diventa irrilevante.. Anche riottenendo quella scintilla di potere Baek era spacciato...come poteva allontanarsi senza rischiare le frustate? O come altro se la sarebbe cavata?

    Le Indagini di Yato
    Madri che cercavano i figli dispersi. Bestie giganti che aggredivano i passanti e il Guardacaccia e i suoi uomini che ogni tanto ne abbattevano una. Battute di caccia massiva per controllare la riproduzione di quegli esseri che parevano in giro da più di dieci anni. Nulla di tutto questo sembrava potermi avvicinare a Benimaru Nikaido...anche se fose una Battuta di Caccia ufficiale avrebbe sicuramente portato a confrontarci con quell'uomo misterioso. Tutto stava a vedere se realmente era il portatore di Ago o aveva solo voluto battezzare una sua arma con il medesimo nome. Occultato dalla Trasformazione, mentre mi muovevo con l'orecchio teso tra i vicoli e le strade più trafficate in cerca di dettagli da usare a mio vantaggio, captai uno stralcio di conversazione che mi fece irrigidire e ci volle tutta la mia forza di volontà per non sgranare gli occhi e voltarmi a guardare la fonte. Almeno in quel piccolo frangente ero migliorato rispetto al passato.

    Feci alcuni passi, fermandomi a osservare una vetrina e approfittandone per gettare un'occhiata di sfuggita ai due individui che sembravano avere informazioni sul Bersaglio. Come sempre la Missione, quella vera, quella fondamentale, aveva la precedenza. Usai ogni arte in mio possesso, unita all'aspetto incospicuo che avevo assunto a inizio investigazione, per mantenere la posizione fingendomi interessato a quel semplice negozio di articoli per la casa, come soppesando i vari prezzi, ma le mie orecchie erano tese e pronte a captare ogni informazione [Abilità]. L'Hokage era passato da quelle parti dieci anni prima, partecipando alla battuta di caccia di cui avevo sentito parlare, e sembrava che quell'uomo di nome Fukuro (ma era il nome o il cognome?) fosse imparentato con qualcuno che aveva partecipato a sua volta. Lupi-coniglio o bestie con zanne smisurate poco cambiava, ma era come se la foresta fosse abitata da mutazioni e aberrazioni non presenti altrove. I ninja, membri della Zanna a giudicare dal loro coprifronte, erano in tre, sempre che non stessero volutamente diffondendo false informazioni, e avevano un incarico semplice e che non contrastava i nostri.

    O per meglio dire che poteva facilitare i nostri. I ninja di Ame che erano stati uccisi come bracconieri avevano probabilmente lo stesso scopo dei tre ninja della Zanna, ma loro non volevano inimicarsi Nikaido. Ma con le giuste manipolazioni avremmo forse potuto attirare il Guardacaccia contro di loro e poi approfittare di uno scontro per avere ciò che volevamo. Tutto stava nel decidere un piano d'azione. I due si stavano allontanando e il mio appuntamento con gli altri membri del gruppo non era distante...dovevo prendere una decisione alla svelta! Lasciai da parte la questione della madre e dei figli dispersi, non mi sembrava importante sul momento, e quando i due se ne andarono cercai di pedinarli, all'inizio facendo uso delle mie doti furtive e dopo un poco commettendo volutamente degli errori, proprio per farmi notare. Se si fossero voltati o in qualche modo avessero ordito un trucco per fermarmi e interrogarmi avrei sfoggiato un sorriso sicuro e abbozzato un mezzo inchino. I Ninja della Zanna sono abili. Ma forse un pò chiacchieroni. Non ho potuto fare a meno di sentire quanto stavate dicendo e sono molto, molto interessato. Sorrisi. Questo aspetto è falso, come potrete intuire. Potete chiamarmi Bokushin...ho un briciolo di fama per cui forse potreste aver sentito parlare di me. [Abilità] Spiegai. Ma anche se così non fosse, vi basti sapere che al momento ho assoldato tre ninja accademici per un incarico riguardo il Guardacaccia...e sono interessato anche io alle creature del bosco, in un certo senso, ma mi basta qualche campione di sangue e denti. Ovviamente i tre fessi non sanno di lavorare per me. So che tra Zanna e Accademia non corre buon sangue, ma so anche che a volte si è riusciti a collaborare, come alla Colonna Inesistente. Congiunsi le mani. Gli obiettivi sono analoghi e non contrastanti, e non credo che ci si pesterebbe i piedi a vicenda. Che ne direste di una breve tregua? In ogni caso questa regione è al di fuori dal controllo tanto accademico quanto vostro. Avevo gettato un'esca. Era rischioso, ma in quel momento una spolverata di verità e mezze verità in parti uguali, proprio come usava fare il Sensei, era probabilmente la scelta migliore: quello era il suo metodo quando aveva a che fare con la Zanna, in fondo.

    La Riunione del Trio
    Posto che sia io che Fedoh-san fossimo sopravvissuti alle nostre piccole prove, avremmo potuto riferire tutto. Ovviamente avrei cercato di seminare eventuali inseguitori prima dell'incontro e, riguardo alla Zanna, avrei solo riferito della loro presenza, disegnando il loro coprifronte se per caso i due Kiriani fossero stati ignari di quel gruppo di ninja ostili. Avrei comunque riferito delle voci che mi erano giunte e poi ascoltato con attenzione il resoconto degli altri due. Le strade erano molteplici e in caso di tregua con la Zanna avrei riferito dei loro interessi, dicendo che li avevo convinti con un piccolo stratagemma che non avrebbe nuociuto nè a loro nè a me. Certo, riunire le informazioni era complesso...avrei atteso che Youshi e Fudoh-san, il primo come caposquadra e il secondo come ninja con maggiore esperienza, stabilissero una possibile linea d'azione.
     
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    Uno strano avvenimento


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    Sapete, ero lì, con il mio povero paziente, Baek, stavo cercando di comunicare con lui e l'unica cosa che ricevetti come risposta erano dei rantoli che mi dimostrarono due cose: la prima era che le pessime condizioni di quel mio coetaneo riguardavano anche il suo apparato respiratorio il ché riduceva ulteriormente le scarse possibilità di successo della sua guarigione; inoltre tutto ciò mi portò ad appuntarmi mentalmente che, forse, una qualche tecnica per la comunicazione mentale, mi sarebbe servita, avevo letto che alcuni esperti in interrogatori avevano abilità simili.
    Cercai poi di ottenere qualche informazione da Maru, l'individuo che mi era stato suggerito fosse amico del moribondo, ma di amichevole aveva ben poco.
    Era a dir poco strafottente verso il malato!
    Quando lo vidi accendere la sigaretta, il medico in me ebbe quasi voglia di sparargli una spinta gravitazionale-naturale in piena faccia e lasciarlo bruciarsi con la sigaretta stessa, ma evitai di farlo.
    In compenso, ascoltai le sue spiegazioni.
    Il terzo a presentare questi sintomi, tutta gente normale che ha improvvisamente iniziato ad essere più produttiva e poi sono finiti così., mi appuntai queste informazioni e poi chiesi per ulteriori dati: Quando sono iniziati questi casi? Baek-san, qui, sta così da una settimana, ma per quanto stato è molto più capace prima di star male? E gli altri due? Sono stati assieme, o avevano qualche fattore comune, o almeno qualche conoscenza?, chiesi.
    E se vi state chiedendo perché ho fatto quelle domande, bé, se non c'erano motivi genetici e naturali per tutto questo, forse era stato qualcosa che aveva ingerito, forse il primo paziente era stato il primo a prendere un qualche medicinale, o qualche tonico, che però non aveva gli effetti attesi.
    Sarebbe stata anche una bella teoria, vi dirò, non fosse stato che non c'erano nelle analisi del sangue indicazioni per veleni o simili.

    A quel punto, come vi dicevo, provai ad usare il chakra curativo assieme alle mie doti mediche da ninja e lì arrivò la vera sorpresa: ci volle qualche attimo, ma poi lo sentii, quasi come all'Abete, durante il mio "sogno", quasi come con l'albero di Tsuya, ma diverso da entrambi.
    All'Abete quel "sogno" mi aveva dato un senso di perdita, di qualcosa che era "conosciuto", quasi "simile" in qualche modo, ma che stavo perdendo, qui la sensazione era diverso, qui si andava oltre il "conosciuto", qui sentivo che mi era molto più affine e, soprattutto, attraverso il mio chakra, riuscii ad individuare cos'era e dove fosse all'interno del corpo di Baek.
    Era una sorta di "scintilla", un piccolo punto luminoso vibrante, che vibrava in sintonia con me!
    Ma che cosa?, ebbi il tempo di chiedermi e mentre lo sentivo, mentre avvertivo quella cosa ebbi due certezza: la prima era che il povero Baek era spacciato, che quella scintilla stava rubando le sue forze, ormai era da una settimana che si nutriva di lui, a quel che diceva Maru, quindi, ipotizzai, fosse per quello che la "scintilla" lo aveva ormai prosciugato.
    La seconda consapevolezza, invece, era la proprietà di quella "fonte" di energia: era mia!
    Ebbi un'esitazione: sentivo quella scintilla come mia, sentivo che quel piccolo bagliore di energia, che stava divorando quel poverino, avevo tutto il diritto di attirarlo verso di me con il chakra naturale-gravitazionale, ma che effetti avrebbe avuto su Baek?
    Lo avrebbe salvato? Ne dubitavo. Lo avrebbe ucciso? Era, purtroppo, già spacciato, forse se fossi arrivato una settimana prima, avrei potuto sottrarre quella scintilla e lasciarlo vivere.
    Così, usai il chakra naturale-gravitazionale per attirare a me la scintilla, il corpo di Baek non parve avere effetti da tutto ciò, lo stesso Manu parve non accorgersi di niente.
    Io? Ebbi un improvviso senso di appagamento, una cosa che, lo ammetto, non mi era solita, specie considerando che la persona davanti a me era destinata a morire di lì a poco.
    Ma come aveva ottenuto quella scintilla? Mi guardai intorno, cercando di capirci qualcosa. [Abilità]Percezione degli Dei Guerrieri
    Arte: L'utilizzatore, tramite un round di concentrazione, può comprendere se una delle Armi di Iwa si trova entro un chilometro. E' possibile utilizzare questa capacità solo una volta al giorno.[Da genin in su]


    Restava un problema: Come me ne vado da qui?
    Avevo scoperto ben poco, tranne qualche notizia sul lord Hanta e su cosa stava succedendo ad alcuni dei suoi lavoranti, soprattutto, dovevo tornare da Youshi-san e Yato-san, la missione non era curare la gente del luogo, era trovare quel Nikaido.
    Fu lì che mi ricordai delle parole confuse del Tokugawa la sera prima: La signora fa dei doni! ed una qualche "nonna Kagome" non aveva retto al dono ed era morta? Aveva detto così, no?
    Che fosse quella scintilla il "dono"?
    E la mia mente ipotizzò una teoria un pò bruttina: Se questo dono è ciò che uccide queste tre persone, forse è un'infezione che si passano in qualche modo... e forse l'ho presa anch'io?, però quella sensazione di proprietà, non sembrava una cosa negativa, Ma quando mai un effetto nocivo appare tale?. Ammetto che questa elucubrazione mi fece preoccupare.
    Devo avvisare gli altri, mi sa, potrei invecchiargli davanti agli occhi.
    Prima però dovevo uscire dalla villa, così iniziai a guardarmi intorno: oltre la porta e Maru c'era il giardino ed il giardino non aveva soffitto e quindi potevo provare a fare una manovra un pò forzata.

    Per prima cosa, mi avvicinai a Maru, ero un pò combattuto, lo ammetto, da una parte il me medico era dispiaciuto per Baek, sinceramente, dall'altra, sentivo l'euforia di quella scintilla, in ogni caso, muovendomi con parecchia velocità, diedi una pacca sulla spalla all'altro servitore, prima di iniziare a parlare: Temo ci sia poco da fare per Baek-san, in qualche modo il suo corpo ha avuto un controllo, mi dispiace davvero tanto., spiegai, mentre davo una seconda pacca sulla spalla destra, eventualmente riavvicinandomi, se mi avesse allontanato.
    Ed in quelle due pacche c'era un piccolo segreto. [Veleno]Velocità per i 2 contatti = Viola +3 ognuno e penso si possano considerare come due iniezioni, ergo dovrebbe essere Debilitato.
    Mi serve un'ulteriore informazione, che temo possa essere legata ai fatti: il nome Orihara le dice qualcosa? Per caso qualcuno dei tre malati, finora, ha avuto a che fare con una donna con quel nome?, avrei atteso una risposta, qualche secondo, giusto per capire se il veleno avesse fatto effetto, poi avrei aggiunto: Non sembra stare benissimo, Maru-san, non è che forse anche lei ha avuto a che fare con questi malati, o con questa Orihara? Mi lasci andare a cercare qualcuno per aiutarla a sdraiarsi, già la vedo invecchiare! e mi sarei allontanato, senza dargli ulteriore tempo di replicare, sperando che fosse troppo debilitato per replicare.
    Mi sarei mosso, cercando una zona dove non ci fosse gente capace di notarmi, poi avrei eseguito di nuovo la trasformazione, cambiando aspetto nel servitore che il maggiordomo aveva lasciato sulla porta, mentre mi accompagnava. [TB]
    A quel punto, avrei cercato un altro servitore e gli avrei detto di avvisare il maggiordomo che Manu richiedeva la sua presenza presso l'appartamento di Baek e che era urgente, riguardava il nuovo dottore e le frustate che si sarebbe preso.
    Sapete aveva una bella faccia da sadico il maggiordomo, ipotizzai che avrebbe apprezzato la possibilità.
    Se tutto fosse andato per il meglio, avrei approfittato della situazione per uscire di lì, o altrimenti avrei iniziato a dire a tutti quelli che incontravo la medesima informazione, sfruttando il caos della situazione.

    [Le indagini di Yato]

    Il Senju, nel frattempo, aveva trovato i due ninja della Zanna e li stava seguendo, apparentemente non individuato, anche se, avendo dei sensi abbastanza affinati avrebbe forse notato un gufo che più indietro rispetto alla sua posizione.
    Ad ogni modo, quando Yato si fece, volutamente, sentire dai due ninja, ci volle poco perché ricevesse una "risposta": avrebbe trovato un qualcosa, quasi una parete, dinanzi a se, anche se non vedeva, in effetti niente, come se fosse stata l'aria stessa a solidificarsi per bloccarlo e, cosa più rilevante, avrebbe potuto notare solo il ragazzetto, Bao, ancora davanti a se, del più longilineo? Nessuna traccia, almeno finché una voce non avesse parlato alle sue spalle.
    Non ci piace essere seguiti, straniero. Chi sei e cosa vuoi? Hai una sola possibilità per convincerci a non ucciderti subito., sibilò l'uomo dal lungo mantello e, a quel punto, forse, il Senju avrebbe notato che la figura nascosta nel mantello aveva solo una cosa distinguibile, il volto, o, più correttamente, la maschera che lo copriva, una maschera a forma di Gufo. [Zannuto 3]
    Fu allora che il Fauno fece la sua mossa, mentre già Bao si riavvicinava al suo compagno di missione, facendo una smorfia infastidita quando l'altro citò il fatto che fossero chiacchieroni.
    Bokushin? Ne ho sentito parlare anche io. Dal clan Shura, mi pare?, disse il ragazzino, ricevendo uno sguardo infastidito, tramite la maschera di Gufo.
    Abbiamo sentito parlare di te, Fauno di Ame, del tuo legame con le Picche della Pioggia., confermò il longilineo, Il caposquadra, in questa missione, sono io e ritengo che la tua proposta sia fattibile. Già mio zio ha collaborato in precedenza in questo luogo con degli accademici, come anche al villaggio dell'Abete. E so dei fatti della Colonna Evanescente: c'era un membro del clan Fukuro anche lì, mi hanno raccontato com'è morto, tagliò corto.
    Quindi tregua? Conoscerò qualche ninja accademico?, chiese curioso Bao, mentre "Fukuro" si voltava di nuovo verso il Fauno: Fra due ore sarà mezzogiorno, aspetteremo a quell'ora i tuoi tre assoldati: al confine orientale della cittadina, nei pressi del bosco , concluse.

    [Riunione del Trio]

    Quando raggiunsi Youshi-san e Yato-san, fu il mio compaesano il primo a parlare: aveva scoperto di alcune bestie che infestavano i boschi, di cui i guardacaccia si occupavano ed una serie di altre informazioni, più importante fra tutte, però, la presenza di una donna ed uno strano rituale.
    Sangue?, questa cosa mi fece suonare un campanello ma non ero sicuro del perché, avevo idea di un qualche collegamento, ma non ero certo di quale fosse, in compenso, c'erano degli altri ospiti nella villa da una settimana.
    Il Senju, invece, parlò di ninja della Zanna, indicando il loro simbolo, il ché mi ricordò tanto la ragazzina in fila, quanto i tizi all'Abete!
    Sembrava che potessimo fare uso di una momentanea alleanza con questi tipi.
    A quel punto, intanto, diedi anche il mio resoconto: Oltre al nome del signore di queste terre, Hakurou Hanta, ho scoperto che hanno avuto almeno tre casi di servitori nella città che sono improvvisamente passati da un'elevatissima produttività ad un crollo fisico. Ho visto l'ultimo di loro, sembrava avere quattro volte i suoi anni ed il fisico era soggetto ad un completo crollo., esordii, fermandomi un attimo, quanto avrei detto di quello che m'era capitato analizzando le sue condizioni?
    Ho analizzato le loro condizioni e ho trovato come una sorta di fonte di potere che li stava risucchiando le energie, ricorda un pò quello che hai descritto anche tu, Youshi-san, ieri sera, dopo aver bevuto quel sangue... tra l'altro, non è una cosa molto igienica da fare., a quel punto ci ripensai di nuovo, Forse questa fantomatica Signora è l'ospite di cui parlavi, Youshi-san, oppure stiamo confondendo un pò le cose., aggiunsi, prima di voltarmi verso il Senju.
    Credo che il tuo piano, Yato-san, sia buono: in tre contro queste bestie ed il guardiacaccia, con la sua cricca, non so quanto sarebbe salutare, anche volendo cercare di essere furtivi.
    Tu che ne pensi, Youshi-san? Proviamo a muoverci nei boschi con questi alleati momentanei e cercare lì questo Nikaido? Oppure proviamo ad intrufolarci nella vita con la possibilità di più protettori di questa Orihara, supponendo che sia lei, l'ospite?
    , avrei lasciato la parola al Tokugawa.

    O quasi, perché poco dopo, alzando un dito, avrei aggiunto: Quasi mi dimenticavo, forse ho preso quello che aveva l'ultimo malato. Se mi trovate affaticato e poco affamato, potrebbe essere preoccupante. Ma per ora, non pensiamoci., avrei concluso, alzando i pollici.
    Ora c'era da vedere che piano, invece, avremmo intrapreso.
     
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